Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 452 del 6 marzo 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 452/XV - Inizio della discussione sulla mozione: "Costituzione di una Commissione d'inchiesta per l'analisi della documentazione contabile della Casino de la Vallée S.p.A. relativa ai lavori di ristrutturazione".

Rollandin (Presidente) - Punto 4 all'ordine del giorno. La parola al collega Cognetta.

Cognetta (MOUV') - Brevemente per presentare questa mozione e poi eventualmente nell'intervento successivo per spiegare i motivi più nel dettaglio, anche se penso che i colleghi che si sono iscritti e che interverranno spiegheranno in maniera esaustiva il perché di tale richiesta.

Questa mozione era già stata presentata nel Consiglio di febbraio, ma poi è stata spostata nel tempo e oggi la discutiamo - finalmente, dico io! - e chiede una cosa molto semplice. A fronte di quanto sta accadendo ed è già accaduto, soprattutto in relazione a quanto si è discusso all'interno delle Commissioni consiliari - mi riferisco in particolare a quelle della passata legislatura -, c'è sempre stata una questione che non è mai stata approfondita fino in fondo: il prendere atto e discutere in maniera compiuta delle fatture riguardanti i lavori svolti per la ristrutturazione della Casa da gioco. È stato chiesto diverse volte, in passato, e sono state poi fornite delle tabelle riassuntive che però non hanno permesso di fare un controllo dettagliato su quanto era avvenuto. A questo punto credo si renda necessario, sia da un punto di vista politico, sia da un punto di vista amministrativo, che il Consiglio tutto prenda evidenza di ciò che è accaduto. Ovviamente questo può avvenire solo guardando le fatture e, soprattutto, fugando ogni dubbio, perché poi magari guardiamo le fatture e scopriamo che non c'è alcun problema e quindi tutte le voci, le illazioni e le questioni vengono messe da parte.

Io chiedo quindi molto semplicemente la costituzione di una Commissione d'inchiesta per far luce su un aspetto specifico, ovvero le fatture dei lavori di ristrutturazione.

Presidente - Qualcuno vuole intervenire? La parola al collega Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Intervengo per spiegare e per giustificare la mia firma a questa iniziativa e il supporto alla stessa, oggi come Consigliere e, sino a qualche mese fa, come responsabile della delega sulla Casa da gioco. Non voglio entrare nel dettaglio della rappresentazione già fatta dal collega Cognetta, voglio specificare la necessità o, meglio, dare un segnale al Consiglio e invitare i colleghi a supportare questa mozione per un motivo che si lega a quello che io chiamo "la logica dell'investimento".

Noi purtroppo abbiamo trovato come ultima strada quella che è sotto gli occhi di tutti, ovvero una procedura di concordato, per "n" motivazioni, sia perché la situazione del settore giochi è una situazione complessa e difficile, sia perché c'è una regolamentazione che colpisce questo tipo di business, ma sia anche perché bisogna essere molto franchi e molto chiari: bisogna comprendere se ci sono a livello sottostante motivazioni che, al di là del contesto esterno, hanno portato a questa situazione.

Qui mi lego alla logica dell'investimento: io ho una macchina, ho un'azienda che non funziona in cui ho investito, in cui ho fatto delle scelte, in cui il management che ho nominato ha fatto delle scelte - questo non dobbiamo dimenticarcelo mai - o magari a volte sono state fatte delle scelte da qualcun altro e il management ha eseguito, ma questo è un altro paio di maniche. Sono state fatte delle scelte. Se al mio investimento la conclusione è stata quella, io direi obbligata, e rivendico ancora questa scelta del concordato preventivo in continuità, un motivo ci sarà. Potremmo parlare lungamente del Casinò, ma sicuramente dobbiamo per semplificare e per sintetizzare. È bene considerare una questione: ad un certo punto si è puntato su una strategia che prevedesse la sinergia tra la Casa del gioco e la parte alberghiera, identificando un modello di sviluppo che all'epoca era in voga o che comunque in altre realtà, non soggette a condizioni del settore dei giochi come quella europea, era in voga, ed è stato un investimento, si è acquistato un immobile importante per la sinergia della Casinò. Successivamente il socio che ha acquistato questo immobile l'ha conferito e poi sono stati fatti giustamente dei lavori - quelli all'oggetto del mozione - che hanno sicuramente nel singolo una finalità anche di natura manutentiva, ma io direi principalmente di natura di investimento, per rendere questi immobili funzionali alla conduzione del business e della sinergia tra il business del gioco e quello alberghiero, perché comunque l'hotel ha una finalità al di là del business del gioco, poiché chi lo frequenta può anche non andare al Casinò e quindi ha una sua finalità.

