Oggetto del Consiglio n. 1123 del 16 dicembre 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 1123/XVI - D.L. n. 46: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste (Legge di stabilità regionale per il triennio 2022/2024). Modificazioni di leggi regionali".
Bertin (Presidente) - Alla presenza di 34 Consiglieri possiamo riprendere i lavori del Consiglio di quest'oggi. Nello schemino che vi era stato inviato a questo punto sarebbero previste, dopo la votazione del DEFR, le dichiarazioni di voto congiunte sui tre DL. Procediamo in questo modo o le spostiamo dopo la legge di bilancio? Procediamo pertanto all'analisi del DL 46 e alla votazione. Sono pervenuti su questo disegno di legge tre emendamenti dell'assessore Barmasse, due emendamenti dell'assessore Sapinet e del consigliere Carrel, un emendamento dell'assessore Bertschy, sette emendamenti del Presidente della Regione, tre emendamenti dei gruppi della Lega e di Pour l'Autonomie e del consigliere Baccega, due emendamenti di PCP, sette emendamenti del gruppo Pour l'Autonomie e un sub-emendamento della Lega e Pour l'Autonomie e dell'assessore Sapinet. Un numero consistente di emendamenti come si può vedere. Passiamo pertanto all'analisi dell'articolato della legge.
Sul primo articolo c'è un emendamento del PCP sostitutivo. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - È un emendamento che corrisponde a quello che abbiamo presentato al DEFR, è sostitutivo di quanto contenuto nell'articolo 1, che prende comunque in considerazione per l'anno 2022 la riduzione dell'imposta sul reddito per quanto riguarda la fascia fino a 15 mila euro, con un'aliquota a zero fino a 15 mila euro. Quello che noi proponiamo è una rimodulazione che in buona sostanza prevede che ci siano delle fasce e riarticola quindi l'imposta a zero fino a 15 mila euro di reddito, com'è nell'attuale disegno di legge, 0,90 l'aliquota per chi è nella fascia tra 15.001 e 28.000 euro di reddito, 1,23 per la fascia da 28.001 a 55.000, 1,90 per la fascia successiva che arriva a 75.000 e 2,20 per la fascia più alta. L'obiettivo è quello di diversificare e di caratterizzare l'imposta in modo progressivo con lo scopo, come ho già evidenziato, di dare un sollievo fiscale per le fasce meno abbienti. Sottolineo che l'imposta rimarrebbe comunque stabile per la maggior parte dei contribuenti. L'emendamento trova copertura per i 200 mila euro aggiuntivi, per cui non si autofinanzia, nella missione 5, programma 5002.
Abbiamo fatto con gli uffici anche una simulazione riguardante appunto la situazione che si genererebbe con la riduzione dell'aliquota e, com'è già stato anche evidenziato dal collega Aggravi, che ovviamente non sostiene - lo ha spiegato - questo emendamento, non ci sarebbe una grandissima differenza intanto in quelle che sarebbero le conseguenze per le casse regionali e l'ho evidenziato. Ma a noi pare che sarebbe importante pensare alla fascia 15 mila-28 mila, che non è una fascia così piccola, per avere comunque una differenziazione rispetto a quella che è considerata la fascia media. È stato detto che basare una manovra semplicemente sul principio di chi ha di più paga di più e chi ha di meno paga meno è semplicistico, è stato un po' questo il senso dell'intervento mi sembra di aver capito. Certamente ci sono altre misure e altri sistemi di intervenire però questo riguarda una situazione che si basa sulla fotografia della realtà. La fascia tra 15 mila e 28 mila euro, che è quella che beneficerebbe di questa riduzione qualora venisse accettata, comprende circa 33 mila contribuenti, che non è di certo poco, mentre la fascia fino a 15 mila, che ora sarebbe interessata dal disegno di legge, è di 20 mila persone, quindi si amplierebbe ovviamente la platea di coloro che sono in una fascia di reddito più bassa e che avrebbero un beneficio da questo emendamento.
Presidente - La parola all'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Com'è stato richiamato dal Presidente della Giunta all'inizio del dibattito di questa mattina, più che dibattito all'inizio delle votazioni sul DEFR di questa mattina, la scelta che il Governo ha fatto di non intervenire sul DEFR è fondamentalmente legata a un aspetto logico: il DEFR, come, tra l'altro, richiamato anche da alcuni colleghi di minoranza, è fondamentalmente il documento di indirizzo politico di un Governo stesso, per cui il fatto di intervenire emendando un documento di Governo diventa difficile da spiegare perché a quel punto converrebbe quasi quasi far parte della compagine di Governo, mentre un emendamento portato al DL 46 ha una matrice più organizzativa e anche più "amministrativa" per cui, secondo me, è correttissimo il fatto di intervenire rispetto a una proposta come quella presente.
Lo dico subito: ci asterremo rispetto a questa proposta per alcuni motivi, quasi tutti di natura tecnica tranne uno di matrice politica. Quello di natura tecnica è legato a due aspetti: il primo è che questa è una continua riproposizione, nel senso che questo emendamento è già stato proposto tel quel o quasi negli anni passati e, tra l'altro, dalla stessa compagine politica. Se ai tempi poteva essere un'evidenza amministrativo-politica, in questo momento invece non lo è per alcuni motivi: primo fra tutti in questo momento siamo in attesa, ne abbiamo già anche dibattuto in aula, degli esiti di una legge delega sull'intera riformulazione del fisco italiano e non è un caso infatti che anche l'IRPEF di riferimento preveda che si intervenga con uno sgravio, lo avrete visto nella nostra proposta sulla legge di stabilità, solo sull'annualità 2022 perché sulla 2023 e sulla 2024 anche gli uffici sono in attesa di fare delle valutazioni.
Secondo aspetto non secondario: questo emendamento comporterebbe un onere, quindi di fatto prevedrebbe un aumento di spesa di circa 200 mila euro, passando da 2 milioni e mezzo di euro, che è il costo attuale della proposta del Governo all'interno della legge di stabilità, a 2.700.000 euro di costo e, di conseguenza, già solo per questo motivo, si è cercato di non intervenire sul bilancio per tutta una serie di ulteriori motivi a esso collegati.
Ultimo aspetto, e secondo me non da meno, è il fatto che è annosa la questione inerente l'equità soprattutto sui criteri progressivi dell'IRPEF ed è annoso anche il concetto di equità così come quello di sviluppo, come richiamato, tra l'altro, questa mattina dal collega Aggravi quando lo stesso tipo di emendamento, di fatto, è stato inserito sul DEFR utilizzando la leva fiscale.
Sono in fase di studio tutta una serie di analisi da parte di organismi molto più qualificati del sottoscritto, a partire dalla Banca d'Italia, rispetto sia agli effetti propulsivi che agli effetti appunto di equità nell'utilizzo della leva fiscale tout court. Figuratevi se questo viene analizzato su tutta una serie di imposte dirette e indirette. Figuratevi che effetto può avere in termini sia propulsivi che di equità l'intervento su una singola voce come quella dell'addizionale IRPEF. Per questo motivo pertanto il Governo chiede assolutamente di astenersi su questo tipo di proposta.
Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Parto da un'affermazione che ho sentito: non si interviene sul documento di economia e finanza da parte della maggioranza e del Governo perché questo significherebbe intervenire sulle proprie decisioni e, di fatto, in qualche maniera sconfessarle. Poi però vediamo, e lo abbiamo visto perché abbiamo votato prima della pausa pranzo, che di emendamenti ne sono stati presentati, sia dalla maggioranza, sia alcuni anche dall'opposizione, pochi sono stati accettati; quindi questa affermazione vale in certe situazioni e in certe altre no, ma tanto ormai che ci siano due pesi e due misure mi sembra che sia più che assodato.
Sul fatto che l'emendamento ripropone qualche cosa di già presentato in passato, ebbene sì, credo che non sia una caratteristica soltanto di questo emendamento ma anche di altre situazioni e di altre proposte che arriveranno per questo disegno di legge, per altri, o comunque sono cose che sono successe anche nel passato, anche a fronte della situazione della legge delega su cui non possiamo aprire adesso una discussione, però la sua ragion d'essere ce l'ha.
Un'ultima cosa: pesa per 200 mila euro, quindi ovviamente comporta delle variazioni: su un bilancio che è di oltre un miliardo e mezzo credo che 200 mila euro per un contributo di questo tipo, riguardante problemi delle fasce più deboli, non sarebbe una grande somma da trovare se si volesse.
Presidente - Metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 18
Favorevoli: 2
Contrari: 16
Astenuti: 17 (Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Rosaire, Sapinet)
L'emendamento è bocciato.
Metto in votazione l'articolo 1... consigliere Aggravi pardon, a lei la parola.
Aggravi (LEGA VDA) - Semplicemente per intervenire sull'articolo e anche fare una premessa di metodo per quello che riguarda l'atteggiamento del mio gruppo sulle votazioni del DL.
Ovviamente voteremo a favore di questo articolo e, collegandomi un po' anche all'intervento che ho fatto sullo stesso tema riguardo a quella che era già stata la proposta delle colleghe Minelli e Guichardaz sul DEFR, ovviamente noi siamo a favore per gli sgravi fiscali e non per l'aumento dell'imposizione ancorché di bassa entità. Non crediamo e rifuggiamo la logica delle redistribuzioni perché almeno io, forse non tutti i miei colleghi ma io dico che la redistribuzione è bene che la faccia la società e il mercato più che una mano sinistra e invisibile, a fronte di questo io annuncio che d'ora in avanti voteremo i singoli articoli sulla base della coerenza del nostro programma e del nostro pensare e poi ovviamente sul voto complessivo ribadiremo già quanto fatto e quanto espresso in Commissione.
Una battuta sull'articolo: devo anche un po' ritirare le mie solite accuse nei confronti dell'ala sinistra di questa maggioranza perché sia sul voto dell'emendamento sul DEFR ma soprattutto anche su questo, noto con piacere che ci sono dei colleghi a Sinistra che si sono ricreduti e che quindi si stanno riavvicinando al campo capitalista dell'ideologia, in particolare vedo e ho apprezzato molto il voto di astensione dei colleghi Jean-Pierre Guichardaz e Padovani e soprattutto il voto contrario di qualcun altro sull'altro emendamento, quindi ritiro le accuse di Sinistra sovietica, forse c'è una Sinistra che si sta rendendo pian piano più liberale e quindi questa è una cosa buona perché giustamente, quando un peccatore si redime, è bene che venga giustamente accolto nella grande famiglia di chi finalmente ha capito che, oltre all'odio sociale, c'è una possibilità, ovvero quella che il mercato gli offre.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Padovani.
