Oggetto del Consiglio n. 101 del 19 novembre 2020 - Resoconto
OGGETTO N. 101/XVI - Inizio della discussione della mozione: "Impegno del Presidente del Consiglio regionale a garantire terzietà e imparzialità nei confronti di tutte le parti politiche".
Bertin (Presidente) - Punto numero 42. Per l'illustrazione, il consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Questa mozione si rende necessaria dopo il primo post, signor Presidente, che lei ha pubblicato dopo essere stato eletto alla guida di questo Consiglio, di questo Consiglio e non di questa Giunta, lo specifichiamo perché poi lo andremo a declinare ancora meglio. Ebbene, quali sono gli elementi essenziali del post che lei ha condiviso?
Lei ha sostanzialmente ripreso una valutazione complessiva sull'andamento delle elezioni regionali nel nostro Paese, che peraltro, a dispetto di altre valutazioni, conteggi e quant'altro, hanno visto, in ogni caso, la parte che rappresentiamo conquistare una Regione in più rispetto a quelle che aveva prima della competizione elettorale e quindi un risultato che sicuramente è complessivamente positivo.
Da quello che ho potuto vedere sulla sua pagina e sul suo profilo lei non scrive molto, quindi evidentemente questo post che lei ha deciso di condividere lo ha condiviso in piena coscienza, in piena condivisione del messaggio che veniva riportato; ma quali sono gli elementi di questo post che lei ha ritenuto condividere?
Si esordisce con un "Essere in minoranza" ed è curioso che lei abbia ripreso questo post dove viene posto anche in maniera negativa il fatto di essere minoranza, lei che minoranza l'ha fatta per diversi anni all'interno di questo Consiglio e che per la prima volta la vede essere invece in una posizione di maggioranza, quindi ho trovato decisamente curioso che per lei fosse quasi un'opera di dileggio nei confronti di chi evidentemente in maggioranza non è attualmente.
Ma lei scrive, lei condivide, scrive con questo post: "La Destra perde ufficialmente anche la Valle d'Aosta dove si è insediato il neo presidente Alberto Bertin, eletto con Progetto Civico Progressista. Si chiude l'esperienza della forzista Emily Rini nonostante gli endorsement di La Russa.
Ora io mi auguro che poi, a seguito di alcune sollecitazioni che le abbiamo fatto, avrà spiegato alle simpatiche sardine che lei non è stato eletto Presidente della Giunta della Regione Autonoma Valle d'Aosta ma è stato eletto Presidente del Consiglio, che è ovviamente ruolo ben diverso, il che significa che qui è stata scritta una decisa inesattezza, anche perché quando è stato condiviso questo post non c'era stata ancora la votazione di una Giunta, quindi lei era Presidente del Consiglio e non si poteva dire "Si è deciso di scegliere lui ma in realtà si voleva intendere che c'è una maggioranza di centrosinistra o quel che dir si voglia", cioè è stato proprio preso lei ad esempio come se lei fosse il Presidente della Giunta e questa, secondo me, è una caduta di stile decisamente inspiegabile di fronte alla sua esperienza all'interno di quest'aula.
Viene riportato anche che non sfondano Lega e Fratelli d'Italia, nonostante le sparate di Salvini; anche qui mi permetto di ricordare che la Lega in Valle d'Aosta ha preso il 24%, una percentuale che è stata raggiunta da qualche partito, ma difficilmente, e che la Lega non aveva mai raggiunto all'interno di questa Regione, quindi evidentemente il fatto di non aver sfondato non credo che corrisponda al vero.
Viene riportato che lei ha ricordato Emile Chanoux, martire della Resistenza valdostana, come se fosse un merito, posso testimoniare che in quest'aula più di un collega da questa parte dei banchi ha ricordato Emile Chanoux in più occasioni, dentro e fuori da quest'aula, quindi se effettivamente può essere un merito, è un merito non soltanto suo ma probabilmente anche nostro, anzi, sicuramente anche nostro, e il post chiude dicendo: "Insomma la Destra ha perso ancora".
L'impegnativa che noi abbiamo messo all'interno di questa mozione riprende una mozione che lei ha sottoscritto nel 2018 e nel 2018 veniva imputato all'allora Presidente di questa Regione - che ovviamente lui sì ha delle responsabilità politiche e ha una collocazione politica molto più decisa e deve esprimere delle valutazioni politiche nel merito - veniva contestato il fatto di aver fatto dichiarazioni che andavano contro un movimento rappresentato all'interno di quest'aula.
