Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1202 del 22 giugno 2020 - Resoconto

OGGETTO N. 1202/XV - Reiezione del D.L. n. 58: "Riconoscimento dei debiti fuori bilancio della Regione".

Rini (Presidente) - Punto n. 6 dell'ordine del giorno. Per la relazione la parola al collega Lavevaz.

Lavevaz (UV) - Ce projet de loi procède, conformément à l'article 73 du décret législatif du 23 juin 2011 n° 118, à la reconnaissance de la légitimité des dettes hors budget de la Région pour lesquelles il est nécessaire de prévoir les engagements de dépense correspondants d'ici la fin 2020. Le projet de loi se compose de deux articles. L'article 1er prévoit la reconnaissance de la légitimité des dettes hors budget de la Région qui dérivent des jugements d'exécution et de l'achat de biens et de services effectués sans que l'engagement de dépense y afférent ait été pris, conformément à l'article 73, paragraphe 1, lettres a) et e), du décret législatif 118/2011. La légitimité des dettes est reconnue pour un montant global de 137.605 euros. Cette somme est financée par les crédits déjà inscrits aux chapitres y afférents du budget provisionnel 2020/2022. Les informations détaillées sont énumérées aux annexes A et B. L'article 2 contient la déclaration d'urgence.

Presidente - La discussione è aperta, ha chiesto la parola il collega Cognetta.

Cognetta (VDALIBRA) - Volevo soltanto chiedere al Governo rispetto a questo disegno di legge se è stato già inserito, come debito fuori bilancio, ciò che è accaduto rispetto alla sentenza relativamente a Rubbo e quindi al fatto che sostanzialmente si crea un danno, quindi c'è sicuramente un parere avverso alla Regione rispetto a questo caso, quindi se è già stato previsto questo o se deve essere poi fatta un'altra variazione durante l'anno e aggiunto poi eventualmente questo danno.

Presidente - Qualcuno intende rispondere all'osservazione posta dal collega Cognetta? La parola al presidente Testolin.

Testolin (UV) - La risposta è evidentemente no, nel senso che sono enucleati i debiti fuori bilancio conclamati, quindi le procedure prevedono una serie di iniziative che devono essere attivate e la verifica di quanto asserito dal collega Cognetta sarà oggetto di procedure e situazioni che avranno svolgimento nei mesi futuri.

Presidente - La parola al collega Cognetta, siamo sempre in discussione generale.

Cognetta (VDALIBRA) - Non vuole essere un dialogo a due ma visto che è arrivato questo argomento dopo la Commissione e quindi siamo in un momento anomalo... però la questione qual è? Non vorrei che poi dovessimo fare un'ulteriore modifica su questo provvedimento e mi spiego: siccome si tratta di un importo piuttosto importante da quanto mi sembra di aver capito, non vorrei che poi fossimo costretti a fare un'altra variazione perché non so se c'è stato un accantonamento nei conti della Regione rispetto a questa possibilità, cioè rispetto a questo fatto che si sarebbe potuto anche perdere il giudizio oppure se invece sarà una cosa che verrà stanziata e, vista la penuria dei fondi che abbiamo in questo momento perché li stiamo assegnando a cose che abbiamo programmato nel DL n. 60, se poi questo viene visto come un problema economico e poi magari un ulteriore danno sempre al Dirigente che ne ha già subito più di uno in sostanza... Non vorremmo quindi aumentare il problema che c'è già, quindi, se ho capito bene, Presidente, lei dice: "poi vediamo cosa succede".

Presidente - Siamo sempre in discussione generale. La parola al collega Lavevaz.

Lavevaz (UV) - Semplicemente per chiedere il voto segreto a nome del Gruppo Union Valdôtaine.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Restano.

Restano (VdA Ensemble) - Io interverrei in discussione generale ma solamente nel merito del fatto specifico che trovo veramente strano non si sia discusso in precedenza. Questo è veramente un fatto permettetemi colleghi di malagestione politica perché nel merito eravamo già intervenuti più volte, è stata una scelta in autonomia del Governo regionale, che ha dimostrato una discrasia rispetto alle scelte effettuate dagli stessi componenti in precedenza, vale a dire alcuni componenti di questo Governo hanno presentato un ricorso avverso una decisione del TAR, la Regione ha vinto il ricorso e poi non è stata data applicazione a questa sentenza, e questo ritengo dal Governo che vedeva gli stessi componenti che avevano presentato il ricorso all'epoca in veste anche di Assessori. Questo desta forte perplessità da parte nostra ma soprattutto dimostra ancora una volta come sia stata gestita vogliamo dire con leggerezza una situazione molto importante. Questa leggerezza l'abbiamo vissuta sulla nostra pelle durante il periodo appena trascorso del Covid, vale a dire grande professionalità, impegno, dedizione da parte dei sanitari e invece da parte dell'organo politico indecisione, imperizia, negligenza.

