Oggetto del Consiglio n. 540 del 3 aprile 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 540/XV - Reiezione di mozione: "Impegno per l'attuazione del nuovo piano per la gestione delle liste d'attesa".
Distort (Presidente) - Punto n. 6 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola la proponente, la Consigliera Russo.
Russo (M5S) - In questa mozione parliamo del problema della gestione delle liste di attesa, che caratterizza molte Regioni italiane e anche la nostra. In particolare trattiamo il piano nazionale di governo delle liste d'attesa per il triennio 2019-2021 approvato a fine febbraio 2019, che costituisce un impegno comune del Governo, delle Regioni e delle Province autonome che convengono su azioni complesse e articolate per gestire il problema delle liste di attesa, partendo da due principi fondamentali: la promozione del principio di appropriatezza delle prestazioni sanitarie, la garanzia dell'equità di accesso alle prestazioni sanitarie. Il piano mira a individuare strumenti e modi di collaborazione tra tutti gli attori del sistema, sia quelli operanti sul versante della prescrizione delle prestazioni sanitarie, sia quelli impegnati nella concreta presa in carico dei pazienti. Viene inoltre dato particolare rilievo alla gestione integrata dell'assistenza per pazienti cronici nell'ambito delle cure primarie attraverso l'attuazione e la gestione programmata dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali. La presa in carico globale del paziente cronico rappresenta un fattore fondamentale per una riorganizzazione all'interno delle strutture sanitarie finalizzata a una programmazione più efficace di tutte le prestazioni sanitarie. Per la piena attuazione del piano, verrà istituito l'Osservatorio nazionale sulle liste di attesa, composto da rappresentanti del Ministero della salute, dell'Agenas, di tutte le Regioni e Province autonome, dell'Istituto superiore di sanità e dell'organizzazione civica di tutela del diritto alla salute. L'osservatorio, oltre ad affiancare Regioni e Province nell'implementazione del piano, provvederà a monitorare l'andamento degli interventi previsti dal presente atto e a rilevarne le criticità. Il piano nazionale si propone di condividere con le Regioni un percorso per il governo delle liste di attesa finalizzato a garantire un appropriato e tempestivo accesso dei cittadini ai servizi sanitari tramite l'applicazione di rigorosi criteri di appropriatezza come ho già detto, il rispetto delle classi di priorità, la trasparenza e l'accesso diffuso all'informazione da parte dei cittadini sui loro diritti e doveri. Entro 60 giorni dalla stipula di questa intesa, e quindi entro fine dell'aprile 2019, le Regioni devono provvedere a recepire questa intesa e adottare il loro piano regionale di governo delle liste di attesa, che deve riportare chiaramente e garantire:
- i tempi massimi di attesa di tutte le prestazioni ambulatoriali e di quelle a regime di ricovero erogate sul proprio territorio che non possono essere superiori a quelle nazionali;
- la possibilità per le ASL e per le aziende ospedaliere di aprire le strutture anche nelle ore serali e durante il fine settimana;
- l'utilizzo delle grandi apparecchiature di diagnostica per immagine per almeno l'80 percento della loro capacità produttiva;
- attività sistematiche continuative di valutazione sull'appropriatezza e sulla congruità prescrittiva per l'accesso alle prestazioni ambulatoriali e di ricovero al fine di omogeneizzare i comportamenti prescrittivi.
- che il CUP gestisca in maniera centralizzata tutte le agende delle strutture pubbliche e private accreditate;
- che la convenzione con strutture private sia senza costi aggiuntivi per il paziente;
- che l'acquisto e l'erogazione delle prestazioni aggiuntive in regime libero-professionale saranno concordate con i professionisti e sostenute economicamente dall'azienda riservando al cittadino solo l'eventuale partecipazione al costo tramite ticket;
- il rispetto degli impegni assunti dai direttori generali per il superamento delle criticità legate ai lunghi tempi di attesa, che costituiscono prioritario elemento della loro valutazione;
- la riorganizzazione dei servizi telematici che si occupano di prenotazione delle visite;
- la trasmissione sistematica dei flussi informativi di monitoraggio delle liste e dei tempi di attesa.
Questi quindi sono i punti fondamentali che dovrà avere il nostro piano regionale di gestione delle liste di attesa. A tal fine il Ministero ha messo a disposizione delle Regioni 350 milioni di euro in tre anni.