Padovani (FP-PD) - Per fatto personale. Vede, collega Aggravi, la ringrazio per l'accoglienza nel suo campo ma la rifiuto. Io condivido le motivazioni tecniche per le quali abbiamo dovuto astenerci su questo emendamento, continuo invece a ritenere opportune le politiche redistributive di equità e non si preoccupi che continuerò a portarle anche all'interno della mia maggioranza, che, come tutti sanno, è composita e come tale discute e lo fa anche in pubblico senza vergognarsene e senza avere paura.
Presidente - È un fatto personale nel senso che è stato interpretato un voto di un altro, ha specificato il voto. La parola al consigliere Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Una sola battuta, Presidente: non è una questione tecnica o, meglio, per il collega Padovani la questione tecnica si chiama poltrona e appartenenza a questa maggioranza.
Presidente - Mettiamo in votazione... la parola al consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Ritengo che sia assolutamente necessario intervenire a questo punto e lo faccio con una riflessione, al di là del fatto personale, cioè sostanzialmente si dice: "votate una cosa" e qualcuno si offende e la considera un insulto ma ne prendiamo atto. Vede, collega Padovani, la politica redistributiva, e soprattutto la politica redistributiva che lei intendeva e intende, da quelle che sono sue dichiarazioni, mettere in atto, era ricompresa nell'emendamento che lei ha bocciato, ma io non sarò così positivo come il collega Aggravi è stato. L'emendamento è votato ma l'articolo non è ancora votato, quindi io sono certo che tutta quest'Aula a questo punto e tutta la sua parte politica, quella piccola, microscopica area sinistra che la sostiene guarderà con molta attenzione il voto che lei andrà a esprimere tra poco e quindi avremo modo tra poco, secondo me, di valutare quella che sarà la sua appartenenza e la sua condivisione o meno di questa politica redistributiva che lei ha esaltato poco fa.
Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Rispondo anche al collega Manfrin, noi comunque questo articolo lo voteremo perché, rispetto alla situazione che si andrebbe a creare, comunque è migliorativo, quindi la nostra proposta era una proposta che andava nel senso, secondo noi, di una maggiore equità ma comunque apprezziamo il fatto che sia migliorativo rispetto alla situazione, quindi per PCP ci sarà il voto favorevole a questo articolo.
Presidente - Metto in votazione l'articolo 1. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
L'articolo è approvato all'unanimità.
All'articolo 2 c'è l'emendamento sostitutivo, emendamento n. 1 di Pour l'Autonomie. Ha chiesto la parola il consigliere Carrel per l'illustrazione.
Carrel (PA) - L'articolo 2 del DL 46 va ad abrogare l'articolo 7 della legge regionale n. 14 del 15 giugno 2015. Quello che noi proponiamo con questo emendamento invece è di modificare l'articolo 7 di questa legge, che predispone delle disposizioni in materia di prevenzione, contrasto e trattamento della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico prevedendo la possibilità nelle future leggi di stabilità di utilizzare e aumentare l'aliquota IVA e IRAP per le sale da gioco, ovviamente capiamo bene che non è ora il momento di utilizzare questa leva ma, dal nostro punto di vista, è opportuno mantenere la possibilità per questo Consiglio tramite la legge di stabilità di operare su questa leva, che, dal nostro punto di vista, ha un duplice fine: quello di disincentivare il gioco d'azzardo e quindi anche tutto l'aspetto legato alla ludopatia e dall'altra parte ovviamente avere una leva su cui giocare per aumentare in futuro le nostre entrate. Ripeto: non è ovviamente una richiesta di utilizzare quest'aliquota in questo periodo storico in cui riconosciamo vi è una situazione di crisi generale, però vi è la volontà di lasciare questa possibilità al Governo e al Consiglio per i prossimi anni.
Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Per i motivi espressi dal collega Carrel e per le analisi che abbiamo fatto in maggioranza sia sulla finalità richiamata in termini di principio legislativo che anche per teoria e soprattutto per coerenza legislativa riteniamo che la proposta di emendamento possa assolutamente essere approvata e che, di fatto, questa formulazione dell'articolo 7 della legge n. 14 del 2015 sia assolutamente in linea con le possibilità che è giusto vengano lasciate per intervenire qualora lo si ritenga opportuno.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Ovviamente noi ringraziamo i colleghi di PA per la presentazione di questo emendamento, un emendamento che condividiamo appieno e di cui condividiamo le finalità, effettivamente la legge di cui parliamo ha ricevuto il nostro pieno appoggio ed è stata chiaramente anche oggetto di alcuni interventi che hanno accelerato l'entrata in vigore e con questa possibilità non si cancella la facoltà di manovrare la leva fiscale nei confronti di questa tipologia di aziende ma, in realtà, si lascia aperta la possibilità di quella che riteniamo sia la cosa più giusta da fare sia in un'ottica di disincentivo che di prevenzione, sia in un'ottica chiaramente di tutela delle persone più deboli.
Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Per dire che anche il gruppo PCP voterà con favore questa norma, che è sicuramente migliorativa rispetto all'articolo che aveva presentato la Giunta, quindi ci vede assolutamente d'accordo. Permettetemi anche di dire che proprio sul gioco d'azzardo il presidente Rollandin allora aveva fatto una forte azione, quindi anche per questo si vede la sua sensibilità ancora oggi rispetto a questo tema.
Presidente - Metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 34
L'articolo è approvato all'unanimità.
Passiamo a questo punto all'articolo 3. Posso dare lo stesso risultato? Lo metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 34
L'articolo è approvato all'unanimità.
Metto in votazione l''articolo 4. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 22
Favorevoli: 22
Astenuti: 12 (Aggravi, Brunod, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
Articolo 4bis, emendamento n. 2 del PCP. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Questo articolo invece riguarda il punto del programma di legislatura di cui aveva già accennato questa mattina la consigliera Minelli, ossia quell'inizio di proposta che era stata condivisa da tutti rispetto alla legge di sobrietà, che vedeva l'equiparazione delle indennità del Presidente del Consiglio a quella dei componenti della Giunta. Sottolineiamo che naturalmente questo non prevede degli oneri, ma piuttosto invece ha dei risparmi e che quindi si tratta solo di applicare o meno quanto sta nel programma di legislatura.
Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.
Lavevaz (UV) - Molto velocemente su questo sennò poi esce un altro comunicato stampa che non rispondiamo e non siamo corretti, anche se ho motivato molto chiaramente questa mattina perché non rispondevamo. Questo è un argomento effettivamente che è e rimane nel programma di legislatura; il programma di legislatura ha una envergure di cinque anni, le cose che non sono state inserite sul DEFR di quest'anno è perché probabilmente non si faranno nel 2022. Questo nella fattispecie è un argomento complesso che non ha senso affrontare in una maniera specifica legata alla sola indennità del Presidente del Consiglio, è un ragionamento più ampio che va visto nella sua complessità, peraltro c'è la facoltà di autoridursi l'indennità, cosa che il Presidente del Consiglio ha fatto, lo può fare anche lei se ritiene, quindi lo possiamo fare tutti, nel complesso il discorso lo vedremo in maniera più compiuta.
Presidente - Metto in votazione l'emendamento... ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Soltanto per ricordare che, come ha detto il presidente Lavevaz, ci si può ridurre l'indennità, il Presidente del Consiglio non è il solo ad averlo fatto, ma qui il discorso è tutto un altro e lo sappiamo benissimo, così come sappiamo quanto lei dice ora e cioè che c'è tempo, il programma dura cinque anni e via di questo passo. Questa norma specifica era quella che si era concordato nel programma di affrontare per prima e in breve tempo. Constatiamo quindi che anche questa è una delle cose che nella nuova maggioranza vengono meno e non hanno l'importanza che vi era stata riservata precedentemente.
Presidente - Metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 2
Favorevoli: 2
Astenuti: 33 (Aggravi, Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Distort, Foudraz, Ganis, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Lavy, Malacrinò, Manfrin, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Perron, Planaz, Restano, Rollandin, Rosaire, Sammaritani, Sapinet, Spelgatti, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
Vi è l'emendamento all'articolo 4bis della Lega, PA, Baccega. Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Il bon de chauffage, come sappiamo tutti, nasce come un sostituto, direi un succedaneo dei famosi buoni di benzina e fino a un certo punto ha sostenuto le necessità delle famiglie valdostane in difficoltà. È stato detto che l'assessore Guichardaz ha poi provveduto a cancellare questo bon de chauffage; in realtà, non si è detto esattamente la verità. L'assessore Guichardaz si limitò a togliere i fondi o a non riempire il capitolo dicendo che poi sarebbe stato onere del Governo successivo riempire nuovamente quel capitolo e quindi rendere di nuovo disponibile il bon de chauffage, quindi questa facoltà è, grazie a questo emendamento, nuovamente possibile, quindi si va esattamente nel solco di quello che l'assessore Guichardaz ai tempi disse e dunque ci auguriamo che questo possa confortarlo nella sua decisione. Questo buono invece, come dicevo, era diventato in breve tempo un valido aiuto alle famiglie soprattutto in difficoltà che, grazie a quell'ausilio, riuscivano a trovare un sostegno nelle gravose spese di riscaldamento. La cancellazione ha aperto un grosso vuoto che si è ulteriormente ampliato con l'arrivo della crisi pandemica come sappiamo tutti. La recessione, lo abbiamo detto durante la discussione del bilancio, come ha detto e dice lo stesso DEFR presentato dal Governo e approvato, è stata particolarmente violenta per il sistema economico valdostano in quanto caratterizzata da specializzazioni settoriali e aspetti dimensionali che lo hanno reso più vulnerabile di altri territori alle conseguenze della pandemia. Sempre nel DEFR, possiamo trovare ampi spunti relativi alla povertà della nostra Regione: ad esempio, nella parte in cui viene scritto che le conseguenze dell'emergenza sanitaria caratterizzano ancora il quadro economico sociale e regionale. Passando agli aspetti più prettamente sociali, si dice: "il permanere di una situazione economica complessa ha certamente contribuito ad ampliare la fascia di popolazione più esposta ai rischi di esclusione e povertà. Un'analisi sempre del DEFR, che chiaramente prendiamo come spunto perché riporta i dati e l'analisi socio-economica di cui purtroppo noi non possiamo disporre, quindi utilizziamo quelli che vengono pubblicati, è quella appunto che viene effettuata dal DEFR, ovvero quella relativa alla composizione della spesa. Quel dato evidenzia come nel 2020 nella nostra Regione la voce più consistente, oltre un terzo del totale, il 36,4 percento, afferisca all'abitazione e ai servizi connessi: acqua, elettricità, gas e altri combustibili. "È di tutta evidenza - c'è scritto sempre nel DEFR - come nel paniere della spesa delle famiglie della nostra Regione tendono più a pesare più le spese per le abitazioni e i servizi connessi" e tra questi la voce principale la troviamo nel riscaldamento che è oggetto di questo emendamento. La legge che per mezzo di questo emendamento andiamo a riattivare è ovviamente la n. 43/2009, che nella sua descrizione - quella del 2009 - si pone quale obiettivo da raggiungere quello di sostenere finanziariamente le famiglie in ragione dei sovra-costi derivanti dalle condizioni climatiche alpine mediante concorso alle spese per il riscaldamento domestico. Com'è di tutta evidenza, la condizione dei sovra-costi derivanti dalle condizioni climatiche alpine non è mutata da allora ma mutate, eccome, sono le condizioni socio-economiche di allora. Tutti noi infatti ricordiamo bene che l'anno 2009 fu uno degli ultimi delle cosiddette "vacche grasse" prima della crisi economica, quella definita dallo spread e tutto il resto che si abbatté sul nostro Paese così come sulla Regione. A quella particolare crisi ne ha fatto seguito un'altra, se possibile, peggiore, ovvero quella pandemica, che ha coinvolto migliaia di famiglie valdostane e che la crisi abbia morso con forza lo evidenziano sempre i dati. In maniera più generale abbiamo preso atto della crescita della percentuale di individui in povertà relativa, che dal 4,9 percento del 2019 passa a 6,9 il 2020. Come sempre però questo dato, soprattutto in una piccola comunità, inevitabilmente impreciso, lo confermano i dati relativi alle domande giunte in relazione all'articolo 26 di cui abbiamo parlato, che stimano invece in maniera molto più importante la povertà della nostra Regione.