Forse la natura ci ha dato una mano a superare questo periodo ma, ahimè, i nodi vengono al pettine, lo avevamo detto, il Dirigente in questione è stato notevolmente penalizzato dal punto di vista personale, dal punto di vista professionale, credo anche dal punto di vista curricolare, si è sempre dimostrato un uomo delle Istituzioni, ha svolto i suoi compiti comunque e in ogni caso nei confronti dell'Amministrazione con dedizione e professionalità, a nulla è servito forse consentirgli di avere altri incarichi in seno all'Agenzia regionale per l'ambiente per il quale aveva presentato domanda ma quello che era giusto non è stato fatto, cioè riammetterlo nelle proprie funzioni.

La politica è entrata a gamba tesa in una decisione che non le competeva e questo ritengo sia gravissimo e, mi ripeto, ha dimostrato come la politica in questo periodo non è in grado di gestire e si fa passare avanti da decisioni tecniche, da decisioni amministrative, la stessa legge che ci accingiamo a discutere oggi lo dimostra: mesi e mesi di audizioni per poi vedere una norma che non è stata condivisa con gli organi consiliari ma è stata elaborata da terzi per poi trovarsi di fronte a centinaia di emendamenti che vanno a incidere nella sostanza. Significa che non siamo in grado di fare il nostro mestiere, o perlomeno una parte di noi non è stata in grado di fare il proprio dovere, lo fa attraverso annunci sui social, attraverso SMS personali, poi rinnega quanto scritto, e lo vedremo nel corso della discussione degli emendamenti così da delegittimare il ruolo che noi svolgiamo e questa sentenza non fa altro che aumentare la percezione dell'inutilità di alcuni organi del Consiglio.

Esprimo profondo rammarico verso la situazione che stiamo vivendo, verso il comportamento dell'Amministrazione; spero che in qualche maniera si riesca a rimediare. Il danno è stato grosso e la responsabilità credo sia forse anche più personale che dell'Assemblea.

Presidente - La parola alla collega Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Visto che i responsabili di tutto quello che è accaduto nella vicenda Rubbo sono qua, penso che in particolare l'Assessore Baccega, ma anche gli altri che sedevano in Giunta forse qualche spiegazione ai valdostani la dovrebbero dare, anche perché il costo di questo Commissario che è rimasto per moltissimo tempo illegittimamente per i valdostani è altissimo, non solo per l'esito della causa che costerà alla Regione e quindi a tutti i contribuenti centinaia, centinaia e centinaia di migliaia di euro, oltre a questo, perché abbiamo visto sempre qual è stata la gestione in questo periodo. Teniamo presente che il Commissario avrebbe dovuto avere comunque dei poteri limitati, invece in tutti questi anni noi abbiamo visto il Commissario comportarsi come un direttore generale e quindi sulla legittimità del suo operato ci sarebbe già stato tantissimo da dire ed era già stato comunque sollevato questo problema in altre sedi ma non a sufficienza, ma un giorno tutti i nodi verranno al pettine perché poi andremo a vedere un giorno se tutto quello che è stato fatto dal Commissario è stato fatto correttamente in quanto realmente già solo in quanto Commissario aveva il diritto di farlo, ma per di più ricordiamo a tutti cos'è successo. La Regione fa appello su una sentenza di primo grado e cosa fa? Rimuove lo stesso, il Dirigente, quando la sentenza ancora non era definitiva, cioè da una parte dice: "ho ragione io, quindi fa appello e, di conseguenza, rivendica la legittimità della propria scelta", cosa che poi infatti si è avverata, dall'altra parte, comunque lo rimuove. Non solo, una volta poi arrivata la sentenza in cui si dice: "bene, reintegratelo perché la nomina era legittima e, di conseguenza, quel posto spetta lui", e quindi Rubbo avrebbe dovuto essere reintegrato immediatamente, non viene reintegrato. Il Commissario rimane lì con tutti i problemi che avevamo già relativamente al fatto che avevamo un Commissario e non un direttore generale, con tutti i problemi di illegittimità degli atti assunti, tutte le scelte fatte visto e considerato che i poteri a monte dovevano essere limitati.

Allora qualcuno forse ci dovrà spiegare perché, cioè perché è stato creato tutto questo problema e ricordo a tutti che durante l'emergenza sanitaria due cose potete fare visto che il Consiglio era sciolto, infatti il collega Restano quando si dice: "tutti quanti non siamo stati...", lei lo so benissimo che lo dice per correttezza e per gentilezza, ma io sono più cattiva, il Consiglio è sciolto. Se il Consiglio è sciolto e non ci sono poteri da parte nostra, le responsabilità sono solo ed esclusivamente di chi ha governato, perché noi non abbiamo voce in capitolo su niente. Lei è elegante, io non lo sono altrettanto, quindi non sono così gentile come lei.

