Oggetto del Consiglio n. 1095 del 20 novembre 2019 - Resoconto
OBJET N° 1095/XV - Communications du Président de la Région.
Rini (Presidente) - Punto n. 2 dell'ordine del giorno. La parola al presidente Fosson.
Fosson (PNV-AC-FV) - Buongiorno a tutti, buongiorno ancora ai meravigliosi ragazzi che sono qua presenti e che ci seguono con tanta attenzione.
Lunedì 11 novembre si è riunita la IX Conferenza regionale della legalità e sulla sicurezza. Il questore Ivo Morelli alla sua prima partecipazione alla conferenza ha sottolineato come la fattispecie di reato più frequente nella nostra regione sia quella dei reati predatori come le truffe e come la sinergia con le iniziative poste in essere dall'Amministrazione regionale e associazioni sia un elemento positivo in termini di informazione per la prevenzione. In questo senso il Signor Questore ha sottolineato l'opportunità di investire sulla comunicazione, proponendo il coinvolgimento di poste e banche. Il tenente colonnello Carlo Lecca, nuovo comandante regionale dei Carabinieri, ha rimarcato come la campagna informativa sulle truffe agli anziani - e questo è un fattore fondamentale e importante - stia portando intanto una novità, ma soprattutto la campagna e l'azione comune stia portando finalmente a dei risultati con un aumento dell'attenzione a questi fenomeni, nel senso che negli ultimi mesi su 8 anziani che sono stati truffati 7 hanno avvertito le forze dell'ordine.
Ha proposto in seguito una sensibilizzazione maggiore nelle scuole rivolta anche a insegnanti e genitori. Il tenente colonnello Francesco Caracciolo della Guardia di finanza ha concordato con i colleghi e ha chiesto un maggiore impegno sul versante della lotta alla ludopatia, sollevando poi la questione dell'abuso di alcol tra i giovani. In questo senso anche il sindacato, rappresentato da Jean Dondeynaz, rappresentante delle organizzazioni sindacali, ha confermato la piena collaborazione dei sindacati. Sono poi intervenuti i colleghi Certan e Baccega, assessori, che hanno illustrato le azioni messe in campo in particolare per l'informazione dei cittadini in chiave preventiva. La dottoressa Tiziana Vallet ha illustrato le iniziative in tema di legalità e sicurezza portate avanti dagli Enti locali. Il segretario generale, dottoressa Stefania Fanizzi, ha fatto il punto sulla strategia regionale per la lotta alla corruzione e la promozione della trasparenza.
Ringrazio anche per la partecipazione alla conferenza i colleghi Pierluigi Marquis, presidente della II Commissione e il collega Luca Bianchi, presidente della V Commissione consiliare, oltre al sindaco della città di Aosta, Fulvio Centoz, e il rappresentante della Consulta regionale del volontariato.
Venerdì 8 novembre 2019 si è riunito il comitato tecnico che era stato costituito nel giugno scorso per la gestione degli interventi di mitigazione del fenomeno franoso di Quincinetto, allo scopo di analizzare lo studio di fattibilità, a supporto della prima fase di lavori di difesa idrogeologica del versante interessato dalla frana di Chiappetti, consistenti nell'ipotesi di rimozione delle porzioni rocciose più instabili e per analizzare le ipotesi di viabilità alternativa. Per quanto riguarda lo studio, il comitato ha ritenuto che il modello geologico utilizzato abbia ancora molte incertezze sia sulla dinamica e dimensioni dei fenomeni, sia sulle conseguenze dei lavori in termine di evoluzione del movimento del versante. È stato quindi richiesto sia dalla Regione Valle d'Aosta che dalla Regione Piemonte di attendere gli esiti dello studio che sta conducendo l'Università di Torino proprio per migliorare il quadro geologico dei fenomeni e dei possibili effetti di interventi di demolizione. L'assessore agli Affari europei, politiche del lavoro e inclusione, Luigi Bertschy, ha espresso parere contrario a qualsiasi progettazione di interventi che non tengano conto della realtà socio-economica della Valle d'Aosta, parere condiviso da tutto il tavolo.
