Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1142 del 12 gennaio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1142/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito al perdurare dei disservizi del trasporto pubblico locale all'interno del territorio regionale".

Bertin (Presidente) - Punto n. 14. Risponde il presidente della Regione Lavevaz.

Lavevaz (UV) - - Si chiede con questa iniziativa se sia stata fatta una stima complessiva dei disservizi delle corse cancellate dal 15 ottobre al 31 dicembre; se siano state organizzate delle corse sostitutive; in seguito se sia stata contestata la mancata organizzazione del servizio alle aziende affidatarie e se siano state applicate le eventuali sanzioni previste dai contratti di cui sopra.

Qua ci rifacciamo a una problematica di cui avevamo già parlato credo in un Consiglio d'inizio dicembre: sempre con un'interpellanza dei gruppi di opposizione, si era già fatto il punto sulla situazione allora dei disservizi che derivano, in buon sostanza, dalle misure adottate dal Governo per il contenimento della pandemia, in particolare dal 15 ottobre - come giustamente e correttamente richiamato dall'interrogazione - con l'obbligo del green pass sui luoghi di lavoro.

Come sapete, anche dal 15 febbraio questo farà un ulteriore passo nella direzione del contenimento pandemico con l'inserimento del green pass rafforzato, in particolare sui mezzi pubblici.

Queste disposizioni sempre più stringenti si aggiungono a una situazione - di fatto anche nella nostra Regione - che è piuttosto complessa, come abbiamo detto anche in apertura del Consiglio, riguardo al numero dei contagi e all'effettivo numero di persone che sono oggetto di quarantena in questo momento. L'insieme delle due cose ha provocato tutta una serie di soppressioni di corse che, a seconda della situazione aziendale di diverse società di TPL, hanno portato a delle situazioni un po' diverse. Ho chiesto un report puntuale azienda per azienda che adesso vi illustro.

Per quanto riguarda la SVAP, questa ha reso integralmente il servizio fino al 21 novembre 2021. La navetta rossa non è stata interessata da alcuna soppressione; a partire dal 22 novembre fino al 31 dicembre sono state sospese le corse delle navette verdi in partenza da Piazza Manzetti alle ore 06:30 con frequenza di 45 minuti, eliminando circa il 33% del servizio. Dal 22 novembre al 12 dicembre sono state sospese circa il 27% delle corse dell'autolinea 3, Piazza Manzetti-Montan-Beauregard- Piazza Manzetti in partenza alle ore 07:30 con frequenza oraria fino alle ore 20:19.

La SVAP ha ritenuto opportuno limitare i disagi, concentrandoli su due autolinee che offrono passaggi più ravvicinati, piuttosto che intervenire su aree con un servizio più limitato, il che avrebbe lasciato alcuni territori quasi interamente scoperti dal trasporto pubblico locale.

La Vita S.p.A. ha sospeso circa l'1% dei servizi, prevalentemente sui servizi aggiuntivi e di potenziamento delle corse ordinarie nel mese di ottobre 2021, azzerando del tutto le sospensioni nei mesi successivi.

La società Arriva Italia s.r.l. dal 15 ottobre al 31 dicembre - per cause direttamente riconducibili alla assenza di personale viaggiante non in possesso di certificazione verde - ha soppresso circa mille corse su trentaduemila e cinquecento per una percentuale che si attesta attorno al 3%. Ha inoltre soppresso ulteriori corse per cause non direttamente riconducibili a quelle menzionate, quindi assenze per malattie, congedi INPS, chiusure strade.

Come abbiamo già detto anche nell'interpellanza di dicembre, nonostante uno sforzo da parte delle società anche di sensibilizzazione nei confronti di lavoratori, perché, come è noto, non è a oggi necessario avere il green pass rafforzato, si può benissimo, anche con convinzioni di un certo tipo, somministrarsi un tampone e recarsi sul posto di lavoro. Così non è stato su certi frangenti e dall'altro, come avevamo già detto anche a dicembre, tutto questo si aggiunge a una situazione già di base molto complessa a livello di autisti, di possibilità di avere anche delle persone in sostituzione che non si trovano.

Questo impedisce di fatto anche la possibilità di sopperire con delle sostituzioni piuttosto che di mettere in piedi dei servizi diversi o aggiuntivi alle mancanze strutturali che ci sono.

Per quanto riguarda invece le contestazioni, mi è stato riportato che gli uffici competenti non hanno potuto sollevare contestazioni, in quanto è stato imputato il disservizio, o comunque le difficoltà da parte della società, a cause di forza maggiore, questo proprio anche per delle questioni di capitolati tecnici che impediscono, sostanzialmente, di poter intervenire con delle penali.

Questa è la situazione, ancora molto in divenire, e che dal 15 febbraio in poi potrebbe avere anche degli sviluppi ulteriori, però è chiaro che - non essendoci grandi possibilità di sopperire, in particolare alla mancanza di autisti disponibili - diventa veramente difficile, per non dire impossibile, se non rimodulando le corse, come è stato fatto, laddove manca la forza lavoro, per cercare, quantomeno, di creare il minor disservizio possibile. Tanto di più è veramente difficile poter fare.

