Oggetto del Consiglio n. 2395 del 21 aprile 2023 - Verbale
Oggetto n. 2395/XVI del 21/04/2023
APPROVAZIONE DI MOZIONE: "IMPEGNO A TRASMETTERE AI CONSIGLIERI REGIONALI UN RAPPORTO TECNICO SUL TEMA DEL 'DISAGIO ABITATIVO' AI FINI DELL'AGGIORNAMENTO DELLA LEGGE REGIONALE 3/2013 E A DEFINIRE ADEGUATE POLITICHE PER CONTENERE TALE DISAGIO". (REIEZIONE DI UNA RISOLUZIONE)
Il Presidente BERTIN dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dal Consigliere MARQUIS e iscritta al punto 96 dell'ordine del giorno dell'adunanza.
Comunica che sono stati depositati una risoluzione dei gruppi Lega VdA, Forza Italia e Gruppo Misto, collegata alla mozione, e un nuovo testo concordato della mozione.
I Consiglieri MARQUIS e MANFRIN illustrano, rispettivamente, la mozione e la risoluzione.
Replicano l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, MARZI, e il Consigliere AGGRAVI.
Prendono la parola, per mozione d'ordine, il Consigliere BACCEGA e, per dichiarazione di voto, l'Assessore MARZI (favorevole a mozione e astensione su risoluzione), i Consiglieri BACCEGA (favorevole a mozione e risoluzione), AGGRAVI (astensione su mozione e favorevole a risoluzione), Erika GUICHARDAZ (astensione su mozione e favorevole a risoluzione) e MARQUIS (favorevole a mozione e risoluzione).
IL CONSIGLIO
- nel nuovo testo concordato della mozione;
- con voti favorevoli ventidue (presenti: trentaquattro; votanti: ventidue; astenuti: dodici, i Consiglieri AGGRAVI, BRUNOD, DISTORT, FOUDRAZ, GANIS, GUICHARDAZ Erika, LAVY, LUCIANAZ, MANFRIN, MINELLI, PERRON e PLANAZ);
APPROVA
la sottoriportata
MOZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE
PREMESSO che da inizio legislatura il tema del disagio abitativo è stato affrontato in Consiglio regionale con molte iniziative ispettive e mozioni. L'attenzione da parte delle opposizioni, e del gruppo di Forza Italia e della maggioranza è stata rivolta su alcuni strumenti di cui si è dotata la P.A. per contenere il fenomeno e porre aiuto ai nuclei famigliari interessati. In particolare, sono stati trattati i temi del contributo affitti, della morosità incolpevole e dell'edilizia residenziale pubblica sotto le sue diverse sfaccettature;
CONSIDERATO che gli strumenti a disposizione dell'Amministrazione regionale discendono dalla l.r. 3/2013 che risente non solo della sua datazione ma anche della profonda mutazione che il tema "disagio abitativo" ha assunto negli ultimi anni. Ne consegue che la politica di settore regionale frammentata nell'approccio debba superare la frammentazione di interventi ed essere dotata di visione complessiva;
PRESO ATTO dell'assoluta insufficienza degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), 1390 assegnati nel 2021, per dare risposta al disagio abitativo e quindi della necessità di intervenire in modo più adeguato sul contributo degli affitti;
SOTTOLINEATO che la Regione ha istituito il fondo per il sostegno alle locazioni a cui hanno presentato domanda, al bando scaduto il 28 febbraio u.s., un numero rilevante di nuclei famigliari. La misura contempla un contributo massimo fino a 3.000 euro/anno per i nuclei in fascia A (ISEE da 0 a 7.500 euro) e di 2.160 per quelli in fascia B (ISEE da 7.501 a 12.500 euro). Si parla di poco meno di tremila domande. Il significativo accesso alla misura attesta quanto stia crescendo la platea di persone che vive in difficoltà nella nostra regione. A testimonianza della difficoltà di sostenere il costo della casa va sottolineato che dal 2015 al 2021 in Valle d'Aosta si sono registrati 211 sfratti, quasi tutti per morosità, con esecuzione forzata che hanno determinato nuova emergenza abitativa;
TENUTO CONTO che la DGR 974/2022 sulla morosità incolpevole, esclude ingiustamente gli inquilini del mercato libero;
RICORDATE le difficoltà degli utenti ERP nel sostenere il pagamento dei canoni di affitto e in particolare di rimborso delle spese accessorie all'ARER anche a fronte del forte aumento del costo dei prodotti energetici;