Per quanto concerne la viabilità, sono state analizzate nuove ipotesi di deviazione del traffico, ma permangono alcuni aspetti tecnici da approfondire con il Ministero competente. È stato inoltre richiesto di velocizzare le procedure autorizzative per la costruzione del vallo e protezione delle autostrade. È di questi giorni una lettera che abbiamo scritto alla Direzione delle Autostrade insieme al collega Bertschy affinché i lavori di manutenzione che sono in corso e significativi, che rallentano il traffico lungo l'autostrada, siano terminati al più presto in modo da rendere possibile un traffico più regolare nei periodi di vacanza vicini.
Presidente - Apriamo la discussione sulle comunicazioni. Ha chiesto la parola il collega Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Presidente, in realtà io volevo sottolineare una "non comunicazione", nel senso che mi aspettavo da parte del Presidente un commento o comunque un'indicazione all'aula sul rispetto del famoso ordine del giorno riguardante la società Monterosa. Ciò non è avvenuto, io pongo di fronte ai colleghi una questione politica, che, secondo noi, va discussa e quindi inviterei di valutare una Conferenza dei Capigruppo.
Presidente - Ci sono altri interventi sulle comunicazioni? Collega Aggravi, non per non voler prendere in considerazione la sua istanza, io proporrei una Conferenza dei Capigruppo anche per affrontare le questioni che abbiamo lasciato in sospeso ieri. Se però ci sono altre richieste di intervento sulle altre comunicazioni del Presidente, vi chiedo di farle adesso, così, quando sospendiamo, il punto sulle comunicazioni del Presidente è terminato. Non ci sono altre richieste? Sospendiamo quindi i lavori per una Conferenza dei Capigruppo.
La seduta è sospesa dalle ore 10:36 alle ore 11:06.
Rini (Presidente) - La Conferenza dei Capigruppo ha deciso di procedere con una breve discussione politica nel merito della questione delle nomine della Monterosa con un intervento di cinque minuti per gruppo. Al di là di questo, si è deciso altresì di modificare il calendario del Consiglio regionale. Si tratterà il DEFR (il Documento di Economia e Finanza Regionale), più il bilancio regionale triennale nelle giornate del 16 pomeriggio, 17, 18 e 19 e il Consiglio prossimo sarà nelle giornate di lunedì 2 e martedì 3 dicembre con la deroga alla scadenza termini a questo venerdì alle ore 12:00. Ci sarà la deroga anche all'invio della convocazione, che potrà arrivare nella giornata tra lunedì e martedì in base alla mole di lavoro e ai documenti che verranno iscritti all'ordine del giorno. Possiamo quindi procedere. Siamo ancora sulle comunicazioni del Presidente, sulla comunicazione in merito al Monterosa. Chi intende prendere la parola? La parola al presidente Fosson.
Fosson (PNV-AC-FV) - A richiesta intervengo su una comunicazione a cui pensavo di rispondere con l'interpellanza in corso, ma ben volentieri, come hanno richiesto i Capigruppo, intervengo su questo. Sulle nomine di Monterosa Ski da parte di Finaosta la Giunta ha ricordato in modo formale e all'unanimità a Finaosta le proprie responsabilità e competenze nella nomina dei vertici di Monterosa Ski. Ha ricordato in modo formale l'ordine del giorno che aveva votato questo Consiglio e i pareri inviati dai nostri uffici alla stessa Finaosta. Come mi dicono, è stato anche ammesso e ricordato ieri dal Presidente di Finaosta che aveva la responsabilità e il compito di nominare in completa indipendenza i vertici di Monterosa Ski.
Presidente - La parola al collega Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Io spesso ho detto che la figura di Ponzio Pilato andrebbe rivalutata. Adesso lo spiego perché, Presidente, stia pure tranquillo. Andrebbe rivalutata ma penso che il vero elogio a questa figura sia appena stato fatto. Vede, Presidente, io mi auguro che nel prossimo piano delle razionalizzazioni delle società partecipate - e guardo l'assessore Testolin - finalmente dopo questo si dica che Finaosta non è una in house della Regione, perché c'è un problema di base: in alcuni momenti la nostra finanziaria è una in house, in altri momenti non lo è. Lei che conosce molto bene la Madia e le procedure di nomina che avvengono dalle società in house sa benissimo che spesso e volentieri - e c'è giurisprudenza in questo campo - gli organi direttivi delle in house devono semplicemente attenersi a fare ciò che gli viene detto di fare. Ora, io non capisco perché con alcune società partecipate, che sono di secondo rango perché ovviamente sono a loro volta partecipate da Finaosta, si diano delle indicazioni. Quando ci sono delle patate bollenti come in questo caso, si manda tutto come se fosse una bella istruttoria tranquilla: "io ho fatto quello che andava fatto, la colpa è totalmente del Presidente o del CdA", in questo caso di Finaosta. È troppo facile, perché lo sappiamo benissimo che quella nomina è delicata ed era scottante e l'ordine del giorno era abbastanza chiaro.
