Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1757 del 28 luglio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1757/XVI - D.L. n. 73: "Assestamento al bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste per l'anno 2022 e secondo provvedimento di variazione al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2022/2024". (Approvazione di un ordine del giorno. Reiezione di sei ordini del giorno. Ritiro di due ordini del giorno).

Bertin (Presidente) - Alla presenza di 35 Consiglieri, riprendiamo l'analisi dell'oggetto al punto 4.01 all'ordine del giorno, vale a dire il disegno di legge n. 73, l'assestamento. Dobbiamo affrontare l'ordine del giorno n. 2 di PCP. Per l'illustrazione si è prenotata la Consigliera Minelli, a cui passo la parola.

Minelli (PCP) - Torno su un tema che ho già portato in aula più volte lo scorso anno e anche a inizio del 2022, a gennaio del 2022. Come il Consiglio ricorderà, nel 2018 si è costituito il Comitato per l'ampliamento del Parco del Mont Avic, che comprende vari soggetti privati, proprietari di terreni che sono nel comune di Fénis e che sono interessati ad inserire le loro proprietà nel Parco regionale del Mont Avic.

Nel programma di legislatura che era stato siglato nell'ottobre del 2020 il tema dell'ampliamento del Parco era stato preso in considerazione, era uno dei punti del programma ed era anche una tematica che era stata portata avanti nella legislatura precedente e che, in particolare, aveva seguito l'allora assessore Chatrian, arrivando già a un punto di definizione abbastanza avanzato.

Poi sappiamo che la legislatura si era interrotta anticipatamente e tutto si era fermato.

Quindi nel periodo successivo, dopo ottobre 2020, si era andati avanti con l'istruttoria e a gennaio del 2021 c'era stato l'assenso da parte del Comune di Fénis per l'inserimento di due particelle di terreno all'interno di quel perimetro che si voleva inserire nel Parco.

Il totale degli ettari era ed è al momento di 1.549, la cui quota più importante è di proprietà privata. Nell'assestamento del bilancio del 2021 erano stati previsti 100 mila euro da destinare a quest'ampliamento e così pure erano state stabilite altre due cifre per i due anni successivi di 60 mila euro.

Quei fondi dell'assestamento sappiamo che non sono stati poi utilizzati e nel nuovo assestamento non ci sono fondi per coprire questi maggiori oneri di gestione connessi all'ampliamento del Parco.

È vero che nell'assestamento c'è un articolo che riguarda il Parco, che però non è un impegno finanziario ma è l'autorizzazione alle assunzioni, quindi al funzionario di livello D di cui il Parco necessitava, ma questa è l'unica cosa che c'è relativamente al Parco del Mont Avic.

Di fronte alle mie preoccupazioni che erano state esternate in occasione della presentazione delle iniziative sul fatto che quei soldi non erano stati utilizzati, il Presidente, nella sua replica, aveva detto che non sarebbero certamente andati persi e che si sarebbero poi reimpiegati.

Non solo, il Presidente nelle sue risposte aveva detto che il tema dell'ampliamento del Parco aveva tutta la sua attenzione e che erano in corso delle interlocuzioni anche con l'Assessorato all'agricoltura, proprio per proseguire su questa strada che era comunque un obiettivo.

Alla luce di queste dichiarazioni, crediamo, o almeno pensiamo, che questo continui a essere un tema, un punto del programma di legislatura, e con l'ordine del giorno impegniamo il Governo a completare l'iter di ampliamento del Parco regionale del Mont Avic che ovviamente va fatto per step, e uno è pronto, lei lo aveva confermato, dal punto di vista dell'istruttoria tecnica tutti i passaggi erano stati fatti, la delibera era pronta, si trattava di una volontà politica, perché così è.

Quindi noi chiediamo che si completi questo iter e di conseguenza che si prevedano, nel bilancio di previsione 2023-2025, delle risorse adeguate per coprire gli oneri connessi all'ampliamento del Parco stesso.

Presidente - Si è prenotato il presidente della Regione Lavevaz, ne ha facoltà.

Lavevaz (UV) - Questa è una questione di cui abbiamo parlato diverse volte, in diverse occasioni, anche a diverso titolo. L'ampliamento del Parco effettivamente è oggetto del nostro programma di legislatura, che all'epoca avevamo condiviso, in questi mesi di interim ho avuto diversi incontri sia con l'Amministrazione comunale di Fénis, sia con il promotore di quest'ampliamento. Non rimangio gli impegni presi, la volontà rimane quella di portare avanti quest'ampliamento. Rimangono però da definire delle questioni che sono sia di livello economico, sia anche di livello organizzativo, ma questo afferisce più alle competenze del Parco. Noto che quest'ampliamento è oltre una montagna, quindi anche per raggiungerlo non è semplicissimo, nel senso che non è un ampliamento in pianura o comunque sullo stesso versante di una montagna, quindi a livello organizzativo, oggettivamente, richiede qualche sforzo in più da parte del Parco.

Detto questo io credo che quest'ordine del giorno sia accoglibile da parte nostra perché va nella direzione degli impegni che ci siamo presi, quindi sicuramente sul prossimo bilancio, fatte queste verifiche, dimensionate queste necessità con l'ente Parco, bisognerà proseguire con quanto abbiamo iniziato.

Quindi approveremo quest'ordine del giorno anche per iniziare bene la giornata, ma che non diventi un'abitudine...

Presidente - Consigliera Minelli ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Non si preoccupi, Presidente, non diventerà un'abitudine anche perché io sono perfettamente consapevole che questo è un una tantum, considerato che quasi tutte le proposte che noi avanziamo, anche quelle che sono definite di assoluto buon senso anche da lei poi vengono cassate, quindi non si preoccupi, prendo questa cosa davvero forse soltanto come una volontà d'iniziare bene la giornata, tanto più che è un ordine del giorno assolutamente innocuo e che non vi impegna più di tanto.

Vigileremo che nel bilancio di previsione vengano predisposte delle risorse adeguate e - questo sì, questo glielo dico - continueremo a presentare sia iniziative sia forme di sollecitazione perché questo vada avanti, ma non per puntiglio, per il semplice fatto che tutti quanti, credo, abbiano, a più livelli nel tempo, sostenuto che questa è una buona iniziativa e che vada perseguita.

Spero veramente che sia così, mi auguro di non dover ricredermi fra qualche mese.

Presidente - Vi sono altri interventi da parte degli altri gruppi? Non vedo richieste d'intervento, passiamo dunque alla votazione dell'ordine del giorno. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'ordine del giorno è approvato all'unanimità.

Passiamo ora all'ordine del giorno n. 3 di PCP, sempre la consigliera Minelli per l'illustrazione, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - È un ordine del giorno che prende le sue mosse dal progetto "Scivolare a scuola" che è rivolto alle istituzioni scolastiche di base della nostra Regione e che anche in questo assestamento di bilancio è stato preso in considerazione con un nuovo stanziamento e poi - come ci ha spiegato l'Assessore Caveri nella sua illustrazione in Commissione e poi anche nella relazione che c'è stata consegnata - c'è l'intenzione di ampliare il progetto anche alle classi seconde delle scuole secondarie di secondo grado.

Il progetto è attivo da tre anni, ha avuto complessivamente un buon riscontro, sono parecchie le istituzioni scolastiche che hanno usufruito di questi contributi, di quest'iniziativa, molti insegnanti, molti alunni e anche maestri di sci, altre figure a vario titolo coinvolte, sono state interessate.

Noi crediamo che la promozione dell'ambiente montano presso i nostri ragazzi debba essere perseguita a 360 gradi, non soltanto attraverso la promozione importante di alcuni degli sport invernali, ma una promozione, come dicevo, rivolta a tutte le stagioni, al fine di permettere la fruizione e la conoscenza anche direi, perché non è poi così scontato che le giovani generazioni, e forse neanche tutti i loro genitori, conoscano e apprezzino il territorio valdostano da un punto di vista storico, ambientale, culturale e sportivo.

Per esperienza so che moltissimi dei nostri ragazzi non hanno l'abitudine di camminare in montagna, è proprio qualche cosa che non fa parte della cultura di molte persone, pur essendo nati in una delle Regioni più belle delle Alpi e che, da questo punto di vista, offre qualche cosa di impareggiabile.

Non si praticano attività sportive, forse qualche cosa di limitato durante l'inverno, però in montagna poi si va poco. Consideriamo che lo sport in generale, praticato non solo a livello agonistico, anzi, proprio quello visto come attività ricreativa e per il tempo libero sia importante per il benessere di tutte le persone, a maggior ragione di chi è nel pieno del suo sviluppo psicofisico.

Per questo l'ordine del giorno impegna il Governo a predisporre entro sessanta giorni una proposta di progetto di avvicinamento alla montagna per gli alunni valdostani con attività da effettuarsi nei mesi invernali e primaverili, mi riferisco ad escursioni a piedi, con le ciaspole, l'uso dell'ARVA, l'arrampicata, la corsa, la mountain bike, il ciclismo, in collaborazione con le guide alpine, le guide escursionistiche e gli istruttori di mountain bike.

Perché l'indicazione temporale dei sessanta giorni? Per una ragione molto semplice, le scuole e le istituzioni scolastiche, nel momento in cui riprendono l'attività al mese di settembre, hanno pochissimo tempo per presentare i progetti e la data è quella di metà ottobre, il 15 di ottobre; una proposta di questo tipo credo che non sarebbe difficile da confezionare con l'aiuto dei soggetti che ho citato, in modo particolare delle guide alpine e delle guide escursionistiche, e, di conseguenza, prevedere nel prossimo bilancio di previsione, una cifra per la realizzazione del progetto che è una cifra credo modesta, così come non è una cifra esagerata quella che è stata prevista per il progetto "Scivolare a scuola", che ha avuto successo.

Presidente - Per il Governo, l'assessore Caveri.

Caveri (AV-VdA Unie) - Sugli scopi, non si potrebbe essere che d'accordo, nel senso che è vero che sulla scuola si riversa tutto, ci dovrebbero essere delle lezioni di 24 ore al giorno, perché sembra quasi che le famiglie non abbiano più un ruolo, non è che uno insegni al proprio figlio ad andare in montagna o a fare queste cose, ci deve essere qualcuno nella scuola, ma questo vale per la salute, vale per tutto.

Oramai la scuola, se uno dovesse seguire tutte le richieste che vengono fatte per poter andare a scuola, non faremmo più lezione.

È vero che noi facciamo molto e si fa molto nell'ambito dell'autonomia scolastica, e mi stupisce che lei immagini una logica dirigistica da parte della Regione quando l'autonomia scolastica oggi consente moltissime attività sportive che lei elenca qui, è vero che ce ne sono alcune, come quella che lei ha citato, "Scivolare a scuola", che ha una logica regionale, ce ne sono molte altre anche nei fondi comunitari che portano le guide alpine a scuola, che portano i ragazzi in giro, ma quello che c'è di velleitario nel suo ordine del giorno è il fatto dei sessanta giorni. Ma secondo lei noi in piena estate ci mettiamo a fare il piano da sessanta giorni? Mettiamo attorno a un tavolo tutte le associazioni che in questo momento lavorano sul territorio per dire: "Ma facciamo un piano", poi facciamo un piano ma lo finanziamo l'anno successivo, quando lei sa benissimo che la Sovraintendenza in questo momento sta già inviando alle scuole le proposte per l'anno scolastico prossimo.

Prendo l'impegno di aumentare il peso del mondo della montagna, perché io condivido che ci siano ampie zone, soprattutto nel Fondovalle e anche di Aosta, nelle quali i bambini sembrano vivere in una specie di bolla distante dalle montagne che li circondano, ma è proprio la tipologia e l'atteggiamento dirigistico che io trovo assolutamente non condivisibile, per cui ci asterremo.

Presidente - Si è prenotata la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Assessore, io credo che lei abbia un atteggiamento ambivalente nel considerare il ruolo che la Regione deve avere e che oggi ha detto non deve essere dirigistico, quando poi invece su un sacco di cose il suo ruolo è "altro che dirigistico".

Sugli scopi lei dice che è d'accordo ma dice anche "Sulla scuola si riversa di tutto".

Io, in linea di principio, su questa sua espressione sono d'accordo, sulla scuola si riversa di tutto e le famiglie non contano più nulla. Qui stiamo parlando però di una cosa diversa, stiamo parlando di attività di promozione che le istituzioni scolastiche possono scegliere, così come sulle diciotto istituzioni scolastiche che sono presenti nella nostra regione dodici hanno deciso di aderire al progetto "Scivolare a scuola" e il numero di classi è stato di venti una volta e un po' di più l'altra, quindi direi un numero non così esagerato, nel pieno rispetto dell'autonomia scolastica.

Fare una proposta e promuovere l'avvicinamento alla montagna, non solo da un punto di vista di promozione dello sci ma anche delle altre attività che si possono fare e che hanno un ruolo educativo... perché le assicuro che nel momento in cui si fanno delle attività di questo tipo si fa a scuola, mi riesce un po' difficile pensare che si possa fare scuola e fare lezione nel momento in cui c'è una giornata di sci - e si può fare anche lì, forse un po' meno - perché credo che sia più una cosa di divertimento a quel punto, ma se si fanno escursioni sul territorio, le lezioni, da un punto di vista geografico, geologico, storico, culturale e ambientale, si possono fare.

Benissimo, e per esperienza so anche che da un punto di vista della resa di una "Lezione" fatta in un contesto di quel genere, si hanno delle soddisfazioni e dei ritorni molto più ampi di quelli che alle volte richiedono e rendono due moduli orari fatti su un tema magari anche di tipo storico, culturale e ambientale legato alla Regione, alla realtà locale, di cui rimane poco.

Detto ciò, i sessanta giorni, per mettere in piedi un minimo progetto - perché si può partire da una cosa poco strutturata e poi anche sperimentare e vedere se cresce - sono un tempo che si può assolutamente utilizzare.

Le ricordo che abbiamo già tutta una serie di possibilità di offerta: penso al Cammino Balteo, ci sono dei tratti del Cammino Balteo che hanno proprio delle caratteristiche adeguate a fare questo, ci sono le palestre di arrampicata nella nostra regione; organizzare una cosa di questo tipo non richiede un progetto che impiega ore, ore e ore di lavoro. È una questione di volontà, si prende atto che la volontà non c'è, poi si possono condividere le premesse.

Per concludere, certamente un ordine del giorno non si nega a nessuno, due sono troppi per noi.

Presidente - Si è prenotato il consigliere Restano, ne ha facoltà.

Restano (GM) - Intervengo perché, senza ombra di dubbio, ci sono delle sacche di popolazione, soprattutto nel fondovalle, dove si può implementare l'attività sportiva, però ritengo che rispetto a questo ordine del giorno non sia propriamente corretto intervenire solo e pretendere che sia la scuola a svolgere questo ruolo, abbiamo una legge sullo sport, abbiamo tante associazioni che lavorano. Siamo l'unica regione d'Italia dove la Federazione degli sport invernali supera per adesioni il calcio e le assicuro, collega, che nell'attività - e chiamo in causa anche il collega Brunod - svolta dalla Federazione degli sport invernali, non c'è solo l'attività su neve ma c'è proprio la pratica della montagna, c'è l'avvicinamento alla montagna, è uno dei compiti fondamentali.

Ora, condividendo quanto da lei affermato, ritengo veramente che sia un'attività molto complessa che deve chiamare in causa non solo la scuola, una volta pensavo a un'attività dello sport per tutti, per rendere lo sport praticabile a tutti, soprattutto da quelle sacche di popolazione di giovani che vivono nella città, nel fondovalle. Ma qual è lo sport che possiamo far praticare a tutti per farli appassionare all'attività sportiva? Non possiamo certo partire con gli sport di nicchia, dobbiamo avvicinarci a uno sport facilmente praticabile che non può essere che l'atletica. È un'idea, è una proposta da mettere sul tavolo e da condividere, che si può praticare in estate come durante l'attività scolastica.

Questo è solo per cercare di condividere con voi che questo ragionamento è molto più articolato e complesso di quello che potrebbe apparire e su questo io credo, e spero, che il Governo voglia lavorare e investire, però - così, molto sommessamente - ritengo che non è che con questo ordine del giorno possiamo risolvere un problema che esiste, esiste anche in Valle d'Aosta ma molto meno che in altre realtà.

Presidente - Altri gruppi vogliono intervenire? Se non ci sono altri interventi, mettiamo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 3

Favorevoli: 2

Contrari: 1

Astenuti: 32 (Aggravi, Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Distort, Foudraz, Ganis, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lavy, Malacrinò, Manfrin, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Perron, Planaz, Restano, Rosaire, Sammaritani, Sapinet, Spelgatti e Testolin).