Di conseguenza teniamo presente che per tutto il periodo la gestione sanitaria è stata letteralmente disastrosa. Ricordiamo a tutti che siamo stati per tutto il periodo la Regione con il più alto numero di contagi, facevamo meno notizia della Lombardia ma i nostri dati erano peggiori di quelli della Lombardia e non veniamo a dire per i tamponi perché non avevamo neanche quelli, i tamponi sono arrivati alla fine, in corsa, ma proprio alla fine in stra-ritardo. Siamo stati la seconda Regione per numero di morti in percentuale rispetto alla popolazione poco dopo la Lombardia. Ripeto: non facciamo notizia, però queste cose in tutto il periodo di lockdown noi non le abbiamo tirate fuori, siamo stati zitti e tutte le segnalazioni che ci venivano fatte sulla situazione disastrosa dell'emergenza sanitaria non le abbiamo tirate fuori perché non era il momento per farlo. La gente non aveva bisogno di questo, ma non siamo stati noi a tirarle fuori, sono stati i sindacati dei medici, i sindacati di tutto il comparto, i sindacati degli infermieri, i sindacati che rappresentavano le OSS, ma non solo, tutti i responsabili della sicurezza si sono dimessi in blocco. Allora ce lo ricordiamo tutto questo o no? Non è stata la Lega cattiva a fare queste denunce e a tirare fuori queste cose, è stato il personale, non la Direzione. Come al solito "va tutto benissimo, tutto perfetto, siamo bravissimi" ma sono stati quelli sotto, quelli che lavorano veramente sul campo, si sono ribellati. Allora qualche problema c'è.

La nostra sanità sta andando letteralmente a rotoli, però dopo questa sentenza, ripeto, oltre a dover poi i valdostani pagare centinaia e centinaia di migliaia di euro, sono ancora da quantificare ma saranno proprio tanti, poi comunque in realtà vedremo la Corte dei Conti, che andrà poi a vedere le responsabilità personali, speriamo almeno che ci sia poi un ristoro sulle tasche dei cittadini valdostani perché chi ha sbagliato deve pagare, però le responsabilità sono di tanti, ma non abbiamo pagato soltanto a livello economico, abbiamo pagato per la disastrosa situazione in cui si trova la sanità valdostana.

Visto quindi che siete tutti qua, Assessore, visto che lei è qua, se vuol chiedere poi anche ai colleghi perché le responsabilità non sono solo sue, sono poi da condividere, raccontateci un attimino perché non avete ottemperato a una sentenza nel momento in cui quella sentenza la Regione l'ha vinta, però non siamo andati avanti in questa situazione tenendo un Commissario, che chiaramente non aveva i poteri del Direttore generale e ha continuato a operare come Direttore generale perché non si è fatto mica scrupolo di dire: "sono il Commissario per cui questo lo posso fare e quest'altro non lo posso fare", come se non ci fosse un domani, si fa qualunque cosa.

Siamo qua, attendiamo le risposte.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Barocco.

Barocco (GM) - Parlare di questo tema è senz'altro spinoso, difficile e forse anche prematuro, però alcune cose bisogna dirle. Io comincerei però a mettere sul piatto anche altre responsabilità perché l'ho già detto più volte: è facile gettare la croce sulla politica e la politica in questo caso senz'altro ha delle responsabilità. Io però vorrei sottolineare che un procedimento amministrativo viene svolto e certe decisioni amministrative vengono prese con il conforto di pareri legali, atti che penso siano agli atti, scusate il bisticcio di parole, quindi mi piacerebbe poi anche leggere questi pareri, perché non dico che la responsabilità sia al 50/50 ma se i dirigenti sono dirigenti, vogliamo poi anche capire che cosa hanno scritto certi dirigenti su certi atti per confortare certe decisioni che spero non siano state prese a cuor leggero.

Io conosco il dottor Rubbo, posso senz'altro essere d'accordo su quello che è stato detto, quindi mi fermo lì ma apro un piccolo volet: il dottor Pescarmona, Commissario... anche lì parliamo di responsabilità politiche di questa pandemia della gestione? E le responsabilità tecniche? Cioè questo qui è andato a sciare e si beccato il Covid quando tutti... cioè forse era confortato da quello che aveva detto un altro eminente... "venite che siamo sicuri". E lui che è medico è andato a sciare, cioè quello che doveva sovraintendere alla politica sanitaria della Valle d'Aosta è andato a sciare e si è beccato il Covid. Allora la politica va bene ma poi bisogna anche... come diceva un illustre "nom e cognom".

Quello che mi ha fatto veramente... mi ha indicato cosa sa della sua azienda e come la controlla perché, se vogliamo parlare di azienda, quindi di privatizzazione, quindi anche il modus operandi, lo stile di direzione, il controllo organizzativo, tutte belle parole, questo qui non è riuscito a fermare una richiesta di un ticket ai genitori di una ragazzina che è deceduta in seguito a un codice bianco, ma non ti viene qualche sospetto in testa? Se fosse capitata una cosa così a un privato, avete presente i film americani che al mattino le loro cosette le mettono in un cartone se ne vanno? L'istituto delle dimissioni esiste anche per questi manager o no? Poi mi dice: "viene fatto in automatico". Spero perché se... almeno c'è un dipartimento informatico che funziona ma tu se ti capita qualcosa.... poi io capisco fosse il Gemelli, ma siamo ad Aosta e non sei capace ad alzare il telefonino e dire: "ragazzi questo qui lo seguite passo passo, voglio essere informato secondo dopo secondo di che cosa capita di questa cosa". Ma non funziona così? Dico delle eresie? E poi gli chiediamo scusa? No, tu dovevi dare le dimissioni e poi dopo due settimane 225 mila euro, io spero che la Giunta... deve decidere forse, dare il giudizio se è bravo o cattivo e confermare.

