Oggetto del Consiglio n. 606 del 26 maggio 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 606/XVI - Interrogazione: "Risoluzione di alcune problematiche relative alla gestione dei bar all'interno dei presidi ospedalieri".
Bertin (Presidente) - Punto n. 17 dell'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - La prima domanda è: "se sia a conoscenza dei nuovi ritardi nell'erogazione degli stipendi dipendenti della Sirio S.p.A.". L'Azienda USL Valle d'Aosta è entrata, dopo approfondita istruttoria da parte degli uffici competenti, finalmente in possesso delle notizie utili e aggiornate sulle rilevanti modifiche intervenute nella governance della concessionaria società Sirio S.p.A. e a far data dal 14 aprile 2021 è stato infatti nominato dal Tribunale di Bologna un amministratore giudiziario, cioè il dottor Fausto Maroncelli, il quale, nell'ambito dei suoi poteri, garantendo regolare funzionamento delle attività ordinarie della società alla data odierna sta prendendo atto delle varie posizioni finanziarie della concessionaria al fine di soddisfare tutte le esigenze connesse ai contratti in essere. Appresa quest'allarmante notizia, l'azienda ha accelerato ulteriormente le azioni utili per garantire in prima istanza l'erogazione stipendiale ai dipendenti della concessionaria, effettuando anche videochiamata diretta con l'Amministratore giudiziario sopracitato, interpellando il Direttore generale della concessionaria del bar spaccio del presidio ospedaliero per dare garanzia di tenere aperto il bar nonostante l'annunciato sciopero delle scorse settimane con esito positivo e chiedendo di pagare gli stipendi di marzo con esito positivo e aprile 2021. È stata data garanzia verbale, si attende a brevissimo conferma.
Per quanto riguarda la domanda: "se abbia avviato ogni azione utile per risolvere in maniera definitiva la vertenza", gli uffici aziendali competenti hanno svolto attività istruttorie volte alla risoluzione definitiva della vertenza in questione interpellando formalmente i primi due operatori economici che figuravano in graduatoria appena dopo l'aggiudicataria prima classificata della gara originaria società Sirio S.p.A. e sono attualmente in corso le valutazioni e gli incontri con tali operatori economici. Si segnala che attualmente è incaricato uno studio legale per assistere l'Azienda USL Valle d'Aosta sia per la probabile e necessaria attività giudiziale civilistica di recupero crediti nei confronti di Sirio S.p.A., ma anche per il supporto stragiudiziale inerente la risoluzione del rapporto contrattuale con la medesima concessionaria in questione. Si informa inoltre che l'Azienda USL sta valutando la formalizzazione di una comunicazione per dare seguito in via definitiva alle contestazioni di addebito e diffide già trasmesse a Sirio S.p.A. in conseguenza degli inadempimenti al contratto in oggetto. Con tale nota ha intenzione di comunicare, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 7 della legge del 7 agosto del 1990 n. 241, l'avvio del procedimento da parte dell'Azienda USL VdA per la risoluzione del medesimo contratto ai sensi e per gli effetti dell'articolo 1456 del Codice civile, quindi quanto espressamente previsto dall'articolo 21, comma 1, punti n. 1, n. 3 e n. 4 del capitolato speciale di appalto. Nello specifico verrebbero contestati in quella sede al concessionario gli specifici inadempimenti contrattuali, che, ai sensi del prefato articolo 21, comma 1, del CSA, potranno all'esito delle controdeduzioni costituire motivi di risoluzione di diritto del contratto di concessione.
