Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1013 del 4 novembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 1013/XVI - Interpellanza: "Validità della certificazione in esenzione ai fini dell'utilizzo del green pass".

Bertin (Presidente) - Punto n. 63. Per l'illustrazione, consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Quello che viene presentato con questa interpellanza è uno dei tanti casi di criticità che il green pass ha generato e le modalità di esenzione dallo stesso.

In primis nel testo di questa interpellanza è riportata la segnalazione, una fra tutte, di una cittadina che si è vista rispondere in maniera curiosa, ovvero a fronte di una reazione allergica al vaccino Pfizer, che dà origine all'esenzione dello stesso, questa cittadina si è sentita dire che questo certificato rilasciatole con validità fino al 30 novembre 2021 per accedere a ristoranti, bar, musei eccetera, non equivaleva al green pass a livello lavorativo dopo il 15 ottobre, quindi avrebbe dovuto effettuare tamponi che sarebbero stati però effettuati a titolo gratuito, questa è la risposta che era stata fornita a questa persona.

Un approfondimento però che abbiamo condotto a fronte di questa segnalazione ci ha permesso di evidenziare che nelle FAQ della certificazione verde Covid si afferma che per accedere ai servizi e alle attività che richiedono un green pass, le persone che non possono ricevere o completare la vaccinazione per motivi di salute possono utilizzare fino al 30 novembre 2021 una certificazione di esenzione dalla vaccinazione.

In questa FAQ non si fa nessuna eccezione fra la modalità di utilizzo, d'altra parte sarebbe un po' curioso che il green pass che si chiede per sedersi al ristorante fosse diverso da quello che viene richiesto per andare invece a lavorare.

Quindi con questa prima iniziativa e su questa prima parte le chiedo di fare chiarezza e di sancire una volta per tutte se questo certificato di esenzione sia valido oppure no anche per l'utilizzo lavorativo.

In secondo luogo, proprio sulle esenzioni, sono stato investito di diverse segnalazioni inerenti alle modalità di colloquio e di rilascio appunto delle esenzioni stesse.

In primis le modalità di colloquio. Da quello che abbiamo saputo questi colloqui avvengono in una grossa sala con due diversi tavoli piazzati a distanza ravvicinata dalle sedie di chi attende per essere esaminato, quindi c'è questo salone, ci sono le sedie tutte poste in una direzione distanziate un metro e poi al lato mi pare destro e di fronte ci sono i due tavoli dove avvengono i colloqui con il personale medico.

Come potrà immaginare, Assessore, ma non credo dire una cosa sconosciuta, per ottenere l'esenzione bisogna presentare una valida motivazione e illustrare per esempio le patologie da cui si è affetti.

Immagini quindi lo scoramento di chi ha dovuto effettuare questa dichiarazione a pochi metri da chi aspettava il proprio turno che poteva comodamente ascoltare la storia clinica, che è evidentemente riservata, delle persone che venivano via via esaminate.

Risulta anche di tutta evidenza, Assessore, fare in modo che la privacy di queste persone venga tutelata e che non sia possibile che una persona debba condividere con decine di persone sconosciute o conosciute i dettagli della propria storia clinica.

Quindi abbiamo un problema sicuramente di privacy che si è creato e su cui sarebbe bene mettere un po' un punto.

Oltre a questo, ci è giunta un'altra segnalazione, sempre inerente alla questione delle esenzioni, che è sulle modalità di concessione della summenzionata esenzione.

Abbiamo un esempio chiaro, quello che abbiamo trattato all'inizio di questa interpellanza, ovvero una persona che ha avuto una reazione allergica alla prima dose di Pfizer e quindi evidentemente è stata esentata.

È chiaro che chi si sottopone a questa trafila, che io definirei quasi umiliante, cioè dover andare di fronte a un medico e dover elencare tutte le patologie di cui si soffre per essere esentati dalla vaccinazione e quant'altro, di certo chi fa questa trafila non lo fa a cuor leggero ed è altrettanto chiaro che chi chiede l'esenzione lo fa perché ha un timore, immagino fondato, di vedersi danneggiato o potenzialmente danneggiato dall'inoculazione.