L'ordine del giorno non è approvato.

Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 1 presentato da Pour l'Autonomie.

Consigliere Carrel per l'illustrazione dell'ordine del giorno, ne ha facoltà.

Carrel (PA) - Il testo di legge all'articolo 71 proroga ulteriormente gli incarichi per l'ufficio stampa. Questo è un tema che in questa legislatura abbiamo affrontato con la legge regionale 35/2021 e con quest'ordine del giorno chiediamo di accelerare le contrattazioni utili a evitare ulteriori proroghe di questi incarichi. Lo chiediamo in quanto già con la legge avevamo prorogato gli incarichi al 30 giugno 2021, poi ulteriormente prorogati di altri sei mesi e altri sei, e oggi andiamo per la quarta proroga che ci sembra un po' eccessiva; avendo legiferato una legge, crediamo sia necessario andare a porre un limite e attuare questa legge, anche per rispetto di chi lavora negli uffici stampa che si vede puntualmente prorogato di sei mesi in sei mesi senza poter poi organizzare la propria attività e il proprio lavoro.

Presidente - Il presidente della Regione Lavevaz ne ha facoltà.

Lavevaz (UV) - Io credo che gli ordini del giorno, così come le mozioni, siano gli strumenti che servono a sollecitare il Governo per risolvere delle questioni sulle quali servono delle impegnative per accelerare, giustamente come ha detto il collega Carrel, piuttosto che magari per modificare una linea.

In questo caso parliamo di un aspetto sul quale stiamo lavorando da diversi mesi, lei chiede di accelerare, in realtà siamo già "a tavoletta" come dicono i ragazzi, il problema è che facciamo fatica a raggiungere il risultato, perché quando si parla di contrattazione, bisogna trovare un punto di accordo tra le due parti. In questo momento il lavoro che si sta facendo è per raggiungere quest'accordo.

È ovvio che in particolare il Governo è il principale fruitore e beneficiario del lavoro dell'Ufficio stampa, quindi è assolutamente nostro interesse che le cose vengano risolte quanto prima e stiamo cercando di farlo; il problema è che sul tavolo della contrattazione con i sindacati, con le parti sindacali, ci sono diverse questioni, questa è una di quelle, e non voglio dire cose inopportune, ma le parti sindacali stanno cercando di mettere in ordine le priorità secondo il loro punto di vista, quindi al momento questa contrattazione non siamo ancora riusciti a sbloccarla. Ritengo che l'ordine giorno sia in qualche modo pleonastico, nel senso che è una cosa che stiamo oggettivamente cercando di risolvere con tutte le possibilità che ci sono date. Non riteniamo di votarlo e quindi ci asterremo se non viene ritirato.

Presidente - Consigliere Carrel ne ha facoltà.

Carrel (PA) - Spesso la risposta è questa, che si sta lavorando, lo vedremo poi con il nostro secondo ordine del giorno, però poi alla fine il risultato non arriva e quindi ci preme, dai banchi dell'opposizione, sottolineare che siamo alla quarta proroga, gli uffici stampa continuano a lavorare con incarichi di sei mesi in sei mesi, non crediamo che questo sia stato il fine che ci ha portato a discutere una legge che, come opposizione, abbiamo provato anche a emendare, su cui ci siamo confrontati a lungo, ma che non porta a nessun tipo di risultato.

Quindi bene che stiamo lavorando, come dice lei, "A tavoletta" ma i risultati non ci sono.

Permetteteci di dire che se lavorate "A tavoletta", qualcosa non funziona, perché non stiamo portando a casa il risultato che ci eravamo presi come impegno nel 2021.

Sicuramente è un problema e ci dispiace che, come Amministrazione regionale, non si possa organizzare le priorità, anche perché ieri ci ha detto che abbiamo dato un incarico alla Bocconi di cui abbiamo parlato più e più volte e ne siamo contenti, siamo un po' meno entusiasti del fatto che ci vogliono altri sei mesi per arrivare al primo step e quindi chissà quando arriveremo poi alla riorganizzazione, ma questo tema sta fuori perché sta e viene disciplinato da legge.

Quindi non possiamo che accogliere con estremo rammarico la sua risposta e le diciamo che se lavoriamo, dobbiamo arrivare anche a risultati, non basta lavorare, bisogna arrivare anche a risultati.

Presidente - Altri? Non vedo altre richieste d'intervento. Mettiamo in votazione l'ordine del giorno. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 17

Favorevoli: 17

Astenuti: 18 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet e Testolin).

L'ordine del giorno non è approvato.

Passiamo adesso all'ordine del giorno seguente, l'ordine del giorno n. 2 di Pour l'Autonomie. Si è iscritto a parlare il Consigliere Carrel, ne ha facoltà.

Carrel (PA) - Con quest'ordine del giorno torniamo sul tema che affligge le imprese, soprattutto le piccole imprese del territorio valdostano, legato al conferimento dei rifiuti che sono considerati speciali e che quindi hanno una difficoltà in più nel conferimento; abbiamo trattato il tema nel mese di maggio con diverse interrogazioni e anche con una mozione definita anche lì da lei un tema pleonastico, superfluo, lei stava già lavorando per portare a casa il risultato.

Purtroppo ci dicono varie imprese che a oggi hanno i magazzini pieni di rifiuti; ci dicono gli operatori delle varie zone di conferimento comunali che hanno un incremento notevole di privati cittadini che si recano a conferire del materiale che è dubbio, in quanto molto spesso le imprese fanno il lavoro e lasciano il materiale da conferire in discarica al privato, in quanto loro non possono permettersi di andare a Brissogne a conferire solamente qualche tubo o qualche taglio di erba.

Quindi è necessario capire a che punto siamo e per fare questo abbiamo chiesto - entro l'8 di agosto semplicemente perché dall'8 di agosto inizia la pausa estiva - di convocare il CELVA e la Chambre per fare il punto e capire quali sono le soluzioni prospettate.

Avevamo prospettato delle pesature con delle schede magnetiche, ed era una delle ipotesi, e vogliamo capire come si sta lavorando, perché le imprese ci segnalano sempre più delle difficoltà al conferimento e non nego che vi sono anche delle piccole zone che vengono poi destinate al conferimento di materiale che non sono destinate a questo, e questo credo che sia una brutta immagine per il nostro ambiente, per il nostro turismo e per le nostre vallate, ma non possiamo nemmeno accusare le imprese, che non vengono messe in condizione di pagare quanto dovuto senza dover pagare un surplus che è quel costo fisso di conferimento della merce in una località molto distante da quella in cui esercitano il proprio lavoro.

Presidente - Per il Governo il presidente della Regione Lavevaz ne ha facoltà.

Lavevaz (UV) - Salto le premesse che ho già fatto per l'ordine del giorno precedente, valgono completamente anche per questo, che è un argomento che abbiamo trattato diverse volte, l'ha detto anche lei, anche nelle ultime settimane, e abbiamo fatto peraltro diversi incontri anche con i rappresentanti del CELVA, in particolare i Presidenti delle Unités, per la questione.

Lei nella sua presentazione dell'ordine del giorno ha messo nel calderone un po' tutto, rifiuti speciali delle imprese, privati che conferiscono nelle discariche comunali, insomma, c'è un pot-pourri di tutta una problematica che è piuttosto complessa.

Abbiamo già spiegato diverse volte quali sono le competenze e gli obblighi che la Regione ha rispetto ai rifiuti speciali delle imprese, non lo ripeto, ne parleremo ancora in un question time più tardi, è una questione che è attenzionata da parte nostra e da parte dell'Assessorato, anche di concerto con gli Enti locali, nel caso delle discariche comunali di loro competenza.

Abbiamo in previsione dei passaggi anche importanti, direi strutturali e storici da un certo punto di vista sulla gestione di questo tipo di dossier.

Non possiamo accettare l'ordine del giorno che impegna sull'agenda della prossima settimana della Chambre, degli Enti locali, della Commissione, della Giunta, perché oggettivamente non credo che sia questo il modo corretto di presentare gli ordini del giorno ma, al di là di questo, credo che sia una questione che - l'ho già detto e ripetuto - sia completamente nell'attenzione del Governo e del nostro Assessorato.

Presidente - Consigliere Carrel ne ha facoltà.

Carrel (PA) - Non so cosa dirle, sicuramente l'ordine del giorno era semplicemente tarato sulla pausa estiva, doveva impegnare prima della pausa estiva a un confronto in Commissione, non solamente con il CELVA ma anche con la Chambre, che rappresenta tutte le associazioni di categoria, perché ci sembra giusto approfondire anche quell'aspetto.

La questione di privati che vanno a conferire nelle discariche comunali dei rifiuti di imprese, perché le imprese spesso non conferiscono il materiale o lasciano sul luogo il materiale in modo che poi sia il privato a conferire, questo poi di fatto va a pesare sulla ripartizione del costo sull'intera comunità, ingiustamente, ma semplicemente perché noi, come Regione, non diamo la possibilità alle imprese di conferire in una zona vicina a dove esercitano.

Questo era il motivo per cui ho parlato di cittadini.

Sicuramente anche su questo stiamo lavorando, la contrattazione di cui parlavamo prima è iniziata dieci mesi dopo l'approvazione della legge in Consiglio regionale: stiamo andando a tavoletta, ma abbiamo iniziato sicuramente con largo ritardo.

Anche su questo stiamo lavorando ma non vediamo i risultati, e i risultati - lo avevamo detto - ci servivano soprattutto per la stagione estiva.

Ci dispiace e buon lavoro, però sicuramente i risultati i cittadini non li vedono, e nemmeno noi.

Presidente - Altri? Non vedo altre richieste d'intervento, passiamo alla votazione dell'ordine del giorno. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 15

Favorevoli: 15

Astenuti: 20 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Erika, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet e Testolin).

L'ordine del giorno non è approvato.

Siamo ora all'ordine del giorno n. 3 di Pour l'Autonomie. Per l'illustrazione si è prenotato il consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (PA) - Le thème que je vais aborder, je crois qu'il est connu et pas seulement : il a été déjà soulevé de la part des collègues. C'est le problème de l'agriculture dans son ensemble, mais surtout sur le maintien de nos élevages.

C'est malheureusement une année très particulière, soit pour ce qui est de l'alpage soit dans la plaine et par conséquent on demande de connaître les interventions possibles pour intervenir dans ce secteur si difficile à maintenir ; le risque plus grand c'est que, en étant obligé de réduire le numéro des alpages, on risque de ne plus avoir toute la sélection qu'on a fait pendant des années et qu'on risque de perdre cette richesse, car je crois que pendant ces années - et je crois que les assesseurs même le connaissent -on a fait une intervention importante afin que les terres puissent maintenir et obtenir une production rentable. Malheureusement, on doit réduire aussi le numéro des vaches et nous connaissons les conséquences. Voilà, c'est la raison pour laquelle on demanderait de pouvoir connaître dans le plus bref délai les intentions pour soutenir le secteur et pour donner la possibilité d'intervenir de la façon la plus convenable compte tenu que d'ici peu même les alpages devront réduire leur numéro ou quand même quitter la montagne pour revenir à la plaine. C'est une question que tout le monde connaît, donc je n'insiste pas sur ce thème qu'on a essayé de reprendre pour donner dès aujourd'hui la possibilité qu'il y ait quelqu'un qui travaille dans cette direction afin de maintenir une attitude positive dans un secteur si sensible comme il l'est l'agriculture.

Presidente - Per il Governo regionale, l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Grazie, collega Rollandin, che porta all'attenzione un tema che mi permette di fare un breve passaggio anche in merito a una parte del bilancio di assestamento e che mi permette anche di aggiungere un pezzetto in più rispetto all'iniziativa dello scorso Consiglio.

Innanzitutto, parlando di assestamento, ricordiamo che con l'articolo 46 si mettono da parte misure per investimenti per quanto riguarda il settore agricolo, le attività produttive, il settore turistico, investimenti che una parte del settore chiede, ma che vogliono proseguire nella positiva esperienza della legge 15 che sull'articolo 16 per il 2021 aveva "Tirato" 2 milioni e mezzo.

Venendo più nello specifico, a livello di cosa si può fare: sappiamo che con l'assestamento certe misure di sostegno sono spese correnti e quindi non è possibile finanziarle con l'assestamento ma, come risposto nell'ultima interpellanza, alcuni decreti ministeriali per il sostegno alla zootecnia, sono passati in conferenza Stato-Regioni in data 6 luglio. È ancora in corso sia l'iter di pubblicazione che quello di numerazione, gli aiuti verranno erogati direttamente da Agea sui dati del 2021.

Questo decreto ministeriale prevede principalmente due aiuti: un importo stanziato di 80 milioni su filiere suinicole, carni bovine, razze autoctone in contatto di filiere, ovi-caprino... tutta una serie di filiere che sono poco legate alla nostra regione; il secondo invece è sicuramente un primo aiuto importante, soprattutto per il settore zootecnico, con uno stanziamento previsto di 144 milioni. Per quel che riguarda la nostra regione, ci sarà una prima tranche ministeriale di 95-100 euro a capo in lattazione.

Poi c'era stata, come avevamo già detto, un'ulteriore richiesta da parte degli Assessori delle regioni alpine che ovviamente si è bloccata in seguito alla crisi di Governo.

Perché ho citato questo? Perché come ha ricordato anche ieri il collega Marguerettaz, importante è capire la portata e il metodo con il quale il Ministero andrà a erogare queste risorse per poi agire per quel che riguarda le misure regionali, in quanto questi aiuti del Ministero sicuramente sono importanti ma non possono essere sufficienti, soprattutto per quel che riguarda - e lei lo ha ricordato bene - il settore zootecnico.

Noi stiamo valutando l'opportunità di mettere in campo una misura regionale - è più che una valutazione, ci stiamo lavorando - ma l'importante è, come detto, capire la vera entità delle risorse nazionali.

Si fa presente che questi aiuti, anche quelli regionali, non andranno a incidere sul regime de minimis ma saranno erogati nell'ambito di un quadro temporaneo che l'Unione Europea e lo Stato hanno previsto con un regime a ombrello specifico per il settore agricolo.

Oltre a queste misure specifiche, si sta facendo un'analisi delle economie sulle misure del PSRR, quelle rifinanziate con la proroga 21-22 - in particolar modo la 4.2 e la 6.1 - economie che potranno poi generare un'ulteriore misura da mettere in campo per gli altri settori.

Per quanto riguarda il dato dell'8 agosto sul confronto con le associazioni di categoria, questo è in corso, per quel che riguarda invece del parlare già nel concreto degli aiuti di sostegno è un po' troppo presto, proprio perché dobbiamo capire bene il passaggio ministeriale.

Capisco che la data è legata anche alla pausa, per questo chiederò il ritiro e, in alternativa, ci asterremo.

Importante sarà parlare non solo di una misura "Zootecnia" ma di una misura "Agricoltura a 360 gradi" anche se sappiamo che all'interno del settore la parte zootecnica è indubbiamente quella più colpita ed è quella dove si concentreranno gli aiuti, però non si possono sottovalutare i danni che sono già evidenti ma che andranno analizzati in queste prossime settimane anche su altri settori, penso al settore vitivinicolo e al settore frutticolo.

Agosto sarà un mese di lavoro non solo per quel che riguarda la misura di aiuti alle famiglie ma anche per la predisposizione di queste due misure e poi per il gruppo di lavoro che sarà operativo sull'articolo 46.

Presidente - Si è prenotato il consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (PA) - Assessore, quello che noi chiediamo non è di capire se anche la frutta ha avuto dei danni, se ci sono dei problemi; questo lo vediamo e lo sappiamo, ma in nessun modo... c'è una difficoltà nel mantenere il patrimonio zootecnico - che dovrebbe conoscere bene anche lei - che non è rimediabile come negli altri casi con un intervento economico, qui non basta!

Una volta che si perdono queste situazioni, il riprenderle costa molto di più, quindi qui bisogna che ci sia già da adesso una possibilità di far capire alla gente se c'è la possibilità d'intervenire, in che termini e un quantum, perché sennò francamente capisce che chi oggi è in alpeggio che dice: "Io fra "x" giorni devo scendere, mentre non è più Sen Metchì [patois, San Michele, ndc] che devo guardare, ma devo scendere e non so più cosa fare", poi lei lo sa, lo conosce, e non è un caso, è in tutta la Valle.

Questo problema deve, giustamente, essere affrontato adesso, non dopo, a babbo morto non serve. Questo le chiedevamo, perché così non risolve niente.

Non abbiamo nessuna possibilità d'immaginare che qualcosa succeda, perché adesso andando in montagna e vedendo appunto le situazioni, la gente chiede: "Ma ci sarà la possibilità di risposta?". Zero.