Lei condivise quella scelta, condivise quella mozione e condivise quell'impegnativa. Quindi io non posso che far notare che è evidente che il suo post, che è stato la sua prima comunicazione al netto del suo intervento in questo Consiglio, non può che essere incasellato in una forma che potremmo definire di dileggio nei confronti di una delle forze politiche che compongono questa minoranza.
Ma al netto di questo lei ha interpretato una posizione politica che non è quella di un Consigliere qualsiasi all'interno di quest'Aula, lei è il rappresentante di questa istituzione, è il rappresentante di tutto questo Consiglio ed è e dovrebbe essere garante di tutte le parti politiche che compongono questo Consiglio, anche quelle che evidentemente lei non apprezza, peraltro trovo che le parti politiche che lei non apprezza siano mutate gradualmente nel tempo, quindi esprimere giudizi probabilmente la colloca in maniera un po' pericolosa.
Mi sovviene anche un richiamo, visto che lei, e la ringrazio, ci ha fatto giustamente molte lezioni di rispetto istituzionale all'interno di quest'Aula: mi ricordo che, ad aprile 2019, lei rimproverò l'allora Presidente del Consiglio Emily Rini di essere poco imparziale perché era andata a ricoprire una carica, che era quella di segretario di un partito, che secondo lei mal si conciliava con la necessaria terzietà e rappresentanza di tutti all'interno di questa Aula.
Quindi fu lei il primo a sollevare il fatto che esprimere posizioni politiche - anche senza dire nulla all'interno di quest'aula, ma al di fuori - e ricoprire incarichi potesse generare un conflitto, quindi queste dichiarazioni, unite al fatto che lei sottoscrisse quella mozione con quell'impegnativa nei confronti del Presidente della Regione, paiono decisamente cozzare con quanto ha comunicato e con quanto ha sostenuto anche durante il suo intervento quando le facemmo semplicemente notare che quella presa di posizione, secondo noi, non era corretta.
Potete vedere anche il video del suo intervento per averne conferma, lei rispose: "Ognuno di noi è di parte e non può spogliarsi di quella parte". Probabilmente no, non può spogliarsi di quella parte nelle sue valutazioni, e infatti le è assolutamente consentito - così come a qualsiasi altro Consigliere all'interno di quest'Aula - di votare, di scegliere, di presentare quello che ritiene più opportuno nella sua carica, ma ben altro è invece la rappresentanza di questo Consiglio, ben altro è la comunicazione istituzionale, ben altro è ovviamente sottoporre al pubblico ludibrio con un post del Presidente del Consiglio una forza rappresentata all'interno di questo Consiglio!
Alla luce di quanto ho testé rappresentato e in forza della mozione che abbiamo presentato a tutela non soltanto del Gruppo che oggi rappresento, a tutela non soltanto della terzietà, della carica, ma a tutela di tutte quante le forze politiche che oggi, domani e nei prossimi anni rappresenteranno i Valdostani all'interno di questo Consiglio, le chiediamo con questa mozione di rimodulare la sua comunicazione, affinché sia rispettosa di tutte le parti politiche, anche quelle a lei non gradite, e d'interpretare la massima carica istituzionale del Consiglio regionale con la dovuta terzietà e imparzialità, facendosi rappresentante di tutti i Gruppi consiliari presenti.
Presidente - Consigliere Marguerettaz, ne ha facoltà.
Marguerettaz (UV) - Per chiedere una breve sospensione per la maggioranza, per valutare questa mozione e quelle successive.
Presidente - La sospensione è accordata.
La seduta è sospesa dalle ore 09:23 alle ore 09:51.
Bertin (Presidente) - Riprendiamo i lavori, siamo in discussione generale. Ha chiesto la parola il consigliere Marguerettaz, ne ha facoltà.
Marguerettaz (UV) - Abbiamo ascoltato con attenzione la presentazione della mozione da parte del collega Manfrin, crediamo che questo argomento, come peraltro richiamato dalla mozione, sia già stato affrontato nell'ambito del precedente Consiglio dove il presidente Bertin, a fronte di una sollecitazione, ha spiegato chiaramente la sua posizione.
