Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1070 del 1° dicembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 1070/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Azioni volte ad evitare il sovraffollamento dei treni regionali domenicali".

Bertin (Presidente) - Il punto n. 8.01 all'ordine del giorno sarà discusso insieme al punto n. 21 dell'ordine del giorno come stabilito dalla Conferenza dei Capigruppo di ieri. Passiamo pertanto al punto n. 8.02. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Perron, ne ha facoltà.

Perron (LEGA VDA) - Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni corredate poi da materiale fotografico e video che ovviamente non abbiamo pubblicato per questioni di privacy che riguardano il sovraffollamento dei treni regionali domenicali con partenza da Aosta, in particolare sono quelli delle ore 15:41-17:41 diretti a Torino/Porta Nuova. Cosa succede? Succede che c'è un eccesso di utenza che spesso obbliga Trenitalia a un servizio di autobus sostitutivo di tipo emergenziale però per la tratta Ivrea/Torino Porta Susa, soluzione che però non è prevista in anticipo e quindi procura spesso ulteriori ritardi e perdite di coincidenze per coloro che viaggiano. Stiamo parlando dei treni domenicali perché? Perché sono quelli notoriamente degli studenti universitari valdostani che si recano nelle loro sedi universitarie. Chiediamo quindi se, oltre alle interlocuzioni con Trenitalia, siano state messe in atto azioni per evitare il ripetersi di queste situazioni soprattutto in vista delle vacanze ovviamente natalizie, del ritorno degli studenti in questo periodo, di un aumento di persone, un traffico di tipo turistico su queste tratte e appunto quali siano le azioni, le soluzioni messe in atto per evitare questo problema. Tra l'altro, le faccio anche un assist, Presidente, perché qua sulla questione elettrificazione lei potrà dirmi il giorno che sarà tutto elettrificato questi problemi saranno risolti e quindi le faccio l'assist su questo che posso già prevederlo e intanto le chiedo la risposta.

Presidente - Risponde il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Lavevaz (UV) - Questa è una questione di cui abbiamo già parlato in diverse iniziative anche recenti, effettivamente però - e lo abbiamo già fatto in qualche modo - bisogna distinguere quella che è una sensazione di sovraffollamento da quella di sovraffollamento effettivo, perché il fatto, come abbiamo già detto, di vedere persone in piedi non vuol dire che il treno sia sovraffollato o, meglio, che non superi addirittura anche l'80 percento della capienza. Per essere chiari, nei nostri bimodali attualmente l'80 percento della capienza significa un totale di 263 posti di cui 175 seduti e 88 in piedi, quindi fino a 88 persone in piedi vuol dire che il treno comunque sta nella capienza dell'80 per cento, quindi non c'è un sovraffollamento dal punto di vista della normativa vigente. Capisco molto bene ovviamente che chi parte da Aosta, in particolare gli studenti che devono arrivare a Torino, debbano potersi sedere perché è un viaggio lungo. Mi sono fatto dare i dati acquisiti nelle domeniche da lei citate e per il treno delle ore 15:41 sono stati rilevati 233 passeggeri il 1° novembre, 112 il 7 novembre, 159 il 14 novembre, 258 il 28 novembre; per il treno delle ore 17:41 214 passeggeri il 1° novembre, 198 il 7 novembre, 228 il 14 novembre e 201 il 28 novembre.

Preciso che queste rilevazioni vengono fatte dopo Ivrea, quindi con anche gli utenti di Ivrea che sono saliti, credo che la maggior parte degli utenti valdostani vadano oltre Ivrea, quindi da questi numeri si vede che in buona sostanza nella maggior parte dei treni c'erano i posti a sedere anche a Ivrea, anche dopo Ivrea, a parte il treno del 28 novembre delle ore 15:41 dove effettivamente i posti erano comunque occupati in modo decisamente sovrabbondante. In particolare quello delle ore 15:41 del 28 novembre ha richiesto effettivamente l'attivazione già da Aosta di un pullman suppletivo perché c'era già gente in piedi, quindi questo è stato un gesto anche di Trenitalia per dare subito una mano concreta agli utenti valdostani, anche se la capienza del treno era comunque non a tappo, nel senso che sicuramente non si era all'80 percento, però, avendo dovuto fare un percorso lungo, era necessario dare un appoggio attraverso i mezzi di supporto. Probabilmente quella domenica lì l'affluenza superiore, al di là dei pendolari soliti, è legata anche alla maggior affluenza legata ai mercatini di Natale che erano nelle prime domeniche, quindi questa è una problematica che si conosce. Nella seconda metà del 2022 avremo l'entrata in servizio dei nuovi treni acquistati da Trenitalia, quindi si disporrà anche di un numero di mezzi maggiore rispetto a quelli attuali e si potrà dare oggettivamente un servizio migliore.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Perron.

Perron (LEGA VDA) - Dei numeri che lei ci dà ne prendiamo atto, ovviamente questo però è anche in vista o, meglio, vista l'attuazione e la problematica pandemica, ovviamente questi treni sovraffollati abbiamo appunto le immagini, poi, come dice lei, ci sono i posti in piedi, per carità, però crea dei problemi in più, poi che ci siano gli autobus sostitutivi noi abbiamo la segnalazione che sono partiti invece da Ivrea, cioè utenti valdostani hanno dovuto aspettare Ivrea però perdendo le coincidenze.

Se questi autobus vengono attivati subito, questo può risolvere il problema ma questo lo rimettiamo a lei anche in qualità di Assessore ai trasporti, giustamente molti ragazzi hanno il diritto di avere un treno che va giù. Poi sul fatto che ci saranno altri mezzi, quindi anche il punto che le avevo concesso dell'assist sull'elettrificazione, invece a questo punto sono contento che potremmo risolverla anche così. Tra l'altro, siamo a dicembre, aspettiamo Babbo Natale con il progetto definitivo con le sorti magnifiche e progressive risolverà tutto dell'elettrificazione. Prendiamo atto quindi e speriamo che questi autobus siano messi subito anche in vista del periodo natalizio e della situazione pandemica. Staremo a vedere.