Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1169 del 20 dicembre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 1169/XV - Convalida dell'elezione del neo-consigliere Erik Lavevaz e giuramento.

Rini (Presidente) - Possiamo passare all'ultima votazione che riguarda il Signor Erik Lavevaz (punto n. 4 dell'ordine del giorno). Ci sono dichiarazioni di voto? Ha chiesto la parola il collega Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Mi sono ripromesso di ascoltare attentamente e di fare un solo intervento per cui cercherò di riassumere un po' quello che si è sentito in quest'Aula. Mi ha un po' stupito il collega Mossa, io pensavo che il suo intervento fosse per ringraziare il collega Restano, perché forse politicamente lei non si è reso conto che, senza il voto del collega Restano, si andava già oggi tutti a casa con ogni probabilità, si sarebbe andati incontro a quelle elezioni su cui io in quest'aula non ho mai sentito nessuna chiarezza da parte vostra, si sono sentiti tanti interventi, nessuna chiarezza sulla disponibilità. La vera cartina di tornasole la vedremo il 28 in quest'aula cosa succederà, capiremo subito se è stata una dimenticanza oppure un atteggiamento non voluto.

Ho ascoltato anche il collega Vesan e mi fa piacere perché ritenga che la Valle d'Aosta, per fortuna, sia ancora una Regione autonoma, non per tanto perché se il lavoro della nostra Parlamentare continuerà in questa direzione e il "buon Gigino" prenderà posizione come ha fatto, probabilmente, dopo il tentativo di commissariare la nostra Regione, la prima cosa che andremo a perdere sarà il discorso delle competenze prefettizie.

Tocco marginalmente il collega Restano perché non ho timore di dire che in quella direzione... io ho sempre detto in quest'Aula anche nella precedente legislatura che quest'Aula debba votare con singola coscienza, per cui se il consigliere Restano riteneva che la coscienza e la coerenza lo portava a questo tipo di voto, bene ha fatto a tenere questa posizione.

Io sono rimasto molto stupito di quello che ha detto lei, vicepresidente facente funzioni, Testolin: molto stupito perché io avrei tenuto un tono molto più basso, assolutamente più basso, perché, prima di dire che i mali sono causa nostra, nel senso che avremmo con un voto sconsiderato messo in discussione... io non so se si rende conto di cos'è successo in questo breve periodo da quando il presidente Fosson in quest'aula, due Consigli fa, tutto tronfio ci ha detto che era stato confermato nel Comitato delle Regioni all'Unione europea per la Valle d'Aosta come rappresentanza, poi si apprende di un Consiglio delle Regioni dove probabilmente non so se non invitati o non partecipanti la cosa è stata assolutamente stravolta. Leggiamo di non costituzione di parte civile in un processo importante... per cui la causa di tante dimissioni è riferita a quella parte, a un'infiltrazione di 'ndrangheta, a uno scambio di voti. Per un errore formale qualcuno dice che ci costituiremo dopo in un secondo tempo, io non so, non ho molte... sicuramente qua ci sono avvocati che sono molto più bravi di me, ma mi risulta che la costituzione possa eventualmente avvenire esclusivamente per quei processi che avranno il rito ordinario, per quelli che hanno deciso il rito abbreviato e il patteggiamento la Valle d'Aosta non potrà più essere parte civile. Per fortuna che c'è il Comune di Aosta del tanto criticato Centoz, per fortuna che c'è il Comune di Aosta e comunque gli atti li ha fatti corretti e, per fortuna, che c'è Libera soprattutto, sennò la Valle d'Aosta in un processo così importante non sarebbe stata neanche rappresentata.

Concludo proprio con quello che peraltro ha detto anche il collega Aggravi: in una situazione così delicata dove da parte di tanti di voi - almeno così risulta perché davvero l'abbiamo appreso dagli organi di stampa che eravate già a conoscenza da mo' delle vostre posizioni personali - non c'è stato neanche il riguardo di chi ricopriva delle posizioni molto importanti di riferire in quest'aula o di prendere delle posizioni prima di arrivare alla scadenza di un'importante contesto come quello dell'approvazione del bilancio, sinceramente dispiace, per cui non vuole essere un intervento polemico ma semplicemente dire che bontà vorrebbe che i toni fossero volutamente un po' più bassi.

Concludo con la massima fiducia che ho nelle parole che ha espresso il nuovo rappresentante, il nuovo collega che subentrerà in questo Consiglio, che in tempi non sospetti e in altri contesti si è già dichiarato su quella che sarà la fine di questa legislatura e il ritorno alle urne.

Presidente - Ci sono altri in dichiarazioni di voto? Non ci sono altre richieste, la parola al presidente Testolin.

Testolin (UV) - Intanto ringrazio il collega Gerandin, perché mi offre la possibilità di ribadire almeno due concetti: partendo dal fondo il primo concetto è che quelli che siedono qua oggi ai banchi del Governo, e che si portano dietro la responsabilità di cercare di portare avanti con i giusti tempi e di dare delle risposte a questa Regione, nulla sapevano di quanto era in corso e di cui sono venuti a conoscenza tramite le informazioni giornalistiche, lo dico in italiano perché l'altro giorno l'ho detto in francese, probabilmente non sono stato abbastanza chiaro. Per quanto mi concerne, ho avuto notizia di questa indagine e ho sentito il mio nome ascoltando la televisione, l'ho detto prima e lo ripeto e questo è e rimarrà: la stessa cosa vale per i colleghi di Giunta con i quali ci siamo assolutamente confrontati anche nel merito di una mancanza che viene attribuita all'Amministrazione regionale rispetto alla non costituzione in parte civile nel processo. Per quello che ci concerne, anche qua ci troviamo a confrontarci con una problematica nella quale abbiamo cercato di reagire con immediatezza chiedendo all'avvocato di rendicontarci, cosa che ha fatto parzialmente in attesa di avere le giustifiche, chiamiamole così, del perché non è stata accettata la procura così come presentata. È solo per respingere al mittente delle illazioni, se tali erano, o delle affermazioni personali che ha avuto il piacere di esprimere, ma che ci hanno dato la possibilità di chiarire in maniera molto puntuale i fatti.

Per quanto riguarda i toni, mi sono permesso di sottolineare con forza, perché, quando si hanno delle mansioni di governo, credo che bisogna sottolineare con forza quelli che possono essere i disagi ai quali si va incontro nel dire delle cose e poi farne altre, cosa che probabilmente a qualcuno viene particolarmente semplice e comodo all'interno di quest'aula, qualcuno che si impegna a votare un bilancio quando probabilmente non c'è neanche la possibilità di farlo nei tempi congrui... penso che imponga a chi deve amministrare questa Regione di sottolinearlo e di sottolinearlo con la dovuta forza. Io credo che l'azione che è stata portata avanti vada nella direzione di dare delle risposte amministrative forti, senza poi entrare nel merito di altri sviluppi. Ringrazio quelli che hanno voluto permettere a questi quattro nuovi eletti di entrare in Consiglio regionale, di assumersi le responsabilità, che è vero che è un termine inflazionato, ma è un termine anche che rispecchia esattamente l'impegno di ognuno degli eletti che oggi ha deciso di entrare in quest'aula.

