Oggetto del Consiglio n. 2119 del 11 gennaio 2023 - Verbale

Oggetto n. 2119/XVI del 11/01/2023

NON APPROVAZIONE DELL'EFFETTUAZIONE DEL REFERENDUM CONSULTIVO DI INIZIATIVA POPOLARE SULLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE N. 58/XVI, RECANTE "MODIFICAZIONI ALLA LEGGE REGIONALE 12 GENNAIO 1993, N. 3 (NORME PER L'ELEZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA). ABROGAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 7 AGOSTO 2007, N. 21".

Il Presidente BERTIN, in relazione al dibattito avvenuto (oggetto n. 2118/XVI), invita il Consiglio a continuare la discussione sulla proposta indicata in oggetto e iscritta al punto 4 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

Ricorda che, ai sensi dell'articolo 66 del Regolamento interno, è stato presentato, dal gruppo consiliare PCP, un emendamento al dispositivo della presente deliberazione, che contiene tre quesiti formulati d'intesa col Comitato promotore, che recita:

"Il dispositivo della delibera è sostituito dal seguente:

"l'effettuazione del referendum consultivo, ai sensi dell'articolo 45 della legge regionale 25 giugno 2003, n. 19, finalizzato a conoscere l'orientamento degli elettori sui principi essenziali contenuti nella proposta di legge regionale n. 58/XVI, recante "Modificazioni alla legge regionale 12 gennaio 1993, n. 3 (Norme per l'elezione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta). Abrogazione della legge regionale 7 agosto 2007, n. 21", rivolgendo agli elettori i tre seguenti quesiti:

"Siete voi favorevoli all'approvazione da parte del Consiglio regionale di una legge di riforma del sistema elettorale regionale che recepisca il principio della elezione diretta della maggioranza e del Presidente della Regione?"

"Siete voi favorevoli all'approvazione da parte del Consiglio regionale di una legge di riforma del sistema elettorale regionale che preveda un premio di maggioranza per la lista o la coalizione vincente?"

"Siete voi favorevoli all'approvazione da parte del Consiglio regionale di una legge di riforma del sistema elettorale regionale che preveda la possibilità di un voto di preferenza per entrambi i generi?"."

Intervengono i Consiglieri MARZI e BERTIN.

Prende la parola, per mozione d'ordine, la Consigliera MINELLI che chiede come si procederà nella votazione.

Il Presidente ricorda che è pervenuta una sola proposta emendativa dal gruppo PCP contenente tre quesiti e propone una sospensione per svolgere una riunione della Conferenza dei Capigruppo, dichiarando chiusa la discussione generale.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 15,34 alle ore 16,26.

Alla ripresa dei lavori il Presidente comunica quanto deciso a maggioranza dalla Conferenza dei Capigruppo: si procederà preliminarmente alla votazione della proposta di deliberazione in ordine all'approvazione o meno dell'effettuazione del referendum consultivo. Qualora la decisione sia a favore dell'effettuazione del referendum, si procederà al voto della proposta del gruppo PCP che contiene i tre quesiti. Qualora invece la decisione sia contraria all'effettuazione del referendum, la proposta del gruppo PCP contenente i tre quesiti si considera decaduta.

Prende la parola, per mozione d'ordine, la Consigliera MINELLI, che ritiene che l'emendamento del gruppo PCP, essendo sostitutivo della parte deliberativa, debba essere messo in votazione prima di votare la deliberazione, altrimenti chiede di avere a disposizione il testo della deliberazione che viene messa ai voti.

Il Presidente BERTIN comunica che il testo della deliberazione è quello iscritto all'ordine del giorno e precisa nuovamente la modalità di voto concordata in Conferenza dei Capigruppo, ossia chi vota a favore, vota a favore dell'effettuazione del referendum, chi vota contro, vota per la non effettuazione del referendum.