Abbiamo saputo ieri dai media che l'Azienda USL ha attivato convenzioni con l'IRV per sopperire alle carenze dei reparti di Cardiologia, Neurologia e Radiologia, con l'ASL di Alessandria per Pneumologia e con una società di Milano per Psichiatria e due ginecologi per 70-80 giorni. Deve essere chiaro, secondo noi, che la carenza dei medici nei nostri ospedali non può rappresentare l'alibi per ricorrere a professionisti singoli che a chiamata coprono i turni e le guardie notturne, fanno il loro turno e poi se ne vanno. Abbiamo necessità di medici assunti regolarmente che facciano parte di una équipe e di una struttura. È fondamentale effettuare un piano assunzioni per i medici, iniziare subito a lavorare sulla legge inerente le disposizioni in materia di accertamento della conoscenza della lingua francese per i dirigenti del ruolo sanitario affinché il francese non sia più un ulteriore elemento di barriera che impedisca ai medici preparati di essere assunti nella nostra regione.
La riduzione dei giorni di attesa dichiarata dai media è un dato di rilievo ma certamente le oltre 400 agende di prenotazione ancora aperte sono un elemento da considerare nella riorganizzazione del CUP, che deve prevedere, a nostro avviso, una serie di passi importanti. Visto che tutte le Regioni dovranno adottare il piano nazionale di gestione delle liste di attesa e visto che il Ministero della salute vigilerà affinché le Regioni mettano in pratica i vari punti che ho elencato, impegniamo il Presidente della Regione e la Giunta ad attuare ogni iniziativa e intervento necessari a rendere efficace prima possibile il piano per la gestione delle liste di attesa.
Presidente - Si apre il dibattito in Aula. Qualcuno vuole intervenire? Chiudo quindi la discussione generale. Per il Governo, la parola all'Assessore Baccega.
Baccega (UV) - Devo dire che la collega Russo è sicuramente preparata sull'argomento e sono lieto che abbia posto all'attenzione del Consiglio una mozione di questo tipo perché mi dà il "la" per entrare nel merito di quanto si è sviluppato questa settimana e degli ulteriori sviluppi che l'Assessorato sta portando avanti. Era il 9 gennaio 2019 quando, proprio nel rispondere a una vostra interpellanza, mi impegnavo a individuare come prioritario, a nome anche della Giunta, un forte intervento dell'Assessorato presso l'Azienda per ridurre le liste di attesa dove nelle diverse strutture sanitarie si determinavano, all'epoca, tempi piuttosto lunghi per esami e visite specialistiche. La carenza di specialisti, una nuova riorganizzazione, le troppe agende, come lei ha sottolineato, erano gli elementi fondamentali e poi questa mancanza di collegamento tra ospedale e territorio creava ulteriori problemi. In realtà, si sono messe in campo importanti azioni; la prima, come ho avuto modo di sottolineare in conferenza stampa, è stata l'acquisizione di specialisti laddove c'erano maggiori criticità: in Cardiologia e Neurologia, in Psichiatria, in Pneumologia, in Ginecologia, questo per avere anche attraverso le convenzioni delle risposte immediate e in tempi brevi.
Un'altra azione che abbiamo adottato è quella di rinominare numerose agende. Devo dire che da oltre 10 anni non veniva effettuata una revisione di simile portata, che è stata effettuata con la collaborazione di tutti i primari e dei dirigenti medici. Si è chiuso nei giorni scorsi con la Radiologia anche un importante percorso: la Radiologia era quella che soffriva di più, e si dovranno verificare le criticità anche in ambito territoriale. Siamo quindi in itinere: il primo step è quello che abbiamo presentato. Abbiamo messo a disposizione maggiori risorse anche per la libera professione per far lavorare di più e per dare maggiori risposte dai nostri medici. Ritornando alle nuove convenzioni con le strutture private, IRV e Technos Medica, per il 2019, effettueranno nuove prestazioni di radiologia come le ecografie pediatriche, mammografie e TAC dentali. Maggiori risorse appunto che la variazione di bilancio metterà in campo non appena la variazione di bilancio arriverà in Consiglio e verrà votata. Abbiamo previsto un nuovo monitoraggio nel mese di giugno ma devo dire che il percorso è avviato e c'è ancora molto da fare. In questo ultimo periodo - l'ho detto anche in conferenza stampa - più persone hanno ricevuto telefonate a casa e hanno visto l'anticipo della loro prenotazione anche di 30-40 giorni, e questo è un dato significativo e positivo, vuol dire che quello che si è avviato ha dato già dei primi risultati. Resta inteso che le visite di urgenza vengono effettuate regolarmente entro le 72 ore, il 90 percento delle agende sono state già riviste e in tempi brevi si inserirà la sigla "B" nelle ricette di prenotazione che prevedranno i 10 giorni di attesa.
