Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 479 del 7 aprile 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 479/XVI - D.L. n. 19: "Sospensione della quota capitale delle rate di mutui agevolati previsti da leggi regionali a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese, in relazione all'emergenza epidemiologica da COVID-19. (Reiezione di tre ordini del giorno)".

Bertin (Presidente) - Punto 7 dell'ordine del giorno. Sono stati depositati due emendamenti da parte della Presidenza della Regione e tre ordini del giorno, due da parte della Lega e uno da parte del gruppo Pour l'Autonomie. Il relatore di questa legge è il consigliere Rosaire che si è già prenotato e a cui passo la parola per la relazione.

Rosaire (UV) - Il disegno di legge che ci troviamo ad analizzare oggi prosegue il cammino già intrapreso con la legge n. 4 del 25 marzo dello scorso anno, voluta per sostenere, mantenere e mettere al riparo i redditi delle famiglie, dei lavoratori e delle aziende locali dall'effetto negativo dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. La precedente norma, infatti, varata sul diffondersi della prima ondata della pandemia, aveva voluto anticipare il possibile stato di insolvenza in cui molti soggetti avrebbero potuto trovarsi, sospendendo la restituzione della quota capitale dei mutui agevolati contratti con la finanziaria regionale Finaosta o con le banche convenzionate. Lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e aziende avevano quindi potuto posticipare di dodici mesi il pagamento delle scadenze mutui comprese nel periodo 1° maggio 2020 - 30 aprile 2021. Alla vigilia dello scadere della suddetta sospensione la grave situazione sanitaria ed economica si è ulteriormente aggravata e pertanto la maggioranza politica che governa la nostra regione, per il tramite della Giunta regionale, ha ritenuto utile, doveroso e improcrastinabile presentare in data 22 marzo un nuovo disegno di legge, con l'intento di dare ancora sostegno alle famiglie e alle aziende valdostane.

Gli articoli che compongono la legge n. 19 sono tre e nella loro enunciazione vengono esplicitate le disposizioni e quali soggetti possano aderirvi. La ripresa del versamento delle rate - è l'articolo predominante all'interno di questa legge - sarà posticipata di ulteriori diciotto mesi e quindi nel periodo 1° maggio 2021 - 31 ottobre 2022 e potrà riguardare lavoratori subordinati che abbiano subito cessazioni involontarie del rapporto di lavoro a tempo indeterminato, cessazioni involontarie del rapporto di lavoro a tempo determinato, sospensione o riduzione dell'orario di lavoro pari al 20 percento dell'orario complessivo. Sono inoltre compresi i lavoratori autonomi che abbiano subito riduzione del volume di affari del 33 percento nel periodo di riferimento 1° marzo 2019 - 29 febbraio 2020. Inoltre, ci sono le aziende che possono aver subito riduzione del volume d'affari del 33 percento nel periodo 1° marzo 2019 - 29 febbraio 2020.

Sono stati inseriti in questa nuova norma due elementi di novità, che hanno recepito l'esigenza di rendere più efficace la norma stessa. È stata introdotta quindi la possibilità di sospensione del mutuo anche per le aziende costituitesi dopo il 2019 e quindi prive di quella storicità richiesta per l'analisi del calo di fatturato. È stata inoltre prevista la possibilità di allungare di ulteriori cinque anni, al termine del periodo di sospensione, la durata del piano di ammortamento del debito contratto.

Dovendo far rientrare la presente legge nel settore normativo bancario europeo, a cui anche Finaosta deve adeguarsi e per non dover sottostare alla disciplina che regolamenta gli aiuti di Stato, non potranno più aderire alla sospensione del mutuo quei soggetti o aziende le cui posizioni debitorie risultino di credito deteriorato a far data dal 29 febbraio del 2019. Questo passaggio che fa riferimento all'articolo 2 comma 8 è stato ampiamente dibattuto durante la Commissione, poiché aveva provocato perplessità da parte di alcuni commissari. Come già anticipato la norma all'esame oggi ha dovuto prendere atto, oltre che di quanto disciplinato a livello europeo, anche del fatto concreto che Finaosta non disponga di fondi infiniti e quindi tutto quanto possa essere ricompreso nei crediti cosiddetti deteriorati provochi gravi vincoli di bilancio, tra i quali quelli di dover incrementare i fondi di riserva con gli importi a rischio di mancata restituzione. Tecnicamente vengono accantonate inizialmente quote percentuali a rischio, quote che però possono arrivare fino al 100 percento in casi di situazioni di grave stato di insolvenza. Con questo meccanismo si rischierebbe di bloccare anche quei finanziamenti che potrebbero essere erogati seguendo il principio dei fondi di rotazione, quindi il fatto di poter mettere denaro definiamolo fresco ancora sul mercato, a fronte però di una restituzione di quanto già erogato precedentemente.

