Oggetto del Consiglio n. 417 del 24 marzo 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 417/XVI - P.L. n. 18: "Disposizioni urgenti per garantire la tempestiva copertura dei posti di segretario degli enti locali a seguito della rideterminazione degli ambiti territoriali e sovracomunali effettuata ai sensi dell'articolo 3 della legge regionale 21 dicembre 2020, n. 15. Riorganizzazione amministrativa del Consorzio dei Comuni della Valle d'Aosta ricadenti nel Bacino imbrifero montano della Dora Baltea (BIM). Modificazioni di leggi regionali".
Bertin (Presidente) - Passiamo al punto 6.01 dell'ordine del giorno. Si esamina il nuovo testo della I Commissione ed è stato depositato un emendamento del consigliere
Restano e altri. Si è prenotato il consigliere Chatrian come relatore della legge, ne ha facoltà.
Chatrian (AV-SA) - In questi giorni le Commissioni consiliari I e II hanno espresso parere favorevole sulla proposta di legge n. 18, a firma di tutti i gruppi consiliari, che contiene disposizioni urgenti per garantire la tempestiva copertura dei posti di segretario degli enti locali, a seguito della rideterminazione degli ambiti territoriali sovracomunali. Lunedì scorso nel gruppo di lavoro, che sta oltretutto lavorando per riscrivere le regole del gioco tra gli enti locali e la Regione autonoma Valle d'Aosta, con l'obiettivo non sicuramente semplice di scrivere un testo unico, ci siamo confrontati invece in una maniera molto franca e diretta sulle criticità che i Comuni avevano in questi giorni. Quindi l'iniziativa è frutto dell'attività congiunta fra il Consiglio regionale e il Consiglio permanente degli enti locali, con l'obiettivo di rispondere all'esigenza sia di risolvere alcune difficoltà procedurali riscontrate per la copertura dei posti di segretario di ente locale, che di compiere una riorganizzazione amministrativa nel Consorzio dei Comuni della Valle d'Aosta.
Quali le novità che troviamo all'interno della proposta di legge n. 18? Lo scopo è di ovviare alle difficoltà finora riscontrate per la copertura dei posti di segretario di ente locale, a seguito della rideterminazione degli ambiti territoriali sovracomunali effettuata ai sensi dell'articolo 3 della legge regionale n. 15 del 21 dicembre 2020. Viene disciplinata la straordinaria iscrizione di ulteriori soggetti all'ex parte seconda dell'albo regionale dei segretari, al fine di garantire un sufficiente numero di soggetti incaricabili.
La domanda di iscrizione straordinaria, da presentare entro sette giorni - questa è la seconda modifica - dalla data di entrata in vigore della presente legge, implica l'accettazione dell'incarico presso uno qualsiasi degli enti locali e, nel caso in cui a presentare la domanda sia un lavoratore dipendente pubblico o privato, deve essere corredata dal nulla osta preventivo al collocamento in aspettativa o fuori ruolo, secondo quanto previsto dall'ordinamento di appartenenza.
Possono presentare la domanda i soggetti di cui al comma 6 dell'articolo 1 della legge regionale n. 46 del 1998 del medesimo comma, ovvero i soggetti in possesso di laurea magistrale e dei requisiti previsti per l'accesso alla qualifica unica dirigenziale. È richiesta la laurea in giurisprudenza, in economia e commercio o una laurea equiparata o equipollente per legge. I soggetti così iscritti che non accettino l'incarico sono cancellati d'ufficio dall'albo a conclusione del procedimento di conferimento degli incarichi di segretario. Tale limitazione della durata dell'iscrizione all'albo mira a garantire agli amministratori una concreta possibilità di reperire soggetti disponibili sin da subito ad accettare quello che è l'incarico.
