Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 587 del 13 maggio 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 587/XVI - Interpellanza: "Valutazioni in merito al fabbisogno di personale dipendente dell'Amministrazione regionale e all'avvio delle relative procedure di reclutamento".

Bertin (Presidente) - Passiamo ora alle interpellanze. Punto n. 38 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, il consigliere Aggravi ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - L'interpellanza prende avvio da una serie di delibere emanate dalla Giunta quali disposizioni in materia di organizzazione e personale dipendente dell'Amministrazione regionale nel tempo e in particolare da un principio, uno dei principi che vengono enunciati nelle premesse di alcune di queste, ovvero il rinvio a successiva deliberazione dell'aggiornamento per l'anno in corso del Piano Triennale 19-21 delle modalità di reclutamento attraverso l'avvio di procedure concorsuali o selettive uniche, più volte ribadito, appunto come dicevo, nelle ultime deliberazioni.

Questo principio fa poi il paio con un più ampio e un più grand programme che spesso e volentieri viene citato nei programmi elettorali ma poi soprattutto nel DEFR che riguarda la tanto agognata revisione normativa della legge 22.

In particolare nel DEFR di questo Governo viene specificato appunto che la revisione normativa avverrà nell'ottica di agevolare la costruzione di modelli organizzativi e innovativi degli enti del comparto unico, orientati per processi volti a soddisfare direttamente i fabbisogni dei cittadini e delle imprese favorendo l'integrazione orizzontale delle strutture organizzative e gli strumenti di risposta alle peculiari esigenze di funzionamento degli enti.

Semplifico, ovviamente, l'obiettivo dell'interpellanza, oltre a comprendere - nel dettaglio, poi citerò le richieste - quali saranno le procedure o quali saranno anche le linee guida di aggiornamento del piano che abbiamo citato, è capire se queste intenzioni, queste linee guida, queste modalità di aggiornamento, terranno in realtà conto dell'organizzazione che si è fatto in termini di organizzazione della macchina amministrativa, tenuto anche conto di un aspetto abbastanza importante perché noi spesso quando parliamo di personale ci dilettiamo sul numero delle risorse, le deleghe, le attività, i poteri del personale, ma ci dimentichiamo, spesso e volentieri, che ovviamente è una delle voci della spesa pubblica, e in particolare voglio citare la relazione sempre della Sezione di controllo della Corte dei Conti che oggi ho citato più volte ma dà degli spunti molto interessanti che riguardano appunto l'incidenza della spesa del personale sulla spesa corrente nell'esame dell'ultimo bilancio, quello che ha sì carattere tecnico ma proprio per questo è sostanzialmente un bilancio di previsione che possiamo dire di apertura rispetto a quello già preannunciato.

I relativi valori appunto, dice la Sezione, si attestano sostanzialmente sul 23% della spesa corrente, tale percentuale però cresce laddove si vada a non considerare la spesa del comparto sanitario, che giustamente si può tenere da parte in quanto non direttamente legato, se vogliamo, alla macchina amministrativa in termini burocratici.

L'interpellanza chiede al Presidente della Regione "a quanto ammonti oggi il fabbisogno in termini di risorse, e quindi di relativa spesa pubblica, e quali procedure di reclutamento verranno promosse nel corso dell'anno corrente, cioè di quanto abbiamo bisogno a fronte di continui rimandi dell'aggiornamento del piano di fabbisogno, quanto ci costa e, soprattutto, cosa verrà fatto nel breve termine", l'orizzonte temporale è il 2021.

"Quali siano le tempistiche e le modalità di aggiornamento del piano triennale, delle modalità appunto di reclutamento, quindi in che termini e quando si potrà avere concretezza di queste necessità, se le valutazioni in termini di fabbisogno del personale di aggiornamento del piano terranno conto dell'evoluzione della macchina amministrativa, anche alla luce del prospettato potenziamento delle politiche di digitalizzazione e sviluppo del lavoro agile", su questa domanda, se sarà sintetico, gliela abbuono, perché penso che sia qualcosa di molto complicato perché già sarebbe, secondo me, una vittoria poter dare, come dicevo prima, un computer portatile a ogni dipendente, così che lo smart working possa essere anche agile come si dice in termine italico.

"Quali siano le linee caratterizzanti e relative tempistiche che il Governo regionale intende perseguire per addivenire alla riforma della legge 22/2010" che, teoricamente, in realtà dovrebbe forse essere messa a capo di tutto questo, se si ragiona in termini organizzativi.

