Oggetto del Consiglio n. 883 del 25 luglio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 883/XV - Interpellanze: "Situazione dei pagamenti delle misure previste dal PSR 2014/2020 da parte di AGEA alle varie aziende agricole" e "Notizie in merito ai crediti vantati da aziende agricole relativi alle misure del PSR 2014-2020".
Farcoz (Président) - Points nos 22 et 36 à l'ordre du jour. Nous commençons par l'illustration du collègue Luboz.
Luboz (LEGA VDA) - Il y a quelques semaines on a parlé du triste phénomène du suicide dans cette Salle. Ce qui m'a fait beaucoup réfléchir c'est un message que j'ai reçu le soir même, un message de la part de quelqu'un qui n'avait pas mon numéro de téléphone, mais que j'ai connu ensuite. Il me disait (je vais le lire): "La ringrazio per l'attenzione che avete posto sul problema dei suicidi. Lei non immagina quante persone nel mio settore in cui lavoro (allevatori) sono sull'orlo di questa tragedia". Donc cela m'a fait beaucoup réfléchir et c'est pour cela qu'avec le collègue Gerandin nous avons bien cru de poser cette interpellation au Gouvernement, parce que je lis dans les actes du Conseil du 25 février 2016 les buts que le Gouvernement prévoyait pour le programme des aides à l'agriculture: "Si prevede di raggiungere i risultati che garantiscano la formazione di 500 agricoltori e operatori del settore, tra i quali un congruo numero di giovani agricoltori che consentano di arrivare al riconoscimento di indennità, premi agro-ambientali e premi per l'agricoltura biologica su circa il 90 percento della superficie agricola utilizzata in Valle, vale a dire su circa 50.000 ettari di territorio, che possa permettere a 650 allevatori circa di accedere alle misure per il benessere animale, diano avvio a circa 20 progetti di cooperazione per lo sviluppo delle filiere del turismo nelle zone rurali valorizzando la qualità dei prodotti agricoli, e sostenendo la raccolta e l'utilizzo delle biomasse agricole forestali. Possono consentire a circa 500 aziende, compresi evidentemente i giovani agricoltori, di migliorare la loro competitività essendo state identificate quale target di riferimento nell'ambito della potenziale crescita aziendale".
Sono state date delle cifre, sono stati fatti dei numeri e, tornando anche a quanto mi era stato riferito dall'autore del messaggio che mi è stato inviato, avendolo incontrato, si parla di diverse decine di migliaia di euro, se non addirittura di centinaia di migliaia di euro che questi agricoltori allevatori vantano come credito nei confronti della Regione per il tramite del PSR. Ora, se ne sentono di ogni colore e di ogni tipo: dalla difficoltà di connessioni informatiche tra i sistemi regionali e il sistema dell'AGEA, alle difficoltà dell'organico in carico all'AREA regionale che, se non erro, sono gran parte impiegati forestali.
A mio giudizio è compito nostro chiedere ragguagli precisi all'Amministrazione e al Governo regionale rispetto a quante sono le aziende che vantano ancora crediti in termini assoluti e in termini percentuali; se si immagina che da qua a fine 2019 questi contributi possano essere erogati e quali sono le misure che l'Amministrazione intende mettere in campo per evitare che nel prossimo PSR 2021/2028 possono essere evitati problemi di livello informatico.
Président - La parole au collègue Gerandin.
Gerandin (MOUV') - Le richieste che vengono poste in questa iniziativa diciamo che sono le stesse della precedente. Avremmo anche potuto firmare tutti la stessa ma, essendo davvero una questione molto delicata, l'abbiamo fatto proprio per poterle dare eventualmente un po' più di tempo per dare un'informazione, perché io penso che in questo momento sia interessante e opportuno "informare".