Ne approfitto anche per spendere due parole per il Presidente dell'Union Valdôtaine, che con altrettanto spirito e messa a disposizione ha voluto accettare questo incarico gravoso in un percorso che evidentemente non è semplice: faccio a lui e agli altri tre nuovi eletti veramente un in bocca al lupo per un ottimo lavoro soprattutto per aver voluto mettersi a disposizione della Comunità e di questo Consiglio.

Dalle ore 18:08 assume la Presidenza il vicepresidente Distort.

Distort (Presidente) - Ha chiesto la parola la collega Favre.

Favre - Superata l'emozione del primo intervento, mi sento di aggiungere due cose prima dell'ingresso del collega Lavevaz, ero molto dispiaciuta quest'anno di non aver potuto partecipare allo Charaban per questione di altri impegni ma ho recuperato credo ora, purtroppo non ho ancora capito se la pièce a cui ho assistito i questi primi 10 minuti della mia permanenza in Consiglio regionale sia "è suonato l'intervallo", "specchio riflesso" o "brutti o cattivi". Mi rallegro di entrare oggi in Consiglio regionale con i colleghi Trione, Marzi e Lavevaz, che tra poco vedremo, perché sono fortemente convinta che sapranno nel pochissimo o poco tempo a disposizione ridare un po' di sobrietà alla dialettica politica. Credo non servano parole di offese o toni che cadano sul fatto personale per parlare di politica, ritengo banalmente che ci voglia un po' di serietà; credo che, per fortuna, i Valdostani non guardino sempre il Consiglio regionale, ma forse stanno chiedendo il ritorno alle urne, oltre che per i fatti gravi, anche per l'atteggiamento che abbiamo spesso in quest'aula.

Presidente - Ha chiesto la parola la collega Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Presidente Testolin, lei ha risposto al collega Gerandin dicendo tutta una serie di cose e chiudendo con la frase: "così mi ha dato l'opportunità di chiarire", no, non avete chiarito assolutamente nulla, sta passando in sordina il fatto che abbiamo perso il posto da titolare al Consiglio delle Regioni, al Comitato delle Regioni, a Bruxelles, una cosa mai successa e qualche spiegazione la dovreste dare ai Valdostani, noi conteremo sempre meno in Europa e tutto questo sta succedendo, come al solito, grazie a voi.

È saltata la costituzione di parte civile, le spiegazioni che avete dato non sono state sufficienti; su tutto il discorso degli avvisi di garanzia riferite ai suoi colleghi e su tutta la mancata comunicazione fatta alla cittadinanza rispetto alla posizione del Presidente e dei dimissionari, degli Assessori dimissionari, mi dispiace, non è stata fatta chiarezza. Prima non avevo preso la parola, perché tanto l'aveva presa il collega Sammaritani. Le assicuro che il suo intervento di prima è stato assolutamente fuori luogo, come lo sono stati i toni, come lo è stato il fatto che chiaramente siete stati voi a respingere le nostre richieste di intervenire sul bilancio e riscrivere un bilancio completamente differente, non l'avete voluto fare, oggi siamo qua, siamo in questa situazione e la responsabilità è tutta vostra. La cosa più incredibile di tutto questo è che state cercando ancora di fare un nuovo Governo, vi dico: uscite fuori, chiedete a qualsiasi Valdostano, girate per la strada, se il vostro senso di responsabilità vi deve portare a fare un nuovo Governo... lo sanno tutti, state facendo esattamente questo, secondo me, vi dovreste vergognare.

Presidente - Ha chiesto la parola la presidente Rini.

Rini (PNV-AC-FV) - La mia dichiarazione di voto l'ho già fatta prima e rimane tale, concedetemi due parole di più anche a me, in questo caso si parla della convalida del collega Erik Lavevaz, io ho condiviso una campagna elettorale con il movimento dell'Union Valdôtaine, dove ho i miei ideali, i miei principi. In maniera ancora più convinta quindi esprimo il mio voto favorevole all'ingresso in quest'aula del collega Lavevaz, durante la campagna elettorale ho potuto apprezzare le sue qualità umane ma anche professionali, la sua grande preparazione, le sue capacità. Io credo che - lo dico senza retorica - l'ingresso oggi e la convalida anche di questi quattro nuovi colleghi possa essere anche un valore aggiunto per i nostri lavori, lo dico davvero senza retorica, anche dopo aver ascoltato i qualificati interventi che hanno fatto in quest'aula.

Detto questo, colgo la brevissima occasione, visto che il presidente Testolin ne ha fatto cenno, per parlare della questione della costituzione di parte civile, io, colleghi, vi devo dire che ieri sono rimasta basita e senza parole nel leggere e apprendere quella notizia, devo dire che subito ho avuto un attimo di smarrimento anche di quelle poche certezze professionali, di vita, che ognuno di noi ha, che io ho in particolare in quel campo. Ebbene, mi sono chiesta come sia possibile che un professionista, non dico di quel livello, ma anche un professionista qualunque, un avvocato, anche un praticante, probabilmente anche un iscritto alla Facoltà di giurisprudenza del primo anno possa commettere un errore così grossolano come quello di presentarsi in un processo di questa entità, ma in qualunque processo penale, violando una norma così chiara, che basta leggere il Codice di procedura penale, davvero un iscritto al primo giorno del primo anno dell'Università, della Facoltà di giurisprudenza la comprenderebbe. Anche per sgomberare il campo da polemiche sterili, politiche di presenza o meno del Presidente in aula, perché, al di là della situazione che abbiamo in questo momento, anche qualora la situazione fosse pacifica, non credo che un Presidente si rechi a un'udienza e quindi il problema qui è davvero procedurale giuridico. Chiedo formalmente che si prendano delle assunzioni di responsabilità e delle decisioni forti e inequivocabili in questo caso perché quello che è successo è, dal mio punto di vista, grave. Non mi si risponda che ci si può costituire in fase dibattimentale, perché, qualora - e lo abbiamo visto, io leggo dai giornali - si scelga un rito abbreviato, alternativo, questa possibilità viene meno. Non è vero quindi che può essere sanato, anche qualora tutti avessero scelto il rito ordinario, è un errore che, dal mio punto di vista, è inconcepibile, anche per rispetto ai tanti professionisti avvocati che ci sono anche nel Foro di Aosta e anche per il futuro chiederei un impegno di quest'Aula affinché si possa trovare il modo, con estrema trasparenza, estrema chiarezza, con sistemi di rotazione i più limpidi possibili, di dare l'opportunità forse anche ai tanti professionisti penalisti, avvocati che abbiamo sul nostro territorio perché non mi sembra che sempre le scelte di andare a cercare fuori Valle poi abbiano portato grandi risultati visti i risultati. Su questo sarò attenta nel seguire le fasi successive e chiedo una presa di posizione forte e inequivocabile su questo errore che è veramente incomprensibile e imperdonabile.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Mossa.

