Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 990 del 23 ottobre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 990/XV - Interrogazione a risposta immediata: "Attinenza del tema trattato nell'incontro denominato World Bioethics Day alla definizione di bioetica e alle connessioni con le scienze biomediche".

Rini (Presidente) - Punto n. 5.03 all'ordine del giorno. La parola per l'illustrazione al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Avevo visto questo incontro dal titolo altisonante ed ero andato un pochino a vedere quali erano i relatori e qual era l'oggetto di questo incontro. Nell'oggetto presentato c'è scritto: "la bioetica è una disciplina nata all'inizio degli anni Settanta... - eccetera - si tratta di una tematica a carattere multidisciplinare in quanto affronta aspetti che si riferiscono tanto alla ricerca biologica e medica quanto a quella propria delle Scienze dell'educazione e della formazione, alla filosofia e al diritto". Mi spiace dover smentire perché, in realtà, tutte le definizioni che io ho letto della bioetica sono fatte in connessione appunto con la medicina, una delle definizioni è: "disciplina accademica e ambito di riflessione interdisciplinare che si occupa dell'analisi razionale dei problemi morali emergenti nell'ambito delle scienze biomediche", quindi è tutto fatto sulle scienze biomediche. Io guardo l'elenco dei partecipanti e non vedo nemmeno un medico, se non per il presidente Fosson, che però non era tra i relatori, portava soltanto i saluti. A meno che non si parlasse di esperto, questo Amnon Carmi, Capo del settore bioetica dell'Unesco, che ha prodotto questo interessantissimo libercolo dal nome Primus Syllabus. Io sono andato a vederlo, l'ho sfogliato con orrore: si sostiene che è un progetto da portare nelle scuole per insegnare ai bambini queste cose qui... l'insegnamento è: "i ragazzi guarderanno un documentario dove viene descritta la tragica esperienza dei migranti nei centri di accoglienza. L'insegnante, con l'aiuto degli strumenti audiovisivi, illustrerà brevemente la vita nei centri di accoglienza, chiarendo che essi sono anche definiti come "luoghi di dittatura legalizzata in un contesto democratico". Infine, una volta che l'argomento del testo proposto sarà chiarito, i ragazzi cercheranno di identificarsi nella situazione dei migranti, descrivendo le emozioni che proverebbero se si trovassero nella situazione di essere privati di ogni loro bene". Questa è un'attività che viene proposta a bambini di tre-cinque anni. Ci sono poi ovviamente delle altre pratiche: c'è la proposta di far discutere i bambini di tre-cinque anni sul rifiuto di somministrazione delle cure ai bambini di quell'età; c'è la richiesta su chi dovrebbe decidere del futuro di un bimbo molto piccolo, sempre a bambini di tre-cinque anni; il tema della vita di Eluana Englaro, 11 anni; la presentazione dell'infibulazione non come una pratica oscena e retrograda, ma domandandosi come possono essere conciliate le tradizionali pratiche culturali di un Paese con il rispetto dovuto alla salute di un individuo e così via. Io ho letto questa roba ed è veramente imbarazzante, visto che ci sono registi, ci sono proprietari di cooperative, di accoglienza, ci sono persone che conducono progetti sull'accoglienza o sull'immigrazione indiscriminata, mi chiedo quale sia il tema trattato e quale attinenza abbia con la bioetica.

Presidente - La parola all'assessore Certan.

