Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 16 del 4 novembre 2020 - Resoconto

OBJET N° 16/XVI - Communications du Président de la Région.

Bertin (Presidente) - Possiamo proseguire con l'ordine del giorno al punto 2. Il Presidente Lavevaz ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Lavevaz (UV) - Quest'anno la Commemorazione dei Caduti di tutte le Guerre del 2 novembre e la celebrazione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate si sono svolte in forma estremamente ridotta a causa dell'emergenza sanitaria in atto. Nell'esercizio delle attribuzioni prefettizie ho rappresentato la Valle d'Aosta alle due celebrazioni che ricordano in ogni caso momenti importanti della storia della Val d'Aosta, dei suoi caduti e degli Alpini con i quali condividiamo i valori della montagna e dell'impegno. Sono due momenti importanti anche per ricordare l'importanza della coesione e della solidarietà per il Paese nel suo insieme, ma anche per la nostra regione, i nostri comuni e le nostre comunità.

Per quanto riguarda invece la situazione pandemica, ne parleremo nel corso di questo Consiglio in maniera diffusa in risposta alle varie interpellanze. Io vi volevo solo mettere a conoscenza dei passaggi che abbiamo avuto negli ultimi giorni, relativamente agli incontri e alle riunioni della Conferenza Stato-Regioni che abbiamo avuto nella giornata di domenica, nella giornata di lunedì e ancora ieri sera.

Le Regioni hanno sostanzialmente chiesto che venissero applicate misure uniformi su tutto il territorio nazionale, questo sostanzialmente all'unanimità dei presidenti, e che soprattutto vi fosse, pubblicando il DPCM, certezza dei tempi e delle risorse relative ai ristori in particolare. Come sapete, il Governo ha deciso invece - benché il testo non sia ancora stato pubblicato, girano delle bozze - di suddividere il territorio nazionale in tre fasce diverse di criticità, sulla base di dati elaborati dal Comitato tecnico-scientifico, che tengano conto del combinato disposto dei fattori di rischio e degli scenari di rischio. I fattori di rischio sono calcolati su ventuno parametri diversi che tengono conto della situazione sanitaria, dello stato di saturazione delle strutture, eccetera; invece, gli scenari di rischio sono legati al tanto discusso indice RT. Peraltro, il Governo ha previsto un passaggio diciamo automatico tra uno scenario di rischio a un altro con un'ordinanza del Ministro della Salute, sentito il Presidente della Regione. Noi ancora ieri sera abbiamo, in extremis, cercato di fare delle proposte che adesso vi leggo brevemente.

"Le Regioni rilevano come la seconda ondata della pandemia stia colpendo in maniera generale tutto il territorio nazionale e ribadiscono pertanto la richiesta di univoche misure nazionali e in via integrativa provvedimenti più restrittivi di livello regionale e locale.

Destano forti perplessità e preoccupazioni le disposizioni di cui agli articoli 1 bis e 1 ter che comprimono ed esautorano il ruolo dei compiti delle Regioni e delle Province autonome ponendo in capo al Governo ogni scelta e decisione sulla base delle valutazioni svolte dagli organismi tecnici.

Si rende indispensabile instaurare un contraddittorio per l'esame dei dati con i dipartimenti di prevenzione dei servizi sanitari regionali, prima dell'adozione degli elenchi delle regioni di cui alla prevista ordinanza del Ministero della Salute. Non appaiono infatti chiare le procedure individuate e le modalità con le quali sono definite le aree e i territori a più alto livello di rischio e le modalità e le tempistiche con le quali viene declassificato il livello di rischio. A questo percorso di analisi dei dati le singole Regioni e Province autonome devono poter partecipare anche in considerazione della ricaduta delle misure sul rispettivo territorio.

È indispensabile che contestualmente all'emanazione al DPCM vengano definite, attraverso un provvedimento di legge, l'ammontare delle risorse unitamente a modalità e tempi di erogazione delle stesse, con le quali si procede al ristoro delle attività economiche che hanno subito limitazioni, sospensioni e/o chiusure. Con il medesimo provvedimento è necessario introdurre meccanismi di sospensione dei tributi relativi agli anni fiscali 2020-2021 per le stesse attività economiche. È infatti assolutamente indispensabile dare certezze, al fine di scongiurare un effetto depressivo e conseguenti problemi sociali, assicurando la contemporaneità delle misure di contenimento dell'epidemia con quelle di sostegno alle categorie economiche e sociali colpite.

