Oggetto del Consiglio n. 1632 del 22 giugno 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1632/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Rapida risposta alla richiesta di referendum consultivo avanzata da 3363 elettori valdostani".
Bertin (Presidente) - Passiamo ora al punto n. 6.01. Per l'illustrazione la consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Presidente Lavevaz, ci troviamo oggi a discutere di un avvenimento istituzionale di notevole importanza; per la prima volta, da quando esiste la Regione autonoma, è stato richiesto da cittadini un referendum popolare consultivo su una legge regionale.
Un avvenimento inedito che si presenta per la prima volta in settantaquattro anni e che dovrebbe essere vissuto come un'occasione eccezionale, di confronto e di partecipazione alla politica.
Giovedì, in occasione dell'audizione del Comitato che ha promosso il referendum in I Commissione, ho anche sentito il Presidente del Consiglio affermare che il nostro referendum consultivo sarebbe il primo in assoluto a livello regionale su richiesta di elettori, infatti in altre regioni italiane questo è già successo per un consultivo, ma su iniziativa del Governo.
Ancora va sottolineato che il tema su cui è richiesta la consultazione popolare non riguarda un aspetto secondario per la nostra regione e neanche per l'intera comunità, ma una questione centrale: la modalità di elezione del Consiglio regionale, della maggioranza e del suo Presidente.
Noi pensiamo che lei, Presidente della Regione, come il Presidente del Consiglio, dovreste adoperarvi perché questa consultazione si faccia, si faccia in tempi rapidi e si permetta poi al Consiglio, con il conforto espresso dall'orientamento degli elettori, di approvare una legge di riforma del sistema elettorale.
È una bella occasione, potrebbe essere una festa della democrazia, prima sentiamo gli elettori e poi facciamo la legge.
Invece ci sembra che non si voglia accogliere positivamente quest'occasione. Il Presidente del Consiglio - pur avendo gli uffici certificato il 10 giugno la regolarità delle firme - non ha inserito la richiesta di referendum nell'ordine del giorno di questa seduta, come crediamo dovrebbe essere doveroso.
Quindi pensiamo che ora toccherebbe a lei chiedere eventualmente un Consiglio straordinario in tempi brevi perché si possa deliberare sulla richiesta di questi 3.363 elettori, perché è lei, Presidente, che deve fare il decreto per indire il referendum. Ha ricevuto un verbale che chiede questa cosa, però se il Consiglio non si pronuncia ovviamente siamo bloccati.
La domanda che le poniamo quindi, Presidente, è se abbia concordato con il Presidente del Consiglio, di dare una risposta rapida alla richiesta di referendum consultivo e anche, se necessario, con la richiesta di convocazione a breve di un Consiglio regionale straordinario al fine di deliberare a norma di legge sulla richiesta stessa.
Presidente - Per la risposta il Presidente della Regione.
Lavevaz (UV) - Confesso che quando è arrivata quest'interrogazione in prima battuta ho pensato che non fosse ricevibile, in quanto il Governo regionale, il Presidente della Regione non ha un ruolo da protagonista all'interno di quanto è previsto dalla legge regionale 19/2003 qui citata. Dopo aver letto il quesito in maniera attenta, e soprattutto le sue premesse, a questa perplessità si è aggiunta anche quella di vedere all'interno di quest'interrogazione un tentativo di coinvolgere il Presidente della Regione attraverso un uso strumentale e selettivo dei richiami normativi in un iter che è interno al Consiglio regionale, come voi sapete benissimo.
Non voglio entrare nel merito della questione, anche se credo che il lavoro che è stato iniziato in I Commissione - in particolare nel dibattito relativamente al quesito referendario - sia un passaggio fondamentale, perché credo che, come è stato detto, il referendum sia un momento di democrazia, un momento però di democrazia che deve essere chiaro e limpido; è un po' come se si presentasse un progetto di ristrutturazione di una casa che prevede l'abbattimento totale della casa e la ricostruzione: si presenta questo progetto alla committenza - in questo caso i cittadini valdostani - però si chiede alla committenza se si vogliono le piastrelle in cotto o le piastrelle in ceramica, senza mettere nel quesito, tutta la ristrutturazione della casa.
Credo che la discussione sia molto importante, quella sul quesito referendario, perché l'enjeu è complesso e assolutamente importante per il futuro della nostra Regione.
