Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1175 del 27 dicembre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 1175/XV - D.L. n. 52: "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste per l'anno 2020".

Rini (Presidente) - Passiamo subito alla trattazione del d.l. 52, iscritto al punto 8.01 dell'ordine del giorno. La parola al relatore, il collega Marquis.

Marquis (SA) - Mi accingo a illustrare ai colleghi il disegno di legge 52, scaricato poc'anzi dalla Giunta ed esaminato dalla II Commissione consiliare con l'espressione di un parere favorevole all'unanimità. Il disegno di legge in oggetto, ai sensi dell'articolo 43 del decreto legislativo 118/2011, dispone l'esercizio provvisorio sostanzialmente nel caso in cui entro il 31 dicembre dell'anno precedente non sia stato ancora approvato il bilancio di previsione per l'anno successivo. Quest'esercizio provvisorio è effettuato sulla base degli stanziamenti di spesa previsti per il secondo esercizio dell'ultimo bilancio di previsione approvato e perciò nei limiti degli stanziamenti di spesa previsti per l'esercizio finanziario 2020 del bilancio di previsione '19-'21. Sostanzialmente si tratta di valori di bilancio relativi al documento contabile dell'anno passato, relativi al 2020. Il bilancio è quello approvato, come modificato da tutti i provvedimenti di variazione adottati nel corso dell'esercizio 2019, sia con atti amministrativi che con atti di legge.

L'autorizzazione all'esercizio provvisorio deve essere disposta dal Consiglio regionale con legge - da approvarsi entro il 31 dicembre - e può essere concessa per un periodo pari a quattro mesi. Il riferimento legislativo per la nostra regione è l'articolo 18 comma 1 della legge regionale 4 agosto 2009 n. 30, che prevede la possibilità di un periodo massimo - sino al 30 aprile - di esercizio provvisorio. Se entro il termine massimo consentito per l'esercizio provvisorio non venisse approvato il bilancio di previsione 2020-2022, la legge prevede il passaggio alla gestione provvisoria, limitata esclusivamente all'assorbimento delle obbligazioni già assunte: sostanzialmente è una situazione più vincolante rispetto a quella dell'esercizio provvisorio.

La gestione delle spese sulla base dei richiamati principi del decreto legislativo 118/2011, fino alla data di approvazione del bilancio di previsione 2020-2022, è comunque fino al 30 aprile 2020. Nel corso dell'esercizio possono essere impegnate le spese correnti - e le eventuali spese correlate - riguardanti le partite di giro. Non è pertanto consentito l'impegno delle spese in conto capitale, a eccezione di quelle riguardanti lavori pubblici di somma urgenza; non è inoltre consentito ricorso all'indebitamento. Le spese correnti invece possono essere impegnate mensilmente per ciascun programma per importi non superiori a un dodicesimo degli stanziamenti, al netto delle somme già impegnate negli esercizi precedenti e del fondo pluriennale vincolato. I limiti dei dodicesimi possono essere disapplicati in considerazione di alcune lettere previste dallo stesso decreto legislativo 118.

Il disegno di legge si compone di due articoli: il primo è di autorizzazione e il secondo stabilisce la sua entrata in vigore il 1° gennaio 2020.

Presidente - Possiamo aprire la discussione generale. Ci sono richieste d'intervento? Ha chiesto la parola il collega Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Una breve considerazione riguardo al d.l. per cui già in Commissione abbiamo votato a favore. Questa era, purtroppo direi, la soluzione che avevamo già discusso - lo rammentavamo stamattina nella seduta informale - nella Commissione del 17 dicembre. Sono tra l'altro contento - è quello che mi premeva specificare - che qualcuno abbia letto bene l'allegato 4.2 e il paragrafo 8 della normativa contabile del d.lgs. 118/2011 che per l'appunto dice che "nel corso dell'esercizio provvisorio gli enti gestiscono gli stanziamenti di spesa previsti nell'ultimo bilancio di previsione definitivamente approvato per l'esercizio cui si riferisce la gestione o l'esercizio provvisorio", onde evitare delle fantasiose interpretazioni, perché nell'ultimo Consiglio avevo sentito, en passant, anche la possibilità di far riferimento a dei bilanci che non erano definitivamente approvati da questo Consiglio.

È stata fatta chiarezza con questo d.l., lo voteremo e speriamo che nel più breve tempo possibile si possa arrivare sicuramente all'approvazione di un documento o comunque a una soluzione che a nostro giudizio, come abbiamo già detto, non intravediamo in questo momento, perché il caos di questa mattina l'ha sottolineato. Ovviamente voteremo a favore.

Presidente - Non ci sono altre richieste d'intervento? Possiamo chiudere la discussione generale? La discussione generale è chiusa... colleghi, vi invito a prenotarvi perché se chiudo la discussione diventa poi complesso riaprirla, a livello proprio di sistema. Ancora in discussione generale, la parola alla collega Pulz.

PULZ (ADU VDA) - Cari colleghi, vorrei condividere con voi brevemente una lettura, senza commento, che ho avuto occasione di fare nella pausa pranzo. Non credo nel destino ma a volte devo ammettere che succedono delle cose strane. Trattasi di un brano del '46 dell'abbé Henry, compaesano mio e del collega Restano, della magica Valpelline. Dice così: "Aujourd'hui tout est tombé. Il faut dire aussi que cette année est terrible : il y a l'autonomie valdôtaine. Les gens veulent se donner à la France, beaucoup de jeunes gens partent pour la France. Il y a un désarroi complet. On ne sait pas où l'on est. L'union valdôtaine c'est une désunion valdôtaine : autant de têtes, autant d'idées. Les elections communales viendront après. Enfin c'est un tohu-bohu, les Valdôtains sont divisés entre eux".