Questi interventi ovviamente si sono prolungati nel tempo, come nel tempo c'è stato un andamento particolare, sia del patrimonio - lo sintetizzo, perché è il cuore di un'azienda di questo tipo in cui il socio principale, il socio Regione, ha fatto numerosi investimenti, sia come socio - quindi penso all'aumento di capitale del 2014 - e sia come anche creditore tramite la Finanziaria regionale. È tutta una serie di investimenti in una macchina che, purtroppo - i numeri alla mano lo dicono - non ha brillato, per cause esterne, per cause interne, ma comunque i numeri non sono stati soddisfacenti, come abbiamo già avuto occasione di discuterne anche in sedute oscurate.

Se oggi siamo arrivati ad una procedura concordataria un motivo c'è, ovvero questa azienda doveva essere pesantemente ristrutturata. È ovvio che, con il senno di poi, possono essere fatte numerose considerazioni, sugli importi dei lavori fatti, sulla natura degli importi, su tutta una serie di questioni, ma credo che, essendo il socio Regione un socio un po' particolare, perché non è frutto di una persona, di una famiglia, di una fondazione, di un gruppo, ma comunque fa riferimento a un organo politico importante che è quello del Consiglio, bene è valutare l'opportunità, come ha detto tra le righe il collega Cognetta, di costituire una Commissione che faccia delle valutazioni su quello che è stato forse il più grosso investimento che il socio ha fatto sull'azienda Casinò. Arrivando al termine di un percorso - e qui rivendico ancora il discorso del momentum che ho utilizzato precedentemente -, un percorso che si è concluso con una procedura di natura concordataria, forse vale la pena indagare e valutare in maniera approfondita quale fosse stata la situazione e come si è condotto il principale investimento che ha riguardato questa azienda, nel bene o nel male; è una pura valutazione di quello che è stato e di come sono svolte le questioni, senza entrare su altre faccende, perché mi sembra che ci siano dei luoghi deputati che se ne stanno occupando e probabilmente - purtroppo, io temo - che se ne occuperanno ancora.

Presidente - La parola alla collega Morelli.

Morelli (ALPE) - Quando parlava il collega Cognetta, ho avuto come la sensazione di un déjà-vu. Il fatto di essere in quest'Aula da qualche anno mi ha fatto rivivere questa sensazione e devo dire - il collega Cognetta converrà con me - che essere Consiglieri di minoranza per lungo tempo qualche vantaggio lo comporta: si acquisisce una certa esperienza, si approfondiscono i temi che interessano in modo particolare, in qualche modo si ottimizza il lavoro e, come per ognuno di noi, si ripropongono un po' le stesse iniziative in modo ciclico. Ci sono colleghi che sono particolarmente bravi in questo.

La deliberazione di questa mozione riprende sostanzialmente - anche se non proprio esattamente - l'impegno di una mozione presentata dallo stesso collega nel 2015 e quindi da questo deriva un po' la sensazione di un déjà-vu, sauf que, en attendant pendant ces quatre années, la situation du Casino a beaucoup changé.

Devo dire che mi stupisce un pochino l'intervento del collega Aggravi, che non ha vissuto la scorsa legislatura, ma ha comunque ricoperto un incarico piuttosto importante lo scorso anno, nel quale immagino abbia avuto modo di approfondire la questione. Tutti ci ricordiamo che se n'è occupato in modo molto intenso. In questi anni il Casinò è stato ed è tuttora oggetto di inchieste portate avanti dagli organi preposti, ma non solo; giustamente veniva ricordato che il Casinò è oggetto di un concordato preventivo che, proprio in questi giorni, giungerà ad una svolta, e speriamo sia positiva per il salvataggio di questa azienda, ci teniamo tutti.

