Oggetto del Consiglio n. 1909 del 19 ottobre 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1909/XVI - Interrogazione: "Tempistiche per l'operatività della società in house di gestione del Servizio idrico integrato della Valle d'Aosta".
Bertin (Presidente) - Punto n. 13. Risponde il Presidente della Regione, ne ha facoltà.
Lavevaz (UV) - Come è noto, l'articolo 5 della legge regionale 7/2022 recante "Nuova disciplina dell'organizzazione del servizio idrico integrato" ha individuato come ente di governo d'ambito il BIM, con il compito - fra gli altri - di individuare nel rispetto del piano d'ambito e del principio di unicità di gestione, la forma di gestione, provvedendo conseguentemente all'affidamento del servizio ai sensi dell'articolo 149 bis del Decreto legislativo 152/2006, questo è esattamente il virgolettato del contenuto della nostra norma.
L'ente di governo d'ambito quindi, nell'esercizio della propria autonomia gestionale, ha approvato il Piano d'ambito del servizio idrico della Valle d'Aosta e ha individuato l'affidamento in house quale forma di gestione dei servizi compresi nel servizio idrico integrato per la Valle d'Aosta, costituendo poi la società in house SEV "Service des eaux valdôtaines".
Si chiede quali siano le cause che hanno fondato la riapertura dei termini: il BIM comunica che in risposta all'avviso pubblicato nel mese di luglio scorso sono state presentate due sole candidature, nessuna delle quali è stata ritenuta idonea sulla base dei criteri per la nomina degli ordini della società approvati dall'assemblea dei Sindaci dell'ente di governo d'ambito.
I termini per la presentazione delle candidature sono pertanto stati riaperti al fine di garantire la più ampia partecipazione, anche considerato che la prima pubblicazione nel mese di agosto potrebbe aver limitato la visibilità del bando.
La seconda domanda è: "se siano state completate le operazioni di reperimento del personale dei soci e delle loro forme associative atte a garantire la piena operatività della società in house per la gestione del servizio idrico": il reclutamento del personale della società in house rientra nelle competenze della società stessa, ma, in considerazione dell'urgenza, l'ente di governo d'ambito ha in primis ritenuto di definire le linee guida per le assunzioni del personale della società in house, in attesa che la società, una volta operativa, provveda all'approvazione del proprio regolamento e ha anche avviato un'indagine conoscitiva per valutare la disponibilità di personale degli enti locali attualmente dedicato al servizio idrico che poteva essere comandato o trasferito presso il gestore. Le operazioni di reperimento del personale degli enti locali soci non sono ancora completate.
Si chiede poi quando sia prevista l'operatività della società in house: secondo le informazioni che abbiamo raccolto l'ente di governo d'ambito ha definito un programma per pervenire all'affidamento del servizio idrico integrato entro la seconda settimana di novembre 2022.
L'ultima domanda invece è relativa all'ubicazione degli uffici della società: l'ente di governo d'ambito ha chiesto alla Regione - abbiamo avuto diverse interlocuzioni in questo senso, - la disponibilità di spazi da destinare agli uffici della costituenda società all'ente stesso e al CPEL, per complessivi 2.320 metri quadrati, quindi una superficie piuttosto importante.
Noi al momento abbiamo verificato che non abbiamo disponibilità di questi spazi ad uso ufficio e quindi l'ente gestore al momento sta valutando la possibilità di acquisire ulteriori spazi presso il condominio dove ha attualmente sede la società, quindi avremo notizie nelle prossime settimane.
Presidente - Per la replica, la consigliera Foudraz.
Foudraz (LEGA VDA) - Quest'interrogazione è stata presentata perché si voleva far luce su quello che riguardava la riapertura dei termini per la presentazione delle candidature per la nomina dell'amministratore unico della società in house che gestirà il nuovo servizio idrico integrato e per far luce su quelle che erano le operazioni in atto e se si erano concluse per il reperimento del personale degli enti locali o delle loro forme associative proprio atte a garantire la piena operatività di questo servizio; ricordo che, in sede di analisi in II Commissione si era parlato appunto che era un servizio che avrebbe dovuto veder la luce entro il 30 di settembre, proprio per non essere penalizzati con eventuali finanziamenti derivanti dai fondi del PNRR.
Le risposte che lei mi ha dato risultano ancora un poco fumose, non molto chiare, probabilmente perché si è dovuto riaprire i termini della presentazione delle candidature e anche per il fatto che - mi ha detto - è stata messa in campo un'indagine conoscitiva nei confronti del personale degli enti locali per capire un po' le loro disponibilità.
Io in questa sede vorrei ribadire nuovamente quanto già avevo affermato in sede di esame dell'articolato dell'assestamento di bilancio a luglio scorso, quando con l'articolo 72 della legge regionale 18 si disponeva la modifica alla legge regionale 7/2022 al fine di reperire, mediante l'istituzione del comando, il personale degli enti locali soci e delle loro forme associative, onde, appunto, permettere l'operatività di questa società in house che dovrà occuparsi della nuova gestione unica del servizio idrico integrato.
Vorrei ribadire la non condivisione di quest'imposizione legislativa per dirimere una materia che è una materia contrattuale di lavoro e vorrei rimarcare che questa non soddisfazione era stata evidenziata anche in Commissione da tutti i sindacati presenti, da tutti i sindacati che assistono i lavoratori del settore pubblico.
Una decisione che, ripeto, come avevo già detto a suo tempo, oltre a danneggiare i lavoratori, vedrà quindi un ulteriore impoverimento delle già scarse risorse umane degli enti locali e delle loro forme associative.
Comunque mi riservo la facoltà di successivi approfondimenti non appena sarà partita questa società in house e vedremo l'evolversi della situazione.