Mossa (M5S) - Intanto io dico che sono sbalordito per le parole del collega Gerandin, sa chi mi ricorda? Non so se ha presente quei galletti che ci sono sopra i tetti che, a seconda di come tira la direzione del vento, si sposta da una parte e dall'altra, ma che non tiene mai assolutamente la sua posizione fissa. Le dico anche perché: questa è la sua dichiarazione del 6-7 marzo, queste sono le sue parole, io gliele cito esattamente come lei le ha dette quel giorno: "... Presidente, prenda la parola e ci annunci una nuova maggioranza, perché chiunque voterà a favore di questo - e stiamo parlando della sostituzione di Marco Sorbara con il qui presente collega Barocco - in quest'aula, farà parte della nuova maggioranza regionale. Se c'è una nuova maggioranza, ne prenderemo atto. Per ideali comuni, o comunque per una visione politica dell'intera minoranza che c'è stata in questo periodo, abbiamo tutti detto che avevamo almeno il dubbio su queste ultime elezioni che fossero state in parte falsate anche dalle notizie in merito a questo voto di scambio o quant'altro".

Riferendosi al nostro gruppo consiliare ha detto: "per cui se qualcuno da una parte invoca le elezioni, fa dichiarazioni evocando l'eventuale scambio di voti e, dall'altra, fa da stampella... torno a dire: indipendentemente dal fatto che si voti eventualmente a favore o ci siano astensioni, chiunque in questo momento sia di supporto a questa convalida, per noi significa che ha legittimato il risultato elettorale. Sicuramente non si potrà più parlare in prospettiva dicendo: "sono scandalizzato che ci siano queste cose in Valle", no perché andranno bene. Ecco perché chi sarà di supporto farà comunque parte di quella che per noi sarà la nuova maggioranza."

Vorrei capire lei è quello del 7 di marzo o quello di oggi? Perché non riusciamo a trovare una sua identità.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Barocco.

Barocco (UV) - Prima mi ero prenotato per un intervento dopo gli scambi verbali tra il consigliere Mossa e gli altri Consiglieri e poi ho desistito perché mi sembrava anche un po' troppo facile intervenire su degli scambi che poi cadono nel fatto personale, che forse è un po' abusato. Io però vorrei solo dare un consiglio al consigliere Mossa: la prudenza è la virtù dei forti, quindi cerchiamo di usarla perché è troppo facile poi accendere degli incendi anche difendendo delle legittime posizioni; la prudenza magari richiede di aspettare qualche tempo, perché poi tanto nella saggezza popolare tutti i nodi vengono al pettine, in certe sedute forse bisognerebbe essere un po' più prudenti ma glielo dico e me lo dico a me, solo così come una riflessione personale.

A parte questo, j'ai pris la parole pour annoncer le vote convaincu de notre groupe pour l'entrée dans cette Assise de notre président du mouvement, Monsieur Lavevaz, syndic de Verrayes et ancien collègue. Je crois que le pragmatisme d'un administrateur local est sans doute bienvenu dans cette Assise. Je remarque que notre Président est depuis une année qui est en train de travailler pour donner à notre mouvement un nouvel essor à l'intérieur de notre société et pour la défense de notre autonomie et de notre Vallée d'Aoste.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bertin.

Bertin (RC-AC) - Ritorno brevemente a quanto avevo già accennato nel mio primo intervento, vale a dire la questione scandalosa della mancata costituzione della Regione Valle d'Aosta nel processo Geenna. Quel professionista a cui abbiamo affidato la gestione di questa delicata vicenda, oltre ad avere una parcella di 15 mila euro, che mi auguro non pagheremo, deve anche spiegarci, lo deve a tutta la Valle d'Aosta, cosa sia successo, perché il danno di immagine è gravissimo e credo che non vada in nessun modo sottovalutato, chiedendo eventualmente anche come Regione i danni potendo fare delle iniziative magari in quel senso. Oggi rimane soltanto la possibilità di costituirsi nei confronti degli imputati che hanno scelto il rito ordinario e uno degli imputati che per ragioni di notifiche non è stato raggiunto e quindi si apre la possibilità di poter di nuovo entrare nel processo, altrimenti, come Regione Valle d'Aosta, saremmo e siamo fuori ed è oggettivamente un fatto gravissimo.

Presidente - Collega Gerandin, lei interviene per fatto personale, le chiedo di esplicitarlo in estrema sintesi e poi le do la parola.

Gerandin (MOUV') - Volevo solo rispondere al collega Mossa, probabilmente sono io che non mi sono spiegato bene, volevo solo chiarire...

Presidente - Prego.

... io chiedo scusa se non mi sono spiegato bene, ma io non ho mai cambiato idea né a marzo, né a giugno, né a settembre e neanche a dicembre, quello che ho provato a spiegare è che politicamente il fatto di avere i numeri sufficienti per la surroga ha evitato che tutti andassero a casa, che era contro il vostro pensiero, è quella la differenza: io pensavo che voi ringraziaste il collega Restano e la collega Rini, era questo da dire. Io non mi sono spiegato bene, io non ho cambiato idea, la mia posizione è sempre stata coerente, io pensavo che invece vi avessero fatto un favore, perché quello che non è stato mai chiaro a nessuno in Valle d'Aosta è se voi il 28 firmerete queste benedette dimissioni.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Baccega.

