Oggetto del Consiglio n. 987 del 23 ottobre 2019 - Verbale
Oggetto n. 987/XV del 23/10/2019
RITIRO DI MOZIONE: "IMPEGNO DEL GOVERNO A REALIZZARE UN PIANO REGIONALE PER CONTRASTARE LE PROBLEMATICHE LEGATE ALL'EMERGENZA CLIMATICA". (APPROVAZIONE DI UNA RISOLUZIONE)
Il Presidente RINI, in relazione al dibattito avvenuto (oggetto n. 986/XV), invita il Consiglio a continuare la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dalla Consigliera PULZ e iscritta al punto 5 dell'ordine del giorno dell'adunanza. Ricorda, inoltre, che è stata depositata una risoluzione da parte dei gruppi di maggioranza.
Intervengono l'Assessore all'ambiente, risorse naturali e corpo forestale, CHATRIAN, che illustra il nuovo testo concordato della risoluzione, e la Consigliera PULZ, che ritira la mozione.
Prende la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere MOSSA (favorevole).
IL CONSIGLIO
- nel nuovo testo concordato;
- con voti favorevoli trentuno (presenti: trentadue; votanti: trentuno; astenuto: uno, il Consigliere FERRERO);
APPROVA
la sottoriportata
RISOLUZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE
RICORDATO che il 15 marzo e il 24 maggio 2019 si sono svolti il primo e secondo "Global Strike for Future", giornate di mobilitazione mondiale contro i cambiamenti climatici promosse dal movimento spontaneo dei FFF (Fridays for Future), ispirato dall'attivista Greta Thunberg, che ha visto milioni di giovani sfilare nelle città di tutto il mondo (moltissime quelle italiane) e centinaia anche ad Aosta;
EVIDENZIATO che il 27 settembre si è svolto il terzo appuntamento mondiale di sciopero planetario contro i cambiamenti climatici a cui hanno aderito varie associazioni e movimenti anche in Valle d'Aosta;
RICORDATO che il report dell'ottobre dello scorso anno dell'IPCC (Integovernmental Panel on Climate Change) evidenzia come la soglia massima di sicurezza di aumento della temperatura media globale (1,5°C) rischia di essere superata nel 2030 se non si interverrà urgentemente e che il superamento di tale soglia comporterà alterazioni climatiche irreversibili;
CONSIDERATO che l'accordo di Parigi del 2015, frutto dell'intesa raggiunta alla conferenza sul clima (COP 21), è entrato in vigore il 4 novembre 2016 ed è il primo accordo universale e giuridicamente vincolante che impegna la comunità internazionale a ridurre le emissioni di gas serra per arrivare, nella seconda parte del secolo, a una temperatura globale di 1,5°C superiore ai livelli pre-industriali.
L'accordo riconosce il ruolo dei soggetti interessati, comprese le città, altri enti a livello subnazionale, la società civile, il settore privato e altri ancora al fine di:
1) intensificare i loro sforzi e sostenere le iniziative volte a ridurre le emissioni;
2) costruire resilienza e ridurre la vulnerabilità agli effetti negativi dei cambiamenti climatici;
3) mantenere e promuovere la cooperazione regionale e internazionale;
CONSIDERATE le proposte di formazione rivolte al mondo della scuola per le tematiche relative i cambiamenti climatici;
RICORDATO che la Regione autonoma Valle d'Aosta è già attiva con diverse azioni volte alla riduzione della emissione di gas climalteranti e nella definizione di strumenti e buone pratiche di adattamento;
CONSIDERATO che le regioni alpine sono tra le zone più
colpite dagli effetti del cambiamento climatico e che pertanto
occorre agire nella direzione di creare le condizioni per le quali
possa essere avviata una efficace politica nei confronti del
cambiamento climatico;
PREMESSO che il territorio della Valle d'Aosta è stato custodito nei secoli attraverso la sapiente e preziosa attività rurale ed agricola della sua gente;
PREMESSO che la Regione Autonoma Valle d'Aosta, nel dicembre scorso, ha approvato un Ordine del Giorno, votato all'unanimità dal Consiglio regionale, che fissa l'obiettivo Fossil Fuel Free, al 2040;
PREMESSO che le Linee di indirizzo programmatiche per le attività di rilievo europeo e internazionale della Regione per la XV legislatura, approvate da parte del Consiglio regionale con deliberazione n. 667/XV hanno ribadito l'impegno della Regione nell'affrontare le tematiche relative al cambiamento climatico;
PREMESSO che la Regione Autonoma Valle d'Aosta ha dato avvio al percorso di costruzione della Strategia regionale di sviluppo sostenibile che prevede, tra l'altro, l'attivazione di un forum partecipativo per individuare le migliori azioni finalizzate al raggiungimento di importanti obiettivi di sostenibilità entro il 2030;