Vede poi c'è un altro problema. Almeno Ponzio Pilato non ha dato colpa a qualcuno e soprattutto ha lasciato...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
... è così, Presidente. Ripeto: io mi aspetto che Finaosta non sia più una in house, ma possa agire totalmente e liberamente. Se è così, guardi, mi viene proprio da ridere perché invece, per quanto riguarda lo strumento finanziario partecipativo, Finaosta ha agito liberamente. Riguardo alla gestione di altre misure, Finaosta ha gestito liberamente o è una in house che fa quello... Si porti la partecipazione di Monterosa e delle società che aggrada nominare sotto l'alveo totalmente della Regione così almeno non c'è la scusa: "lo ha fatto lui, noi non ne sapevamo niente".
Io ho un altro problema e mi pongo un altro dubbio: la Regione azionista che cosa ha fatto in questo caso? La Regione controllante della società Finaosta e a sua volta della Monterosa che cosa ha fatto? Ha dato indicazione o ha suggerito di nominare un CdA che poi nominerà qualcuno che a qualcuno è gradito, a qualcun altro no. Io in questo caso non voglio entrare in un personalismo Munari sì-Munari no. Io voglio semplicemente dire una cosa: abbiamo scoperto che all'uso Finaosta non è una in house. Abbiamo scoperto che nelle situazioni difficili la Giunta presieduta da lei lascia liberamente le società partecipate fare qualche cosa, invece, chissà come mai, in alcune situazioni, dove magari gli organi direttivi - perché altrimenti mettiamo amministratori unici ovunque - delle società partecipate ricevono delle indicazioni puntuali da parte della Giunta. In questo caso le indicazioni andavano date perché, ripeto, Finaosta è una in house e deve fare quello che il suo azionista gli dice di fare. Si sa, lei è persona che come me conosce bene le scritture bibliche e ne ha fatto tesoro perché comunque, purtroppo, come qualcuno ha detto prima: "La Valle dei Re o Betlemme" - parlo della Val d'Ayas - è una realtà molto complessa e quindi è meglio lavarsene le mani anche se uno è residente o comunque viene da quella realtà.
Lo so, è una situazione difficile, ma questo Consiglio aveva dato un'indicazione. Vede, Presidente - e qui concludo -, il sottoscritto era stato messo alla gogna ed era stata presentata anche una mozione di sfiducia - io ringrazio moltissimo coloro che l'hanno sottoscritta all'epoca - perché non aveva rispettato delle risoluzioni e delle indicazioni di questo Consiglio, poi era un processo alle intenzioni. Lei oggi mi ha davvero superato, perché ha fatto fare a qualcun altro quello che forse lei avrebbe voluto fare oppure non avrebbe avuto il coraggio di fare e di coraggio mi sa che lei ne ha tanto bisogno.
Dalle ore 11:09 assume la presidenza il vicepresidente Distort.
Distort (Presidente) - Ricordo che è aperto lo spazio per il dibattito secondo i tempi di cinque minuti a gruppo politico, se qualcuno chiede di intervenire... Ha chiesto la parola il collega Gerandin.