In sintesi, Presidente, a fronte dell'organizzazione che vi siete dati, a fronte delle necessità che sono emerse di copertura di posti apicali o comunque anche di deficit di fabbisogno, quello che si vuole capire è quante risorse, a vostro giudizio, la macchina ha bisogno di recuperare e poi mi piacerebbe capire se sono state anche fatte delle valutazioni, visto che si parla di integrazione orizzontale delle strutture anche in termini di spostamenti e di efficientamento, perché altrimenti nell'ambito dell'Amministrazione pubblica, nel momento in cui c'è un deficit o una necessità, si tende soltanto a trovare una soluzione, quella dell'assunzione. Io non dico che l'assunzione sia una cosa negativa, anzi, però bisogna anche considerare se i livelli di spesa che ho detto prima, che ricordiamo, non sono soggetti a delle limitazioni o a misure Montiane di memoria in questo momento, ma che comunque devono contemperare a che cosa? Al fatto che le risorse tolte o comunque destinate alla spesa del reclutamento, e quindi della burocrazia, sono tolte da investimenti o da spesa corrente che va a favore di imprese e di cittadini, quindi bisogna cercare di contemperare le necessità amministrative con le risorse, perché spesso ce lo dimentichiamo, poi siamo tutti bravi a dire: "Ah, ma il bilancio regionale ha pochi investimenti", ma la spesa corrente è pesante e le percentuali che ho detto sono più che significative in termini appunto di ammontare.

Quindi capire poi se tutti questi ragionamenti stanno, come direbbe qualcuno, all'interno di un perimetro più complessivo di riforma che riguarda appunto l'evoluzione della 22.

Se ovviamente le idee non sono chiare sulla 22, le abbuono e le consento di rimandare la risposta, perché forse oggi avete anche altri problemi, però è curioso capire se le logiche di sostituzione di fabbisogno del personale avvengono solo in forza di necessità contingente o anche di una più prospettiva visione futura anche in termini di riorganizzazione e io spero anche di un modello più innovativo che consenta a certe strutture di collaborare maggiormente e quindi evitare di pensare soltanto a una crescita della macchina, perché comunque sappiamo che il pubblico tende più a crescere rispetto alle realtà private che devono anche fare utili, quello è sicuro.

Presidente - Per la risposta, il presidente della Regione Lavevaz.

Lavevaz (UV) - Cercherò di andare per ordine visto che le domande sono molto strutturate.

Si chiede innanzitutto a quanto ammonti oggi il fabbisogno in termini di risorse, quali procedure di reclutamento verranno promosse nel corso dell'anno 2021: il fabbisogno del personale dell'Amministrazione regionale - relativamente alle categorie derivanti dall'adozione sia delle deliberazioni della Giunta regionale, a partire dalla DGR 836 citata del 2019 fino alla DGR 432 del 2021, che dà le deliberazioni dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, suddiviso per annualità, a decorrere dal 2019 fino al 2021 - risulta essere alla data odierna il seguente: per il 2019 trentanove posti da ricoprire, corrispondenti a un costo totale pari a 1.761.000 euro; per il 2020 novantasette posti da ricoprire, corrispondenti a un costo totale annuo pari a 4.102.000 euro e per il 2021 settantadue posti da ricoprire, corrispondenti a un costo totale annuo pari a 2.905.000 euro. Per quanto attiene all'annualità 2021, il fabbisogno preso a riferimento è quello di cui all'allegato C della deliberazione della Giunta regionale 1295/2020.

Il fabbisogno di personale dell'Amministrazione regionale relativamente alla qualifica unica dirigenziale prevede a oggi - ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 140/2021 di cui abbiamo già parlato in altre iniziative - la copertura di sette posti per un costo annuo pari a 784.000 euro.

Il piano delle procedure concorsuali per l'anno 2021 è stato sottoposto all'esame della Giunta regionale ed è stato trasmesso al Cpel per il relativo parere, a seguito del quale sarà oggetto di approvazione definitiva nelle prossime settimane.

Quali siano le tempistiche - si chiede poi - e le modalità di aggiornamento per l'anno 2021 del piano triennale 2019-2021 e delle modalità di reclutamento del personale dipendente dell'Amministrazione regionale": il piano triennale con la previsione del fabbisogno di personale sarà aggiornato presumibilmente entro la prima metà del mese di agosto 2021. Il piano sarà redatto considerando le cessazioni effettivamente intercorse fino ad agosto e quelle programmate fino al 31.12.2021.

Si chiede poi "se le valutazioni in termini di fabbisogno del personale di aggiornamento del piano triennale terranno conto dell'evoluzione della macchina amministrativa, alla luce del prospettato potenziamento delle politiche di digitalizzazione", seppur gentilmente mi ha abbonato la risposta, è molto sintetica quindi gliela dico: le valutazioni terranno conto delle reali necessità dei singoli dipartimenti sulla base delle possibilità assunzionali previste dalla legislazione vigente, anche in termini di spesa valutando il necessario processo di digitalizzazione intrapreso dall'Amministrazione regionale che è stato, tra l'altro, previsto come obiettivo dirigenziale per l'anno 2021. Il lavoro agile sarà oggetto di approfondito esame anche alla luce delle nuove norme approvate a livello statale e sarà disegnato dal POL e anche questo è già stato oggetto di altre iniziative di recente.