È inoltre necessario prevedere misure normative adeguate e risorse finanziarie per riconoscere ed estendere i congedi parentali per tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati e le misure economiche di conciliazione per i lavoratori autonomi".

Questo è quanto abbiamo richiesto nella conferenza. Siamo in attesa del testo sottoscritto e definitivo e ovviamente anche della classificazione della nostra regione. Abbiamo sentito ancora stamattina il Comitato tecnico-scientifico e le analisi dei dati sono ancora in corso: la nostra regione risulta essere abbastanza al limite tra lo scenario 3 e lo scenario 4, quindi dobbiamo aspettare i risultati del Comitato tecnico-scientifico per sapere in quale area saremo destinati.

Presidente - Vedo la richiesta del collega Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Intervengo perché come gruppo Lega avremmo ritenuto opportuno un passaggio all'interno di questo Consiglio nel merito di una misura che non è mai stata adottata in tempo di pace in Valle d'Aosta, come il coprifuoco che è stato così definito dalle stesse parole del Presidente, ma passaggi di questo tipo non ne sono stati fatti e non mi pare che vi siano iniziative da parte dei colleghi inerenti appunto il coprifuoco, quindi non ritengo che si possa rispondere durante queste due giornate di Consiglio nel merito delle domande che la dichiarazione e l'ordinanza che è stata emanata, con tutti i vari dubbi che ne conseguono, originano. Ho trovato particolarmente strano che non si intervenisse su questo, quindi inviterei eventualmente anche il Presidente a intervenire.

Questa non è una comunicazione sulle non comunicazioni, lo dico ai colleghi che erano in Conferenza dei Capigruppo, è semplicemente un modo per discutere e intervenire anche nel merito di quello che è stato detto dal Presidente attualmente rispetto al confronto con lo Stato e con le Regione per la situazione di emergenza sanitaria che si è venuta a creare.

Lei Presidente ha appena detto che ha richiesto uniformità di applicazione sui territori, è stato chiesto dalle Regioni uniformità di applicazione sui territori delle disposizioni, però lei è stato il primo a contravvenire le modalità di applicazione, perché mi pare che la Valle d'Aosta sia una delle poche eccezioni che hanno deciso di applicare questa ordinanza coprifuoco, quindi se lei ha chiesto uniformità e tutte le Regioni hanno chiesto uniformità, evidentemente c'è una non uniformità che parte già dalla Valle d'Aosta.

Peraltro, rispetto alle bozze che circolano e continuano a circolare, di cui non abbiamo certezza, non abbiamo elementi per definire, ma definiamo quello che al momento conosciamo, pare che addirittura l'ordinanza della Valle d'Aosta sia più draconiana rispetto a quella che invece sarebbe intenzione di essere emanata da parte del Governo con i famigerati DPCM, che incontrano peraltro, così come l'ordinanza che lei ha emanato, Presidente, una forte criticità dal punto di vista giuridico, non essendo atti aventi forza di legge e andando a interpretare, abbiamo esaminato anche tutti i riferimenti legislativi che lei ha inserito all'interno dell'ordinanza, andando a citare tutta una serie di riferimenti che abbiamo trovato veramente molto borderline, ma pare che addirittura lei abbia applicato un'ordinanza ancora più severa rispetto a quelle che sono le disposizioni che sarebbero state applicate o saranno applicate a livello nazionale.

Lei ha appena detto che non le sono chiare le modalità di classificazione e che avete avuto un confronto con il Comitato tecnico-scientifico nel merito appunto di queste classificazioni delle regioni. Io ieri guardavo le trasmissioni dove c'erano i rappresentanti scientifici del Comitato tecnico-scientifico che dicevo una cosa molto semplice, dicevano che i dati che loro hanno sono quelli che gli forniscono le Regioni. Queste sono le dichiarazioni che sono state fatte in trasmissioni di rilievo nazionale e io a questo mi attengo, quindi evidentemente non sono chiare a nessuno le classificazioni. Probabilmente delle classificazioni avremo modo di parlarne oggi con delle iniziative consiliari, così approfondiremo anche l'argomento, però è chiaro che quello che avevamo detto durante la prima seduta rimane valido. Non so se lo rammenta, perché ricordo che lei era di fronte a me e prendeva appunti in quel momento, le avevamo detto, le avevamo suggerito e l'avevamo pregata di fare in modo di non considerare la Valle d'Aosta e la sua comunità, che ha una specificità assolutamente differente rispetto a tutte le altre realtà regionali, come una delle tante regioni, ma considerare la Valle d'Aosta e le sue particolarità locali in maniera differente, perché - e ricordo benissimo che le feci questo esempio - è evidente che se si ammala una famiglia a Rhêmes, l'indice RT schizzerà verso l'alto, ma se sono presenti quattro o cinque positivi a Rhêmes su un totale di ottantuno abitanti, evidentemente non sarà come se si ammalano duecentomila persone nella città di Milano. È chiaro che avere un parametro che possa definire in maniera oggettiva, non soltanto sulla base delle percentuali ma anche sulla base dei numeri specifici del contagio e dei dati che vengono forniti rispetto alle nostre comunità, sarà assolutamente utile e interessante.

