Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1184 del 26 gennaio 2022 - Resoconto

OBJET N° 1184/XVI - Communications du Président de la Région.

Bertin (Presidente) - Passiamo al punto n. 2 dell'ordine del giorno. Si è prenotato il vicepresidente del Governo Bertschy.

Bertschy (AV-Vda Unie) - In accordo con il Presidente della Regione - che è assente in aula, come è stato ricordato, perché impegnato con l'elezione del Presidente della Repubblica a Roma, con la speranza che si acceleri verso questa elezione, perché è importante avere presto una risposta, anche in termini politici, per le cose che abbiamo da condividere, anche rispetto all'organizzazione del territorio, di tutti i servizi - cogliamo l'occasione in questo avvio di Consiglio per il consueto aggiornamento circa l'evoluzione della situazione della pandemia in Valle d'Aosta.

I dati dell'ultima settimana sembrano indicare, anche in Valle d'Aosta, un rallentamento della diffusione del virus, per la prima volta a novembre il numero degli attuali positivi ha registrato un'inversione di tendenza, dato che fa ben sperare in un miglioramento che però dovrà essere confermato in questi giorni.

Il numero dei positivi rimane alto, ma lo stop alla crescita ci fa apprezzare l'effetto della campagna vaccinale e della riduzione dell'aggressività del virus.

In questo quadro anche le strutture sanitarie continuano a operare in un contesto complesso per ottimizzare i reparti nell'ottica di dare la migliore assistenza a chi deve essere ospedalizzato; sono stati attivati anche nuovi spazi dedicati ai ricoverati Covid con l'Ospedale Beauregard e l'Isav di Saint-Pierre, ampliando la disponibilità di posti.

Ieri il Presidente ha partecipato in giornata a un incontro con i governatori delle Regioni delle Province autonome dove è stata ribadita, come riportato, una posizione comune delle Amministrazioni regionali nel richiedere una revisione del sistema di gestione della pandemia, affinché sia più adeguato al nuovo scenario che stiamo vivendo.

Le Regioni hanno chiesto di andare oltre al sistema delle zone di rischio contrassegnate dai colori, ormai superato dai fatti, e per noi soggetto anche di distorsioni statistiche, come è già stato riportato più volte in aula.

Abbiamo concordato sulla necessità di mantenere alta l'attenzione, ma abbiamo anche ribadito che è il momento di guardare a una nuova fase di convivenza con il virus, attenuato anche grazie all'importante sforzo vaccinale.

Questo vale tanto per il mondo delle attività produttive quanto per quello della scuola, dove è necessario garantire il più ampio ritorno alla normalità della didattica in presenza, con un'attenzione concentrata principalmente sui casi sintomatici e sulle situazioni di maggiore fragilità.

Colgo anche l'occasione, visto l'impegno che avevamo preso in aula, per dire che lunedì scorso abbiamo riunito il tavolo politico che ha costruito la legge 15 e poi monitorato la legge 15 per valutare un lavoro da fare nei prossimi mesi per continuare a seguire, oltre che la situazione sanitaria, quella economica. Il tavolo ha convenuto che per ora si completerà il lavoro di analisi della legge 15 e si è rimandato a un ragionamento sulle eventuali nuove misure e a un periodo di osservazione della situazione e di valutazione poi delle azioni da mettere in atto.

Presidente - Si è prenotato il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - Solo per fare due considerazioni: una che riguarda in realtà anche la Presidenza del Consiglio e la Presidenza della Regione, nel senso che nello scorso Consiglio il Presidente si era anche preso una sorta d'impegno a condividere, o comunque a informare i capigruppo, riguardo all'andamento del voto romano. Tra l'altro, ne approfitto per augurare un buon voto sia al Presidente e ad almeno uno degli altri due elettori, non me ne voglia il terzo, ma spero che non dia corso alle sue dichiarazioni, ma questa è una considerazione tutta politica.

Volevo capire - in questo caso da parte del Vicepresidente o anche del Presidente del Consiglio - se erano previsti dei momenti di compte-rendu con i capigruppo considerato che tra l'altro ieri, nel corso della capigruppo, nulla di questo tipo è stato detto, forse perché si attendeva l'ennesima evoluzione che si è avuta ieri, quindi l'ennesima fumata negativa.

Volevo capire se c'erano delle novità in questo senso e se questo impegno formale è stato soltanto un impegno di circostanza oppure se si poteva poi successivamente concretizzare. Ben venga, eventualmente, anche il coinvolgimento degli altri grandi elettori, non per forza soltanto da parte del Presidente.