Che il mondo agricolo sia in difficoltà lo diciamo regolarmente in ogni iniziativa; lo dicono in ogni riunione, in ogni contesto in cui ci sono persone del mondo agricolo che sparlano e parlano anche tra di loro. Forse ora è davvero giunto il momento di fare un po' il punto della situazione in considerazione del fatto che comunque ci avviamo verso la fine del settennio del PSR. Vengono chiesti una serie di dati e, per la verità, devo dire che alcuni di questi li ho già avuti aggiornati all'11 di maggio. Però io penso e noi pensiamo che sia corretto che il mondo agricolo sia informato sulle oggettive difficoltà, sulle prospettive con cui ci avvieremo a chiudere questo settennio di collaborazione purtroppo difficile con AGEA. È indiscutibile la cosa, perché in questo momento noi paghiamo una serie di criticità derivanti sicuramente dalla complessità del nostro PSR, ma anche legate alla difficoltà - noi come altre Regioni, per la carità, non è che siamo l'unico caso - di rapportarci con AGEA.
Detto questo, volevamo anche capire se c'erano per caso alcune misure che rischiavano magari di andare incontro a qualche disimpegno legato soprattutto alle annualità pregresse. Pare comunque che alcune percentuali debbano essere rispettate entro fine 2019, per cui era interessante - e torno a dirlo - dare questo tipo di informazione, perché è un mondo in grande sofferenza e fino ad oggi anche tutti coloro che hanno comunque delle annualità pregresse da percepire sono convinti che prima o poi queste risorse arriveranno. Volevo capire la tempistica e se possiamo ancora tranquillizzarli in merito.
Président - La parole à l'Assesseur Viérin pour la réponse.
Viérin (AV) - Merci aux collègues qui nous donnent la possibilité de faire un peu le point de la situation, comme on l'a fait par ailleurs dans quelques séances du Conseil, mais peut-être il est fondamental... bien sûr, il est fondamental d'avoir une situation mise à jour, car le travail qui a été mis en place ces derniers mois est un travail qui chaque semaine est en évolution, donc il est juste qu'il soit en quelque sorte porté à l'attention.
Je crois que les prémisses de l'exposition du collègue Luboz sont des prémisses desquelles nous sommes tous profondément conscients. Le message que le collègue Luboz a reçu fait partie des messages que malheureusement nous recevons et nous avons reçus pendant toutes ces années, car à l'intérieur de cette Salle nous avons fait des batailles pour l'agriculture, on les a faites quand on était à l'opposition et on les a faites quand on a eu la possibilité de gérer le dossier de l'agriculture.
Le collègue Gerandin, comme d'autres collègues, a eu aussi une période de permanence à l'Assessorat et il connaît très bien les difficultés qu'il y a. Cela c'est pour dire que c'est un monde qui a besoin de soutien, d'aide. Je vous assure que nous mettons des énergies pour soutenir ce domaine et pour résoudre les problèmes. Souvent ce ne sont pas des problèmes de ressort de la Région, des Administrateurs, mais ce sont des problèmes dérivants de Rome, qui ont eu des complications et que malheureusement même pas ceux qui sont à Rome, même depuis une année, sont encore aujourd'hui capables de résoudre.
Credo sia giusto parlare di questo tema, in quest'Aula, e che sia anche giusto dire che la programmazione che c'è stata in questi sette anni dal punto di vista dell'impostazione ha avuto effetti disastrosi, proprio per il meccanismo, non in tutto il comparto agricolo, ma per quello che riguarda il riconoscimento dei premi a superficie, il riconoscimento di tutto ciò che i Fondi europei dovevano dare alle aziende che ne avevano diritto attraverso i PSR nazionali e regionali. Tante problematiche si sono sviluppate negli anni. Ognuno di noi - lo dicevo in premessa - ha avuto l'onere e l'onore di gestire l'Assessorato e quindi le deleghe per un pezzo di cammino ma, al di là di chi ha gestito, è giusto anche soprattutto ricordare i dati. Arriverò ai dati, che sono medesimi, quindi per quanto concerne la prima domanda fornirò delle tabelle puntuali in modo che ci sia, misura per misura, lo stato di avanzamento attualizzato; risponderò invece puntualmente sulle percentuali, sull'avanzamento, per cui vedremo pure i dati a livello generale. Avrete quindi il dettaglio, ma anche la questione generale.