Il gong segnala che sono trascorsi cinque minuti dall'inizio dell'intervento del consigliere Manfrin.

Presidente, il Regolamento interno non definisce il tempo di intervento; cinque minuti in realtà no, perché non è definito nel Regolamento, c'è scritto "alcuni brevi interventi", quindi chiedo a lei lumi sul prosieguo.

Presidente - Collega, la invito a chiudere nel più breve tempo possibile.

Manfrin (LEGA VDA) - Va bene. Allora io concludo dicendo, Presidente, che se effettivamente questo deve essere un luogo di dibattito e di confronto, anche su temi che non sono ricompresi all'interno delle iniziative, è piuttosto palese che questo Consiglio e il gruppo che rappresento non potevano sapere, non potevano conoscere le decisioni che lei avrebbe preso il giorno di deposito delle iniziative, né il giorno di eventuali iniziative future, quindi la pregherei eventualmente di prendere la parola e di spiegarci come ha maturato e sulla base di quali dati lei ha fatto la scelta di questa ordinanza, in maniera da poterne mettere a conoscenza non soltanto questa aula ma anche i valdostani.

Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? Collega Aggravi ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - Un brevissimo intervento sulla base di quello che è stato il compte rendu che il Presidente ci ha fatto e soprattutto su quelle che sono state le richieste delle Regioni. Io direi anche un invito perché siamo tutti in attesa, e il Presidente più di tutti immagino, di avere in mano la versione finale di quello che sarà il provvedimento del presidente Conte. Io quello che le chiedo Presidente, proprio in considerazione delle osservazioni che le Regioni hanno fatto e in considerazione di tutta una serie di esperienze di cui comunque dobbiamo fare frutto rispetto alla prima ondata, rispetto al primo lockdown, io mi auguro che poi l'applicazione di tutta una serie di dubbi che spesso questi DPCM hanno generato o comunque spazi che questi DPCM hanno generato, e faccio un esempio concreto che è stato il cruccio della prima ondata, quello dei generi essenziali o comunque quello che erano le attività essenziali. Perché dico questo? Perché dobbiamo pensare che sì, sicuramente ci sono i ristori che potranno arrivare, poi ovviamente io mi auguro che di monopattini non ne vediamo più, però al di là di questo io mi auguro che ci sia un'attenzione verso determinate categorie rispetto ad altre; lo dico espressamente anche per il carattere di vigilanza che lei riveste nelle sue funzioni.

La grande distribuzione nella chiusura totale della prima parte dell'anno è stata in parte avvantaggiata rispetto a delle altre attività che sono state obbligate a chiudere. C'era una situazione comunque di difficoltà, siamo in una situazione a ridosso di quella che era la possibilità di recuperare quanto si era perso dal punto di vista economico e direi anche sociale, perché la salute economica si riveste della salute sociale delle persone, quindi anche in forza della commissione o del comitato che ha costituito per decreto, poi sicuramente in questo Consiglio e nei prossimi approfondiremo in maniera puntuale quella scelta forse anche suggerita da una proposta di legge, in particolare l'articolo 2 che abbiamo proposto e che si può anche ben sposare con la sua scelta, io penso che la declinazione poi locale, visto che siamo e ci diciamo tutti autonomisti, possa tener conto di queste situazioni, proprio per evitare che una nuova chiusura, ancorché parziale, che deve salvare la vita a tutti rischi poi in realtà di non salvarla o la salvi solo a metà; come diceva in una battuta un famoso dirigente d'azienda "con tutte queste regole rischiamo di morire sanissimi", perché ovviamente salviamo da un lato le nostre vite, ma le nostre vite sono anche fatte di economia e soprattutto, vedendo i ristori che sono arrivati dallo Stato centrale e comunque anche i ristori che arrivano da questo Palazzo, che comunque sia purtroppo, siamo tutti fallibili, non saranno mai completi e non riusciranno mai a chiudere tutte quelle che sono le falle che si creano in una situazione emergenziale come questa, è bene che si tenga conto anche di queste specificità, soprattutto se questa volta c'è un comitato ad hoc, una commissione ad hoc che deve aiutare il coordinamento e le prese delle decisioni.