Gerandin (MOUV') - Mi associo anch'io alle considerazioni del collega Aggravi. Vede, Presidente, lei ricopre una figura istituzionale in questo Consiglio e lei ha il dovere di tenere fede soprattutto degli indirizzi di carattere politico-amministrativo di questo Consiglio. È inaccettabile pertanto che lei in questo contesto ci dica: "io mi sono limitato a trasmettere gli ordini del giorno e i pareri degli uffici". Lei ha l'obbligo di dare indicazioni affinché l'ordine del giorno e i pareri degli uffici siano rispettati: è questa la differenza. Lei non può davvero lavarsene le mani! Lei non è il postino di turno! Lei è il Presidente della Regione! Lei non può permettersi di dire: "io mi sono lavato la coscienza e ho trasmesso questo a Finaosta". In questo caso davvero paradossale è forse l'unico caso tra tutte le nomine di cui vi siete occupati durante il periodo estivo, dove lì sì avete sistemato tutti i vostri facenti parti di liste non eletti e quant'altro, lì li avete sistemati tutti... in questo caso è la prima volta penso in quest'aula che si sente dire: "nella libera indipendenza di Finaosta". È un messaggio davvero di prospettiva. Corre voce, Presidente, che lei non abbia potuto dare indicazioni oltre questa perché qualcuno ha messo in discussione il suo posto, ma se lei pensa di tirare avanti ancora per tanto tempo con compromessi di questo genere, io non penso che faccia il bene della Valle d'Aosta. Corre voce - poi sicuramente lei smentirà - che lei sia stato messo in queste condizioni, nel senso che una parte consistente della sua maggioranza le ha detto: "o permane o sennò faccia le valigie". Corre voce, per la carità, ci mancherebbe. Visto che è l'unico caso in cui una società in house importante come la Finaosta può procedere sulla base di indipendenza o tale, come lei ha detto, libera scelta, io immagino che le problematiche siano di carattere diverso, nessuno vuole entrare nel merito di chi è stato scelto. Quello che non funziona in questo momento è che lei non ha fatto rispettare un ordine del giorno di questo Consiglio, non può dire: "non l'abbiamo più nominato presidente", perché chi non è più nominato presidente ma poi è consigliere delegato con piene funzioni a noi pare che sia, oltre il danno, la beffa.
Presidente, pertanto, quando vorrà, se sarà ancora disponibile, io le chiederò di fare di nuovo il giro che abbiamo fatto il 15 di agosto del 2018 in occasione della Festa delle guide. Lo facciamo di nuovo assieme, ci andiamo assieme. Spero proprio che lei mi accompagni, perché io lo farò. Voglio vedere se lei mi accompagna in quel giro. Lei capisce e sa meglio di me di cosa sto parlando. Presidente, pertanto è davvero un'occasione persa, torno a dire, nessuno vuol dare la caccia alle streghe, ci mancherebbe ancora, ma perché probabilmente questa società così importante che ha un futuro determinante per la Valle d'Ayas, per il comprensorio e non solo per il Monterosa, Valle di Gressoney e quant'altro, Alagna e futuri collegamenti se ci saranno... vede, questa società ha bisogno di recuperare un po' di quiete e di tranquillità. Bisogna di nuovo riprendere i contatti con le amministrazioni comunali, con il personale, con i proprietari dei terreni, evitare di fare delle gare che poi andiamo fino all'ultimo grado di giudizio, paghiamo gli avvocati e gravano sul bilancio, queste sono le richieste che facevamo. No, lei non le ha fatte perché lei ha di fatto legittimato, con la sua non scelta, una continuità, continuità che viene ribadita - basta leggere gli organi di stampa - sia da quello che sarà il futuro Consigliere delegato, sia da quello che è il nuovo Presidente della Monterosa. Tutti e due parlano di continuità; di rispetto delle regole, di rispetto di quelle che sono state le indicazioni date dei dirigenti nessuno ne parla: non ne ha parlato lei, non ne ha parlato in audizione Finaosta e non ne parla nessuno. Grazie per il regalo che ha fatto alla Monterosa Ski.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Restano.
Restano (GM) - Innanzitutto, per sottolineare un pochino lo stato confusionale del Presidente della Giunta, perché è corretto riportare quanto affermato in Conferenza dei Capigruppo. Per la prima volta Finaosta ha agito come doveva, poi, su sollecitazione del Presidente del Consiglio, si è corretto, dopo un momento, per la prima volta durante il suo mandato e adesso in aula si è corretto ulteriormente e ci ha detto che Finaosta si è comportata come doveva essere. Senza dubbio non è stato rispettato l'ordine del giorno del Consiglio, il Consiglio è stato delegittimato per l'ennesima volta, è già accaduto in altri casi. Da parte nostra comunque c'è il rispetto di una scelta che è stata fatta, quindi il rispetto del nuovo Consiglio di amministrazione. Noi speriamo che sappia dare la giusta svolta a questa società. Qualche dubbio noi lo nutriamo per tutti i motivi che ha detto poc'anzi il collega Gerandin. Serve quiete, serve tranquillità, serve competenza, collega Gerandin, che è quella che è mancata, serve amore della montagna, non curare altre particolarità, serve una svolta, la continuità noi non la evochiamo: noi evochiamo un cambiamento perché se si andrà in continuità, si dovrà continuare ad alzare i prezzi dei giornalieri, andremo verso la chiusura delle piccole stazioni, se non si sarà salvati in corner da una legge che toglierà dalle grinfie di questo Amministratore delegato le piccole stazioni, perché sennò saranno vocate alla chiusura.
