Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1066 del 6 novembre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 1066/XV - Interrogazione: "Notizie in merito ai pareri espressi in sede di conferenza dei servizi sulla conformità degli impianti delle discariche per i rifiuti speciali di Aymavilles e Issogne".

Rini (Presidente) - Punto 12 all'ordine del giorno. La parola per la risposta all'assessore Chatrian.

Chatrian (AV) - I colleghi chiedono al Governo regionale e al sottoscritto quale struttura regionale in sede di conferenza dei servizi si è occupata di verificare la conformità degli impianti da autorizzare con le previsioni alle prescrizioni del succitato Piano regionale di gestione dei rifiuti. Le strutture regionali competenti in materia di gestione dei rifiuti, che hanno seguito nel corso degli anni le diverse istanze pervenute e volte a ottenere autorizzazioni alla realizzazione e gestione d'impianti per il trattamento smaltimento e recupero dei rifiuti, sono variate nel corso degli anni. Dal 1995 a oggi si sono avvicendati vari assessori e varie strutture nella gestione dei rifiuti. Inoltre nel periodo agosto 2003-luglio 2008 e agosto 2008-luglio 2013 la competenza in materia di pianificazione ambientale era attribuita alla struttura Direzione Ambiente. Mi sembrava utile questa premessa.

Entrerei nel merito delle varie domande e quesiti posti. In merito a quanto richiesto con il primo quesito, la struttura regionale competente alla verifica della compatibilità con gli strumenti di pianificazione ambientale nel periodo in cui il titolare delle due discariche oggetto dell'interrogazione hanno presentato istanze per il riavvio dell'esercizio 2010 e 2011 era la direzione ambiente dell'Assessorato Territorio e Ambiente, il cui dirigente era l'architetto Fulvio Bovet. In particolare, per quanto riguarda la discarica di Aymavilles, il parere è stato formulato in occasione della Conferenza dei servizi del 10 giugno 2010, mentre per la discarica d'Issogne il riavvio dell'attività di gestione è stato disposto con la nota istruttoria del direttore della medesima Direzione Ambiente in data 6 giugno 2011.

Sto andando troppo in fretta? Per quanto riguarda il quesito numero 2, "quante volte si è riunita l'apposita conferenza per occuparsi delle due succitate discariche e chi rappresentava in ognuna di queste occasioni la struttura regionale di cui al punto 1", per quanto concerne la discarica d'Issogne, la Conferenza dei servizi si è riunita per le diverse istanze di autorizzazione dal 1995 in poi, complessivamente 7 volte, nel corso delle quali la struttura competente alla verifica della compatibilità con gli strumenti di pianificazione in materia di gestione dei rifiuti era rappresentata così: la prima il 6 settembre '95 da Ines Mancuso, delegata da Carla Stefania Riccardi; il 16 settembre 1998 da Nicola Tartaglione; l'8 giugno 2003 non è stata espressa alcuna valutazione in quanto si trattava di una proroga; la quarta, il 1° agosto 2006, da Liliana Cazaban; il 30 maggio 2008 non è stata espressa alcuna valutazione in quanto si trattava di una proroga; invece per quanto riguarda la sesta e la settima, il 2 luglio 2014 e il 21 agosto 2014, da Ines Mancuso. Per quanto concerne invece la discarica di Aymavilles, le conferenze dei servizi si sono riunite complessivamente 8 volte. In sede di prima convocazione, il 2 aprile 1998, è stato effettuato il sopralluogo preliminare. Nelle successive la struttura competente alla verifica della compatibilità con gli strumenti di pianificazione in materia di gestione dei rifiuti era rappresentata: il 15 maggio '99 da Paola Bornaz, delegata da Umberto Roullet; il 19 maggio 2005 da Raffaele Rocco; il 10 giugno 2010, il 21 aprile 2016, il 23 giugno 2016 da Ines Mancuso; le ultime tre da Ines Mancuso e la penultima, 19 maggio 2005, da Raffaele Rocco.

In merito al terzo quesito "Chi erano di volta in volta i sindaci e di quali comuni, che si sono espressi sulle due discariche per quanto di loro specifica competenza" il 6 settembre '95 il sindaco di Issogne; il 16 settembre '98 nessun sindaco era presente; l'8 giugno 2003 nessun sindaco era presente; il 1° agosto 2006 era presente il sindaco d'Issogne; il 30 maggio 2008 è stato presentato un parere scritto del comune d'Issogne; il 2 luglio 2014 per il Comune d'Issogne non era presente nessuno e non è stato presentato un parere scritto, per il comune di Champdepraz era presente il tecnico comunale e fu anche formulato un parere scritto; il 21 agosto 2014 per il Comune d'Issogne non era presente nessuno e non è stato presentato alcun parere e per il Comune di Champdepraz non era presente nessuno ma fu formulato un parere scritto.

Per quanto concerne invece la discarica di Aymavilles: il 2 aprile 1998 erano presenti i sindaci di Aymavilles e il sindaco di Jovencan; il 15 maggio del '99 non era presente nessuno; il 22 aprile del 2010, convocato il comune di Aymavilles, nessuno era presente; il 19 maggio 2005 era presente il sindaco di Aymavilles; il 10 giugno 2010 era rappresentato il Comune di Aymavilles dal tecnico comunale; il 21 aprile 2016 erano presenti per il Comune di Aymavilles il sindaco, il tecnico comunale e un amministratore comunale; il Comune di Jovençan era rappresentato dal sindaco e da un amministratore comunale. Il 23 giugno del 2016 erano presenti per il Comune di Aymavilles il sindaco, il tecnico comunale e un amministratore e per il Comune di Jovençan il sindaco. Poi l'ultima, il 6 aprile 2017 erano presenti per il Comune di Aymavilles due amministratori comunali e per il Comune di Jovençan un amministratore comunale. Ho cercato di rispondere ai quesiti che avete posto.