Mi sono stati sottoposti più casi, ad esempio di persone con allergie gravissime a moltissimi medicinali a cui è stata rifiutata l'esenzione, mi è stato altresì evidenziato il caso di una persona, con altrettante e molteplici allergie con episodi di gravi reazioni, che ha portato la documentazione inerente alle reazioni allergiche a vaccini similari, ad esempio l'antinfluenzale, a cui è stato chiesto se avesse un certificato che testimoniasse specificamente un'allergia a un componente preciso del vaccino che doveva essere inoculato e che a fronte del diniego sia stato oggetto di rifiuto.

A questo punto risulta evidente che avere un metodo certo per confrontare quanto viene risposto alle disposizioni che vengono date al personale medico, anche soltanto per avere una sorta di Benchmark da poter parametrare, risulta assolutamente necessario.

Quindi ecco perché tramite questa interpellanza, Assessore, le chiedo quali siano le motivazioni per le quali non si consideri valido il certificato in esenzione ai fini del green pass, quello del primo caso che abbiamo fatto, quanti siano i pazienti che hanno ottenuto la certificazione di esenzione e per quali motivi vengano opposti diffusamente i dinieghi a tale esenzione, quali siano le patologie per le quali ad oggi è stata concessa l'esenzione nella nostra Regione e se sia a conoscenza sui problemi di privacy summenzionati e, in caso affermativo, se intende intervenire per risolvere tale problematica.

Presidente - Risponde l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - La circolare del Ministero della Salute n. 35309 del 4 agosto 2021 avente come oggetto "Certificazione di esenzione alla vaccinazione anti-Covid-19" stabilisce che al fine di consentire l'accesso ai servizi e attività di cui al comma 1 art. 3 del decreto legge del 23 luglio 2021 n. 105 ai soggetti che per condizione medica non possono ricevere o completare la vaccinazione per ottenere una certificazione verde Covid-19, venga rilasciata apposita certificazione in formato cartaceo nelle more di disporre di un sistema digitalizzato con validità massima fino al 30 settembre 2021. Ulteriori disposizioni - circolare del Ministero della Salute del 25 settembre 2021 - hanno prorogato la possibilità di rilasciare tale certificato di esenzione fino al 30 novembre 2021.

Al fine di attuare quanto sopra, da parte dell'Azienda USL è stato istituito - a partire dall'11 agosto - un box medico dedicato, attivo tutti i mercoledì dalle ore 09:00 alle ore 14:00 presso il polo vaccinale del Palaindoor per la valutazione delle richieste di esenzione da parte di medici e specialisti della struttura complessa di igiene e sanità pubblica del Dipartimento di prevenzione.

La prima domanda giustamente era "quali siano le motivazioni per le quali non si consideri valido il certificato in esenzione ai fini del green pass": il Ministero della Salute, da cui dipendono tali direttive, disponendo che ai soggetti esenti non si applichi l'obbligo del green pass, ma piuttosto il possesso e l'esibizione del certificato di esenzione, di fatto ha reso equivalenti i due certificati. Faccio presente, quindi, che le indicazioni erronee date precedentemente dall'Assessorato della Sanità a una persona su interpretazione dell'Azienda USL sono state in seguito corrette e derivano da una lettura della norma che in tale ambito è spesso contraddittoria, va letta e sovente interpretata.

"Quanti siano i pazienti che abbiano ottenuto la certificazione in esenzione e per quali motivi vengano posti diffusamente i dinieghi a tale esenzione": alla data del 26 ottobre 2021 risultano 336 accessi al Palaindoor per richiesta di esenzione da vaccino anti Covid-19 e sono state rilasciate 126 esenzioni.

I dinieghi opposti alla richiesta di esenzione sono elevati perché numerose sono le persone che richiedono colloquio finalizzato al rilascio delle stesse, ma risultano non averne i requisiti.