Questo disegno di legge è il secondo atto messo in campo in questa legislatura a sostegno del mondo del lavoro e della popolazione valdostana dopo quello varato per i lavoratori stagionali e anticipa una terza manovra, che destinerà non meno di 50/60 milioni di euro per un ulteriore contenimento alla grave situazione economica.

A seguito del parere favorevole unanime già espresso dalla II Commissione consiliare, confidiamo che anche oggi il Consiglio voglia licenziare la suddetta proposta di legge all'unanimità.

Presidente - Grazie consigliere Rosaire per la relazione e con l'illustrazione della stessa apriamo la discussione generale. Qualcuno vuole intervenire in discussione generale? Non vedo delle richieste, pertanto chiudo la discussione generale. Vi sono delle repliche da parte del Governo regionale? Se non vi sono delle repliche possiamo... consigliere Marguerettaz, ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Solo una mozione. Essendo il Consiglio in parte in presenza, in parte in remoto, la presentazione da parte dell'Assessore degli emendamenti viene fatta durante l'esposizione degli articoli o in questo momento?

Presidente - Come preferisce intervenire.

Marguerettaz (UV) - Perché il collega Marzi mi ha mandato un messaggio dicendo: "ditemi quando intervenire", perché bisogna solo mettersi d'accordo per la gestione.

Presidente - Come preferisce: se vuole farlo in questo momento può illustrarlo adesso, oppure nel momento in cui affrontiamo l'articolo 1 nel quale sono presenti i due emendamenti presentati dal Governo. Gli ordini del giorno vanno trattati in precedenza, ovviamente.

Marguerettaz (UV) - Presidente, era solo per avere il quadro, perché immagino adesso si discutano gli ordini del giorno prima di passare alla votazione. Quindi se l'assessore Marzi intervenisse adesso, noi avremmo il quadro della norma con gli emendamenti, dopodiché passiamo alla discussione degli ordini del giorno come proposto.

Presidente - Va bene. L'assessore Marzi, a cui passiamo la parola, interviene in fase di replica e nell'occasione illustra anche gli emendamenti, così li diamo come già illustrati nel momento in cui si affronterà l'articolato. Passo, pertanto, la parola all'assessore Marzi.

Marzi (AV-SA) - L'emendamento 1 è finalizzato a meglio specificare i requisiti previsti dall'articolo 1 comma 3 del disegno di legge inserendo un comma 3bis, con riferimento all'ipotesi in cui, pur non essendovi coincidenza tra la parte mutuataria e il gestore dell'attività finanziata, entrambi sono riconducibili al medesimo centro di interessi economici, stanti i reciproci rapporti di controllo. In particolare l'emendamento prevede che, con riferimento ai mutui erogati per l'acquisto di un immobile aziendale o per l'acquisto di partecipazione nella società proprietaria dell'immobile aziendale o che gestisce l'azienda di cui l'immobile fa parte, la riduzione del volume d'affari può essere computata tenendo conto del volume di affari anche dell'impresa che non è parte mutuataria, benché riconducibile all'unico soggetto portatore di interessi economici, sia per la società, sia per le persone fisiche. Rientrano così nell'ambito di applicazione delle sospensioni il mutuatario proprietario dell'immobile aziendale o che gestisce l'azienda di cui l'immobile fa parte, sia nel caso in cui il controllo sia detenuto dalla parte mutuataria sia, viceversa, nel caso in cui il controllo sia detenuto dal gestore.

Questo era un emendamento che avevamo anticipato anche in occasione di presentazione del disegno di legge alla II Commissione e che poi abbiamo fornito due settimane fa ed è anche frutto di una serie di richieste che sono arrivate da buona parte del mondo imprenditoriale, rispetto a una tematica e a una fattispecie molto presente soprattutto nel mondo ricettivo turistico.

Il secondo invece è un emendamento che fondamentalmente, in linea con la presentazione del disegno di legge, come tra l'altro richiamato - e lo ringrazio - dal collega Rosaire, dà la possibilità di recuperare tre giorni in più per poter ricevere le domande da parte dei soggetti che decideranno di chiedere la moratoria oggetto del disegno di legge 19.