PREMESSO che nei documenti di programmazione economico finanziaria si individuano come azioni strategiche quelle relative al contrasto e all'adattamento climatico, cosi come pure la legge sulla mobilità sostenibile, l'impegno ad elaborare Linee guida di contrasto al cambiamento climatico da approvare entro il febbraio 2020 con una strategia globale, l'azione per elettrificare la ferrovia Ivrea-Aosta;
PRENDE ATTO
dello stato di Emergenza Climatica e Ambientale mondiale, fa proprie le evidenze scientifiche riassunte chiaramente nel report dell'ottobre dello scorso anno dell'IPCC (Integovernmental Panel on Climate Change) e individua nell'azione di contrasto ai cambiamenti climatici un ruolo prioritario nell'agenda dell'Amministrazione regionale, tenendo conto in ogni azione amministrativa o iniziativa degli effetti che questa comporta sul clima;
EVIDENZIA
che, per raggiungere un vero cambiamento verso gli obiettivi internazionalmente fissati, occorre la convinta partecipazione di tutti, di ogni singolo cittadino, per porre in essere azioni di contrasto ai cambiamenti climatici, dalla raccolta differenziata alla lotta a ogni tipo di spreco, fino alla modifica di abitudini deleterie per l'ambiente e per l'uomo, a favore di comportamenti virtuosi improntati alla sostenibilità ambientale e sociale;
SOTTOLINEA
l'importanza delle azioni già intraprese a livello regionale per contrastare le emissioni di gas climalteranti come il già citato ordine del giorno per una Valle d'Aosta Fossil Fuel Free entro il 2040;
IMPEGNA
il Governo regionale:
1) a intraprendere con il Governo italiano un dialogo affinché si dia concreta attuazione alle direttive contenute nell'accordo di Parigi con l'adozione di provvedimenti, su scala regionale e nazionale, volti alla lotta contro i cambiamenti climatici e alla riduzione delle emissioni di gas serra e del loro assorbimento;
2) a sollecitare il Governo italiano a riconoscere la particolare situazione dell'arco alpino e ad avviare politiche specifiche per le zone montane, anche in ambito transfrontaliero, interregionale ed europeo;
3) a fare propria l'esigenza di migliorare la generale situazione ambientale dei Pianeta favorendo percorsi di costruzione di strategie partecipate, iniziative atte a informare, educare e orientare i cittadini verso modelli di consumo sostenibili, anche tramite incontri ad hoc con la cittadinanza dove si possa acquisire la necessaria sensibilità volta a una partecipazione sussidiata che concorra a un percorso rivolto a produrre meno rifiuti, sprecare meno alimenti, sprecare meno acqua e meno energia e indirizzando i cittadini, le imprese e ogni portatore di interesse verso un uso responsabile delle risorse naturali;
4) ad avviare rapidamente, nel contesto di costruzione della Strategia regionale di sviluppo sostenibile e del relativo forum, un momento di confronto tra amministrazioni e relativi enti strumentali, esperti e scienziati del clima, cittadini, associazioni imprenditoriali, agricole, sindacali e ambientaliste, studenti, che individui, in fase preventiva ai processi decisionali, le migliori soluzioni atte a ridurre il quadro emissivo di gas climalteranti e migliorare la resilienza del territorio coerentemente con le conclusioni del rapporto IPCC;
5) ad attivare un tavolo istituzionale tra Regione ed enti locali al fine di coordinare le azioni da intraprendere sul territorio, coerentemente alle strategie individuate, per mettere in atto a livello locale le opportune politiche di contrasto, mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico;
6) a individuare e dedicare nei documenti di bilancio e di programmazione del fabbisogno personale adeguate risorse economiche e umane per sostenere l'attività delle strutture regionali direttamente coinvolte nella definizione delle Strategie e delle azioni sopraindicate;
7) a riferire entro la fine dell'anno alla competente Commissione consiliare in merito ai risultati delle azioni finora intraprese e in particolare sull'avanzamento del tavolo di lavoro per lo sviluppo dell'obiettivo Carbon free e della strategia Fossil Fuel Free, e delle relative Linee guida di coordinamento e di attualizzazione dei vari Piani regionali correlati a tali tematiche, come ad esempio quelli in materia di qualità dell'aria, di energia, di trasporti.
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