Oggetto del Consiglio n. 2381 del 20 aprile 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2381/XVI - Interpellanza: "Lavori di velocizzazione della linea ferroviaria Aosta-Ivrea".
Bertin (Presidente) - Punto n. 59. Per mozione d'ordine, ne ha facoltà.
Aggravi (LEGA VDA) - Per chiedere una brevissima sospensione per una riunione dei gruppi di opposizione.
Presidente - Il Consiglio è sospeso.
La seduta è sospesa dalle ore 19:21 alle ore 19:34.
Bertin (Presidente) - Riprendiamo. La parola al consigliere Aggravi per la seconda parte della mozione d'ordine.
Aggravi (LEGA VDA) - Solo per rendere conto all'aula che, vista l'intensa giornata di attività ispettiva, i gruppi di opposizione hanno soltanto fatto il punto dell'ordine dei lavori e, come abbiamo detto, la sospensione è stata il più breve possibile.
Presidente - Continuiamo con il punto n. 59. Si è prenotato il consigliere Restano per l'illustrazione, ne ha facoltà.
Restano (GM) - Quest'interpellanza che riguarda il trasporto ferroviario prende spunto dall'interpellanza che è stata discussa nel precedente Consiglio ma soprattutto da un'analisi del programma della Giunta Testolin; dall'analisi di questo programma si legge, relativamente ai trasporti, che vi è la necessità di terminare in breve tempo il piano regionale dei trasporti, di provvedere al nuovo sistema di bigliettazione, all'elettrificazione della linea ferroviaria Aosta/Ivrea. Se andiamo ad analizzare i dieci punti programmatici, al punto 5 troviamo, alla parte riguardante i trasporti, che riprende quanto detto poi nel programma, quindi un miglioramento degli investimenti per migliorare la mobilità sul territorio valdostano e i collegamenti sul piano nazionale, europeo e internazionale. Se invece si analizza il contenuto del DEFR, quasi paradossalmente troviamo un DEFR che è molto più corposo del programma e va molto più nel dettaglio. Nella parte che riguarda quindi i trasporti troviamo sempre l'abilitazione, l'introduzione dell'idrogeno come vettore energetico, si parla della linea Aosta/Chivasso, si va sulla linea Aosta/Pré-Saint-Didier e poi si parla di altre cose che riguardano l'aeroporto e altro ancora. Tutto questo per dire che non trova riscontro una parte di quanto in precedenza scritto quando si è approvata la legge 22 del 25 novembre 2016 dove all'articolo 1 al punto 2, lettera c), si legge: "prospettare le modalità per il reperimento di risorse finanziarie regionali per partecipare agli investimenti infrastrutturali, assicurandone la sostenibilità nel quadro complessivo delle finanze regionali". Si parla della legge regionale che per oggetto ha: "disposizioni per una ferrovia moderna ed efficiente e un efficiente sistema pubblico integrato dei trasporti", quindi qua si fa un esplicito riferimento al reperimento di fondi utili per migliorare e velocizzare la nostra ferrovia. Quanto sopra fa anche parte del programma strategico che è stato approvato nel 2019, che prevede la velocizzazione della tratta indicando anche i possibili lavori.
Leggendo alcuni quotidiani o giornali on-line, si prende atto di quello che invece viene fatto in altre Regioni, vale a dire un articolo che parla del TGV tra Milano e Nizza, cosa per noi effettivamente un pochino improbabile da realizzare, ma soprattutto di un articolo che interessa le Regioni dell'Arco alpino, e nella fattispecie l'Alto Adige, che illustra il "Treno della neve", organizzato da Trenitalia con l'Assessore ai trasporti dell'Alto Adige e quest'articolo ci illustra gli obiettivi, vale a dire trasportare da Roma fino a San Candido, con varie fermate nelle stazioni turistiche che vanno per la maggiore dell'Alto Adige, in una notte trasportare i turisti della neve e lo vende come un metodo di trasporto economico che permette di viaggiare rilassati e poi di poter usufruire delle piste degli impianti dell'Alto Adige per il weekend con un rientro nella serata della domenica. A questo punto ovviamente uno si chiede: la Valle d'Aosta cosa può fare per contrastare queste promozioni, queste offerte che vengono da altre Regioni, soprattutto quando nel corso di audizioni il Presidente della Monterosa ci ha invitati a prendere spunto per quanto riguarda i trasporti e i collegamenti a quello che viene fatto nel Trentino Alto Adige, e così noi ovviamente abbiamo fatto e continueremo a fare.