Viene poi eliminato l'obbligo, oggi sussistente per gli ambiti con due segretari, della compresenza di un segretario dell'ex parte prima con un segretario dell'ex parte seconda. Si prevede inoltre, al fine di accelerare la procedura per il conferimento degli incarichi di segretario, che gli incarichi ai dirigenti già in servizio presso l'ente di appartenenza possano avere una decorrenza anticipata rispetto a quella degli altri segretari e si attribuisce al presidente dell'agenzia un potere sostitutivo nei confronti degli enti locali inadempienti, introducendo il criterio dell'estrazione a sorte per l'individuazione del segretario da assegnare agli stessi, in modo da rendere la scelta quanto più oggettiva.
Abbiamo anche recepito, insieme ai colleghi di tutti i gruppi e al presidente della I Commissione, l'esigenza manifestata di dotare l'agenzia del personale necessario al suo funzionamento, quindi si è ritenuto preferibile operare in analogia con quanto già effettuato per il BIM, lasciando la stessa libertà di autodeterminazione della propria dotazione organica. Era una specifica che ci è stata fatta ieri dai sindaci e penso che abbiamo trovato il percorso ottimale.
Successivamente, entro quarantacinque giorni dalla conclusione del procedimento per la rideterminazione degli ambiti territoriali ottimali, l'agenzia provvede all'assegnazione dei segretari sulla base dei posti individuati nei tempi e con le modalità che saranno definiti dalla stessa, per permettere che gli incarichi siano conferiti e abbiano decorrenza non più dal primo giorno del mese successivo, bensì dalla prima data utile individuata dall'agenzia stessa.
In ultimo la proposta, come detto, si pone anche l'obiettivo di compiere una riorganizzazione amministrativa del Consorzio dei Comuni della Valle d'Aosta ricadenti nel bacino imbrifero montano della Dora Baltea, il BIM. Sono abrogate le disposizioni che attribuivano nuovamente al BIM il posto di segretario in precedenza soppresso nel 2015 nella legge regionale n. 17 ed è riconosciuta allo stesso la possibilità di programmare e rideterminare la propria struttura organizzativa, al pari degli altri enti locali, provvedendo un'apposita deroga per l'anno 2021 ai limiti assunzionali previsti per gli enti del comparto dell'articolo 3 della legge regionale n. 12 del 2020. Come dicevo poc'anzi, la stessa strada è stata recepita anche per l'agenzia dei segretari.
L'ultima considerazione che vorrei fare è che in pochi giorni, grazie alla collaborazione innanzitutto di tutti i gruppi consiliari, di tutti i firmatari, e ringrazierei gli uffici, i funzionari e i dirigenti che ci hanno permesso in quattro giorni di elaborare questa proposta di legge, di sottoporla alle Commissioni, di sottoporla ai sindaci e oggi, grazie alla disponibilità di tutti, abbiamo potuto discuterla con l'obiettivo di approvarla subito e renderla utile e applicativa nel brevissimo tempo, in modo che i nostri Comuni possano dare corso e gambe alle loro esigenze.
Presidente - A questo punto apriamo la discussione generale. Qualcuno intende intervenire? Consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - Ci ritroviamo nuovamente a parlare di enti locali, questa volta grazie a un tavolo di lavoro che secondo me sta dando ottimi frutti. Questo continuo scambio con i colleghi degli enti locali ha fatto sì che, anche con celerità, come diceva prima il relatore Chatrian, da lunedì a oggi siamo arrivati a portare questa proposta di legge e a metterla in approvazione con tutti i gruppi uniti e compatti.
Un merito va dato sicuramente a chi questo tavolo di lavoro lo sta gestendo, quindi al consigliere Restano, che in questi giorni è riuscito con grande fatica, perché emendamenti su emendamenti sono arrivati ancora ieri, però credo siamo riusciti a dare la risposta di cui avevano bisogno gli enti locali per poter finalmente partire, con l'obiettivo naturalmente che questa cosa con il testo unico non avvenga più, perché comunque i sindaci si sono insediati i primi di ottobre e si ritroveranno praticamente immagino verso maggio ad avere i segretari comunali.