Presidente - Possiamo a questo punto passare agli ordini del giorno collegati a questo disegno di legge. Gli ordini del giorno, come detto in precedenza, sono tre, due da parte della Lega e uno da parte del gruppo Pour l'Autonomie. Qualcuno si prenota per illustrare l'ordine del giorno n. 1, "Misure a sostegno dei soggetti esclusi"? Consigliere Aggravi per l'illustrazione, ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - Questo ordine del giorno parte da una considerazione che tra l'altro il relatore della legge ha giustamente fatto. È uno di quei punti che nel corso della trattazione in Commissione è stato oggetto di approfondimento da parte di un po' tutti i commissari e anche di una richiesta di delucidazioni dal punto di vista dell'ampiezza del fenomeno all'Assessore.

Come è stato detto questo disegno di legge purtroppo non comprende tutta una serie di soggetti che, come cita la stessa legge, riguardano appunto posizioni debitorie classificate dall'intermediario finanziario concedente come credito deteriorato alla data del 29 febbraio 2020, che continuino a presentare il medesimo stato alla data di presentazione della domanda. Come sappiamo e come è già stato detto, la normativa bancaria e i suoi aggiornamenti sono notevolmente stringenti per quelle che sono le misure da poter applicare a soggetti che sono in difficoltà, a imprese che sono in difficoltà in particolare, ed effettivamente qua si citano quelle realtà che erano sostanzialmente in difficoltà, in questo stato, prima dell'avvento della pandemia.

Richiamiamo però le disposizioni, che in parte sono anche già state oggetto di una prima discussione anche informale che è avvenuta al di fuori dell'aula, relativa a quelli che sono gli orientamenti sugli aiuti di Stato, che ovviamente non coinvolgono questo disegno di legge, che riguarda principalmente le cosiddette aziende in bonis, quegli aiuti di Stato che l'Unione Europea del 2014, a favore e per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà, che a fronte dell'evento pandemico sono stati prorogati fino al 2023. Oggetto principale di questi orientamenti è stata quella proposta di legge presentata dal nostro gruppo che va a modificare la legge n. 17 del 2007, quella degli interventi regionali a favore delle imprese in difficoltà, che però ha un percorso che deve coinvolgere le autorità comunitarie e che avrà uno step più lungo, soprattutto perché l'orizzonte è quello non legato direttamente all'evento pandemico, ma alla definizione di uno strumento che possa rimanere valido, a questo punto, fino al 2023, quando l'Unione Europea rivedrà appunto gli orientamenti per definire le modalità di aiuto delle imprese finanziarie in difficoltà.

Questo ordine del giorno vuole cercare di dare una risposta a tutte queste realtà, queste imprese, che non potranno usufruire dei benefici del disegno di legge n. 19. Chiediamo un'impegnativa al Governo regionale per dar corso con urgenza a una valutazione di fattibilità per un ulteriore intervento di sostegno a quelle attività che a oggi risultano essere ancora operative. Perché ricordiamo che il fatto di essere classificate "credito deteriorato" non necessariamente determina il fatto che l'impresa non sia operativa, anzi, ci sono tutta una serie di realtà che stavano espletando dei piani di rientro, degli accordi che sono fino adesso in itinere e che lavorano a tutti gli effetti, ma classificate dalla finanziaria regionale come crediti deteriorati, ai sensi della normativa di riferimento delle disposizioni comunitarie in materia di sostegno alle imprese non finanziarie in difficoltà. Un intervento che ovviamente va a rientrare all'interno del perimetro dell'emergenza Covid-19, cioè costruire un nuovo intervento che non vada a inficiare il percorso di quello del disegno di legge 19 di cui, come abbiamo già fatto in Commissione, il nostro gruppo voterà sia il testo madre sia gli emendamenti, ma un nuovo intervento che ai sensi della normativa sugli aiuti di Stato possa beneficiare anche di un percorso più rapido da parte dell'Unione Europea, proprio perché si insedia all'interno del percorso, o meglio di quei provvedimenti anti-Covid che varie altre Regioni e anche noi abbiamo già approntato. L'impegnativa prevede anche la presentazione, in caso di esito positivo della valutazione condotta, di un disegno di legge dedicato che ovviamente andrà a considerare soltanto quelle realtà che sono classificate non soltanto deteriorate, ma come imprese in difficoltà.

Ripeto, questa è una proposta più di natura tecnica che di natura politica. Io mi auguro che ci sia una impegnativa non soltanto da parte del Consiglio, ma soprattutto da parte del Governo per poter approfondire questo aspetto, onde evitare che chi stava rispettando gli accordi presi con la finanziaria e soprattutto un percorso di ristrutturazione che in molti casi si stava rilevando positivo, oggi possa vedere terminata questa possibilità e finire in un baratro che sinceramente non auguriamo a nessuno.