Presidente - La parola al collega Vesan.

Vesan (M5S) - Grazie, Assessore, per avermi fornito tutti questi dati. Magari ho trascritto qualcosa male, se fosse possibile poi avere copia cartacea della risposta le sarò grato. Le motivazioni di questa nostra interrogazione a cui probabilmente farà seguito un ulteriore atto, sono legate al fatto che la pianificazione regionale della raccolta rifiuti è un atto di quest'amministrazione. È stata fatta nel 2003 con il Piano regionale raccolta rifiuti, che è stato ribadito con approvazione della legge regionale 31 2007 e la stessa è stata integrata nel 2015 con l'approvazione dell'aggiornamento del Piano regionale, con legge regionale 22 del 22 dicembre 2015. Essendo un atto pianificatorio, la conferenza dei servizi è tenuta a rispondere sulla rispondenza degli atti di approvazione a questa pianificazione. Sarebbe come dire che, in fase di autorizzazione edilizia rilasciata da un comune, la commissione edilizia prescinda dal Piano regolatore del Comune. E chi all'interno della conferenza di servizi doveva occuparsi del rispetto di questa pianificazione? È quello che le ho chiesto e lei gentilmente me lo ha detto. Nella fattispecie, soprattutto su queste due discariche, finalizzate inizialmente alla raccolta di materiali inerti provenienti sostanzialmente da attività di demolizione o ricostruzione, che è espressamente prevista dalla nostra pianificazione regionale ed è previsto che ogni comune possa dotarsi di apposito impianto per gestire questo tipo di rifiuto, quello che ci interessa più in particolare è "quando ci siamo allargati alla gestione di rifiuti speciali non pericolosi?" Questo tipo di estensione di un'autorizzazione - esistente, ma per tipologie molto più limitate e molto meno inquinante - è in palese contrasto con la pianificazione regionale. La pianificazione regionale, sia del 2003 che del 2015, prevede un volume espressamente calcolato solo sulla gestione dei rifiuti speciali e programma anche la gestione sul territorio regionale delle discariche. Leggo solo, per essere sicuro di non sbagliarmi, cosa cita l'ultima versione - che è quella del 2015 - a cui fanno riferimento sostanzialmente per quello che riguarda Aymavilles, il cambiamento di gestione dei CER e quindi l'integrazione, la trasformazione del tipo di discarica. Nel 2015 il Piano è stato approvato con legge regionale da quest'Aula, quindi - se non ricordo male senza il suo voto favorevole Assessore, ma comunque con la maggioranza del Consiglio - è diventato legge, tocca a lei come rappresentante esecutivo farlo rispettare adesso e toccava allora evidenziarlo da chi ha rappresentato il suo Assessorato all'interno di questa conferenza dei servizi. Ebbene, questo Piano dice: "dal punto di vista della gestione dei rifiuti speciali in senso lato - perché prima parla espressamente dei rifiuti e di apparecchiature elettroniche specifiche - è necessario precisare che, considerate le piccole dimensioni della maggior parte delle attività da cui originano, i quantitativi risultano essere nel complesso contenuti. Di conseguenza, così come peraltro già specificato nel piano regionale di smaltimento dei rifiuti precedente - è così, basta andarsi a guardare anche l'equivalente volume del 2003 - non è giustificabile la realizzazione d'impianti per il trattamento e/o lo smaltimento e/o il recupero degli stessi.".

La pianificazione del 2003 addirittura arrivava a dire che il trattamento dei rifiuti speciali, al di là di quelli da destinarsi all'istituenda discarica di Pontey e per i soli CER previsti per la discarica di Pontey doveva essere espressamente avviato allo smaltimento al di fuori del territorio regionale. Quindi quest'Aula ha approvato una legge, visto che parliamo per atti, che dice che questo tipo di discariche non sono previste né prevedibili sul nostro territorio. Qualcuno, che doveva rappresentare questo tipo di pianificazione all'interno della conferenza dei servizi, ha invece espresso in queste occasioni - molteplici, 15 volte di cui qualcuna insomma con riferimento espressamente ai rifiuti speciali - un parere favorevole. Non continuo nel mio commento su questa cosa. Certo che a noi sembra una grave inadempienza.

Probabilmente reinterverremo su questo argomento anche in considerazione del fatto che la pianificazione - almeno quella del 2003, non ho trovato riferimenti nell'aggiornamento del 2015 - prevede espressamente che le discariche non siano realizzate nelle fasce esondabili di tipo A e B, espressamente la pianificazione regionale sui rifiuti! Invece, nonostante questo piano fosse vigente, a Issogne nel 2014, quando ancora non c'era l'aggiornamento, sono state autorizzate, immagino con il parere favorevole... agosto 2014 cosa?

Presidente - Concluda, collega.

Vesan (M5S) - Sì, ad agosto 2014 è stato approvato un piano, è stata approvata una discarica con un vigente piano del 2003 che prevedeva espressamente che nelle aree esondabili non si potessero realizzare discariche. Ecco, sulla scorta di questo mi chiedo come possiamo permetterci di pagare gli stipendi del nostro personale che va a rappresentare così male la pianificazione che noi approviamo in quest'aula in occasione delle ormai famose conferenze dei servizi.

Presidente - Un attimo di sospensione per una veloce capigruppo.

La seduta è sospesa dalle ore 18:51 alle ore 18:57

Rini (Presidente) - La capigruppo ha stabilito di trattare ancora quattro interpellanze prima della pausa.