Oggetto del Consiglio n. 1054 del 18 novembre 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 1054/XVI - Interpellanza: "Interlocuzioni con la Regione Piemonte per la soluzione dei problemi di sovraffollamento dei treni nella tratta Aosta-Ivrea-Torino".
Bertin (Presidente) - Punto n. 32. Per l'illustrazione, consigliera Foudraz.
Foudraz (LEGA VDA) - Torniamo ora a parlare di un tema caro ai Valdostani, e non solo, ovvero il trasporto su rotaia, e nello specifico la linea ferroviaria Aosta-Ivrea-Torino.
In data 25 ottobre, è apparso un articolo su Aostacronaca nel quale i consiglieri regionali piemontesi Avetta e Salizzoni, nel denunciare il sovraffollamento sui treni nella tratta Aosta-Ivrea-Torino - nello specifico però facevano riferimento al tratto Ivrea-Torino - facevano presenti anche altre criticità che avrebbero potuto compromettere la qualità del servizio sulla linea in questione, criticità dovute anche a una possibile diversa tariffazione in Valle d'Aosta, oltre che la soppressione di stazioni intermedie.
Sempre nell'articolo si leggeva che la Regione Valle d'Aosta stava appunto pensando a una tariffazione diversa per i treni di sua competenza.
Ma questo cosa vorrebbe dire? Che se io compro un biglietto del treno alla stazione di Aosta con destinazione Ivrea o Torino lo pago a un prezzo e se lo acquisto fuori Valle per il tragitto inverso il prezzo è differente?
Sempre, appunto, in questo articolo, veniva citata anche la soppressione di alcune stazioni intermedie, senza però specificare se ci si riferisse a stazioni intermedie situate in Valle d'Aosta oppure in Piemonte.
Considerato che sono numerosi gli utenti valdostani pendolari che usufruiscono di tale mezzo di trasporto, per le motivazioni che ho appena esposto s'interpella l'Assessore competente per conoscere quale sia la tipologia di tariffazione diversa di cui si parla nell'articolo sopra citato, quali siano le stazioni intermedie che si intendono sopprimere e se sia intenzione dell'Amministrazione regionale interloquire con l'Amministrazione regionale piemontese per addivenire a una risoluzione della problematica.
Presidente - Per la risposta il presidente della Regione Lavevaz.
Lavevaz (UV) - Credo che, innanzitutto, vada chiarito che compete alla Valle d'Aosta il cosiddetto trasporto interregionale, quindi la competenza nostra è quella di portare nei tempi più "rapidi" possibili gli utenti valdostani a Torino, per i treni ovviamente diretti a Torino, per i treni diretti a Ivrea siamo in un altro ambito.
Il nostro compito - normato ai sensi di un decreto legislativo che risale al 2010, il 194 - è quello di collegare il capoluogo piemontese con il capoluogo valdostano.
Il Piemonte, invece, nel tratto Ivrea-Torino ha il compito di offrire un servizio di carattere locale e regionale nel quale si integrano i nostri flussi verso Torino, quindi ci sono due tipologie di servizi che hanno caratteristiche differenti e anche destinatari diversi che devono in qualche modo convivere.
Per rispondere però, puntualmente, alle domande poste nell'interpellanza, quindi "quale sia la tipologia d'interpretazione diversa di cui parla l'articolo sopra citato", su questo, in ottemperanza a quanto stabilito dalle leggi regionali 29/1997 e 22/2016 - che prevedono un sistema d'integrazione tariffaria a livello regionale e titoli di viaggio unici per tutti i mezzi di trasporto pubblico - nonché dal programma strategico approvato nel 2019 dal Consiglio regionale, che dà attuazione alle suddette norme, sono previste una serie di modifiche ai sistemi di tariffazione ferroviarie, essenzialmente allo scopo di creare una convergenza verso il sistema tariffario del trasporto pubblico locale su gomma.
Si tratta d'introdurre un sistema che prevede tariffe allineate a quelle del TPL su gomma negli importi, nelle agevolazioni e nelle tipologie.
La principale innovazione riguarda gli abbonamenti che passerebbero dall'attuale sistema di libera circolazione, in cui l'utente in possesso dell'abbonamento può utilizzarlo infinite volte nel periodo di validità, a uno multi corsa in cui il viaggiatore può acquistare abbonamenti settimanali da dieci o dodici corse e abbonamenti mensili da quarantadue o cinquanta corse ed è tenuto a validare a bordo del treno.
Si tratta di un passaggio indispensabile per poter giungere all'utilizzo del medesimo abbonamento su TPL su gomma e su quello su ferro consentendo per esempio, in caso di ritardo o soppressione di una corsa, o anche semplicemente di giornate con esigenze orarie diverse, di scegliere se utilizzare il treno o il bus indifferentemente.
Il sistema è basato su una serie di analisi e accorgimenti per contemperare l'integrazione tariffaria a livello valdostano con i principi di progressività delle tariffe e di non concorrenza con il sistema ferroviario metropolitano piemontese.