Presidente - Si è prenotato il consigliere Planaz, ne ha facoltà.

Planaz (LEGA VDA) - Vede Assessore, io comincio da dove lei ha finito il suo discorso: questo mese gli uffici competenti e chi di dovere lavoreranno per risolvere le problematiche che questo settore sta passando in questo momento.

Voglio ricordare che già sei mesi fa avevamo presentato delle iniziative, chiedevamo di portare in Commissione questa problematica sei mesi fa; adesso lei mi dice che è troppo presto, io non so a cosa alluda lei, non so se aspetta un mese, un mese e mezzo, quando tutte le mandrie scenderanno dagli alpeggi e non avranno abbastanza foraggi e non avranno le possibilità di affrontare un altro inverno a causa della siccità che stiamo attraversando, e non solo in Valle d'Aosta.

Vediamo l'appello di ieri e della scorsa settimana dei sindacati e delle associazioni degli allevatori, che chiedono lo stato di calamità naturale, cosa che hanno fatto e avanzato altre Regioni. Io non riesco a capire la nostra Regione, che tanto si vanta, non si è ancora mossa, poi questo non lo chiediamo noi... capisco che lei cita il discorso del collega Marguerettaz di ieri, posso capire le priorità dei vostri alleati, del Governo nazionale, dove forse danno priorità ad altre coltivazioni e non a quelle dell'allevamento valdostano, dove stiamo attraversando un momento che, a memoria d'uomo, non si ricorda nessuno.

Pandemia, aumento dei costi di energia, materie prime e quant'altro, adesso questa siccità che metterà in ginocchio l'intero settore. Lei mi risponde così, che è troppo presto? Ma si rende conto di quello che ha detto? "Troppo presto"!

Noi chiedevamo, almeno il collega Rollandin chiedeva solo...

Visto che lavorate tutto questo mese per creare delle misure, che poi non basteranno... Voglio fare un esempio: uno guida una macchina, esce di strada, fa un graffietto sulla carrozzeria e rovina tutta la meccanica della macchina. Gli diamo un tampone per lucidare bene il graffietto e tutta la macchina non funziona.

Non basteranno delle misure, bisognerà intervenire con una strategia di mercato, ma che sia in grado di dare le risposte, perché è inutile che investiamo 400 mila euro sul Centro genetico Anaborava e poi arriviamo giù dagli alpeggi e dobbiamo abbattere metà degli animali perché non abbiamo foraggio da dargli da mangiare.

Non sono intervenuto ieri sull'assestamento per quanto riguarda l'agricoltura e il turismo. Vediamo la sensibilità che c'è in questo disegno di legge n. 73: gli Assessori competenti non hanno neanche avuto il bisogno d'intervenire, per fortuna che questi sono i settori trainanti della nostra regione!

Allora io non so se augurare buon lavoro a voi o a chi è fuori da quest'aula, non c'è stata neanche la richiesta impegnare delle risorse ma di cercare di risolvere un problema. Adesso, al contrario di quello che dice lei, non è troppo presto, è già troppo tardi!

Presidente - L'Assessore Sapinet si è prenotato, interviene come gruppo.

Sapinet (UV) - Solo per alcune precisazioni, perché probabilmente facciamo un po' di fatica a capire il bilancio. Come abbiamo detto più volte, e il collega Marzi ce lo ricorda, con l'avanzo di amministrazione andiamo a finanziare spese di investimento - un riferimento al collega Planaz - e le spese relative al centro genetico dell'Anaborava sono queste, spese di investimento.

Per queste misure di sostegno, servono spese correnti che avremo da qui a poco, quindi adesso si studia la misura e appena le risorse saranno disponibili è chiaro che queste verranno erogate.

Quindi non è una volontà di aspettare, ma sono tempi tecnici per avere le risorse a disposizione e l'attenzione ovviamente è continua, non solo nel mese di agosto, ma durante tutto l'anno. Solo per precisare.

Presidente - Se non ci sono altri interventi, mettiamo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 17

Favorevoli: 17

Astenuti: 18 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet e Testolin).

L'ordine del giorno non è approvato.

Passiamo ora al primo ordine del giorno sottoscritto dai gruppi Lega e Forza Italia.

Per l'illustrazione dell'ordine del giorno, si è prenotato il consigliere Aggravi a cui passo la parola.

Aggravi (LEGA VDA) - L'ordine del giorno si incentra sulla proposta di legge n. 51 che è intitolata "Indennità una tantum per i lavoratori della Casa di riposo Festaz coinvolti nell'emergenza Covid. Modificazione all'indennità sanitaria di cui all'articolo 14 della legge regionale 13 luglio 2020 n. 8". La proposta di legge ricordo è stata firmata dal mio gruppo, dal gruppo di Pour l'Autonomie, dal collega Baccega e anche dalle colleghe di PCP.

La proposta di legge aveva due obiettivi, ovvero quello di risolvere un'annosa questione legata all'indennità a favore dei lavoratori della Casa di riposo Festaz, che è venuta meno rispetto a una previsione della legge 8 che è spesso citata, una previsione di cui c'è da condividere un po' di non dico colpa, però un errore che fu fatto un po' dalla politica ma anche un po' dai tecnici, questo va detto, soprattutto chi era il tavolo questo lo sa, e poi vi è anche un passaggio relativo al perimetro di definizione dell'indennità sanitaria. A fronte di questo la presentazione della legge ha avviato il suo percorso sia in V Commissione, sia in II Commissione: quest'ultima ha provveduto a organizzare l'incontro con il Presidente per quello che è limitatamente alla compatibilità finanziaria e in V Commissione è stata presentata, nell'attesa che poi la compatibilità finanziaria si potesse completare.

Ci sono due problemi fondamentali che riguardano questa proposta di legge. Da un lato sicuramente, e questo era già stato fermato per le vie brevi, di alcuni passaggi di natura meramente normativa che deve essere sistemata, e questo è sicuramente più onere dell'Assessorato alla sanità. Sulla parte invece relativa alle coperture, anche qui i proponenti, e lo scrivevamo già nella relazione, avevamo fatto una stima sulla base delle conoscenze a nostra disposizione che ovviamente era messa a disposizione della Commissione e dell'aula per eventualmente poter essere rettificata, modificata ed emendata, così come il testo di legge. Lo abbiamo detto sin da subito: una volontà vera da parte dei proponenti di non intestarsi nessuna vittoria, perché l'obiettivo era risolvere un problema pratico, però non si voglia nascondere il fatto che la proposta di legge l'hanno presentata quelle persone che hanno sottoscritto la proposta di legge stessa.

A fronte di questo da parte nostra, come è già capitato anche con altre leggi presentate, almeno parlo del mio gruppo ma posso dire più o meno da tutti, c'è sempre stata la piena disponibilità in Commissione di trovare le soluzioni corrette, soprattutto laddove - per ovvie ragioni di ruolo - soprattutto i consiglieri di opposizione non hanno un patrimonio informativo completo rispetto a quelle che sono le possibilità di bilancio, cioè gli impegni e la spesa di bilancio, e anche in alcuni casi quelle che sono le valutazioni fatte dalle strutture tecniche, perché il Consiglio - lo ricordo - ha delle strutture tecniche di rango un pochettino più contenuto, anche giustamente rispetto alla Giunta, ma su questo guardo il presidente Bertin pro futura memoria rispetto al rafforzamento, io mi auguro, delle strutture consiliari tecniche. Voglio ricordare anche un principio: di solito l'iniziativa normativa legislativa viene anche dal Consiglio, non solo dalla Giunta, perché altrimenti esecutivo legislativo... pure io, che non sono un giurista, ma qualche esame di diritto ho dovuto darlo anche se preferivo i numeri.

Detto questo, l'ordine del giorno cerca anche un po' di fare il punto su che fine ha fatto la pareristica che manca in Commissione, quindi insieme ai colleghi che l'hanno firmato, ma io direi con tutti i firmatari della proposta di legge, si chiede e si impegna il Presidente della Regione, di concerto con l'Assessore alla sanità - questo perché è il Presidente della Regione che è venuto in II Commissione per quello che riguarda la compatibilità finanziaria, l'Assessore alla sanità è il responsabile ovviamente del tema di cui stiamo parlando - a presentare alle competenti Commissioni consiliari, entro la prima data utile dalla ripresa delle attività di settembre, gli emendamenti nonché le necessarie coperture finanziarie utili alla definitiva approvazione della proposta di legge 51. Ci sono due condizioni molto semplici: chiediamo semplicemente di avere contezza di quelle che sono le coperture necessarie, e non penso che stiamo parlando di miliardi, neanche di milioni, e soprattutto avere contezza ed effetto in Commissione di quelli che sono gli emendamenti necessari perché questa proposta di legge possa traguardare l'aula e risolvere due problemi che comunque ci sono.

Presidente - Per il Governo replica l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Sicuramente il consigliere Aggravi ha fatto perfettamente un riassunto di quella che è stata la problematica relativa a quest'indennità Covid per quanto concerne la Casa di riposo G.B. Festaz. É stato ricordato che probabilmente nella legge 8 c'è stato un "errore", sia da parte politica e forse anche da parte tecnica - su questo mi fido di quello che ha detto il consigliere Aggravi, io non c'ero e quindi questo non lo so - ma è stato comunque all'unanimità riconosciuto che questo mancato riconoscimento, per quello che riguarda i lavoratori e il personale del G.B. Festaz è stata una cosa non corretta. Questa difformità è stata riconosciuta sicuramente pubblicamente dal Presidente: l'ha detto pubblicamente in varie occasioni, anche in audizione in II Commissione, se non ricordo male. Lo stesso impegno l'ho preso io più volte sia in organi ufficiali, sia nei confronti anche delle organizzazioni sindacali, proprio perché questa è sempre stata ritenuta una difformità alla quale bisognava porre rimedio.

In questi mesi sicuramente nelle strutture dell'Assessorato alle politiche sociali e anche alla sanità, perché la proposta di legge riguarda anche i sanitari, cioè quelli che sono gli specialisti ambulatoriali, si è lavorato parallelamente alla proposta di legge presentata dalla Lega, per trovare una soluzione e soprattutto cercare di trovare una copertura economica, cosa che a volte non è facile e di questo penso che lei me ne possa dare atto in quanto, come diceva prima, lei di numeri ne capisce molto più di me e, quindi, bisogna ovviamente trovare i fondi.

Come dicevo, è un'attività alla quale già ci stavamo adoperando, proprio per arrivare a trovare una soluzione e porre un rimedio a una scorrettezza nei confronti dei lavoratori. Per cui le chiedo il ritiro di questo ordine del giorno, con l'impegno da parte del Governo di presentare i necessari emendamenti. Anche lei, giustamente, ha ricordato che le capacità tecniche dal punto di vista delle valutazioni e quelle che sono le valutazioni economiche anche del personale che deve essere interessato da questa indennità, ce l'ha ovviamente maggiormente l'Assessorato, quindi con l'impegno di presentare i necessari emendamenti in V e in II Commissione, al fine di addivenire a un testo condiviso da portare all'attenzione del Consiglio regionale.

Presidente - Consigliere Aggravi ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - Guardi Assessore, come dicevo ci sono due aspetti fondamentali di quest'ordine del giorno, che sono poi figli dello stesso problema, ovvero avere gli emendamenti che possono, sia dal punto di vista normativo, sia dal punto di vista della quantificazione, risolvere l'éndormìe [patois, addormentamento, ndc] che un po' ha avuto questa proposta di legge.

Da parte mia accetto il patto tra gentiluomini, e voglio fidarmi, rispetto a quello che lei propone. Le do però un termine, perché sa, spesso si dice "ci stiamo lavorando"; è vero, sì, però il momentum è importante, a livello di tempo è importante. Io voglio essere un pochettino più largo: non mi aspetto entro il primo Consiglio, ma entro il secondo Consiglio utile della pausa, che in Commissione arrivino questi emendamenti e si possa convocare la V e la II Commissione, e guardo i due presidenti, per l'impegno preso, in modo tale da chiudere questo dossier. Al secondo Consiglio utile dopo la pausa, altrimenti poi ci rivedremo in Consiglio. Ritiro l'ordine del giorno.

Presidente - L'ordine del giorno n.1 di Lega e Forza Italia, come annunciato, è ritirato. Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 2 dei gruppi Lega e Forza Italia. Si è prenotata la consigliera Foudraz per l'illustrazione dell'ordine del giorno, ne ha facoltà.

Foudraz (LEGA VDA) - Analizzando l'articolato del dispositivo normativo che stiamo discutendo ormai da ieri in aula, nello specifico l'articolo 49 che s'intitola "Trasferimenti correnti a istituzioni scolastiche paritarie universitarie e fondazioni culturali per il funzionamento", vorrei richiamare anche il punto 1.4, "Istruzione e Università", del documento economico della finanza regionale che è stato approvato per il 2022-2024, dove veniva riportata la seguente frase: "Al fine di valorizzare il ruolo della scuola, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria che ha messo in evidenza alcune criticità legate in particolare alle infrastrutture e alla didattica digitale, si intende promuovere la parità di accesso e di completamento di un'istruzione e una formazione inclusive e di qualità, utilizzando eventualmente anche fondi europei per gli anni 2022-2023".

Richiamato inoltre sempre il punto 1.18 del DEFR, quello intitolato "Agricoltura e risorse naturali", dove al punto 11 del capo intitolato "Agricoltura", viene riportata la seguente frase: "Rafforzare il ruolo dell'Institut Agricole Régional al fine di capitalizzare il patrimonio conoscitivo e scientifico e di metterlo al servizio del mondo agricolo, in particolare attraverso il trasferimento di conoscenze e la sperimentazione nei principali comparti produttivi".

Constatato che risulta un obiettivo di primaria importanza quello di una formazione scolastica inclusiva e di qualità, proiettata poi per il successivo ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, e che sul territorio regionale, come avevo già precedentemente affermato in una mia interpellanza di qualche mese fa, sul nostro territorio esiste una scuola di eccellenza, che è appunto l'Institut Agricole Régional che attira sempre tantissimi giovani. Ritenuto assolutamente necessario formare gli studenti affinché possano, al termine del loro percorso scolastico, intraprendere da subito tutte le attività lavorative, al fine di mettere in pratica gli insegnamenti che hanno ricevuto durante il loro percorso di studi. Richiamata l'interpellanza che avevo portato in aula l'11 maggio, dove si chiedeva appunto al Governo regionale di farsi parte attiva, affinché fossero eseguiti presso l'Institut Agricole i vari corsi volti all'ottenimento e al conseguimento dei patentini per ottenere diverse qualifiche, tra cui la formazione per utilizzatori professionali per apprendere come utilizzare prodotti fitosanitari in sicurezza, conseguendone poi l'abilitazione per l'acquisto e l'utilizzo. Inoltre, l'abilitazione alla guida dei trattori agricoli o forestali su ruote e l'abilitazione per la conduzione di carrelli sollevatori.

Ribadisco, come già feci in quell'occasione, che è assolutamente necessario formare gli studenti al fine del loro successivo ingresso nel mondo del lavoro da subito, appena abbiano terminato gli studi. Dalla risposta che ricevetti in quell'occasione, durante l'iniziativa di maggio, in quest'aula si concordava sulla necessità che gli studenti fossero formati e pronti per il successivo ingresso nel mondo del lavoro, senza ulteriore dispendio di energie e di risorse economiche. Purtroppo però veniva riferito all'aula che le contingenze che erano legate comunque alla pandemia, avevano di fatto rallentato, se non addirittura bloccato in certi casi, il perseguimento di questi obiettivi, che rimanevano comunque degli obiettivi validi e attuabili nel futuro.

Ecco perché oggi il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato quest'ordine del giorno che vuole impegnare l'Assessore a prevedere appositi stanziamenti per il miglioramento dell'offerta formativa dell'Institut Agricole Régional, al fine di ottenere che all'interno di questo percorso di studi ci sia la possibilità di conseguire le qualifiche di cui ho parlato.

Presidente - Per il Governo, l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Rispondo io. L'Institut Agricole Régional sappiamo essere un insieme di tante competenze: c'è una parte dell'Agricoltura, una parte dell'Istruzione e anche un po' della Presidenza.

Rafforzare il ruolo dell'Institut Agricole e portarlo sempre più al centro di quello che è il mondo agricolo è obiettivo comune credo di noi tutti. Proprio per continuare questo percorso, in questi giorni abbiamo incontrato il consiglio di amministrazione uscente, per fare una sorta di analisi della la situazione attuale, sia per quella che è la sperimentazione, sia per quello che è poi il percorso formativo, quindi tutto quello che è la scuola con collegio annesso; quindi le tematiche del collegio, della scuola, ma anche e soprattutto della cascina Montfleury, che è quella che seguiamo un po' più da vicino come Assessorato all'agricoltura.