Ciò premesso, a seguito di un secondo incontro tenutosi venerdì 21 maggio 2021 in videoconferenza con l'Amministratore giudiziario e il Responsabile della Sirio S.p.A., la società ha chiesto e ottenuto di soprassedere per circa due settimane all'avvio di tale procedimento di addebito tenuto conto che, come dichiarato dall'Amministratore giudiziario, la stessa ha provveduto nel corso del mese di maggio a effettuare il pagamento delle retribuzioni relative al mese di marzo e aprile 2021 e che potrebbe prospettarsi nel breve periodo una possibile soluzione ai problemi finanziari aziendali.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Riprendiamo la questione della Sirio S.p.A., che, come giustamente ha ripreso anche l'Assessore, è l'azienda che gestisce la somministrazione e la gestione del bar interno ai presidi ospedalieri, che, come sapete, è stato al centro di numerosi problemi che hanno riguardato evidentemente i soli dipendenti, perché, per quanto riguarda invece il servizio, il servizio è sempre stato garantito. È stato garantito in realtà anche con comportamenti antisindacali da parte dell'azienda in occasione dei due scioperi organizzati dal personale che non si è più visto accreditare lo stipendio di diversi mesi sul conto corrente. Immaginate evidentemente di dover dare la vostra opera e di non veder riconosciuto in un periodo come questo nemmeno appunto quanto pattuito sul contratto di lavoro, potete immaginare quale sia la rabbia dei lavoratori.
Avevamo già affrontato questa questione una volta all'interno di quest'aula, avevamo evidenziato i comportamenti assunti dall'azienda e avevamo chiesto di seguire la questione. Già in quella sede avevamo evidenziato appunto che la necessità era quella di addivenire a una definizione della questione perché già ai tempi si era prodotto questo ritardo nei pagamenti, dopodiché ci era stato uno sblocco della situazione che poi si è ripetuto nei primi mesi del 2021 e adesso lei, Assessore, ci ha detto che, perlomeno così dicono, sono arrivati anche i pagamenti di aprile. Ne siamo ovviamente felici però questo non toglie che ci siano state numerose manchevolezze da parte dell'azienda e che l'azienda abbia dimostrato chiaramente una fragilità finanziaria non soltanto in Valle d'Aosta, ma anche in numerosi altri appalti che ha condotto e conduce nel resto del Paese e che questo non possa che portare a questo punto alla rescissione del contratto come giustamente lei ha detto.
Io quindi credo che la questione sia stata incanalata nella giusta direzione. Non ho compreso però, Assessore - e le chiederei eventualmente visto che sto parlando ma può farmi un cenno -, se quello che lei ci ha detto, cioè il fatto di sospendere la procedura di cui all'articolo 1456 del Codice civile sia stato recepito da parte della Regione o se sia rimasta una richiesta da parte dell'azienda. Non ho compreso quale delle due, perché se la richiesta è stata fatta da parte dell'azienda, è una richiesta che sicuramente può essere legittima e ci mancherebbe altro, ma io credo che si sia ampiamente dimostrato come l'azienda sia stata fortemente inadempiente nei confronti dei dipendenti, abbia integrato le clausole contenute all'interno del capitolato di appalto che prevedevano la rescissione del contratto. L'azienda peraltro ha anche tenuto dei comportamenti definiti appunto fortemente antisindacali, i dipendenti hanno organizzato uno sciopero, non ultimo mi pare il 6 o il 7 maggio, e l'azienda ha sostituito i dipendenti che scioperavano. Questo evidentemente è un comportamento che non si può integrare, che non si può tenere, quindi la risposta migliore dopo le numerose inadempienze credo sia proprio quella di interpellare le aziende che seguivano e vedere se qualcuna ha intenzione di occuparsi eventualmente di sostituire l'azienda in questione. Troverei un po' strano che la Regione decidesse di dire: "sì, va beh, ci avete chiesto di sospendere, allora, dopo tutto quello che è successo, va bene, sospendiamo perché, bontà nostra, lo decidiamo".
Le chiederei quindi eventualmente, Assessore, di fornirci rassicurazioni in questo senso. A noi non interessa chi si occuperà del servizio: a noi interessa che il servizio venga garantito e che i lavoratori siano tutelati in particolar modo in questo periodo. Evidentemente quindi se voi ritenete che l'azienda in questione abbia la solidità per occuparsene, ne prendiamo atto - penso che abbia dimostrato di non avere questa solidità nel tempo -; se avete intenzione di rescindere il contratto, ben venga, l'importante è che l'azienda che subentra abbia la solidità necessaria per garantire il servizio, così come descritto dal capitolato di appalto e i dipendenti, quello che conta è che si stabilizzi la situazione perché è la seconda volta che parliamo di questa questione in Consiglio e vorremmo evitare di arrivare alla terza.