Viste le comunicazioni del Vicepresidente riguardo al tavolo sulle misure economiche, da parte del mio gruppo, in generale di quelli di opposizione, abbiamo confermato la disponibilità a proseguire l'attività di analisi soprattutto degli effetti delle misure che la legge 15 ha portato, per comprendere eventualmente cos'altro fare e, dall'altra parte, abbiamo però chiesto, in particolare alla maggioranza, di poter anche comprendere quali potessero poi essere eventualmente le evoluzioni considerato - soltanto per sottolineare un necessario distinguo, ma non una mancanza di collaborazione - il fatto che noi tutta una serie di misure le abbiamo anche proposte in bilancio e vorrei poi ricordare che nessuna di queste è stata accolta. Questo soltanto per dare contezza completa. Ringrazio il Vicepresidente per aver reso edotta tutta l'Aula, e in particolare chi ci ascolta, del prosieguo di un tavolo che comunque ha dato dei risultati e dove tutti hanno potuto dare il loro importante contributo.

Dalle ore 09:34 assume la Presidenza il vicepresidente Marguerettaz.

Marguerettaz (Presidente) - Ha chiesto la parola il collega Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Approfitto anche io di queste comunicazioni, innanzitutto per associarmi a quanto testé rappresentato dal collega Aggravi rispetto alla convocazione dei capigruppo, impegno che il Presidente della Regione aveva preso all'interno di quest'aula e che ad oggi si può tranquillamente definire come ignorato; né un messaggio, né una mail, né una qualsiasi comunicazione, anche informale è giunta per lo meno ai capigruppo di minoranza, mi pare di poter confermare, guardo anche i miei dirimpettai, nessuna comunicazione giunta e quindi siamo di fronte a questa attesa nel comprendere se mai verremo convocati; peraltro abbiamo visto che il Presidente della Regione dichiarazioni pubbliche ne ha fatte anche sui giornali e magari il tempo lo avrebbe avuto anche per dirlo ad altri. È così e prenderemo atto delle mosse future.

Oltre a questo però il vicepresidente Bertschy ha anche trattato un argomento che a noi sta particolarmente a cuore, cioè la questione delle misure o il superamento delle misure di contenimento. Abbiamo letto le dichiarazioni di queste settimane, che peraltro sono anche scaturite rispetto a un ordine del giorno che l'opposizione ha presentato relativamente al superamento di certi conteggi, l'opposizione chiedeva di superare il sistema dei conteggi e di essere parte attiva in questo superamento nel dire che bisognava distinguere coloro che venivano ricoverati per patologie Covid-dipendenti e coloro che invece, come ad esempio chi deve partorire, viene sottoposto a tampone e risulta positivo ma chiaramente non è ricoverato in Ospedale perché ha problemi legati al Covid ma è incidentalmente positivo.

A questo ordine del giorno non era stato dato corso, è stato bocciato dalla maggioranza, però poi siamo stati stupiti nel leggere le dichiarazioni che vanno esattamente nella direzione che noi avevamo indicato, cioè nella conferenza Stato-Regioni è stato chiesto di modificare quella parte di conteggio e di superare addirittura il sistema dei colori, e questa era un'impegnativa, quindi l'ordine del giorno è stato bocciato ma poi gli è stato dato corso. L'altra parte dell'impegnativa era fare esattamente quello che stanno facendo altre Regioni, soprattutto la Regione Lombardia, quello di presentare pubblicamente un calcolo già scorporato dei ricoveri da Covid che chiaramente non sono strettamente legati ai ricoveri per patologie da Covid ma sono altri tipi di patologie.

Questo perché? Potrebbe sembrare che sia nulla, ma in realtà - e lo abbiamo visto - il fatto di essere classificati come zona arancione e il fatto di essere visti al di fuori non soltanto nelle altre regioni ma anche al di fuori del nostro Paese come una regione che ha grossi problemi di contagio - quando in realtà il contagio è completamente falsato - fa sì che siamo meno attrattivi rispetto al turismo e rispetto alle persone che qui vorrebbero venire e che vorrebbero portare chiaramente anche i propri soldi e magari delle attività, del lavoro per le persone che stanno sul territorio.

Se noi riuscissimo a fornire un report aggiornato che fotografa la situazione di quelli che effettivamente sono i contagi che dipendono dal Covid e di quelli che invece sono soltanto incidentalmente positivi quando entrano in ospedale, si darebbe anche una fotografia reale e si renderebbe anche una fotografia che dà giustizia a quello che invece è il nostro territorio e alla situazione del contagio nella nostra regione.

