Oggetto del Consiglio n. 2083 del 14 dicembre 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 2083/XVI - Interpellanza: "Posizione del Governo regionale sulla necessità di effettuare approfondimenti sui fenomeni mafiosi con particolare riguardo alle infiltrazioni mafiose nel tessuto politico regionale".
Sammaritani (Presidente) - Passiamo alla trattazione delle interpellanze, punto 21 all'ordine del giorno. Per la presentazione, la parola alla consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Quest'interpellanza nasce anche a seguito del dibattito avuto in aula il 16 novembre scorso dove, con una mozione, proponevamo d'iniziare a parlare e di portare in I Commissione la questione affrontata dai due processi Egomnia e Geenna e le relative archiviazioni o i passi in avanti fatti rispetto a questi due processi, ma soprattutto per trovare un luogo di confronto fra Consiglieri regionali e avviare una riflessione al nostro interno rispetto alla questione della presenza di organizzazioni criminali di stampo mafioso sul territorio regionale. Ci è stato detto dal Presidente dell'Osservatorio che, secondo la sua visione, la I Commissione non era lo strumento dove poter affrontare il tema e anche sull'Osservatorio non ci sono state date delle risposte.
Quindi un po' per chiedere secondo il Governo regionale se questa è una problematica che questo Consiglio dovrebbe affrontare e poi per conoscere quale, a vostro avviso, sia il luogo e lo strumento più idoneo per approfondire questa situazione e per approfondire quanto appurato rispetto alle infiltrazioni mafiose anche nel tessuto politico regionale.
Presidente - Per la risposta, la parola al presidente Lavevaz.
Lavevaz (UV) - Si fa riferimento a un dibattito del 16 novembre, in particolare a dichiarazioni del Presidente del Consiglio, che non può rispondere ad atti ispettivi, quindi come spesso avviene, si agisce di sponda ponendo questioni al Governo.
La tematica è di assoluta importanza, al di là delle ultime indagini che sono state svolte. Quello che mi preme innanzitutto precisare, facendo riferimento alle premesse dell'interpellanza, è che va ancora una volta ribadita la complessità del ruolo del Presidente della Regione nel nostro ordinamento, quindi in particolare rispetto alle attribuzioni prefettizie e su questo aspetto va sottolineato, in maniera chiara e inequivocabile, che il Presidente della Regione fa parte dell'Osservatorio come Presidente della Regione e non in quanto avente attribuzioni di tipo prefettizio.
Credo che l'Osservatorio, che è stato istituito all'inizio di quest'anno con la legge regionale n. 1/2022, stabilisce in modo chiaro, nella legge istitutiva, quali sono i compiti stessi dell'Osservatorio, in parte stati richiamati anche nell'interpellanza, fra i quali ci sono: la promozione della conoscenza, il monitoraggio e lo scambio di informazioni sulle infiltrazioni malavitose nel tessuto sociale valdostano, la promozione della cultura della legalità sul territorio regionale, eccetera.
Fra i suoi compiti, che invece sono elencati in maniera più definita nell'articolo 3, risultano il contribuire all'individuazione e diffusione di linee guida e di buone pratiche, promuovere e coordinare iniziative di carattere culturale e sociale, di informazioni, di buone pratiche, di sensibilizzazione, di dibattito pubblico in materia di criminalità mafiosa, definire annualmente le linee prioritarie delle politiche regionali, formulare nelle materie di propria competenza e di propria iniziativa, o su richiesta, osservazioni e pareri su progetti di legge, di atti amministrativi regionali.
Questi sono i compiti dell'Osservatorio. Perché ho voluto precisare o richiamare in maniera più definita i contenuti della legge istitutiva dell'Osservatorio regionale? Perché credo e ritengo che quello sia un organismo dove è vero che non sono presenti tutti i Consiglieri regionali, ma sono rappresentati dal Presidente del Consiglio, dal Vicepresidente del Consiglio in rappresentanza dell'opposizione più il Presidente della Commissione competente se non sbaglio, adesso vado a memoria, dove c'è una rappresentanza all'interno dell'Osservatorio del Consiglio regionale, potete andare a controllare per essere più precisi ma sono abbastanza certo che sia così.
Credo che l'Osservatorio possa essere un luogo nel quale poter dibattere tematiche che sono state in qualche modo ispirazione della necessità della sua costituzione.
Ovviamente l'Osservatorio non è un tribunale, non è un organo inquirente, ma può essere in qualche modo la sede idonea per svolgere, sulla base dei dati e delle informazioni liberamente accessibili, l'approfondimento indicato dall'interpellanza; questo non al fine di, in qualche modo, prendere delle posizioni, ma per tradurre questi approfondimenti nelle attività che la legge regionale attribuisce all'Osservatorio stesso.