Baccega (UV) - Ancora una volta questo Consiglio regionale si trasforma in una cosa che, di fatto, non è quella per cui è stata votata dagli elettori valdostani; talvolta si è trasformata in un'aula di Tribunale. Oggi più che un'aula di Tribunale si è trasformata in una palestra da pugilato, dove qualcuno ha fatto il sacco e gli altri hanno ficcato cazzotti a tutto andare e questo chiaramente non è uno spettacolo edificante per questo Consiglio regionale. Credo che avevamo due obiettivi fondamentali oggi e nella convocazione successiva: il primo era quello di ricostituire il plenum che questo Consiglio regionale doveva avere e ci siamo dispersi in tutta una serie di considerazioni che poco avevano a che vedere rispetto al percorso e alla convocazione per cui eravamo chiamati. Non è stato certo edificante far vedere uno spettacolo di questo tipo ai quattro colleghi che con senso di grande responsabilità si sono messi a disposizione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta dopo i fatti che sono successi: fatti gravi - lo abbiamo detto con chiarezza già la volta scorsa - per cui alcuni colleghi si sono immediatamente dimessi e, sulla base di questo, era necessario andare a ricostituire il plenum. Va anche detto - lo abbiamo detto già la volta scorsa - che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire ma lo ribadiamo ancora una volta; questa Giunta non era al corrente dei fatti che succedevano, questo che sia chiaro una volta per tutte.

In queste brevi considerazioni... poi interverranno i colleghi e il Presidente per entrare più nel vivo delle questioni legate alla mancanza della nomina del collega Marquis, nomina che è in qualche modo sgusciata via perché hanno nominato qualcun altro, poi magari ci diranno chi hanno nominato, se non sbaglio, il Presidente leghista del Veneto e poi c'è ovviamente la questione della costituzione che sono sicuro che sarà chiarita molto meglio dai miei colleghi.....

Io voglio, al termine di questo brevissimo intervento, fare solo gli auguri e dare il benvenuto alla collega Luisa Trione, alla collega Alessia Favre, al collega Carlo Marzi e a dare il benvenuto a Erik Lavevaz, che entrerà tra poco, il mio voto sarà certamente favorevole.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Lucianaz.

Lucianaz (LEGA VDA) - Je suis d'accord avec le collègue Bertin, 15 mila euro per un consiglio del genere non sarebbero da pagare, auguro che il Governo si comporti in modo autorevole. Io voglio solo ricordare ai neo colleghi e al prossimo collega che entrerà in aula che il grosso problema qui all'interno, al di là delle facili battute su chi vuole governare e sullo Charaban, è che noi abbiamo avuto uno scandalo impressionante, terribile recentissimamente. È vero che la Giunta probabilmente non ne era al corrente e sono contento che il collega Testolin dica che ci sarà un confronto all'interno della Giunta, forse vi manca il confronto all'interno della maggioranza, perché se questi colleghi erano al corrente da tempo di questi avvisi, di questa loro situazione giudiziaria, io credo che un po' di etica, un po' di coscienza forse avrebbe dovuto consigliare a fare un passo un po' prima verso le loro dimissioni. Noi però abbiamo dovuto aspettare le notizie giornalistiche, io voglio ricordare che abbiamo già perso sei colleghi in questa legislatura, ancora vivi per fortuna, ma non sono più qui: tre dell'Union Valdôtaine, tre eletti con la lista dell'Union Valdôtaine, uno con UVP e due con PNV-Stella Alpina. Il problema probabilmente è all'interno di queste liste, di questi partiti. Qua non vogliamo delegittimare tutto un Consiglio, qua ci sono dei problemi all'interno di qualche lista, mi spiace dirvelo, fatevi un bell'esame di coscienza. Se qualcuno qui all'interno ha dei problemi con la giustizia, ci pensi oggi e non stia ad aspettare altri titoloni sui giornali che girano in tutto il mondo per poi doversi dimettere, ci pensi oggi, oggi è il momento buono per farsi ognuno il suo esame, avete degli avvisi di garanzia in arrivo? Avete delle situazioni pendenti con la giustizia? Evitate questa spiacevole pubblicità a costo zero all'immagine della Valle d'Aosta, dimettetevi prima, fate un buon passo prima, cercate di dare un po' di onore ancora alla nostra Assemblea e alla nostra Comunità.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Certan.

Certan (AV) - Avant tout pour deux simples mots de bienvenue et de remerciement aux quatre élus, aux quatre nouveaux Conseillers - quatre parce que trois sont déjà dans la salle du Conseil de notre Région et Erik Lavevaz entrera d'ici quelques minutes -, pour les remercier aussi pour leur engagement et pour leur sens de responsabilité, collègues avec lesquels on a parcouru quelques morceaux de chemin politique dans ces années. Je crois que leur présence sera très importante parce que sûrement ils portent un point de vue de l'extérieur que quelquefois désormais, quand on est ici, on perd. On s'est confrontés souvent avec Luisa et Carlo en particulier, mais avec Alessia aussi, souvent quand on est engagés dans d'autres aspects, il est important d'avoir un reflet de son engagement et son activité.

Je pense quand même important ribadire - parlo anch'io in italiano - ma anche in modo un po' provocatorio... perché sia chiaro, l'altro giorno l'ho già detto e lo ribadirò oggi visto che alcuni colleghi sobillano e continuano a fare piccole illazioni sul sapere o non sapere della Giunta, io non posso prendermi responsabilità, l'ho già detto l'altra volta per altre persone, ma, per quanto mi riguarda, io non ero a conoscenza di alcuna problematica di quel tipo. Peraltro chi è del tutto estraneo ed è dimostrato, come lo è per me e per alcune altre persone, io credo sia la maggioranza delle persone... apro e chiudo subito una parentesi... ripeto: sono esclusivamente state indagate e hanno responsabilmente dato le dimissioni, ma non era un loro obbligo farlo, quindi per persone che sono del tutto estranee non è possibile sapere certe cose. Io vorrei che fosse chiaro che probabilmente - visto che qualcuno usa il probabilmente, lo uso anch'io - nessuno di noi era a conoscenza di questo. Guardate, colleghi, che questo è dimostrato chiaramente, perché credo che chi deve occuparsi di questo e ha questo ruolo - ed è giusto che lo svolga fino in fondo - sa dire se in questo momento stiamo dicendo o no la verità. Io voglio ribadire questo aspetto, è inutile continuare a sobillare o fare illazioni se si sapeva o no, lo hanno detto tutti i colleghi, ma lo voglio ribadire.

Inoltre devo ringraziare il collega Restano e la collega Rini, che hanno mantenuto un atteggiamento di coerenza e hanno permesso a dei colleghi di esercitare il loro diritto ma anche il loro dovere. Lo ha detto chiaramente anche il ministro Boccia nello scorso intervento quando ha risposto a un'interrogazione della nostra deputata Tripodi, è intervenuto dicendo: "la Valle d'Aosta in questo momento ha comunque una situazione chiara, nessun'altra azione deve essere fatta".

