Oggetto del Consiglio n. 895 del 18 settembre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 895/XV - Interrogazione a risposta immediata: "Notizie sull'apertura di nuove discariche per rifiuti speciali non urbani e non pericolosi in Valle d'Aosta".
Rini (Presidente) - Punto n. 3.02 all'ordine del giorno. La parola alla collega Pulz.
Pulz (ADU VDA) - Con questa interrogazione Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta vorrebbe richiamare l'attenzione della popolazione tutta sul fatto che il nostro territorio sembra essere destinato ad ospitare un vero e proprio sistema di discariche che sono nate a seguito di autorizzazioni per il conferimento degli inerti, ma che poi via via, grazie alle deroghe che sembrano un po' troppo facili - tanto che il nullaosta pare che a breve verrà denominato "nulla Aosta" -, da discariche per rifiuti speciali non urbani e non pericolosi succede che si ritrovino a poter accogliere anche rifiuti assimilabili e inerti che tuttavia hanno un contenuto di sostanze potenzialmente pericolose, soprattutto perché le reazioni chimiche fra i diversi elementi sono obiettivamente incontrollabili. È questa la storia della discarica privata di Pompiod, localizzata fra i comuni di Aymavilles e Jovencan, per cui oltre... anzi, proprio 1.132 cittadini, tra cui anche la sottoscritta - perché ben prima che politici siamo cittadini -, hanno manifestato vive preoccupazioni; petizione a partire dalla quale la III Commissione consiliare proprio ieri ha avviato l'iter delle analisi e delle audizioni. Un gruppo di Consiglieri ha presentato una mozione che ci permetterà - speriamo proprio in questo Consiglio, se esauriremo l'ordine del giorno - di approfondire il dibattito sulla questione. Ora ci giungono notizie altrettanto allarmanti da Issogne, dove la discarica non si trova in mezzo alle abitazioni e alle vigne, al deposito delle fontine, al sentiero naturalistico, alla riserva di pipistrelli come a Pompiod, ma è decisamente più vasta e vicina - finisco subito - al torrente di pregio Chalamy; sempre lui, poveretto, già sfruttato al massimo e per nulla rispettato com'è. Abbiamo presentato un'interpellanza specifica in proposito.
Noi quindi interroghiamo velocemente il Governo regionale al fine di sapere di quante altre discariche come quella di Pompiod, che dovrebbe appunto accogliere rifiuti speciali non urbani e forse non pericolosi, provenienti in gran parte da fuori Valle, l'Assessorato all'ambiente sta predisponendo l'apertura in Valle d'Aosta, a quante ha già dato la concessione.
Presidente - La parola all'Assessore Chatrian per la riposta.
Chatrian (AV) - Grazie, collega, perché ci dà la possibilità di fare un po' di chiarezza, soprattutto che sia alla portata di tutti quello che è stato fatto, che si sta facendo, ma principalmente quello che vorremmo fare. Prima di rispondere alla domanda c'è da precisare che ci sono discariche a titolarità privata e discariche a titolarità pubblica. La discarica di Pompiod è a titolarità privata e avremo modo, durante il sopralluogo, durante gli incontri con la Commissione e con i tecnici, e con la procedura amministrativa che è stata messa in campo a 360°, di entrare nel merito. Ieri abbiamo avuto le prime risposte per quanto riguarda i prelievi che sono stati fatti. La Regione, invece, è titolare della discarica di Pontey e non sta predisponendo alcuna nuova discarica.
Fatta questa piccola premessa, vorrei precisare e mettere in evidenza tre elementi: primo, la Regione, in quanto proprietaria della discarica per rifiuti speciali non pericolosi e inorganici di Pontey, ha posto un vincolo autorizzativo al ricevimento di rifiuti provenienti da altre regioni e dall'estero; secondo: i comuni in cui sono presenti discariche per rifiuti inerti a titolarità pubblica con i propri regolamenti di conferimento dei rifiuti hanno generalmente posto il vincolo di accettazione dei rifiuti prodotti solo nell'ambito del Comune titolare della discarica; terzo: le imprese private titolari delle discariche per i rifiuti inerti possono invece accettare provenienti anche da altre regioni purché compatibili con la tipologia di discarica autorizzata.
Per quanto concerne invece i rifiuti speciali, classificazioni in cui rientrano anche i rifiuti inerti, la normativa comunitaria prevede in via generale l'assimilazione degli stessi alle merci e di conseguenza vige una libera circolazione. Una Regione quindi non può vietare in via generale l'importazione da altre regioni di rifiuti speciali e neppure vietare l'importazione o l'esportazione di rifiuti speciali verso Paesi dell'Unione europea o terzi. Spero di aver risposto nel merito in maniera puntuale alla collega. Avremo modo - penso e spero - in maniera fattiva di informare il Comitato, la comunità, le comunità tutte di qual è il prosieguo, il modus operandi, soprattutto penso che la parte più importante sia quella della salvaguardia della salute e dell'ambiente della nostra comunità e dei nostri cittadini.
Presidente - La parola alla collega Pulz per la replica.
Pulz (ADU VDA) - Assessore, la sua risposta purtroppo non ci tranquillizza, anche se avremo modo di approfondire. Sappiamo bene di essere totalmente inseriti, anche in Valle d'Aosta, in un'economia di mercato che non guarda certo in faccia i cittadini e siamo altrettanto coscienti - anche la popolazione valdostana tutta dovrebbe diventarlo - che gli strumenti normativi di cui disponiamo non limitano a sufficienza il sistema delle autorizzazioni e ancor più delle deroghe, che alla fine vengono date nell'arbitrio, perché la gamma dei rifiuti è vastissima e il mondo delle sostanze pericolose immenso. La normativa attualmente si accontenta di un'autocertificazione da parte di chi conferisce nella discarica e il gestore, che ne è responsabile, chiede la documentazione e può fare controanalisi selezionando i materiali, perché è oggettivamente impossibile analizzarli tutti; in più, sappiamo che le analisi costano molto. La politica crediamo debba sapersi mettere nei panni dei cittadini, soprattutto di quelli che si sentono in difficoltà, perché altrimenti se ne allontaneranno.
Vorrei fare una proposta finale brevissima: visto che il pregiato messale meraviglioso degli Challant verrà poi ospitato nel castello di Issogne, perché non fare un biglietto di ingresso integrato per i turisti castello-discarica? Così potranno subito fruire dei due lati della medaglia e conoscere meglio la Valle d'Aosta!