Dico questo perché si sta parlando tanto in questi giorni di riforma di AGEA. Il vero problema fu in allora - credo di rappresentare un qualcosa di cui abbiamo già parlato -, quando si scelse di non aderire al fatto di avere un ente pagatore regionale, quella fu una delle prime questioni che, a mio modesto parere, non hanno fatto funzionare il tutto. Avevo avuto modo anche di confrontarmi con i funzionari che avevano lavorato all'epoca e loro mi avevano detto che c'erano due ipotesi. Si optò per aderire al sistema nazionale di AGEA, cosa che, col senno di poi... non entro nel merito di chi fece la scelta all'epoca, ma il fatto di non avere un ente regionale che conosce più da punto di vista della prossimità... tante volte i pagamenti non arrivano perché le fotointerpretazioni aeree non sanno distinguere un prato da un pascolo poiché ci sono problemi informatici, che tra l'altro i nostri informatici regionali stanno risolvendo per conto di AGEA nazionale. Dicevo che anche a livello nazionale siamo alla farsa, perché si parla di riforma di AGEA. Il decreto del Consiglio dei Ministri, lo schema di riforma - ho tutta la documentazione - è già stato rivisto dai tecnici, i quali dicono: "C'è un eccesso di delega, non si capisce bene". Noi abbiamo mandato tutte le nostre osservazioni e siamo stati in videoconferenza. Morale della favola: pare che si voglia andare... il direttore sarà in scadenza a settembre, c'è già il bando, peraltro uno dei responsabili del Ministero è tra i papabili, quindi ci sarà un ulteriore cambio in AGEA. Da quello che ci stanno dicendo, hanno intenzione di impostare un ulteriore passaggio ministeriale, come avveniva una volta, ci sarebbe un passaggio ministeriale che poi si interfaccia con AGEA; quindi, secondo noi, tale questione potrebbe ancora complicare ulteriormente la prossimità.
Partendo da quella scelta e da ciò che è stato fatto per tamponare gli errori di un ente che non riusciva a pagare puntualmente con problemi tecnici, che cosa è stato fatto? Perché è giusto anche ricordarlo. Dirò e ricorderò che nel 2017, ma già in precedenza, erano state messe in campo delle misure. Noi, come Amministrazione regionale, abbiamo anticipato le somme dovute da altri enti assumendoci anche le responsabilità in quest'Aula - chi c'era lo sa benissimo -, andando a mettere risorse regionali e prorogando poi i termini perché non arrivavano, riprorogando con tutta una serie di situazioni che anche oggi in AREA esistono, poiché ci sono cifre considerevoli, e potremmo anche parlarne, di persone che non hanno la possibilità di restituire gli anticipi avuti, quindi abbiamo cercato pure di procedere senza andare a infierire ulteriormente su una situazione che è già difficile. Io non voglio ripercorrere tutti i passaggi, però è giusto anche ricordare - e parleremo poi di nuova programmazione -, partendo da questa impostazione, passando da ciò che la Regione ha dovuto fare in termini di sostituzione rispetto ad un altro ente, che oggi abbiamo una situazione sicuramente migliorata rispetto al passato. Pertanto nelle tabelle che vi fornirò ci sono gli andamenti dall'avanzamento generale del PSR 2014/2020 diviso per misure, il numero dei beneficiari e la percentuale di avanzamento. Per le misure a superficie a capo vi sono una serie di tabelle che indicano lo stato di avanzamento per la singola campagna, una tabella dedicata specificatamente alla Misura 11, misura per cui, Consigliere Gerandin, rispetto all'ultima seduta, si è avverato quello che avevamo detto: il calcolo era andato in porto in quei giorni, quindi è stata aperta e si stanno caricando le domande. Rispondo ai quesiti e poi tornerò a qualche considerazione generale.