È noto che la posizione del nostro gruppo non fosse quella di adottare quel tipo di soluzione, quando ne abbiamo avuto l'occasione abbiamo agito in altro senso, con altri obiettivi ed altre intenzioni, ma tant'è: ora ci troviamo in questa situazione. Voglio ricordare che nelle scorse legislature, insieme ad altri colleghi che ancora siedono in Consiglio, ci siamo sempre fatti portatori di richieste di trasparenza per quanto riguarda la gestione della Casa da gioco. Nella scorsa legislatura, all'interno delle Commissioni competenti preposte (la IV e la II per quanto riguarda gli aspetti finanziari), sono state svolte attività di approfondimento e in questo senso forse potrebbe essere utile fornire anche ai Consiglieri neo-eletti i verbali di quelle Commissioni, affinché possano già partire con una loro analisi proprio da quei documenti.

La nostra posizione è la stessa rispetto alla scorsa legislatura. Noi pensiamo che ci siano delle Commissioni competenti e che quelle vadano fatte lavorare, cosa che peraltro stanno facendo in modo costante e produttivo. Nessuno vuole sottrarsi a nessun tipo di attività di approfondimento, per quanto ci riguarda, poiché il Casinò è sicuramente un tema importante che va affrontato fino in fondo.

La posizione del gruppo ALPE è pertanto quella di investire - cosa peraltro superflua, perché già le Commissioni competenti sono investite di quegli argomenti - e di far sì che tutta l'attività di approfondimento venga svolta all'interno delle Commissioni competenti.

Presidente - La parola al collega Bianchi, ne ha facoltà.

Bianchi (UV) - Guardo sorridendo il collega Cognetta, perché è veramente un déjà-vu. Nella scorsa legislatura abbiamo avuto modo di approfondire tutta una serie di temi in II Commissione - se non erro, vado a memoria - e proprio su tutta una serie di argomentazioni inerenti la Casa da gioco.

Il collega Cognetta mi permetterà però di dire - parlo direttamente con lui perché è il primo firmatario, ma ovviamente mi rivolgo a tutti i firmatari - che io farei un'analisi del contesto in cui viviamo oggi riguardo alla "questione Casinò". Lo dico in maniera chiara: nessuno si vuole sottrarre dal fare approfondimenti di qualsiasi tipo, è giusto che vengano fatti. Dall'altra però mi permetterà di evidenziare, cosa in parte già fatta, che ora siamo in un momento un po' transitorio. Su questa strada scelta mesi fa, quella del concordato in continuità, il Tribunale si esprimerà e si pronuncerà se non erro il 12 di marzo, quindi tra sei giorni. Qui sicuramente ci sarà una pietra miliare: se sarà dato il concordato in continuità l'azienda continuerà a lavorare con tutti i presupposti del caso, ma se invece non verrà dato, concorderete con me che chiaramente da lì inizierà un'altra strada, quella del concordato fallimentare. Ad oggi siamo quindi in una fase embrionale, non sappiamo che strada riusciremo a prendere tra una settimana; chiaramente bisognerà capire se gli approfondimenti del caso li faremo su una società che è ancora dell'Amministrazione regionale e che può ancora dare al territorio della Valle d'Aosta o se, invece, si percorrerà un'altra strada. Ad oggi gli unici che stanno facendo dei grandi sforzi sono i dipendenti, perché hanno già votato il taglio e lo stanno già lasciando, quindi ad oggi siamo in questa situazione.

Come già affermato dalla collega Morelli e come ho già io detto all'inizio, non siamo contrari agli approfondimenti del caso, ben vengano; se ci sono stati degli sprechi è bene che vengano evidenziati, così come se non ci sono stati, almeno chiudiamo questa parentesi.

Nella scorsa legislatura - lo ricorderà il collega Cognetta - ho sempre sostenuto che si possano fare tutti gli approfondimenti del caso all'interno del Consiglio regionale e delle Commissioni competenti. È vero che il Regolamento prevede una Commissione speciale d'inchiesta, ma la stessa cosa la si può fare all'interno della Commissione competente, discutiamo pure qual è la Commissione competente (la II o la IV), però facciamolo in quel contesto. Il collega Cognetta diceva: "valutiamo le fatture fatte, i lavori, la ristrutturazione" Qualora questo si svolgesse all'interno della Commissione competente, chiederei di fare allora anche degli approfondimenti su altro, per rendere edotti chi ci sta ascoltando. Quando è stato allontanato dal Consiglio di Amministrazione il dottor Di Matteo e si è insediato un Consiglio di Amministrazione di tre professori milanesi, che sono stati in carica 15-20 giorni, costoro hanno redatto una relazione che è stata fornita a tutti i Consiglieri dove hanno evidenziato tutta una serie di argomentazioni poco chiare. Se mi date la possibilità vorrei leggere alcuni passaggi, anche se poi chiaramente hanno tutti la relazione. Questi tre professori, componenti del Consiglio di Amministrazione, in pratica hanno evidenziato "delle perplessità all'interno dell'azienda perché molti servizi vengono esternalizzati" e fanno il nome delle società. Io parto tranquillamente dal presupposto che queste società siano trasparenti, però costoro evidenziano un fatto: che queste società vengono costituite appena prima degli appalti e che hanno una sede legale a Bristol, in Inghilterra. Ognuno di noi potrà poi fare i suoi ragionamenti.