Vorrei però ancora sottolineare che non conosco bene come il collega Aggravi le regole, conosco gli impegni che ci siamo assunti in campagna elettorale e dopo la campagna elettorale, e lì mi permetto di soffermarmi sul significato della parola data, cosa significa per un uomo di montagna l'è eun ommo de paôla. Significa tutto: "un uomo di parola" significa la credibilità e chi non mantiene la parola data, Presidente, soprattutto se è un politico, non è degno di ricoprire il proprio ruolo. Lei, Presidente, aveva dato la parola in più occasioni e aveva anche affermato - glielo rammento -: "se non sarà cambiato, darò le dimissioni".
Presidente - La parola al collega Restano per fatto personale che chiedo di esplicitare.
Restano (GM) - Vede, Presidente, faccio del mio comportamento in quest'aula una questione di linearità comportamentale e se oggi sono qua, è perché avevo dato la parola, quella che lei non ha saputo dare... quando componenti della sua maggioranza mi vengono a dire che adesso hanno capito, si riferiscono al suo comportamento.
Presidente - Siamo nel dibattito. Ribadisco che lo spazio dedicato per ogni forza politica è cinque minuti di intervento. Qualcuno chiede di intervenire? Ha chiesto la parola il collega Marquis.
Marquis (SA) - Intervengo nella qualità di Presidente della II Commissione perché ieri, durante l'audizione prevista dell'iter istruttorio del bilancio che andrà in discussione prossimamente, abbiamo avuto modo di audire Finaosta. È stata fatta anche una domanda specifica su questo punto al Presidente di Finaosta, che sostanzialmente non ha fatto altro che ripetere quello che ci ha detto il presidente Fosson poc'anzi: sostanzialmente che si sono valsi degli obblighi che derivano dalla gestione della società e che su questo argomento la Giunta regionale ha trasmesso sostanzialmente anche la volontà che era stata espressa dal Consiglio regionale per tenerne conto nell'ambito di quelle che dovevano essere le decisioni da prendere. Ci ha spiegato che sostanzialmente non si tratta, ancorché potesse sembrare o può sembrare a tutti, di un progetto di una vera e propria continuità. Ci è stato indicato come si è dato modo a un processo di riorganizzazione dell'assetto societario, un assetto che prevede l'introduzione della figura del presidente e anche dell'auspicio che la società si riaccorpi delle funzioni decisorie che prima invece erano delegate a una persona sola. Questo quindi è un auspicio che è stato espresso e sul quale ci è anche stato detto che Finaosta, nella qualità di azionista, lavorerà nelle prossime settimane, perché c'è la necessità di rafforzare una visione di impresa, una visione di governo societario. Mi rendo conto poi politicamente delle osservazioni che sono state fatte dall'opposizione, che è stato su questo argomento votato un ordine del giorno. È chiaro però che anche qui bisogna fare la distinzione a volte dei desiderata politici dalle responsabilità che ci sono sotto il profilo amministrativo, perché ci sono anche delle altre situazioni che hanno evidenziato che non sempre c'è la possibilità di poi dare seguito a degli ordini del giorno. Mi rendo conto che, laddove possibile, è giusto andare nella direzione di corrispondere alle volontà politiche, però ci sono anche dei momenti in cui occorre prendere delle decisioni. Sostanzialmente dal presidente di Finaosta ci è stato anche evidenziato che un'ipotesi di cambiamento gestionale tout court avrebbe portato sicuramente - perché questo è stato anche valutato da parte loro - un danno sotto il profilo dei riflessi gestionali nell'imminenza e diciamo della partenza di una stagione. In sostanza, quindi, è stata fatta una panoramica a 360 gradi, credo anche in modo onesto, della situazione e ci è stato anche giustificato il perché si è andati nella direzione opposta rispetto al desiderata che era stato espresso qualche mese fa dal Consiglio regionale.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bertin.