Per quanto riguarda i corsi che lei cita, parte di queste attività vengono già fatte, ma il rimanente sarà un po' un impegno che possiamo prendere come vari Assessori competenti, un po' una mission che dovremo affidare poi al prossimo CdA. Parte di queste attività sono già in corso, in particolare il riferimento al corso per l'utilizzo dei fitosanitari: la formazione è già attualmente effettuata dall'Institut Agricole Régional, tanto che i diplomati, quindi coloro che escono dal percorso quinquennale, accedono direttamente all'esame, senza dover frequentare il corso. Quest'agevolazione però, ahimè lo sappiamo, non è possibile per coloro che escono dal corso triennale, in quanto il patentino è rilasciato esclusivamente ai maggiorenni.

Per quanto riguarda l'abilitazione alla guida dei trattori e alla conduzione dei carrelli sollevatori, stesso ragionamento appena fatto, in quanto risulta difficile realizzare dei corsi di abilitazione per studenti per la maggior parte minorenni e non patentati. Sono invece abilitati all'utilizzo di altre attrezzature agricole, per le quali non è previsto un particolare limite di età.

Per quello che riguarda l'avvio dell'attività agricola, non sono necessari ulteriori titoli o formazioni, in quanto l'attività agricola può essere svolta liberamente. Se invece la richiesta è relativa al corso dei giovani agricoltori, segnalo che da tempo è stato avviato un confronto tra Assessorato all'agricoltura e responsabile del settore formazione dell'Institut Agricole Régional, proprio per definire un nuovo percorso di studi che consenta, anche al conseguimento della sola qualifica triennale, di non dover più frequentare il corso "Giovani agricoltori" per accedere alle nuove misure di sostegno del PSR.

Ecco che quanto in parte lei ha chiesto, aspetti come questo che ho appena citato, sono impegni che porteremo avanti insieme al nuovo CdA. E poi sull'Institut Agricole Régional - lo abbiamo fatto anche in questi giorni con i colleghi, con il collega Caveri ma anche con il collega Bertschy che si occupa di politiche del lavoro - c'è il discorso di quello che è un po' il futuro di questo percorso triennale, un percorso che sta comunque regalando al territorio imprenditori di qualità e che ci ha fatto avere tutta una serie di opportunità e di suggestioni che sicuramente verranno prese in considerazione.

Pertanto, visto che queste cose le stiamo già facendo e altre le faremo, chiedo il ritiro dell'ordine del giorno; in alternativa ci asterremo.

Presidente - Si è prenotata la consigliera Foudraz, ne ha facoltà.

Foudraz (LEGA VDA) - Non mi stupisce il fatto che lei mi venga a dire che state già lavorando, siete già avanti, perché andate a tavoletta su tutto, quindi l'astensione non mi ha colta impreparata.

Mi ha parlato all'inizio del suo intervento di un obiettivo comune che abbiamo. Io sono felicissima di tutto questo, però bisogna portarli avanti gli obiettivi se sono in comune e se si è d'accordo. Poi, continua sempre a venir fuori questa questione: non si possono organizzare determinati corsi, perché comunque certi corsi vanno organizzati per gli studenti che abbiano compiuto la maggiore età. Io le ricordo che in quarta superiore si è maggiorenni, ci sono due anni scolastici davanti prima di dare l'esame di Stato, quindi io penso che si possa trovare il tempo in due anni scolastici di organizzare dei corsi che i ragazzi, gli studenti maggiorenni, possano frequentare.

Comunque, sono contenta di sapere che probabilmente vi prenderete questo impegno con il nuovo CdA, però visto che qua le promesse sono tante, però con i mesi non vediamo una conclusione a quello che viene portato in aula, io non mi sento di ritirare quest'ordine del giorno.

Presidente - Altri hanno intenzione di intervenire? Mettiamo in votazione l'ordine del giorno n. 2 dei gruppi Lega e Forza Italia. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 34

Votanti: 14

Favorevoli: 14

Astenuti: 20 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Erika, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet e Testolin).

L'ordine del giorno non è approvato.

Ordine del giorno n. 3 dei gruppi Lega e Forza Italia. Per l'illustrazione il consigliere Brunod.

Brunod (LEGA VDA) - Tenuto conto dei contenuti espressi nell'articolo 53 al capo V del titolo III del disegno di legge regionale n. 73, al comma 1 dell'articolo 53 si apprende che il progetto denominato "Scivolare a scuola", prorogato per gli anni 2023 e 2024 dall'articolo 32 della legge regionale 35 del 2021, è incrementato di 15 mila euro annui per il triennio 2022-2024.

Considerato che la finalità di tale iniziativa è la promozione della pratica dello sci, ci teniamo a ricordare che in diverse occasioni abbiamo evidenziato e suggerito l'opportunità di poter inserire all'interno di tale iniziativa, oltre alle discipline dello sci alpino, sci nordico e snowboard, anche quello dello sci alpinismo, evidenziamo con grande piacere che nel 2026 le Olimpiadi invernali torneranno in Italia, per la prima volta dopo Torino 2006, e porteranno con sé un nuovo sport. Questa disciplina è lo sci alpinismo che due anni fa ha debuttato alle Olimpiadi invernali giovanili di Losanna.

Tenuto conto che il nostro territorio presenta degli itinerari molto spettacolari per la pratica di questa disciplina e che tale attività sportiva ha delle grandi potenzialità da far emergere per quanto riguarda l'offerta turistica della nostra Regione.

Inoltre, è giusto anche ricordare che in Valle d'Aosta ci sono diversi atleti che attualmente, o anche in passato, hanno ottenuto importanti risultati a livello internazionale nella disciplina e che sul nostro territorio sono presenti alcune delle più importanti competizioni a livello mondiale di questo sport, per esempio il Trofeo Mezzalama, Tour du Rutor, solo per citarne alcuni, che hanno un'immagine a livello internazionale e sono famosissime per quanto riguarda lo sci alpinismo.

Considerato inoltre che poter far provare ai ragazzi una nuova disciplina sportiva, come lo sci alpinismo, permetterebbe anche di avere una maggiore occasione di parlare di temi legati alla montagna, delle sue potenzialità, ma anche dei suoi rischi e pericoli. Evidenziato che in tema di professionalità legate alla montagna, e quindi anche al settore dello sci alpinismo, potrebbero essere coinvolti oltre ai maestri di sci, anche altri importanti enti come l'UVGAM e la Fondazione Montagna Sicura.

Tenuto conto dell'attività positiva svolta dalla società Monte Rosa in merito alla realizzazione, valorizzazione e promozione di itinerari specifici legati allo sci alpiniamo, piste di risalita ben segnate e segnalate sia nella Val d'Ayas sia nella Valle di Gressoney; per quanto riguarda la Val d'Ayas la risalita dal Ciarcerio al Colle Bettaforca, per La Valle di Gressoney dal Sant'Anna al Colle Bettaforca e dal Gabiet al Passo dei Salati.

Si impegna quindi con quest'ordine del giorno il Governo regionale a inserire all'interno del progetto "Scivolare a scuola" anche la disciplina dello sci alpinismo tra le varie attività di promozione della pratica dello sci.

Presidente - Per il Governo l'assessore Caveri.

Caveri (AV-VdA Unie) - Apprezzo molto il suo plaidoyer per lo sci alpinismo. Sono stato presidente della Fondazione Trofeo Mezzalama quando il Mezzalama è rinato, tra l'altro sono stato presidente anche della Federazione degli Skyrunner per un certo periodo, quindi ho una grande affezione nei confronti dello sci alpinismo. Però bisogna a un certo punto fissarsi sulle problematiche di quest'iniziativa, che è mista fra noi come istruzione e il collega Bertschy per quanto riguarda invece la nascita di quest'idea, cioè con i maestri di sci, soprattutto con le società di impianti di risalita, le quali tra l'altro nel tempo ci hanno sempre manifestato la preoccupazione di una specie di abbandono dello sci da parte delle giovani generazioni. Quindi, si tornerà nell'edizione del prossimo anno anche a cercare di far restare i ragazzi per qualche notte nelle località, non solo un mordi e fuggi, ma restare per qualche notte in più. Il prossimo anno non sarebbe possibile inserire lo sci alpinismo, per la semplice ragione che abbiamo di fatto già chiuso il pacchetto, che naturalmente porta a dei vantaggi per i ragazzi che ci vanno per quanto riguarda le attrezzature, i costi ribassati dei maestri di sci e naturalmente anche particolari condizioni da parte degli impianti di risalita.

Devo dirle poi, con estrema franchezza, che quelle interessate non sono le scuole di montagna per ovvie ragioni. Non implichiamo, soprattutto nei soggiorni di due o tre giorni che stiamo ipotizzando, le scuole di montagna, perché è del tutto evidente che un plesso scolastico, come per esempio quello di Ayas, ha già possibilità di avere lo sci sotto casa. Quindi è un progetto che si sta allargando soprattutto nei confronti dei ragazzini della prima media, e probabilmente lo allargheremo alla seconda media, proprio per spingerli verso una logica di proselitismo nei confronti dello sci.

Lei ha ragione, ci sono oggi delle formule più semplici, come queste piste sperimentali che sono a fianco alle piste, però è vero che in questo momento preferiamo concentrarci sulle discipline classiche ormai, quindi fondo, discese e snowboard perché oggi aggiungeremmo il carico anche di un'ambiguità su chi debba accompagnare gli sciatori alpinisti. Chi deve accompagnarli? Devono essere i maestri di sci? Però poi se si esce dal percorso, sappiamo che è un ruolo previsto per legge delle guide alpine; esiste, se si fanno itinerari scialpinistici fuori pista, un problema di responsabilità civile, di assicurazioni. Non è così semplice: finché si è in pista esiste una normativa regionale molto chiara e molto ben definita, ma è molto diverso se si esce fuori dalla pista e si affrontano degli itinerari anche facilissimi. Devo dire che già oggi bisogna ogni volta fare moral suasion anche sugli insegnanti perché, come si sa, poi il mondo della scuola assume su di sé una serie di responsabilità.

L'impegno che prendo, chiedendole di ritirare però l'impegno che lei ha espresso dentro l'ordine del giorno, è di vedere magari con ragazzi di un'età maggiore, cioè di immaginare una sperimentazione su ragazzi delle superiori. Qualcosa è stato fatto già con le guide alpine nell'ambito di un fondo comunitario di avvicinamento alla montagna, in cui abbiamo già portato delle classi della città di Aosta in montagna anche a sperimentare formule di sci alpinismo, però si trattava di sperimentazioni molto piccole. Per cui io non andrei a toccare "Scivolare a scuola", perché ha già una sua tipologia, però l'impegno che prendo è per i ragazzi di età più grande, di trovare delle formule che possano consentirci di andare nel senso da lei indicato.

Presidente - Si è prenotato il consigliere Brunod, ne ha facoltà.

Brunod (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la risposta, soprattutto grazie anche per aver citato le sue esperienze passate inerenti a queste discipline, che sono magari non così importanti come lo sci alpino, ma che in questi ultimi anni stanno prendendosi il loro spazio, e il fatto che anche lo sci alpinismo sia diventato sport olimpico ne è la dimostrazione.

Sicuramente sono iniziative che partendo da zero non è così facile mettere in piedi, però se c'è la volontà si possono iniziare a percorrere i primi passi. Soprattutto si potrebbe, magari con i ragazzi più piccoli, fare qualcosa di didattica; anche nella sua relazione che avevamo ricevuto si parlava che con le classi minori veniva affrontata una parte di didattica, con quelli più grandi più la pratica sul campo. Poteva essere un'occasione buona poter inserire anche questa parte di sci alpinismo.

Qui volevo solo aggiungere un dettaglio. Ovviamente non era mia intenzione portare questi ragazzini su itinerari classici di sci alpinismo, perché non avrebbero le capacità e le conoscenze, ma parlo soprattutto di poter mettere questi sci e soprattutto le pelli di foca sotto gli sci a questi ragazzi e farli provare che cos'è la risalita con le pelli, quindi in un'ottica di stare proprio sui comprensori sciistici, su quei percorsi che sono stati preparati e che hanno delle grandi potenzialità.

Sono contento che comunque lei si sia preso l'impegno per portare avanti quest'iniziativa. Noi ci auguriamo che al più presto si lavori in quest'ottica e quindi, credo anche come segnale collaborativo a livello politico che non vogliamo per forza piantare la bandierina, noi ci fidiamo di quest'impegno, monitoreremo e ritiro l'ordine del giorno.

Presidente - L'ordine del giorno n. 3 dei gruppi Lega e Forza Italia è ritirato. Passiamo all'ultimo ordine del giorno sottoscritto dai gruppi Lega e Forza Italia. Per l'illustrazione si è prenotata la consigliera Foudraz a cui passo la parola.

Foudraz (LEGA VDA) - Analizzando l'articolato del dispositivo del disegno di legge n. 73, nello specifico all'articolo 14, troviamo "Interventi nel settore selvicolturale". Vorrei richiamare nuovamente il punto 1.18 del DEFR 2022-2024, dove al punto 2, alla voce "Risorse naturali", viene riportata la seguente frase: "Recepire i contenuti nel testo unico in materia di foreste e filiere forestali, con la predisposizione di un apposito provvedimento normativo che individui le azioni da porre in atto per garantire la salvaguardia delle foreste, anche mediante la loro gestione attiva e razionale e che, nel contempo, sviluppi la filiera foresta legno, affinché i nostri boschi possano assolvere pienamente alle loro diverse funzioni".

Vista l'importanza del patrimonio boschivo su tutto il territorio della regione, che in questo ultimo decennio è stato comunque interessato dal fenomeno della processionaria del pino; questo è un lepidottero, una farfalla, che nella sua fase larvale si nutre di aghi di conifere. Il nome "processionaria" deriva quindi dal comportamento che queste larve assumono nel momento in cui si spostano in lunghe file indiane. Queste larve perché sono pericolose? Perché sono ricoperte di peli urticanti che possono provocare delle reazioni allergiche anche gravi nell'uomo e negli animali. Infatti, le forme di irritazione e infiammazione nell'uomo sono molteplici, come ad esempio dermatiti che si manifestano sottoforma di bolle da orticaria o macchie rosse isolate, congiuntivite o infiammazione agli occhi, se per caso viene toccata la larva e poi ci si strofina con le mani gli occhi, e possono anche causare delle infiammazioni alle vie respiratorie. Negli animali, soprattutto per quanto riguarda i cani, che quando passeggiano fiutano il terreno, può accadere che questi aspirino grandi quantità di peli urticanti e i sintomi potrebbero anche essere talmente importanti da causarne addirittura la morte.

Il periodo stagionale in cui occorre porre un'attenzione particolare sia per l'uomo che per l'animale è il tardo autunno e l'inizio della primavera, quando queste larve lasciano i nidi che sono sulla pianta e scendono a terra. Il rischio per la salute umana e per la salute animale è importante in quei mesi, viene un po' meno questo rischio da maggio fino a fine luglio. Queste larve non creano solo danni alla salute dell'uomo e dell'animale, ma anche alla vegetazione che le ospita, poiché nutrendosi di aghi defogliano quasi completamente i pini, provocando quindi un indebolimento delle piante che diventano sensibili ad attacchi di altri parassiti.

So perfettamente che dal 2013 vi è stato un impegno da parte dell'Amministrazione regionale con un'attività di lotta al parassita, volta appunto al contenimento e anche alla prevenzione dei danni di questo tipo. I risultati che sono stati ottenuti nel quinquennio 2016-2020 si sono dimostrati efficaci, tanto che dalla lettura del progetto di lotta alla processionaria del pino, nel periodo 2016-2020, l'analisi dei dati ha messo in evidenza che i numeri della popolazione della processionaria sono maggiormente in equilibrio con l'ambiente, anche se viene comunque sottolineato che quest'insetto, essendo particolarmente favorito da cambiamenti climatici, necessita che si prosegua con l'attività di monitoraggio e di lotta.

Considerato che andando sul territorio ci si rende conto che questo parassita in certe zone è ancora abbondantemente presente, quest'ordine del giorno intende impegnare l'Assessore competente a prevedere maggiori stanziamenti per ulteriori interventi per combattere la processionaria del pino, che risulta essere ancora una problematica.

Presidente - Per il Governo l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Come ho detto in occasione del primo ordine del giorno, il non intervenire ieri non era una mancanza, ma semplicemente questi ordini del giorno mi danno veramente l'opportunità di spaziare da un argomento all'altro, quindi mi sarei sicuramente ripetuto.