Quali siano le patologie per le quali ad oggi è stata concessa l'esenzione: le condizioni di salute per le quali a oggi è stata concessa l'esenzione da vaccino nella nostra Regione sono le stesse di quelle riportate nella sopra citata circolare ministeriale 35.309 del 4 agosto 2021. Si elencano di seguito le principali condizioni che portano a una controindicazione della vaccinazione per tipologia di vaccino: per quanto riguarda il vaccino Pfizer le controindicazioni sono l'ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Per quanto riguarda il Moderna: ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Per quanto riguarda Astrazeneca: ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, soggetti che hanno manifestato sindrome trombotica associato a trombocitopenia in seguito alla vaccinazione con Vaxzevria, soggetti che in precedenza hanno manifestato episodi di sindrome da perdita capillare. Per quanto riguarda Janssen, cioè Johnson & Johnson: ipersensibilità al principio attivo o qualsiasi eccipiente, soggetti che in precedenza hanno manifestato episodi di sindrome da perdita capillare.

Comune a tutti la reazione allergica grave dopo una dose di vaccino o a qualsiasi componente del vaccino. In gravidanza vi è controindicazione solo se c'è una valutazione medica che la controindica.

La sindrome di Guillan-Barré e la miocardite o la pericardite.

Queste sono le condizioni cliniche dettate dalla circolare ministeriale.

"Se sia a conoscenza di problemi di privacy summenzionati e, in caso affermativo, se intenda intervenire per risolvere tale problematica": io non ne sono a conoscenza, è stato chiesto un parere, ovviamente le informazioni all'Azienda USL, le segnalazioni di problematiche relative alla privacy sono state sporadiche e tutte riferite da persone che non hanno ottenuto l'esenzione richiesta, perché priva dei requisiti per il rilascio, mai da coloro che l'hanno ottenuta e mai dalle più di 87.400 persone che nelle stesse condizioni ambientali affrontano il colloquio per poi sottoporsi a vaccinazione.

Presidente - Per la replica, consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Questa sua ultima affermazione mi ha lasciato un po' perplesso, nel senso che è come se lei volesse dire che le persone che si lamentano per aver dovuto raccontare in pubblico la propria storia clinica si siano lamentate soltanto perché non hanno avuto l'esenzione.

Io credo che queste due cose non vadano collegate. Per quello che so. sono state fatte delle segnalazioni ufficiali all'URP che non sono relative alla mancanza o allo scoramento per non aver avuto l'esenzione, ma sono effettive, nel senso che riferiscono di una situazione nella quale si è appiccicati nel fare questo colloquio.

Una valutazione in questo senso secondo me andrebbe fatta, a prescindere da chi formula quella segnalazione. L'aggettivo "sporadiche" non chiarisce qual è il numero delle segnalazioni effettuate, è chiaro che se su 336 accessi per l'esenzione c'è qualche decina di segnalazione, probabilmente qualcosa c'è. Poi probabilmente qualcuno va lì, ottiene l'esenzione e non si preoccupa più di tanto, magari chi non la ottiene è ancora più attento rispetto a quello che gli è successo intorno.

Quindi io prendo atto di quello che ci ha detto, mi avrebbe fatto piacere sapere quali sono i numeri, cioè rispetto a quello che lei ci ha detto come patologie presentate per l'esenzione sarebbe stato interessante vedere sulla base di quale dei vari fattori inseriti nella circolare si sarebbe ottenuta l'esenzione, però magari faremo un accesso agli atti così poi avremo i dati, anche perché non sono tanti come numeri e quindi avremo poi i dati suddivisi per tipologia.

Mentre invece esprimo la piena soddisfazione per la correzione di cui lei giustamente ha detto rispetto all'informazione che era stata data inizialmente alla paziente che si era rivolta per questo tipo di tensione, per lo meno uno dei tanti casi magari di questioni che riguardano incomprensioni o magari la difficile interpretazione delle norme che però si risolve favorevolmente e che semplifica la vita di chi si era rivolto alla pubblica Amministrazione.