Oggetto del Consiglio n. 805 del 10 luglio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 805/XV - Interpellanza: "Atto di proroga dei componenti delle commissioni mediche per l'accertamento dell'invalidità civile, dell'handicap e delle condizioni di disabilità".
Distort (Presidente) - Punto 9.02 all'ordine del giorno. Per l'esposizione, la parola al proponente, collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Questa interpellanza si pone quale obiettivo quello di fare chiarezza su un atto che non eccedo nel definire oscuro e su cui molti hanno taciuto o sorvolato. Stiamo parlando, come già letto e consegnato, dell'individuazione dei componenti di commissioni medico-collegiali per l'accertamento dell'invalidità civile. Con la delibera di Giunta n. 1352 del 20 settembre 2013 era stato pubblicato l'avviso per il rinnovo della stessa commissione. Questa commissione - lo dico a beneficio di coloro che ascoltano e che magari non sono eccessivamente ferrati su queste procedure - è quella che accerta l'invalidità civile, l'handicap e le condizioni di disabilità e che quindi stabilisce punteggi e titoli per le categorie protette, per le pensioni di invalidità, per l'accompagnamento e per tanto altro ancora. Questa delibera aveva un bando allegato, in cui, fra le altre cose, possiamo leggere un dato molto interessante: all'articolo 2, comma 1, viene stabilito che le nomine avranno durata dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016 e soprattutto che le commissioni non saranno automaticamente rinnovabili, questo significa che le suddette commissioni scadevano il 31 dicembre 2016 e che necessitavano di uno specifico atto sia per rinnovarle, sia anche soltanto per prorogarle, pena la validità di quanto deliberato da queste commissioni ovviamente. Come tutti sappiamo, il 22 marzo 2019 è stato deliberato, con la DGR n. 355, il nuovo bando e questo prevedeva l'inizio del funzionamento delle commissioni per il 1° giugno 2019 e la loro scadenza per il 1° luglio 2022. Guarda caso, qui non è stata inserita la clausola che non prevede l'automatico rinnovamento delle commissioni, ma è stata cancellata in toto, lasciando così nel limbo l'effettiva durata, anche se, a rigor di logica, se una commissione scade un giorno specifico, appare palese che il giorno successivo non possa più essere legittimata a deliberare.
Detto questo, veniamo al cuore del problema: tramite gli uffici ho richiesto di avere la delibera di proroga delle vecchie commissioni, perché è evidente che dal 1° gennaio 2017 al 31 maggio 2019, ovvero due anni e sei mesi dopo la scadenza delle suddette commissioni, se non possono essere automaticamente rinnovate, debba esserci un atto di proroga. Non so se questo sarà un coup de théâtre o se invece arriverà un atto che, in effetti, ci confermi invece che erano state prorogate, ma gli uffici del Consiglio da me incaricati - ho la risposta via mail - non hanno ritrovato alcun provvedimento di proroga. Nella certezza che questo mistero quindi possa essere prontamente risolto e la proroga ritrovata, le chiedo se effettivamente sia stato emanato un atto di proroga dei componenti delle commissioni mediche previste dalla legge regionale 7 giugno 1999, n. 11, preposte all'accertamento dell'invalidità civile e dell'handicap, ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e delle condizioni di disabilità ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68 e, in caso negativo, quali siano le motivazioni alla base di tale proroga, senza alcun atto a supporto della stessa.
Presidente - Per la risposta da parte del Governo, la parola all'Assessore Baccega.
Baccega (UV) - Mi auguro di riuscire a fare chiarezza. Non c'è nessun lato oscuro. Forse qualche omissione c'è stata, ma di fatto direi che le commissioni sono state rinnovate in passato mano a mano che scadevano, quindi in tempi diversi l'una dall'altra. Infatti la deliberazione che lei cita - la n. 1532 del 29 settembre 2013 - è riferita al rinnovo della commissione medica Aosta 2, la cui scadenza naturale sarebbe stata appunto al 31 dicembre 2016. Ognuna delle dieci commissioni attive aveva una scadenza naturale differente. La decisione di procedere al rinnovo di tutte le commissioni attraverso l'avvio di un'unica procedura, allineando di fatto tutte le scadenze alla data dello scadere della Commissione di istanza relativa al "ricorso Sordi" (di cui l'ultima era scaduta era il 19 aprile 2019), è stata dettata dalla necessità di rispettare il carattere cogente del principio di rotazione degli incarichi dei componenti delle commissioni stesse. Secondo le indicazioni del piano nazionale anticorruzione è un dato di fatto che la rotazione dei componenti delle commissioni è da considerarsi misura organizzativa preventiva, finalizzata a limitare il consolidarsi di relazioni che possano alimentare dinamiche improprie della gestione amministrativa, conseguenti alla permanenza nel tempo di determinati dipendenti o incarichi nel medesimo ruolo o funzione. Dunque era importante e fondamentale questo percorso e andava sicuramente rispettato. Come, in effetti, si sarebbe potuta consentire la rotazione se i componenti delle altre commissioni che erano in carica in una commissione non potevano presentare la domanda per la commissione in rinnovo, se non dando l'autorizzazione al rinnovo sulla stessa. Quindi veniva meno sicuramente il principio della rotazione.
