Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1672 del 23 giugno 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1672/XVI - Interpellanza: "Soluzioni volte ad evitare la sospensione dell'indennità di accompagnamento per invalidi nei casi di ritardo nell'invio della documentazione relativa al ricovero".

Bertin (Presidente) - Passiamo al punto n. 47 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, si è prenotata la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Con quest'interpellanza torniamo ancora una volta sul tema delle indennità di invalidità rilevando che, purtroppo, continuano a essere numerosi gli utenti in attesa da molti mesi della visita di accertamento, ma soprattutto per concentrare l'attenzione su un altro aspetto: vogliamo infatti segnalare un problema che riguarda chi è già titolare di un'indennità di accompagnamento, cioè chi ha superato lo scoglio della visita di accertamento. Com'è noto, chi è titolare di quest'indennità deve comunicare entro fine marzo di essere stato o meno ricoverato nei dodici mesi precedenti, pena la sospensione cautelativa della provvidenza economica. Sappiamo che si sono verificati degli episodi di ritardo nell'invio da parte degli utenti del modulo di autocertificazione sulla sussistenza o meno dei periodi di ricovero con conseguente sospensione dell'erogazione dell'assegno come previsto dalla normativa. Quello che però ci stupisce e riteniamo in qualche modo anche assurdo è che quegli importi non vengono accreditati poi come arretrati nemmeno dopo la trasmissione, sia pure ritardata, dell'apposito modulo correttamente compilato.

Molti di questi utenti sono delle persone anziane che possono incorrere in errori, in dimenticanze e che, in quanto titolari di assegno di invalidità causata da malattie diagnosticate come progressivamente degenerative, di certo non risolvono la loro problematicità da un anno all'altro. Chi ha un'invalidità al 100 percento, o anche in misura inferiore ma appunto dovuta a una malattia degenerativa, non è che miracolosamente a un certo punto guarisce e migliora, soprattutto se è una persona come dicevamo anziana. Molti di questi beneficiari utilizzano le indennità per pagare regolarmente il salario a chi si prende cura di loro e non possono sospendere il pagamento in assenza di somme di cui non dispongono e che dovrebbero essere erogate dalla Regione.

Il tema della sospensione dell'assegno di accompagnamento è già stato affrontato in aula lo scorso anno proprio durante il mese di giugno del 2021 quando, rispondendo a un'interpellanza della collega Spelgatti, che però verteva sugli assegni ai minori invalidi e sulla perdita degli stessi a seguito di ritardi o dimenticanze nella trasmissione delle richieste legate per quella tipologia di utenti soprattutto al cambio di scuola, oltre che di residenza o di Iban, eccetera, l'Assessore aveva ricordato la procedura prevista e aveva dichiarato possibile la diffusione di un comunicato a ogni inizio anno scolastico per ricordare la scadenza - in quel caso del 30 settembre - per la richiesta di ripristino degli assegni, senza incorrere nella possibilità di perdere gli arretrati. Ora, io non sono riuscita a verificare se poi questo è avvenuto e sarebbe anche interessante saperlo, ma effettivamente non l'ho chiesto nelle mie domande. Al di là di questo, la situazione qui è obiettivamente un po' diversa, nel caso di un anziano con invalidità totale non ci sono scelte da fare di cambio scuola o di qualche altra cosa, se non purtroppo a un certo punto una persona che va incontro a un processo degenerativo avere di fronte a sé addirittura un decesso.

Vorrei poi tornare ancora sul disagio globale dei ritardi della Commissione e sottolineare che da una parte noi assistiamo al fatto che la Regione, per vari motivi che sono stati già sviscerati, non è in grado di ottemperare a quanto dovuto, ad assicurare gli accertamenti in tempi quanto meno accettabili, ma dall'altra è molto solerte nell'applicare le norme e quindi nel non erogare gli emolumenti che sarebbero dovuti, anche se con ritardo. Cosa succede quindi? Che tu cittadino in una certa situazione non comunichi per tempo la tua situazione riguardo alla sussistenza o meno dei periodi di ricovero e io ti tolgo l'indennità, e fin lì va bene, ma soprattutto non te la faccio nemmeno recuperare dopo le tue comunicazioni, quando forse per farti avere l'accertamento della tua invalidità, ti ho fatto aspettare mesi e mesi la visita. Questa cosa ci sembra incongruente, quanto meno, se non addirittura inaccettabile. Per questo chiediamo all'Assessore qual è attualmente la situazione, quindi un aggiornamento sulle pratiche di accertamento di invalidità ancora arretrate; se ritiene corretto che, a seguito di un ritardo nella trasmissione della modulistica relativa alla segnalazione del non ricovero, si perdano completamente i relativi assegni, che non vengono erogati nemmeno come arretrati; e se non sia opportuno prevedere, in caso di invalidità permanenti accertate e in assenza della trasmissione della documentazione nei tempi stabiliti, almeno un rappel tramite una comunicazione scritta, telematica o telefonica, perché non saranno a centinaia queste persone...onde evitare la sospensione di un'indennità che è stata stabilita attraverso degli accertamenti pregressi.