Il settore foreste era sicuramente una delle eccellenze della nostra Regione. È chiaro che lo stop del 2011 e 2012 dei cantieri forestali qualche problema ce l'ha creato, poi ecco che in questi ultimi anni si è ripartiti e si è riavviato quello che è un percorso estremamente importante dal punto di vista della tutela del nostro territorio. Oggi sui cantieri forestali abbiamo confermato i numeri, quindi 375 operai sulle risorse naturali, più 25 sull'agricoltura, per circa 140 giornate che potrebbero in caso poi di maltempo essere aumentate per il recupero.

Venendo ai dati sull'assestamento sull'articolo 6, dove è prevista la parte di aumento dei costi relativo ai vari lavori, abbiamo 1 milione 100 mila euro per il dipartimento risorse naturali, di cui 800 mila euro proprio per la struttura foreste e sentieristica, quindi l'aumento legato al costo dei cantieri forestali. La maggior parte delle attività programmate dal piano di lavoro con le squadre forestali, che sono otto, è concentrata in lavori di taglio selvicolturali, per contrastare appunto problemi di tipo fitosanitario al patrimonio boschivo. Queste sono spese correnti, quindi legate a stipendi e attrezzature; possiamo finanziare quella parte con un aumento di costi, ma non il rimanente, con questa fase.

Parliamo della processionaria, che sicuramente è quella che conosciamo meglio e conosciamo tutti, più dannosa per l'uomo e per i nostri animali, ma gli interventi vanno a limitare la diffusione anche di altri patogeni. In particolare la lymantria monacha che colpisce attualmente a Valnontey, dove abbiamo un problema abbastanza importante. Poi il bostrico che sta facendo danni a Pollein e in altre zone della bassa Valle, insetto estremamente dannoso che causa la morte delle piante attaccate e che si è sviluppato dopo i grandi schianti, quelli da vento e da neve degli ultimi anni. Per la processionaria, sulla quale il lavoro è continuo dal 2013, lo ha ricordato molto bene, il lavoro che più che di eradicamento è di contenimento, perché sicuramente la situazione climatica non ci aiuta. I dati erano stati un po' aggiornarti anche in occasione di altre iniziative e l'attenzione è alta.

Oltre a ciò, sono in corso interventi di taglio affidati anche a ditte esterne. Ecco che qui c'è stato un ripartire del settore legno, ne abbiamo parlato anche in qualche iniziativa con il collega Distort, con varie ditte che si stanno anche organizzando per creare un'associazione che può essere sicuramente un punto di riferimento importante. Su cinque cantieri un impegno finanziario di circa 120 mila euro e sono ancora da affidare i lavori per altri 200 mila euro già disponibili a bilancio.

Accanto a questi interventi, se ne collocano anche altri più puntuali nell'ambito di cantiere pilota fitosanitari, sviluppati direttamente dal Corpo forestale nel quadro della competenza proprio appunto del monitoraggio, come ha già citato anche lei.

La problematica non è assolutamente trascurata o sottovalutata, compatibilmente anche con la dotazione del personale tecnico anche del Corpo forestale. Ecco che i nuovi agenti che speriamo di avere nel corso del 2023, alla fine del corso, saranno veramente una grande boccata di ossigeno per le nostre stazioni, che oggi subiscono un calo di organico sensibile; quindi una seria presa in carico da parte degli interventi da effettuare.

In questa fase le attenzioni maggiori sono, visto il periodo, concentrate sul bostrico. In autunno proseguiranno sulla processionaria, di cui ricordo in particolar modo gli ultimi interventi: la collina di Sarre e di Saint-Pierre, che è forse una delle zone più colpite e poi in generale tutti quei rimboschimenti fatti in passato con la specie del pino nero, che è quella più colpita. La processionaria sappiamo che ha un ciclo di sette anni, che la situazione climatica sta rendendo giù favorevole.

Per quello che riguarda le risorse dell'assestamento l'abbiamo detto: sicuramente un'attenzione per quel che sarà il prossimo bilancio, però è chiaro che in questa fase, viste anche tutte le varie problematiche che ci colpiscono, diventa difficile sbilanciarsi. Un occhio importante andrà dato alle possibilità di eventuali progetti e di finanziamenti alternativi, dei quali abbiamo già usufruito e dei quali sicuramente usufruiremo ancora.

Sicuramente è un'attenzione che non cala, quindi la richiesta è di ritirare l'ordine del giorno, in alternativa ci asterremo.

Presidente - Si è prenotata la consigliera Foudraz a cui passo la parola.

Foudraz (LEGA VDA) - La voce della pubblica amministrazione sono gli atti ed è con quelli e solo con quelli che un'amministrazione parla e divulga esternamente le proprie azioni e il proprio volere. Leggendo l'allegato A della deliberazione adottata dalla Giunta regionale, n. 248 del 14 marzo di quest'anno, tra le altre cose si approva il piano degli interventi forestali per il triennio 2022-2024 e nella parte dedicata al riepilogo delle ore previste per gli interventi per la raccolta dei nidi di processionaria, ho visto che sono state inserite solo 45 giornate, e sinceramente mi sembrano un po' pochine.

Andando a leggere un'ulteriore parte del piano degli interventi, la parte dedicata nello specifico al piano lavori, sempre sul triennio 2022-2024, ho notato invece che la voce relativa agli interventi per ridurre il fenomeno della processionaria del pino compaiono solo in due località: nel Comune di Aosta per l'anno 2022, con dei tagli nelle località Talapé, Vignole e Lin, e nel Comune di Saint-Pierre sul triennio 2022-2024 in diverse località, Champretavy, Caillet, Côte de Bret, e non ho trovato altro. Io mi sposto spesso a piedi, più che altro perché è un modo per controllare il territorio e per mantenersi in forma fisica, e camminando sul territorio valdostano mi sono resa conto che non ci sono solo questi due comuni che sono interessati dal fenomeno. È per questo che riteniamo che sia importante mettere delle risorse per combattere questo fenomeno, questa problematica che affligge soprattutto il pino nero, come giustamente ha detto lei. Per questo motivo non ritiriamo l'ordine del giorno.

Presidente - Non vedo altre richieste d'intervento, mettiamo in votazione l'ordine del giorno n. 4 dei gruppi Lega e Forza Italia. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 17

Favorevoli: 17

Astenuti:18 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet e Testolin).

L'ordine del giorno non è approvato.

Con la fine dell'analisi degli ordini del giorno, interrompiamo il Consiglio per arieggiare i locali. Riprenderemo con l'articolato del disegno di legge n. 73. Il Consiglio è sospeso.

La seduta è sospesa dalle ore 10:49 alle ore 11:19.

Bertin (Presidente) - Riprendiamo i lavori. Abbiamo finito l'analisi degli ordini del giorno presentati e collegati al disegno di legge n. 73. Adesso passiamo all'articolato. Ci sono interventi? Dichiarazioni di voto sull'articolo n. 1? Se non ce ne sono, mettiamo in votazione l'articolo n. 1. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)

L'articolo n. 1 è approvato.

Stesso risultato per gli articoli n. 2, 3, 4, 5, 6, 7? Stesso risultato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 8. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 24

Favorevoli: 24

Astenuti: 11 (Aggravi, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Planaz, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 8 è approvato.

Sull'articolo n. 9, per dichiarazione di voto interviene il consigliere Sammaritani.

Sammaritani (LEGA VDA) - Con riferimento all'articolo 9 che prevede alcuni contributi a favore di scuole, istituti, fondazioni, eccetera, per quanto riguarda il contributo relativo al Comune di Pont-Saint-Martin per l'adeguamento di un immobile al fine di destinarlo all'uso delle scuole musicali, sia il Conservatorio che la SFOM, sicuramente non abbiamo un atteggiamento contrario, nel senso che è giusto dare soluzione a questi temi che si trascinano peraltro da anni, come l'Assessore aveva anche sottolineato nel suo intervento. L'unica cosa che ci lascia un pochino perplessi, a parte che l'investimento per quanto riguarda gli immobili di Pont-Saint-Martin è importante, perché sono 750 mila euro, è un discorso un po' di corollario, nel senso che abbiamo notato che all'interno del Conservatorio c'è una politica un pochino contrastante con quella di indirizzare degli investimenti alle scuole musicali della bassa Valle, nel senso che sono state stipulate recentemente delle numerose convenzioni con scuole musicali anche del Canavese, del Piemonte, e questa politica non la riteniamo molto corretta. Si rischia in questo modo di perdere degli allievi e qualche segnalazione ci è già giunta in questo senso. Quindi è evidente che per far collimare le due politiche, la nostra - giustissima peraltro - di investimento sugli immobili per svolgere quest'attività, dall'altra invece quella di convenzionarsi con scuole del Piemonte che tendono, come si sa, nell'ambito scolastico musicale in particolare, a creare molta sintonia, a volte non solo musicale ma fisica e personale, fra insegnanti e allievi, c'è il rischio così di perdere soprattutto gli allievi delle prime classi, quelli proprio dei corsi di base, che poi sono quelli che invece alimenteranno potenzialmente le scuole più avanzate per arrivare magari fino anche al Conservatorio.

Ecco che ci nasce questa perplessità e ci piacerebbe che quest'idea, questa politica attuata dal Governo sicuramente favorevole, non sia in contrasto con le strategie in atto al Conservatorio della Valle d'Aosta.

Presidente - L'assessore Caveri si è prenotato, ne ha facoltà.

Caveri (AV-VdA Unie) - Talvolta lei ne sa più di me, perché ha qualche informatrice molto informata all'interno del Conservatorio, ma io la rassicuro sul fatto che stiamo seguendo l'evoluzione.

Partiamo da un dato immobiliare: non si può stare all'interno del bocciodromo Clerin a fare lezione di musica, questo è il dato di fondo. La soluzione che noi abbiamo prospettato con il Comune di Pont-Saint-Martin è certamente positiva, ma tengo conto in maniera preziosa delle osservazioni che lei ha fatto, perché è sicuro che una qualche riflessione anche sui costi del Conservatorio, rispetto a un eccesso di utenza di provenienza del Canavese, va fatta perché, soprattutto per i corsi propedeutici, non è che si può pensare che noi mettiamo delle scuole a Pont-Saint-Martin che diventano esclusivo appannaggio dei canavesani, perché sarebbe una situazione abbastanza grottesca e paradossale, soprattutto in una zona, per grazia di Dio, che è fortemente vocata alla musica.

Quindi la ringrazio della segnalazione, vigileremo sulla questione, intanto sono lieto che lei stesso riconosca che va trovata una soluzione per gli immobili, perché la situazione attuale è eccessivamente precaria.

Presidente - Altre richieste d'intervento su questo articolo 9? Non vedo richieste d'intervento. Mettiamo in votazione l'articolo 9. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 15 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Marquis, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 9 è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 10. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità l'articolo 10.

Sull'articolo n. 11 c'è una richiesta d'intervento da parte del consigliere segretario Distort per dichiarazione di voto su quest'articolo.

Distort (LEGA VDA) - In riferimento agli interventi citati nell'articolo 11 di sistemazione idraulica sul torrente Evançon e di realizzazione di una viabilità alternativa in frazione Champoluc del Comune di Ayas, segnalo, a nome del gruppo consiliare Lega, che tali interventi, dedotti dalla documentazione progettuale che abbiamo potuto osservare, manifestano pesanti perplessità. Con tutto il rispetto per la libertà progettuale del progettista, ma nell'ottica dello spirito di giudizio che compete al Consiglio regionale, rileviamo che la quota del nuovo piano stradale, che attraversa la frazione di Champoluc, verrà rialzata di circa 80-100 cm, quindi con problemi per gli accessi attuali, che attualmente sono a raso, delle attività commerciali che saranno comunque occultati rispetto al passaggio veicolare e si tratterà poi di adottare una soluzione a trincea. Non ci pare una soluzione così interessante dal punto di vista paesaggistico, dal punto di vista dell'impatto visivo e dal punto di vista della fruibilità degli spazi commerciali.

C'è un altro problema: si prevede l'abbassamento della quota del fondo del torrente Evançon di circa tre metri. Esprimiamo perplessità anche su quest'iniziativa. Fra l'altro, ricordiamo che durante gli eventi eccezionali dell'alluvione del 2000, tra l'altro un termine preso in considerazione per tutti gli studi di tipo idraulico e di tipo idrogeologico, non si era rilevata tracimazione ed esondazione del corso d'acqua, per cui i calcoli idraulici ci sembrano eccessivamente cautelativi. Soprattutto si pone poi il problema di un piano dell'alveo ribassato di tre metri, con le sponde che necessariamente diventano sponde tipiche di un canale e non più di un torrente alpino.

Siamo poi a conoscenza di lamentele della comunità e di amministratori locali.

Tutto ciò premesso, segnalando attenzione a quest'intervento, il voto della Lega a questo articolo sarà di astensione.

Presidente - Se non vi sono altre richieste d'intervento sull'articolo n. 11, lo mettiamo in votazione. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 11 è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 12. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 15 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Marquis, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 12 è approvato.

All'articolo n. 13 c'è il primo emendamento della II Commissione. Mettiamo in votazione l'emendamento della II Commissione. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'emendamento è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo 13. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti)

L'articolo n. 13 è approvato.

Stesso risultato per l'articolo n. 14? Stesso risultato.

Sull'articolo n. 15, per dichiarazione di voto c'è l'intervento del consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Volevo fare una dichiarazione di voto e annunciare il voto di astensione da parte del gruppo Lega Vallée d'Aoste su quest'articolo. Non è nostra intenzione, l'ho già specificato in relazione, non siamo contrari di per sé all'intervento, però questo, come altri, fanno parte di un'azione e di una serie di progetti sulla Casa di riposo Festaz che, a nostro giudizio, dovevano avere una valutazione e un'analisi più complessiva che abbiamo chiesto più volte e che oggi non abbiamo avuto modo di avere; la valuteremo nel tempo. Abbiamo anche appreso della notizia in itinere della firma dell'accordo di programma, vedendo il comunicato stampa, e mi auguro che sarà poi messo a disposizione della Commissione: valuteremo al meglio l'evoluzione del progetto legato alla struttura del Festaz.

Su quest'articolo ci asteniamo. Ripeto, non siamo contro l'intervento, ma è una considerazione di carattere generale rispetto a tutta una serie di iniziative che abbiamo già fatto e che continueremo a fare.

Presidente - Ci sono altri interventi su quest'articolo? Non vedo richieste di intervento. Mettiamo ora in votazione l'articolo n. 15. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 15 (Aggravi, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 15 è approvato.

Mettiamo ora in votazione l'articolo n. 16. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 15 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Marquis, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 16 è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 17. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'articolo n. 17 è approvato all'unanimità.

Sull'articolo 18 c'è una richiesta di dichiarazione di voto da parte del consigliere segretario Distort, ne ha facoltà.

Distort (LEGA VDA) - Non possiamo non essere coerenti a quanto già espresso per un punto di medesimo contenuto proposto nella scorsa legge di bilancio. Ribadiamo la considerazione generale effettuata allora, la ribadiamo oggi: il priorato di Saint Benin risale all'anno Mille, data non certa ma sicuramente collocabile all'inizio del XI secolo a opera dei benedettini. É quindi la più antica costruzione in quella parte di città, dopo le vicine mura romane, insomma un edificio di grandissimo pregio storico culturale che ha percorso mille anni di storia della città di Aosta.

Ricordo inoltre che su tali presupposti, agli inizi del 2019, in aula il gruppo Lega raccomandava in merito al recupero dell'area di Saint Benin una procedura di concorso di idee che, oltre alla corretta valorizzazione del bene culturale, collocasse l'intervento all'interno di una visione più ampia, basata sui principi della rigenerazione urbana della parte di città in questione.

L'iniziativa qui richiamata dall'articolo 18 non rispetta quanto noi avevamo indicato. Oltretutto, alla luce del valore storico-culturale semantico di quest'edificio, non ci riconosciamo in un'iniziativa che lo trasformi in una dépendance di un fabbricato dei recenti anni sessanta, evidenziando che, nel caso si sottoponesse tale fabbricato degli anni sessanta a una perizia statico sismica, è praticamente certo che si riscontrerebbe una mancata idoneità strutturale. Si presuppongono, quindi, interventi ingenti di messa a norma e si impedirebbe così la libertà nell'adozione di soluzioni alternative di riuso e di rigenerazione urbana.

Tutto ciò premesso il voto della Lega a questo articolo sarà di astensione.