Bertin (RC-AC) - Ancora una volta si evidenzia che la normativa di riferimento riguardo alle nomine va rivista. Personalmente ho presentato una proposta di legge già nell'altra legislatura proprio per rivedere l'intera questione delle nomine, ripresentata in questa. È ora che si affronti - lo dico anche al presidente Marquis, che ho già sollecitato più volte ad affrontare questa questione che si ripropone in modo ciclico -ma va affrontata con maggiore chiarezza e responsabilità per quel che riguarda le nomine, questo aspetto è, a mio avviso, ormai diventato non più rinviabile.
Vi sono poi degli aspetti legati alla questione specifica che riguarda un rapporto più istituzionale che altro. Non è una questione di entrare nel merito di Tizio, Caio e Sempronio. C'era una risoluzione del Consiglio regionale che liberamente Finaosta poteva accogliere o non accogliere, non l'ha accolta e questo credo sia comunque un fatto significativo e non positivo. Di qualcuno è la responsabilità, chi ha fatto questa scelta magari dovrebbe anche spiegare al Consiglio il perché non è stata accolta la risoluzione proposta.
Presidente - Ha chiesto la parola la collega Pulz.
Pulz (ADU VDA) - Nella Conferenza dei Capigruppo ho votato contro questa discussione perché la discarica di Pompiod avrebbe dovuto avere oggi tutta la nostra attenzione e avrebbe meritato di stare al primissimo punto perché noi, in quanto eletti dalla comunità, non possiamo continuare a scaricare il barile in quest'aula. Trattasi infatti di una precisa scelta politica la discarica di Pompiod di cui purtroppo parleremo dopo.
Ciò detto, ci esprimiamo anche noi sulla questione in oggetto e vogliamo solo dire che è vero che in Valle d'Aosta siamo pochi, ma non così pochi che ritroviamo sempre ovunque le stesse facce ed è anche vero che noi di ADU VDA siamo favorevoli al riciclo, ma far uscire dalla porta qualcuno per poi farlo rientrare dalla finestra, tra l'altro dandogli ancora più poteri, non ci pare opportuno. Non capiamo perché si debbano ripescare vecchi personaggi della politica per rilanciare un comprensorio sciistico. È vero che i nostri giovani sono costretti a scappare all'estero ma qualcuno ci sarà pure ancora in Valle d'Aosta. A noi insomma quest'accoppiata di volti noti, dalle idee troppo ristrette per i nostri gusti, non piace. Per noi poi il Signor Munari rappresenta il primo sponsor della devastazione del vallone di Cime Bianche, laddove si vorrebbe costruire quello che è stato definito "il terzo comprensorio più grande al mondo" in una sorta di propaganda che non capiamo. Questo nuovo Amministratore delegato ha definito quell'impianto un'occasione per andare in infradito da Alagna a Zermatt. Questa definizione credo che farebbe inorridire Greta e anche i ragazzi dei Fridays for Future e speriamo che faccia ancora inorridire - perché a volte qualche dubbio ci viene - quanti insieme a noi lo hanno sempre combattuto. In definitiva noi ci aspettavamo o, meglio, speravamo che la partecipazione di Rete Civica a questa maggioranza portasse nomi nuovi, idee nuove, qualche volto diverso, anziché un revenant della politica e un ex Sindaco allergico alle regole e con una visione del futuro legata ancora al carbone mentre il clima sta collassando.
Dalle ore 11:30 riassume la presidenza la presidente Rini.
Rini (Presidente) - Altri? La parola al collega Vesan.
Vesan (M5S) - Come la collega Pulz, avremmo preferito non dibattere in quest'aula questo punto questa mattina, ma dedicargli uno spazio apposito, ma abbiamo visto che una stragrande maggioranza ha deciso e quindi diamo il nostro apporto relativamente a questo argomento visto che spero che non lo riaffronteremo.
Per quanto riguarda le decisioni di Finaosta se siano competenza della Giunta, della Regione, se siano fatte in totale autonomia, sia le dichiarazioni di Fosson sia le altre espresse in aula mi lasciano molto perplesso perché le nomine che siano passate tramite Finaosta o meno sono sempre state indicazioni di tipo politico. Abbiamo deciso che la politica in questa occasione è stata fuori dalla nomina. Infatti, abbiamo nominato Amministratore delegato un ex Sindaco e come Presidente abbiamo messo un ex Dirigente regionale - confido che l'incarico di Finaosta sia senza retribuzione, come prevede la normativa per i dirigenti in quiescenza - che è stato anche Assessore all'interno di una Giunta autonomista della Valle d'Aosta e che in questo momento, se non ricordo male, riveste pure un incarico nel Consiglio comunale di Brusson. Queste nomine slegate dalla politica e uscite esclusivamente da intenzioni indipendenti da parte di Finaosta quindi le troviamo veramente risibili.