Presidente - Ricordo brevemente le modalità di discussione dell'ordine del giorno. Oltre all'illustrazione da parte dei proponenti, c'è l'intervento del Governo regionale e successivamente di un consigliere per gruppo. Il Governo regionale vuole intervenire? Non vedo richieste da parte del Governo regionale, per l'intervento come gruppo il consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Non per sostituirmi al Governo regionale, ma semplicemente perché l'assessore Marzi e il Presidente della Regione sono collegati via Internet e la gestione degli interventi ha sicuramente dei limiti. Quello che andrò a dire sostanzialmente è quello che è emerso durante le audizioni in II Commissione.

Quanto ha rappresentato il collega Aggravi è assolutamente in linea con gli impegni che si è assunto in Commissione l'assessore Marzi. Solo per chiarire, anche nei confronti di chi ci ascolta: questo disegno di legge che ci consente di sospendere il pagamento delle rate dei mutui non ha una valenza per gli aiuti di Stato, nel senso che questa sospensione non va ad assorbire né i de minimis né altri parametri, perché è stato costruito proprio per evitare tutta una serie di lungaggini e per dare subito una risposta.

Dalla discussione in Commissione è emerso chiaramente che per intervenire nei confronti di quelle aziende che si trovavano in difficoltà e che, come è stato anche anticipato nella presentazione della mozione, possono avere dei piani di rientro e stanno cercando di assolvere alle loro obbligazioni, vi è una necessità di un progetto di legge e degli approfondimenti molto più importanti. Che cosa sarebbe accaduto se avessimo condizionato il disegno di legge all'inserimento di queste norme? Probabilmente avremmo approvato questo disegno di legge dopo aprile, quindi dopo la scadenza delle rate, e senza la sospensione queste probabili insolvenze sarebbero addirittura aumentate: ecco perché bisogna intervenire subito e approvare questo disegno di legge con questa formulazione. Questo non vuol dire che non vi sia stato un impegno nell'approfondire questo tema. A riprova di questo l'assessore Marzi ci ha rappresentato quella che a oggi è la situazione e quindi i crediti deteriorati esclusi riguardano duecento aziende, che sono un numero importantissimo per la Valle d'Aosta e meritano la nostra attenzione.

Quindi chiedo ai proponenti di ritirare questo ordine del giorno, perché l'impegno è stato già assunto, verbalizzato, scritto ed è una volontà comune. Questo ordine del giorno sostanzialmente ripete quello che noi abbiamo scritto e abbiamo detto in Commissione. Per cui, qualora questo mio impegno, queste indicazioni non fossero sufficienti, è chiaro che dal punto di vista politico vi rappresento la nostra astensione, non perché siamo contrari ma perché l'abbiamo già fatto, l'abbiamo già detto, per cui questo non va ad aggiungere nulla rispetto agli impegni che il Governo e la maggioranza, e mi pare in quella situazione anche la minoranza, si è preso. Siamo tutti d'accordo e andare a dire delle cose che abbiamo già detto è ridondante. Questo dossier sta già seguendo tutta una serie di approfondimenti, in primis è stato detto gli aiuti di Stato e quanto prima avremo delle risposte.

Anticipo già la stessa impostazione, quindi non interverrò, anche sull'ordine del giorno di Pour l'Autonomie, perché sostanzialmente poi il tema è lo stesso. Quindi se non vengono ritirati ci asteniamo.

Presidente - Si è prenotato il consigliere Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (AV-SA) - Per ribadire l'importanza di questo provvedimento e anche la rapidità con cui è stata scaricata dal Governo regionale e soprattutto l'iter che ha avuto tale documento in Commissione, dove abbiamo avuto modo non solo di confrontarci ma di entrare anche nel dettaglio, sia con l'assessore competente Marzi che con i suoi responsabili, con i suoi dirigenti.

Il primo obiettivo da raggiungere oggi è indubbiamente di approvare tale documento e quindi sospendere le rate dei mutui. Siamo fuori dagli aiuti di Stato, lo dicevano molto bene i colleghi in precedenza, e abbiamo invece avuto modo di avere contezza numerica e anche a livello di ordini di grandezza di quali sono le difficoltà per le duecentouno aziende che non rientreranno all'interno di questo disegno di legge, di questa legge che sarà approvata tra poco. L'impegno assunto da parte del Governo e dell'Assessore competente in Commissione ci obbliga non solo a dettagliare ma a reperire dei percorsi che siano legittimi e nello stesso tempo che possano comunque creare delle opportunità a quelle aziende che magari hanno già siglato dei piani di rientro, hanno già magari siglato anche dei piani di ristrutturazione comunque del loro debito e che possono, conti alla mano, riuscire a sfangare, a trovare comunque quella strada in modo da poter raggiungere determinati obiettivi.