Oggi impedire a dei colleghi l'entrata in Consiglio - tra l'altro, chi è stato candidato e fa parte di una lista ha questo diritto ma anche dovere - ritengo che non sia del tutto coerente, quindi credo che al di là del bilancio... certo che siamo in un momento di difficoltà, ma non è solo oggi che si poteva assolutamente andare al voto, già lunedì lo si poteva fare, ci è stato chiesto di riportare il bilancio in Commissione proprio per fare un atto di responsabilità perché, come mi ha ricordato Cognetta, forse non eravamo d'accordo sui modi in cui c'erano i numeri, ma anche lunedì la minoranza poteva assolutamente portare a elezioni se fosse stata compatta.

Dalle ore 18:32 riassume la Presidenza la presidente Rini.

Rini (Presidente) - Ha chiesto la parola il collega Cognetta.

Cognetta (MOUV') - Per dichiarazione di voto. Mi sembra di capire che ci sia qualche Assessore ancora al lavoro in quest'aula che giochi a fare il furbo o la furba, non lo so... furba forse no, probabilmente io credo che, anziché giustificare una giusta posizione rispetto a un problema molto grande, si tenda a mischiare le carte. È un po' come chi arriva in quest'aula, viene da un Comune, magari questo Comune è sotto inchiesta per 'ndrangheta e un cittadino valdostano si chiede: "ma questo Consigliere era all'opposizione in quel Comune? E se lo era, in tutto quel tempo che cosa ha fatto?", perché qua ci dimentichiamo qualcosa, è bello quando uno dice: "fate Charaban, fate qua, fate là", e voi che avete fatto? Voi ci dichiarate che non sapevate nulla? Allora forse dovevate stare un po' più attenti, il fatto di non sapere nulla non vi giustifica, il fatto di non aver scavato non vi giustifica, il fatto di stare qui adesso a dire che magari è colpa nostra che stiamo andando avanti è una cosa che vi state inventando adesso.

Io ritengo dal basso della mia presunzione che state un po' uscendo dai binari, leggermente, io credo che voi dobbiate fare un piccolo esame di coscienza e ricordare che siete qui grazie al sacrificio politico di qualcuno: dico questo perché, per quanto mi riguarda, così come ho votato contro altri Consiglieri che sono entrati in quest'aula, l'ho fatto pienamente e convintamente anche oggi, perché vedete, cari colleghi, qui la questione è politica. Ancora una volta vi vorrei sottolineare il fatto che le posizioni politiche sono tutte valide, così com'è valido il giudizio politico che viene dato a chi non fa il proprio lavoro, se poi ritiene per questo motivo di sentirsi offeso, può parlare, ma il giudizio politico, per quanto mi riguarda, non cambia. Vi ringrazio ancora una volta per la pièce messa in campo oggi da parte di tutti.

Presidente - Assessore Certan per fatto personale? Si limiti al fatto.

Certan (AV) - Presidente, ogni volta vi è un'interpretazione... siccome in Giunta vi è una sola...

Voce del consigliere Cognetta fuori microfono.

... vi è un solo Assessore di genere femminile, non posso che essere io...

Voce del consigliere Cognetta fuori microfono.

Presidente - Si limiti all'educazione... poi il fatto personale io lo ritengo concluso.

... capisco che probabilmente per alcuni Consiglieri... è più forte di lui ogni volta che qualche Assessore furba o poco furba interviene deve continuare a intervenire, però credo che lo spettacolo in questo senso debba finire, almeno per rispetto.

Presidente - La parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Intervengo anch'io un attimo per riannodare i fili del discorso che si è appena sviluppato in questi attimi e concordo in parte con la collega Favre che forse sarebbe stato meglio che tanti Valdostani non assistessero a questo spettacolo, concordo pienamente. Forse però assistere a questo spettacolo per chi ha l'abitudine di guardare le dirette del Consiglio - e sono tanti per fortuna - permette anche di avere una certa memoria storica dei fatti che accadono all'interno di quest'aula. Al di là del ribadire che noi, pur apprezzando anche le dichiarazioni del presidente Lavevaz, che si appresta a entrare in quest'aula non certo con il voto favorevole della Lega, ovvero di approvare il bilancio per poi convocare nuove elezioni, questo è stato detto in lungo e largo e questo ci aspettiamo che avvenga un minuto dopo che si sarà votato il bilancio... Al di là di questo e al di là delle banalità con cui qualche neo eletto ha deciso di ammorbare quest'aula, credo che invece un fatto importante sia stato evocato, sono intervenuti più Assessori in quest'aula ricordandoci che per fortuna, o purtroppo, nessuno aveva detto loro - dei colleghi che poi si sono dovuti dimettere, Presidente compreso - che erano giunti, da quello che pare dalle cronache giudiziarie, degli avvisi di garanzia nel periodo estivo, da quello che è stato raccontato dagli organi di informazione, evidentemente quindi queste informazioni non si possono smentire, questo perché del fatto che ne erano a conoscenza o meno non se ne ha la prova oggettiva, ma una cosa però non si può smentire: le notizie che poi hanno portato all'inevitabile fine dei quattro colleghi coinvolti (fine politica con le dimissioni) erano conoscibili, sono uscite, sono emerse nella mattinata di giovedì per proseguire durante tutta la giornata ed erano ben conoscibili a questo punto da tutta la Giunta che con loro condivideva il pesante onere di governare questa Regione. Quello di cui però sicuramente eravate a conoscenza erano i fatti di cui erano accusate le persone con cui condividevate la Giunta. Io credo che abbiate letto le notizie, credo che abbiate avuto modo di confrontarvi con loro e se non vi siete sentiti con i vostri colleghi per un'intera giornata, mi sembra un pochino strano, perdonatemi se ve lo dico. Nonostante questo, colleghi, una cosa che voglio ricordare è che però voi, pur conoscendo benissimo le notizie, pur leggendo benissimo i contenuti estrapolati dalle intercettazioni che sono state pubblicate sui giornali, non avete ritenuto inopportuno sedervi, convocare una Giunta, votare diverse delibere, votare quattro pagine di delibere di Giunta con i colleghi che di lì a poco si sarebbero dimessi, delibere non di urgenza, ma delibere di nomina di persone all'interno di enti partecipati, delibere di concessioni, delibere di qualsiasi tipo. Quando ci venite a dire e a cercare di fare i santarellini dicendo: "noi non sapevamo", quindi ricordatevi sempre che, quando voi sapevate, con quelle persone vi siete seduti e con quelle persone avete votato le delibere di Giunta. Mi fermo qui.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Ferrero.