Si chiede infine "quali sono le linee caratterizzanti e le relative tempistiche che il Governo regionale intende perseguire per addivenire alla riforma della legge regionale n. 22/2010": anche su questo la riforma della legge regionale, come abbiamo già detto in altre iniziative, è un obiettivo che abbiamo inserito nel DEFR, è sicuramente un obiettivo - come ha giustamente detto lei - molto ambizioso che richiede un'analisi approfondita di tutto il sistema, non soltanto della macchina amministrativa regionale, ma del sistema delle autonomie locali e degli enti locali, di tutto il comparto, con l'obiettivo di rendere un apparato pubblico maggiormente efficace ed efficiente in grado di rispondere in maniera adeguata e moderna, anche come diceva giustamente lei, alle aspettative della nostra comunità.

Non nascondo che su questo aspetto dobbiamo ancora partire, nel senso che, non ho ancora avuto il piacere di incontrare di persona il coordinatore del personale che ovviamente è il punto di riferimento con il quale iniziare a fare questo tipo di ragionamento, perché prima ero io con il Covid, adesso è lei con il Covid; ci sentiamo ovviamente regolarmente per telefono, ma non ci siamo ancora incontrati nonostante abbia preso il servizio da più di un mese.

Quindi è difficile dare oggi delle tempistiche realistiche e concrete sulla realizzazione di una materia così complessa e trasversale in cui bisogna tener conto sia delle necessità delle diverse Amministrazioni ma anche - come giustamente ha sottolineato in questa interpellanza ma anche nella precedente interrogazione - delle normative legate alle nuove tecnologie, agli usi di semplificazione, di smaterializzazione eccetera.

Quindi questo va inquadrato anche nell'ambito di una più ampia modifica e aggiornamento, direi, più che modifica della macchina amministrativa, che anche il Ministero della pubblica amministrazione sta cercando di portare avanti; ho avuto un breve scambio di idee anche con il ministro Brunetta qualche settimana fa.

Presidente - Replica il consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Apprezzo la sua onestà sull'ultimo punto e le prospettive che ha dato e concordo con lei sul fatto che l'obiettivo di una corretta definizione del livello di fabbisogno, soprattutto la struttura della macchina amministrativa, debba tener conto di tutto il comparto e forse anche il passato dell'attuale coordinatore potrà aiutare in tal senso e mi auguro però che allo stesso momento ci sia una naturale sinergia con quanto si sta facendo sul tavolo della riforma degli enti locali, perché altrimenti continuiamo, come in altri settori, a ragionare per scatolotti vuoti e poi li riempiamo e ci rendiamo conto che uno scatolotto ha troppo spazio e un altro è troppo stretto, quindi questo avviene anche nella macchina amministrativa.

Per quanto riguarda il fabbisogno, io mi auguro che da qui ad agosto ci sia la possibilità di fare dei puntuali ragionamenti, anche soprattutto sulla destinazione dei fabbisogni, perché io penso che in ottica di evoluzione -, da quello che è stato il Covid a quello che è lo smart working, o come lo vogliamo chiamare - soprattutto riguardo a certe sostituzioni, ovviamente bisogna tener conto che ci sono delle nuove necessità che devono essere coperte.

Mi auguro allo stesso tempo che la delibera 140 non faccia scuola per quanto ha fatto norma e che quindi si tenga meglio in considerazione di rispettare i dettami della legge 22 e che soprattutto si cerchi magari di fare chiarezza su quella che è stata la querelle relativa alla validità o no del titolo del francese, perché penso che su quello la macchina amministrativa - e chi oggi risiede nella struttura del personale - deve fare una valutazione, perché una buona macchina amministrativa non è una che ragiona per note perché altrimenti - qualcuno ieri ha citato il Manzoni - potremmo citare le grida manzoniane.

Quindi sicuramente in questo senso bisogna andare però, ripeto e concludo, il fatto di andare a considerare nel complesso tutto il comparto, soprattutto il fabbisogno degli enti locali per evitare che la Regione finisca per divorare continuamente gli spazi disponibili, penso che sia fondamentale per quanto però ovviamente il tutto deve garantire un equilibrio di spesa, sia a livello centrale che a livello periferico, senza cercare di spostare quella che è spesa inefficiente che pesa sul bilancio complessivo della Regione e, ripeto, toglie delle risorse a cittadini e imprese che più di altri settori in questo momento hanno bisogno di supporto e ne avranno bisogno nei prossimi anni.

Presidente - Sono le ore 19:51, possiamo chiudere i lavori del Consiglio regionale e rinviare i punti restanti al prossimo Consiglio.

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L'adunanza termina alle ore 19:51.