Io penso che saranno delle settimane importanti su questa défi, su questo impegno che già in Commissione il Governo e noi stessi ci siamo assunti, compatibilmente con le regole del gioco in essere. Io penso che approvare questo disegno di legge sia assolutamente il primo passo importante e il secondo sicuramente è quello invece di reperire e trovare il giusto percorso per poter accompagnare nella legittimità quelli che sono comunque i percorsi, che magari erano già stati tracciati ante-pandemia e che quindi non possono rientrare all'interno di questo disegno di legge che in questo momento stiamo affrontando e discutendo.

Mi associo alla considerazione che ha fatto il collega Marguerettaz chiedendo ai colleghi di ritirare questo ordine del giorno, anche perché il collega Marzi, con i suoi collaboratori, hanno non solo preso in mano il dossier ma stanno declinando e, insieme alla finanziaria, cercando il giusto percorso per poter dare delle risposte a un numero più ampio possibile delle duecentouno aziende.

Presidente - Consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - Sinceramente sono un po' dispiaciuto per un motivo molto semplice, perché se condividiamo e se c'è un impegno da parte dell'Assessore, per quanto verba volant, scripta manent, io mi sarei aspettato, e lo pongo ancora come possibilità, non solo di avere la sottoscrizione del nostro gruppo, non so poi cosa proporrà il collega Carrel con il suo ordine del giorno, ma da parte nostra ben vengano la sottoscrizione o le proposte di precisazione, se sono necessarie, per andare ad approvare comunemente questo ordine del giorno. Questa è una proposta che faccio anche con riferimento all'ordine del giorno successivo, visto che il collega ha già annunciato il voto di astensione.

Perché dico questo? Perché vedete, è vero, il collega Chatrian diceva che è stato presentato con rapidità questo disegno di legge, ma già a dicembre, nel corso della discussione del bilancio tecnico, c'era un ordine del giorno con il quale ci siamo confrontati abbastanza lungamente con il collega Marzi, che poi è stato emendato e sostanzialmente apriva alla possibilità di definire una misura per la rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui. Ed effettivamente il disegno di legge 19 in quota parte, almeno sul lato dei bonis, e nessuno vuole fermare come ho già detto e non ha voluto fermare in Commissione il percorso di questo provvedimento, però in parte questa legge risponde.

Era dicembre, oggi siamo al 7 di aprile. Forse poteva essere elaborato un po' prima e in maniera diversa, ma non vogliamo assolutamente criticare. Prendiamo il buono di quello che è stato rappresentato e, ripeto, io confermo la disponibilità da parte dei firmatari di richiedere o dare la possibilità a chi vuole sottoscrivere comunemente questo ordine del giorno, perché penso che sia un obiettivo comune, quindi non vedo perché dobbiamo farne per forza una motivazione di astio o di differenziazione politica, visto che poi, se ho ben capito, il disegno di legge andremo ad approvarlo comunemente.

Presidente - Altri vogliono intervenire? Non vedo altre richieste di intervento, pertanto mettiamo in votazione l'ordine del giorno n. 1 presentato dalla Lega. La votazione è aperta. Invito il collega Segretario a collegarsi con i consiglieri presenti via zoom.

Appello nominale dei consiglieri presenti in remoto sulla piattaforma zoom.

Lavevaz (UV) - Mi astengo.

Marzi (AV-SA) - Mi astengo.

Planaz (LEGA VDA) - Favorevole.

Presidente - La votazione è chiusa.

Esito della votazione:

Presenti: 34

Votanti : 13

Favorevoli: 13

Astenuti: 21 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Erika Guichardaz, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin, Marzi e Lavevaz)

Il Consiglio non approva.

Passiamo all'ordine del giorno successivo, sempre della Lega. Consigliere Aggravi per l'illustrazione.