Un altro dato che va valutato con attenzione sono i rincari spaventosi che l'energia sta raggiungendo e per gli ulteriori aumenti previsti per il 2022, infatti senza un intervento del Governo, secondo gli esperti di nomisma, dal 1° gennaio la bolletta del gas avrà un balzo del 50 percento, quella dell'elettricità tra il 17 e il 25, aumenti da capogiro causati dalle forti tensioni nei prezzi dell'energia su mercati internazionali. Tensioni che avranno così un impatto inevitabile sul prossimo aggiornamento tariffario che sarà deciso da ARERA, l'Autorità di regolazione per l'energia delle reti e dell'ambiente. Gli allarmi sono stati lanciati da numerose associazioni spiegando come i possibili aumenti andranno ad aggiungersi a quelli già scattati nel 2021. La spesa della famiglia tipo per le bollette di luce e gas potrebbero raggiungere record di 3.368 euro l'anno, con un incremento di 1.227 euro rispetto alla spesa sostenuta nell'ultimo anno, un quadro che avrebbe un impatto fortissimo sulle tasche degli italiani, rappresenterebbe un massacro per le famiglie trattandosi di spese primarie e irrinunciabili. Questo chiaramente è un riassunto delle condizioni. Abbiamo la condizione di povertà che chiaramente è confermata, la condizione di necessità data dai rincari che sicuramente si sta avvicinando e la condizione che la nostra orografia ci impone.
In ultimo, e non meno importante, abbiamo ascoltato durante l'intervento dell'assessore Marzi il suo importante appello durante la sua relazione, nella quale ha detto e concluso: "la cura e l'attenzione di questa finanziaria e la tutela della persona e delle famiglie rende quindi questo bilancio prerogativa di tutte e di tutti noi, ponendo a fattor comune non soltanto i singoli diritti individuali, ma le esigenze che ci rendono una vera comunità, prima tra tutte il dovere dei più forti di occuparsi dei più deboli, insomma, il dovere di essere buoni", ecco, con questo emendamento più buoni possiamo esserlo per tutti.
Presidente - Metto in votazione... ha chiesto la parola il consigliere Rollandin, ne ha facoltà.
Rollandin (PA) - Volevo solo sottolineare che questa iniziativa ci vede concordi, anche perché in tempi non sospetti, già un anno e mezzo fa, avevamo sottolineato il costante aumento di una serie di necessità delle famiglie per cui avevamo anche sottolineato e proposto appunto degli interventi che potessero ridurre le difficoltà che oggi le famiglie hanno soprattutto sul discorso energetico, che poi sia la luce, il gas, e su questo credo che non ci sia stato nessun tipo di intervento. Non parliamo poi dell'aspetto della circolazione delle autovetture, tutto questo è già stato illustrato e credo che anche su questo ci fossero iniziative che andavano nella direzione... adesso si sta giustamente valutando su un tema diverso, però il problema reale per le famiglie è che i costi oggettivi e quotidiani stanno aumentando in termini molto, molto pericolosi. È quindi più che evidente che un'iniziativa del genere può portare beneficio alle famiglie.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (GM) - Anche noi facciamo una riflessione, abbiamo firmato e aderito con convinzione a questo emendamento, come al prossimo, che è il contributo una tantum per "Naître Valdôtain", semplicemente perché abbiamo messo al centro del nostro percorso la famiglia, abbiamo voluto dare più forza al concetto di famiglia, sappiamo che in questo momento sono tante le famiglie fortemente in difficoltà e quindi noi con convinzione voteremo sia questo che il prossimo emendamento.
Presidente - Metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 16
Favorevoli: 16
Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
Passiamo all'emendamento n. 2 della Lega-PA sull'articolo 4ter. Ha chiesto la parola il consigliere Carrel.
Carrel (PA) - Più volte in quest'aula abbiamo parlato del decremento delle nascite, delle difficoltà che tutti dobbiamo affrontare per questo crollo di nascite, ne parliamo quando parliamo di scuola, quando parliamo di comunità di montagna, quando parliamo delle nostre piccole realtà e dei nostri piccoli numeri. Proprio ieri su "La Stampa" vi era un articolo dal titolo: "La nascita del primo figlio può aspettare: meno 46 percento". Dal 2008 al 2020 sono in calo del 46 percento le nascite del primo figlio, circa 14 punti percentuali in meno rispetto alla media nazionale. Ritengo che questo emendamento che proponiamo insieme ai colleghi della Lega e al collega Baccega sia un contributo una tantum dal titolo "Naître Valdôtain" per cercare di dare un piccolo aiuto, perché siamo ben consapevoli che 600 mila euro siano un piccolo contributo, ma un contributo anche simbolico per rappresentare la vicinanza della classe politica a un problema e al come possiamo pensare di affrontare questo problema.
Abbiamo parlato - e lo ha ben citato il collega Manfrin prima durante la presentazione di questo DEFR - dell'importanza della centralità della persona e della famiglia. Questo è un secondo emendamento che va proprio in quella direzione: cerca di dare delle risposte a un problema vero, a un problema di cui abbiamo preso coscienza ormai tutti e che vuole smuovere la politica in questa direzione. Ovviamente non siamo entrati nei dettagli dei requisiti e di come verranno erogati questi soldi, abbiamo predisposto un fondo di 600 mila euro, dopodiché sarà la Giunta regionale che insieme alla Commissione competente analizzerà i limiti di reddito e magari anche delle differenziazioni dal primo-secondo figlio o comunque ogni iniziativa è sicuramente da valutare e da condividere con la Commissione. Crediamo quindi che questo sia un emendamento che vada nella direzione di mettere realmente al centro la famiglia e realmente al centro le esigenze della nostra comunità, che vede, ahimè, sempre meno nati e questo crea dei problemi che ci hanno ben rappresentato sia l'assessore Caveri, ma anche l'assessore Marzi, perché poi si traduce in numeri, si traduce in attività produttiva, in lavoro, in tasse, in possibilità poi di crescere come intera comunità e non solamente come singoli.
Presidente - Possiamo mettere in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 14
Favorevoli: 14
Astenuti: 20 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
All'articolo 5 c'è l'emendamento n. 2 di Pour l'Autonomie. Ha chiesto la parola il consigliere Carrel per l'illustrazione.
Carrel (PA) - Questa è un'iniziativa che di fatto deriva da due iniziative che abbiamo portato in aula in merito alla necessità di dare maggiore trasparenza ai bandi, condivisa anche con l'assessore Lavevaz, il quale ci aveva appunto sottolineato come, per pubblicare tutti i bandi degli enti che facevano dei concorsi all'interno della regione, era necessaria una modifica del Regolamento. La necessità è quella di dare maggiori informazioni per poter permettere a tutti di partecipare, sappiamo benissimo che siamo in un momento in cui spesso, ahimè, i bandi non vengono valorizzati e pubblicizzati come si dovrebbe, i mezzi di informazione faticano perché i siti da seguire sono tanti, tutti gli enti e anche le Unités effettuano dei bandi e li pubblicizzano sul loro sito, ma credo che possa essere utile per tutti avere un sito come quello della Regione e che faccia un po' da riferimento per tutti.
Con questo emendamento quindi andiamo di fatto a modificare il regolamento n. 1/2013 chiedendo la pubblicazione del bando sul sito istituzionale dell'ente che ha avviato la procedura selettiva, nonché sul sito istituzionale della Regione. Ovviamente qui si potrebbe poi parlare della modifica della legge n. 6/2014 e di chi fa i concorsi e di come si possono fare i concorsi, ma credo che non sia ora il momento di discutere di tutto ciò. La cosa importante che ci preme e che con questo emendamento vogliamo portare all'attenzione dell'Aula e chiediamo di votare è quella di avere un mezzo per comunicare tutti i bandi e questo potrebbe essere già un vantaggio. Speriamo per una maggiore partecipazione e magari anche la necessità poi in futuro di fare meno concorsi con graduatorie un po' più piene.
Presidente - Possiamo mettere in votazione? La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
L'emendamento è approvato all'unanimità.
Ci sono a questo punto tre emendamenti del Presidente della Regione. Possiamo metterli in votazione o vengono illustrati? Mettiamoli in votazione. La votazione è aperta sull'emendamento n. 1 del Presidente della Regione. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 20
Favorevoli: 20
Astenuti: 15 (Aggravi, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani e Spelgatti)
L'emendamento è approvato.
Posso dare lo stesso risultato per l'emendamento n. 2? Allora votiamo. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 20
Favorevoli: 20
Astenuti: 15 (Aggravi, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'emendamento è approvato.
Per l'emendamento n. 3 del Presidente della Regione posso dare lo stesso risultato? No? La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 22
Favorevoli: 22
Astenuti: 13 (Aggravi, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Sammaritani, Spelgatti)
L'emendamento n. 3 è approvato.
Metto adesso in votazione l'articolo 5. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 20
Favorevoli: 20
Astenuti: 15 (Aggravi, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
Metto in votazione l'articolo 6. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo 6 è approvato.
All'articolo 7 c'è l'emendamento n. 4 della Lega. Qualcuno vuole illustrarlo? Metto in votazione tale emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 16
Favorevoli: 16
Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
Metto in votazione ora l'articolo 7. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 20
Favorevoli: 20
Astenuti: 15 (Aggravi, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
All'articolo 8 c'è l'emendamento n. 1 dell'assessore Barmasse. Lo metto in votazione o viene illustrato? Lo metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'emendamento è approvato.