Tutti noi Consiglieri, Assessori, Presidenti, interpretiamo il nostro ruolo sia come rappresentanti delle istituzioni sia come uomini di partito, di movimento e ognuno di noi ovviamente diventa espressione della sua parte politica da un lato e dall'altro rappresentante delle istituzioni. Riteniamo che un dibattito politico e la rappresentazione di certe posizioni attengano alla sfera squisitamente politica e non istituzionale.
Credo che questo Consiglio debba guardare con attenzione e sollecitare le figure istituzionali, affinché venga mantenuta la terzietà all'interno di questo Consiglio, che vengano rispettate le regole, che venga rispettato il regolamento; molte volte il collega Manfrin ci richiama sull'applicazione del regolamento, e questo credo sia a garanzia di tutti perché, come è stato detto in Commissione Regolamento, ognuno di noi si è trovato a volte in maggioranza, a volte in minoranza, a volte delle norme possono sembrarci più permissive, a volte meno, ma in realtà l'applicazione del regolamento e il rispetto dei ruoli sono una garanzia per tutti.
Poi nel momento in cui si interviene sul regolamento - questo regolamento più è condiviso e meglio è - quando ci sono delle modifiche devono essere condivise dal maggior numero se non dall'unanimità dei Consiglieri, quindi siamo molto attenti rispetto a queste sollecitazioni, ma riteniamo che una mozione di questo genere, proprio andando a vedere l'applicazione del regolamento, potrà condividere con me il collega Manfrin che è proprio sul filo.
Io non ho grande memoria di mozioni dove si vada a impegnare il Presidente del Consiglio, siamo - torno a dire - sul filo dell'irricevibilità, per cui derubricherei questa discussione nella logica e nello scambio politico e a nome della maggioranza annuncio e anticipo il voto contro a questa mozione.
Presidente - Consigliera Spelgatti, ne ha facoltà.
Spelgatti (LEGA VDA) - Vede, collega Marguerettaz, il collega Manfrin non ha fatto altro sostanzialmente che riprendere l'iniziativa che il collega Bertin aveva rivolto nei miei confronti all'epoca e che voi come Union avevate votato, non lei personalmente però le ripeto, lei fa parte ovviamente di un partito e quindi proprio a lei dico: guardi che il suo partito l'aveva votata contro di me, infatti è stata ripresa esattamente l'impegnativa del collega Bertin.
L'onestà intellettuale è qualcosa che qui manca sostanzialmente e oggi noi che siamo all'opposizione ci ritroviamo a presentare un'iniziativa dello stesso tenore di quella rivolta nei miei confronti esattamente dal collega.
Quindi non mi stupisco minimamente della vostra posizione e aggiungo una qualche cosa al collega Bertin: vede collega, quando sono stata eletta in questo Consiglio per la prima volta, avevo stima di lei, perché ritenevo che determinate battaglie che lei portava avanti sulla 'ndrangheta e sulla legalità fossero molto importanti e ho sempre ritenuto che in politica si possa essere su schieramenti opposti ma che questo non significhi non nutrire personalmente stima nei confronti dell'avversario politico nel momento in cui lo si ritenga intellettualmente onesto, anche perché il sale della democrazia è esattamente questo: avere giustamente delle visioni del mondo differenti e rispettare le visioni dell'altro, pur combattendole.
Anche laddove, politicamente parlando, c'è un confronto molto acceso - e grazie al cielo che c'è, perché altrimenti saremmo in una dittatura dove tutti la pensano e la vedono alla stessa maniera e comunque la società non crescerebbe, non evolverebbe - l'avere posizione differenti, visioni del mondo differenti, non significa e non implica nella maniera più assoluta il fatto di non riconoscere l'onestà intellettuale di chi crede in qualche cosa da te non condivisa minimamente, sto parlando come visione del mondo, ma comunque vedi che le persone ci credono e combattono per affermare la loro visione del mondo.
Ho cambiato decisamente idea, non sul principio ma su di lei, perché quanto si creda in quello che si declama e si dice lo si vede alla prova dei fatti, perché a parole sono tutti bravi poi però dipende che cosa si fa nella vita, un conto è il parlare e un conto è il fare. Il valore degli uomini lo si misura sulla base non di quello che dicono, ma delle azioni che fanno e della coerenza intellettuale che sono in grado di dimostrare nel momento delle scelte più critiche.
