Oggetto del Consiglio n. 1687 del 23 giugno 2022 - Verbale

Oggetto n. 1687/XVI del 23/06/2022

REIEZIONE DI RISOLUZIONE: "RUOLO DI TERZIETÀ E IMPARZIALITÀ DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO",

Il Presidente BERTIN propone di procedere all'esame della risoluzione, presentata dai Consiglieri AGGRAVI, LAVY, BRUNOD, SAMMARITANI, SPELGATTI, MANFRIN, PERRON e DISTORT, ed iscritta in via d'urgenza al punto 57.03 dell'ordine del giorno dell'adunanza in corso (oggetto n. 1683/XVI).

Illustra il Consigliere AGGRAVI, che chiede il voto segreto a nome del gruppo Lega VdA.

Intervengono il Consigliere BACCEGA e il Presidente del Consiglio BERTIN.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 19,53 alle ore 20,07 per una breve riunione della Conferenza dei Capigruppo.

Alla ripresa dei lavori, il Presidente comunica che la Conferenza dei Capigruppo ha deciso che per il voto segreto si proceda con voto per schede in cabina per i Consiglieri in aula e, per il Consigliere collegato in videoconferenza con la piattaforma Zoom, con voto riportato sulla scheda da parte di un funzionario, previa video chiamata.

IL CONSIGLIO

- richiamati l'articolo 36bis del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio regionale e la delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 35 del 12 aprile 2022;

- tenuto conto che la Conferenza dei Capigruppo ha deciso che per il voto segreto si proceda con voto per schede in cabina per i Consiglieri in aula e, per il Consigliere collegato in videoconferenza con la piattaforma Zoom, con voto riportato sulla scheda da parte di un funzionario, previa video chiamata;

- proceduto a votazione a schede segrete in cabina, con l'assistenza del Consigliere segretario JORDAN e degli scrutatori Consiglieri MARGUERETTAZ, RESTANO e MANFRIN, con il seguente risultato della votazione:

- Consiglieri presenti e votanti: trentaquattro;

- voti favorevoli: quattordici;

- voti contrari: diciassette;

- astenuti: tre

NON APPROVA

la sottoriportata

RISOLUZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE

RICHIAMATE le dichiarazioni del Presidente del Consiglio regionale in occasione della seduta del Consiglio regionale del 20 ottobre 2021"Nel mio ruolo di Presidente del Consiglio non potrò che impegnarmi ad essere il garante delle regole, nel rispetto della rappresentanza democratica, come deve essere per un organo di garanzia. Un organo di garanzia per tutti";

VISTE le dichiarazioni del Presidente del Consiglio regionale, in occasione della seduta del Consiglio regionale del 21 ottobre scorso, "ognuno di noi è di parte e non può spogliarsi di quella parte";

PRESO ATTO del contenuto della comunicazione social fatta dal Presidente del Consiglio in merito ai risultati dei Referendum abrogativi del 12 giugno scorso affermando tra l'altro che la promozione dei quesiti si sia ottenuta attraverso un "utilizzo strumentale" della richiesta formulata dai Consigli regionali di Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto;

SOTTOLINEATO come la richiesta formulata dai citati Consigli regionali sia avvenuta attraverso l'espressione del libero voto dei propri rappresentanti;

RICORDATO che i membri dei citati Consigli regionali sono stati eletti per mezzo di libere elezioni dai cittadini aventi diritto di ogni regione citata e non nominati direttamente da alcun partito o organizzazione politica di altra natura;

RICORDATO che la comunicazione social del Presidente del Consiglio, sia dopo l'elezione alla massima carica istituzionale nonché ad oggi, continua per essere caratterizzata da una polemica politica, sia essa ironica o meno, che fa venire meno il necessario distacco e la terzietà che dovrebbe contraddistinguere chi rappresenta l'intero Consiglio regionale;

RICORDATO INOLTRE che la carica di Presidente del Consiglio deve essere caratterizzata da terzietà, equidistanza e neutralità in quanto figura garante di tutto il Consiglio regionale e non solo di una parte, nonché nel rispetto delle altre realtà consiliari regionali ancorché formate da rappresentanti di appartenenza differente dalla propria;

IMPEGNA

il Presidente del Consiglio regionale:

- a moderare la propria comunicazione affinché sia rispettosa di tutte parti politiche, anche di quelle a lui non gradite;

- a rispettare l'azione politica e/o amministrativa condotta da altri Consigli regionali e/o istituzioni regionali tutte anche quando queste non siano allineate alle proprie convinzioni politiche;

- a condurre il proprio mandato istituzionale con la dovuta terzietà ed imparzialità, facendosi rappresentante di tutti i Gruppi consiliari presenti in Aula.

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