Allora la responsabilità politica è anche questa, io sulla vicenda del ricorso ci andrei calmo prima di lanciare certe responsabilità politiche. Io vorrei anche poi vedere tutta la pratica perché lì vorrei capire chi ha scritto che cosa.

Ho detto quello che la gente mi dice per strada perché io, quando ho visto quello che chiede scusa, io mi sono messo nella testa di questi genitori, è morta su un codice bianco. Fosse stata ricoverata con un codice con una gravità estrema avrei capito, poi capisco tutto, non voglio buttare la croce su nessun medico, saranno le responsabilità che saranno acclarate nei tempi e nei modi dovuti, ma diamo la responsabilità a chi è il capo e il capo sempre.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Intervengo in questa inedita posizione diciamo da seduto, anche se a volte forse la posizione eretta sarebbe migliore per poter esternare tutte le nostre emozioni anche e il nostro pensiero nella maniera più consona ma ci adattiamo alle situazioni e alle condizioni in cui dobbiamo lavorare.

Detto questo, io ringrazio ovviamente i colleghi che mi hanno preceduto, il collega Restano, la collega Spelgatti e il collega Barocco, che hanno ognuno evidenziato una serie di errori molto gravi che sono stati commessi nella gestione della questione di cui stiamo discutendo, ovvero la nomina, il ricorso e la sentenza a cui non è stato dato corso da parte dell'Amministrazione ma quello su cui mi sto interrogando effettivamente è se l'Assessore alla Sanità in questa Regione esiste, anche per rispondere a determinate questioni in aula, o se esiste semplicemente per fare delle dirette Facebook dove ci racconta che certe decisioni sono già state prese relativamente a delle scelte che invece dovranno essere votate dal Consiglio. Io quindi guardo certe dirette Facebook e vedo un Assessore che risponde a delle straordinarie domande del pubblico e dà per fatti realizzati già votati e assodati degli elementi che noi dobbiamo ancora discutere e votare all'interno di questo Consiglio forse perché durante questa crisi non gli è parso vero di poter decidere a prescindere da tutto e da tutti perché questi poteri straordinari che il coronavirus gli ha dato forse gli hanno dato un po' alla testa. Ovviamente la malattia non è solo sua ma anche a livello nazionale abbiamo visto purtroppo delle degenerazioni di questo tipo, però è bene, visto che finalmente possiamo discutere all'interno di quest'aula e non con il filtro di uno schermo, riportare tutti al livello in cui siamo: livello terra, piano terra, pianeta Terra.

Io quindi mi auguro che l'Assessore finalmente esca dal suo silenzio, esca da Facebook, ci racconti cosa pensa dell'intera questione, ci racconti, per esempio, di come questo manager di cui si discute dopo le dichiarazioni e dopo tutta una serie di cose sia stato addirittura premiato dando in mano a lui tutta la gestione della crisi, ovviamente supportati dagli ottimi precedenti dimostrati, e mi chiedo soprattutto se lei, Assessore, si prenderà le responsabilità politiche perché, vede, nei brevissimi momenti in cui abbiamo avuto modo di poterla incontrare - onorati da tale possibilità - ogni volta che le abbiamo formulato delle criticità e le abbiamo sollevato delle cose molto gravi che erano accadute, lei si è rivolto a noi dicendo: "questo è gravissimo" come se dire che una cosa è gravissima la sollevasse dalle responsabilità.

Occupare una posizione di vertice all'interno della Pubblica Amministrazione è sicuramente un grande onore ma comporta anche degli oneri e gli oneri sono la responsabilità di quello che accade all'interno della Pubblica Amministrazione, soprattutto nel settore che lei si è trovato malauguratamente per noi a gestire in questo periodo. Per fortuna, il periodo in cui gestisce tutto questo settore si sta esaurendo, mi auguro al più presto possibile.

Effettivamente quindi mi trovo a concordare - e usciamo un po' dall'argomento - con il collega Barocco nel momento in cui la questione del ticket di questa bambina è stata sollevata, la risposta che è stata data dal Commissario è stata... come dire? mostruosa è dire poco: "sì, ci siamo sbagliati, però il ticket andava pagato, però non glielo faremo pagare". Il ticket andava pagato di una bambina morta dopo molti accessi al Pronto Soccorso dove gli è stato assegnato un codice bianco... si riesce a dire: "il ticket andava pagato ma per stavolta non glielo facciamo pagare?", troppa grazia Vostra Signoria!

Ovviamente questa è anche una sua responsabilità, caro Assessore, perché scaricare agli altri le responsabilità non è così semplice e noi la inchioderemo alle sue responsabilità. Mi auguro che lei abbia la decenza di prendere la parola e di spiegare la sua posizione su questa questione, che di certo non è di lieve entità.