Venendo appunto al piano nazionale del Governo delle liste di attesa, lo stesso è stato approvato in Conferenza permanente Stato-Regioni il 21 febbraio 2019. Il piano nazionale prevede che, entro 60 giorni, venga adottato un piano regionale di governo delle liste di attesa che garantisca il rispetto dei parametri, dei tempi massimi e di quanto definito e indicato nel piano nazionale. È previsto inoltre che, entro 60 giorni dall'adozione del piano regionale delle liste di attesa, le aziende sanitarie adottino un nuovo programma attuativo aziendale, o aggiornino quello in uso, ovviamente, in coerenza con quanto definito in ambito regionale e provvedano all'invio dello stesso alla Regione che provvederà al monitoraggio delle iniziative e degli interventi attuati.
Comunico al Consiglio che l'Assessorato ha già attivato il percorso di definizione e redazione del piano regionale del governo delle liste di attesa, quindi nei tempi prestabiliti, entro 60 giorni e, nello specifico, è stata effettuata già la prima riunione tecnico-dipartimentale il 27 febbraio, nella quale sono state già delineate competenze, metodologie e il cronoprogramma di attività, oltre che quelle già messe in campo per la definizione del piano regionale. Il 21 marzo si è tenuto l'incontro con l'Azienda per una prima analisi e la condivisione dei contenuti del piano. Un'ulteriore riunione con l'Azienda USL è stata convocata per martedì 9 marzo, nella quale è stata presentata la bozza definitiva del piano, credo che sarà portata all'attenzione della Giunta - c'è una definizione da fare in questi giorni - nella seduta del 19 aprile. Segnalo poi che, con la delibera di Giunta n. 151 di approvazione degli indirizzi e degli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi per il 2019, è stato inserito un apposito obiettivo all'Azienda USL: proprio quello di un migliore e più efficace governo delle liste di attesa.
Per quanto riguarda i fondi previsti nell'ambito dell'attuazione del piano regionale delle liste di attesa, i 350 milioni nel triennio sono relativi a interventi di implementazione di strutture tecnologiche proprio relative ai sistemi di prenotazione al fine di ridurre i tempi di attesa nell'erogazione delle prestazioni sanitarie, quindi si tratta di investimenti e non di spesa corrente: 150 milioni nel 2019, 100 milioni nel 2020, 100 milioni nel 2021. Per quanto riguarda le tre persone che compongono il tavolo di lavoro per definire il riparto dei fondi, quindi a livello di conferenza nazionale, abbiamo chiesto che una di queste persone facesse parte del Gruppo delle Autonomie speciali e siamo riusciti ad inserire un rappresentante della nostra Regione: la Dirigente dell'Assessorato della sanità, la dottoressa Miriana Detti. La Signora Detti sarà appunto nel gruppo dei tre rappresentanti delle Regioni e parteciperà al tavolo attivato dal Ministero della Salute.
Il problema della carenza dei medici è un problema molto serio e molto forte che sentiamo non solo in queste patologie ma direi a livello nazionale. Ho avuto modo di parlare con i colleghi del Piemonte e della Liguria e vi assicuro che anche loro hanno delle problematiche molto forti. L'esodo dei medici verso l'estero è piuttosto pesante in questo momento. Io credo che con la risposta che ho dato abbiamo dimostrato che ci siamo attivati, che siamo andati avanti, che alcune risposte sono state date e quindi chiedo alla maggioranza di esprimersi al riguardo di questa mozione con un voto di astensione.
Presidente - Si apre lo spazio per la replica da parte dei proponenti della mozione. La parola alla collega Russo.
Russo (M5S) - Sono un po' confusa dalla risposta che mi ha dato l'Assessore Baccega per una serie di motivi: prima di tutto perché, come ho detto nella descrizione della mozione, in realtà i punti che dovrebbero essere previsti nel piano regionale sono molti di più rispetto a quelli che lei mi ha elencato e sono anche molto specifici. Sicuramente le informazioni che ho avuto tramite i media vanno a testimoniare e a confermare quello che lei dice, quindi che siamo già attivi, stiamo già facendo del lavoro, ma effettivamente in questo piano vengono richieste cose molto specifiche e in più rispetto a quelle che lei mi ha dato. Faccio l'esempio dell'utilizzo delle grandi apparecchiature di diagnostica e immagini per almeno l'80 percento della loro capacità produttiva, delle attività sistematiche e continuative di valutazione sull'appropriatezza e sulla congruità prescrittiva, quindi questo vuol dire che è necessario che, per ridurre le liste di attesa, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta decidano assolutamente di fare una riflessione importante su come garantire le prestazioni sanitarie.