Presidente - Risponde l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Intanto, prima di rispondere all'interpellanza, volevo solamente ricordare che è vero, ha ragione, abbiamo ancora dei ritardi nell'accertamento delle invalidità che stiamo cercando di recuperare, però in quel caso gli arretrati vengono erogati.

Per quanto riguarda la prima domanda: "qual è attualmente la situazione delle pratiche di accertamento di invalidità ancora arretrate", le istanze sono esaminate dalle commissioni mediche secondo l'ordine cronologico di presentazione a cui è possibile derogare in presenza di gravi e comprovati motivi di urgenza, documentati da un medico del servizio sanitario pubblico, valutati da uno dei Presidenti delle commissioni medico-collegiali nel rispetto del disposto dell'articolo 6 della legge 80/2006, per i malati oncologici con patologie in atto. Ciò premesso, le pratiche in accertamento relative alle istanze per invalidità civile, handicap, legge 104/1992, disabilità legge n. 68/1999, sono 208 pervenute dal 1° ottobre 2021 al 31 dicembre 2021, e 38 pervenute dal 1° gennaio 2022 al 31 maggio 2022 e per le quali sono presenti gravi e comprovati motivi di urgenza, quindi in accertamento prima di quelle del 2021. Le istanze per cecità civile in accertamento sono 20, di cui 5 pervenute dal 1° ottobre 2021 al 31 dicembre 2021, 7 pervenute nel 2019 i cui richiedenti sono già stati sottoposti a visita e per i quali la commissione medica ha ritenuto necessario acquisire ulteriore documentazione specialistica al fine di addivenire alla definizione, n. 8 pervenute dal 1° gennaio 2022 al 31 maggio 2022. Le istanze per sordo-mutismo sono 10 di cui la più lontana nel tempo risale al mese di novembre 2021. Si fornisce infine un aggiornamento sulle istanze pervenute dal 1° gennaio 2022 al 31 maggio 2022, che ammontano complessivamente a 2.169 domande, che comprendono prime domande, aggravamenti, richieste di integrazione, revisioni relative all'invalidità civile, handicap, legge n. 104 e disabilità, legge n. 68, cecità e sordomutismo.

La seconda domanda è: "se ritiene corretto che a seguito di un ritardo nella trasmissione della modulistica relativa alla segnalazione del non ricovero si perdano completamente i relativi assegni che non vengono erogati neanche come arretrati". L'indennità di accompagnamento è una prestazione economica erogata a domanda a favore di soggetti mutilati o invalidi totali per i quali è stata accertata l'impossibilità di deambulare senza l'aiuto di accompagnatore, oppure l'incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita e necessità di assistenza continua nell'arco delle 24 ore. Spetta a tutti i cittadini in possesso dei requisiti sanitari e residenti in forma stabile sul territorio regionale indipendentemente dal reddito personale annuo e dall'età. L'indennità viene corrisposta per dodici mensilità a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda o eccezionalmente dalla data indicata dalla commissione medica nel verbale di riconoscimento dell'invalidità civile. Il pagamento dell'indennità viene sospeso in caso di ricovero a titolo gratuito in istituti di degenza o per fini riabilitativi o presso ospedali. L'assegno per l'anno 2022 è pari a un importo di euro 525,17 mensili. Per le seguenti motivazioni, i beneficiari di indennità di accompagnamento devono trasmettere annualmente, entro il 31 marzo, una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà relativa alla sussistenza o meno di uno stato di ricovero in istituto e, in caso affermativo, se a titolo gratuito. Faccio presente che, in caso di ricovero presso l'Ospedale regionale, gli emolumenti vengono comunque erogati. Solo i disabili intellettivi e minorati psichici, sindrome di Down, sono esentati ai sensi della legge n. 662/1996 dalla presentazione della dichiarazione sostitutiva di cui sopra.

La delibera di Giunta n. 1754/2015, concernente l'approvazione della nuova disciplina dei procedimenti amministrativi per l'applicazione della legge regionale 7 giugno 1999 n. 11: "Testo unico in materia di provvidenza economica a favore di invalidi civili, ciechi civili e sordomuti", prevede, come disciplinato anche dall'INPS a livello nazionale - quindi in linea con la normativa nazionale, voi sapete che solamente la Regione Valle d'Aosta e le due Province autonome di Trento e Bolzano erogano l'invalidità civile, in tutte le altre Regioni è l'INPS e il regolamento è in linea con quello nazionale - che la mancata presentazione della dichiarazione entro il termine del 31 marzo, comporta la sospensione cautelativa dei benefici in attesa dell'eventuale provvedimento di revoca. In caso di presentazione della dichiarazione oltre i termini previsti, ma comunque entro sessanta giorni, le provvidenze sono ripristinate dalla data di presentazione della documentazione senza corresponsione degli arretrati per il periodo di sospensione. In caso di omessa presentazione oltre i sessanta giorni dai termini previsti i benefici sono revocati e l'interessato dovrà presentare nuova domanda. In tal caso, sussistendone i requisiti, i benefici economici decorreranno dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda stessa, senza essere sottoposto a nuova visita di accertamento sanitario a condizione che l'accertamento dell'invalidità sia stato effettuato negli ultimi venti mesi. Queste sono le regole previste per quanto riguarda l'erogazione di accompagnamento.