Presidente - Ha chiesto la parola la collega Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Visto che sono state giustamente ricordate queste terribili vicende dell'Azienda USL, mi sento proprio in dovere di ricordare anche la lunga e dolorosa storia del piccolo Hervé, il bimbo affetto da grave disabilità che ha visto agire le istituzioni in contrasto, in aperto e ingiustificato conflitto nei confronti di una famiglia valdostana di Gignod, che chiedeva semplicemente il rispetto del diritto a una vita dignitosa di questo bambino e quindi di un progetto fatto ad hoc per lui come previsto dalla legge. Per fortuna, il TAR è poi intervenuto...

Presidente - Scusate, io invito solo l'Aula e i colleghi ad attenersi comunque al punto all'ordine del giorno. Stiamo parlando di debiti fuori bilancio, io capisco il nesso che è stato sollevato con la questione sanitaria legata alla questione Rubbo. Queste situazioni che sono delicatissime, tra l'altro, e da Presidente di quest'Aula sentir parlare di minori citando le situazioni in quest'aula non è piacevole, ve lo dico sinceramente, credo che ognuno di noi abbia fatto i propri approfondimenti ovviamente in maniera però riservata su queste delicatissime situazioni, parlarne in quest'aula non mi sembra opportuno, atteniamoci ai temi. Stiamo parlando dei debiti fuori bilancio, questo nulla ha a che vedere con i debiti fuori bilancio, io personalmente ho inviato delle lettere all'Assessore per capire, per conoscere, per risolvere queste situazioni, ogni collega faccia altrettanto ma non è questa la sede. Scusate, colleghi, ma se ci sono interventi sulla questione sanitaria, com'è stata sollevata la questione nota di Rubbo, è un discorso, se invece dobbiamo andare a parlare delle singole questioni, peraltro che riguardano dei minori, vi chiedo la cortesia di attenervi all'ordine del giorno.

Collega, se vuole intervenire sulla questione di Rubbo, vada avanti, altrimenti chiudiamo questa discussione.

Pulz (ADU VDA) - ... io concludo solo con una frase: quanto sto dicendo è stato riportato su tutti i giornali e non è un segreto per nessuno...

Presidente - Sì, ma non è attinente a questo tema, collega.

Pulz (ADU VDA) - ... lo so, infatti concludo chiedendo che l'Assessore alla sanità, insieme all'Azienda tutta su cui non ha vigilato con la dovuta...

Presidente - Collega, chiudiamo questa discussione. Le ripeto: porti avanti le azioni che sono nelle sue facoltà come ha fatto la sottoscritta e tanti altri colleghi in quest'aula, non in questa sede.

Pulz (ADU VDA) - ... io chiedo solo scuse ufficiali.

Presidente - Andiamo avanti, vi chiedo di restare sul tema all'ordine del giorno, grazie. Prego, collega Gerandin, a lei la parola.

Gerandin (MOUV') - Cercherò di stare sul tema. Volevo solo anch'io chiedere all'assessore Baccega o al vicepresidente facente funzioni Testolin se riesce a darci qualche elemento in più perché noi oggi abbiamo all'ordine del giorno i riconoscimenti dei debiti fuori bilancio, noi sappiamo che la sentenza del Consiglio di Stato è stata pubblicata venerdì scorso per cui siamo già a conoscenza di questa sentenza quando ci predisponiamo a riconoscere questi debiti fuori bilancio. Io ricordo che dal primo testo che ci è stato inviato abbiamo ricevuto mi pare due o forse tre aggiunte di debiti fuori bilancio in questo percorso, per cui non vedo la difficoltà ad aggiungere eventualmente un ulteriore debito fuori bilancio. Lo dico per due ordini di ragione: il primo è che tra le altre cose... io chiederei davvero che qualcuno intervenga a nome del Governo, perché è un'anomalia del tutto nostra, nel senso che la Regione fa ricorso alla prima sentenza, vince il ricorso, non dà attuazione al ricorso vinto e qua sto parlando chiaramente di una scelta di carattere politico.

La seconda considerazione è proprio quella che, visto che si tratta di una scelta sicuramente politica avvalorata anche da qualche parere tecnico, è giusto che tutti sappiano come si sono svolte le cose. Soprattutto, visto che siamo a fine legislatura e probabilmente sarà l'ultimo atto di questa legislatura di questo Governo, io non vedo perché una scelta politica scellerata - su questo aggiungo scellerata - debba ricadere probabilmente su chi verrà dopo. Chi verrà dopo sarò obbligato magari a riconoscere delle scelte politiche non proprie e soprattutto non avrà tutti gli elementi per capire il motivo vero per cui non si è data attuazione al ricorso vinto da parte della Regione.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bertin.

Bertin (RC-AC) - - Sarò estremamente breve, anche perché l'argomento sarebbe i debiti fuori bilancio e si fa presto ad andare fuori tema ma questa vicenda della questione legata a Rubbo e alla mancata nomina va chiarita, perché francamente non si può far finta di niente in questa situazione, che credo sia molto grave, faremo in seguito magari anche delle valutazioni sul sistema emergenziale sanitario, evidentemente non si può che non condividere buona parte delle considerazioni fatte dai colleghi, a iniziare dal Direttore generale...

Presidente - In discussione generale ha chiesto la parola l'assessore Baccega.