Presidente - Per la replica, il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Innanzitutto nel merito di quello che lei ha detto all'esordio della sua risposta, lei ha detto: "Le necessità di contenimento pandemico", come sa molti suoi colleghi e anche molti esperti del settore non parlano più di contenimento pandemico, anche perché se fosse contenimento con i cinquemila contagi che sono in Valle d'Aosta obiettivamente saremmo al di fuori del contenimento pandemico.

Venendo invece all'oggetto della nostra iniziativa, lei la volta scorsa ci aveva risposto dicendo "Eravamo partiti su alcune ditte, per esempio Arriva, con 17%, oggi sono il 4%". Parla di autisti che non si presentavano, "in Vita erano circa il 5,8%, oggi sostanzialmente non c'è più nessuno che non si presenti".

Va tutto bene, però, come lei avrà visto, le notizie che sono state riportate dagli organi d'informazione, ad esempio le segnalo quella notizia che dice "Covid, nuove regole, dal 10 gennaio trasporto pubblico in affanno", non fanno preconizzare una situazione sicuramente felice e facile per i nostri trasporti.

Io ho evocato il contratto di servizio, perché? Perché mi sono letto attentamente tutti i contratti di servizio e giustamente c'era un bivio davanti al quale ci trovavamo, ovvero se incasellare la mancanza del servizio erogato sul mancato servizio, sul fatto che non si è potuto erogare il servizio e quindi bisogna pagare delle penali previste dal contratto di servizio - articolo 36 - oppure se a quel punto le sostituzioni di quelle mancanze sono date da cause di forza maggiore.

Lei mi ha detto, Presidente, che sono cause di forza maggiore. Benissimo, sicuramente prendiamo atto delle sue parole, però il fatto che lei dica che ci sono cause di forza maggiore dovrebbe richiamare la sua attenzione sull'articolo 8 comma 9 del contratto di servizio, che dice: "Ai sensi dell'articolo 36 della legge regionale 29/97, in caso di pubbliche calamità o di interruzione dei servizi per cause di forza maggiore, o comunque quando sia necessario assicurare tempestivamente, ai fini di pubblico interesse, i servizi di trasporto, il Presidente della Giunta regionale può, con proprio decreto, imporre agli esercenti di servizi pubblici di trasporto l'obbligo di assicurare le necessarie comunicazioni, stabilendo le modalità di esercizio dei servizi minimi e gli eventuali compensi da corrispondere agli stessi".

Questa è la possibilità che le viene data dal contratto e lei può eventualmente erogare, come dice l'articolo 10 comma 7: "Al verificarsi dell'abbandono della sospensione di servizio da parte del gestore nei casi diversi da quelli previsti al comma 2 del presente articolo, la Regione può sostituirsi a essa senza formalità di sorta per l'esecuzione di ufficio del servizio, con diritto di rivalsa delle spese sostenute. In tale ipotesi, per lo svolgimento del servizio, la Regione potrà avvalersi di altre imprese nel rispetto della normativa vigente e ponendo i relativi costi a carico del gestore".

Il comma 2 dice che l'effettuazione del servizio non può essere interrotta né sospesa.

Significa, Presidente, che ci troviamo di fronte a un interesse pubblico prevalente di garantire le comunicazioni e di garantire i trasporti a tutti i cittadini valdostani.

Una successiva modifica del contratto, che lei potrà vedere nell'allegato 2 che ha aggiornato il contratto rispetto alla scadenza dall'originario giugno 2022 al giugno 2027, ha prorogato per tutte le ditte che fanno trasporto di cinque anni così, è avvenuto nel 2015, qui abbiamo parlato di servizi minimi, si dice che "Con riferimento al contratto di servizio, articoli 8, 10, 11 e 12, tutti i servizi vengono equiparati ai servizi minimi", quindi tutti i servizi che oggi vengono erogati da parte delle aziende che fanno trasporto, sono equiparati ai servizi minimi. Significa che per tutti i servizi che vengono erogati oggi, ogni corsa che salta è considerata un servizio minimo.

Questo significa, Presidente, che lei ha la possibilità e la facoltà d'indicare delle aziende ulteriori per poter dare quel servizio di cui i cittadini hanno la necessità.

Lei mi dice che sono state cancellate per esempio dalla ditta Arriva mille corse; ebbene, noi abbiamo numerose ditte sul nostro territorio, ma anche al di fuori, che potrebbero tranquillamente erogare un servizio di questo tipo. Le aziende non trovano il personale? Non possono erogare un servizio per tutta una serie di motivazioni? Bene, ci sono delle aziende che possono essere chiamate, secondo il contratto di servizio, e che possono erogare questo servizio aggiuntivo, però non si tardi a chiamarle e si agisca in fretta, perché come già preconizzato anche dagli organi di informazione, qui i disservizi continuano ad avvenire e che sia una corsa o che sia un milione, comunque è un servizio minimo e va garantito.