Allo stato attuale la quota FEASR effettivamente erogata, sommata a quella anticipata dall'Unione europea a titolo di prefinanziamento, che è quel 3 percento, raggiunge il 93,7 percento. Nel male la situazione valdostana è quindi una situazione molto buona, anche rispetto alle altre Regioni, e arriverò a ciò che si è sbloccato in questo periodo, perché dai dati, come sempre, si arriva poi alle soluzioni e non solo alle enunciazioni di principio. Questo 93,7 percento è quella soglia di stabilità per il 2019, il cosiddetto "disimpegno automatico" che il collega Gerandin ricordava. Si ritiene quindi - e questo l'abbiamo visto con i tecnici - che l'erogazione regolare degli aiuti si sia ottenuta grazie alla fattiva e costante collaborazione con AGEA; grazie al nostro lavoro di supporto ad AGEA, abbiamo ottenuto anche una risorsa finanziata da loro, ma è fondamentale oggi in AGEA, che ci fa da palo fisso, come si suol dire, in loco, che si consenta il raggiungimento della quota FEASR impegnata sul bilancio UE a favore del PSR regionale. Non c'è quindi questo pezzo che avrebbe ancora ulteriormente inficiato.
Terza domanda e quindi terza risposta: le azioni messe in campo. Le azioni messe in campo dall'Assessorato e da AREA - in qualità di ente istruttore, come si diceva - per sbloccare la complessa situazione si sviluppano intanto in un tavolo di confronto permanente con i CAA e con le categorie. Ormai siamo arrivati alla risoluzione puntuale di ogni caso, quindi ogni casistica viene presa in capo, viene analizzata dai tecnici, si prova se si va a risoluzione informatica del tutto, dove ci sono le anomalie, quali sono le anomalie e, risolte le anomalie sulle vecchie annualità, risolta l'annualità, si sblocca l'annualità successiva, si conguagliano gli anticipi che noi abbiamo dato, ci sono anche stati gli anticipi delle categorie e si va ad arrivare a regime. C'è il confronto giornaliero con AGEA, nel senso che noi abbiamo messo i nostri quotidianamente al telefono, via mail, a continuare puntualmente su ogni pratica. È chiaro che tale sistema non può continuare ad essere così e ne abbiamo parlato col collega Gerandin nelle ultime sedute. Bisogna che cambiamo lo schema, questo tanto per anticipare, perché non penso che oggi parleremo di certe cose. Però noi accettiamo volentieri il fatto e abbiamo già contattato gli amici piemontesi. A inizio agosto - poi ne parleremo -, come dicevamo su altri temi, siamo qui. Abbiamo già un incontro con i tecnici del Piemonte, triangolando anche con la Liguria per vedere i costi, la fattibilità. Abbiamo la Regione Sardegna che si è sganciata dal sistema AGEA e che ha fatto un proprio ente. Però noi, con gli accordi di prossimità, che non abbiamo fatto solo in campo turistico... ci sono delle triangolazioni con delle grandi affinità che abbiamo con la Regione Liguria e anche con la Regione Piemonte, in particolare con il Presidente Cirio, che è stato molto vicino al mondo agricolo valdostano e ho avuto modo di conoscerlo durante i 50 anni della DOC di Carema. Abbiamo lavorato su tanti dossier, soprattutto in campo rurale, quindi c'è una possibilità oggi di avere una triangolazione per vedere di arrivare almeno su queste tre Regioni ad avere una autonomia. È chiaro che - lo dico qui e ne ho parlato con i funzionari - non è che il sistema Piemonte, ereditando le problematiche della Valle d'Aosta, faccia "un affare", però, se c'è la volontà di tutti assieme per cercare di risolvere senza continuare ad implicare complicazioni che già esistono a livello nazionale, questa può essere una possibilità. Poi la valutiamo, magari la scartiamo, però almeno diciamo che percorriamo ogni strada per cercare di cambiare lo schema, perché tutti noi siamo qui o siamo stati qui o lavoreremo per risolvere i problemi dell'agricoltura, ma più che fare certe cose... finché sono norme regionali, come quella sulla monticazione che abbiamo messo in campo... Se l'Europa accetta con la notifica che abbiamo avuto, metteremo fondi nostri e lì siamo autonomi nel poter decidere; le procedure sul PSR non dipendono da noi, purtroppo. Questo ci dovrà essere di monito per la costruzione del nuovo PSR, però anche lì, a livello di negoziazione con le Regioni, c'è un sistema che porta a voler centralizzare più che decentrare il tutto. Credo che il messaggio che cerchiamo di veicolare fra tutti, assieme alle altre Regioni - perché non è solo la posizione della Valle d'Aosta -, è chiedere un decentramento dell'avanzamento e della possibilità di modulare il PSR.