Presidente - Non vedo altre richieste d'intervento su quest'articolo. Possiamo mettere in votazione l'articolo n. 18. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 15 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Marquis, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 18 è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 19. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'articolo n. 19 è approvato all'unanimità.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 20. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 33

Favorevoli: 33

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika e Minelli).

L'articolo n. 20 è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 21. La votazione è aperta.

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 21 è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo 22. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 15 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Marquis, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

Mettiamo in votazione l'articolo n. 23. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 23 è approvato.

Il consigliere Perron per dichiarazione di voto sull'articolo n. 24.

Perron (LEGA VDA) - Intervengo per quanto riguarda la questione dell'impianto di tiro al volo di Châtillon. Il nostro gruppo aveva già portato in aula due iniziative su questo tema. La prima è quella che avevamo discusso il 22 aprile 2021, era un'interpellanza nella quale chiedevamo quali fossero gli intendimenti. Il Presidente all'epoca ci aveva risposto che si stavano valutando le varie priorità sui progetti e citava una possibile copertura poi con il rendiconto 2020.

Così un mese dopo, era il 28 maggio quando l'abbiamo consegnata, abbiamo portato una mozione in aula per chiedere alla Giunta di impegnarsi a inserire il progetto nell'ambito dei fondi dell'avanzo di bilancio. La mozione all'epoca era stata respinta, sempre il Presidente ci aveva risposto che il problema restava di natura economica finanziaria e dall'avanzo c'erano liberi 72 milioni; le richieste sul tavolo erano molto più ampie, per 150 milioni, infatti il progetto lo scorso anno non fu considerato una priorità.

Oggi finalmente arriviamo alla fine di questo iter e ovviamente voteremo in maniera favorevole su questo. Rimarchiamo che ci si poteva probabilmente muovere prima, si poteva risparmiare tempo prezioso e forse - non lo sappiamo per certo - visto l'aumento delle materie prime e dell'energia, si poteva anche risparmiare qualcosa. Voteremo favorevole.

Presidente - Vi sono altri interventi su quest'articolo? Assessore Marzi per dichiarazione di voto.

Marzi (SA) - In realtà nel ringraziare il collega Perron per la specifica rispetto all'articolo 24 richiamato, avevamo già avuto modo in Commissione di esplicitare fondamentalmente un aspetto, cioè che i 750 mila euro che vengono posti in essere con questa legge di assestamento, vanno a sommarsi al milione e 250 mila euro che era già messo sul capitolo.

Ovviamente, come è stato richiamato dal suo intervento, i 750 mila euro sono legati agli aumenti delle spese rispetto all'opera del tiro al volo di Châtillon; questo lo dico perché nella dichiarazione di ieri sera è sfuggito in parte. Naturalmente per quanto riguarda l'opera, questi 750 mila euro prevedranno di chiudere la progettazione con l'autunno e, con tutti i gesti apotropaici del caso, di andare in gara per la fine dell'anno e quindi, di fatto, di vedere la partenza di quest'opera già l'anno prossimo.

A proposito del fatto che le leggi di assestamento e il titolo II servono in sostanza a proseguire degli investimenti, e in alcuni casi a chiuderli, visto che le tempistiche sull'utilizzo del titolo II in base all'assestamento è entro il 31 di dicembre, fa sì che questo sia un caso specifico che rende evidente come l'assestamento permette non soltanto di chiudere cose già iniziate, che naturalmente sono state in tanti casi occasione di confronto in aula, ma inoltre prevedono anche di chiudere programmazione e progettazione che già era in corso.

Per cui ci accodiamo a lei e siamo lieti che accolga positivamente il fatto di avere assolutamente mantenuto la parola rispetto a questo tema, rispetto a un'opera così importante, che ricordo nel 2021 ha visto una serie di iniziative portate avanti in maniera trasversale da parte di tutto quanto il Consiglio, nel senso che in quest'aula sono presenti colleghi che hanno portato interesse rispetto al tema in tutte quante le posizioni politiche e di conseguenza il Consiglio si è preso in carico un'iniziativa di questo genere.

A proposito del fatto che anche gli aumenti di spese, quindi far fronte agli aumenti di spese, di fatto vuol dire occuparsi di programmazione e progettazione, con questi 750 mila euro chiudiamo il cerchio.

Presidente - Se non vi sono altre richieste d'intervento su quest'articolo 24, lo mettiamo in votazione. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'articolo n. 24 è approvato all'unanimità.

mettiamo ora in votazione l'articolo n. 25. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'articolo n. 25 è approvato all'unanimità.

Non vedo richieste d'intervento, mettiamo in votazione l'articolo n. 26. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'articolo n. 26 è approvato all'unanimità

Non ci sono richieste d'intervento, mettiamo in votazione l'articolo n. 27. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 15 (Aggravi, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 27 è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 28. Non ci sono richieste d'intervento, la votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 15 (Aggravi, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 28 è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 29. Non ci sono richieste d'intervento, la votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 15 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Marquis, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 29 è approvato.

Sull'articolo n. 30 c'è una richiesta d'intervento da parte del consigliere segretario Distort, ne ha facoltà.

Distort (LEGA VDA) - Come spesso richiamato, in particolare da me, l'adagio latino est modus in rebus è la chiave di lettura dell'intervento. È esattamente in questa linea che noi ci poniamo, più che come intervento come dichiarazione di voto, in cui esprimiamo e anticipo un'astensione. Però insieme alla dichiarazione di voto noi vogliamo collocare un suggerimento accorato al Governo, perché per quanto riguarda il discorso degli interventi a favore del verde pubblico, è nobile causa, nulla quaestio, assolutamente, ma se alle politiche orientate al verde pubblico non si associa una corretta progettazione del verde, si rischia di ottenere risultati deludenti. Reliquati di superficie vengono sistemati genericamente a verde, dove aiuole e tappeti verdi - estremamente tra l'altro voraci di acqua; questo è un tema estremamente importante in questo periodo - dovrebbero invece lasciare la priorità ad alberi ad alto fusto.

Chiaramente sappiamo che gli alberi ad alto fusto loro stessi, seppure in minor quantità proporzionale all'estensione dell'area rimasta a verde, hanno comunque bisogno di irrigazione. Quindi, è estremamente importante che sia garantita l'irrigazione del verde pubblico, altrimenti il destino di quest'ultimo diventa quello rappresentato dall'attuale prassi nel territorio di Aosta, e non entro in merito alle competenze, entro semplicemente in merito al fatto che chiunque abbia utilizzato il territorio di Aosta, soprattutto in questo periodo, abbia potuto notare che in buona parte la cura del verde si attua mediante l'utilizzo della motosega, abbattendo alberi seccati per mancanza di irrigazione. Non so se avete notato lungo Via Piccolo San Bernardo in questi giorni gli interventi di manutenzione si sono attuati esattamente in questo modo, abbattendo alberi. Se noi andiamo a vedere in Via Chaligne, vediamo che ci sono alberi costantemente morenti, probabilmente in sintonia purtroppo con la camera mortuaria messa lì vicino; tra l'altro, la presenza di questi alberi morenti aggrava ulteriormente l'umore e lo stato d'animo delle persone che purtroppo sono lì per ragioni che sono assolutamente già tristi di per sé.

Senza queste garanzie, l'articolo in questione rimane un'intenzione generica e il voto della Lega a quest'articolo sarà quindi d'astensione.

Presidente - Se non vi sono altre richieste d'intervento, mettiamo in votazione l'articolo n. 30. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 30 è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 31. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 15 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Marquis, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 31 è approvato.

Mettiamo ora in votazione l'articolo n. 32. Non vedo richieste d'intervento, la votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 34

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 14 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Marquis, Perron, Planaz, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 32 è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 33. Non vi sono richieste d'intervento, la votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 33 è approvato.

Sull'articolo n. 34, il consigliere segretario Distort per dichiarazione di voto.

Distort (LEGA VDA) - Anche qui una considerazione in dichiarazione di voto e un suggerimento. In riferimento alle autorizzazioni spesa per interventi finalizzati allo sviluppo di sistemi informativi e tecnologici a supporto delle strutture dell'Amministrazione e a supporto del lavoro agile, a nome del gruppo Lega comunichiamo queste riflessioni.

Per quanto riguarda il lavoro agile, questo è quasi pleonastico, nel senso che è né più né meno che l'adempimento di un obbligo di legge, quindi nulla quaestio. Per quanto riguarda la digitalizzazione, vogliamo veramente di cuore fornire un suggerimento a chi gestirà l'applicazione di quest'articolo, perché senza la digitalizzazione, senza i dovuti approfondimenti sulle migliori e più intuitive possibili procedure dei servizi, rischia di diventare solo una complicazione. Io penso che qualunque cittadino, e forse anche qualcuno di noi o qualcuno dei nostri parenti, abbia avuto ultimamente a che fare per esempio con lo SPID. Rendiamoci conto che, se vogliamo pensare a una facilitazione della vita, la digitalizzazione è uno strumento estremamente importante, ma fondamentale è come si gestisce la digitalizzazione. Aggiungo un altro suggerimento, sempre a nome del gruppo Lega: senza l'affiancamento di un servizio a sportello che dia informazione, la digitalizzazione, ribadisco, rischia di essere semplicemente una complicazione.

Quest'articolo potrebbe condurre a una meta importante, oppure a un risultato di inutilità o addirittura di complicazione della vita dei cittadini. È estremamente importante qui in questo caso, e ribadisco est modus in rebus, il modo con cui si attua.

È un suggerimento accorato che sarà sicuramente condiviso, accettato e apprezzato da tutti i cittadini che avranno a che fare con la digitalizzazione.

Tutto ciò premesso, il voto della Lega a questo articolo sarà di astensione.

Presidente - Se non vi sono altre richieste d'intervento, mettiamo in votazione l'articolo n. 34. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 34 è approvato.

Stesso risultato per l'articolo n. 35? Stesso risultato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 36. Non vedo richieste d'intervento, la votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'articolo n. 36 è approvato all'unanimità.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 37. Non ci sono richieste d'intervento, la votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 37 è approvato.

Stesso risultato per l'articolo n. 38? Stesso risultato

Mettiamo in votazione l'articolo n. 39. Non vi sono interventi, la votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 15 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Marquis, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 39 è approvato.

Mettiamo ora in votazione l'articolo n. 40. Non vedo richieste d'intervento, la votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 40 è approvato.

All'articolo n. 41 vi è l'emendamento n. 2 della II Commissione, pertanto mettiamo in votazione prima l'emendamento. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'emendamento è approvato all'unanimità.

Stesso risultato per l'articolo n. 41? Stesso risultato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 42. Non vedo richieste d'intervento, la votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 15 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Marquis, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 42 è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 43. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 43 è approvato.

Stesso risultato per l'articolo n. 44? Stesso risultato.

Stesso risultato per l'articolo n. 45? Stesso risultato.

All'articolo n. 46 vi è il primo emendamento di Lega, Pour l'Autonomie, Forza Italia, sostitutivo dell'articolo n. 46. Per l'illustrazione dell'emendamento, il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Abbiamo credo già illustrato in maniera approfondita ieri il senso di quest'emendamento, che agisce e interviene su quella che è l'unica, così è stata riconosciuta da più parti, misura politica inserita in questo assestamento, ovvero i quattro milioni di euro che sono stati messi a disposizione per una futura misura di aiuto alle famiglie, ma che a oggi non risultano chiaramente impegnati, perché non ci sono delle leggi che lo consentano: non sono stati inseriti sul Bon de chauffage, non ci sono modalità di erogazione di questi fondi, ci sono 4 milioni che sono fermi.

Credo che abbiamo già illustrato bene quali siano le due filosofie che sono state illustrate in quest'aula. Da una parte questi soldi sono messi per un futuro che non sappiamo quando arriverà, perché poi si è detto che giustamente a settembre si elaborerà la misura; quindi, è possibile che essendo il Consiglio probabilmente verso fine settembre, arriveremo forse a ottobre, se la misura sarà erogata, o forse ancora più in là. Invece, con questo nostro emendamento, con questa nostra proposta se verrà approvata, la Giunta avrà in mano uno strumento per erogare immediatamente questi fondi che, lo abbiamo detto ancora una volta e lo ribadiamo, consideriamo non sufficienti, ma sicuramente sono un primo passo verso un intervento che, secondo quello che era anche lo spirito dell'ordine del giorno, è assolutamente da fare, ovvero ampliare queste risorse.

Proprio da quell'ordine del giorno che è stato bocciato ieri volevo partire, perché alcuni interventi mi hanno lasciato particolarmente perplesso. Quell'ordine del giorno che noi abbiamo presentato è stato accolto dicendo che non si potevano fare gli accertamenti dei residui, che questi accertamenti sarebbero stati fatti alla fine dell'anno e che quindi quel nostro ordine del giorno non era realizzabile. Dall'altra parte però abbiamo assistito ad altri interventi che ci hanno detto che questi quattro milioni di euro da qui a settembre avrebbero potuto essere implementati. C'è una contraddizione in termini in questo: o effettivamente c'è un riaccertamento dei residui, e quindi questi fondi possono venire implementati, oppure questi fondi che sono a disposizione devono lievitare in qualche maniera, però non c'è stato indicato quando, né come, dove erano individuati e in quale maniera.

Rimane il dubbio che si voglia semplicemente spostare in avanti l'attenzione, scampare il momento della pausa estiva, per poi eventualmente trovare una soluzione. Noi invece riteniamo che sia opportuno, a fronte delle gravi difficoltà che le famiglie stanno patendo e non hanno cominciato ora a partire; come ho già ricordato abbiamo presentato un emendamento per riattivare il Bon de chauffage già nel bilancio 2021, abbiamo presentato delle iniziative ispettive per chiedere degli aiuti alle famiglie già gli ultimi mesi del 2021 e abbiamo continuato per tutto il 2022. Arrivati a questo punto evidentemente urge la necessità di andare a intervenire in maniera concreta e aiutare, anche soltanto per quella che è la cifra a disponibilità stanziata, le famiglie valdostane.

Con questo emendamento questi soldi si erogano subito tramite il mezzo di una delibera di Giunta. Peraltro, vedevo ieri quelle che sono state le valutazioni dell'assessore Barmasse sul meccanismo dell'ISEE, mentre noi non abbiamo messo alcun limite; abbiamo messo sì che il meccanismo è dell'ISEE, ma nessuno impedisce di darlo a una fascia piuttosto che ad un'altra, questa sarà una scelta che la Giunta potrà mettere in campo. Quindi, con questo nostro emendamento questi soldi vengono erogati, mentre con l'articolo originario questi soldi rimangono fermi e forse, chi lo sa, a settembre, ottobre, novembre, dicembre e nei prossimi mesi, quelle famiglie valdostane vedranno qualcosa. Per noi è importante agire subito e sulla base di questo spirito ovviamente enunciamo il voto favorevole al nostro emendamento.

Presidente - Consigliere Baccega.

Baccega (FI) - Facendo nostre un po' tutte le dichiarazioni che ha testé fatto il collega Manfrin, credo che si voglia giocare sul termine "riaccertamento", o una verifica di equilibri, o ancora di più quello che si chiedeva effettivamente, una ricognizione delle poste rispetto a quello che non sarà speso da settembre a fine anno; era un po' questo il tema per il quale si voleva andare in quella direzione.

Affermiamo la volontà di andare nella direzione che abbiamo indicato nell'emendamento. Affermiamo il fatto che non si tratta di interessi di bottega, bensì di difendere delle famiglie che sono in difficoltà, e lo sono davvero. Chiaramente abbiamo la sensazione che non si voglia fare solo perché è presentato dalla minoranza questo passaggio.

Invitiamo davvero a fare un'attenta riflessione a settembre.

Presidente - Non vedo richieste di intervento, mettiamo in votazione il primo emendamento di Lega, Pour l'Autonomie, Forza Italia. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 17

Favorevoli: 17

Astenuti: 18 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet e Testolin).

L'emendamento non è approvato.

Mettiamo ora in votazione l'articolo n. 46. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz, Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti)

L'articolo n. 46 è approvato.

Il secondo emendamento di Lega, PLA e Forza Italia, articolo 46 bis, è decaduto in quanto collegato a quello precedente.

Mettiamo pertanto in votazione l'articolo n. 47. Non ci sono richieste d'intervento, la votazione è aperta.

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 47 è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 48. Ci sono richieste d'intervento su questo articolo? Non ne vedo, pertanto la votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'articolo n. 48 è approvato all'unanimità.

Sull'articolo n. 49 si è prenotato per dichiarazione di voto il vicepresidente Sammaritani, ne ha facoltà.

