Oggetto del Consiglio n. 1779 del 28 luglio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1779/XVI - Interrogazione: "Stato dei lavori di posa della cablatura in fibra ottica sul territorio regionale".
Bertin (Presidente) - Punto n. 23. Per la risposta, l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - La prima domanda posta dal collega Aggravi è; quale sia lo stato dei lavori di posa della cablatura in fibra ottica nella città di Aosta e in generale sul territorio valdostano. La realizzazione dell'infrastruttura di rete in fibra ottica per la banda ultralarga sul comune di Aosta vede interventi in corso di realizzazione sia da parte di Open Fiber che dell'operatore TIM. Open Fiber riferisce che entro il mese di settembre saranno presumibilmente raggiunte tutte le tredicimila unità immobiliari previste nel progetto, per un investimento complessivo di circa cinque milioni di euro. Al momento risultano, a giugno 2022, raggiunte 11.564 unità immobiliari.
In relazione agli accordi convenzionali in essere con il Comune di Aosta, di cui alla delibera del Consiglio comunale 84 del 19 maggio 2022, i lavori di ripristino, compresi quelli del manto stradale, devono completarsi entro il mese di luglio 2023. TIM, nell'ambito del proprio piano industriale, ha avviato un investimento privato che prevede invece la copertura in banda ultralarga in tecnologia FTTH, quindi fino a casa ("TH" sta per to home; non lo dico ovviamente per lei, ma per chi ci ascolta), sulla città di Aosta, per il collegamento di 2386 edifici entro il 2025.
Per quanto concerne il territorio regionale, l'infrastruttura di dorsali in fibra ottica assicura coperture e accessibilità in fibra ottica appunto presso le principali postazioni degli operatori di telefonia mobile, delle centrali Telecom, dei municipi e di altri punti di interesse regionali, questo naturalmente attraverso l'intervento di matrice regionale, europea e statale da 24 milioni di euro. Tale infrastruttura viene concessa agli operatori di telecomunicazioni che realizzano la rete di accesso per il rilascio dei servizi di connettività all'utenza finale. La realizzazione della dorsale ha consentito agli operatori di radiomobile di far evolvere le proprie reti alle nuove tecnologie di trasmissione dati di quarta e quinta generazione e agli operatori di rete wireless di implementare le loro reti con il sistema di accesso tramite rete radio, quindi senza fili, per una più ampia diffusione a Internet in banda ultralarga.
Riguardo al piano nazionale banda ultralarga, a inizio del mese di luglio 2022 il MISE, nel corso di una riunione tecnica, con il supporto della propria società in house Infratel Italia, ha comunicato alle Regioni, ahimè, un'ipotesi di revisione del piano tecnico realizzativo che deve essere ancora approvato. Tale revisione prevede la necessità di un'ulteriore proroga per il completamento del piano al 2024. Inizialmente è bene dire che il piano si sarebbe dovuto completare entro il 2020, successivamente è stato posticipato al 2022 e ad oggi nuovamente al 2024. Come già abbiamo riferito al Consiglio, l'Amministrazione regionale, attraverso lo specifico comitato di monitoraggio del progetto, ha ripetutamente denunciato la situazione di lentezza dello stato di avanzamento. A livello di Consiglio dobbiamo dire che abbiamo addirittura approvato una specifica legge di semplificazione per velocizzare l'iter autorizzativo di realizzazione dei collegamenti dell'utenza finale; quindi, l'avanzamento del progetto risulta ancor più lento e non rispettoso delle pianificazioni effettuate e anche degli accordi tra gentiluomini presi.
In ogni caso, la società concessionaria del piano lavori riferisce il seguente stato dell'arte a livello regionale del piano nazionale aggiornato al mese di giugno del 2022. Per i collegamenti interamente in fibra ottica, FTTH, risultano numero sedici comuni abilitati: Arnad, Ayas, Bard, Brusson, Champdepraz, Donnas, Emarèse, Fontainemore, Hône, Issime, Lillianes, Montjovet, Perloz, Pontboset, Rhêmes-Notre-Dame e Verrès; numero venti comuni completati, in attesa di pianificare le attività di collaudo per l'idoneità di abilitazione; numero undici comuni cantierizzati; numero cinque comuni con progetto esecutivo cantierizzabile; numero quindici comuni in fase di progettazione esecutiva.
Il totale di sessantasette comuni non vede ricompresi il comune di Aosta in quanto considerato non a fallimento di mercato, quindi con intervento a totale carico dell'operatore economico. Questo dato, in termini concettuali per chi ci sta ascoltando, è a mio modesto avviso, il vulnus rispetto al perché magari in altri ambiti è stato necessario da parte del pubblico investire, perché altrimenti secondo me non si sarebbe mossa foglia, ma allo stesso tempo, magari, non ci si muove velocissimamente. I comuni di Challand-Saint-Victor, Challand-Saint-Anselme e Rhêmes-Saint-Georges invece sono stati esclusi sin dall'inizio del progetto in quanto, a seguito di indagine puntuale, si è rilevato che la copertura dei privati risultava al 95 percento. I comuni di Pont-Saint-Martin, Saint-Vincent e Sarre, in quanto esclusi a valle della progettazione definitiva, perché la copertura della banda ultralarga è risultata superiore al 95 percento.