La decisione di procedere a un unico avviso delle motivazioni che avevano determinato tale scelta amministrativa e della conseguente proroga dell'incarico è stata data ad ogni componente effettivo e supplente delle dieci commissioni attraverso una nota raccomandata con ricevuta di ritorno, protocollo n. 34729 del 6 novembre 2017. Non è un atto pubblico, ma è una comunicazione che gli uffici hanno inoltrato a tutti i componenti delle dieci commissioni. Prima di tale nota l'ufficio aveva incontrato, nel mese di giugno 2016, tutti i presidenti delle dieci commissioni condividendo la proposta di procedere allo scadere della Commissione "ricorso Sordi" sopraricordata. Un rinnovo di tutte le commissioni in modo univoco attraverso un unico avviso. Gli uffici dicono che nessuno di essi, in tale occasione, aveva espresso dubbi o contestazioni aderendo a quanto proposto dall'ufficio. Questo mi sono trovato. Nel frattempo comunico che i tre decreti che sono stati trasmessi al Presidente della Giunta per la firma e che sono stati firmati riguardano le Commissioni Aosta 1, Aosta 2 e Aosta 5, le quali potranno cominciare a lavorare. Per quanto concerne le altre due Commissioni, c'è una situazione di stand-by in quanto ci sono delle rinunce e mancano alcune firme di accettazione perché alcuni medici sono in vacanza.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Assessore, io apprezzo il suo tentativo di cercare di coprire tutta una serie di manchevolezze del passato, che ovviamente non ricadono in capo a lei, Assessore - questo voglio assolutamente dirlo, anzi lei ha proceduto al rinnovo delle commissioni e di questo le va dato atto -, però io non posso accontentarmi del fatto che una Pubblica Amministrazione, che dovrebbe fare, anzi che fa un avviso pubblico di selezione, dica che le commissioni sono state rinnovate con una comunicazione ai diretti interessati, una comunicazione privata. Queste sono commissioni pubbliche e per essere prorogate... e ripeto quanto scritto all'articolo 2, "Durata e compensi", dell'avviso di selezione del 20 settembre 2013, viene scritto: "le nomine effettuate a seguito del presente avviso avranno durata dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016 e non saranno automaticamente rinnovabili". Significa che, per rinnovarle, c'è bisogno di un atto pubblico, non si deve mandare una raccomandata al diretto interessato della commissione dicendo: "sei prorogato fino a...". Mi pare evidente che quanto deciso dalle commissioni - e mi spiace doverlo dire - durante i due anni e mezzo di proroga, che nessuno ha mai deliberato, è a forte rischio di essere invalidato. Immagini lei una commissione che lavora senza avere la legittimità di farlo, senza un atto di proroga ufficiale da parte della Pubblica Amministrazione.
Mi pare che siamo di fronte a una sesquipedale violazione delle norme che regolano la nostra istituzione, anche perché, Assessore, anche qui le faccio un appunto: le non ha fatto altro che ripetere - ma so che non lo dice perché l'ha scritto lei, ma perché glielo hanno comunicato gli uffici - quanto era già stato balbettato in passato, ovvero "per il principio di rotazione dobbiamo aspettare che finiscano tutte le commissioni". Scusate, ma non è chi sta nella commissione 1 deve andare nella commissione 2, di professionisti che possono partecipare alle commissioni ce ne sono tanti, quindi non è che io devo dire: "fino a quando non è esaurita l'una, non posso far partecipare all'altra". Di professionisti, di medici che possono partecipare alle commissioni ce ne sono tanti, quindi se io voglio rinnovare, faccio un avviso pubblico e chi vuole partecipare partecipa, non aspetto che scada una e poi che scada l'altra. Io trovo molto grave che si giustifichi questa mancanza, trovo che anche soltanto l'idea di vedere comunicare ai diretti interessati - "tu sei prorogato fino a..." - senza darne pubblico avviso sia decisamente foriera di problemi.
Io, Assessore, la prego di fare chiarezza, la prego, eventualmente, di aprire anche un'inchiesta interna per comprendere quali sono state le responsabilità. Si sono succeduti diversi Assessori alla sanità, tra cui il Presidente che le siede a fianco e che era in carica, mi pare, proprio quando ci fu la scadenza delle commissioni originarie e da allora non si sa più nulla. Su questo punto chiaramente io non lascerò cadere tutto nel vuoto, ma su questo faremo numerosi approfondimenti. Mi spiace davvero prendere atto del fatto che qualcuno forse ha inteso che la Pubblica Amministrazione fosse cosa a sé e non invece di tutti i cittadini.
Dalle ore 10:20 riassume la presidenza la Presidente Rini.