Non entro nel merito neanche dell'iter e della disciplina referendaria prevista dalla legge 19, voi avete fatto richiamo all'articolo 24, all'articolo 46 - che fa parte della sezione che riguarda il referendum abrogativo, nella stessa sezione c'è anche la verifica sull'ammissibilità di un quesito referendario - quindi avete citato quello che faceva gioco al vostro tirare per la giacca il Presidente della Regione in un ambito in cui in questo momento il Presidente della Regione non ha titolo di entrare.
Io aspetto che il Consiglio trasmetta alla Presidenza, ai sensi dell'articolo 45, la deliberazione assunta a maggioranza assoluta di questo Consiglio, peraltro l'articolo 45 non pone dei termini temporali, quindi io, appena avrò la delibera, dirò quanto previsto dall'articolo 45.
Non credo che il Presidente della Regione abbia nulla da concordare con il Presidente del Consiglio, anche perché sarebbe un'indebita ingerenza su un procedimento che è tutto interno al Consiglio regionale.
Presidente - Per la replica, consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Il quesito credo che, visto che è stato anche ammesso dagli uffici, era ricevibile e lei è concerné perché tocca al Presidente della Giunta pubblicare almeno il verbale dell'avvenuta verifica della legittimità delle firme sul bollettino della Regione, cosa che non è ancora avvenuta. Ci siamo informati, avverrà domani, ma questo doveva essere fatto in dieci giorni, cosa che già non è stata fatta.
...Cambia perché a norma di legge ci sono dieci giorni dal ricevimento, è stato mandato il dieci di giugno, ieri era il 21 e sul bollettino di ieri non c'era ancora niente, ma questa è una questione procedurale.
Sulla questione che lei dice relativamente all'importanza del quesito, il Presidente del Consiglio in Commissione ci ha indicato ben tre diverse ipotesi di quesito, quindi non manca la possibilità di formulare un progetto pertinente ed efficace, quello che manca è la volontà di rispondere, per la prima volta nella nostra regione, alla richiesta di così tante persone che si sono espresse su un tema che, evidentemente, non è, nell'accezione delle persone che hanno firmato, di stretta prerogativa di chi siete qui dentro.
Presidente - Consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Sono particolarmente felice dell'intervento del Presidente della Regione che ha dichiarato testé che questo è un ambito in cui il Presidente non ha alcun titolo di entrare, che non deve avvenire nessuna interlocuzione tra il Presidente della Regione e il Presidente del Consiglio.
Ieri mi è stata inviata una mail in cui, a seguito di un'istruttoria, gli uffici dicono che "L'interrogazione è stata iscritta perché rivolta al Presidente della Regione che è parte del procedimento relativo alla richiesta di referendum consultivo di cui alla legge regionale 13/2009 e da questa richiamato. Di conseguenza non si può escludere che il Presidente della Regione si confronti con il Presidente del Consiglio su iter che coinvolge entrambi e inoltre perché il Presidente della Regione è legittimato a chiedere al Presidente del Consiglio la convocazione di un Consiglio straordinario".
Adesso lei mi deve dire, Presidente, a fronte dei rilievi che ho già fatto in capigruppo, cioè sul fatto che delle iniziative che si rivolgono al Presidente del Consiglio in maniera surrettizia non possono essere iscritte, così come avvenuto in passato, quale delle due versioni dobbiamo accettare, perché preventivamente la questione io l'ho posta ai capigruppo e la risposta è in questa mail.
Oggi il Presidente ci dice tutt'altro, quindi le chiedo, Presidente, cortesemente di non utilizzare due pesi e due misure come ha fatto fin dall'inizio di questa legislatura e come il collega Aggravi le ha evidenziato questa mattina.
Delle due l'una: o le iniziative che riguardano il Presidente del Consiglio possono essere iscritte, e allora a questo punto lo possiamo fare tutti e chiediamo conto del suo operato in quest'aula, o altrimenti non si possono iscrivere, perché le regole valgono per tutti, non solo per qualcuno.
Presidente - Nel caso specifico, nella domanda vi era posta una questione che riguardava strettamente la Presidenza della Regione, relativa alla volontà o meno di convocare un Consiglio straordinario. Detto ciò, per quanto riguarda le vecchie iniziative, verranno rivolte all'Ufficio di Presidenza e non... (Interruzione fuori microfono)