Baccega (UV) - Colleghi, io non mi sono mai sottratto al confronto, sono sempre stato chiamato nella Conferenza dei Capigruppo e sono andato, sono stato chiamato nella V Commissione e sono andato, dando tutte le spiegazioni che mi erano state richieste nei vari contesti. Questo per dire che molti interventi hanno messo profondamente sotto accusa l'intera sanità valdostana, cosa che non fa parte di questo punto all'ordine del giorno ma che farà parte di un confronto sereno e serio che potremo fare lungo il dibattito dell'approvazione del provvedimento legislativo.

Per quanto riguarda la questione del dottor Rubbo, sapete benissimo che parte da una sorta di legittimità che è stata censurata dal TAR della Valle d'Aosta con una sentenza del 2018, la n. 14. Ebbene, ovviamente il ricorso al Consiglio di Stato prevedeva soltanto la carenza di interesse del ricorrente originario, che era il dottor Peschi, quindi non entrava nel merito effettivamente, ma nel frattempo che cos'è successo? Che fu istituito un albo nazionale all'interno del quale tutti dovevano andare a individuare i Direttori generali delle varie ASL che erano sul territorio. In quel momento, e quindi a seguito di quella sentenza, il dottor Rubbo non aveva l'iscrizione all'Albo nazionale degli aventi diritto a ricoprire quel ruolo e quindi l'Amministrazione, la Giunta, decise appunto di andare avanti con il commissariamento aspettando una sentenza poi definitiva che andava nella direzione di nominare un nuovo Dirigente apicale nella Direzione strategica, quindi il Direttore generale, e che potesse essere nominato andando a individuarlo all'interno dell'albo nazionale.

Se ricordate bene, io alla fine del 2019, quando fu approvato il bilancio, presentai due emendamenti che andavano nella direzione di formulare una lista, una sorta di manifestazione di interesse, che potesse individuare quelle persone iscritte nell'albo nazionale ma che potevano avere il desiderio di venire a occupare quelle posizioni in Valle d'Aosta e successivamente che si potessero creare due liste parallele che erano, da una parte, un elenco di persone interessate, quindi di medici interessati alla direzione sanitaria e alla direzione amministrativa... Questo provvedimento non passò, il Consiglio decise di non votarlo ma questo è un altro aspetto.

La scelta della Giunta quindi fu solo ed esclusivamente per il fatto che il dottor Rubbo, che doveva essere reintegrato, non faceva parte di quell'elenco nazionale di aventi diritto. Aggiungo un'altra cosa: un'eventuale scelta contraria avrebbe potuto generare un ulteriore contenzioso: ecco perché la scelta fu fatta in quella direzione.

Per quanto riguarda il discorso sul percorso che abbiamo intrapreso nell'ambito di questa pandemia, mi riservo di parlarne ovviamente a tempo dovuto quando affronteremo i temi del capo legato alla sanità nell'ambito della legge che andremo ad approvare successivamente.

Dalle ore 10:19 assume la Presidenza il vicepresidente Distort.

Distort (Presidente) - Ci sono altre richieste? Ha chiesto la parola il collega Restano.

Restano (VdA Ensemble) - C'è solo da puntualizzare quanto balza agli occhi... determinate decisioni che possono essere corrette dal punto di vista amministrativo o meno. Ho parlato prima della nomina del Direttore dell'ARPA, dopo il bando si sono dati mi sembra due-tre giorni di tempo per prendere una decisione da parte della persona interessata. Per contro l'USL, che da anni versa in una situazione di commissariamento... anche dopo la sentenza sono passati più anni e non è stata presa alcuna decisione in merito. Non capisco quindi perché per la gestione dell'Agenzia regionale per l'ambiente ci siano voluti dei tempi brevissimi per arrivare alla decisione, o perlomeno posso capirlo, ma dall'altra parte invece non si riesce a comprendere perché abbiano fatto trascorrere anni e anni - non ci siamo ancora arrivati - prima di dare un governo definitivo alla nostra azienda sanitaria.

Questi sono i dubbi che ci generano determinati comportamenti; mi sembra, com'è stato sottolineato, che la necessità di avere un Direttore generale, una governance stabile per la sanità valdostana sia una necessità urgente. Il fatto di mantenere un Commissario straordinario, chiunque esso sia... non entro nel merito delle valutazioni sull'attuale Commissario, però se si voleva arrivare a portarlo a Direttore generale ve ne era l'opportunità, poi è intervenuta la sentenza, l'Assessore ha spiegato il perché non è stato dato seguito alla sentenza, oggi il Consiglio di Stato ha detto che la decisione probabilmente non era quella da prendere, mi permetto di dire che è stata "sbagliata" e quindi lo stupore aumenta. Il fatto che ci sia un Commissario straordinario non ha permesso alla persona che ricopre quel ruolo di agire come avrebbe potuto fare perché è limitato nella sua gestione e quindi da qui tanto stupore, tante perplessità e soprattutto, visto che io non ho condiviso questa scelta, anche un po' di malessere.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Sammaritani.