Con quest'interpellanza, visto quanto detto prima, chiediamo all'Assessore se ritiene, questa maggioranza, questo Governo regionale, che la velocizzazione della linea ferroviaria Aosta/Ivrea sia ancora un obiettivo della Giunta, se sia un obiettivo prioritario, un obiettivo importante per il futuro dei trasporti turistici e commerciali della nostra Regione, se ritiene possibile - e in parte ha già risposto nello scorso Consiglio - utilizzare il periodo di sospensione dei trasporti su ferro per i lavori di elettrificazione, che partiranno fra non molto, per eseguire i lavori di velocizzazione della linea.
Questa interpellanza era già fatta prima che si discutesse l'interpellanza della collega Minelli e quindi è rimasto questo punto, ma se così non sarà, se ritiene eventualmente sostenibile per la Valle d'Aosta, dal punto di vista economico e turistico e per la popolazione valdostana, sopportare eventualmente due periodi lunghi di sospensione del trasporto per svolgere i lavori di elettrificazione prima e di velocizzazione poi e se nel frattempo, attraverso altri mezzi di trasporto si siano avviati o si intendano avviare delle azioni che possano in qualche modo fare un pochino di concorrenza con quelle iniziative avviate da altre Regioni alpine che ho appena illustrato nella premessa di quest'interpellanza. La ringrazio per la risposta.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Sono andato a rileggere un secondo il testo dell'interpellanza, collega Restano, perché c'è un'altra interpellanza che parla del piano regionale dei trasporti e non sapevo se avevo confuso le due interpellanze, c'è questa che è tutta sulla ferrovia, poi ce ne sarà una successiva sul piano regionale dei trasporti. Rimango quindi a quello che mi chiede nelle sue domande e poi magari con una piccola considerazione finale.
"Se ritiene la velocizzazione della linea ferroviaria Aosta/Ivrea un obiettivo prioritario per il futuro dei trasporti turistico e commerciale della Valle d'Aosta": il programma strategico definisce gli obiettivi, tra questi, come sapete, c'è la velocizzazione Aosta/Torino e quindi per noi è un obiettivo prioritario; credo che lo fosse anche per lei quando è stato Assessore.
Personalmente sono convinto che la velocizzazione non debba essere l'unico obiettivo, ma che, per migliorare il sistema ferroviario, dobbiamo perseguire anche tutte le altre finalità previste dalla legge 22/2016: bigliettazione, raddoppi, eccetera, migliorare l'affidabilità, la capacità e l'appetibilità in senso lato del sistema. Lavorando quindi anche sul dossier, come l'eliminazione dei passaggi a livello, la riqualificazione delle stazioni, i carichi assiali e l'abbattimento delle barriere architettoniche, ciò è in coerenza con il DEFR che parla non solo di velocizzazione ma anche di ammodernamento e potenziamento.
Per quanto riguarda la seconda domanda, anche in questo caso il riferimento oggi è al programma strategico, rispetto a quanto risposto nella precedente interpellanza, l'implementazione del sistema SCMT è già realizzato e attualmente in fase di collaudo e certificazione. Inoltre sono previsti interventi di velocizzazione nelle stazioni di Nus, Hône Bard, oltre che nelle due stazioni piemontesi di Strambino e Montanaro.
Riguardo all'implementazione del rango C, la Regione, anche in questo caso, come ho avuto modo di comunicare nell'ambito della risposta alla precedente interpellanza, chiede in tutte le sedi di programmarla in concomitanza con l'elettrificazione, insieme agli interventi come la soppressione dei passaggi a livello e la ridefinizione del carico assiale. In questi giorni nell'approvazione dell'accordo quadro avevo scritto ai vertici di RFI che per noi non era sufficiente semplicemente riprogrammare le tracce ma che era necessario rilanciare in questa fase con un tavolo tecnico un lavoro tra Regione Piemonte e Valle d'Aosta per verificare la fattibilità di nuovi interventi, ovviamente nei tempi del PNRR, perché, per fare dei nuovi interventi, come lei sa bene, siamo potuti partire con l'elettrificazione anche perché precedentemente si è lavorato per arrivare allo studio definitivo e quello che è pronto è quello che si è fatto in precedenza, altrimenti diventa difficile.
