Oggetto del Consiglio n. 1472 del 11 maggio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1472/XVI - Interrogazione: "Notizie relative all'esercizio del diritto di prelazione sul castello di Introd".
Bertin (Presidente) - Punto n. 6 dell'ordine del giorno. Risponde il Presidente della Regione, ne ha facoltà.
Lavevaz (UV) - Relativamente a quest'interrogazione, rispetto a quando è stata posta, ci sono state delle novità importanti che sono note all'aula. In particolare l'interrogazione chiede quale sia l'esito della perizia, per sapere se è stata presa la decisione di esercitare il diritto di prelazione. Sulla perizia so che è stato anche fatto un 116, non so se è già in vostre mani la perizia o meno, comunque lo sarà a breve. In buona sostanza l'esito della perizia dà un valore all'immobile di poco più di 6 milioni di euro, con delle analisi puntuali rispetto alla struttura, agli arredi, al valore storico e culturale, eccetera.
Com'è noto, nell'analisi tecnica che è stata effettuata in queste settimane, sono emerse delle criticità importanti, o presunte tali, sull'iter della compravendita, tali per le quali è stato necessario fare una segnalazione in Procura. Al momento c'è un'indagine della Procura in corso rispetto all'atto di compravendita che è stato sottoscritto nel mese di marzo, quindi rimaniamo in attesa dell'esito di queste indagini e si valuterà in una seconda fase. Il diritto di prelazione scadeva in questi giorni, ma non è stato possibile esercitarlo perché c'erano dei presunti, per il momento, vizi di forma. Il Consiglio potrà decidere, nel caso in cui la compravendita non andasse a buon fine, in un secondo momento di ritrattare a livello di trattativa privata con la proprietà e valutare eventualmente l'acquisto diretto del Castello.
Presidente - Per la replica la consigliera Minelli a cui passo la parola.
Minelli (PCP) - Grazie presidente Lavevaz. Questa risposta è in qualche modo monca e non è del tutto soddisfacente, per i motivi che le illustrerò. Però io credo che ci si aspettasse, non soltanto chi è quest'aula ma i cittadini che ci ascoltano e anche i pubblici amministratori che sono sicuramente i più interessati a questa vicenda, che lei potesse darci qualche elemento di chiarezza in più. Quello che rilevo è che tutta la vicenda della possibile acquisizione del castello di Introd non è stata gestita in maniera adeguata e sufficientemente trasparente e concertata con gli organi del Consiglio. Non c'è mai stata una comunicazione in Commissione. Le informazioni sono state date solo a seguito delle iniziative ispettive che abbiamo presentato e sottovalutando anche un elemento importante, che poi nelle dichiarazioni che lei ha reso pubblicamente nei giorni scorsi è emerso, cioè la questione della tempistica cui oggi lei non ha fatto cenno. Poi, non c'è stata nessuna informazione sulla segnalazione alla Procura, una decisione assolutamente non banale, che abbiamo appreso però dai giornali.
Sulla perizia che, come lei ricordava, ho chiesto con un accesso agli atti il 3 di maggio, ma non ho ancora ricevuto e quindi vedremo, sappiamo adesso che la valutazione del valore è stata calcolata in poco più di 6 milioni di euro, quindi anche tutte le interpretazioni che erano state date su quel valore di 4,8 milioni di euro su cui avevamo molto discusso, in qualche modo dicono che era una richiesta congrua.
Sulla questione della stima del costo degli interventi per la rifunzionalizzazione degli spazi per la valorizzazione museale, lei non ci ha detto niente; eppure insieme alla questione del costo c'era anche questo nel provvedimento dirigenziale che abbiamo visto.
Sulla segnalazione alla Procura della Repubblica, ovviamente non è opportuno entrare nei dettagli dei risvolti giudiziari e bisognerà aspettare, però ci sarà pure qualche elemento, al di là delle clausole del contratto di vendita, ad aver motivato questa decisione, che credo sarebbe anche opportuno conoscere se poi bisognerà fare altre valutazioni in Consiglio.
Quello che a noi aveva sconcertato, e lo abbiamo anche detto pubblicamente, sono le motivazioni che la Presidenza ha adottato quando ha detto che non si sarebbe potuto esercitare il diritto di prelazione, cioè l'assenza delle disponibilità finanziarie per l'eventuale acquisto. Quest'affermazione che lei ha reso pubblicamente e di cui oggi non ha fatto menzione però ha sconcertato, perché si sapeva fin dall'autunno del 2021, su segnalazione specifica del Comune di Introd, che la vendita del castello si stava concretizzando e che erano nel corso delle trattative. Il Presidente a ottobre era lei, l'Assessore alle finanze e ai beni culturali erano gli stessi: sarebbe stato necessario e doveroso attivarsi perché la provvista finanziaria fosse individuata per tempo, salvo poi decidere se esercitare o meno il diritto di prelazione. Invece, in base alle cose che abbiamo letto, anche se tutte le tessere fossero a posto, anche se non ci fosse questo problema che è stato segnalato adesso della criticità del contratto, non si potrebbe esercitare questo diritto. Però i tempi per il rendiconto sappiamo quali sono, sono fissati: entro il 30 aprile l'approvazione in Giunta ed entro il 31 luglio in Consiglio, quindi c'è anche altro. Se non si è lavorato, la provvista finanziaria comunque non sarebbe disponibile.
Noi ripetiamo che non era certo intempestiva la nostra mozione, non era precipitosa e sciagurata, inopportuna su tutti i fronti, come l'ha definita lei nel suo intervento. Ci era stato detto che bisognava aspettare, ora si dice anche che è tardi, che non ci sono i tempi tecnici e in più c'è un'altra questione, che però qui non è mai stata dibattuta. Per quello che riguarda i tempi, da ottobre a oggi c'erano, però evidentemente non c'era una convinzione sulla volontà. Adesso quello che si rischia, indipendentemente dalla questione della Procura, è di rinunciare a un bene importante non solo per la comunità di Introd, ma per tutta la Regione. È ovvio che poi la questione della Procura sia un altro fatto, lei però aveva detto cose diverse all'opinione pubblica.