Sammaritani (LEGA VDA) - Intervengo a proposito delle spiegazioni di quello che è stato un po' l'iter della vicenda del dirigente Rubbo di cui abbiamo parlato perché la spiegazione secondo la quale dopo la sentenza del TAR... che era vero che era una sentenza che riguardava soltanto la legittimazione del ricorrente, quindi diciamo di ordine procedurale, il fatto di non avere invece poi sostenuto la scelta, la decisione politica, amministrativa di nominare ai vertici e come Dirigente dell'USL il dottor Rubbo è stata invece una scelta precisa e appunto poi sbagliata alla luce delle sentenze successive. Il fatto di dire che nel frattempo erano poi cambiate le norme e ci voleva l'iscrizione a un albo quindi è del tutto irrilevante perché questa è stata la spiegazione dell'Assessore, perché è evidente che se il dirigente in questione aveva i requisiti al momento in cui è stato nominato, e li aveva evidentemente, il fatto che sia sopravvenuta poi una norma che prevedesse l'iscrizione a un albo è del tutto irrilevante, perché, come si dice in termini giuridici e tecnici, la sentenza aveva rilevanza ex tunc, cioè fin da allora, quindi bisognava andare a vedere se nel momento in cui era stato nominato originariamente i requisiti li avesse o meno, e li aveva evidentemente. Anzi c'è di più: come ha detto giustamente il collega Restano nel suo primo intervento, la condotta poi della Regione di chi era ai vertici in quel momento è stata doppiamente dannosa, perché, proprio in virtù del fatto che poi sia subentrata una norma diversa e occorresse l'iscrizione a un albo, ha generato sicuramente al Dirigente in questione anche un danno curriculare perché poi ha avuto necessità di iscriversi all'albo e, per iscriversi all'albo, chiaramente il curriculum, quindi gli incarichi e la continuità degli incarichi, tra l'altro, sono molto importanti, questo quindi è un danno ulteriore che probabilmente si riverbererà in un danno erariale futuro.

Questa contraddittorietà nella condotta, cioè, da un lato, fare appello a una sentenza dicendo: "avevo ragione nel nominare quella persona" e, dall'altro lato, non nominarla, non rimetterla al suo posto, anzi rimuoverla e poi non rimetterla nemmeno dopo la sentenza di secondo grado, mi sembra veramente un'azione che denota una totale incapacità, una totale incongruenza, una contraddittorietà di condotta politico-amministrativa davvero imperdonabile. Questa imperdonabilità si tradurrà in un danno economico, in un danno erariale certo direi perché, quando poi la Regione si deve trovare a pagare un Commissario e nello stesso tempo il funzionario che non ha rimesso al suo posto perché aveva il diritto di esserci, quello è sicuramente un danno erariale e quindi sicuramente questa vicenda, purtroppo, sia per le casse della Regione, sia anche per le persone che hanno avuto un ruolo importante nella stessa, non finirà qui e avrà sicuramente dei risvolti e delle conseguenze future.

Dalle ore 10:23 assume la presidenza la presidente Rini.

Rini (Presidente) - Per il secondo intervento la parola alla collega Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Vede, Assessore, lei non ha dato una risposta congrua agli interrogativi che noi le abbiamo posto e ribadisco: 1) perché la Regione, a seguito di una sentenza di primo grado, rimuove Rubbo quando comunque la sentenza non è ancora definitiva? 2) perché immediatamente ricorrere in appello motivando la legittimità della propria scelta e poi, quando vince lo stesso appello, non dà esecuzione alla sentenza ripristinandolo al posto che gli spettava legittimamente sulla base di un titolo, quindi di una sentenza? 3) perché, quando viene poi promosso il giudizio di ottemperanza, si difende andando contro le motivazioni che aveva lei stesso indicate in appello e che l'hanno portata alla vincita del ricorso in appello?

Allora qui si capisce che assolutamente le cose non quadrano nella maniera più assoluta, quindi c'è stata proprio una volontà politica pesantissima di mantenere il Commissario che era stato nominato. Dovremmo farci tante domande sul perché, soprattutto visto e considerato che il Commissario sarebbe dovuto rimanere come tale per pochissimo tempo.

Ultimo quesito è perché comunque nella follia della gestione di tutta questa vicenda non è stato fatto immediatamente un bando in ogni caso poi per nominare un Direttore generale seguendo la seconda teoria della Regione, non quella che l'ha portata a vincere il ricorso ma poi per motivare il perché non veniva ripristinato Rubbo, nonostante la Regione avesse vinto l'appello, e seguendo quindi una nuova teoria che è quella che lei dice dei requisiti di iscrizione nell'albo, che però erano subentrati e quindi non c'entravano più nulla rispetto al momento appunto ex tunc in cui aveva vinto, perché poi insomma sostanzialmente non è stato fatto seguendo questa teoria il normale bando per avere un Direttore generale. Stiamo andati avanti commissariati da un sacco di tempo e quindi non c'è una sola spiegazione logica a tutto questo. C'è una spiegazione politica molto pesante. Non vado avanti perché comunque i sottintesi si possono capire molto di più e chi lavora in sanità li conosce bene.

Presidente - Non vedo altre richieste, ancora in discussione generale, per il secondo intervento, la parola all'Assessore Baccega.

