Oggetto del Consiglio n. 1138 del 12 gennaio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1138/XVI - Interrogazione: "Verifica dell'emissione di misure cautelari nei confronti di personale ATA in servizio presso plessi scolastici della regione".
Bertin (Presidente) - Possiamo passare al punto n. 10 all'ordine del giorno. Risponde il presidente della Regione Lavevaz.
Lavevaz (UV) - Questa interrogazione riguarda una questione piuttosto delicata che è stata riportata in onore della cronaca nelle settimane passate, riguarda una notizia concernente lo spaccio di droga in bassa Valle e segnalazioni concernenti la presenza tra i destinatari, come richiama l'interrogazione, alcune persone che sono assunte con chiamata pubblica presso i plessi scolastici della nostra regione.
Con questa interrogazione si chiede se le summenzionate segnalazioni rispondano al vero, in caso affermativo se i soggetti siano attualmente in servizio presso i plessi scolastici e se siano state intraprese delle iniziative per evitare che i summenzionati soggetti vengano a contatto con gli studenti.
In data 30 dicembre 2021 i competenti uffici del Dipartimento personale hanno appreso la notizia diffusa dalla stampa locale della applicazione di misure cautelari personali a carico, tra i vari indagati, di un dipendente regionale assunto a tempo determinato in qualità di ausiliario e in servizio presso una struttura educativa dipendente della Regione nell'ambito di un'indagine concernente reati di cessione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Con nota in data 31 dicembre è stata pertanto richiesta al Giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Aosta la trasmissione di copia del provvedimento di applicazione della misura cautelare per le determinazioni di competenza del Dipartimento personale e organizzazione.
Alla data di oggi, l'istanza è risultata ancora al vaglio del GIP per la necessaria autorizzazione ma il dipendente non ha ripreso servizio in quanto fruisce di un istituto di assenza.
Una volta esaminato il provvedimento di applicazione della misura cautelare, la competente struttura valuterà, ove ne ricorrano i presupposti, la sospensione cautelare dal servizio del dipendente.
Presidente - Per la replica, il consigliere Manfrin ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Devo dire che questa è una notizia che mi ha particolarmente colpito, anche perché, da informazioni assunte, se il soggetto attualmente è in forza a una struttura situata nel Comune di Aosta - così non facciamo nomi - bisogna anche dire che lo stesso soggetto lo scorso anno lavorava invece in una struttura scolastica situata nel Comune di Verrès. Significa che questo soggetto, la cui colpevolezza dovrà essere dimostrata e quant'altro, è stato oggetto di misura cautelare - fra le sette che sono state sollevate dai Carabinieri della Compagnia di Saint-Vincent Châtillon - per un tipo di reato particolarmente odioso che è, appunto, la cessione di sostanze stupefacenti.
Credo che non ci sia necessità di evidenziare la gravità rappresentata dal fatto che una persona che spaccia sostanze stupefacenti sia in servizio all'interno di una struttura dove ci sono dei minori che vanno a scuola e credo che non possa rassicurare la risposta del Presidente quando dice che la persona attualmente sta usufruendo di una "vacanza", di ferie, e che non abbia ripreso servizio perché significa, Presidente, così come lei giustamente ha detto, che se la persona decidesse di terminare queste ferie e volesse rientrare in servizio, potrebbe tornare a lavorare nella struttura, peraltro la struttura di Aosta accoglie anche ragazzi della scuola primaria, io obiettivamente di fronte a una scena di questo tipo inorridisco.
Comprendo che si debba attendere la risposta del GIP, però credo che i fatti siano di una gravità tale da richiedere una cautela e soprattutto un intervento celere per appurare i fatti e quindi procedere all'eventuale sospensione disciplinare cautelare, per evitare che una persona gravemente indiziata di aver commesso dei reati così odiosi, soprattutto in relazione eventualmente alla cessione di stupefacenti nei confronti di minori, possa ripetere questi comportamenti o possa venire a contatto con dei minori all'interno delle nostre istituzioni scolastiche.