Metto ora in votazione l'articolo 8. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo 8 è approvato.
All'articolo 9 c'è l'emendamento n. 3 di Pour l'Autonomie. Ha chiesto la parola il consigliere Carrel.
Carrel (PA) - Chiedo semplicemente cenno agli uffici ma credo che sia superato dall'emendamento n. 3 del Presidente, quindi lo ritiro perché in quello previsto dalla Giunta c'è la proroga al 31 dicembre, mentre nel nostro è al 31 agosto ma va benissimo, abbiamo votato l'emendamento del Presidente.
Presidente - Decade quindi. Emendamento n. 1 della Lega, sempre all'articolo n. 9. Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) -Questo emendamento è semplicissimo ma sostanzialmente va a raccogliere una comunicazione che è stata trasmessa dall'ASVA al Presidente della II Commissione, che poi ha trasmesso la comunicazione a tutti, ovvero il fatto che il termine al 31 agosto 2022 per la proroga degli attuali addetti stampa, secondo l'Associazione della stampa, appare arbitrario e in qualche modo poco realistico e in questa loro comunicazione hanno suggerito che quanto previsto dall'articolo 9, comma 8, venisse prorogato ma per l'intera annualità del 2022, quindi con questo emendamento, invece di prevedere la scadenza ad agosto 2022, si prevede la scadenza a dicembre 2022, quindi fino al 31 dicembre 2022.
Presidente - Metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 16
Favorevoli: 16
Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
Sempre all'articolo 9, c'è l'emendamento n. 4 di Pour l'Autonomie. Ha chiesto la parola il consigliere Carrel, ne ha facoltà.
Carrel (PA) - Il comma 10 dell'articolo 9 prevede una deroga alla legge regionale n. 1/2020, quindi prevede la deroga di mantenimento delle strutture poste in vacanza e quindi senza un dirigente o con un dirigente nominato. Questa deroga prevista dal testo di legge, dal disegno di legge n. 46, dura sino al 31 dicembre del 2022, noi proponiamo di allungarlo esclusivamente sino al 30 giugno 2022 nella speranza: uno, che termini l'emergenza sanitaria e, due, che l'Amministrazione, come ci è stato detto più volte anche dal Presidente, stia operando per indire i concorsi necessari e quindi per poi avere i dirigenti già dall'estate; in caso contrario ovviamente ci vedrebbe molto preoccupati per il proseguire dei lavori dell'Amministrazione.
Presidente - Possiamo mettere in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 16
Favorevoli: 16
Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
Metto ora in votazione l'articolo 9. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
All'articolo 10 c'è l'emendamento n. 5 di Pour l'Autonomie. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Carrel.
Carrel (PA) - Questo emendamento va incontro ad alcune delle osservazioni fatte in II Commissione dalla CO.N.A.PO., per l'esattezza vogliamo inserire all'interno dell'articolato: "vi è il processo di equiparazione del personale", quindi tenere in considerazione che stiamo agendo nelle more del processo di equiparazione del personale e in seconda battuta abbiamo sostituito i dieci anni di esperienza con i cinque anni già previsti dalla normativa nazionale, quindi andiamo a dare seguito a due delle osservazioni fatte dalla CO.N.A.PO. con questo emendamento perché ci sembrano sicuramente di buon senso. Lasciamo invece il passaggio a ruolo aperto nei limiti organizzativi e quindi dei posti a disposizione, quello lo lasciamo perché capiamo bene che vi è una ratio anche di controllo della spesa che è fondamentale per l'Amministrazione regionale.
Presidente - Possiamo mettere in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 15
Favorevoli: 15
Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
Sempre all'articolo 10, c'è l'emendamento n. 4 del Presidente della Regione. Metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'emendamento è approvato.
Metto adesso in votazione l'articolo 10. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
All'articolo 11 c'è l'emendamento n. 1 del Presidente della Regione. Votiamo. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'emendamento è approvato.
Posso dare lo stesso risultato per l'emendamento n. 5 del Presidente della Regione? Stesso risultato. Per l'emendamento n. 6? Stesso risultato. Metto ora in votazione l'articolo 11. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
Articolo 12. Stesso risultato. Articolo 13. Stesso risultato. Articolo 14. Stesso risultato. Articolo 15. Stesso risultato. Articolo 15bis, c'è l'emendamento dell'assessore Barmasse e dei consiglieri Carrel e Manfrin. Ha chiesto la parola l'assessore Barmasse, ne ha facoltà.
Barmasse (UV) - Questo emendamento deriva da quello che è emerso recentemente in merito alla possibilità di chiusura di un servizio di asilo-nido interaziendale e delle implicazioni che tale chiusura potrebbe determinare a carico delle famiglie dei bambini e dei lavoratori. Con il presente emendamento la Regione intende sostenere tali servizi che si caratterizzano per una particolare flessibilità organizzativa, con l'obiettivo di garantire la massima conciliazione tra lavoro e famiglia. A tal fine, l'emendamento prevede la concessione di un contributo alle spese di funzionamento agli asili-nido interaziendali di cui all'articolo 6 della legge regionale 19 maggio 2006 n. 11: "Disciplina del sistema regionale dei servizi socio-educativi", che abbiano in essere nel 2021 due o più convenzioni con aziende e liberi professionisti o artigiani operanti nel comune in cui ha sede la struttura o nei comuni limitrofi.
Quello che mi preme far notare è proprio la necessità, in questo momento, di poter salvaguardare un numero elevato per quanto possibile di posti negli asili-nido, cosa che in questo caso era stata messa a rischio dal Covid per il problema di mancanza di finanziamenti per delle strutture che sono essenziali per i nostri servizi per la famiglia.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Ovviamente in primis voglio chiarire che la sottoscrizione dell'emendamento non è a titolo personale, ma è a titolo di Capogruppo in rappresentanza di tutto il gruppo della Lega, così come immagino il collega Carrel, quindi abbiamo sottoscritto con convinzione questo emendamento, che va a tutelare quello che ormai è il leitmotiv di questi giorni di questo bilancio, ovvero la famiglia e i servizi dedicati alla famiglia, così come i servizi dedicati ai lavoratori, perché non dimentichiamo che collegati alla erogazione di questo servizio, che è un valido aiuto alle famiglie, c'è anche poi tutto un mondo che lavora in questo ambito e che era a rischio, era messo in grave sofferenza, quindi, coerentemente con quanto presentato, chiaramente andiamo poi a prendere atto degli impegni assunti in quest'aula.
Mi permetto di ringraziare a questo proposito il collega Perron che aveva presentato questa iniziativa nel Consiglio con una domanda di attualità e che aveva sollevato il problema e quindi, sulla base poi di quanto emerso, grazie al lavoro di questo Consiglio, si è prodotta questa soluzione. Identica iniziativa era stata poi prodotta dal collega Baccega, che vedo che è prenotato e quindi avrà modo di ricordarlo. Se c'è un lato positivo di quanto visto finora sulla votazione di questo disegno di legge n. 46, credo che sia proprio questo emendamento che interviene in maniera positiva e che va a salvare servizio e lavoratori.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (GM) - Semplicemente per sottolineare la bontà di questa iniziativa, ringrazio i colleghi della Lega e di Pour l'Autonomie, ma soprattutto ringrazio anche la maggioranza che ha voluto riprendere il dibattito che si era fatto nel Consiglio scorso proprio legato a questo argomento. Direi quindi che, nella logica e guardando alle famiglie, questo è un intervento che è sicuramente importante.
Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Non intervengo su questo articolo ma le chiedo, per cortesia, di mettere in votazione ogni singolo emendamento e ogni singolo articolo, com'è già stato richiesto. Nella fattispecie le chiedo anche, non so se è possibile, ma altrimenti lo facciamo mettere a verbale, per cortesia, se è possibile riaprire la votazione sull'articolo 15 perché si è dato per acquisito che i voti fossero quelli, ma non è così, quindi se è possibile rivotare l'articolo 15 e in ogni caso da qui in avanti, per favore, votiamo ogni singola cosa, del tempo ne dovremmo aver recuperato abbastanza.
Presidente - D'ora in poi metto in votazione tutti gli articoli. Metto in votazione l'emendamento relativo all'articolo 15bis...
(intervento di un Consigliere, fuori microfono)
...non si può tornare indietro... La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
L'emendamento è approvato all'unanimità.
Metto in votazione l'articolo 16. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 20
Favorevoli: 20
Astenuti: 14 (Aggravi, Brunod, Carrel, Distort, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo 16 è approvato.
All'articolo 17 c'è l'emendamento n. 3 della Lega, Pour l'Autonomie e Baccega. Ha chiesto la parola il consigliere Sammaritani per l'illustrazione, ne ha facoltà.
Sammaritani (LEGA VDA) - Parliamo dell'articolo 17 e quindi dell'indennità di attrattività regionale per infermieri e dirigenza medica. Conosciamo bene tutti, e il problema è stato particolarmente sottolineato anche nel DEFR, le criticità relative alle professioni sanitarie, alla carenza di operatori del settore per problemi in parte contingenti e in parte per gravissimi errori di pianificazione a livello nazionale e tutti conosciamo ormai fin troppo bene quanto sia impellente sia la necessità di reperire nuovi professionisti sanitari, sia quanto sia urgente l'ancora più forte necessità di trattenere in loco i nostri operatori del settore sanità. In quest'ottica, visto il provvedimento governativo rivolto alla dirigenza medica e agli infermieri, abbiamo recepito alcune osservazioni svolte dai sindacati in sede di audizione e abbiamo ampliato la platea delle professioni interessate da questa indennità con l'auspicio che ulteriori future risorse possano portare a estenderla a tutti.