A seguito di alcune osservazioni presentate dalla Commissione "Infrastrutture, mobilità e governo del territorio" della Conferenza delle Regioni, sono in corso alcune valutazioni tra Valle d'Aosta e Piemonte che potranno portare all'adozione di ulteriori accorgimenti per attenuare eventuali impatti negativi del nuovo sistema tariffario.
Si chiede poi "quali siano le stazioni intermedie che s'intendono sopprimere".
Per quanto riguarda questa domanda, nell'ottica di ridurre i tempi di percorrenza sulla tratta Aosta-Torino, sul nuovo contratto non sono state previste le fermate commerciali di Borgofranco, Strambino, Caluso e Montanaro. Da evidenziare che queste ultime tre fermate - Strambino, Caluso e Montanaro - negli ultimi anni erano effettuate solamente sulle prime due corse del giorno in direzione Torino e che l'accordo quadro sottoscritto con RFI nel 2017 ne aveva già previsto lo stralcio.
Con un'apposita variante al contratto, approvata nel dicembre 2020, al fine di contrastare il diffondersi della pandemia e di assicurare la tutela della salute dei cittadini, nonché per venire incontro alle esigenze manifestate dalla Regione Piemonte, sono state modificate alcune disposizioni contrattuali e sono state mantenute temporaneamente le fermate di Strambino, Caluso e Montanaro, solamente per la prima corsa del mattino in direzione Torino.
Questa corsa impiega oggi due ore e venti minuti, mentre quasi tutte le altre corse sono effettuate in un'ora e cinquantasei. Con il nuovo orario che entrerà in vigore a dicembre, saranno eliminate le fermate di Strambino, Caluso e Montanaro anche dalla prima corsa del mattino in direzione Torino. Questo evidentemente con un risparmio di circa mezz'ora, quindi con una partenza che sarà alle 05:40 piuttosto che alle ore 05:15, adesso vado più o meno a memoria, comunque, essendo poi un orario mattutino, è comunque una mezz'ora che si può risparmiare molto volentieri, credo.
Per quanto riguarda invece la fermata di Borgofranco, l'agenzia della mobilità piemontese a dicembre 2020 ne ha richiesto formalmente il reinserimento, almeno per alcune corse giornaliere.
I servizi competenti dell'Amministrazione regionale, dopo aver verificato la fattibilità di tale inserimento con l'impresa ferroviaria e dopo aver sentito le associazioni dei consumatori e degli utenti, dei pendolari ed organizzazioni sindacali, ha introdotto, con decorrenza 20 dicembre 2020, la fermata di Borgofranco per tre corse e con decorrenza dal 26 aprile 2021 per una quarta corsa.
L'inserimento di questa fermata, senza oneri aggiuntivi per la Regione, è stata effettuata solamente sulle corse che non subivano un allungamento dei tempi di percorrenza e una revisione dei punti d'incrocio. Con il nuovo orario verrà mantenuta la fermata di Borgofranco nelle quattro corse giornaliere in cui è attualmente effettuata.
Questo è reso più semplice dal fatto che Borgofranco è già una stazione d'incrocio di treni, quindi sostanzialmente la fermata non fa perdere tempo ai nostri viaggiatori.
In ultimo, la terza domanda: "se sia intenzione dell'Amministrazione interloquire con l'Amministrazione regionale del Piemonte per addivenire a una risoluzione delle problematiche", devo dire che anche rispetto alle risposte precedenti credo che sia abbastanza evidente che l'interlocuzione non sia mai mancata né con l'agenzia di mobilità piemontese né tantomeno con la Regione, ma abbiamo proprio in questi giorni - l'avevamo in realtà già la settimana scorsa - un incontro fissato con l'Assessore Gabusi del Piemonte, proprio per discutere di queste questioni, in particolare della problematica delle tariffazioni. Questo incontro finalmente è fissato domani pomeriggio dopo che l'abbiamo spostato diverse volte per esigenze mie e sue.
Quindi è evidente che il Governo regionale e le strutture amministrative della Regione hanno l'obiettivo di rispondere in maniera prioritaria ovviamente alle esigenze dei Valdostani ma c'è sempre stata e c'è tutt'ora la disponibilità a confrontarsi in maniera fattiva e costruttiva anche con i Piemontesi per adottare delle soluzioni che vadano nell'interesse comune.
Presidente - Per la replica, la consigliera Foudraz.
Foudraz (LEGA VDA) - Mi fa piacere sapere che incontrerà quindi a brevissimo l'Assessore piemontese, anche perché è vero che noi abbiamo comunque apportato delle modifiche al sistema tariffario, soprattutto per quanto riguarda gli abbonamenti, però lascia un po' perplesso il fatto che se uno prende il treno ad Aosta per andare a Torino paga una cifra e se fa il percorso inverso un'altra cifra.
Quindi mi auguro che per non trattare in maniera inadeguata qualsiasi utente comunque di questo mezzo di trasporto si trovi una soluzione in merito.