Volevamo però citare ancora una cosa sul fatto di dover discutere su di questo argomento in ordine prioritario perché è un argomento importantissimo. Secondo me, Pompiod, come ha già detto la collega, è molto più importante ma anche gli altri punti all'ordine del giorno lo sono, perché in realtà la discussione la stiamo facendo solo da un punto di vista politico. Infatti, c'è stata l'occasione da parte dei colleghi di evidenziare come su questo punto la maggioranza possa vacillare. Abbiamo sentito addirittura dei colleghi in quest'aula appena dire, relativamente alle nomine sugli impianti di risalita: "evitiamo di fare delle gare". Io spero di non risentire mai più in aula una dichiarazione di questo tipo, perché se il motivo per cui le partecipate sono svincolate dalla Regione è per non fare le gare di appalto, probabilmente dobbiamo rivedere tutta l'organizzazione delle nostre partecipate. Questa è una discussione finalizzata a giochetti politici fra minoranza e maggioranza e sull'evidenziare la mancanza o meno di appoggio del presidente Fosson, ringrazio quindi la nostra buona stella che i bambini, probabilmente stufi di aspettare che parlassimo delle loro richieste, l'hanno potuto evitare.
Presidente - La parola all'assessore Bertschy.
Bertschy (AV) - Intervengo rapidissimamente, visto che giustamente il tema oggi è quello della discarica di Pompiod, che permetterà anche alla maggioranza forse di far sentire la sua voce, che non è quella uscita dai gruppi di minoranza con i loro comunicati di ieri... un po' di cose abbiamo anche noi da dire e avremo piacere di dirle in maniera molto chiara. Rispetto al Monterosa, io credo che tutti gli interventi siano condivisibili e quello che dobbiamo fare con il nuovo CdA, al quale auguro un buon lavoro e un in bocca al lupo... soprattutto ringrazio per la disponibilità ad andare ad assumere un incarico difficile e complesso in una società, che, com'è stato ben ricordato dal collega Gerandin, dal collega Aggravi e da tutti i colleghi che sono intervenuti... e, collega Restano, ha bisogno di trovare prima di tutto un po' di serenità, dei rapporti sul territorio, una condizione di programmazione che non sia legata a rincorrere le fughe in avanti che un certo modo di amministrare, lo riconosciamo, ha evidenziato.
Questo nuovo CdA ha dei compiti importanti. La società si è posta degli obiettivi attraverso il suo programma strategico e anche il programma strategico che è stato ripresentato. Il primo compito importante è costruire delle buone relazioni con i territori, che, è bene ricordare, si erano espressi per una continuità dell'attuale Amministratore dell'organo dirigente, quello di Finaosta immagino quindi che sia stato un lavoro difficile. È inutile dire che anche in maggioranza c'era chi si era espresso per la continuità e chi per la discontinuità. Oggi spero che tutti insieme si possa voltar pagina e parlare di Monterosa come una società, che, appunto, deve sviluppare bene il suo ruolo, la sua mission: quella di creare sviluppo economico in un territorio, una migliore immagine complessiva e definire bene gli obiettivi cercando di condividerli con la parte politica e con la parte politica sul territorio. In questo senso noi lavoreremo. Gli aspetti amministrativi sono stati più volte evidenziati, rimangono da chiarire delle questioni, ma io spero che soprattutto i colleghi che tengono a questa società vogliano portare in aula iniziative dove si possa discutere in maniera chiara sullo sviluppo della società piuttosto che su altre questioni, su questo ci saremo come maggioranza, come Governo, su questo ci vorremmo confrontare e il mandato politico che viene assegnato al nuovo CdA è esattamente questo. Ci sono grandi progetti come quello dell'intervallivo, dove non tutti la vediamo alla stessa maniera, ci sono progetti di riconversione delle società dei piccoli comprensori dove tutto è da costruire, compresi i dibattiti con le Amministrazioni comunali. C'è il tempo di parlare di progettazione, di programmazione e di obiettivi da raggiungere.
Presidente - Ci sono altri iscritti?