Io direi di approfondire e di entrare nel merito dei lavori, della ristrutturazione, e chiederei di farlo all'interno della Commissione competente, ma chiederei anche di fare degli approfondimenti; anzi, a mio avviso gli approfondimenti su queste società dovrebbero essere fatti prima. Poi decidiamo pure qual è la Commissione.

Termino il mio discorso con una battuta sulla collega Pulz, che vedo tra i firmatari, anche se ora non la vedo, in Aula. Chiaramente in dieci giorni si è edotta. Dieci giorni fa discutevamo su una mozione per dei corsi di formazione in quanto i Consiglieri non erano dei tuttologi, ma oggi la vedo firmataria di una mozione finalizzata all'analisi della documentazione contabile della Casino de la Vallée con i relativi lavori di ristrutturazione. Chiaramente questo richiede una certa professionalità, per cui mi fa piacere che in questi dieci giorni sia già edotta e possa poter adempiere a tutti i suoi doveri.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Gerandin; ne ha facoltà.

Gerandin (MOUV') - Ho firmato convintamente questa mozione e mi piace tantissimo la collega Morelli, che è molto precisa, quando ci ricorda che di questo ne avevamo già parlato. Voglio dire anche la data: era il 5 novembre 2015 quando venne presentata in quest'Aula una mozione molto simile. Lo dico con piacere, perché voglio ripartire proprio dal 2015, collega Morelli. Al di là del fatto che quella mozione del 2015 non venne approvata, ebbe quanto meno 14 favorevoli. Adesso guardo l'attuale maggioranza e 10 di questa maggioranza votarono contro, ma 6 votarono a favore. È legittimo che si cambi idea nel tempo, che si abbiano visioni diverse, ci mancherebbe, fa parte della politica. Perché ho firmata convintamente questa mozione? Perché all'epoca - ed è corretto che, se si cita un atto, si faccia riferimento a quanto detto in quella sede - l'allora Assessore Perron ci disse: "Non possiamo darvi nulla perché prima dobbiamo collaudare il tutto e poi vi faremo avere tutte le informazioni", questo fu, parola per parola, quanto affermò in Aula.

Considerato che dal 2015 in poi si è provveduto ai collaudi e quanto necessario, noi chiediamo semplicemente conto di quello che è successo in quel periodo in cui sono stati affidati circa 100 milioni tra progettazione e lavori. Qui ho un prospetto che all'epoca ci consegnò qualcuno, il quale ora ci dice: "è sufficiente andare in Commissione". Mi ricordo che allora si ottenne una sorta di mediazione e fu detto: "portiamo una sorta di documentazione in Commissione, la diamo da esaminare ai Commissari in modo che non ci sia una fuga di notizie, che non ci sia divulgazione in giro, la esaminiamo in quel contesto e poi si valuterà come andare avanti". Ho il primo prospetto dell'epoca e già in quel prospetto ci vennero presentati ben 63 milioni e oltre di lavori. In audizione poi, sentiti gli Amministratori dell'epoca, ci venne detto e confermato più volte che la Casino non agisce nell'ambito del 163, come ci venne anche detto che l'unica cosa di cui dovevano tenere conto era il regolamento interno della Casino. Non sto parlando di 10, 20 o 50 mila; sto parlando, solo per questo prospetto e se a qualcuno può interessare, di 63 milioni, escluse le progettazioni. Non solo, sempre in audizione - andatevi a tirare fuori i verbali - ci venne detto che i criteri di affidamento dei lavori erano le "manifestazioni di interesse"; questo è agli atti delle Commissioni. Vi ricordo anche che l'allora Assessore Perron si presentò in Aula con la distinta dei lavori e mi ricordo anche che qualcuno gli disse: "al di là della distinta delle fatture quietanzate dei lavori, a noi interessa sapere come sono stati spesi questi circa 100 milioni", però da quella Commissione noi non abbiamo più avuto nulla. Per cui a chi dice che "ci sono Commissioni competenti che possono andare a fondo", io rispondo che da quella Commissione non ho avuto neanche una giustificazione sui metodi e su come sono stati affidati i lavori.