Restano fuori, rispetto agli interventi che il programma strategico individua per il breve termine, le varianti di tracciato che RFI, per ora, ha ritenuto non efficienti, ovvero sostanzialmente non giustificabili dal punto di vista dell'analisi costi-benefici, e poi qua si richiama la vecchia lunetta di Chivasso che è inutile che riportiamo in vita.
Rispetto a ciò che il programma strategico individua per il medio termine, ovvero i raddoppi selettivi, va tenuto in considerazione che richiedono lo sviluppo di uno studio ad hoc; nel mio periodo di Assessorato, di gestione dell'Assessorato, e immagino come possa essere capitato a tutti quelli che mi hanno preceduto, abbiamo tutti valutato la possibilità di arrivare attraverso degli studi ai raddoppi, ma, come tutti sappiamo, hanno bisogno di lunghi tratti di percorrenza, che non sono così facilmente realizzabili in Valle d'Aosta ed è per questo che ho riattivato e ho cercato da subito di lavorare al tavolo con la Regione Piemonte perché probabilmente è lì che potremo cercare di fare insieme un lavoro politico per rilanciare sulla necessità di una linea che abbia almeno due binari di percorrenza per lunghi tratti. Ripeto: questo lo si può fare in particolare in quelle zone meno urbanizzate.
Quello che ci poniamo di fare oggi è esattamente quello che è previsto nel programma strategico, sapendo bene che i tempi del PNRR non sono compatibili con studi che non siano pronti da mettere in gara e soprattutto con una visione e con una programmazione finanziaria che non dipende evidentemente dalle Regioni, ma dipende dal Ministero e dipende dagli accordi che sono previsti. In ogni caso li abbiamo ribaditi, ripeto, la prima cosa importante è ottenere la riclassificazione della linea, il rango C e far sì che anche rispetto al carico assiale, non ci siano limitazioni in futuro ed è in questa direzione che stiamo sviluppando il nostro lavoro politico insieme alla Regione Piemonte.
Per quanto riguarda il terzo punto: "se ritiene eventualmente sopportabile per la popolazione valdostana e per il settore turistico in genere due lunghi periodi di chiusure della ferrovia per svolgere i lavori di elettrificazione prima e quelli di velocizzazione poi", assolutamente no. È necessario fare tutto quanto è possibile oggi e realizzarlo, se possibile, anche nel più breve tempo che si potrà ed è proprio a questo proposito che ho scritto un'altra lettera insieme all'assessore Gabusi per chiedere una rapida convocazione di RFI insieme alle imprese che sono assegnatarie del progetto per capire i tempi di cantierizzazione, le modalità, la capacità di queste imprese di sviluppare un lavoro così importante che creerà enormi disagi.
Per quanto riguarda i lavori di velocizzazione, dovranno essere fatti in futuro con il minimo di limitazioni e, se possibile, se si tratterà di raddoppi, evidentemente non ci sarà necessità di interrompere il servizio.
Per quanto riguarda l'ultimo punto: "se si sono avviati o si intendono attivare delle azioni in concorrenza con quelle citate in premessa per contenere la promozione avviata da altre Regioni, "Treno della neve", quello che ha un po' sottolineato, direi che il lavoro mio, dell'Assessorato e delle strutture dell'Assessorato e la sensibilità del Consiglio regionale oggi è tutta rivolta all'emergenza che stiamo vivendo e che vivremo nei prossimi mesi. Siamo a ridosso di un sacco di problemi, anzi, siamo dentro ai problemi da gestire, siamo a ridosso di un periodo di interruzione importante della linea che ha delle ricadute sulla popolazione e dei riferimenti contrattuali che vanno tutti verificati con società che non sto a ricordare a lei e a tutti quelli che hanno avuto modo di condurre questo Assessorato sono preparate ad affrontare tavoli così complessi.
Ad oggi quindi la prima cosa che mi pongo come obiettivo è cercare di garantire il minor disagio possibile alla nostra popolazione e la maggiore velocità possibile di esecuzione dei lavori. Mi fa piacere che appunto la Regione Piemonte, anche perché una parte di questi lavori insistono sul proprio tracciato è al tavolo con noi e lavora in questa direzione.