Il dato economico non è tutto ma sicuramente può aiutare a ridurre il gap fra gli stipendi percepiti qui da noi e quelli offerti da altre Regioni o Nazioni più e meno vicine. Perché i tecnici di laboratorio di radiologia (quelli che abbiamo aggiunto)? Perché ci è stato segnalato che anche questi due settori hanno patito un grande esodo negli ultimi anni e soffrono di gravi carenze: ad esempio, i tecnici di radiologia, e l'Assessore lo sa sicuramente meglio di me, attualmente sono circa 50, solo nell'ultimo anno se ne sono andati in 5, ben il 10 percento, sono sotto organico di almeno 20. L'USL attualmente sta pagando tecnici che vengono da fuori retribuiti a giornate, ma di sicuro in emergenza questi non possono intervenire, quindi le turnazioni sulle reperibilità devono essere coperte dai nostri tecnici locali. Si tratta di figure professionali fondamentali perché gli esami che svolgono sono fondamentali per permettere di eseguire sia in regime di emergenza che in regime di elezione quelle attività imprescindibili per permettere ai medici di capire e di intervenire. Senza esami del sangue, senza esami radiologici o tomografici, crediamo che poco potrebbero fare anche i medici. Siamo certi infatti che nemmeno i migliori medici di Pronto Soccorso o i migliori chirurghi senza questi esami potrebbero fare diagnosi rapide e sicure o interventi efficaci. Certo, tutti i lavoratori della sanità sono importanti, ma questi sono fondamentali e fanno parte della gestione anche dell'emergenza e la loro carenza rallenta tutto il sistema di cure e prevenzione. Quando c'è un'emergenza, servono infermieri, medici e tecnici che elaborino gli esami del sangue e tecnici che facciano la radiografia o una TAC. Queste figure sono indispensabili, è chiaro che se ce ne sono anche altre, è meglio, ma in questo momento queste sono sicuramente imprescindibili: ecco perché non possiamo perdere queste professionalità, così come non dobbiamo perdere altri medici o infermieri. Le coperture finanziarie le abbiamo trovate non sottraendole alla sanità e, anzi, implementandole di ben 2.300.000 euro, anche perché i sindacati avevano espresso perplessità anche sui conti fatti dal Governo per la copertura di questa indennità. Con questo emendamento ci sarebbe un ulteriore margine finanziario che garantirebbe l'erogazione ed eviterebbe il rischio paventato sempre in audizione dai sindacati di fare promesse poi non mantenute. Non mantenere questa promessa non farebbe altro che elevare ulteriormente il livello di conflittualità fra le parti, ottenendo così l'effetto contrario a quello ricercato, violando il patto di solidarietà fra lavoratori e datore di lavoro. Per questo crediamo che il nostro emendamento, da un lato, rafforzerebbe ulteriormente, d'altro canto garantirebbe l'effettiva realizzazione dell'intervento previsto dalla norma introdotta dall'Assessorato della sanità.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Baccega.
Baccega (GM) - Un commento rispetto all'articolo 16, non sono riuscito a intervenire perché si era già aperta la votazione, saluto con favore l'incremento di budget che si è dato alla sanità valdostana. L'auspicio, come ho detto l'altro ieri, è che si possa spendere tutto in modo importante e significativo.
Ritornando su questo emendamento che ho condiviso con i colleghi di opposizione, devo dire che l'ho sottoscritto perché sicuramente è un primo passo importante, come ha detto il collega Sammaritani, però l'auspicio che io volevo avere per evitare proprio quella conflittualità che si può generare nell'ambito di una sanità che già è conflittuale, già lo è e questo va detto, è i 1.337 dipendenti a tempo indeterminato tutti quanti avrebbero dovuto avere un riconoscimento dal mio punto di vista. Vedo che il lordo azienda sarebbe stato veramente molto alto, ma credo, da questo punto di vista, che nel 2022 si debba fare uno sforzo per valutare gli inserimenti di eventuali altre professionalità. Questa è la logica su cui voterò ovviamente l'emendamento ma voterò anche l'emendamento dell'Assessore successivamente.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Restano.
Restano (GM) - Ho approvato la proposta dell'Assessorato della sanità riguardante questa indennità specifica alle professioni mediche e agli infermieri visto il grave aumento di emergenza e di criticità e lo abbiamo fatto con un occhio verso il futuro, verso le altre circa diciassette professioni sanitarie che sono state escluse nella speranza che nel prossimo futuro possano essere incluse in un'iniziativa analoga a questa. Al riguardo di questa lodevole proposta dei colleghi leghisti, però mi pongo qualche interrogativo e faccio degli esempi pratici prendendo in mano la tabella riepilogativa proveniente dalla sanità. Noto con stupore che da questa tabella mancano i tecnici di riabilitazione psichiatrica. In Valle d'Aosta mi sembra ve ne sia uno solo e so che ci sono delle professionalità valdostane che operano fuori Valle in istituti privati.
Ora, nel DEFR abbiamo richiamato di portare la nostra attenzione sul fatto di riportare la psichiatria sul territorio e questo è importantissimo, ma come facciamo se non disponiamo delle professionalità? Come facciamo se le abbiamo dimenticate dai nostri elenchi? Ho fatto questo esempio specifico, potrei parlare dei tecnici della prevenzione, delle assistenti sanitarie che si occupano di seguire i nostri neonati, che si occupano delle vaccinazioni che sono tanto à la une in questo tempo. Voglio precisare questo perché tutte le professioni sanitarie sono importanti, a maggior ragione quelle della prevenzione perché 1 euro investito in prevenzione vale 5 euro in cura. Comprendendo l'emergenza del momento quindi ho espresso e l'ho chiamato un voto di fiducia proprio anche riguardando questo tema specifico. Andare ad ampliare questo panorama, questa possibilità ad altre professioni, secondo me, anziché fare un gesto di equità e di correttezza, allarghiamo la forbice di quella divergenza che può nascere tra le professioni sanitarie, pur comprendendo tutto quanto detto dal collega Sammaritani. Per questo motivo non sarò favorevole alla vostra proposta pur comprendendola, perché andremmo ad aumentare queste divergenze che potrebbero nascere nella sanità. Quanto chiesto dall'Assessore ha una sua logica che è giusto portare avanti.
Presidente - La parola al consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Solo per chiedere il voto segreto a nome del gruppo Lega.
Presidente - Metto in votazione con il voto segreto. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 26
Favorevoli: 16
Astenuti: 9
Contrari: 10
L'emendamento è respinto.
Vi è poi l'emendamento n. 1 dell'assessore Barmasse a cui do la parola.
Barmasse (UV) - Io vorrei presentare due emendamenti che riguardano l'articolo 17, perché, come ho già avuto modo di specificare nel mio intervento in discussione generale, l'indennità introdotta dall'articolo in questione non ha in alcun modo il significato di un premio che distingue per importanza e per meriti le categorie dei medici e degli infermieri rispetto alle altre categorie. Si riferisce a queste due categorie necessarie all'erogazione dei LEA come le altre a causa della più complessa reperibilità del mercato del lavoro comune a tutto il territorio nazionale e aggravato qui dalla possibilità di fughe di professionisti oltre il confine. Vorrei riportarvi solamente quello che è uscito oggi in un articolo sulla sanità de "La Stampa", quello che riportano in base, l'articolo dice: "la sanità, l'esercito che non c'è, tra medici e infermieri ne mancano 48 mila". L'articolo prosegue: "mentre le Regioni corrono ad ampliare il numero dei posti letto negli ospedali fino a evitare il declassamento, c'è chi fa due conti sul personale a disposizione perché il letto di rianimazione sub-intensiva - dice Carlo Palermo, segretario nazionale del sindacato ANAAO - necessita di più personale, deve funzionare e, per farlo, servono due infermieri e un medico per ogni posto, per ognuno dei tre turni ospedalieri, cioè per ogni paziente in una giornata ci vogliono tre medici e sei infermieri per ogni posto in più di terapia intensiva". In Italia, ad oggi, mancano circa 15 mila medici nelle strutture pubbliche, assenze che, a causa dell'impatto della pandemia, si traducono in un crollo dei ricoveri, 1.700.000 ospedalizzazioni in meno rispetto al 2019, oltre 600 mila interventi chirurgici rimandati. Dal 2009, che è l'anno che ha registrato il dato di massima espansione delle dotazioni organiche, abbiamo perso circa 6 mila professionisti. In dieci anni, fino al 2019, sono stati tagliati 50 mila posti per gli operatori sanitari soprattutto al sud. Ogni anno vanno in pensione tra i 5 e i 6 mila medici che non riusciamo a sostituire perché non abbiamo abbastanza specialisti. Per quanto riguarda gli infermieri, secondo le stime della Federazione Nazionale Ordini Professionali infermieristici, ne mancano 63 mila, di cui quasi 27 mila al nord, circa 13 mila al centro e 23.500 al sud. L'Italia registra un rapporto infermiere/abitante di 5,5 e 5,6 ogni mille abitanti, che è uno dei più bassi d'Europa, lo standard dovrebbe essere di un infermiere ogni 1,5 pazienti. Questa è la situazione attuale e questo perché noi ci siamo concentrati su queste due categorie. Abbiamo già illustrato appunto come, secondo noi, è un provvedimento indifferibile se vogliamo garantire a breve e medio termine il completo funzionamento del nostro sistema sanitario.
Volendo giocare come hanno fatto alcuni con le parole, permettermi di dire da medico che siamo oltre la condizione d'urgenza, ossia di quella condizione che, in assenza di adeguato trattamento, può diventare critica. Siamo, ahimè, in condizioni di emergenza, ossia di quella condizione che richiede un intervento immediato. Si tratta di un provvedimento ponte, come ho già detto più volte, in attesa di giungere, attraverso adeguati percorsi normativi, a un provvedimento strutturale che consenta, ovviamente nei limiti delle risorse di bilancio, di integrare le retribuzioni di tutti gli operatori della sanità. Seguendo tale logica, allargare oggi la platea dei beneficiari dell'intervento alle sole due categorie citate nell'emendamento che abbiamo bocciato, ossia i tecnici di laboratorio e i tecnici di radiologia, oltre a esporre la norma a maggior rischio di impugnativa, in quanto la si estende a figure per le quali non riscontriamo una carenza così generalizzata sul territorio, e ve ne ho appena dato una lettura, ci pare discriminante rispetto agli altri operatori. Questo è quello che volevo dire a sostegno di questa norma che riteniamo veramente indispensabile per far ripartire la nostra sanità.
Gli emendamenti che presento sono due: il primo emendamento sostituisce il comma 2 dell'articolo 17, rubricato "Indennità di attività regionale al fine di meglio chiarire i presupposti per il riconoscimento dell'indennità". In particolare si precisa che "l'indennità indica il trattamento economico del personale della dirigenza medica e al personale infermieristico titolare di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e pieno con l'Azienda USL della Valle d'Aosta nelle more della contrattazione integrativa aziendale anche i sensi dell'articolo 41 della legge regionale 25 gennaio 2000...", eccetera. L'emendamento n. 2 modifica il comma 3 dell'articolo 17 al fine di chiarire che, rispetto all'onere complessivo derivante dall'applicazione del medesimo articolo 17, quantificato per il triennio 2022/2024 in anni euro 9.300.000, annui euro 4.942.080 sono relativi al personale della dirigenza e annui 4.357.920 a personale infermieristico.