Ferrero (MOUV') - Come avevo anticipato precedentemente, avevo cercato di tenere il discorso sul piano politico e fuori da qualsiasi risvolto personale, apprendo però ora che i nuovi colleghi arrivano e danno lezioni di etica, danno lezioni di onestà, danno lezioni su come dobbiamo fare noi il nostro mestiere di Consiglieri, effettivamente rimango un pochettino spiazzato. Certo che adesso attenderò con impazienza le dichiarazioni del Presidente ancora dell'Union Valdôtaine che verrà ed entrerà a occupare un posto in Consiglio, ci sta vedendo, tra poco ci parleremo, sentiremo se anche lui è prodigo di lezioni; capiremo come mai si è preso la briga di dare la valutazione di dichiarazioni ingiuriose alla posizione presa da me e dal collega Cognetta in occasione dell'aumento degli stipendi dei Sindaci. Sarà bello confrontarci con il futuro collega su queste cose, sarà bello anche sentire il nuovo collega illustrarci che cos'è stato fatto dal suo partito alla luce di tutto quanto è successo, dove sono gli anticorpi dell'Union Valdôtaine? Dove sono spariti? Ecco, sarà interessante capirlo, suggerirei a tutti - i miei toni sono stati politici - un pochettino di prudenza, perché, alla luce di quello che è successo oggi, la dichiarazione di responsabilità riguardo all'approvazione di un bilancio sul quale doveva esserci una condivisione, ma io la ritiro subito a fronte dell'impossibilità di introdurre quei correttivi che noi ritenevamo indispensabili in questo bilancio, quello sarà il vostro bilancio, sarà il bilancio che vi voterete, sarà il bilancio delle mancette e lo ribadisco: sarà il bilancio della ''ndrangheta per me e non me ne frega niente se qualcuno mi viene a fare o a dare le lezioni, da dove? Da che Consiglio comunale viene a darmi le lezioni?

Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? Ha chiesto la parola l'assessore Bertschy.

Bertschy (AV) - Il collega Ferrero aveva iniziato in maniera poetica l'intervento ma ha terminato con la virulenza di sempre, non è il bilancio della ''ndrangheta, lo abbiamo già ribadito l'altra volta, ma non tanto perché possiate continuare a offendere i colleghi che sono qua in Consiglio, ma perché questo bilancio è costruito all'interno dell'Amministrazione regionale da tutti quei dirigenti che anche voi avete difeso l'anno scorso e direi con correttezza in occasione di uno scivolone che probabilmente, come gruppi di opposizione, stavamo cominciando a fare. Credo che se vogliamo credere tutti insieme che qui dentro lavorano persone che lavorano per l'interesse dei cittadini, funzionari e dirigenti, lo dobbiamo fare sempre, come quando difendiamo le forze dell'ordine quando fanno un'indagine piuttosto che un'altra. Io immagino che chi fa politica debba avere un'equa distanza dai problemi e cercare di rimanere lucido, freddo, quando si è coinvolti come quando si giudica il coinvolgimento di altri. Non sto qua a ribadire le cose che sono state dette, anche perché non è questa la sede opportuna evidentemente per l'esperienza che c'è al lavoro di tutti noi, se ci fosse stato un minimo segnale dei fatti che poi abbiamo letto sui giornali, io credo che la prudenza sarebbe stata da parte di tutti il primo punto di attenzione e di lavoro. Su questo non ci vorrei tornare. Non tocca a noi, sicuramente abbiamo fatto il possibile e siamo stati stupiti, scocciati, amareggiati da quello che è successo ieri in Tribunale a Torino. Non riuscire a costituirsi per parte civile è una brutta immagine che nasce, anche perché le ricostruzioni di oggi, di alcuni giornali hanno anche portato tesi che non possiamo che allontanare dal nostro lavoro e dalla nostra attività. Su questo proprio questa mattina abbiamo chiesto con lettera formale di darci riscontro formale di quanto avvenuto e il Consiglio ne avrà presto evidenza.

Oggi entrano in Consiglio quattro Consiglieri regionali nuovi che io spero abbiano l'opportunità di fare un'esperienza per quanto breve potrà essere, perché ad oggi questa Giunta completerà il suo lavoro con l'approvazione del bilancio, non siamo più una maggioranza. Forse non lo siamo da tempo, perché sapete bene e lo sappiamo tutti che da luglio scorso abbiamo con Rete Civica approvato un accordo amministrativo ma non politico. C'è davanti a questo Consiglio la responsabilità di decidere se questa legislatura può proseguire o se questa legislatura... il diktat, non so il 28 chi lo ha immaginato, potrà essere il giorno giusto o sbagliato, ma sicuramente questa legislatura è oggi di fronte al bivio decisivo: o si costituirà una nuova maggioranza, credo anche con la capacità di innovare e rinnovare la sua rappresentanza da parte di ognuna delle componenti qua sedute in Consiglio, o evidentemente le elezioni non potranno che essere la soluzione al problema che la politica non trova in quest'aula.

Se non c'è maggioranza, in questo caso larga maggioranza - i movimenti sono stati chiari con gli eletti: "larga maggioranza" vuol dire non solo in termini numerici, in termini di capacità di trovare punti di incontro per fare delle cose insieme -, evidentemente non ci sarà la possibilità di continuare nella legislatura e bisognerà essere capaci - ho apprezzato molto come altri l'intervento del collega Distort dell'altro giorno -, in un momento in cui non c'è una formula elettorale che darà sicurezza di poter ritornare qui avendo risolto problemi della governabilità, di trovare quella alchimia politica, se non ricordo male il termine che lei ha usato, per poter poi governare questa Regione e governare gli interessi e i problemi dei Valdostani. Non vi preoccupate, inteso che questo Governo non può andare avanti, non ha la forza, non ha i numeri, i numeri andranno ricercati non per ritrovare gli Assessori, ma per riorganizzare un progetto di maggioranza se ci sarà la possibilità di farlo. Mi pare che alla nostra destra questa possibilità non esista, bisognerà capire come alla nostra sinistra questa possibilità si potrà sviluppare, state tranquilli che noi non saremo quelli che tireranno la carretta per un altro anno, in pochi di fronte a così tanti problemi.

La politica si fa con responsabilità, noi ce l'abbiamo messa tutta, abbiamo provato a fare il nostro pezzo di strada, adesso la responsabilità tocca a tutti gli eletti. Tanti auguri ai nuovi arrivati in Consiglio, grazie Alessia per la tua trasparenza, sono sicuro che nel tuo intervento hai voluto far capire che c'è il tuo percorso UVP e vuoi capire se questo percorso può continuare in un progetto insieme ai colleghi che compongono il gruppo di Alliance, se può andare avanti e può trovare un suo futuro.

Presidente - La parola al vicepresidente Distort.