Nel piano della banda ultralarga, oltre ai collegamenti in fibra ottica FTTH sopracitati, sono previsti anche collegamenti tramite rete radio. Per questi collegamenti lo stato di avanzamento a giugno 2022 sui trentaquattro interventi previsti vede: trentuno cantieri completati, un cantiere aperto, due progettazioni esecutive approvate.
Sempre a livello regionale, oltre al comune di Aosta, TIM, nell'ambito del proprio piano industriale, prevede la realizzazione di una copertura in banda ultralarga con tecnologia FTTH, quindi interamente cablata in fibra ottica, anche nei comuni di Charvensod, Saint-Vincent. Pont-Saint-Martin e Courmayeur.
La terza domanda: quali siano ad oggi le aree della città di Aosta non coperte dalla fibra ottica, per cui sono previsti i prossimi interventi e se ad oggi vi sono aree ancora non ricomprese tra queste, fatto che potrebbe pregiudicare l'utilizzo di tale tecnologia da parte di utenti residenti nelle medesime. Come riportato in precedenza, il comune di Aosta è considerato non a fallimento di mercato. Pertanto gli interventi pubblici che interessano anche il capoluogo regionale sono limitati a quelli di specifici progetti quali il piano scuole fase 1 (Regione) e i progetti PNRR che includono: il piano scuole fase 2 TIM, il piano sanità connessa Vodafone, il Piano Italia 1 Giga TIM, il Piano Italia 5G TIM. In ogni caso, oltre agli investimenti pubblici, alcuni operatori privati di telecomunicazione stanno comunque realizzando sul territorio interventi che contribuiscono a estendere il più possibile la copertura del servizio di banda ultralarga a tutti i valdostani.
Per quanto concerne le specifiche informazioni di copertura del comune di Aosta, riporto, fornendole poi direttamente la risposta in cartaceo da parte dell'Assessore competente, che ha risposto all'interrogazione presentata nell'adunanza del Consiglio comunale di Aosta del 20 e 30 giugno, che comprende inoltre l'elenco delle aree interessate e lo stato di avanzamento dei lavori compresi nel piano nazionale banda ultralarga. Volendo, visto che è una mezza paginetta, come vuole lei, gliela leggo. "Al fine di rispondere al quesito posto, mi sono rivolto ai due principali protagonisti dell'implementazione di una rete di fibra ottica nella nostra città. La prima a rispondere è stata Open Fiber, operatore nazionale, con il quale il Comune di Aosta ha stipulato il 29 aprile 2019 la convenzione volta a favorire la realizzazione di un'infrastruttura di rete di dati ad alta velocità che si proponeva di collegare tredicimila unità immobiliari per la durata della convenzione. Con deliberazione di Giunta comunale n. 84 del 19 maggio 2022, la convenzione è stata prorogata di quindici mesi, quindi fino al 28 luglio 2023, ritenuti congrui per terminare il progetto, tenendo conto che è intervenuta l'emergenza sanitaria per il Covid-19 e che i cantieri sono rimasti fermi per alcuni mesi.
I dati conseguiti e le aree interessate dai lavori sono quelle indicate nelle slide allegate, che testimoniano il notevole lavoro sviluppato in quest'iniziativa che è interamente privata." Poi le fornisco le date.
Presidente - Per la replica il consigliere Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Ringrazio l'Assessore e le avrei chiesto copia scritta. Effettivamente l'interrogazione nasce più che altro da segnalazioni che sono relative a zone legate al non fallimento di mercato, perché giustamente al di là delle difficoltà che ci sono a comprendere anche la logica e le tempistiche di realizzazione della rete, e giustamente la prima parte della risposta penso che possa far capire correttamente, al di là dei ritardi, le problematiche che ci sono, la seconda parte, soprattutto sul discorso della città di Aosta, era capire quali fossero le aree o quale fosse lo stato, proprio perché giustamente il privato che sa di essere in un'area ricompresa all'interno di quelle non a fallimento di mercato, vuole capire cosa poter fare per avere la connessione. Anche perché - lo ricordiamo e ce lo diciamo sempre - parliamo di digitalizzazione, di accesso a servizi digitali o quant'altro, però poi sappiamo che serve la banda, ovviamente non quella musicale ma quella che consente di accedere al web, perché spesso e volentieri alcuni servizi hanno la necessità di una velocità di un certo tipo. Pensiamo a chi lavora sul web e, a maggior ragione, anche al discorso del lavoro da casa, non necessariamente da parte di chi lavora nel pubblico, ma anche di chi lavora nel privato. Quindi, questo penso che possa fare luce su quella che è l'attuale situazione.
Voglio solo segnalarle, e lo do anche come elemento in più, il fatto che in alcuni casi il cittadino non sa a chi riferirsi, perché si crea una sorta di scaricabarile tra Open Fiber e vari operatori, l'ente pubblico, l'istituzione comunale. Questo è un problema notevole, perché ovviamente il cittadino ha forse più facilità a interloquire con gli operatori finali che conosce e che hanno ovviamente dei portali un po' for dummies, nel senso che permettono di capire subito se ci si può collegare o no, rispetto spesso all'ente pubblico che rimane un po' più simile a quella che è la burocrazia; al di là del sito del MISE, che dà una mappatura sui posizionamenti della rete, ovviamente non è di facile accesso. A maggior ragione, mi perdoni la battuta, se non ho l'accesso alla rete, non posso andare sul portale del MISE.