Oggetto del Consiglio n. 894 del 6 ottobre 2021 - Verbale
Oggetto n. 894/XVI del 06/10/2021
APPROVAZIONE DEL QUADRO STRATEGICO REGIONALE DI SVILUPPO SOSTENIBILE 2030.
Il Presidente BERTIN dichiara aperta la discussione sulla proposta indicata in oggetto e iscritta al punto 3.01 dell'ordine del giorno dell'adunanza.
Illustra l'Assessore all'istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate, CAVERI.
Intervengono i Consiglieri AGGRAVI, JORDAN, CARREL, CHATRIAN, PERRON e MINELLI.
Replica l'Assessore CAVERI.
IL CONSIGLIO
Richiamata la Comunicazione della Commissione del Parlamento europeo al Consiglio europeo, al Consiglio dell'Unione europea, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni "Un bilancio moderno al servizio di un'Unione che protegge, che dà forza, che difende. Quadro finanziario pluriennale 2021/27", del 2 maggio 2018, successivamente rivista alla luce della Comunicazione "Il momento dell'Europa: riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazione", del 27 maggio 2020, che propone il pacchetto 'Next Generation EU', un nuovo strumento per la ripresa da 750 miliardi di euro, integrato in un bilancio a lungo termine dell'Unione europea potente e moderno;
Richiamato il regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio del 17 dicembre 2020 che stabilisce il Quadro finanziario pluriennale per gli anni dal 2021 al 2027;
Richiamati i seguenti regolamenti europei, pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, L231, in data 30 giugno 2021:
1. il regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti;
2. il regolamento (UE) 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione;
3. il regolamento (UE) 2021/1057 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, che istituisce il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e che abroga il regolamento (UE) n. 1296/2013;
4. il regolamento (UE) 2021/1059 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, recante disposizioni specifiche per l'obiettivo "Cooperazione territoriale europea" (Interreg) sostenuto dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dagli strumenti di finanziamento esterno;
5. il regolamento (UE) 2021/1056 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, che istituisce il Fondo per una transizione giusta;
Richiamati, altresì, con riferimento alla Politica agricola comune:
- la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell'ambito della Politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio - COM(2018) 392final del 1° giugno 2018;
- il regolamento (UE) 2020/2220 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020 che stabilisce alcune disposizioni transitorie relative al sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) negli anni 2021 e 2022;
Richiamata la Risoluzione A/RES/70/1 "Trasformare il nostro mondo: l'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile", con la quale il 25 settembre 2015 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, declinata in 17 Obiettivi di Sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs), articolati in 169 Target;
Vista la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni "Il Green Deal europeo" dell'11 dicembre 2019, dalla quale si evince che il Green Deal è parte integrante della strategia della Commissione per attuare l'Agenda 2030 e gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e che nell'ambito dello stesso la Commissione intende riorientare il processo di coordinamento macroeconomico del semestre europeo per integrarvi gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, al fine di porre la sostenibilità e il benessere dei cittadini al centro della politica economica e rendere gli obiettivi di sviluppo sostenibile il fulcro della definizione delle politiche e degli interventi dell'UE;
Atteso che le conseguenze derivanti dalla pandemia da Covid-19, date le sue proporzioni, sono destinate ad incidere sulla prossima programmazione della Politica di Coesione 2021/2027;
Richiamati i seguenti ulteriori regolamenti:
- il regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio del 14 dicembre 2020 che istituisce uno strumento dell'Unione europea per la ripresa, a sostegno della ripresa dell'economia dopo la crisi Covid-19, la cui quantità di risorse messe in campo per rilanciare la crescita, gli investimenti e le riforme ammonta a 750 miliardi di euro, dei quali oltre la metà è costituita da sovvenzioni;
- il regolamento (UE) 2020/2221 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda le risorse aggiuntive e le modalità di attuazione per fornire assistenza allo scopo di promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di Covid-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell'economia (REACT-EU);