Parlavo di confronto giornaliero, di una risorsa dedicata e attivata grazie all'integrazione della convenzione tra noi e AGEA finanziata con la Misura 20, di incontri bilaterali di natura prettamente tecnica con cadenza che sono codificati e la condivisione con AGEA e l'implementazione di specifiche procedure per la gestione di casistiche particolari, come dicevo puntualmente ogni caso, del supporto tecnico alle aziende per l'analisi dettagliata dello stato delle domande mediante il Front Office. Abbiamo attivato questo Front Office, c'è l'appuntamento, preventivamente l'utente chiama anche per dare la possibilità di prepararsi. C'è anche una riforma del personale in AREA.
Il collega Luboz sottolineava le difficoltà. Abbiamo approvato la nuova pianta organica qualche settimana fa, in Giunta. Abbiamo revisionato per avere più "D" qualificati, poiché le graduatorie dei "D" erano esaurite. Adesso con i Centri per l'impiego si è attivava una procedura per poter avere del personale ulteriormente qualificato. Non che quello che c'è non sia qualificato, però c'è una sproporzione fra figure e mansioni, per capirci.
Nelle azioni - è questo il dato importante - del primo semestre 2019 sono state sbloccate 1.000 domande relative alle annualità 2015-2016-2017 che erano condizionate da molteplici anomalie, come dicevo. L'importo complessivamente è stato di quasi 3.000.000 di euro. Ad oggi la percentuale di pagamento - importo pagato e importo richiesto per annualità - ha raggiunto l'81 percento sul 2015, il 74 percento sul 2016 e il 72 percento sul 2017. Per il 2018 la Misura 10.1.4 e la 14 sono state istruite con modalità automatizzate ed entro l'estate dovrebbe concludersi la procedura automatizzata per le altre misure. È chiaro che il dato negativo ma positivo, cioè di chi oggi è in difficoltà, è ricompreso in quella percentuale mancante. Non è possibile che uno debba ancora prendere dei fondi di un'annualità del 2015, del 2016 o del 2017 ed è quello che abbiamo detto incontrando le categorie: AREV, Mouvement Montagne, i CAA, perché oltretutto poi ad un certo punto sulla PAC c'erano stati gli errori anche dei CAA. I CAA non avevano fatto le domande in modo corretto. In un emendamento della finanziaria dello Stato dell'anno scorso c'erano quindi quei famosi 20 milioni che andavano a compensare quell'errore, perché sulla PAC quando tu sbagli la prima annualità sei penalizzato, soprattutto se carichi male la domanda sei penalizzato per tutte le annualità.
Voglio dire che non è possibile che delle annualità pregresse continuino a non essere risolte. Allora abbiamo concordato e detto che, da qua all'autunno - era parte dell'iniziativa, ne ho letto una parte -, che con le categorie ci sarà... non lo intendiamo in senso esteso, ma ci faremo poi interpreti attraverso le categorie e veicoleremo i messaggi puntuali, affinché ci sia una disamina puntuale di tutte le domande evase, di quelle non evase, di quelle che hanno una possibilità di essere evase in modo certo e, per chi ha problematiche che non possono essere risolte in quel caso, piuttosto ci mettiamo tutti assieme e andiamo a vedere le responsabilità dove sono, di chi sono e perché queste pratiche non possono essere risolte, come per ogni problema che ci insegnavano a scuola. Se c'è un problema, c'è una soluzione, altrimenti è una tragedia.
Allora, se gli allevatori e gli agricoltori hanno un diritto di fondi che devono arrivare per il tramite di AGEA e devono arrivare in modo puntuale... ci può essere un ritardo, ma di questo ritardo intanto chi ne paga le responsabilità? Se ci sono delle responsabilità, andremo ad accertarle, e questo ve lo dico con la piena convinzione. L'ho detto quattro mesi fa alle associazioni, perché non è possibile che, per colpa dell'amministrazione in generale - anche se non fosse responsabilità del singolo o dell'Amministrazione regionale, di chiunque sia la responsabilità - è chiaro che quelle categorie dovranno essere tutelate. Piuttosto si agisce tutti assieme e si andrà a vedere puntualmente caso per caso.