"Se non ritengo opportuno prevedere, in caso di invalidità permanente accertata, in assenza di trasmissione della necessaria documentazione nei tempi stabiliti, almeno un rappel tramite comunicazione scritta, telematica o telefonica, onde evitare la sospensione di un'indennità già stabilita attraverso accertamenti pregressi". I rappel sono effettuati tramite comunicazione scritta nel modo seguente: al momento della concessione della nota che viene inviata, oltre alle modalità di liquidazione e della decorrenza del beneficio, si ricorda che occorre presentare la dichiarazione di ricovero/non ricovero ciascun anno dal 2 gennaio al 31 marzo, è l'allegato n. 1 alla domanda. Nel mese di febbraio di ogni anno si invia a tutti gli interessati una nota con allegata la dichiarazione da restituire compilata, che è l'allegato n. 2 che, se vuole, posso farle avere. La prima settimana di marzo si pubblica un comunicato stampa di rappel sulla scadenza del 31 marzo su come reperire il modulo e sulla possibilità di avvalersi dei patronati per l'inoltro agli uffici. Nel mese di aprile si invia un'ulteriore nota di rappel a tutti coloro che non hanno provveduto nel frattempo a inviare la dichiarazione. Infine, a titolo informativo, si riferisce che i titolari di indennità di accompagnamento alla data del 31 maggio 2022 risultano essere 2.804, di cui coloro i quali devono produrre ogni anno dichiarazione di ricovero o non ricovero sono 2.523. Alla data del 31 marzo scorso erano pervenute 2.175 dichiarazioni e 348 sono i solleciti inviati. Ad oggi sono sei gli utenti che non hanno ancora provveduto e ai quali gli uffici hanno telefonato rimanendo in attesa di ricevere la dichiarazione.

Presidente - Per la replica, la parola alla consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - In base alla sua prima risposta, è evidente che c'è stato un recupero di quella situazione che ci aveva evidenziato in passato, quindi, per quanto riguarda gli accertamenti delle invalidità, la situazione è migliorata, anche se lei ci ha detto in totale sono ancora 2.169; però, visti i dati precedenti, ci sembra che siamo in un range effettivamente diverso rispetto a quello che avevamo visto, quindi c'è un miglioramento e apprendiamo volentieri questo dato.

Per quanto riguarda la seconda domanda, lei dice che in realtà siamo in linea con la situazione generale per quello che concerne la trasmissione della modulistica e la segnalazione del non ricovero, eccetera.

Per quanto invece riguarda la questione dei rappel, lei ci ha detto - e, secondo me, non è un rappel - che al momento della concessione vengono già evidenziate quelle che devono essere le scadenze, poi c'è la nota da restituire che viene inviata, quella che deve essere compilata, il modulo dell'autocertificazione; poi ha fatto riferimento a un comunicato stampa che viene emesso nella prima settimana di marzo. Il comunicato stampa è un po' una foglia di fico, perché un anziano non credo che legga sempre un comunicato stampa di avviso scritto su un giornale. Lei poi ha fatto riferimento a un rappel del mese di aprile: a noi, dalle segnalazioni che abbiamo ricevuto, questo rappel del mese di aprile non risulta. Io penso che, di fronte a una situazione di mancata trasmissione di questa modulistica, e, se ho capito bene, sono 2.523 le persone che non hanno fatto ricovero e quindi dovrebbero rispondere e mandare la documentazione, varrebbe la pena davvero che, non so... a metà del periodo, perché sono sessanta giorni quelli che si hanno a disposizione per rispondere, se entro trenta giorni non arriva una comunicazione, si potrebbe inviare una lettera.

Al di là di questo, quello che effettivamente non credo possa funzionare è il fatto che anche in ritardo, se poi arriva una trasmissione oltre i sessanta giorni, comunque quegli assegni non vengano più erogati, cioè che si perdono, e che soltanto dal rinnovo della domanda, quindi dal mese successivo alla nuova domanda, si parta: questo perché stiamo parlando di persone che hanno già fatto tutto un percorso molto lungo per ricevere un certificato di invalidità, ricominciare nella situazione in cui siamo una nuova trafila diventa oneroso per tutti: per le persone che devono farla ma per le stesse pratiche che poi gli uffici devono smaltire e sappiamo che sono già difficoltose così.

Io spero che, di fronte a questa situazione, ci sia una valutazione, che è di buon senso, cioè cercare di arrivare a un sollecito diretto a queste persone, anche perché non erogare poi gli assegni a chi effettivamente li deve percepire, perché gli accertamenti sono stati fatti, è un atteggiamento un po' dispotico nei confronti di una fascia debole di popolazione.

Le chiedo però, Assessore, cortesemente se i dati che ci ha fornito all'inizio della sua risposta e quelli relativi all'evasione delle pratiche può fornirceli in cartaceo perché non siamo riusciti a prendere tutti gli appunti.