Dico questo perché a volte delle polemiche o comunque delle battute anche banali che giustamente anche lo stato di stress fanno dire alle persone, nascondono una parte di verità, perché comunque sia vedere chiusa la propria attività economica, e chiedo scusa se sono più dalla parte di chi rischia, però in questo momento sicuramente chi ha un lavoro ce l'ha in primis perché qualcuno rischia del proprio, se quella persona ha delle difficoltà ovviamente poi tutto il sistema salta.

Quindi è un auspicio, ma noi saremo comunque, come abbiamo già fatto, pronti a vigilare e vedremo anche quelle che sono le novità che il Governo centrale ci presenterà oggi, speriamo.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Distort, ne ha facoltà.

Distort (LEGA VDA) - Mi rivolgo a lei presidente Lavevaz condividendo con lei alcune riflessioni che dai banchi della opposizione, attraverso le mie parole, le vengono rivolte come suggestioni, con lo spirito collaborativo che è tipico della competitività tra maggioranza e opposizione.

Prima riflessione: qual è il senso delle limitazioni. L'essere umano ha bisogno di avere un senso. Questo vale a livello nazionale, ma vale tantissimo nella nostra dimensione, nella nostra realtà dove la condivisione delle idee e degli stati d'animo ha proprio una misura molto più a contatto della persona, quindi è estremamente importante avere il senso, la chiarezza e che venga trasmesso, venga comunicato il senso delle limitazioni.

Che senso ha un coprifuoco alle 22:00 piuttosto che alle 20:00? Che senso ha il coprifuoco? Che senso ha pensare di ridurre certe attività? Si tratta di capire e di diffondere la chiarezza sul senso. L'uomo nel momento in cui ha una chiarezza sul senso, riesce ad accettare le situazioni. La differenza tra noi e gli animali, come dice Konrad Lorenz, è che l'animale non riesce a razionalizzare, quindi avverte il dolore e la contrarietà in maniera assoluta. L'essere umano riflette, razionalizza e dà un senso. È come il medico nel momento in cui dice "lo sto facendo per il tuo bene": lo capiamo, anche la disinfezione di una ferita in una situazione di dolore. Primo pensiero quindi il senso.

Secondo: dobbiamo far valere il senso della nostra autonomia. Su questo glielo diremo sotto tutti i punti di vista, sotto i punti di vista dell'opposizione come sotto i punti di vista della collaborazione e dello sprone. Osi! Osi, dobbiamo far valere il peso della nostra autonomia e da questo discendono alcuni sottopunti.

Primo. Il fattore RT è l'elemento fondamentale chiaramente e lei, proprio per la sua formazione accademica, ha perfettamente dimestichezza con il campo matematico, quindi si renderà perfettamente conto. È estremamente importante che per il nostro territorio questo si declini in modo diverso, in base ai principi matematici, perché se questo si fonda sulla statistica e a sua volta la statistica si fonda su operazioni matematiche, la dimensione del campione di riferimento è fondamentale. Il fatto di avere un Presidente della Regione laureato in fisica dovrebbe rallegrare e rasserenare, quindi le dico: faccia ricorso, faccia sentire la sua voce nell'ottica dell'autonomia, ma anche nell'ottica della logica matematica: è estremamente importante per il nostro territorio. Così come gli attraversamenti dei comuni: noi abbiamo un territorio estremamente frastagliato, con piccole dimensioni dei comuni. Per andare a Villeneuve noi attraversiamo quattro Comuni, però facciamo uno spostamento di dieci chilometri!