Ripeto: l'Amministrazione ha dato volentieri gli anticipi, ha cercato di fare tutto il possibile, ma dopo un certo limite bisogna che questo problema si risolva. Sottolineo il prezioso lavoro della Direttrice dell'AREA VdA e di tutto lo staff dell'Assessorato, perché abbiamo uno staff competente, di persone che tra l'altro hanno capacità informatiche, tecniche, che stanno costruendo un PSR, che si stanno occupando di consorzi, di nuova programmazione, che gestiscono i rapporti con AGEA e con Roma, tant'è che nel piano di dimensionamento abbiamo chiesto e ottenuto dal personale che ci sia una casella dirigenziale in più all'interno dell'Assessorato sul 2019 nella riorganizzazione, una casella, una struttura dirigenziale che si occuperà di consorzi e acque, in modo da sgravare quel pezzo dove chi oggi sta lavorando su questi dossier e sul nuovo PSR si possa dedicare interamente a questo. La costruzione del nuovo PSR sarà fondamentale nell'evitare che ciò che è stato fatto all'epoca, quando eravamo lì a fare le battaglie dicendo che certe cose poi si sarebbero realizzate, non si ripetano.
Questo per dire che c'è la volontà di fare fronte comune, dato che a volte, con i colleghi, quando interveniamo, diciamo che qui non stiamo neanche più a dire cosa si doveva o si poteva fare. Lo diciamo per ripercorrere un percorso, dopodiché bisogna prendere gli ultimi casi che non sono risolti... sono un centinaio? Adesso cercheremo di quantificarli, ma stiamo cercando di andare perché abbiamo ancora speranza - e sta arrivando - che i casi si risolvano. Sulla PAC non avevamo quasi più speranze e in questi ultimi mesi la PAC si è risolta, persino nei casi più difficili. In queste settimane sono arrivate le erogazioni e sono anche abbastanza esose. Poi bisognerà rimettere nel nuovo PSR un equilibrio fra chi è proprietario di alpeggio e chi invece montica, perché la monticazione è un costo e deve essere un sostegno per chi non ha l'alpeggio e deve monticare; ha un costo, perché poi nella filiera l'avete audito in Commissione, avete visto il lavoro puntuale che stiamo facendo: è inaccettabile che il prezzo del latte sia 0,55 - faccio un esempio, non è tanto più alto -, che è il costo all'acquisto o alla vendita, e che 0,70 sia il costo di produzione! È come se un muratore andasse ad acquistare un mattone a 0,70 e lo ripiazza a 0,55... non può vivere!
Questo per dire che stiamo gestendo il settore e che puntualmente cerchiamo di portarlo avanti in sinergia con le categorie, stiamo dedicando tutte le nostre energie perché sappiamo che è una priorità. La variazione che abbiamo approvato ieri - i colleghi lo hanno sottolineato, in particolare il collega Testolin, ma anche altri - è andata prioritariamente sul comparto agricolo e su quello sociosanitario, perché sono le nostre priorità.
Dalle ore 17:48 riassume la presidenza la Presidente Emily Rini.
Rini (Presidente) - La parola al collega Gerandin per la replica.
Gerandin (MOUV') - Grazie Assessore. È un problema molto delicato, è una situazione che ormai si protrae da più anni e le difficoltà ci sono. Ribadisco che è stato molto opportuno che lei abbia avuto 20 minuti per spiegare un po' anche la situazione di prospettiva. Che siamo sulla soglia per evitare i disimpegni penso che sia una buona notizia, anche perché magari a volte filtrano informazioni che possono preoccupare e quant'altro. È ottimo il discorso di dire: "Potenziamo le figure un po' più apicali per quello che riguarda AREA", perché abbiamo dell'ottimo personale, ma mancano un po' le strutture più apicali e quelle che, in questo momento, dovrebbero in parte aiutare il lavoro molto difficile di chi dirige AREA. La ringrazio per aver in parte risposto o comunque per aver già dato una risposta a quella mozione, poiché difficilmente riusciremo a discuterla. Il fatto di avere comunque recepito un po' l'indicazione che avevamo dato, già con l'iniziativa precedente e poi con questa mozione, di prendere contatto con ARPEA Piemonte... come dire, si prende contatto, si verifica, ma poi bisogna capire se ci sono le condizioni e quali sono. È però opportuno dare un segnale. Io penso che il mondo agricolo, come è stato detto in precedenza da me e da chi mi ha preceduto, ma sicuramente anche lei, in questo momento vuole provare almeno a percorrere altre strade.