Venendo all'argomento, cioè l'esercizio provvisorio, in coerenza ? perché la coerenza per noi resta un valore assoluto ? con le dichiarazioni provocatorie forse di qualche settimana fa, cioè che ADU VDA avrebbe persino votato il bilancio - solo perché già s'intuiva che la maggioranza vacillante non se ne sarebbe più presa la responsabilità - dopodiché chiedevamo dimissioni in blocco - a dire il vero le chiedevamo dal 23 gennaio scorso - e nuove elezioni. Noi ora vogliamo comunque prendere le distanze da una politica fallimentare, da questa politica fallimentare che ha portato la Valle d'Aosta all'inesorabile esercizio provvisorio. Che poi, a dirla tutta, non sarà altro che una pennellata di verde sul bilancio rossonero. Esattamente come un anno preciso fa è successo, i colori della pennellata però erano stati apposti al contrario.

Il nostro sarà dunque un voto di astensione, ma dopo la votazione di quest'esercizio provvisorio la nostra dignità, e crediamo la dignità di tutti, richiede che ci si dimetta tutti insieme perché, fatta salva la presunzione d'innocenza, non possiamo accettare, non possiamo proprio accettare che la più alta istituzione regionale sia infiltrata dalla 'ndrangheta.

D'altronde l'abbiamo detto più volte, non siamo davvero in grado di distinguere con assoluta sicurezza i voti puliti dai voti insozzati, nel sapere se ci sono pressioni o atti collusi. Ci sembra che se vogliamo davvero salvare il salvabile dall'astensionismo, che sarà senz'altro una piaga sempre più grande, dobbiamo avere il coraggio, ma tutti insieme, di dare un segnale forte alla comunità valdostana perché si risvegli dal torpore e perché lavori al rinnovamento della classe politica - che ne è purtroppo in gran parte lo specchio - e perché sappia espellere il clientelismo che, facendo gli interessi di pochi, ha finito di fatto per farci affondare tutti insieme. L'intento è quello di riattivare le dinamiche democratiche e di rimettere il mandato nelle mani della cittadinanza, sperando... sperando che siano mani pulite e degne. A volte, come diceva il grande Gianni Rodari, bisogna fare un passo indietro per farne poi due avanti.

Presidente - Non ci sono altre richieste d'intervento, chiudiamo la discussione generale. In replica? La parola al Presidente Testolin.

Testolin (UV) - Solo per esprimere due concetti. Uno, che abbiamo presentato questo disegno di legge in Commissione cercando di trovare la massima apertura sulle indicazioni uscite dalla Conferenza dei Capigruppo. Abbiamo preso come termine di applicazione il bilancio 2019-2021, bilancio già approvato, e all'interno del disegno di legge è anche esplicitato un passaggio a mio avviso importante che declina la possibilità di erogare agli enti locali quanto è previsto nel bilancio assestato del 2020, del triennio scorso. Questo per dare comunque loro garanzia di redigere in tutta tranquillità il bilancio, pur avendo contezza delle risorse a disposizione, almeno per questa prima fase di elaborazione dei loro documenti finanziari. Questo rimane comunque un passaggio che non era previsto questa mattina o comunque fino a questi giorni, perché l'obiettivo era l'approvazione del bilancio. Oggi cogliamo la possibilità di traguardare a breve l'approvazione di un bilancio che potrà chiudere questa fase transitoria e dare delle garanzie più puntuali alla nostra regione. Questo per dire che è comunque opportuno fin da subito un lavoro per verificare le iniziative da mettere in piedi per arrivare all'approvazione definitiva del bilancio di previsione.

Presidente - Altri in dichiarazione di voto? Ha chiesto la parola in dichiarazione di voto il collega Vesan.

Vesan (M5S) - In fase di dichiarazione di voto vorrei esprimere il fatto che il Movimento 5 Stelle voterà a favore di questo disegno di legge, con un entusiasmo naturalmente scarsissimo, ma con il senso del dovere e con la rassegnazione che ci caratterizzano in questa situazione. Non avremmo voluto che la Regione arrivasse all'esercizio provvisorio, purtroppo sono due anni di fila in cui la maggioranza si presenta a dicembre senza avere i voti per approvare il bilancio, quindi riteniamo che un cambio dell'attuale composizione del Consiglio con future elezioni non sia la soluzione da noi auspicata e sognata ma sia un ricorso inevitabile, di fronte al fatto che anche tentativi di mettere in sicurezza quest'aula dalle infiltrazioni della criminalità organizzata non riescono a trovare nessun tipo di accordo.

Presidente - Possiamo mettere in votazione, non vedo altri iscritti a parlare. Apriamo la votazione... collega Bertin. Invito, se ci sono altri colleghi, a prenotarsi.

Bertin (RC-AC) - Semplicemente per annunciare il voto favorevole a questo d.l., che a questo punto è soltanto una presa d'atto della situazione, che credo sia l'unica possibile, dunque il voto non può che essere favorevole. Con rammarico, perché questa si poteva benissimo evitare.

Presidente - Altri? Apriamo la votazione dell'articolo 1. Votazione aperta. Votazione chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 34

Favorevoli: 34

Astenuti: 1 (Pulz)

Il Consiglio approva.

Stesso risultato all'articolo 2.

Mettiamo in votazione la legge nel suo complesso. Votazione aperta. Votazione chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 33

Favorevoli: 33

Astenuti: 1 (Pulz)

Il Consiglio approva.