Torno indietro, laddove qualcuno ha fatto riferimento al concordato. Il percorso del concordato è doloroso, qualcuno ha dovuto purtroppo prendere atto di una situazione deficitaria dal punto di vista della sostenibilità economica dei bilanci della Casino. Considerato che una fetta importante di questo deficit di bilancio deriva anche dall'ammortamento e l'ammortamento deriva dagli oltre 100 milioni che ho speso, considerato che ai lavoratori abbiamo chiesto un sacrificio che con il referendum è stato approvato, io dico: per carità, non c'entrerà nulla con il percorso del concordato, ma a quelle persone a cui abbiamo chiesto un sacrificio noi dobbiamo quanto meno fare chiarezza e dire come mai 100 milioni spesi - o anche di più - gravano sul deficit della Casa da gioco e sono stati oggetto di questa discussione di concordato e di intesa passata con il referendum. Mi pare corretto, è un atto dovuto verso quei lavoratori a cui abbiamo chiesto un sacrificio.

Non voglio dilungarmi oltre, sono stati spesi 10 milioni di euro tra direzione lavori e sicurezza, se non dieci qualcosa di meno. Chiedo sinceramente ai colleghi di maggioranza - il mio è un appello - di fare ancora una riflessione: date gambe a una richiesta minima di avere contezza di come sono stati spesi i 100 milioni. Questo è l'invito che vi estendo, lo stesso fatto dall'Assessore Chatrian in data 5 novembre 2015.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Aggravi; ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - Voglio ringraziare la collega Morelli che mi permette di specificare meglio la mia posizione, forse prima non l'avevo rappresentata in maniera chiara. La mia firma e il mio sostegno a questa mozione non è una scelta personale o una volontà di addentrarmi in carte sulle quali, sicuramente, nel momento in cui ho avuto la delega, potevo anche agire, per quanto l'obiettivo in quel momento fosse più salvare l'azienda che non perdermi nella valutazione delle fatture, sinceramente, rispetto alla situazione che ho trovato.

Io ho fatto un ragionamento diverso, ho detto: il socio negli anni ha fatto degli interventi e degli investimenti; il socio, ovvero anche quest'Aula, che rappresenta il socio. Nell'intenzione e anche nella tutela del socio so che il percorso di vita dell'azienda Casinò si è conclusa oggi con un concordato; domani vedremo quello che sarà, ma oggi c'è un concordato. A mio giudizio è nell'interesse del socio e anche dell'istituzione Consiglio fare delle valutazioni per valutare quello che è stato probabilmente, anzi, numericamente, il maggiore investimento. Pertanto non è una scelta o una volontà di Aggravi. È nell'interesse del socio - lo dico a beneficio di tutti i presenti -valutare quello che è stato il più grosso investimento, nel bene o nel male, eventualmente anche per vedere se ci sono delle parti che non tornano. Ripeto, questo nell'autotutela dell'attività del socio.

Ho apprezzato l'intervento del collega Bianchi che, facendo un ragionamento più aziendale, a suggerito di valutare tutta una serie di scelte, ci sta. Io penso che oggi valutare l'investimento più grosso abbia sicuramente una significatività maggiore, ma sono utili anche altre valutazioni, proprio per stimare gli investimenti che nella vita utile dell'azienda sono stati fatti e che si sono conclusi con una procedura sostanzialmente obbligata, procedura che non viene attivata su aziende sane.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Cognetta; ne ha facoltà.

Cognetta (MOUV') - Vorrei esprimere un paio di concetti rispetto alle sollecitazioni avute dai colleghi intervenuti finora per meglio chiarire il senso di questa mozione. Innanzitutto non è stato fatto un riferimento al 2015, perché si volevano evitare imbarazzi. Io penso di non farlo, al contrario di come fanno magari altri colleghi che ripropongono pedissequamente e continuamente gli stessi argomenti, io penso solo di farlo effettivamente quando serve. Qui mi riallaccio a quanto detto dal collega Bianchi. Ci sono momenti, le assicuro, che questo sarebbe un ottimo momento per la politica e fare questa operazione, perché probabilmente tra poco i fatti esterni supereranno ancora una volta quest'Aula. Allora sarebbe stato un bel segnale per un attimo arrivare prima, sarebbe stato un bel segnale. Si vuole fare in Commissione?