Prendono la parola, per dichiarazione di voto, i Consiglieri Erika GUICHARDAZ (favorevole all'effettuazione del referendum), PADOVANI (contrario all'effettuazione del referendum), RESTANO (contrario all'effettuazione del referendum), MARGUERETTAZ (contrario all'effettuazione del referendum), MARQUIS (contrario all'effettuazione del referendum), MINELLI (favorevole all'effettuazione del referendum) e MANFRIN (contrario all'effettuazione del referendum).

Il Presidente BERTIN, mette in votazione la proposta di deliberazione ricordando le modalità di voto sopra riassunte.

IL CONSIGLIO

Vista la legge regionale 25 giugno 2003, n. 19 "Disciplina dell'iniziativa legislativa popolare, del referendum propositivo, abrogativo e consultivo, ai sensi dell'articolo 15, secondo comma, dello Statuto speciale" e in particolare l'articolo 45 che recita:

"1. Il Consiglio della Valle, prima di procedere all'adozione di provvedimenti legislativi o amministrativi di particolare rilevanza generale, può deliberare, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, l'effettuazione di un referendum consultivo finalizzato a conoscere l'orientamento degli elettori sui provvedimenti medesimi. La richiesta di referendum consultivo può essere avanzata dalla Giunta regionale, o da almeno un terzo dei consiglieri regionali o da almeno un cinquantesimo degli elettori entro un mese dalla trasmissione al Consiglio della Valle del provvedimento legislativo o dell'atto amministrativo di particolare rilevanza generale.

2. La deliberazione del Consiglio della Valle che stabilisce l'effettuazione del referendum consultivo contiene il quesito da rivolgere agli elettori.

3. Il Presidente della Regione indice, con decreto, il referendum consultivo, entro dieci giorni dalla trasmissione della deliberazione consiliare di cui al comma 1 da parte del Presidente del Consiglio della Valle";

Visto l'articolo 46 della legge regionale 19/2003 che dispone che per lo svolgimento del referendum consultivo si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni per lo svolgimento del referendum abrogativo di cui al Capo II della medesima legge, e in caso di referendum consultivo di iniziativa popolare si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni di cui allo stesso Capo II relative alla raccolta e alla verifica delle firme;

Preso atto che, in data 26 aprile 2022, le Consigliere regionali Chiara Minelli ed Erika Guichardaz hanno presentato la proposta di legge regionale n. 58/XVI, recante "Modificazioni alla legge regionale 12 gennaio 1993, n. 3 (Norme per l'elezione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta). Abrogazione della legge regionale 7 agosto 2007, n. 21";

Preso altresì atto che, in data 24 maggio 2022 (verbale di deposito assunto a protocollo n. 3761 in data 24/05/2022), i signori Poliani Gabriella, Riccarand Elio, Donzel Raimondo, Girardini Giovanni e Musso Walter, in qualità di promotori, hanno depositato alla Segreteria generale del Consiglio regionale una richiesta di referendum consultivo di iniziativa popolare sulla proposta di legge regionale n. 58/XVI, ai sensi del Capo V della legge regionale 25 giugno 2003, n. 19, al fine di conoscere l'orientamento degli elettori sulla predetta proposta di legge regionale;

Vista la nota prot. n. 4305 in data 10 giugno 2022 con cui il Segretario generale del Consiglio ha trasmesso al Presidente del Consiglio regionale il verbale di verifica delle firme, assunto al protocollo n. 4287 in data 10 giugno 2022, che attesta la validità della richiesta di referendum consultivo di iniziativa popolare depositata alla Segreteria generale del Consiglio regionale in data 24 maggio 2022;

Rammentato che la decisione in ordine all'effettuazione del referendum consultivo di iniziativa popolare sulla proposta di legge regionale n. 58/XVI è stata iscritta all'ordine del giorno della seduta del Consiglio regionale del 13 e 14 luglio 2022;