Questo è sicuramente l'obiettivo che ci poniamo all'interno di quel tavolo che, ripeto, è uno strumento che si sta rilevando molto utile per la nostra attività amministrativa.
Presidente - Il consigliere Grosjacques si è prenotato, ne ha facoltà.
Grosjacques (UV) - Mi unisco anch'io, a nome del gruppo dell'Union Valdôtaine, ai ringraziamenti per la celerità con la quale è stata scritta e portata all'attenzione del Consiglio questa norma sulle esigenze degli enti locali. Una norma che però ci deve far riflettere, come già è stato ricordato da chi mi ha preceduto, sull'opportunità, sull'urgenza, sull'indifferibilità di intervenire attraverso il testo unico per poter scrivere delle regole chiare e soprattutto condivise con gli enti locali, in quanto queste due correzioni dimostrano che la legge 6 del 2014 nella sua attuazione pratica aveva delle lacune sulle quali si sta intervenendo a spizzichi e bocconi.
Ringrazio anch'io il tavolo di lavoro che è composto da tutte le forze politiche e dai rappresentanti del CELVA, perché unanimemente ha valutato le esigenze degli enti locali e ha dato una pronta risposta. Dobbiamo però ricordarci che su questa materia ci sarà molto da lavorare, anche perché questa costituzione, chiamiamola così, forzosa degli ambiti a seguito del mancato accordo ha certamente creato delle tensioni tra gli enti locali, che sono poi fortunatamente state ricomposte. Ma è del tutto evidente che la norma va ripensata, soprattutto sull'obbligatorietà dell'associazione degli ambiti sulla base delle intervenute disposizioni, tra le quali la sentenza della Corte Costituzionale 33 del 2019 e bisognerà intervenire soprattutto sulla parte finanziaria legata alla legge regionale 48 del 1995, i cui parametri certamente, rispetto alla situazione attuale, sono profondamente cambiati e hanno bisogno di una riscrittura, anche perché il tessuto economico e sociale dei nostri comuni in questi venticinque anni si è profondamente modificato. Bisognerà stabilire il ruolo effettivo di Aosta in quanto capitale della nostra regione per quel che riguarda i trasferimenti finanziari, anche perché, al di là della superficie territoriale che è uno dei parametri, su Aosta gravita gran parte della popolazione valdostana per una serie di attività, non ultima quella lavorativa e di rapporto con gli uffici.
Per cui bisognerà lavorare molto, il traguardo del 31 dicembre è vicino e dobbiamo quindi confrontarci molto seriamente su questa parte. Dedicheremo una buona parte, come dicevo, alla finanza locale anche perché oggi ha un montante importante ma composto da molte leggi che non hanno diretta ricaduta sugli enti locali. Quindi bisognerà anche lì fare un lavoro di dettaglio per intervenire e di conseguenza rifinanziare le leggi di settore, per consentire agli enti locali una programmazione certa nella legislatura.
Grazie a tutti i colleghi del lavoro fatto, grazie agli enti locali per le suggestioni che sono pervenute anche dalla loro assemblea oltre che dal tavolo di lavoro e speriamo che questa unità di vedute che c'è in quest'aula su questo tema continui e ci porti entro la fine dell'anno all'approvazione del testo.
Presidente - Altri vogliono intervenire nella discussione generale? Se non vedo prenotazioni, chiudo la discussione generale. Per la replica il Presidente della Regione, ne ha facoltà.
Lavevaz (UV) - Molto brevemente, perché credo che sia già stato detto tutto e ci sia poco da aggiungere rispetto a quanto è stato detto da tutti i colleghi in maniera assolutamente bipartisan, come si dice, quindi non rifaccio tutta la lista dei ringraziamenti, li do per fatti, ai quali ovviamente mi accodo assolutamente.