Altro fatto. Noi dobbiamo avere chiarezza sui protocolli d'uso e approfondimenti, approfondimenti anche nostri da proporre e da contendere con il Governo centrale. È estremamente importante analizzare, approfondire buone pratiche. Ad esempio, sulla sanificazione non esiste chiarezza a livello normativo. Noi almeno a livello regionale potremmo avere questa chiarezza, perché una corretta sanificazione ci permette delle condizioni di sicurezza nei confronti della trasmissione epidemiologica decisamente superiori rispetto a una mascherina, e abbiamo un medico presente in Giunta che penso lo possa confermare. Quindi è estremamente importante come vengono eseguite le sanificazioni e codificate.

Eseguire i controlli. I controlli servono anche per risolvere delle situazioni di disparità dal punto di vista della meritocrazia. Ci sono attività che applicano tutta una serie di misure, altre che non lo fanno. È importante che si eseguano questi controlli. Questi controlli oltretutto si estendono non solo alle attività, assolutamente, ma anche agli spazi pubblici perché è lì il vulnus: il grande vulnus è nello spazio pubblico. Perché nelle attività c'è comunque una figura di presidio: l'imprenditore, il datore di lavoro, la persona che ha tutto l'interesse a che non venga multato e che non venga penalizzato. Quindi questo è importante. Per l'attività di controllo è importante avere un organismo numericamente adeguato, quindi anche pensare al coinvolgimento delle Forze Armate in una sana attività di controllo, non per l'istituzione di uno stato di polizia, ma per la condivisione tra corpi sociali.

Tutto questo è una grande ambizione, ma noi dobbiamo puntare in alto. In questo è estremamente importante che tra maggioranza e opposizione ci sia un dialogo di informazione: non si commetta l'errore precedente, che è giustificato dal fatto della novità della crisi, di avere tutta una parte di questo Consiglio che viene a sapere le cose dagli organi di stampa. Deve esserci una comunicazione immediata.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Spelgatti, ne ha facoltà.

Spelgatti (LEGA VDA) - I miei colleghi hanno già detto tutto ciò che doveva essere detto, per cui sarò velocissima. Volevo solo rivolgere un appello al Presidente: purtroppo non abbiamo assolutamente esercitato come Valle d'Aosta la nostra autonomia nei confronti di Roma. In tutto il periodo precedente la Valle d'Aosta è rimasta inerte, è rimasta ferma e non ha esercitato le prerogative della propria autonomia. Abbiamo visto invece che cosa è stato fatto dalla Provincia di Bolzano, abbiamo visto il quadro normativo che comunque loro hanno portato avanti esercitando legittimamente le loro facoltà statutarie. Noi purtroppo vediamo la Valle d'Aosta da troppo tempo supina nei confronti di Roma.

Io la invito a cercare di esercitare una forza differente nei confronti del Consiglio dei ministri, di farsi sentire esattamente come hanno detto i nostri colleghi, anche perché purtroppo sappiamo che qui in Valle d'Aosta non solo non abbiamo esercitato le nostre funzioni di autonomia, ma non abbiamo fatto nemmeno l'essenziale. Parlo al plurale, chiaramente però sappiamo che le responsabilità sono di chi governa, visto che chi è all'opposizione non ha nessun tipo di potere.

La sanità non è stata adeguata e oggi purtroppo raccogliamo i frutti di tutto ciò che non è stato fatto in tutti questi anni e soprattutto nel periodo che va dalla prima emergenza all'emergenza attuale. Adesso la situazione è gravissima e purtroppo chi fa le spese di tutto questo sono i comuni cittadini che si ritrovano in una situazione di lockdown, semi lockdown o quello che sarà e quindi pagheranno uno scotto pesantissimo per l'inefficienza della politica.

Presidente - Vi sono altre richieste? Se non vi sono altre richieste, passo la parola al Presidente della Regione.

Lavevaz (UV) - Io ringrazio i colleghi per le suggestioni e le indicazioni che sono state date. Per quanto riguarda l'ordinanza che abbiamo approvato la settimana scorsa, questa deriva - lo posso assicurare nella maniera più assoluta - da un'analisi dei dati che è stata fatta in maniera molto critica e molto analitica rispetto sia alla situazione generale, quindi di come vengono elaborati i dati del RT in particolare, ma anche nello specifico della situazione relativa alla nostra regione, dove ovviamente e giustamente, come è stato detto, le situazioni sono molto diverse, molto diversificate all'interno del territorio regionale.