Credo che nell'ultimo anno abbiamo fatto dei passi avanti rispetto al livello di attenzione che l'amministrazione pubblica deve avere rispetto al pericolo d'infiltrazioni di qualsiasi tipo; ritengo che l'adesione ad Avviso Pubblico - che è stata fortemente voluta dal presidente Bertin e che il Governo regionale ha voluto portare avanti insieme al Consiglio - ha permesso comunque l'organizzazione di tutta una serie d'iniziative che hanno avuto e hanno proprio questo fine, cioè alzare la soglia di attenzione, mettendo sia la società civile sia soprattutto direi gli amministratori, ma anche i dipendenti pubblici, davanti a una formazione che permetta in qualche modo di conoscere questi rischi, in modo da riconoscerli nel momento in cui questi si paventino o ci sia il dubbio.
Credo che da questo punto di vista abbiamo alzato il livello di attenzione e sicuramente non bisogna abbassarlo nei prossimi anni.
Presidente - Per la replica la parola alla consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Non sono soddisfatta della risposta ma poteva immaginarlo, nel senso che effettivamente è un cane che si morde la coda, perché il Presidente del Consiglio, che è il Presidente dell'Osservatorio, dice: "La I Commissione non è il luogo, il luogo potrebbe essere l'Osservatorio che dovrebbero relazionare alla I Commissione".
Dall'altra parte due incontri si sono tenuti in un anno, quasi, di esistenza dell'Osservatorio, in questi due incontri in uno è stato definito il Presidente, nell'altro sono state definite delle interessanti iniziative a cui abbiamo partecipato, di cui purtroppo la partecipazione è molto scarsa, però non vi è comunque un luogo dove anche tutti gli altri Consiglieri regionali possono in qualche modo avere delle informazioni, interessarsi e confrontarsi su questo problema che è, credo, uno dei problemi principali della nostra Regione.
Quindi spero che in qualche modo, e lo porrò in I Commissione, magari, affinché si chieda, perché c'è anche la possibilità per la I Commissione di chiedere che il Comitato tecnico venga consultato, molto probabilmente sarebbe interessante che anche il Comitato tecnico, che è fatto di personalità importanti, possa, in qualche modo, relazionare rispetto a quanto sta avvenendo.
Rispetto alla presenza del Presidente nell'Osservatorio, noi avevamo posto dei dubbi perché, pur nella bravura di qualsiasi Presidente, sdoppiarsi e riuscire a dire: "Qui sono solo come Presidente e non con le mie funzioni prefettizie" diventa un po' difficile, quindi avevamo posto anche quel problema all'interno della discussione della legge e lei ne conferma comunque la difficoltà in questo senso.
Quindi, ancora una volta, non si risponde e non si trova quel luogo dove ci si potrà confrontare su questo tema.
Presidente - La parola alla consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Per una breve integrazione che va in qualche modo a insistere sugli incontri che sono stati organizzati, degli incontri estremamente interessanti che, come ha detto la collega Guichardaz, hanno visto una scarsa partecipazione da parte politica, sia per quello che riguarda il Consiglio regionale, ma anche perché probabilmente le persone hanno molti impegni e faticano a partecipare. Anche nell'ultimo seminario, che era quello dedicato più agli amministratori comunali e proposto dal Celva, c'erano ben pochi Sindaci.
Allora quello che mi viene da proporre e da chiedere è, per esempio, che i materiali che sono stati anche proiettati, o comunque le relazioni che ci sono state in questi incontri, vengano non solo messi a disposizione della I Commissione e del Consiglio, ma vengano inviati al Celva, in modo che possa inoltrarli agli amministratori, sempre che questa non sia vista come una volontà di andare a sindacare sull'attività del Celva e a imporre qualche cosa, perché in altre occasioni questo è stato detto a proposito di altre iniziative, però, proprio per l'importanza che questo tema ha, proprio per la situazione che è stata delineata da chi, ancora l'altro giorno, ci ha ben spiegato la situazione problematica e preoccupante della Valle d'Aosta, credo che sia importante.
In ultimo, ma non ultimo per importanza, anche quanto abbiamo sentito ieri mattina alla cerimonia di intitolazione del Tribunale di Aosta al Pretore Selis, credo che dovrebbe farci riflettere tutti quanti e far pensare che forse una riflessione a livello politico in quest'assemblea sarebbe necessaria.