- il regolamento (UE) del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il Dispositivo per la ripresa e la resilienza;
Richiamato il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), trasmesso dal Governo alla Commissione europea entro lo scorso 30 aprile, fortemente orientato all'inclusione di genere e al sostegno all'istruzione, alla formazione e all'occupazione dei giovani e articolato in sei missioni (Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; Rivoluzione verde e transizione ecologica; Infrastrutture per una mobilità sostenibile; Istruzione e ricerca; Coesione e inclusione; Salute);
Atteso che l'applicazione del regolamento delegato (UE) 240 della Commissione del 7 gennaio 2014, recante un Codice europeo di condotta sul partenariato nell'ambito dei Fondi strutturali e d'investimento europei (Sie), per il settennio 2021/2027 è richiamata nel regolamento al punto 1;
Rilevato che il regolamento al punto 1 stabilisce che il FESR e il FSE+ sostengono i seguenti obiettivi strategici:
- un'Europa più competitiva e intelligente attraverso la promozione di una trasformazione economica innovativa e intelligente e della connettività regionale alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC);
- un'Europa resiliente, più verde e a basse emissioni di carbonio ma in transizione verso un'economia a zero emissioni nette di carbonio attraverso la promozione di una transizione verso un'energia pulita ed equa, di investimenti verdi e blu, dell'economia circolare, dell'adattamento ai cambiamenti climatici e della loro mitigazione, della gestione e prevenzione dei rischi nonché della mobilità urbana sostenibile;
- un'Europa più connessa attraverso il rafforzamento della mobilità;
- un'Europa più sociale e inclusiva attraverso l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali;
- un'Europa più vicina ai cittadini attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato di tutti i tipi di territorio e delle iniziative locali;
Considerato che l'integrazione dei fondi europei è uno dei temi su cui è posta attenzione sia a livello europeo sia a livello nazionale, nella convinzione che l'uso sinergico e coordinato delle varie fonti di finanziamento messe a disposizione dal bilancio UE crei una maggiore "massa critica" e apporti maggiori benefici ai territori di riferimento;
Considerato, altresì, che per la programmazione della Politica di Coesione è importante il raccordo e la ricerca della complementarietà sia con il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sia con la Politica agricola comune, sebbene il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) per il ciclo finanziario 2021/2027 sia escluso dall'ambito di applicazione del regolamento recante disposizioni comuni di cui al punto 1;
Dato atto che il regolamento al punto 1, prevede, in continuità con il ciclo di programmazione 2014/2020, che ciascuno Stato membro predisponga un Accordo di partenariato che espone l'orientamento strategico per la programmazione e le modalità per un impiego efficace ed efficiente del FESR, del FSE+, del Fondo di coesione, del JTF e del FEAMPA per il periodo 2021/2027, in conformità a quanto previsto nel Codice di condotta europeo sul partenariato, da presentare alla Commissione prima della presentazione del primo Programma o contestualmente alla stessa;
Dato atto che, nell'ambito del quadro di riferimento delineato dai regolamenti europei di cui ai punti 1, 2, 3, 4 e 5, a livello nazionale:
- il 27 marzo 2019 ha preso avvio il percorso di definizione dell'Accordo di partenariato 2021/2027, mediante l'attivazione di cinque Tavoli di confronto partenariale, uno per ciascuno Obiettivo di policy individuato dal regolamento al punto 1 (OP1 'Un'Europa più intelligente'; OP2 'Un'Europa più verde'; OP3 'Un'Europa più connessa'; OP4 'Un'Europa più sociale'; OP5 'Un'Europa più vicina ai cittadini'), con il coinvolgimento delle Amministrazioni centrali, delle Amministrazioni regionali e del partenariato economico e sociale del Paese;
- il 29 dicembre 2020 il Dipartimento per la Politica di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha illustrato il percorso e lo stato del dialogo informale con la Commissione europea sui contenuti strategici, ha fornito una informativa sulla fase conclusiva dei negoziati sul quadro regolamentare della Politica di Coesione 2021/2027, nonché il quadro delle risorse europee assegnate all'Italia a valere sui fondi FESR e FSE+;
- ad oggi, l'iter di definizione dell'Accordo di partenariato e il relativo negoziato con i competenti servizi della Commissione europea risultano ancora in corso;
Preso atto che, a livello regionale:
- in continuità con il ciclo di programmazione 2014/2020 e analogamente a larga parte delle Regioni italiane, si è ritenuto opportuno prevedere uno strumento intermedio tra l'Accordo di partenariato dell'Italia e i Programmi interessanti la Valle d'Aosta – il "Quadro strategico regionale di Sviluppo sostenibile 2030" –, al fine di coordinare l'azione dei diversi programmi cofinanziati, curando l'integrazione tra programmi, strumenti, progetti e Fondi, settori e politiche, livelli di governo, soggetti e territori;
- l'elemento caratterizzante il nuovo documento strategico regionale consiste nel tentativo di coniugare il Quadro strategico regionale con la Strategia regionale di sviluppo sostenibile, al fine di federare in una visione unitaria regionale tanto l'attuazione della Politica di coesione dell'Unione quanto il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell'Agenda 2030 dell'Organizzazione delle Nazioni Unite;
- il percorso di definizione del nuovo ciclo di programmazione ha preso avvio a maggio 2019 con l'esame, da parte della Giunta regionale, del documento "Politica regionale di sviluppo 2021/27. Pianificazione del percorso di programmazione" e con la definizione del documento "Indirizzi politici per la Politica regionale di sviluppo 2021/27", e l'attivazione di cinque Tavoli regionali di confronto partenariale, articolati per Obiettivi di policy, guidati dal Dipartimento politiche strutturali e affari europei, con il supporto del Nucleo di valutazione dei programmi a finalità strutturale della Valle d'Aosta (Nuval);
- al fine di garantire la definizione di una strategia regionale 2021/2027 efficace e pienamente aderente ai bisogni del territorio e alle sue potenzialità, il lavoro dei Tavoli regionali, sin dalle prime fasi, ha visto il coinvolgimento, oltreché dei referenti regionali delle politiche di settore, anche dei portatori di interesse e del partenariato istituzionale, economico, sociale e ambientale, tenendo conto delle competenze, delle capacità di partecipare attivamente e di un adeguato livello di rappresentanza di ciascun soggetto;
Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 98 in data 8 febbraio 2021, con la quale sono state individuate, fra l'altro, le ulteriori tappe per la definizione del Quadro strategico regionale di Sviluppo sostenibile 2030, nonché:
a.1) in considerazione del ruolo fondamentale rivestito dal partenariato in ogni fase del ciclo di programmazione e gestione dei fondi europei, è stato costituito il Tavolo permanente per il confronto partenariale sulla Politica regionale di sviluppo 2021/2027;
a.2) è stato approvato il documento risultante dai lavori sinora condotti, da sottoporre al confronto partenariale;
Preso atto che, per quanto concerne il coinvolgimento del Tavolo permanente al punto a.1), in linea con quanto stabilito dall'articolo 6 del Protocollo d'intesa tra la Regione e il partenariato istituzionale e il partenariato economico, sociale e ambientale, dal 2 al 19 aprile 2021 è stato richiesto ai componenti del Tavolo di completare online una o più delle cinque Schede di rilevazione predisposte per ciascun Obiettivo di policy europea dal Dipartimento politiche strutturali e affari europei, con il supporto del Nucleo di valutazione dei Programmi a finalità strutturale (Nuval), con l'obiettivo di effettuare una rilettura dei fabbisogni emergenti dal territorio, anche alla luce del mutato scenario generale conseguente all'emergenza epidemiologica da Covid-19, e di raccogliere dal territorio indicazioni e orientamenti circa le priorità più urgenti e rilevanti;
Preso atto, altresì, che sempre nel mese di aprile 2021 il Dipartimento politiche strutturali e affari europei, al fine di consentire la più ampia partecipazione della società civile all'elaborazione del documento strategico, ha lanciato due ulteriori consultazioni:
b.1) una consultazione online rivolta alla società civile, finalizzata a raccogliere contributi per programmare con sempre maggiore attenzione la distribuzione e l'utilizzo delle risorse messe a disposizione dall'Unione europea per il settennio 2021/2027, così da conseguire risultati migliori e più rispondenti ai fabbisogni del territorio, a cui hanno risposto 1220 cittadine e cittadini aventi un legame con il territorio valdostano;
b.2) un'iniziativa di ascolto dei giovani – "Scrivi con noi la Strategia regionale al 2030" –, con la quale è stato chiesto alle studentesse e agli studenti, aventi un legame con il territorio valdostano, di immaginarsi in tre momenti diversi (quello attuale, nel 2026 e nel 2030) per ricostruire una cornice capace di racchiudere le loro percezioni e aspirazioni, le loro idee e aspettative, nonché i timori e gli ostacoli con cui immaginano di confrontarsi nel loro prossimo futuro, con lo scopo ultimo di arricchire e affinare ulteriormente il documento strategico regionale;