Aggravi (LEGA VDA) - Come penso già si sappia o comunque è già emerso dai giornali e in parte anche dalle interlocuzioni che sicuramente il Governo ha avuto con associazioni di categoria, si sta valutando e sta prendendo forma anche in seno ad altre realtà a noi similari di definire degli interventi di sostegno e integrazione di quelli nazionali che possano andare a coprire una quota consistente di quelli che sono i costi fissi che le imprese, già vessate dalla mancata partenza della stagione invernale, hanno e stanno sostenendo. Tra questi costi fissi non ci sono soltanto quelli delle utenze, ma anche le quote interesse delle rate dei mutui, perché come giustamente è stato detto la sospensione riguarda la quota capitale.

A tal riguardo l'ordine del giorno vuole impegnare il Governo regionale a prevedere nell'ambito del prossimo provvedimento di assestamento al bilancio una misura volta a indennizzare almeno una quota significativa dei costi fissi sostenuti dalle attività produttive, in particolare quelle del settore turistico alberghiero, nel periodo di riferimento del lockdown che ha impedito appunto l'avvio della stagione invernale, considerando tra questi anche le quote di interessi relative ai mutui regionali, quindi per cercare di andare a completare una forma di aiuto che, ripeto, con il disegno di legge 19 va a toccare soltanto la quota capitale.

Il discorso fatto con riferimento all'ordine del giorno precedente, lo dico già, vale anche su questo. Qualora i colleghi della maggioranza vogliano essere partecipi della sottoscrizione di questo ordine del giorno che, ripeto, dà una risposta non di natura politica, bensì di natura pratica e amministrativa delle giuste necessità, delle giuste richieste che ci provengono da parte degli operatori, noi siamo pienamente disponibili ad accettare la loro sottoscrizione.

Presidente - Per il Governo l'assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (AV-SA) - Anche su questa iniziativa, pur ritenendo condivisibile la proposta in termini generali, nel senso che i costi fissi fanno parte del confronto che è in atto non solo a livello regionale, ma tra le Regioni e a livello nazionale, noi su questa iniziativa, pur raccogliendo l'obiettivo politico che si propone, ci asteniamo nell'attesa di aprire un confronto definitivo sull'applicazione del documento che stiamo definendo come linee di indirizzo e che porterà tutti i gruppi a poter esprimere una propria valutazione su questi interventi.

Dagli approfondimenti che abbiamo fatto in questo periodo, anche coinvolgendo gli ordini professionali, risulta che non è semplice intervenire con misure che possano andare a certificare nella maniera più precisa possibile, comunque con la correttezza che deve avere un intervento come questo, sui costi fissi delle società, mentre piuttosto ci stiamo orientando, ma questo appunto sarà possibile farlo appena apriremo la discussione, su sicuramente un periodo di intervento che va per trimestri, in particolare nel semestre autunnale-invernale, quindi da ottobre a marzo, e su interventi che pur tenendo in considerazione i costi fissi ci permettono di andare a dare una risposta con la garanzia di mettere tutti in condizioni di produrre le necessarie valutazioni, certificazioni e documentazioni per fare l'intervento.

Per quanto ci riguarda siamo disponibili a valutare anche questa possibilità, nella misura in cui ci sia la possibilità di applicarla in maniera semplice. Ripeto che a questo riguardo sotto il profilo tecnico sono in corso degli approfondimenti su tutti i territori e per tutti i territori. Anche coloro che sono già partiti, per ora lo hanno fatto con rimborsi forfettari - per esempio, questa misura è prevista in alcune Regioni del nord-est - quindi ci riserviamo di fare delle valutazioni che non abbiano solo un carattere politico, ma anche pratico e tecnico. Quindi rimandiamo questa discussione di un paio di giorni, quando vi presenteremo il nostro documento di indirizzo e su questo si aprirà una valutazione politica e, se ci sarà la possibilità, ben volentieri, perché si vuole dare la migliore risposta a questi interventi, ma anche una risposta che sia immediata ed applicabile.

Presidente - Consigliere Marguerettaz, ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Semplicemente per fare due considerazioni. L'idea di fare un approfondimento su una metodologia di ristoro nei confronti delle aziende che può anche, come ha ben detto l'Assessore è in fase di valutazione, comprendere il ristoro di costi fissi, e devo dire che la parte ovviamente più importante di questi ristori, senza nulla togliere all'aspetto degli interessi sarà rappresentato da altri importi, immaginiamo i canoni d'affitto, le imposte o il riscaldamento, noi abbiamo degli importi che sono veramente più rilevanti rispetto agli interessi, dopodiché bisogna anche guardare come verranno contabilizzate queste poste. Noi abbiamo avuto la sospensione dei mutui e quindi le quote interessi che dovrebbero essere calcolate, bisogna vedere come vengono poi rendicontate e vengono inserite nel bilancio.