Presidente - La parola al consigliere Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Soltanto per fare una comunicazione rispetto a quello che è stato il percorso relativo a questi emendamenti o, meglio, alla scrittura di questo articolo. Non abbiamo voluto fare come forze di opposizione rappresentate in II Commissione alcuna polemica, però ci tenevo a precisare un aspetto: noi abbiamo chiesto un parere su una controproposta che era stata fatta dai sindacati della dirigenza medica rispetto a un'altra formulazione dell'articolo. È arrivato al fotofinish un parere ufficiale, è arrivata anche una mail, però poi dopo abbiamo richiesto un parere formale che è arrivato ma che non dava risposta rispetto alla nostra richiesta. Al di là di come andrà questa votazione, io comunque chiederei un impegno all'Assessorato o comunque al Legislativo di dar corso alla nostra richiesta di parere per capire la ratio del perché appunto le rappresentanze sindacali hanno proposto una diversa formulazione dell'articolo, che non è quella poi presentata a livello di emendamento. Questo semplicemente per leale e buona collaborazione tra quello che viene chiesto in Commissione e le risposte del Governo. A fronte poi di questo volevo chiedere sugli emendamenti e sul voto complessivo dell'articolo il voto segreto a nome del gruppo Lega.
Presidente - Metto in votazione l'emendamento n. 1 dell'assessore Barmasse. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 22
Favorevoli: 19
Contrari: 3
Astenuti: 13
L'emendamento è approvato.
Metto ora in votazione l'emendamento n. 2 dell'assessore Barmasse, sempre voto segreto. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 24
Favorevoli: 20
Contrari: 4
Astenuti: 11
L'emendamento n. 2 è approvato.
Metto in votazione l'articolo n. 17, anche questo con voto segreto. La votazione è aperta.... annulliamo. Invito soltanto a prenotarsi. Ha chiesto la parola il consigliere Sammaritani, ne ha facoltà.
Sammaritani (LEGA VDA) - Per dichiarazione di voto e riassumendo un po' quello che è successo su questo articolo. La mia preoccupazione forse sorge un po' dalla mia deformazione professionale ma quello che noi avevamo proposto, cioè di estendere le categorie beneficiarie e individuando delle categorie che, secondo noi, sono coinvolte nell'emergenza, andavamo a sanare un possibile vulnus a proposito dell'impugnativa del Governo perché intanto avevamo previsto la contrattazione tout court perché era uno degli argomenti che il Governo aveva sollevato quando ci ha impugnato l'articolo analogo della legge n. 8/2020. In secondo luogo appunto prevedere che alcune categorie coinvolte nell'emergenza debbano essere incentivate in questo modo e altre che comunque sono coinvolte nell'emergenza, perché è indiscutibile che i tecnici che abbiamo indicato noi sono coinvolti nell'emergenza, tanto che fanno la reperibilità, eccetera, invece no, è evidentemente un grandissimo motivo di impugnazione per il Governo e non mi vorrei mettere nei panni dell'avvocato che ci difenderà su questo articolo quando e se verrà impugnato. Questo era uno dei temi perché bisogna sempre ragionare non soltanto su quello che si decide e si vota ma su quello che potrà succedere e ho visto purtroppo oggi in questa sala che l'esperienza non insegna. Mi spiace, spero che non era impugnata naturalmente per chi beneficerà di questa indennità, ma temo tanto che stiate facendo uno sbaglio e una promessa che non potrete mantenere.
Presidente - La parola al consigliere Rollandin.
Rollandin (PA) - Solo per sottolineare quanto è successo e come la pensiamo. Noi riteniamo che effettivamente le argomentazioni che sono state testé riprese dicano in modo chiaro qual è la situazione, non è pensabile che si possa immaginare che si possa "soddisfare" solo i medici e gli infermieri, questo è assurdo. Io credo che con un po' di buon senso il fatto di tener conto di quella che è anche la nostra situazione dovrebbe essere tale da arrivare a definire e far capire che cosa sta succedendo, altro che impugnativa! Il problema vero è che questa è una discriminazione assurda. Gli altri che lavorano, com'è già stato ricordato e non voglio riprenderlo... però è assolutamente tangibile, chiunque entri in Ospedale lo sa, lo vede, non c'è bisogno di essere degli esperti. Allora io credo che bisognerà ripartire da questo punto e lavorare per capire come ottenere quello che è giusto che succeda, non si sta lavorando contro qualcuno, contro i medici, ben lungi, però non sono gli unici. Questo messaggio è fuorviante ma anche per loro, anche per come possono e devono lavorare loro, perché senza le "altre presenze" anche loro non vanno da nessuna parte ed è un problema fasullo quello di tener conto di prendere queste due... è assolutamente contrario al buon senso prima di tutto e... quello che succede chiaramente per qualsiasi persona entra nell'Ospedale. Io quindi chiederei all'Assessore di riprendere questo tema, di costituire una Commissione che possa ripartire dalla discussione che c'è stata qui per arrivare a un risultato che in qualche modo segua quello che noi qui ci siamo detti.
Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.
Lavevaz (UV) - Chiedo scusa ma su questo ritengo utile fare una piccola replica perché i due interventi che hanno preceduto rischiano un po' di portare la discussione su un'ondata che non è quella giusta, nel senso che quello che dice il collega Rollandin... È vero che non sono due le tipologie che meritano attenzione ma nell'emendamento che proponete voi ce ne sono tre e mezzo o quattro...
(intervento di un Consigliere, fuori microfono)
... no, non sono tutte, nell'emendamento che avete presentato sono quattro tipologie, quindi noi abbiamo presentato due elementi che ho presentato fin dalla prima relazione di lunedì pomeriggio come un problema urgente da risolvere, che è un problema che riguarda tutti i Valdostani, la sanità è un aspetto - è inutile dirlo - che riguarda tutti. Il problema della mancanza dei medici e degli infermieri - l'Assessore l'ha spiegato molto bene con dei numeri - è il problema urgente da risolvere in questo momento. Ci sono criticità anche su altri aspetti, ma quello è il problema fondamentale da risolvere in questo momento, quindi che ci siano delle carenze... ci sono delle carenze anche sulle OSS, vi sono delle carenze anche su altri aspetti, però anche nella vostra proposta non ci sono, avete aggiunto due elementi che non sono due elementi che in questo momento hanno delle criticità tali da mettere in discussione tutto il sistema. Questo mi sembrava giusto metterlo come attenzione e come dichiarazione di voto per la quale abbiamo portato avanti questo progetto di bilancio perché in questo articolo c'è una buona parte del progetto di bilancio e dei ragionamenti che abbiamo fatto per costruirlo.
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Presidente - La parola al consigliere Baccega.
Baccega (GM) - Per dichiarazione di voto e per chiarire meglio le questioni. Già nell'intervento dell'altro giorno avevo detto che si rischiava in ambito sanitario una forte conflittualità, però oggi ribadisco la necessità di approfondire meglio, come hanno detto i colleghi poco fa, questo tema strada facendo. Adesso diamo disponibilità... anche perché per le risorse altrimenti non ce la si farebbe per riuscire a intervenire su 1.337 dipendenti USL, sarebbero necessari quasi 13 milioni. Ora, lo sforzo che dobbiamo fare per il futuro è quello di capire e valutare intanto se questa misura ci porterà delle risposte, risposte di attrattività perché comunque concorsi e assunzioni ne stanno facendo in tutto il Paese, perché tutto il Paese, come diceva l'Assessore, è in forte difficoltà ma il riscontro lo avremo solo fra un po' di mesi per capire se davvero questa misura ha portato a casa dei risultati. Pertanto, come primo step di intervento nell'attrattività e sulla base dell'intervento che già nel 2020 si fece, io voterò a favore sicuramente, ma con l'impegno - e lo dico - di portare in Commissione ulteriori approfondimenti rispetto a questo tema fra un po' di mesi per capire se davvero questa misura ha portato dei risultati.
Presidente - Metto in votazione segreta. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 23
Favorevoli: 20
Contrari: 3
Astenuti: 12
L'articolo 17 è approvato.
Mettiamo in votazione l'articolo 18. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 15 (Aggravi, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
All'articolo 19 c'è l'emendamento n. 6 di Pour l'Autonomie. La parola al consigliere Carrel per l'illustrazione.
Carrel (PA) - Con questo emendamento si richiede semplicemente di portare la delibera che deroga ai limiti imposti dalla legge nazionale di cui abbiamo già parlato ieri nell'apposito ordine del giorno anche in Commissione in modo da poterci confrontare su questa delibera. L'idea era di abbinare anche questo emendamento con l'ordine del giorno in quanto avevamo chiesto appunto di mettere dei tetti massimi alla spesa o, meglio, alla compensazione tra varie aree di spesa, ma credo che, anche senza questo impegno da parte del Governo, possa essere utile un confronto in Commissione.
Presidente - Se non vi sono interventi, metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 15
Astenuti: 19 (Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet)
L'emendamento non è approvato.
Adesso votiamo l'articolo 19. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 20
Favorevoli: 20
Astenuti: 15 (Aggravi, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
Metto in votazione l'articolo 20. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo n. 20 è approvato.
Metto l'articolo n. 21 in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo n. 21 è approvato.
Metto in votazione l'articolo 22. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
Metto in votazione l'articolo 23. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
All'articolo n. 24 c'è l'emendamento n. 7 di Pour l'Autonomie. La parola al consigliere Carrel.
Carrel (PA) - Anche qui è esattamente come per l'articolo 19, a fronte del finanziamento del Consorzio per la valorizzazione e la tutela dei prodotti ortofrutticoli, chiediamo che la delibera che decide i requisiti per poi erogare il contributo passi nella Commissione competente.
Presidente - Possiamo mettere in votazione l'emendamento? La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 16
Favorevoli: 16
Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'emendamento non è approvato.
Metto ora in votazione l'articolo 24. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
L'articolo 24 è approvato all'unanimità.
Articolo 24bis: emendamento dell'assessore Sapinet, consiglieri Carrel e Rollandin, più un sub-emendamento della Lega. Metto in votazione prima il sub-emendamento... la parola all'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - Solo due considerazioni, è l'emendamento sul voucher del quale abbiamo già più volte parlato, dotazione finanziaria 300 mila euro, consapevoli che potrebbero non essere sufficienti ma poi strada facendo, in base all'evoluzione della pandemia e in base alle varie fasi di bilancio o nuove o altre opportunità, vedremo di integrare queste risorse.
Presidente - La parola al consigliere Planaz.
Planaz (LEGA VDA) - Con questo sub-emendamento andiamo solo a chiedere di fare un passaggio in Commissione: "al comma 3 dell'articolo 24bis, dopo le parole "la Giunta regionale definisce, con la propria deliberazione" vengono inserite le parole: "previo parere della Commissione consiliare competente"".
Presidente - La parola al consigliere Carrel.