Le ricordo che all'epoca - c'erano toni completamente differenti nella scorsa consiliatura - è emerso che quello che ci accomunava, cioè questa battaglia contro la 'ndrangheta, sull'illegalità è venuto a finire perché avevamo un Consiglio eletto con i voti della 'ndrangheta e a quel punto noi abbiamo detto: bene, si deve andare tutti a casa. Lei, pur di non andare a casa, lei e la sua collega, siete andati a dare un soccorso esattamente alla stessa maggioranza votata con i voti della 'ndrangheta.
Oggi abbiamo un Consiglio eletto legittimamente perché non ci sono stati problemi e scandali di nessun tipo, quindi oggi questi 35 - piacciano o non piacciono, queste sono considerazioni personali su ognuno e ognuno degli elettori valdostani avrà una visione differente - sono stati eletti, quindi c'è poco da discutere. Questi sono i 35 che il popolo valdostano ha scelto. Quindi è tutto legittimo e tutto chiaro. All'epoca no. Eppure lei è andato in soccorso, ma non solo, lei faceva un'altra operazione terribile che era quella di chiedere e di giustificare il tutto, volendo modificare le regole elettorali.
Voler modificare le regole elettorali per dare stabilità è giusto, ma c'è un problema: un'operazione di quel tipo non si sarebbe potuta fare con la maggioranza che c'era all'epoca, traballante com'era all'epoca, ma cosa ancora più grave, infinitamente più grave, - perché ci vuole un'ampia condivisione per modificare le regole del gioco - , è che non puoi modificare le regole del gioco quando il Consiglio - è venuto fuori dalla Magistratura e dalle indagini - era falsato dai voti della 'ndrangheta.
Io questo gliel'ho detto mille volte e le ricordo anche che, pur di non andare a elezioni, alla sottoscritta era stata riofferta la Presidenza e ci era stato riofferto di tornare in maggioranza, quindi più forti di prima. Questo avrebbe potuto significare un riscatto personale, personalmente avrebbe potuta essere anche una rivalsa, ma le ricordo che io non ragiono in questa maniera, parto sempre dal presupposto che nella vita bisogna fare le cose giuste. In qualsiasi ambito della vita e maggiormente quando fai politica, perché comunque rappresenti le persone che ti hanno votato e quindi hai delle responsabilità gigantesche nei confronti non solo di chi ti ha votato ma anche di tutte le persone che non ti hanno votato ma che comunque in questo momento tu rappresenti all'interno di questa Assise e non puoi scendere a compromessi in nessuna maniera, per nessun motivo, vi è un'unica domanda che tu ti devi porre: è giusto o non è giusto? Se è giusto lo fai, se non è giusto, costi quel che costi, vai avanti. Vai avanti perché così non sei comprabile, non sei ricattabile e soprattutto puoi andare in giro a testa alta, che non significa chiaramente essere apprezzati, perché quando fai delle scelte forti troverai sempre chi ti apprezza e chi ti critica nella maniera più assoluta possibile, però quando vai a dormire la notte, vai a dormire tranquillo, dormi comunque sereno perché la coscienza è a posto, perché quando ti guardi allo specchio sai in coscienza di aver fatto tutto quello che potevi, secondo quello che tu ritieni giusto.
Puoi fare mille errori, perché partiamo dal presupposto che chi fa sbaglia, e qualunque cosa tu faccia ci sarà una parte della popolazione che ti dice che hai fatto bene e una parte della popolazione che ti dice che hai fatto male, ma tu puoi andare in giro a testa alta perché ritieni di aver fatto in coscienza ciò che ritenevi giusto senza compromessi; di compromessi su cose gravi si sta parlando perché la politica è l'arte del compromesso ma dipende su cosa devi andare a compromesso.
Allora tu dici: io in coscienza quello che ho potuto fare l'ho fatto, qualunque cosa succeda non hai paura di niente, qualunque cosa succeda non temi niente perché hai fatto tutto ciò che era nelle tue possibilità, in coscienza.
