Oggetto del Consiglio n. 1244 del 9 febbraio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1244/XVI - Interrogazione: "Indicazioni fornite dall'Assessorato regionale alla sanità ai medici di base per la richiesta di tamponi molecolari Covid ai propri pazienti".
Bertin (Presidente) - Punto n. 19. Risponde l'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - Prima domanda: "se effettivamente sono state date dall'Assessorato indicazioni precise ai medici di base per la richiesta di tamponi molecolari". Informo che non risultano essere state date indicazioni dall'Assessorato sulla somministrazione di tamponi molecolari perché non è di competenza dell'Assessorato fornire tali indicazioni, mentre sono state fornite dall'Azienda USL ripetute e costanti informazioni ai medici di medicina generale in concomitanza con i numerosi cambi di normative e procedure ministeriali conseguenti all'evolversi della pandemia, della tecnologia e degli accordi.
Seconda domanda: "se il personale dell'USL che contatta i pazienti per i quali i propri medici di base hanno chiesto l'effettuazione di un tampone domiciliare siano medici e, in caso di risposta negativa, quale sia la loro qualificazione professionale". Il personale che contatta i pazienti è rappresentato da personale sanitario, quindi possono essere di solito infermieri o assistenti sanitari.
Terza domanda: "se ci siano delle motivazioni non a conoscenza dei pazienti che giustifichino la possibilità da parte del personale USL di modificare le indicazioni date dal medico di base". Il contatto con il paziente è volto, oltre che a fornire informazioni e ottenere indicazioni sul domicilio, a verificare che non siano cambiate le condizioni cliniche, solo nel suddetto caso può essere variata l'indicazione organizzativa chiesta dal medico, in nessun caso autonomamente quella clinica.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la consigliera Spelgatti, ne ha facoltà.
Spelgatti (LEGA VDA) - Prendo atto della sua risposta, soprattutto all'ultima domanda, perché invece dalle segnalazioni ricevute pare che normalmente, a fronte della richiesta da parte del medico di base motivata e in relazione al tampone molecolare fatto a domicilio, gli operatori che poi contattano i vari pazienti dirottino sempre sul drive-in o, meglio, in tutte le segnalazioni che abbiamo ricevuto sono state dirottate sul drive-in senza che fossero cambiate le condizioni e quant'altro. La esorto a fare una verifica rispetto a quello che mi ha detto perché mi sembra più che corretto che debba essere modificato solo quando ci sono delle motivazioni oggettive, anche perché se la scelta sta in capo al medico di base che dà queste indicazioni, non si capisce poi perché l'operatore faccia e spinga poi i pazienti a non usufruire di questo servizio se il medico di base in coscienza ha ritenuto di dover fornire questo tipo di servizio. Vista la sua risposta, allora le dico che tante volte non è andata così, perlomeno sulla base delle numerose segnalazioni che abbiamo ricevuto in tal senso.