Carrel (PA) - Come gruppo, abbiamo sottoscritto sia l'emendamento che il sub-emendamento, l'Assessore ci ha presentato l'emendamento qualche giorno prima dell'inizio del Consiglio e ci vede assolutamente favorevoli a reintrodurre o, meglio, rifinanziare la misura dei voucher anche se, come abbiamo già detto ieri durante il dibattito, durante la discussione del nostro ordine del giorno, 300 mila euro molto difficilmente sono sufficienti a soddisfare la domanda, quindi sarà sicuramente necessario andare a rimpinguare questo fondo. D'altro canto andiamo a togliere delle risorse al fondo per la monticazione e l'Assessore ci ha detto che comunque i 2 milioni e 700 sono sufficienti, ma speriamo che comunque vengano ristabiliti i 3 milioni in modo da dare risposte a tutti gli agricoltori.
Già nella riunione con il Capogruppo anche della Lega e l'Assessore avevamo sollevato la questione che sarebbe stato utile passare in Commissione questa nuova delibera di Giunta, anche perché ci è stata espressa la volontà magari di modificare un po' alcuni prodotti da introdurre nell'allegato, quindi credo che sia veramente necessario, nell'ottica anche della buona collaborazione che c'è stata sulla legge n. 15, andare a lavorare in questa direzione e mi auspico che l'Assessore confermi anche questa nostra volontà e l'idea di dare veramente vita a questo voucher in modo diverso ma collaborativo anche con le opposizioni.
Presidente - La parola all'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - In base agli approfondimenti, un passaggio in Commissione rischierebbe di allungare i tempi e di non essere operativi fin dall'inizio. Per quello che riguarda il discorso dei prodotti, sicuramente recepiamo tutte le varie sollecitazioni che sono arrivate nel corso delle varie iniziative. Pertanto diventa difficile, proprio per un livello di tempistica, andare a fare un passaggio in Commissione, mentre sicuramente siamo a favore della riproposizione della misura.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Planaz, ne ha facoltà.
Planaz (LEGA VDA) - Volevo confermare che anche noi siamo favorevoli a questa misura, ma io penso che un passaggio in Commissione non ci crei nessun ritardo proprio perché questa misura è nata in pieno periodo pandemico, è nata sotto un certo aspetto e, secondo me, un passaggio in Commissione è proprio obbligatorio. Noi voteremo a favore se questo passaggio in Commissione viene fatto, dove potremo andare ad approfondire le criticità e anche gli aspetti per dare una misura che sia efficiente, perché, come lei ha detto ieri, è favorevole, è molto contento dei risultati, però è una delle poche misure che non ha "attirato" tutti i soldi stanziati ed è per questo che, secondo noi, ci va un ulteriore approfondimento, nient'altro. Io penso che ad avere un passaggio in Commissione non ci sia nulla di male.
Presidente - La parola al consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Assessore, è particolarmente curioso sentire fare questo passaggio rispetto all'allungamento dei tempi ed è particolarmente curioso perché io ho sentito con le mie orecchie ma non c'ero solo io, c'era il collega Carrel, c'era anche la collega Guichardaz quando lei, presentandoci l'emendamento, ci disse: "no, ma facciamo un passaggio in Commissione", quindi o qualcuno le ha suggerito di fare così oppure lei durante la notte, in un intenso attacco di pavor nocturnus ha deciso, sponte sua, che forse il passaggio in Commissione magari le avrebbe tolto non so che cosa, non so quale problema o non so quale criticità avrebbe creato, però, Assessore, lei porti pure avanti quello che ritiene più opportuno ma si ricordi una cosa: che quando poi presenta di fronte a dei Capigruppo in maniera ufficiale una proposta e dice delle cose, se poi quelle cose non sono quelle che lei ha detto, chi perde credibilità è lei e non certo noi.
Presidente - Metto in votazione prima il sub-emendamento della Lega e poi l'emendamento. Votiamo il sub-emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 16
Favorevoli: 16
Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)
Il sub-emendamento non è approvato.
Metto ora in votazione l'emendamento... ha chiesto la parola il consigliere Carrel, ne ha facoltà.
Carrel (PA) - Per esprimere il mio personale disappunto per questo voto che veramente non mi aspettavo, perché, in realtà, l'idea era proprio quella di cercare di collaborare per prolungare questa misura e collaborare con la Giunta e l'Assessore perché era proprio questo l'intento credo anche suo nel venire con i Capigruppo dell'opposizione a esporre questa misura, che comunque ci vede convinti e firmatari e quindi la voteremo, però credo che questo sia un atto di forza non dovuto che cambia veramente a livello di tempo poco, sennò niente e credo sia una brutta pagina e me ne dispiaccio personalmente, però comunque confermo la bontà di questo emendamento che abbiamo firmato e comunque voteremo nonostante questa mia premessa.
Presidente - La parola all'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - Solo per precisare che era un discorso legato alle tempistiche e che il passaggio in Commissione che avevamo ipotizzato era comunque una presa d'atto di un'analisi tecnica perché il lavoro degli uffici andava a spulciare - ed è quello che stanno facendo - i vari prodotti, soprattutto le loro origini come si era detto più volte qui. Trattandosi di una presa d'atto che ci avrebbe fatto perdere comunque giorni preziosi, da lì la scelta in condivisione con i colleghi della III Commissione.
Presidente - La parola al consigliere Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Solo per esprimere una considerazione: noi sulla legge n. 15 ci eravamo astenuti e avevamo specificato le motivazioni dell'astensione su questa misura, soprattutto pensavamo, a fronte della presentazione di questo emendamento, di poter trovare una logica alla possibilità di far passare in Commissione una delibera su cui esprimere non una presa d'atto, ma comunque anche un'opinione e un ulteriore passaggio dove la Commissione avrebbe potuto apportare una serie di migliorie e da parte nostra almeno anche un contributo e un avvicinamento su una misura di cui già anche al tavolo Covid avevamo esposto delle perplessità e mi sembra che, come si dice in gergo, il tiraggio abbia dimostrato che queste perplessità non sono poi così infondate.
Sul discorso delle tempistiche, Assessore, mi permetta di esprimere una considerazione tecnica e anche di esperienza: ho visto pareri non su deliberazioni ma su leggi dati in fretta, in furia e soprattutto rapidamente, perché, quando c'è la volontà, non solo politica ma anche degli uffici ma soprattutto anche degli Assessori, le cose si fanno in fretta e spiace che spesso e volentieri questa fretta l'abbiamo vista non quando c'era una vera necessità di comunità ma quando c'erano altre necessità. Ora, dire che, per ragioni di tempistiche, il sub-emendamento non può essere accettato, questa è una considerazione che lei esprime, ne prendiamo atto anche e non soprattutto per questa votazione, ma anche nel prosieguo, perché se abbiamo visto in alcune esperienze, e ne cito un'altra, sulla legge relativa ai contributi conto interessi per quello che riguarda i finanziamenti la II Commissione aveva chiesto un passaggio in Commissione ed erano, tra l'altro, i colleghi di maggioranza a essere stati i proponenti di quella soluzione, noi ci eravamo favorevolmente espressi. Oggi vedere questo passaggio mi sembra che segni una scelta di non voler collaborare, quindi se ne assume lei in primis la responsabilità, ma direi tutto il Governo. Abbiamo assistito - e poi magari lo diremo anche alla fine - su una serie di cose a un cambio di passo, ne prendiamo atto e non so se a rimetterci sarà la maggioranza, il Governo o forse tutta la comunità valdostana.
Presidente - La parola al consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Ho cercato di decifrare quanto testé farfugliato dall'Assessore in giustificazione del suo mancato accoglimento del sub-emendamento. In realtà, quella che io penso è una cosa molto semplice: che l'Assessore abbia, con una serie di enjambements linguistici, tentato di dire che la democrazia probabilmente è un fastidioso orpello che forse va superato. Magari la segni e può utilizzarla in qualche altra occasione, perché vede, quando lei ha condiviso con noi questo emendamento, ci ha spiegato che era lei che sollecitava un passaggio in Commissione per dire: "vediamo di centrare nella maniera migliore possibile questa misura per far sì che si vada a definirla in maniera specifica sui prodotti valdostani per tutelare quello che il collega Planaz e quello che il gruppo Lega ha sempre sostenuto all'interno di quest'aula. Lo scopo quindi era quello di andare a fare un lavoro in Commissione che permettesse di centrare questa misura nella maniera migliore possibile sui prodotti valdostani: questo è stato detto da lei in primis.
Ora, lei ha detto di aver fatto un passaggio con i colleghi della III Commissione. Io non so quali colleghi della III Commissione lei abbia consultato, ma io so che in III Commissione ci sono il collega Distort e il collega Planaz che non mi risulta, probabilmente magari non me l'hanno detto, o nella notte vi siete sentiti... però non mi risulta abbiano avuto un colloquio con lei. Vedo i miei dirimpettai dall'altra parte, c'è un altro collega della III Commissione che ha avuto con lei un colloquio mi pare di capire dai cenni che vengono fatti, quindi io non so con quali colleghi della III Commissione lei abbia fatto il punto.
Allora, se per lei è un fastidio approvare - faccio un esempio - una delibera il lunedì in Giunta o il venerdì, come solitamente accade, e poi fare un passaggio nella Commissione competente il martedì, mi pare che il giorno della III sia il martedì, se questo è un fastidio, fa bene, non infastidisca e non rallenti nessuna delle sue iniziative. A questo punto vedremo però se effettivamente questi fastidi sono così importanti su altri provvedimenti perché i passaggi in Commissione non servono per avere una presa d'atto, la Commissione non è a servizio suo, la Commissione è a servizio di tutta la comunità valdostana e la Commissione serve perché tutti i rappresentanti, tutti i Commissari e chi vuole partecipare possano dire la sua e possano migliorare un provvedimento e c'è una storia molto ampia, a cominciare da questa legislatura ma anche nella precedente, nella quale nelle Commissioni si sono elaborati degli emendamenti o delle correzioni che hanno migliorato le delibere che erano arrivate in discussione, emendamenti senza colore politico perché sono arrivati dalla maggioranza così come dall'opposizione. Se lei questo passaggio ritiene di saltarlo, allora lei ritiene di avere la scienza in fusa e ritiene che lei tutte le misure che proporrà d'ora in poi, non avranno bisogno di alcun vaglio e di alcun confronto, perché lei sa esattamente e precisamente che cosa serve. Bene, lo valuteremo e vedremo di valutare anche il suo lavoro in relazione a questo.
Presidente - Possiamo mettere in votazione? Metto in votazione l'articolo 24bis. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 22
Favorevoli: 22
Astenuti: 13 (Aggravi, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
Passiamo ora all'articolo 25, lo metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 33
Favorevoli: 33
Astenuti: 2 (Erika Guichardaz, Minelli)
L'articolo è approvato.
Metto in votazione l'articolo 26. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
Metto in votazione l'articolo 27. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
Metto in votazione l'articolo 28. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
L'articolo è approvato all'unanimità.