Baccega (UV) - Un'ultima replica doverosa perché ovviamente la collega Spelgatti pone il tema a livello giuridico e ha ragione il collega Barocco che dice non è che la Giunta qua si mette in campo e dice: "decido di fare così perché questo mi è antipatico e quell'altro mi è antipatico", ci sono dei pareri legali che testimoniano che si poteva andare avanti in quella direzione, quindi in questa direzione la Giunta è andata avanti. Era sopravvenuta da parte dello Stato l'esigenza di avere dei Dirigenti sanitari in tutte le ASL del Paese, e le dico che ci sono ASL commissariate da sette/dieci anni nel resto del Paese, ecco perché è intervenuta quella norma, che va nella direzione di dire: vogliamo persone qualificate, vogliamo persone che siano ovviamente a posto dal punto di vista del casellario giudiziario, perché questo è anche uno degli elementi che va a formulare quel lungo elenco, quel lungo albo di persone qualificate, e il fatto che il dottor Rubbo non fosse iscritto in quell'albo in quel momento in cui avrebbe potuto essere inserito poteva generare un ulteriore contenzioso da parte di altri: ecco perché la Giunta fece una scelta di quel tipo.

Ora, non si può dire che il commissario Pescarmona abbia adottato atti di straordinaria amministrazione, perché altrimenti l'atto aziendale nuovo lo avremmo fatto eccome ma non si è potuto fare proprio perché lui era Commissario, atto aziendale di cui questa Regione, l'ASL della Valle d'Aosta ha certamente bisogno per aggiornare il suo percorso.

Credo quindi di aver chiarito ampiamente, il collega Restano ha recepito molto bene le cose che ho detto, quindi, da questo punto di vista, forse lei non mi capisce ma ho cercato di spiegarmi meglio con questo intervento.

Presidente - Ha chiesto la parola in discussione generale il collega Ferrero.

Ferrero (VDALIBRA) - A completamento di quanto aveva già evidenziato il collega Cognetta e per una questione di semplice trasparenza dato che alle volte qui i voti segreti servono per elevare delle specie di paraventi dato che qui siamo trasparenti a volte in questo plexiglass, voglio solo precisare che il nostro voto sarà contrario a questo DL perché spiegazioni di fatto non ce ne sono state, non sono state assolutamente esaurienti, si trattava alle volte con un po' di umiltà di riconoscere quando si prende una brutta cantonata ma abbiamo capito che quello che rimane del Governo regionale, diciamo i reduci che ancora siedono sui banchi, ovviamente hanno indossato tutti quanti il costumino da Superman, pensano di poter fare qualsiasi cosa al di sopra anche della ragionevolezza e del buon senso. Tenetevi il costumino, state solo attenti a non saltare poi giù dal terzo piano perché io non so quanti di voi saranno in grado di volare.

Dalle ore 10:33 assume la Presidenza il vicepresidente Distort.

Distort (Presidente) - Ha chiesto la parola in discussione generale il collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Per annunciare ovviamente anche a nome della Lega il voto contrario a questo DL. Abbiamo chiesto delle spiegazioni, non ci sono state fornite, ci sono ovviamente molti lati oscuri e quindi evidentemente anche noi, visto che la maggioranza ha paura di prendersi la responsabilità di quanto fa, chiede il voto segreto per nascondersi. Noi però lo diciamo a tutti i valdostani voteremo contro a questo DL.

Presidente - La parola alla presidente Rini in discussione generale.

Rini (PNV-AC-FV) - Anche a nome del gruppo che rappresento, dichiaro che la nostra posizione è di voto assolutamente contrario su questo tema, non rientro nelle motivazioni, non mi appassiona particolarmente trasformare quest'aula in una tribuna di campagna elettorale, ma assolutamente condivido gran parte delle osservazioni che sono state fatte, delle risposte chiare non sono arrivate, quindi, anche se, come ha giustamente appena sottolineato il collega Manfrin, è stato richiesto un voto segreto, ci tengo a sottolineare che il nostro gruppo si esprimerà con un voto contrario.

Presidente - Siamo in discussione generale, ci sono richieste di altri interventi? In assenza di richiesta, chiudo la discussione generale. Lo spazio è aperto per la replica da parte del Governo. Non c'è replica?

Dalle ore 10:35 riassume la Presidenza la presidente Rini.

Rini (Presidente) - Ci sono richieste in fase di replica? Non ci sono richieste in fase di dichiarazione di voto, credo che abbiamo utilizzato la discussione generale per dichiarare il voto. Possiamo aprire la votazione all'articolo 1. La votazione è segreta così com'è stato richiesto dal Capogruppo dell'Union Valdôtaine. Collega Lavevaz, lei ha richiesto la votazione segreta a nome solo del gruppo Union? Se è solo del gruppo Union, non è sufficiente la richiesta. Anche Alliance? Okay. Allora è del gruppo Union Valdôtaine e Alliance. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 31

Favorevoli: 17

Contrari: 14

Astenuti: 4

Il Consiglio non approva.

Presidente - In base all'articolo 77, nel caso in cui il primo articolo di un progetto di legge o di regolamento sia respinto, si intende respinta l'intera proposta. Il Consiglio quindi non approva.