CONSIDERATO parimenti che l'emergenza abitativa interessa numeri importanti di nuclei famigliari: 185 nel 2018, 167 nel 2019, 103 nel 2020 e 62 nel 2021. Va detto che i numeri degli ultimi anni sono mitigati dalla sospensione degli sfratti dal 2020 per effetto del Decreto "Cura Italia" e dei successivi "Decreto rilancio" e "Decreto Sostegni" 41/2021 (art. 40 ter);
EVIDENZIATO come i vari strumenti richiamati pur facendo riferimento all'indicatore di ISEE non producono analoghi benefici ai soggetti che si trovano nella medesima capacità reddituale e socio-economica;
RILEVATO come sia necessario un aggiornamento dell'approccio al tema del "disagio abitativo" e che occorra acquisire consapevolezza delle dinamiche che lo contraddistinguono attraverso gli indicatori che lo rappresentano;
AUSPICATO che la revisione della l.r. 3/2013 affronterà la tematica con un approccio multidisciplinare partendo da una mappatura dell'esistente e da una rilevazione dei bisogni emersi sul territorio, comprendendo i temi in approfondimento nei lavori del Tavolo interistituzionale appositamente costituito nell'ambito del Piano di zona, con l'obiettivo di effettuare una programmazione partecipata sul tema dell'housing;
TENUTO CONTO dell'importanza di proseguire nella revisione della l.r. 3/2013;
IMPEGNA
il Governo regionale:
1) a mettere a disposizione, nei tempi adeguati al rinnovo della l.r. 3/2013, un rapporto tecnico da affidare alle esperienze e competenze di un soggetto terzo adeguato che rappresenti qualitativamente e quantitativamente il tema del "disagio abitativo" secondo gli indicatori utilizzati in genere in modo tale da offrire la necessaria informazione e consapevolezza ai Consiglieri nell'affrontare l'aggiornamento della l.r. 3/2013. Un aggiornamento che dà seguito al nuovo approccio finalizzato ad una visione globale del "disagio abitativo" per dare soddisfazione ai bisogni emergenti e per non ripetere gli errori del passato;
2) a definire quindi adeguate politiche per contenere e fronteggiare il disagio abitativo nel rispetto dell'articolo 3 della Costituzione, ovvero nel rispetto del principio di pari dignità sociale per tutti i nuclei familiari che versano nella medesima condizione ISEE.
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Successivamente il Presidente mette in votazione la risoluzione dei gruppi Lega VdA, Forza Italia e Gruppo Misto.
Prende la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere MANFRIN (favorevole).
IL CONSIGLIO
- con voti favorevoli quindici (presenti: trentaquattro; votanti: quindici; astenuti: diciannove, i Consiglieri BARMASSE, BERTIN, BERTSCHY, CARREL, CAVERI, CHATRIAN, CRETIER, GROSJACQUES, GUICHARDAZ Jean-Pierre, JORDAN, LAVEVAZ, MALACRINÒ, MARGUERETTAZ, MARZI, PADOVANI, ROLLANDIN, ROSAIRE, SAPINET e TESTOLIN);
NON APPROVA
la sottoriportata
RISOLUZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE
CONSIDERATO il dibattito avviato in materia di politiche abitative, volto all'implementazione degli interventi previsti dalla legge regionale 13 febbraio 2013, n. 3;
RILEVATO come dalla vigenza dell'attuale normativa, pertanto nel corso di un decennio, alcuni importanti istituti non risultano ad oggi attuati (vedi Consulta regionale della casa e Osservatorio per la casa) e in particolare, non risulta attuato lo strumento previsto dalla legge per la programmazione degli interventi di politica abitativa, ovvero il piano triennale delle politiche abitative;
RICORDATO che l'articolo 2 della l.r. 3/2013 che disciplina i contenuti del Piano, prevede che tale piano triennale in armonia con gli altri strumenti della programmazione regionale:
a) stabilisce gli obiettivi generali del triennio e indica le azioni in cui si articola la politica abitativa regionale;
b) ripartisce in percentuale le risorse finanziarie non vincolate di cui all'articolo 5 tra le categorie di intervento di cui agli articoli 8, 9, 12, 13 e 14, stabilendone le priorità, anche in relazione alla disponibilità di aree edificabili, di edifici da recuperare e di programmi organici di intervento presentati dai soggetti interessati;