Sammaritani (LEGA VDA) - All'articolo 49 sono previsti vari incrementi di autorizzazione di spesa su alcune leggi regionali recanti i trasferimenti correnti per il funzionamento delle istituzioni scolastiche e Fondazioni regionali. C'è un aumento per costi di utenze, che riteniamo sia necessario, è evidente. C'è l'erogazione all'Università della Valle d'Aosta di assegni di ricerca, cui aveva fatto riferimento anche ieri l'Assessore, e siamo sicuramente favorevoli. Ci sono fondi per il rinnovo contrattuale e gli scatti di anzianità del personale della SFOM, e sicuramente è un'attività che deve essere finanziata. Ci sono anche i maggiori costi per aumento del numero di classi del Liceo linguistico di Courmayeur, e anche su questo non c'è nulla da eccepire.

Ciò che invece ci lascia molto perplessi, e sicuramente riteniamo non vada bene, sono quei 120 mila 500 euro annui per gli adeguamenti stipendiali per il periodo 2021-2023 e per la costituzione in fondo per le controversie legali relative al Conservatorio. Gli adeguamenti stipendiali non sono un rinnovo contrattuale, come viene detto invece per la SFOM, quindi non si comprende bene quali siano questi adeguamenti.

Naturalmente non vogliamo fare gli gnorri, come giustamente ha detto l'Assessore abbiamo fior di informatori all'interno del Conservatorio, anche più di uno, anche perché queste sono questioni personali di più di un professore. É evidente che conosciamo quest'annosa vicenda, per cui ci sono state erogazioni improvvise di somme di denaro anche molto ingenti in un'unica busta paga qualche anno fa agli insegnanti, adesso l'anno scorso sono stati chiesti indietro molti di questi soldi, buona parte di questi soldi a seconda delle posizioni contrattuali, credo con risvolti fiscali anche non indifferenti. Poi addirittura richieste variate, nel senso che "Ah no, te ne ho chiesti indietro 10 mila, ma erano 8".

Questo dà il segno di un'improvvisazione veramente inaccettabile in amministrazione.

Sono state date delle consulenze esterne, più di una, per rifare questi calcoli, per fare questi adeguamenti stipendiali, quindi spendendo altri soldi peraltro, e adesso vedo addirittura che si stanno dando delle somme per costituire un fondo per le controversie legali. Non è sicuramente un bel segno.

Ma è possibile - ci chiediamo - che i vertici del Conservatorio in questi anni non siano stati in grado di affrontare la questione attraverso una seria trattativa sindacale, per far sì che finalmente si desse una soluzione definitiva a questa vicenda una volta per tutte e per evitare soprattutto di andare in contenzioso e quindi di spendere dei soldi inutilmente? È possibile ed è giusto, ci chiediamo, che l'inerzia, o peggio, l'incapacità dei vertici del Conservatorio debba essere pagata dai cittadini valdostani? Il nostro voto sarà sicuramente di astensione.

Presidente - Si è prenotato l'assessore Caveri, ne ha facoltà.

Caveri (AV-VdA Unie) - Mi dispiace molto che voi vi asteniate, a fronte di una serie di finanziamenti in cui la questione dei 120 mila 500 euro del Conservatorio risulta essere marginale. Io sono abbastanza imbarazzato che le vicende interne del Conservatorio ogni tanto occupino il tempo di questo Consiglio. Sono imbarazzato perché chi ha seguito la vicenda dei pregressi e il tentativo di mettere a posto una situazione che si era incancrenita, e si era incancrenita nel tempo con responsabilità che riguardano anche chi ha fatto l'amministratore negli anni precedenti al posto del sottoscritto, è una situazione che si è incancrenita drammaticamente e che è stata lentamente ma inesorabilmente risolta, tant'è che la maggior parte delle persone che avevano dei contenziosi, hanno firmato la chiusura definitiva. Credo che siano rimasti in sei i dipendenti che non hanno sottoscritto l'accordo.

È ovvio che la logica con la quale noi abbiamo ridistribuito questo denaro, è perché l'anno scorso avevamo tagliato un cinque percento sistematico nei fondi di trasferimento anche del Conservatorio e lo avevamo fatto per la semplice ragione che i fondi che noi avevamo tagliato erano poi andati a finire per tutta la vicenda legata ai fondi che servivano per far fronte all'epidemia.

Quindi mi dispiace molto e sarò lieto anche di incontrarla, per farle vedere che tutto quello che è avvenuto non è esattamente rappresentato così come lei ha potuto esprimere qui in aula, perché in effetti, al di là delle valutazioni degli uni e degli altri, se fossero meglio i direttori passati di quelli presenti, il tentativo oggi è stato quello di mettere ordine e, a mio modestissimo avviso, è un tentativo che sta riuscendo, per riportare un clima di serenità all'interno del Conservatorio che è assolutamente necessario per la credibilità stessa di quest'istituzione.

Presidente - Non vedo altre richieste d'intervento. Mettiamo in votazione l'articolo n. 49. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)

L'articolo n. 49 è approvato.

Stesso risultato per l'articolo n. 50? Stesso risultato.

Stesso risultato per l'articolo n. 51? Stesso risultato.

Si è prenotato il consigliere Brunod per dichiarazione di voto sull'articolo n. 52, ne ha facoltà.

Brunod (LEGA VDA) - Annuncio il nostro voto sicuramente favorevole a quest'articolo in quanto, come più volte già accaduto in quest'aula, abbiamo sempre portato molta attenzione al tema dei grandi eventi, quindi non può che essere così. Così come già affrontato durante la Commissione, quest'articolo riguarda gli investimenti per tutta la parte strutturale, per l'organizzazione delle infrastrutture mobili e fisse per l'evento. Come già anche il collega Carrel, durante le Commissioni avevamo chiesto l'attenzione che in parallelo ci siano anche delle risorse per tutto quanto riguarda la promozione dell'evento e il coinvolgimento di tutti quegli enti e associazioni, per portare tutte le particolarità e le valorizzazioni della nostra Regione in quell'occasione; anche perché ormai mancano novanta giorni all'evento, c'è il mese di agosto di mezzo e quindi una vetrina mondiale di questo tipo merita una grande attenzione, perché sono delle occasioni da non perdere.

Guardo l'Assessore al turismo e sport facendo quest'intervento, cercando di non perdere giornate preziose per andare in questa direzione. Ci auguriamo che prima possibile ci siano anche delle risorse dedicate per questo settore e soprattutto che vengano portate avanti numerose iniziative in quanto, ripeto, sono delle occasioni come il Giro d'Italia che non possiamo perdere.

Presidente - Non vedo altre richieste d'intervento. Mettiamo in votazione l'articolo n. 52. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 33

Favorevoli: 33

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika e Minelli).

L'articolo n. 52 è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 53. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'articolo n. 53 è approvato all'unanimità.

Sull'articolo n. 54 si è prenotato il consigliere Brunod per dichiarazione di voto.

Brunod (LEGA VDA) - Anche su quest'articolo, come su quelli appena precedenti, siamo sicuramente a favore e non può che essere così, perché sul tema degli investimenti per le piste da skiroll abbiamo già ampiamente dibattuto nel corso della consiliatura. Infatti, a metà dicembre 2021 avevamo presentato un ordine del giorno, che ci tengo a leggere, tanto è molto breve e semplice, con cui si impegnava "in collaborazione con il Comune di Brusson a riprendere in mano la bozza di progetto per la realizzazione della pista di skiroll, avviarne nel corso del 2022 l'iter per la sua realizzazione". Un ordine del giorno molto semplice, molto fattibile, ma in quell'occasione l'Assessore allo sport ci rispose che i termini che noi avevamo indicato non erano accoglibili, in quanto lui confrontandosi con il collega Marzi, perché questa materia è di competenza tra i due assessorati, "non possono essere al momento considerati come termini perentori".

In seguito, con un'interpellanza di alcune settimane dopo, le cose erano un po' diverse in quanto il collega Marzi ci rispose che "Il Comune di Brusson ha fatto pervenire una richiesta di realizzazione ex novo di una pista di skiroll lunga tremila metri, da realizzare in corrispondenza della pista di fondo esistente, sempre ai sensi della legge 16 del 2007. La richiesta sarà accolta e quindi la Regione provvederà alla realizzazione diretta dell'intervento, con il conseguente reperimento dei fondi necessari all'investimento sopra descritto, sempre attingendo da risorse dell'avanzo di amministrazione 2021".

Ovviamente noi siamo ben contenti di arrivare a questo risultato. Come è già successo altre volte siamo anche felici che, come minoranza, fa parte del gioco, dando degli stimoli poi si arriva ai risultati. Quindi accogliamo con favore quest'ordine del giorno e speriamo che le nostre iniziative propositive portino sempre a questi risultati.

Presidente - Si è prenotato l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Come richiamato dal collega Brunod, secondo me questa è l'occasione, più che per dire chi è favore e chi ha torto perché quello si esprime anche con il voto, per fare un attimo ordine rispetto al fatto che la legge 16 del 2007, cioè la legge di riferimento in termini di sostegno finanziario sugli impianti sportivi di interesse regionale, fondamentalmente prevede due tipi di intervento di parte pubblica. Una parte degli interventi, quelli richiamati nell'articolo 24 che abbiamo già trattato rispetto all'intervento del collega Perron, sono gli interventi che vengono posti in essere a contributo, per cui direttamente al titolo 2 c'è la possibilità d'intervenire a contributo fino a un massimo del 50 percento della spesa sull'intervento. L'articolo 24, tra l'altro, ha previsto tutta una serie di interventi che vengono richiesti da tutta una serie di Comuni che in parte andiamo a finanziare per quello che è stato fatto l'anno scorso, nel senso che anche lì l'aumento delle spese si è fatto sentire eccome, e naturalmente per una serie di richieste che sono arrivate durante l'anno.

Invece, la seconda possibilità d'intervento da parte della legge 16 del 2007, ecco perché le iniziative consiliari avevano visto quel tipo di risposte, dà il compito e la possibilità alla Regione di poter prendere in carico l'intervento al 100 percento; quindi in questa maniera le risorse diventano completamente regionali e anche naturalmente i tempi sono tutti in capo alla struttura dell'ingegner Balagna presso i lavori pubblici. Questa seconda modalità d'intervento sugli impianti di interesse regionale, quella richiamata dall'articolo 54, ha, da un certo punto di vista, il vantaggio per il Comune di riferimento di avere tutta quanta l'opera, come appena richiamato, in capo alla Regione. Da un altro punto di vista - questa è una valutazione empirica che faccio, per cui capisco che quando si risponde in Consiglio si ha la sensazione di trattare in maniera diversificata questo genere di interventi - il fatto che si scelga la strada a contributo fino al 50 percento oppure l'intervento tutto in capo alla Regione, può dare la sensazione nel primo caso, visto che i Comuni devono metterci del proprio, di determinare uno svantaggio per i Comuni stessi: in realtà invece in termini temporali spesso, collaborando assieme, si riesce a raggiungere il risultato prima. Mentre invece il fatto d'intervenire totalmente in capo alla Regione, almeno questo ha dimostrato negli ultimi quindici anni l'applicazione della legge 16, spesso ha un vantaggio finanziario immediato, cioè quello di non dover stanziare delle somme a bilancio per i Comuni, però poi da un punto di vista temporale tende a dilatare il raggiungimento del risultato.

Cogliamo però favorevolmente quanto espresso dal collega Brunod, penso per tutto quanto il gruppo, perché a tutti gli effetti, con l'articolo 54 e con l'articolo 24, anche per il 2022, come già per il 2021, gli interventi a favore degli impianti di interesse regionale, naturalmente parlo anche per il collega Guichardaz, è sostanziale e sostanzioso.

Presidente - Se non ci sono altri interventi, mettiamo in votazione l'articolo n. 54. Non vedo richieste, la votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'articolo n. 54 è approvato all'unanimità

Mettiamo in votazione l'articolo n. 55. Non vi sono richieste, la votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)

L'articolo n. 55 è approvato.

Stesso risultato per l'articolo n. 56? Stesso risultato.

Stesso risultato per l'articolo n. 57? Stesso risultato.

All'articolo n. 58 c'è una dichiarazione di voto da parte del consigliere Ganis.

Ganis (LEGA VDA) - In riferimento all'articolo 58 che riguarda la realizzazione di un ospedale di comunità nel comune di Verrès e che prevede il finanziamento di uno studio di fattibilità, vorrei fare una piccola osservazione spiegando il perché della nostra astensione al voto.

Abbiamo più volte segnalato in questo Consiglio regionale, come gruppo, l'importanza di creare una nuova struttura ospedaliera nella bassa Valle, presentando alcune iniziative e un ordine del giorno. Non possiamo che ritenerci soddisfatti che il comune di Verrès diventi, e ce lo auguriamo in molti, sede di uno dei due ospedali di comunità, a vantaggio di tutti i cittadini della bassa Valle ma non solo.

Detto questo, il nostro voto sarà di astensione, perché non siamo a conoscenza delle specifiche sulle quali è commissionato lo studio di fattibilità.

Presidente - Possiamo dare lo stesso risultato per gli articoli n. 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68? Stesso risultato.

All'articolo n. 69 vi è il terzo emendamento della II Commissione, stesso risultato? Stesso risultato.

Articolo n. 69 emendato, stesso risultato? Stesso risultato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 70. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 15 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Marquis, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 70 è approvato.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 71. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 71 è approvato.

Il quarto emendamento della II Commissione introduce l'articolo 71bis. Per dichiarazione di voto si è prenotata la consigliera Foudraz, ne ha facoltà.

Foudraz (LEGA VDA) - L'emendamento che introduce l'articolo 71bis, presentato in II Commissione da parte del Presidente della Regione nella sua qualità di Assessore ad interim all'ambiente, introduce una modifica a una legge regionale. Leggo velocemente qual è la modifica: "una modificazione alla legge regionale 30 maggio 2022, la n. 7, con riferimento all'ipotesi contemplata dalla normativa statale di riferimento di affidamento diretto della gestione a favore di società interamente pubblica, occorre infatti garantire in sede di prima applicazione l'immediata operatività della società stessa. A tal fine l'emendamento prevede che nella predetta ipotesi il personale necessario allo svolgimento del servizio possa essere reperito dalla società, anche mediante comando del personale degli enti locali soci e delle loro forme associative. L'emendamento prevede inoltre che sia l'assemblea del consorzio dei Comuni della Valle d'Aosta, ricadenti nel bacino imbrifero montano della Dora Baltea, il BIM, a individuare quindi la dotazione di personale da comandare stabilendo altresì criteri per la sua individuazione".

Uditi i rappresentanti del BIM in II Commissione consiliare, che facevano presente la necessità, entro il mese di settembre, di procedere con la nuova gestione in merito al servizio idrico integrato con un affidamento diretto della gestione a favore di una società interamente pubblica, e al fine di garantire la piena operatività della società stessa fin da subito, con il reperimento del personale anche mediante comando del personale appartenente agli enti locali soci e a loro forme associative. Considerato che sempre durante le audizioni della II Commissione è stato riferito che le unità di personale interessate erano tredici riferite al Comune di Aosta e due all'Unité des Communes Valdôtaines Mont-Émilius; considerato inoltre che è stato detto che il personale che sarebbe transitato con l'istituto del comando presso questa nuova società in house avrebbe mantenuto il contratto pubblico. Alla luce delle questioni poste dal collega Aggravi in Commissione e della successiva risposta ottenuta dagli uffici preposti, nello specifico tra le tante domande si chiedeva se la scelta di aderire al comando fosse libera da parte del dipendente, perché così era emerso nell'audizione in Commissione, la risposta degli uffici è stata che la scelta del comando è affidata all'assemblea del BIM e una volta stabiliti i criteri per individuare i dipendenti, il comando verrà effettuato senza necessità del previo assenso dei dipendenti stessi, quindi cosa ben diversa da quella che è stata detta in Commissione, questo in netto contrasto con quanto ci è stato riferito.

Ulteriore criticità, che è emersa sia in audizione che a seguito delle risposte ricevute dagli uffici, riguarda la possibilità per il personale di mantenere comunque un contratto di lavoro pubblico. Ricordo che tutte queste persone che verranno "volontariamente" spostate in comando, hanno fatto regolari concorsi e quindi non sarà possibile il mantenimento di un contratto di lavoro pubblico, poiché stiamo parlando di una società in cui si possono applicare contratti solo di natura privata. Quindi, operatori del settore pubblico traslati nel settore privato. E poi trascorsi questi trentasei mesi di questo comando cosa succederà? Cosa sarà di queste unità di personale? Partire a settembre senza nemmeno sapere quale sarà poi la sede del lavoro.