Evidenziato, inoltre, che in data 19, 20 e 21 maggio 2021 si sono svolti gli incontri con le Unités des Communes valdôtaines e con il Comune di Aosta, in considerazione del ruolo privilegiato rivestito dagli stessi nell'ambito del Tavolo partenariale al punto a.1), in ragione della duplice accezione di soggetti istituzionali e di aree territoriali di riferimento e ascolto della società civile, cui hanno preso parte, oltre all'Assessore agli Affari europei, i Presidenti e i Sindaci delle relative Unités, i referenti del Dipartimento politiche strutturali e affari europei e i membri esperti del Nuval, nel corso dei quali si è proceduto a fornire una sintetica restituzione degli esiti della consultazione partenariale, in precedenza richiamati, ma anche a raccogliere ulteriori elementi per arricchire i documenti programmatici in corso di definizione;
Preso atto che il processo di elaborazione del documento strategico regionale si è, inoltre, progressivamente perfezionato sulla base delle disposizioni normative europee e nazionali, degli indirizzi politici regionali esplicitati del Programma di legislatura e delle risultanze delle consultazioni precedentemente citate, nonché dei contenuti dell'ultima bozza di Accordo di partenariato dell'Italia del 23 giugno 2021, a conclusione del quale è, infine, scaturito l'allegato Quadro strategico regionale di Sviluppo sostenibile 2030;
Rilevato che il "Quadro strategico regionale di Sviluppo sostenibile 2030", allegato alla presente deliberazione, di cui forma parte integrante e sostanziale, necessita di essere ulteriormente implementato per quanto concerne i capitoli relativi alla Strategia regionale di Sviluppo sostenibile ancora in fase di elaborazione;
Rilevato, altresì, che, in considerazione del fatto che i tempi di approvazione del documento strategico regionale sono risultati pressoché coincidenti con la pubblicazione e la successiva entrata in vigore dei regolamenti europei per il periodo 2021/2027 e che l'iter di preparazione e presentazione dell'Accordo di Partenariato 2021/2027 risulta tuttora in corso, potrebbe rendersi necessario apportare eventuali adeguamenti/correttivi all'allegato Quadro strategico regionale di Sviluppo sostenibile 2030;
Richiamato, in particolare, il capitolo 8 dell'allegato Quadro strategico regionale di Sviluppo sostenibile 2030, volto a definire una governance efficace per concretizzare quanto previsto a livello strategico, con lo scopo di rafforzare la programmazione integrata delle risorse disponibili derivanti non soltanto dai Fondi europei, ma anche, a titolo esemplificativo, dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, e di assicurare l'organizzazione dei processi al fine di migliorare la capacità di attuazione;
Visto l'articolo 65, comma 2, lettera d), della l.r. 54/1998, che prevede che il Consiglio regionale o la Giunta regionale, secondo le rispettive competenze, sottopongano al Consiglio permanente degli enti locali, per il prescritto parere, le proposte di provvedimenti amministrativi a carattere generale o regolamentare che interessano gli enti locali;
Richiamato il parere positivo, di cui sopra, sull'allegato "Quadro strategico regionale di Sviluppo sostenibile 2030", espresso dal Consiglio permanente degli enti locali nella seduta del 22 luglio 2021, trasmesso con nota protocollo n. 643/CPEL del 23 luglio 2021;
Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 1404, in data 30 dicembre 2020, concernente l'approvazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio e del bilancio finanziario gestionale per il triennio 2021/2023, e delle connesse disposizioni applicative;
Visto il parere favorevole di legittimità sulla presente proposta di deliberazione, rilasciato dal Coordinatore del Dipartimento politiche strutturali e affari europei, ai sensi dell'art. 3, comma 4, della legge regionale 23 luglio 2010, n. 22;
Visto il parere della I Commissione consiliare permanente;
Con voti favorevoli ventiquattro (presenti: trentacinque; votanti: ventiquattro; astenuti: undici, i Consiglieri AGGRAVI, BRUNOD, DISTORT, FOUDRAZ, GANIS, LAVY, MANFRIN, PERRON, PLANAZ, SAMMARITANI e SPELGATTI);
DELIBERA
1) di approvare il "Quadro strategico regionale di Sviluppo sostenibile 2030", allegato alla presente deliberazione e di cui forma parte integrante e sostanziale, ivi compreso il modello di governance riportato, al fine di assicurare una piena attuazione del documento strategico;
2) di demandare a successivo atto l'integrazione del documento strategico con la Strategia regionale di sviluppo sostenibile in corso di elaborazione, nonché l'adozione di eventuali adeguamenti/correttivi che si rendessero necessari a seguito dell'approvazione definitiva dell'Accordo di Partenariato 2021/2027, attualmente ancora in corso di negoziato.
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