L'altro aspetto era anche quello rispetto agli impegni assunti dai direttori generali per il superamento delle criticità, che verranno valutati anche per loro capacità di gestire le liste di attesa, cosa che era già prevista ma che questa volta deve essere fatta in modo puntuale. Sicuramente quindi tutti questi aspetti che lei ha declinato li riprenderò in altri Consigli, devo dire che rimango veramente esterrefatta dal fatto che voi vi asterrete. Era semplicemente un invito a ricordare che nel piano ci devono essere assolutamente questi punti. Credo che sia l'unica Regione in cui una mozione sul piano regionale delle liste di attesa non viene approvata dalla maggioranza, lo posso assicurare perché io sono parte di un gruppo dove ci sono i rappresentanti delle commissioni di sanità di tutte le Regioni e forse questa è la prima Regione in cui accade una cosa del genere.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Baccega per un'ulteriore replica.
Baccega (UV) - Molto brevemente per chiarirle meglio le posizioni: abbiamo dato dei risultati fino a qui conseguiti senza un piano regionale di liste di attesa attivando soltanto una serie di interventi di procedure e i risultati sono già positivi. Inoltre, le ho detto che il piano regionale liste d'attesa è in itinere, siamo già avanti, siamo molto più avanti di altre Regioni, glielo garantisco. Manteniamo quindi la nostra astensione.
Presidente - Grazie per l'ulteriore chiarimento. Si apre lo spazio per le dichiarazioni di voto, ha chiesto la parola la collega Minelli.
Minelli (RC-AC) - Per dichiarazione di voto, voglio soltanto premettere che ringraziamo la collega Russo per aver presentato questa mozione e per averla illustrata in modo esaustivo nella sua esposizione. Abbiamo ascoltato quanto ci ha detto l'Assessore Baccega, noi riteniamo che l'impegno di questa mozione, che è semplicemente quello di attuare ogni iniziativa o intervento necessario a rendere efficace prima possibile il piano delle liste d'attesa, non vada in contraddizione con quanto si sta operando ma semmai è un rafforzativo, è un appoggio a questo lavoro. Non so se questo si riferisca anche alla situazione della Valle d'Aosta, però le associazioni di difesa dei malati ci dicono che spesso - e non vorrei che questo fosse il nostro caso - le liste di attesa si riducono anche perché i medici stessi tendono a prescrivere meno esami, meno richieste di intervento perché il problema diventa di difficile gestione. Ora, va benissimo quanto ci ha detto l'Assessore se si sta andando in questa direzione, però davvero non mi pare che astenersi su una mozione di questo tipo, con questa impegnativa sia da parte della maggioranza una posizione corretta. Nell'ottica di quella famosa collaborazione di cui spesso si parla, potrebbe essere invece un atto importante perché impegna ulteriormente. Il nostro voto quindi sarà convintamente a sostegno di questa mozione.
Presidente - C'è qualche richiesta per ulteriore dichiarazione di voto da parte di altri Consiglieri o gruppi? Ha chiesto la parola la collega Pulz per dichiarazione di voto.
Pulz (ADU VDA) - Vorrei dire molto brevemente che avere questa regolamentazione delle liste di attesa è necessario ma soprattutto, secondo me, bisognerebbe pubblicizzare con maggiore forza la clausola per la quale se l'Amministrazione pubblica non riesce a evadere la prenotazione entro i termini stabiliti, l'utente può accedere alla medicina privata senza aggravi di costo rispetto al ticket che avrebbe comunque pagato nel pubblico. Questo va detto e scritto, secondo noi, a chiare lettere per la difesa dei diritti dei cittadini, al fine di evitare che anche nella salute incida lo status sociale, cioè in definitiva l'avere un buon conto in banca, in un recente articolo che mi ha molto colpita, lì si parlava di tumore, si diceva chiaramente che chi è ricco vi sopravvive più facilmente, il che francamente è inaccettabile.
Il voto di Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta comunque è favorevole a questa mozione.
Presidente - Altre dichiarazioni di voto? In assenza di ulteriori interventi, si procede alla votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 17
Favorevoli: 17
Astenuti: 18 (Baccega, Barocco, Bertschy, Bianchi, Borrello, Certan, Chatrian, Daudry, Farcoz, Fosson, Marquis, Morelli, Nogara, Restano, Rini, Rollandin, Testolin, Viérin)
Il Consiglio non approva.