In ultimo, ma non perché è meno importante, tutte, e sottolineo tutte, le organizzazioni sindacali audite in Commissione hanno espresso parere sfavorevole a una manovra del genere. Questo perché andrebbe a indebolire gli enti locali che sono già in sofferenza da tantissimi anni per mancanza di risorse umane e in quest'aula ci sono tanti colleghi che prima di approdare in Consiglio hanno rivestito la carica di amministratori comunali. Io ieri mi sono stupita nel sentire affermazioni del tipo "Ci perdiamo nell'inquadramento del personale, anziché pensare a quelli che sono gli investimenti economici messi in campo con quest'assestamento per gli enti locali". Vanno benissimo tutti gli investimenti per gli enti locali, non è questo che si discute, però io vorrei rimarcare che senza le adeguate risorse umane, tutti questi investimenti e questi progetti non potranno prendere la luce.

Presidente - Se non ci sono altre richieste d'intervento relative al quarto emendamento della II Commissione, mettiamo in votazione l'emendamento che introduce l'articolo 71bis. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)

L'emendamento che ha introdotto l'articolo n. 71bis è approvato.

Mettiamo in votazione l'emendamento n. 5 della II Commissione, che introduce l'articolo 71ter. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 15 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Marquis, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'emendamento che ha introdotto l'articolo n. 71ter è approvato.

Per quanto riguarda l'articolo n. 72, lo mettiamolo in votazione. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

L'articolo n. 72 è approvato.

Stesso risultato per gli articoli n. 73, 74, 75, 76? Stesso risultato.

All'articolo n. 77 c'è il sesto emendamento della II Commissione, stesso risultato? Stesso risultato per l'emendamento e l'articolo 77 emendato.

Stesso risultato per l'articolo n. 78? Stesso risultato.

Vi sono adesso gli allegati.

Stesso risultato per gli allegati A, B, C, D, E, F, G, H, I? Stesso risultato.

All'allegato J c'è l'emendamento n. 7 della II Commissione, stesso risultato? L'emendamento è approvato e anche l'allegato J.

Stesso risultato per l'allegato K, L, M, N? Stesso risultato.

All'allegato O c'è l'emendamento n. 8 della II Commissione e l'emendamento n. 9 della II Commissione. Stesso risultato per i due emendamenti e per l'allegato O? Stesso risultato.

Stesso risultato per l'allegato P e Q? Stesso risultato.

Abbiamo votato tutto l'articolato, a questo punto c'è da votare la legge nel suo insieme. Vi sono dichiarazioni di voto? Consigliere Baccega per dichiarazione di voto.

Baccega (FI) - In realtà ieri nel mio intervento, in occasione della discussione generale, avevo in parte annunciato una sorta di dichiarazione di voto, che poi si è ovviamente sviluppata nel percorso che abbiamo avuto votando articolo per articolo. Ma quello che mi ha stupito ieri sono alcune informazioni che sono arrivate dai banchi della Giunta. È chiaro che vanno sottolineati alcuni aspetti.

Voglio partire dall'assessore Barmasse che, rispondendo alle sollecitazioni dell'opposizione sui costi della mobilità passiva, ha affermato: "Il tutto è dovuto all'incapacità di chi mi ha preceduto"; è registrato, Assessore, vada a risentirlo. Sono parole forti e offensive per me, ma anche per chi l'ha preceduta, Assessore, anche per chi l'ha preceduta! Perché si ricordi bene che in quella Giunta c'è qualcuno che l'ha preceduta in quell'assessorato! Quindi, la invito ad approfondire bene e a studiare i dossier, perché quel dossier è molto chiaro.

Adesso le spiego come sono andate le cose. Quando l'Union Valdôtaine mi chiese di... mi lasci finire di parlare, poi può replicare! Quando l'Union Valdôtaine mi chiese di ricoprire quel ruolo, perché altri avevano rinunciato, io con senso di responsabilità, come faccio nella mia vita sempre, mi sono assunto quell'onere; un onere molto pesante e lo è diventato ancora di più strada facendo. Ma con sorpresa, all'inizio di quel mandato, trovai fra le tante una lettera del Ministero dell'economia e delle finanze che ci chiedeva - era il 27 dicembre 2018 - l'estinzione del saldo passivo della mobilità interregionale maturata negli anni 1997-2010, circa 97 milioni di euro o giù di lì. Si iniziò una trattativa, si riuscì a stralciare parte di quel debito, che era considerato un debito dubbio, e l'estinzione del saldo passivo di mobilità per gli anni 1997-2010 fu riconosciuto con una rateizzazione in quindici anni, come poi lei ha detto ieri sera. L'accordo fu fatto con la Conferenza delle Regioni e fu attuato con il presidente Bonaccini.

Sa che cosa sarebbe successo se quell'accordo non fosse stato siglato? Avrebbero stralciato i soldi dalle risorse dei trasferimenti statali e quindi il bilancio di quell'anno sarebbe stato negativo, con cento milioni di euro in meno. Questo per chiarezza e trova tutto nella delibera di Giunta n. 256 del primo marzo 2019.

Lei, Assessore, in questi due anni non ha perso un minuto e un intervento nel dire "colpa degli altri, colpa di chi mi ha preceduto, colpa di quell'altro", il piano delle liste di attesa è colpa di quello che c'era prima; adesso ci siamo stufati! La invito a fare il suo lavoro correttamente per quello che potrà fare nel futuro, senza andare a richiamare percorsi del passato che sono virtuosi.

Non le dico che cosa ha fatto lei in questi due anni, perché ieri ero un po' imbufalito, oggi sono un po' più rilassato e un po' più tranquillo, ma voglio fare chiarezza su queste cose. Lei in questi due anni ne ha fatte di tutti i colori e non accetto più che lei mi chiami o mi richiami su cose che non mi riguardano e per le quali abbiamo fatto tutti gli sforzi, io e tutti gli uffici che sono all'Assessorato alle finanze e all'Assessorato alla sanità, per risolvere quel problema che era molto serio e molto forte. Mi fermo qui perché volevo dire tante altre cose.

Volevo anche chiarire un aspetto sulla questione della difesa dei più deboli, Presidente. Noi ci apprestiamo ovviamente a fare una campagna elettorale, sarà una campagna elettorale molto complicata; quindi, le dico - avrei altre cose da dire, ma purtroppo il tempo mi ha bloccato - che il 25 settembre sapremo con precisione come ci confronteremo non solo in quest'ambito e in questo consesso, ma anche con il Governo nazionale.

Presidente - Si è prenotato l'assessore Barmasse, ne ha facoltà.

Barmasse (UV) - Vede, consigliere Baccega, mi spiace molto quello che ha detto perché io ho detto esattamente l'opposto! Io ho fatto un riferimento agli anni precedenti dicendo che questo debito, questa passività è di tutti gli anni, perché c'è una motivazione. Ho proprio detto - visto che ho fatto riferimento agli anni precedenti - che non è responsabilità di chi mi ha preceduto; esattamente questo è quello che ho detto, non che è responsabilità . Mi spiace che lei abbia fatto queste affermazioni, perché io non ho fatto l'affermazione che, secondo lei, sarebbe stato all'origine del suo intervento.

Ho detto che non è dovuto all'incapacità di chi mi ha preceduto, nel senso che visto che il riferimento del consigliere Carrel, che non c'è... no, no, guardi, se ci sono le registrazioni le vada a sentire. Ma si figuri se...! Anzi, se lei ha ben presente il mio intervento, era proprio per specificare che questo tipo di passività è una passività cronica, dovuta a tanti fattori che io ho spiegato nel mio intervento e non certamente dovuta a un assessore alla sanità o all'altro; esattamente questo è stato il mio intervento.

Mi spiace che da questa motivazione e da questo mal intendimento sia nata la sua esternazione e affermazione. Dopodiché la ringrazio per aver detto che ne ho fatte di tutti i colori, mi fa piacere, va bene, faremo un arcobaleno, anche se non è esattamente la bandiera che preferisco, però magari qualcosa è stato anche fatto in questo periodo.... Sì, me l'ha riconosciuto, ma difatti tutti i continui riferimenti a chi mi ha preceduto, direi che anche questi, secondo me, sono un po' eccessivi. Insomma, la situazione di criticità nella sanità viene da lontano, non è detto che io la risolva, non ho mai detto questo, ci si prova, ci si lavora, ci si impegna come tutti. Però mi spiace veramente, perché il mio intervento sul debito passivo, sulla passività, era proprio a dire che non ci sono responsabilità neanche di chi mi ha preceduto, visto che ho fatto riferimento ad annualità che vanno dal 2013 in avanti e a un debito che, come giustamente ha detto lei, è stato frazionato. Questo solamente per dare un'idea di qual era il problema, che non è di adesso, non è legato all'emergenza Covid o alla situazione sanitaria attuale, ma è un problema cronico della nostra sanità legato, appunto, alla nostra peculiarità di ospedale unico che non ha ovviamente tutte le specialità, per cui bisogna anche ricorrere al di fuori di questi confini per poter ottenere delle risposte e dei risultati.

Presidente - Si è prenotata la consigliera Erika Guichardaz per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Solo per annunciare il voto di astensione da parte del gruppo di Progetto Civico Progressista, che ha votato nel merito rispetto ai vari articoli ma, come abbiamo sottolineato rispetto alla variazione di bilancio, sono stati pochi gli articoli che abbiamo votato, proprio perché in quel contesto andavano, secondo noi, dati molti più fondi rispetto alle famiglie e alle persone in difficoltà, perché è su questi problemi che dovevamo intervenire con maggiore e più forte determinazione.

Sulla questione del G.B. Festaz, rispetto a quanto detto ieri dall'assessore Barmasse, naturalmente accogliamo con favore che finalmente si riconosca il valore del personale, dopo che invece con il passaggio dell'RSA a Variney forse questa riconoscenza non c'era, e che finalmente si pensi di portare a termine quella proposta di legge di cui ha parlato il consigliere Aggravi e che con loro abbiamo firmato.

Rispetto alla questione dell'ampliamento dell'ospedale, non la rassicuro Assessore, perché siamo abituati a lottare contro le ingiustizie o le cose che riteniamo sbagliate e quindi sicuramente questo tema sarà oggetto di discussioni anche future, perché per adesso intanto non mi sembra che la variante abbia sciolto - intanto non l'abbiamo ancora vista - i nodi rispetto alla cantierabilità, ai parcheggi, all'elisuperficie, ai soldi che ci andranno, a che cosa si pensa di fare delle strutture e via dicendo. Quindi, da lì a dire che stiamo già per partire ce ne passa ancora del tempo, ma stia tranquillo che comunque, anche nel momento in cui si partirà, noi saremo lì a vigilare perché, come dico, riteniamo che questa sia una scelta assolutamente sbagliata.

Per questo e per tutte le motivazioni, anche quest'ultima dell'emendamento del 71bis su cui siamo intervenuti, questo è il nostro voto di astensione.

Presidente - Consigliere Marquis ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Alcune considerazioni in chiusura della discussione dell'assestamento credo che siano doverose, a seguito degli interventi di replica che ho ascoltato ieri. È del tutto evidente che è stato travisato completamente l'intervento che avevo fatto ed è stata mistificata la realtà; ho ascoltato anche le registrazioni.

Io ho evidenziato che c'erano e ci sono delle grosse difficoltà dovute ai sovraccosti che i valdostani devono assumersi, perché avranno un centinaio in milioni di euro di sovraccosti, ma non ho detto che bisognava riconoscere cento milioni di euro ai valdostani, come ha affermato lei, Presidente, nel suo intervento. Io ho detto che quattro milioni, a fronte di cento milioni di sovraccosti, erano un po' pochini e che sarebbe stata la nostra filosofia quella di mettere a disposizione qualcosa di più.

Dopodiché è stato significato sempre da parte vostra che abbiamo un po' di confusione, perché non sappiamo cosa sono gli investimenti, cosa sono le spese correnti, cioè è stata fatta un po' una macedonia. Noi abbiamo evidenziato nell'intervento che l'avanzo di amministrazione ovviamente va tutto destinato in investimento, però nei 78 milioni di euro che sono destinati a spese correnti che sono state articolate nel triennale, ci sono otto milioni che sono stati messi a disposizione dell'articolo 46 per le imprese. Quegli otto milioni, che vanno a finire sul Titolo 2, potevano essere benissimo allocati nel Titolo 1 a favore delle famiglie, che avrebbero quindi triplicato la disponibilità delle risorse a disposizione, da quattro milioni sarebbero diventati dodici. Sarebbe stato sufficiente rimodulare otto milioni della parte di assestamento, per finanziare con otto milioni posti diversamente i dodici milioni a favore delle imprese. Ma questo cosa sta a significare, in definitiva? Che avete fatto delle scelte politiche, che sono delle priorità che avete ritenuto di fare e sono legittime. Però dovete prendere atto che è altrettanto legittimo che l'opposizione porti avanti la propria posizione, che è quella di dire che non c'è stata, secondo noi, sufficiente attenzione alle famiglie, perché su tutte queste risorse a disposizione si potevano mettere tranquillamente dodici milioni almeno a favore delle famiglie e rimanevano cento milioni a favore del sistema produttivo. Questa è stata la nostra posizione, tutto il resto è fuffa, caro Presidente, perché bisogna essere molto chiari!

Così come si è stato sul discorso delle parole riguardo alla ricognizione di bilancio, riaccertamento, verifica degli equilibri. In definitiva abbiamo solo chiesto una cosa, di verificare quanti soldi non verranno spesi sul 2022. Se noi facciamo una parametrizzazione, perché noi non disponiamo dei dati di cui dispone il Governo, sull'annualità dell'anno scorso, il Governo non riesce a impegnare almeno dieci milioni al mese rispetto alle disponibilità che ha in pancia, pertanto la nostra proposta era quella di cercare di verificare al mese di settembre quello che non si riesce a impegnare. Poi se lo vogliamo chiamare riaccertamento residui, prenda il nome che vuole, ma il significato è questo.

Il tempo ce lo dirà, perché tanto avete evidenziato nella vostra disamina che metterete a disposizione delle risorse. Le risorse torneranno a disposizione dalla verifica che abbiamo chiesto noi, vi chiedevamo solo di essere più veloci per dare una pronta risposta ai cittadini valdostani. Era solo questa la nostra posizione.

Dopodiché, tutta una serie di interventi dell'assestamento li abbiamo condivisi, abbiamo espresso il voto a favore, perché riteniamo che siano interventi che vadano fatti sul territorio valdostano. Chiedevamo solo di avere una distribuzione diversa per dare un po' più di attenzione alle famiglie, tutto qui.

Questa è la chiave della filosofia che abbiamo esternato come opposizioni nell'assestamento. Tutto il resto credo che serva solo per alimentare della confusione; la nostra posizione è stata molto chiara, non c'è mica da fare confusione, spese correnti e spese di investimento. Abbiamo amministrato anche noi, qualche esperienza ce l'abbiamo, quindi sappiamo benissimo quali sono le regole alle quali deve sottostare il Governo a livello di principi contabili. Non è che abbiamo fatto confusione, abbiamo fatto delle proposte che sono diverse da quelle che avete presentato voi, siccome avete l'onere e l'onore di governare la Valle d'Aosta.

Presidente - Vi sono altre richieste d'intervento per dichiarazione di voto? Se non vi sono altre dichiarazioni di voto, mettiamo in votazione la legge nel suo insieme. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti).

La legge è approvata.

Con l'approvazione della legge si interrompono i lavori di questa mattina. Vi è la richiesta, anche in relazione allo slittamento del Consiglio di questa mattina, di riprendere i lavori alle ore 15:30, per la concomitanza con un funerale al quale molti Consiglieri vogliono partecipare. Siete d'accordo? Questa è la proposta: se c'è l'unanimità la si fa, altrimenti no. Io faccio una proposta, non decido niente: se c'è l'unanimità ci si vede alle ore 15:30, altrimenti si riprende alle ore 15:00. Ditemi soltanto se siete tutti d'accordo, basta anche uno che non è d'accordo e facciamo alle ore 15:00.

Vi è una richiesta di riunire la Conferenza dei Capigruppo. Facciamo una breve sospensione per la riunione della Capigruppo. Il Consiglio è ancora aperto, pertanto, potremmo anche ritornare dopo.

La seduta è sospesa dalle ore 13:16 alle ore 13:19.

Bertin (Presidente) - La Conferenza dei Capigruppo ha stabilito che il Consiglio riprenderà alle ore 15:30 e la chiusura di questa sera verrà posticipata alle ore 20:30. La riunione del Comité Mixte, convocata per le ore 14:30 è posticipata alle ore 15:15. Il Consiglio è chiuso.

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La seduta termina alle ore 13:20.