Va detto però che questo RT ha ovviamente una base scientifica legata a indici statistici, ma anche una base medica che è relativa al numero dei tamponi che vengono fatti; il numero dei tamponi che vengono fatti ha dietro anche tutta una serie di problematiche legate al fatto di come questi tamponi vengono fatti, nel senso che si possono fare dei tamponi o per screening del territorio, oppure per sospetta diagnosi, ad esempio.

Nel nostro caso si stanno utilizzando tantissimo - questo è un dato che a livello generale, a livello nazionale ci vede ai primi posti - come numero di tamponi effettuati rispetto alla popolazione. Si stanno usando tantissimo i tamponi antigenici, i cosiddetti tamponi rapidi, perché hanno delle risposte rapide per quanto riguarda il risultato e questo permette di avere delle risposte immediate sulla possibile individuazione di un focolaio piuttosto che zone da controllare. Quindi molti dei tamponi che vengono fatti sono anche tamponi di conferma: intendo che i tamponi molecolari, quelli che rientrano negli indici statistici, vengono fatti a conferma dei tamponi antigienici.

Tornando alla questione dell'ordinanza, non c'è una contraddizione sulla richiesta che in Conferenza delle Regioni è stata fatta da tutte le Regioni. Devo dire che la richiesta è stata fatta soprattutto dalle Regioni che in questo momento hanno degli indici di rischio e delle situazioni che sono migliori della nostra, parlo soprattutto delle Regioni del Sud, perché giustamente i ragionamenti che i presidenti e i governatori hanno fatto è che è una questione probabilmente di tempo, perché sulla bontà degli indici statistici abbiamo discusso lungamente, vi assicuro, anche all'interno della conferenza su come devono essere considerati o meno, quindi abbiamo cercato di fare dei ragionamenti, e qua vengo anche a quanto detto dal collega Distort, sui dati che non sono statistici, perché ci sono dei dati che sono statistici, ci sono dei dati che sono relativi e altri che sono assoluti. Parlo, ad esempio, della situazione del tasso di saturazione degli ospedali: questo è un dato oggettivo, non è un dato statistico e, ahimè, la nostra regione, come tante altre, sono su soglie che iniziano a essere indicate come critiche per la presa di iniziative di limitazione.

Questo è il primo punto che abbiamo preso in esame per le scelte che abbiamo fatto, ma non solo: c'è un documento importante che è il piano di gestione della pandemia, che è stato aggiornato di recente e approvato dalla Conferenza delle Regioni ad inizio ottobre, che dà delle indicazioni molto precise; e non sono suggerimenti, ma sono indicazioni che le Regioni si sono impegnate a seguire sulle iniziative da intraprendere nel momento in cui la regione si trovi in situazioni di rischio di un certo tipo. Anche qui si può discutere sugli indici che vengono utilizzati per definire se una regione è in fascia 3 piuttosto che in fascia 4, ma i ragionamenti che abbiamo fatto sono - al di là dei dati statistici - di guardare alla situazione oggettiva della nostra regione. La situazione oggettiva è che comunque iniziavamo a essere in una situazione critica per quanto riguarda il tasso di saturazione del sistema sanitario. Quindi l'ordinanza è stata presa a seguito di questo documento che le Regioni, in maniera contestuale, si sono impegnate a seguire.

Per quanto riguarda i suggerimenti del collega Distort, apprezzo le indicazioni e condivido anche la necessità di maggiore chiarezza. Anche di questo ne abbiamo parlato all'interno della Giunta e dei diversi organismi che sono interessati nella gestione di questa crisi e stiamo cercando di migliorare da questo punto di vista, mettendo in campo delle iniziative che permettano un maggiore coinvolgimento anche della popolazione, perché effettivamente in situazioni di grande tensione anche emotiva e sociale, come quella che una pandemia di questo tipo crea, la necessità di avere delle informazioni chiare ritengo che sia assolutamente fondamentale.

L'ultima cosa. Il coinvolgimento delle Forze Armate di fatto è già stato avviato, abbiamo già un certo numero di medici che sono utilizzati già da questa settimana all'interno del drive-in che è stato istituito nella zona della Pépinière. Peraltro, questa mattina il generale Spreafico mi ha detto che ci sono probabilmente altre disponibilità di medici delle Forze Armate, quindi da questo punto di vista c'è un'ottima collaborazione e sono apporti di assoluto valore e di assoluta necessità in questo momento.