Allora, collega Bertin, non gli altri, non la maggioranza, non la minoranza, non la Giunta, che sono rappresentanti politici dei loro movimenti e che devono ricoprire i loro ruoli di maggioranza e di opposizione, ma lei sa benissimo - perché l'ha detto a me all'epoca - però io ero Presidente della Giunta e non del Consiglio quindi era molto meno grave - lei deve rappresentare tutte le forze politiche, le piaccia o meno, e nel momento in cui viene nominato ed esce pubblicamente con dichiarazioni di questo tipo, c'è l'ennesima sua incoerenza, su cose però gravi.
Comunque complimenti anche all'Union, perché ricordo che quando è stato il momento, voi nei miei confronti l'avete fatto. Quindi due pesi due misure, noi non siamo così, noi non facciamo due pesi e due misure, abbiamo sempre una linea e quella linea seguiamo, giusta o sbagliata che sia, abbiamo sempre la nostra coerenza.
Presidente - La parola al vicepresidente del Consiglio Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Non c'ero la volta precedente, la Lega cosa ha votato su quella mozione?
Presidente - Consigliera Spelgatti, ne ha facoltà.
Spelgatti (LEGA VDA) - Sto chiedendo al collega Manfrin se se lo ricorda: sicuramente o astenuti o contrari, non lo so, ma le faccio notare, tanto per incominciare, che, primo, ero il Presidente della Giunta e la Giunta è espressione di una parte politica, non cerchi di fare il furbo con me, collega Marguerettaz, perché lei le regole del gioco le dovrebbe conoscere molto più di me perché è da molto più tempo che fa politica rispetto a me!
Le ricordo che c'è una differenza sostanziale tra il ruolo del Presidente della Giunta rispetto a quello del Presidente del Consiglio. Al Presidente della Giunta nessuno chiede di essere imparziale, perché è espressione di un Governo. Il Presidente del Consiglio è una figura istituzionale a garanzia dell'intero Consiglio. Quindi c'è una sostanziale differenza.
Secondo, le ricordo che i toni di questa legislatura sono profondamente differenti rispetto ai toni della legislatura della volta scorsa perché quando noi siamo andati in maggioranza, il trattamento riservato alla Lega dalle vostre forze, che sono le stesse che oggi governano di nuovo, è stato di una bassezza senza pari.
Gli attacchi, visto e considerato che non avevate motivazioni politiche, erano personali, volti semplicemente a screditare in tutte le maniere possibili e immaginabili, senza fondamento, e lo facevate sia direttamente sia fuori, utilizzando anche compiacenti media dell'epoca, e quindi è stato un tentativo al massacro che non vi ha portato bene però.
Noi oggi - proprio perché la scorsa legislatura è stata chiusa e abbiamo 35 persone elette legittimamente dai Valdostani - abbiamo un tono completamente differente. Facciamo un'opposizione non legata all'attacco personale: se nota, al presidente Lavevaz sostanzialmente non stiamo dicendo granché e non perché stiamo condividendo quello che viene fatto ma perché, oltretutto, adesso è un momento di emergenza per il Covid, per cui bisogna ricordarsi che i giochi politici sono un conto ma in questo momento ci vuole una serietà e anche un modo di fare politica che deve portare in una direzione ben precisa, perché fuori non si sta minimamente scherzando.
Di conseguenza i nostri toni sono molto differenti, sono costruttivi, sono legati al fatto di portare tutta una serie d'iniziative per pungolare il più possibile il Governo, ma non ci sono mai attacchi personali, non ci sono bassezze e cerchiamo di permettere alla Giunta di lavorare. Se volessimo essere cattivi lo saremmo, ora non lo siamo.
Presidente - Consigliere Aggravi, ne ha facoltà.
Aggravi (LEGA VDA) - Per mozione d'ordine, Presidente, vorrei chiedere una breve sospensione per un confronto a livello di minoranza.
Presidente - Accordata.
La seduta è sospesa dalle ore 10:10 alle ore 11:12 e alla ripresa dei lavori assume la Presidenza il vicepresidente Marguerettaz.
Marguerettaz (Presidente) - Scusate, colleghi, solo una comunicazione: su decisione unanime della capigruppo, terminiamo ora i lavori che riprenderanno questo pomeriggio alle ore 15:00. Alle ore 14:45 sarà convocata una capigruppo per definire l'organizzazione dei lavori nel pomeriggio.
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La seduta termina alle 11:12.