Distort (LEGA VDA) - Il mio intervento è per fatto personale, si sprecano i fatti personali, lo voglio proprio invocare e ci tengo a farlo, nel rispetto rigoroso del Regolamento del Consiglio, proprio in questi termini di chiarezza, solo ed esclusivamente per chiarezza. Vorrei soltanto chiarire che apprezzo l'apprezzamento - scusate questo gioco di termini - da parte dell'assessore Bertschy. In merito al mio intervento, vorrei ribadire per chiarezza e per rispetto esattamente della procedura del fatto personale che il mio intervento non andava a condurre a ipotesi di alchimia, ma andava dritto dritto a dire che, per riprendere e ricollocare la fiducia dei Valdostani nel loro vero alveo, io chiedevo senza nessun indugio il ritorno alle urne, anzi specificavo che la velocità con cui si torna alle urne è espressione di questa presa di coscienza da parte nostra di voler ridare in mano ai Valdostani la possibilità di esprimersi. Penso che tanto dovevo per opportuna chiarezza.

Presidente - Chiedo un attimo solo di sospensione, colleghi.

La seduta è sospesa dalle ore 18:55 alle ore 18:56.

Rini (Presidente) - La parola al consigliere Chatrian.

Chatrian (AV) - Dopo aver ascoltato i numerosi discorsi e interventi io penso che sia importante che i cittadini, la Comunità valdostana e chi è interessato ascolti cosa viene deciso all'interno di quest'aula, ascolti attentamente anche gli interventi di tutti in modo che possa valutare per il prosieguo cos'è stato fatto, cosa non è stato fatto, in che maniera e che tipo di proposte vengono fatte in quest'aula o se rimangono esclusivamente degli annunci o delle urla, o dei buoni propositi, ma me lo insegnate tutti che i buoni propositi non sono sufficienti.

Detto questo, io penso che questo momento è un momento difficile per tutti, è un momento triste, dato che è un momento triste, affrontare la situazione e trovare le migliori soluzioni per uscirne è altrettanto difficile. Vorrei salutare i nuovi entrati, principalmente Luisa, con la quale abbiamo fatto un percorso insieme e che conosco meglio. Devo dire che il poter mettere a disposizione di quest'aula il loro percorso, la loro professionalità, il loro entusiasmo e soprattutto magari anche il fatto di essere fuori da quest'aula in questo momento può essere utile.

Seconda cosa: siamo stati tirati in ballo come Governo da diversi Consiglieri, vorrei dire in maniera pacata, semplice, ma diretta, soprattutto per chi ci ascolta se è interessato: collega Gerandin, lei è molto abile a insinuare che noi sapevamo tutto: ascolti, lei può crederci o non crederci, lei è bravissimo a seminare zizzania. Lei probabilmente sa sempre tutto rispetto a tutti gli altri colleghi di questo Consiglio; le assicuro che il sottoscritto non era a conoscenza di nulla, nella maniera più totale, quindi respingo realmente tutte le sue insinuazioni e non solo le respingo, è grave che il Presidente della Regione non abbia fatto dei passi di lato, è grave politicamente, è grave dal punto di vista istituzionale, assolutamente sì ma, per favore, vi chiediamo di piantarla lì con le insinuazioni, che ancora oggi sono state messe in evidenza, che noi sapevamo, noi non sapevamo nulla. Ancora venerdì mattina quando abbiamo fatto Giunta dalle 8:00 alle 10:00, nessuno di noi era a conoscenza degli avvisi di garanzia, nessuno di noi, sabato mattina abbiamo fatto l'incontro alle 9 e mezza come maggioranza e poi lo sapete tutti com'è stato il prosieguo. Su questo vorrei essere diretto, chiaro e franco.

Detto questo, oggi comunque una parte di Consiglio è stato... il plenum si sta portando a compimento di modo che ci sia la possibilità il 27 e il 28 di entrare nel merito del bilancio regionale... non solo di approvarlo ma avremo modo anche, come dice lei sovente - me lo permetta in questo momento - di spiegare ai Valdostani perché è importante approvare il bilancio e perché non è assolutamente utile andare all'esercizio provvisorio.

Per quanto riguarda le idee, evviva se ci sono delle discussioni, delle visioni diverse su che tipo di Valle d'Aosta gradiremmo avere per i prossimi mesi, per i prossimi anni, io penso che sia in quest'aula che il legislatore deve trovare le migliori soluzioni, le migliori leggi per poterle approvare e soprattutto dare delle risposte puntuali, ma soprattutto anche con una certa visione per il prosieguo.

Presidente - Collega Manfrin, per fatto personale, lo espliciti collega.

Manfrin (LEGA VDA) - È stato detto che la Giunta non era a conoscenza del fatto che il presidente Fosson...

Presidente - È un fatto impersonale però questo, collega...

... fatto impersonale...

Presidente - ... non crei precedenti, faccia intervenire chi ha ancora del tempo, non hanno citato lei, collega.

... però siccome l'informazione l'ho fornita io...

Presidente - Se è relativo a qualcosa che ha detto lei, lo puntualizzi.

... la ringrazio. Collega Chatrian, lei ha detto - e mi limito solamente a questo - che voi non eravate a conoscenza quando avete riunito la Giunta che il presidente Fosson fosse indagato, le cito un titolo de "La Repubblica" che dice...

Presidente - Collega, questo non è un fatto personale, mi dispiace toglierle la parola ma non è un fatto personale, non mi metta in queste condizioni...

... "Il Presidente Fosson indagato per voto di scambio", non potevate non sapere.

Presidente - Ovviamente ha diritto di replica il collega Chatrian ma rivolgo l'invito a quest'aula di tenere i toni consoni, non andiamo avanti a fatti personali che non sono degni di questo nome, non è un fatto personale, collega.

Chatrian (AV) - Per chiarezza io penso utile a tutta l'Aula, venerdì mattina il sottoscritto ha voluto sapere se c'era un avviso di garanzia e mi è stato risposto di no, quindi questo è quanto e questo è grave dal punto di vista istituzionale come ho ribadito poc'anzi.

Presidente - Non ci sono altri? Possiamo aprire la votazione. La votazione è aperta. Possiamo chiudere la votazione? La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 15 (Aggravi, Cognetta, Distort, Ferrero, Gerandin, Luboz, Lucianaz, Manfrin, Mossa, Nasso, Pulz, Russo, Sammaritani, Spelgatti e Vesan)

Il Consiglio approva.

Il Consiglio convalida l'elezione del Signor Erik Lavevaz, in qualità di Consigliere regionale supplente lo invito a prendere posto nel suo scranno.

Si dà atto che entra in aula il Signor Erik Lavevaz.

Si procede ora al giuramento del nuovo consigliere Erik Lavevaz ai sensi dell'articolo 23 dello Statuto speciale e dell'articolo 6 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio. Do lettura della formula per il giuramento: "giuro di essere fedele alla Costituzione della Repubblica e allo Statuto speciale per la Valle d'Aosta e di esercitare il mio ufficio al solo scopo del bene inseparabile dello Stato e della Regione Autonoma della Valle d'Aosta. Je jure d'être fidèle à la Constitution de la République et au Statut spécial pour la Vallée d'Aoste et d'exercer mon mandat dans le seul but du bien inséparable de l'État et de la Région Autonome de la Vallée d'Aoste".