Rispetto a questo tema direi che possiamo anche seguire con attenzione lo sviluppo che c'è a livello nazionale. Ieri, magari a prescindere dall'appartenenza politica seguiamo con più o meno attenzione le dichiarazioni dei leader nazionali, ma mi pare che Letta abbia fatto una serie di dichiarazioni su questo argomento, quindi anche a livello nazionale sui sostegni che verranno dati alle aziende questo tema della copertura in parte dei costi fissi sta facendo capolino.

Allora approvare questo ordine del giorno oggi, prima ancora di aver definito come agiremo, non ce la sentiamo; questo argomento, rispetto a quello precedente, non è stato affrontato in Commissione. Non lo escludiamo, ma in questo momento non ci sentiamo di impegnarci in questo senso. Lo valuteremo durante le prossime giornate e se l'idea sarà quella di sostenere dei costi fissi, non credo sia questo che sposterà le valutazioni di bilancio, perché nel sostegno dei costi fissi abbiamo sicuramente degli importi molto, molto più cospicui e molto più ingenti. Per cui teniamola come idea, la suggestione che viene dal gruppo della Lega è interessante, la valuteremo nel complesso di tutte le altre iniziative, ma non ci sentiamo di impegnarci.

Presidente - Non vedo altre prenotazioni, pertanto passiamo alla votazione di questo ordine del giorno. La votazione è aperta. Invito il collega Segretario a collegarsi con i consiglieri presenti via zoom.

Appello nominale dei consiglieri presenti in remoto sulla piattaforma zoom.

Lavevaz (UV) - Astenuto.

Marzi (AV-SA) - Astenuto.

Planaz (LEGA VDA) - Favorevole.

Presidente - La votazione è chiusa.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti : 14

Favorevoli: 14

Astenuti: 21 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Erika Guichardaz, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin, Marzi, Lavevaz)

Il Consiglio non approva.

Passiamo all'ordine del giorno n. 3 che è il primo di Pour l'Autonomie. Per l'illustrazione il consigliere Carrel, ne ha facoltà.

Carrel (PA) - Con questo ordine del giorno di fatto cerchiamo di fare una sintesi di quanto ha proposto il collega Aggravi, collegandoci con quanto dichiarato dal collega Rosaire nella sua relazione. È un percorso che inizia e continua di fatto dalla legge 4 del 2020, peccato che con questa legge, che andiamo ad approvare e sicuramente voteremo, lasciamo fuori delle imprese, come è già stato detto, che hanno potuto usufruire della sospensione prevista dalla legge 4 del 2020. Ovviamente la situazione economica per queste aziende molto difficilmente è migliorata in questo anno di chiusure e di pandemia e ci troviamo oggi a dirgli che per loro non vale più questa sospensione. Credo di aver capito che anche da parte della maggioranza ci sia l'intenzione di valutare un percorso. Il nostro ordine del giorno vuole dare dei tempi, perché coloro che erano qui fuori ma anche coloro che ci ascoltano da casa chiedono dei tempi e delle risposte con determinate tempistiche.

Sul concetto di rapidità che è stato citato sicuramente non sarà sufficiente agire con un'altra norma e con delle risposte da qui a sei mesi, è necessario agire prima. Per tale motivo abbiamo presentato questo ordine del giorno che impegnerebbe il Governo di fatto a intavolare un confronto con le associazioni e con Finaosta, per poi andare nell'assestamento di bilancio a trovare delle soluzioni per chi aveva diritto alla sospensione nella legge 4 del 2020 e non ha più diritto alla sospensione oggi con questo disegno di legge e a farsi carico almeno di una parte della quota di interesse, proprio per andare a sgravare su tutti quelli che sono i costi fissi che ovviamente le nostre imprese che sono chiuse, le nostre aziende che sono chiuse, soprattutto le medio-grandi che hanno dei costi fissi abbastanza importanti, sono sicuramente dei costi che oggi non riescono più a essere soddisfatti e hanno bisogno di una nostra risposta.

Dubito, visto il dibattito, che anche questo ordine del giorno venga approvato. Ci asteniamo, o meglio, vi astenete, perché, lo ha detto il collega Marguerettaz, "non ce la sentiamo di impegnarci". Questo un po' ci preoccupa in quanto opposizione, perché è un momento talmente delicato che sarebbe veramente necessario cercare di impegnarsi, soprattutto se si condividono le linee generali degli interventi senza guardare se queste arrivano dalla maggioranza o dall'opposizione, ma proprio per cercare di dare delle risposte alla popolazione.