Articolo 29. La parola al consigliere Distort.
Distort (LEGA VDA) - Solo per esprimere la posizione della Lega in merito ai contenuti di questo articolo. Il Priorato di Saint-Bénin risale all'anno Mille, data non certa ma sicuramente collocabile agli inizi del XI secolo a opera dei Benedettini di San Benigno di Fruttuaria, quindi parliamo della più antica costruzione in quella parte della città dopo le vicine mura romane, insomma un edificio di grandissimo pregio storico e culturale che ha percorso mille anni di storia della città. Ricordo che su tali presupposti, agli inizi del 2019 in aula il gruppo Lega raccomandava, in merito al recupero dell'area del Saint-Bénin, una procedura di concorso di idee che, oltre alla corretta valorizzazione del bene culturale, collocasse l'intervento all'interno di una visione più ampia basata sui principi della rigenerazione urbana della parte di città in questione. L'iniziativa qui richiamata dall'articolo 29 non rispetta nulla di tutto ciò, oltretutto, alla luce del valore storico, culturale e semantico di questo edificio, non ci riconosciamo in un'iniziativa che lo trasformi in una dépendance di un fabbricato dei recenti anni Sessanta. Tutto ciò premesso, il voto della Lega a questo articolo sarà contrario.
Presidente - La parola al consigliere Rollandin.
Rollandin (PA) - Solo per ricordare con quale... abbia avuto il collega in diverse occasioni insistito sull'esigenza di tenere un Saint-Bénin che ricordasse la storia, non solo ma che abbia un'attinenza con il futuro, e questa era l'applicazione che aveva sortito diverse occasioni di dibattito sul Saint-Bénin. Adesso il Saint-Bénin per una parte è stato recuperato, adesso qui si tratta di capire che cosa si vuole fare alla fine del Saint-Bénin, perché qui "l'immobile, una volta recuperato, sarà destinato a servizi residenziali e di assistenza per studenti". Questo è quanto l'articolo 29 dice, quindi io qui non ho avuto altre occasioni per sapere come verrà interpretata questa parte, che non è esattamente quello che era stato in qualche modo concordato già un po' di mesi fa, per non dire qualche anno fa, quindi è evidente che l'attenzione su questo bene c'è e deve esserci, adesso sul futuro io leggo quello che è scritto qui, quindi se c'è un chiarimento, non sarebbe male perché anche un approfondimento... visto che non è così urgente, sarebbe bene avere la possibilità di riprendere un dialogo che era stato fruttuoso. Io quindi chiederei di non rimanere a questa semplice organizzazione ma di riprendere il tema da dove si era lasciato in quel momento.
Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Caveri.
Caveri (AV-VdA Unie) - Come l'allora presidente Rollandin sa bene, c'è un legato legato a Saint-Bénin, quindi di Saint-Bénin non si può fare quello che si può e quell'indicazione presente nell'articolo è esattamente l'unico uso che si può fare di Saint-Bénin, cioè deve essere destinato, come anticamente raccontato dal Consigliere poco fa, era un collegio che è passato attraverso diverse tappe, diversi ordini religiosi, quindi il Comune di Aosta, che è depositario ancora di questo legato, l'ha dato a disposizione alla Regione per un allargamento del Convitto Federico Chabod e anche per un uso poi di questi locali che sarà a beneficio della popolazione, quindi è chiaro che oggi non si può immaginare di avere un'altra destinazione. Diversa è la questione posta a suo tempo riguardo al futuro del Manzetti, che verrà deciso nelle prossime settimane con una delibera di Giunta, è una valutazione dei costi eccessivi rispetto al Manzetti di una messa a norma sismica ed energetica, nel senso che è un immobile vecchio, quindi è chiaro che su quell'immobile, sul quale non si potranno usare, per una questione di tempistica, i fondi del PNRR perché il PNRR corre troppo in fretta e, tra l'altro - ne parleremo probabilmente in qualche occasione -, c'è una visione rispetto all'utilizzo dei fondi per l'edilizia scolastica che è veramente grottesco, perché si prevede che la progettazione la faccia il Ministero e non né gli Enti locali, né la Regione, cioè siamo di fronte a una situazione abbastanza ridicola. Ora, è del tutto evidente che oggi immaginare di tirar giù il Manzetti, come probabilmente dovrà essere fatto proprio per una questione di intelligenza e di costi, costa molto di più rifare la struttura attuale, piuttosto che fare una struttura più moderna, il problema vero oggi nella città di Aosta, tanto per essere chiari, perché non si può essere boia e l'impiccato, tutti dicono che bisogna fare le scuole al centro perché c'è il commercio, al centro perché gli studenti hanno... no, ma lo sto dicendo in senso generale, non rispetto all'osservazione che hai fatto tu, Augusto, quindi è del tutto evidente, e mi riferisco in particolare a quest'idea di dire: "va beh, spazziamo via il Manzetti e non rifacciamo una scuola lì", io devo dirvi che in tutti gli incontri che noi abbiamo avuto con Aosta, e lo dico con grande serenità avendo una profondissima stima per il Sindaco e anche per molti degli Assessori con cui ci siamo seduti attorno a un tavolo, che il discorso rispetto al quali oggi non volevo far perdere il tempo sulle palestre ma è esattamente la stessa storia, cioè perché alla fine dobbiamo fare le palestre distanti dalle scuole? Per la semplice ragione che, quando si ragiona con il Comune di Aosta, il Comune di Aosta, a mio avviso, per un'impostazione politica condivisibile per la maggioranza che governa Aosta, non vuole occupazione del suolo pubblico, cioè non vuole nuove costruzioni. Peraltro va detto che non è un'idea così peregrina, perché comunque nei soldi che ci arriveranno dall'edilizia scolastica dal PNRR si prevedono solo ricostruzioni, cioè non si prevedono costruzioni nuove, sono privilegiati l'abbattimento delle costruzioni scolastiche già esistenti e la ricostruzione.
Allora io capisco, ed era questa la condivisione della citazione che lei ha fatto nel corso della discussione generale, cioè è chiaro che se lì saremo obbligati, o saranno obbligati perché i tempi di costruzione sono talmente biblici che probabilmente sarò al Père Laurent, se la logica è quella di ricostruire lì, perché non si trovano altre aree se non farle in un posto dove poi dobbiamo avere i collegamenti, i pullman e tutte queste storie? Se così fosse, è del tutto evidente che la costruzione che andrà fatta alle nostre spalle dovrà avere una costruzione diversa da quando fu fatto il Manzetti, è chiaro che il Manzetti ha in qualche modo mortificato il Saint-Bénin, è del tutto evidente, è costruito in maniera assolutamente attigua. Ora, io credo che si potranno trovare delle soluzioni e voglio rassicurare sul fatto che questa norma va nella logica di un lavoro che è già molto avanzato, perché lo studio di fattibilità o come diavolo si chiama - qui Marzi dovrebbe correggermi - è già stato fatto, quindi si è già molto avanti con il Saint-Bénin. È del tutto evidente che bisognerà fare un ragionamento anche sul Manzetti, però nel quadro complessivo di un ragionamento.
Presidente - La parola al consigliere Distort.
Distort (LEGA VDA) - Prendo atto di quanto dice, Assessore, però innanzitutto, quando parlo di dépendance di un fabbricato dei recenti anni Sessanta, parlo del fatto che l'obiettivo, da com'è scritto qui, "al fine di destinarlo a servizi convittuali, assistenziali, ausiliari all'istruzione". "Convittuali" vuol dire che c'è il convitto vicino, quello è l'edificio degli anni Sessanta e diventa un ampliamento, un'espansione di quello.
Mi permetta di esprimere le mie perplessità, anche perché, come ha ricordato il collega Rollandin, c'è stato un ampio dibattito in aula. C'è stato tutto questo dibattito in aula all'inizio del 2019 con varie posizioni al quale poi ha fatto seguito una conclusione che era esattamente quella di impostare un concorso di idee che desse valorizzazione del bene culturale e lo collocasse all'interno di una visione più ampia basata sui principi della rigenerazione urbana. Questo è il mandato del Consiglio, poi l'allora Giunta e l'allora Assessore hanno preso tutta una serie di iniziative ed è andata avanti in interlocuzioni con il Comune di Aosta. Oggi da questa parte c'è il Consiglio che si sta esprimendo, lì c'è la Giunta. Noi siamo in una seduta consiliare e quello che io voglio ribadire è richiamare una volontà del Consiglio...
(intervento di un Consigliere, fuori microfono)
...sì, ma i concetti sono questi, certo che si fa il concorso di idee, è stato organizzato e definito dalla Giunta, ma con criteri che non hanno corrisposto alla volontà dell'Aula ed è per questo che oggi noi non possiamo riconoscerci in questa posizione per coerenza con l'Aula e per coerenza alle idee che avevamo allora. Aggiungiamo anche una visione dal punto di vista del concetto di rigenerazione urbana e un concetto di tutela e di valorizzazione di un bene culturale, aggiungiamo tutti questi ingredienti e arriviamo a questa nostra condizione di coerenza.
Presidente - Metto in votazione l'articolo 29. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 33
Favorevoli: 22
Contrari: 11
Astenuti: 2 (Carrel, Rollandin)
L'articolo è approvato.
Metto in votazione l'articolo 30. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
L'articolo è approvato all'unanimità.
Metto in votazione l'articolo 31. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
L'articolo è approvato all'unanimità.
Metto in votazione l'articolo 32. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
L'articolo è approvato all'unanimità.
Metto in votazione l'articolo 33. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
Metto in votazione l'articolo 34. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
Metto in votazione l'articolo 35. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
Metto in votazione l'articolo 36. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
Metto in votazione l'articolo 37. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 34
Favorevoli: 19
Contrari: 15
Astenuti: 1 (Baccega)
L'articolo è approvato.
Metto in votazione l'articolo 38. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Erika Guichardaz, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
All'allegato n. 1 c'è l'emendamento dell'assessore Sapinet, consiglieri Carrel e Rollandin. Possiamo mettere in votazione? Mettiamolo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 22
Favorevoli: 22
Astenuti: 13 (Aggravi, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Sammaritani, Spelgatti)
L'emendamento è approvato.
Metto in votazione l'allegato n. 1. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'allegato n. 1 è approvato.
Metto in votazione l'allegato n. 2. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'allegato n. 2 è approvato.
Metto ora in votazione la legge nel suo insieme... la parola al consigliere Baccega.
Baccega (GM) - Brevissima dichiarazione di voto, Presidente...
Presidente - Abbiamo deciso di fare dopo.
Baccega (GM) - Va bene, facciamo dopo.
Presidente - Metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
La legge di stabilità è approvata.
Sospendiamo per arieggiare i locali.
La seduta è sospesa dalle ore 17:10 alle ore 17:29.