Lei ha parlato di questo cambio del Direttore di AGEA, ma al di là di tutto penso che ci siano altre problematiche ancora per quanto riguarda AGEA. Comunque sappiamo che c'è in itinere un appalto sulle nuove società informatiche ma, torno a dire, cambiando ancora le società informatiche di AGEA che già in questo momento non riescono a dare delle risposte, immagino cosa succederà se andiamo ancora a cambiarle, peggioreremo ancora la situazione, almeno come risposta immediata! Lei non lo ha citato, ma lo cito io, proprio perché mi pare opportuno: in assestamento di bilancio c'è un articolo in cui abbiamo prorogato gli anticipi per coloro che non avevano ancora percepito i trasferimenti, quelli anticipati a suo tempo; una parte di persone che avevano percepito giustamente hanno restituito, ma c'è una parte di queste che di quegli anticipi non ha "beccato" assolutamente niente, per cui sono state riprorogate le risorse dei fondi di rotazione. Magari il numero delle aziende non sarà così grande, ma rimane una situazione di oggettiva difficoltà.
Lei ha citato un po' le percentuali, e io vorrei citare anche i numeri: noi sul 2015 abbiamo ancora circa 3 milioni da liquidare, nel 2016 oltre 4 milioni, 5 milioni e mezzo nel 2017 e oltre 11 milioni nel 2018. Sono risorse sulle quali comunque il mondo agricolo ci conta, ci conta. Proprio in quell'ottica, per dare quell'informazione corretta, prendo con positività un'altra delle richieste oggetto della mozione, vale a dire quella di fare in autunno il punto della situazione in merito all'esame di tutte le domande, evase e non evase. Giustamente l'Assessore ha sottolineato anche... forse diremo per la prima volta perché alcune non potranno essere risolte, perché bisognerà prima o poi affrontare questo passaggio non facile.
Accolgo con favore il fatto che, laddove l'errore non è stato chiaramente dell'agricoltore dell'azienda, l'Amministrazione regionale dovrà essere a sostegno per avviare quelle azioni a tutela di chi ne aveva diritto e che, per errori non derivanti dall'azienda, ma a volte da programmi o da complicazioni non riguardanti l'azienda, possa avere qualcuno a fianco che lo tuteli.
Presidente - La parola al collega Luboz per la replica.
Luboz (LEGA VDA) - Due considerazioni soltanto, anche da parte mia. Ringrazio il collega Gerandin, con cui abbiamo voluto condividere questa interpellanza, e ringrazio l'Assessore per le puntuali risposte.
Crediamo che il sostegno e il conforto espresso al mondo dell'agricoltura debba essere trasversale, non ha colori politici, perché sicuramente l'agricoltura è funzionale al nostro territorio, è funzionale al turismo. Se la Valle d'Aosta è più bella, più coltivata e più verde, ne traiamo beneficio tutti quanti. Ricordiamo che chi compie questa attività lo fa 365 giorni all'anno, con orari che a noi sono spesso sconosciuti.
Mi viene da riflettere che spesso queste persone, coloro che vivono il mondo dell'agricoltura, hanno difficoltà, vivono con insofferenza ed avversione il rispetto di norme e codici che spesso vanno ad aggravare la loro attività. Poco tempo fa ho parlato con gente che vive di agricoltura: si ritrovano a riempire moduli per il semplice passaggio del bestiame da padre a figlio o per l'aggiornamento di codici di immatricolazione dei veicoli. A mio giudizio bisogna veramente cercare di stare accanto a queste aziende, per il loro futuro stesso, ma anche del sistema Valle d'Aosta nella sua interezza.