Per quanto riguarda il futuro, è evidente che la speranza è che, una volta elettrificata la linea, si possa risolvere un po' più velocemente il collegamento con le altre città: velocemente non inteso come velocità del treno, perché quella non migliorerà di molto inizialmente, ma come facilità di collegamento. Forse oggi non è caso per la nostra Regione di parlare di promozione di queste attività visto che non avremo il treno, piuttosto lavoreremo per un periodo con un migliore collegamento sui trasporti su gomma per quello che riguarda i collegamenti con le città, ben sapendo che anche qui dobbiamo avere la possibilità a livello normativo di poterli realizzare.
Ricordo che per quanto riguarda i collegamenti con Roma, Trenitalia ha già in essere un'iniziativa, che si chiama la "Freccialink", che comprende il viaggio con i treni Frecciarossa fino a Torino, poi proseguendo con bus dedicati fino a Courmayeur, tutto questo in un unico biglietto.
Per concludere, ad oggi la necessità, ripeto, è quella di essere molto presenti ai tavoli e di cercare di risolvere le emergenze. I progetti del futuro sono quelli di non considerare l'elettrificazione come l'unico obiettivo raggiunto ma un punto di partenza, un primo passo per migliorare e aggiornare la nostra linea, quindi il nostro lavoro deve essere rivolto a rilanciare con ulteriori investimenti.
Il terzo punto, che è quello di come collegare meglio la nostra Regione, direi che non abbiamo la fortuna, come altre Regioni, di avere un traffico ferroviario che riguarda una visione così internazionale, il nostro si interrompe qui al capoluogo; speriamo di poter anche noi guardare alle grandi linee di collegamento, non solo quelle su ferrovia ma ovviamente anche quelle su gomma, con l'attenzione necessaria come Regione, ma speriamo anche che a livello nazionale e a livello europeo si consideri la nostra Regione con un po' più di attenzione, quindi tocca a noi rilanciare rispetto ai nostri collegamenti, rispetto ai problemi che abbiamo con il Tunnel, con il Traforo, per dare la possibilità di un rilancio che non sarà ovviamente immediato ma che sarà un progetto del futuro.
Presidente - Per la replica, si è prenotato il consigliere Restano.
Restano (GM) - Grazie Assessore per la risposta. Al punto 4, partiamo dall'ultimo punto, non ho chiesto cosa intende fare sulla linea ferroviaria perché ovviamente se è chiusa, è impossibile utilizzarla, e mi rendo conto che forse quest'interpellanza è andata a invadere un po' le competenze del collega Grosjacques, che in questo momento non vedo ma con il quale avrò poi modo di confrontarmi riguardo alla promozione delle località e dei trasporti, però se se ne fosse eventualmente scordato, le comunico che io prioritariamente ho sempre visto la velocizzazione della tratta ferroviaria rispetto all'elettrificazione, anche perché sul tema avevo idee un pochino diverse, poi ovviamente di buon grado accetto anche l'elettrificazione.
Ritengo però che sia strategico addivenire ai lavori sulla linea, e siamo perfettamente allineati; non sono in grado di dirle se i raddoppi selettivi debbano per forza prevedere la sospensione dei trasporti o meno, però con certezza posso affermare che ciò che fa perdere molto tempo è quello delle soste alle stazioni per poter incrociare i treni magari che devono scendere dalla Valle. Il raddoppio selettivo in prossimità delle stazioni quindi sarebbe da fare al più presto.
Per quanto riguarda alzare la velocità media, servono degli altri lavori, però di tutto quello che lei mi ha detto rimane il fatto che è un obiettivo prioritario. Allora, per realizzare gli obiettivi prioritari, caro Assessore, bisogna metterci anche dei soldi. È proprio qua il nodo della questione, la legge prevede di andare a cercare dei soldi, abbiamo assistito a delle audizioni dove dei Presidenti di partecipate importanti sulle quali noi investiremo oltre 100 milioni ci dicono di allinearci ai metodi di trasporto del Trentino Alto Adige, che fanno il "Il treno della neve", noi non possiamo fare il treno della neve se non velocizziamo la linea. In concomitanza con gli investimenti sulla Monterosa quindi trovate i soldi per la ferrovia. Il collega delle partecipate non è d'accordo... comunque ci chiedono il 100 percento, stiamo investendo un'importante cifra anche sul comprensorio di Pila, Signori miei, facciamo quattro conti e troviamo i soldi per la ferrovia. Se noi dimostriamo che vogliamo investire sulla ferrovia e non chiediamo sempre e solo agli altri i soldi, probabilmente riusciamo anche a velocizzare. Aspettiamo le risposte.