Certan (AV) - Adesso che lei ha parlato ho capito meglio la sua interpellanza, perché in effetti nella domanda che era stata esplicitata scritta non era così chiaro, comunque io risponderò a quanto lei ha scritto. La bioetica si occupa dell'elaborazione di soluzioni etiche e giuridiche che si possono considerare appropriate per la soluzione di questioni legate alle aumentate possibilità di intervento sulla vita nel contesto di una società pluralista e nel quadro di fondamentali valori di riferimento sanciti a livello costituzionale e sovranazionale. Come nel caso della Dichiarazione universale sulla bioetica e i diritti umani, tra i quali sono in primo piano il rispetto per l'uguaglianza, la libertà e la dignità umana. Io mi sono concentrata su quello che lei ha scritto nel question time. L'Unesco stessa ha in particolare inteso sottolineare la centralità di queste dimensioni con la Dichiarazione universale sulla bioetica e i diritti umani nel 2001, nel principio 12, si richiede infatti e si parla di rispetto per la diversità delle espressioni culturali e del pluralismo. Nel 2001 sempre è stata costituita un'apposita cattedra: l'Unesco Chair in Bioethics, autorizzando lo svolgimento di attività volte alla promozione dell'educazione in tema di questioni bioetiche e la creazione e l'attivazione di unità internazionali della Cattedra stessa. La Giornata di bioetica cui lei faceva riferimento del 19, è celebrata dalle unità con la conferenza dedicata all'approfondimento di uno dei principi della Dichiarazione universale di bioetica, diverso annualmente, e altresì con un concorso. Nello specifico l'Unità italiana dell'Unesco è stata istituita nel 2003 dal Direttore della Cattedra di bioetica dell'Unesco, il Prof. Carmi, che era presente il 19 ottobre all'evento di Aosta; proprio nel quadro appena menzionato e seguendo tali linee guida, ha organizzato ad Aosta la conferenza con la premiazione degli studenti classificatisi a livello nazionale e internazionale, con attività concrete sui ragazzi, attività in cui i ragazzi sono divisi in gruppi e dibattono su diverse tematiche: quelle che sono elencate nei principi dell'Unesco. Il tema oggetto della conferenza, svoltasi ad Aosta in occasione dell'annuale Word Bioethic Day lo scorso 19 ottobre, non l'abbiamo scelto noi, e il curriculum scientifico dei relatori intervenuti è congruo ai contenuti del principio 12 delle dichiarazioni universali sulla bioetica e i diritti umani, non a quello a cui ha riferito lei... e potrà vedere che il titolo che lei trovava altisonante è stato scelto - e lo troverà sul sito dell'Unesco - a livello internazionale. Noi quindi abbiamo portato delle esperienze, c'erano comunque i dirigenti scolastici che sono intervenuti in questa conferenza. La convenzione nasce con lo scopo di rafforzare le culture e il rispetto per i diritti umani e le libertà fondamentali per l'individuo.

Presidente - La parola per la replica al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Vede, io nella mia iniziativa ho scritto: "interroga il Governo regionale per sapere in quale maniera il tema dell'incontro e i relatori dello stesso siano attinenti alla definizione di bioetica e alle relative connessioni con le scienze biomediche" e ho esplicitato la definizione di bioetica all'interno della mia iniziativa. Siccome la bioetica si occupa di scienze mediche in connessione con altri temi e qui non c'è neanche un medico citato che interviene, ma ci sono persone che fanno della promozione dell'immigrazione e della promozione... lei mi dice dei diritti della pluralità, giusto, assolutamente, quindi lei mi sta dicendo giustamente, che il tema che viene sottoposto a bambini di pochi anni, che appunto dicevo presenta... guardi, ma io se vuole, per fortuna... anzi purtroppo ho dovuto fare un estratto di quello che dico, c'è proprio questa discussione, cioè si dice: "in questo Paese c'è l'infibulazione, però come si può tenere insieme l'infibulazione con il diritto e il rispetto della cultura degli altri", non, caspita: "ma come si fa a bloccare l'infibulazione"! Il personaggio che ha presentato questa cosa è l'estensore di questo testo che firma. Peraltro ho trovato molto singolare che il presidente Fosson... che una delle sentinelle in piedi mettesse il suo nome sotto la bandiera arcobaleno, ma tant'è questo è uno specchio del cambiamento dei tempi.

Presidente - Assessore Certan, per...? Espliciti il fatto personale, perché io non ho sentito che il collega Manfrin l'ha citata.

Certan (AV) - Allora, il collega Manfrin quando replica ha il vizio - e forse lo fa appositamente - di dire menzogne e di mettere in bocca a noi quello che non abbiamo detto. Dell'infibulazione, dell'immigrazione, di tutti questi temi ne ha parlato lui e non noi, e non io in particolare.

Presidente - Vuole replicare collega Manfrin?

Manfrin (LEGA VDA) - Sono lieto che questo fatto personale si dilunghi. Vede, io non ho detto assolutamente che voi avete citato questi temi, io dico che voi avete dato parola a una persona, parlando di bioetica, che è l'estensore di un testo che insegna ai bambini di tre e cinque anni... dico che devono considerare che il parterre...

Presidente - Siamo tutti fuori strada perché io... nessun fatto personale...

Manfrin (LEGA VDA) - ... di persone che avete invitato con il patrocinio della Regione, e l'Università della Valle d'Aosta lo esplicita appieno, sono persone che fanno promozione dell'immigrazione e mi pare che questa sia una tesi che non contravviene a quello che ho affermato.

Presidente - Ovviamente, quando uno replica, si prende le proprie responsabilità, può interpretare il suo pensiero come meglio crede. Il fatto personale è quando si tocca la persona o si offende nel merito. Andiamo avanti.