Richiamata la deliberazione del Consiglio regionale n. 1691/XVI del 13 luglio 2022 di approvazione della questione sospensiva, ai sensi dell'articolo 61 del Regolamento interno, e di rinvio della trattazione dell'atto concernente la decisione in ordine all'effettuazione del referendum consultivo di iniziativa popolare sulla proposta di legge regionale n. 58/XVI all'esito degli approfondimenti da svolgersi presso la I Commissione consiliare;

Dato atto della nota, prot. n. 8660 in data 28 dicembre 2022, con la quale il Presidente della I Commissione consiliare comunica che il lavoro di approfondimento sulla questione legata alla decisione in ordine all'effettuazione del referendum consultivo di iniziativa popolare sulla proposta di legge regionale n. 58/XVI è stato ultimato con le audizioni del Prof. Massimo Luciani, del Prof. Andrea Morrone e del Comitato per la riforma elettorale;

Dato atto altresì che i Professori summenzionati hanno predisposto due pareri che sono stati trasmessi, con nota prot. n. 8668 del 28 dicembre 2022, a tutti i Consiglieri regionali e ai delegati dei promotori della richiesta di referendum consultivo;

Evidenziato come, complessivamente considerati, i due pareri restituiscano una lettura approfondita della disciplina di cui agli artt. 45 e ss della legge regionale 25 giugno 2003, n. 19, tracciando un quadro articolato, soprattutto tenuto conto che l'istituto del referendum consultivo non ha, sinora, trovato alcuna applicazione;

Evidenziato, in particolare, come tali pareri - resi su quesiti solo parzialmente coincidenti e differenziati in punto conclusioni - non solo forniscano elementi di merito strettamente correlati all'oggetto della specifica richiesta di cui trattasi, ma evidenzino altresì profili di carattere più generale riguardanti lo strumento del referendum consultivo in sé considerato;

Rilevato, nello specifico, che, da un lato, viene esplicitata la natura di tale strumento di democrazia partecipativa e, dall'altro, vengono fornite indicazioni di portata generale attinenti ai criteri da seguire per la corretta formulazione dei quesiti;

Constatato che, quanto al primo profilo, viene evidenziato il carattere strettamente politico del referendum consultivo, stante la carenza di normatività dell'esito della relativa consultazione, a differenza, tra l'altro, delle altre forme di referendum disciplinate dalla medesima l.r. 19/2003 (referendum propositivo e abrogativo);

Constatato, poi, quanto al secondo profilo, che debba ritenersi sussistente anche con riferimento alla tipologia di referendum in questione il principio di chiarezza ed omogeneità del quesito da sottoporre agli elettori, elaborato dalla giurisprudenza costituzionale con riguardo al referendum abrogativo;

Considerato pertanto che il Consiglio regionale, anche alla luce degli elementi emersi in sede di approfondimento, può deliberare, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, l'effettuazione del referendum consultivo sui principi essenziali contenuti nella proposta di legge regionale 58/XVI, approvando il/i relativo/i quesito/i da rivolgere agli elettori dei Comuni della Regione;

Con voti favorevoli due e voti contrari ventisei (presenti: trentacinque; votanti: ventotto; astenuti: sette, i Consiglieri BACCEGA, BERTIN, CRETIER, Jean-Pierre GUICHARDAZ, MALACRINÒ, MARQUIS e PADOVANI);

DELIBERA

di non approvare l'effettuazione del referendum consultivo, ai sensi dell'articolo 45 della legge regionale 25 giugno 2003, n. 19, finalizzato a conoscere l'orientamento degli elettori sui principi essenziali contenuti nella proposta di legge regionale n. 58/XVI, recante "Modificazioni alla legge regionale 12 gennaio 1993, n. 3 (Norme per l'elezione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta). Abrogazione della legge regionale 7 agosto 2007, n. 21".

Si dà atto che l'emendamento al dispositivo presentato dal gruppo PCP è decaduto.

---

Prende la parola il Consigliere PADOVANI, che chiede una breve sospensione dei lavori.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 17,07 alle ore 18,14.

_______