Lavevaz - Je le jure.

Il Consiglio prende atto.

Présidente - Collègue Lavevaz, je vous donne la parole pour votre intervention.

Lavevaz - Évidemment c'est avec une grande émotion que je prends la parole ici aujourd'hui dans un moment très difficile - on l'a dit pendant tout l'après-midi -, voire même dramatique pour la politique valdôtaine. J'avoue que jamais j'aurais imaginé d'entrer dans cette salle dans une situation si compliquée et dans des circonstances telles que celles que nous sommes en train de vivre. Ma première pensée va aujourd'hui à Luca Bianchi, le conseiller que je suis ici à remplacer, parce que Bianchi et les autres trois Conseillers concernés par l'enquête qu'on connaît tous ont fait un geste pas tout à fait évident. L'acte de démissionner pour le fait d'être sous enquête sans aucune condamnation évidemment, mais aussi sans même avoir été renvoyés en jugement, est un geste de grande responsabilité vers les Institutions d'abord, mais aussi envers le propre mouvement, un geste important et appréciable qui dans ce climat logiquement tendu et difficile de quelque façon peut faciliter la sérénité du débat politique et tirer d'embarras la discussion. Ce sont des démissions dont on n'en a pas beaucoup de précédents et pour cela il faut les retenir comme un geste appréciable.

Cela dit, je me suis trouvé seulement hier matin, quand j'étais en train de travailler en toute sérénité au budget de l'Unité des Communes que dans l'après-midi j'avais discuté, dans la condition de devoir prendre une décision difficile au bout d'une heure ou une heure demie sur le fait d'accepter d'être aujourd'hui dans ce Conseil régional ou pas. J'avoue que la décision n'a pas été facile, le fait d'arriver dans un moment très difficile, le fait de laisser d'un jour à l'autre l'Unité des Communes avec des conséquences difficiles aussi sur mes collaborateurs m'ont obligé à des considérations profondes et difficiles à gérer même si en grande vitesse. Du moment qu'on pose une candidature, on prend un engagement vers un mouvement, vers des personnes - le mot "électeur" me semble stérile en ce moment - qui te donnent leur confiance, une confiance qui doit avoir un poids important du moment du vote jusqu'à la fin de la législature. Pour cela, bien qu'on ne soit pas appelé au début de la législature, on ne peut que répondre "présent" à l'appel même si cela, du point de vue personnel, n'est pas le choix le plus simple, ni le plus abordable. J'ai trop de respect pour ce Conseil, pour mon mouvement et pour la politique elle-même pour faire le choix le plus commode pour moi et ne pas accepter cet appel aux armes.

Par rapport aux nouveaux Conseillers qui viennent de jurer, j'entre comme Conseiller suppléant. Je suis donc conscient que mon expérience ici pourrait être une expérience que d'une semaine ou que de quelques semaines, mais cela ne changera pas mon aptitude et ma vision de mon rôle ici. J'entre ici sur la pointe des pieds et loin de moi l'idée de vouloir distribuer des leçons en étant le dernier arrivé évidemment. Je suis tout de même convaincu que nous nous trouvons dans un tournant inéluctable de la politique valdôtaine, un tournant qui doit nous apporter vers une crédibilité renouvelée de la politique. Aujourd'hui c'est très facile d'hurler ou d'insinuer le doute. Ce Conseil, qui est la plus importante Assise politique de notre Région, doit être le pivot de ce tournant. Nous avons le devoir et la responsabilité de reconquérir la confiance des Valdôtains dans les Institutions d'abord et dans la politique elle-même. Une confiance qui dans les dernières années est allée toujours plus en s'affaiblissant évidemment pour des effets surtout étranges à cette Assise, mais qui ont concerné la politique toute. Comme un ami unioniste me dit souvent: "la confiance se reconquiert avec l'exemple, l'exemple des administrateurs, des hommes qui ont des responsabilités politiques". L'exemple n'a pas été dans ces dernières années toujours particulièrement rayonnant, hélas, et je dois dire cet après-midi aussi, en tant que nouvel arrivé, j'ai eu quelques petits avant-goûts de ce type de discussion. On doit reconstruire la crédibilité de la politique je disais, mais, pour être crédibles, on doit être surtout cohérents dans nos actions et nos actions doivent être cohérentes à nos paroles et à nos idées. Dans notre monde politique moderne ces passages devraient être évidents et banals même à souligner, mais ils ne le sont pas du tout, en particulier dans l'époque où ce sont les algorithmes des social à décider les points à retenir pour les débats politiques; nous avons des instruments importants pour cette tâche devenue de plus en plus lourde: les mouvements politiques. J'ai déjà eu l'occasion de dire, même dans les discussions à des tables politiques, que, selon mon point de vue, la centralité du mouvement est le seul antidote pour curer et contraster le manque de cohérence dans l'action dû surtout à la personnalisation de la politique, qui est aussi, de mon humble point de vue, aussi la cause la plus importante de l'instabilité politique de ces dernières années bien plus que le système électoral quel qu'il soit. Le partage et l'échange des lignes politiques avec les personnes desquelles je parlais au début, nos électeurs qui nous ont donné leur confiance, il ne peut que se faire par le biais des mouvements petits ou grands qu'ils soient. Le lien de confiance entre élus et électeurs doit se maintenir solide e réciproque jusqu'à la fin du mandat et non pas se terminer le jour après les élections. En remettant en route ce type de rapport entre élus et mouvements base, on pourra peut-être rapprocher les Valdôtains à la vie politique et les mouvements seront un instrument utile, voire même essentiel pour ce but.

L'Union Valdôtaine est en train de débattre sur les positions à suivre dans cette phase délicate de la politique valdôtaine. Lundi prochain on a convoqué nos organes pour en discuter et la ligne qui en sortira sera la ligne que je suivrais d'ici au bout de mon expérience, d'une semaine, un mois je ne sais pas. Le Comité fédéral tout de même a déjà défini un point central et incontournable pour l'Union Valdôtaine, point qui concerne la responsabilité de nous tous: l'approbation du budget 2020 sur lequel j'estime nécessaire trouver le plus ample partage possible et qui doit être approuvé dans le plus bref délai sous peine de paralyser notre Région. Sécurisés les comptes, une réflexion sereine mais sérieuse s'impose sur la continuation de cette législature qui aujourd'hui semble compromise. Je suis confiant dans la responsabilité de nous tous.