Questo non si è voluto fare, secondo me e secondo noi, visto che i ricoveri sono poco meno di un centinaio, si sarebbe potuto fare agilmente; non si è voluto prendere questo impegno e si continua su questa strada.

Se posso permettermi, però una cosa mi ha stupito: vede Vicepresidente, in quest'aula a novembre del 2020 si votò una legge che sostanzialmente venne accolta con grande favore da parte della comunità valdostana, perché chiedeva di essere effettivamente protagonisti nella nostra regione e chiedeva di essere responsabili delle scelte che si facevano sul territorio al pari di quello che si fa in Trentino-Alto Adige.

Questa legge vide una grande partecipazione di tutta quest'Aula, a eccezione del gruppo che mi sta di fronte, ovvero il gruppo di sinistra o estrema sinistra che si voglia dire.

Mi ha particolarmente colpito il fatto però di leggere alcune dichiarazioni - firmate anche dal gruppo dirimpettaio - che dicevano: "Ma no, cambiamo, chiediamo una deroga a Roma sul conteggio dei contagi".

Ma come? Quando eravamo venuti in aula e abbiamo votato la legge ci avete detto che bisognava assolutamente seguire le disposizioni ministeriali perché altrimenti sarebbe venuta fuori una catastrofe e adesso chiediamo una deroga al Ministero? Ma è cambiato qualcosa nel vostro pensiero? Oppure ritenete di essere coerenti con quello che avete detto e quello che avete votato la volta scorsa rispetto a quello che invece avete dichiarato recentemente? Perché le due cose non coincidono. Se una parte di quest'Aula può dirsi coerentemente autonomista e quindi ha ritenuto di voler applicare sul nostro territorio quello che viene applicato anche da altre parti, un'altra parte non l'ha fatto ma poi si è smentita con le dichiarazioni.

Qualcuno prenda una posizione e poi la tenga, per il futuro.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Carrel, ne ha facoltà.

Carrel (PA) - Per aggregarmi anche noi come gruppo Pour l'Autonomie alle dichiarazioni fatte nel ribadire la nostra amarezza e delusione ma non stupore del fatto che due settimane fa abbiamo delegato un grande elettore, il Presidente della Regione, non solo il Presidente della Giunta e della maggioranza, a rappresentarci e a eleggere il Presidente della Repubblica e a oggi con i capigruppo non c'è stato nessun tipo di confronto che ci saremmo auspicati già lunedì mattina oppure almeno ieri, quando la capigruppo era già convocata per la riunione di organizzazione dei lavori.

Speriamo di poter avere questo confronto che crediamo utile e necessario, anche se alcuni passi sono già stati fatti e oggi ci troviamo qui a segnalare questa assenza di confronto con almeno i capigruppo del Consiglio regionale.

Per quanto riguarda i contagi e la zona rossa, credo che anche noi, come politici e come istituzioni, troppo spesso abbiamo parlato di zona rossa nell'ultimo periodo e questo ha sicuramente portato dei danni importanti. Tutte le modifiche dei calcoli e degli indici credo che vadano nella direzione giusta, ma dovevano essere fatti già a monte, proprio per evitare questa impasse che si sta creando di zona arancione e zona rossa con conseguenze sul turismo sicuramente molto importanti.

Ben venga che arrivino ma crediamo che comunque siamo in ritardo.

Non aggiungo altro se non chiedere nuovamente, a nome del gruppo di Pour l'Autonomie, un confronto con il grande elettore delegato dal Consiglio regionale.

Presidente - Ha chiesto la parola il vicepresidente Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Non entrerò nel merito delle considerazioni di tipo sanitario, mi permetta collega Manfrin, ma credo che ci sarà del tempo durante la discussione - anche sulle iniziative per l'assessore Barmasse - poi di rendicontare all'Aula l'attività che si sta facendo.

Pur su livelli diversi, ognuno di noi sta cercando di fare nei tavoli di lavoro - nel caso nostro in conferenza Stato-Regioni - tutte le attività necessarie per cercare di rendere il miglior servizio a tutela della situazione sanitaria della nostra comunità e anche della situazione economica.

Per quanto riguarda il confronto col grande elettore, ovviamente non mi posso prendere degli impegni per il grande elettore se non quello di riportare il dibattito e le richieste che sono scaturite in aula - insieme al Presidente del Consiglio - e cercare di sollecitare quantomeno questa azione formativa. Credo che siamo tutti sufficientemente in grado di capire che il confronto andrebbe fatto ogni mezz'ora per l'evoluzione che vediamo in quella sede per le cose che ci vengono raccontate e per la situazione che c'è. Comunque non credo che ci sia indisponibilità in questo senso, quanto meno a valutare un incontro con i capigruppo.