Presidente - Consigliere Marguerettaz, ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Perché non rimangano delle interpretazioni autentiche del mio pensiero, non autentiche e non corrette. Nessuno ha detto che non ci impegniamo, non ci impegniamo sul secondo ordine del giorno di Aggravi; forse Carrel non è stato attento. Invece sull'ordine del giorno, il primo della Lega, che in parte può essere simile a quello presentato da Pour l'Autonomie, ci impegniamo. Non vorrei che passasse un messaggio assolutamente sbagliato, perché noi se approvassimo questo ordine del giorno diremmo che da oggi partono i confronti. Invece, collega Carrel, i confronti con Finaosta e con le associazioni sono già partiti! Non abbiamo avuto bisogno dell'ordine del giorno di Pour l'Autonomie. Sono giorni che l'Assessorato e le strutture dell'Assessorato stanno lavorando, per cui voi presentate un ordine del giorno per dire "avviate le discussioni" che abbiamo già avviato!

Allora ha capito perché noi ci asteniamo? Perché lo stiamo già facendo! Con una differenza, che non facciamo delle promesse, perché il punto di caduta è che la sostenibilità di questi interventi deve essere ovviamente valutata. È stato detto molto bene, anche dal collega Aggravi, che tutta una serie di interventi devono essere compatibili con la normativa sugli aiuti di Stato. Ed ecco perché noi ci asteniamo, ma non perché siamo contrari, perché lo stiamo già facendo. Se noi approvassimo questo ordine del giorno, vorrebbe dire che le iniziative partono da oggi. No, sono già partite, stiamo già lavorando. Quindi grazie per avercelo ricordato, ma non è che noi non ci impegniamo, ci impegniamo eccome!

Presidente - Non vedo altre richieste di intervento, quindi passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 3. La votazione è aperta. Invito il collega Segretario a collegarsi con i consiglieri presenti via zoom.

Appello nominale dei consiglieri presenti in remoto sulla piattaforma zoom.

Lavevaz (UV) - Abstenu.

Marzi (AV-SA) - Astenuto.

Planaz (LEGA VDA) - Favorevole.

Presidente - La votazione è chiusa.

Esito della votazione:

Presenti: 34

Votanti : 14

Favorevoli: 14

Astenuti: 20 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Cretier, Grosjacques, Erika Guichardaz, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin, Lavevaz e Marzi)

Il Consiglio non approva.

Analizzati gli ordini del giorno, passiamo all'articolato della legge. Come detto in precedenza all'articolo 1 vi sono due emendamenti presentati dalla Presidenza della Regione. I due emendamenti sono già stati illustrati dall'assessore Marzi in precedenza, passerei pertanto direttamente alla votazione, se non vi sono interventi su questi due emendamenti.

Mettiamo in votazione l'emendamento n. 1. La votazione è aperta. Invito il collega Segretario a collegarsi con i consiglieri presenti via zoom.

Appello nominale dei consiglieri presenti in remoto sulla piattaforma zoom.

Lavevaz (UV) - Favorevole.

Marzi (AV-SA) - Favorevole.

Planaz (LEGA VDA) - Favorevole.

Presidente - La votazione è chiusa.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità.

Posso dare lo stesso risultato per l'emendamento n. 2? Stesso risultato.

Passiamo alla votazione dell'articolo 1 comprendente gli emendamenti approvati. Apro la votazione. Invito il collega Segretario a collegarsi con i consiglieri presenti via zoom.

Appello nominale dei consiglieri presenti in remoto sulla piattaforma zoom.

Lavevaz (UV) - Favorevole.

Marzi (AV-SA) - Favorevole.

Planaz (LEGA VDA) - Favorevole.

Presidente - La votazione è chiusa.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità.

Darei lo stesso risultato per l'articolo n. 2. Stesso risultato.

Stesso risultato anche per l'articolo n. 3.

Votiamo la legge nel suo insieme. La votazione è aperta. Invito il collega Segretario a collegarsi con i consiglieri presenti via zoom.

Appello nominale dei consiglieri presenti in remoto sulla piattaforma zoom.

Lavevaz (UV) - Favorevole.

Marzi (AV-SA) - Favorevole.

Planaz (LEGA VDA) - Favorevole.

Presidente - La votazione è chiusa.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità.

Approvato questo punto all'ordine del giorno, come deciso dalla Conferenza dei Capigruppo, sospendiamo i lavori che sono aggiornati alle ore 16:00, non alle ore 15:00. A più tardi.

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La seduta termina alle ore 12:18.