Come è stato detto questa è sicuramente una legge che va a risolvere alcuni problemi molto specifici che sono nati in un momento di transizione. È un momento di transizione, come ha detto molto bene il collega Grosjacques anche a nome del mio gruppo e condivido quanto è stato detto. È un momento di transizione perché innanzitutto siamo in un momento di passaggio naturale tra una legislatura e l'altra, quindi per definizione siamo in un momento di transizione, ma siamo più in generale in un momento di transizione perché è proprio il sistema delle autonomie valdostane che è in fase di revisione anche profonda. La legge 6 è figlia della legge 54 del 1998 di cui abbiamo parlato più volte e indubbiamente è in parte già iniziata una manutenzione o per meglio dire una revisione anche profonda. È già iniziata e deve proseguire, come giustamente è stato detto, arrivando possibilmente, con l'impegno che questo Consiglio si è preso poche settimane fa, a un testo unico degli enti locali che metta chiarezza a tutta la materia.
È un momento di transizione anche più nello specifico dell'oggetto di questa legge, perché è un momento in cui c'è la necessità di ricostruire un pochettino la stabilità della struttura dei segretari comunali o più in generale direi anche della dirigenza regionale.
È una transizione quindi per tutto il comparto unico che deve partire, come abbiamo scritto peraltro in maniera molto chiara, sul documento di economia e finanza che la Giunta ha scaricato che inizierà il suo iter nelle Commissioni nei prossimi giorni, l'abbiamo scritto molto chiaramente come un obiettivo da affrontare fin già da questo anno e anche nei prossimi due, diciamo nel triennio di competenza del DEFR. Una revisione della legge 22 che ridia un'organicità un pochettino più strutturata alla dirigenza, ma anche rispetto ai rapporti tra la macchina regionale e gli enti locali. Quindi un comparto che sia più efficiente, che sia più efficace e che riesca a lavorare in maniera più coordinata sotto tanti aspetti; penso ad esempio alle problematiche legate ai concorsi che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo in questi periodi. Una transizione un pochettino ad ampio spettro che spero già nel corso di quest'anno arrivi a una conclusione con un atto normativo che dia chiarezza.
Bene tutti i punti che sono stati toccati. Ovviamente tutto il discorso strutturale della finanza locale è un aspetto altrettanto centrale di questa revisione, però credo che l'obiettivo sia assolutamente la necessità di arrivare a un momento di chiarezza e di razionalizzazione di tutto l'impianto, che credo richieda uno sforzo importante da parte di tutti, da parte di questo Consiglio, da parte del Consiglio permanente degli enti locali, per arrivare ad un momento di sintesi importante che credo sia nella logica della valorizzazione del sistema delle autonomie della Valle d'Aosta, al quale credo tutti noi continuiamo a credere oggi come nel 1998, quando è stata approvata la legge 54.
Presidente - Non vedo dichiarazioni di voto, pertanto passiamo all'analisi dell'articolato. Il testo che esaminiamo è il risultato del lavoro della I Commissione. È stato inoltre depositato un emendamento. Possiamo iniziare con l'articolo n. 1 e lo mettiamo in votazione. La votazione è aperta.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 35
Il Consiglio approva all'unanimità.
L'articolo n. 1 è approvato.
Posso dar lo stesso risultato per l'articolo n. 2? Stesso risultato.
All'articolo n. 3 è stato presentato un emendamento, pertanto lo metto in votazione. La votazione è aperta.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 34
Il Consiglio approva all'unanimità.
L'emendamento è approvato.
Mettiamo in votazione l'articolo n. 3 come emendato. La votazione è aperta.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 35
Il Consiglio approva all'unanimità.
L'articolo n. 3 è approvato.
Possiamo dare lo stesso risultato per l'articolo n. 4. Stesso risultato.
Articolo n. 5. Stesso risultato.
Articolo n. 6. Stesso risultato.
Articolo n. 7. Stesso risultato.
Votiamo adesso la legge nel suo insieme. La votazione è aperta.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 35
Il Consiglio approva all'unanimità.