Oggetto del Consiglio n. 1477 del 11 maggio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1477/XVI -Interrogazione: "Stato dell'arte del Piano triennale degli interventi sulla violenza di genere".
Bertin (Presidente) - Punto n. 11 dell'ordine del giorno. Risponde l'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - Il piano triennale degli interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere, di cui all'articolo 3 della legge regionale 25 febbraio 2013 n. 4, avente a oggetto: "Interventi di prevenzione di contrasto alla violenza di genere e misure di sostegno alle donne vittime di violenza di genere", è lo strumento con cui, sulla base delle indicazioni del forum permanente contro le molestie e la violenza di genere, sono definiti gli indirizzi e le priorità delle azioni finalizzate alla prevenzione della violenza di genere. Il piano, predisposto dalla Giunta e approvato dal Consiglio regionale, è diretto a orientare e coordinare l'azione di tutti i soggetti, pubblici e privati, in materia di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto della violenza di genere.
Con riferimento alla stesura del piano regionale triennale 2022-2024, a oggi lo stesso non è stato ancora approvato e non si è ancora addivenuti a una bozza finale e definitiva, per ragioni da imputarsi a diversi fattori. Nello specifico si rappresenta quanto segue.
Nel mese di novembre 2021 è stato pubblicato il nuovo piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023, del dipartimento pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, pertanto la struttura regionale competente in materia di violenza di genere ha dovuto avviare le attività di verifica per controllare il recepimento dei principi degli orientamenti nazionali e definire le eventuali modifiche e/o integrazioni da apportare alla bozza del piano.
La necessità di riaggiornare il documento, alla luce delle ricadute dell'emergenza sanitaria da Covid-19 sul sistema dei servizi, in particolar modo per ciò che concerne la casa rifugio ed il centro donne antiviolenza, è di fornire gli ultimi dati relativi all'utenza riferiti all'ultimo triennio 2019-2021. Gli ultimi dati sono stati trasmessi dai gestori di servizi alla struttura regionale competente solo nel mese di marzo.
La presenza discontinua della dirigente della struttura regionale competente in materia di genere, che si è poi trasformata in un'assenza continuativa dal mese di novembre 2021, per poi trasformarsi in una vacanza della suddetta dirigenza a partire dal mese di febbraio 2022, hanno di fatto rallentato lo svolgimento delle attività propedeutiche all'approvazione del piano regionale, come ad esempio la convocazione del forum permanente contro le molestie e la violenza di genere, la conduzione dei lavori dello stesso, nonché dei sottogruppi di lavoro attivati nell'ambito del forum medesimo.
La necessità di ricondividere il documento all'interno del forum permanente contro le molestie e la violenza di genere, anche alla luce dei cambiamenti di alcuni componenti del forum medesimo, per l'approvazione di ogni sostanziale modifica.
L'impatto che l'emergenza sanitaria da Covid-19 ha avuto in termini di carico di lavoro sulla struttura regionale competente, referente anche per il servizio sociale professionale regionale coinvolto direttamente nella gestione dell'emergenza da Covid-19, oltre che recentemente in quella dovuta all'arrivo di profughi dall'Ucraina, oltre alla carenza di personale già più volte evidenziata anche in questa sede.
Risulta pertanto necessario, una volta ridefinita la situazione organizzativa del dipartimento politiche sociali, con la reintegrazione del dirigente della struttura competente in materia di violenza di genere, procedere alla riconvocazione del forum permanente, per la condivisione degli emendamenti apportati al testo della bozza di piano regionale e ai conseguenti adempimenti amministrativi.
Presidente - Per la replica la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - Grazie Assessore. Naturalmente lei ha tratteggiato quello che è avvenuto da novembre 2021, però le ricordo che lei già nel mese di novembre 2020, quando venne in Commissione, dichiarò che il piano era in fase di predisposizione e, avendo fatto parte per un breve periodo di quel forum, ho visto che il lavoro era ormai concluso. È normale che più si aspetta, più intervengono altri fattori che potrebbero dover continuare ad aggiornare il piano. Ricordo però che il piano, oltre all'analisi di contesto che naturalmente lei ha presentato anche nelle iniziative del 25 novembre, quindi a questo aumento del fenomeno anche in Valle d'Aosta, all'interno di quella pianificazione vi sono anche le linee d'azione che portano a declinare le nuove azioni positive che si possono mettere in campo e gli obiettivi da portare avanti anche in questo momento.
È un po' un cane che si morde la coda, nel senso che continuiamo ad acquisire i dati, ma poi non portiamo avanti le politiche. Lo sportello dei maltrattanti, ad esempio, è una di quelle azioni importanti che sono contenute in quel piano e che vede la nostra regione fra le poche ancora a non averlo. Conosco bene le difficoltà delle politiche sociali, teniamo però conto che tutti i documenti di programmazione, quindi sia le strategie di salute 2020 ma anche agenda 2030, chiedono e richiamano fortemente l'importanza di porre attenzione sulle determinanti sociali, perché la sanità naturalmente non può promuovere da sola la salute e il benessere della comunità, i due fattori sono strettamente connessi e collegati.
Le facevo già notare che anche nel piano della salute trovo, soprattutto per la parte delle politiche sociali, una mancanza d'integrazione con l'aspetto della salute. Su questo avremo modo di confrontarci, ma sicuramente un pezzo alla volta bisogna andare avanti. Mi auguro che quella dichiarazione del novembre 2020 presto si concretizzi e vedremo questo piano che, ripeto, collegato a sé ha tutte le azioni, quindi la formazione, gli sportelli e tutte le azioni che possono essere messe in campo per uno dei fenomeni che coinvolge, purtroppo, anche la nostra regione.