c) tiene conto, prioritariamente, della necessità di recuperare, ai fini abitativi, il patrimonio edilizio esistente, favorendo politiche integrate di riqualificazione urbana e del sistema delle infrastrutture, di miglioramento dei servizi e della accessibilità dei centri storici;
d) individua la tipologia degli interventi e, in percentuale, le risorse finanziarie non vincolate da destinare a particolari categorie sociali, tra cui i diversamente abili, gli anziani, i giovani, i singoli con minori a carico, gli studenti universitari, i lavoratori stagionali, gli immigrati ed altri soggetti di volta in volta individuati in relazione a situazioni contingenti;
e) individua l'entità delle agevolazioni finanziarie da concedere agli enti proprietari di alloggi di edilizia residenziale pubblica per il concorso nel sostegno della morosità incolpevole;
f) attiva un sistema di incentivi rivolto ai Comuni che maggiormente concorrono al perseguimento delle finalità di cui alla presente legge;
g) stabilisce i criteri per la partecipazione da parte dei Comuni al Fondo regionale per le politiche abitative, finanziata mediante trasferimenti con vincolo settoriale di destinazione ai sensi del titolo V della legge regionale 20 novembre 1995, n. 48 (Interventi regionali in materia di finanza locale);
h) prevede la raccolta e l'elaborazione a livello regionale delle informazioni contenute nei moduli di domanda di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
SOTTOLINEATO che la legge prevede (articolo 2, comma 3) che il piano triennale è approvato dal Consiglio regionale entro il 30 settembre dell'anno che precede il triennio di riferimento, su proposta della Giunta regionale, d'intesa con il Consiglio permanente degli enti locali (CPEL) e sentita la Consulta regionale della casa;
RITENUTO che l'assenza di un aggiornato strumento programmatorio che definisca le priorità d'azione della politica abitativa regionale nel quadro delle categorie di intervento definite dalla legge (Capo II artt. da 8 a 14 interventi di edilizia residenziale pubblica, di edilizia convenzionata, di prima abitazione, di recupero del patrimonio edilizio esistente, di sostegno alle locazioni, di emergenza abitativa e di interventi per categorie sociali), e che tenga conto dei fabbisogni primari espressi dal confronto con i Comuni valdostani e con i rappresentanti dei numerosi soggetti chiamati dalla legge a far parte della Consulta regionale della Casa (quali ad esempio i rappresentanti degli inquilini assegnatari, i rappresentanti delle associazioni della proprietà edilizia, delle cooperative edilizie, degli imprenditori edili, degli artigiani, delle associazioni di solidarietà sociale) non consenta di porre in essere un'azione ponderata con visione sul complesso degli interventi e pertanto di perseguire l'insieme degli obiettivi fondanti la stessa legge 3/2013;
CONSIDERATO che il Consiglio regionale debba essere messo in condizione di adempiere alle funzioni assegnategli dalla legge 3/2013 in merito all'approvazione del piano triennale delle politiche abitative della Regione Valle d'Aosta;
IMPEGNA
la Giunta regionale:
1) a dare piena applicazione alle disposizioni della l.r. 3/2013 presentando al Consiglio regionale la proposta di piano triennale delle politiche abitative per la Valle d'Aosta, con i contenuti soprarichiamati, in tempo utile per l'analisi del piano da parte delle commissioni consiliari competenti e l'approvazione dello stesso da parte dell'Assemblea regionale nei termini di legge;
2) a discutere nelle commissioni consiliari competenti il piano di revisione della legge 3/2013.
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Prende la parola, per mozione d'ordine, il Consigliere BACCEGA.
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