Come ha detto giustamente il collega Gerandin - io ero presente, quindi lo posso rimarcare -, questo lavoro in Commissione non è stato fatto e non si è voluto fare. Che poi sia da approfondire non soltanto la questione rispetto ai lavori, ma tutta quanta la gestione, sono d'accordo con voi.

Ricordo addirittura che c'è stato tempo fa un ordine del giorno che prevedeva che non si sarebbero dovuti affidare lavori al di fuori se gli stessi lavori potevano essere svolti all'interno della Casa da gioco, ma non è stato rispettato, e non certo da me. Quindi, se volessimo vedere tutto quello che è stato fatto in passato per poi venire a dire perché lo si ripropone o perché non lo ripropone, ve lo spiego chiaramente: questo è il momento di agire, di fare vedere che qui dentro ci sono forze che vogliono fare chiarezza su questo, e se vogliamo aggiungere altre questioni rispetto alla Casa da gioco aggiungiamole pure, non c'è problema!

Per quanto riguarda la sovrapposizione con il momento tecnico relativo al concordato, io credo che noi politicamente non siamo legati a quel momento tecnico. Noi dobbiamo fare chiarezza rispetto a quello che è accaduto in quest'Aula e a quello che è accaduto a livello politico ai governi precedenti: chi ha fatto, chi non ha fatto, come ha fatto e come ha gestito. Alcune cose sono già note e sono state rese note in Commissione, quando è stato fatto il lavoro in II e IV Commissione, ma queste non hanno dato risposte a tali interrogativi. Facciamo un esempio, così ci chiariamo: se sono stati acquistati dei mobili, dei letti, dei lampadari o, non so, delle suppellettili varie, qual è stato il costo? È stato un costo congruo, corretto? È una domanda lecita, credo, visto quello che è accaduto, perché se non ce lo chiediamo tra di noi, come possiamo pretendere poi di poter dire in giro che facciamo quello che dobbiamo fare in maniera corretta e compiuta? Dopo che l'abbiamo chiarito e scopriamo che il costo è corretto chiudiamo la discussione qua. Noi non abbiamo avuto risposte, è questo il punto.

Vorrei fare una similitudine rispetto a quanto accaduto per CVA. Per CVA venne fatta una Commissione d'inchiesta, passarono addirittura due governi, ci fu nel frattempo uno stacco di legislatura con un nuovo governo, venne riproposta la Commissione d'inchiesta e venne mandata avanti (di questo do merito a chi in quel momento fece questa operazione). Giungemmo ad un documento dopo avere parlato e approfondito tutta una serie di questioni, un documento condiviso e presentato in quest'aula. Mi sembra che da allora nessuno ha più sollevato questioni e per un motivo ovvio: si è detto tutto quello che si poteva dire. Forse, e sottolineo "forse", per dare un minimo di credibilità a quello che stiamo facendo sarebbe il caso di farlo questo approfondimento. Se volete farlo in Commissione va bene, potrebbe essere una soluzione, ma se non lo fate che cosa ne devo dedurre? Se mi verranno nuovamente proposti degli impedimenti tecnici perché non si può fare, non si può sapere, troppo lavoro, non abbiamo il consulente, che cosa ne dovrò dedurre? Che non c'è voglia di fare chiarezza? Che c'è qualcosa da nascondere? Che non abbiamo voglia di lavorare? Che cosa ne dovrò dedurre?

Io pensavo, con questo atto, che è volutamente slegato da quello precedente, che sia il momento giusto per fare questo approfondimento e per migliorare la credibilità di tutto quanto il Consiglio. Si vuole fare in Commissione? Questa è una responsabilità che vi assumete voi, in questo caso, quindi io potrò essere critico su ciò che sarà fatto in Commissione, e poi dovremo decidere anche in quale Commissione, perché nella passata legislatura venne fatto in II poiché nella IV non si volle approfondire, si preferì valutare il tutto da un punto di vista economico. Comunque, se deve essere fatto in II Commissione, lo faremo in II Commissione, se lo dobbiamo fare in IV Commissione, sarà in IV Commissione, ma sarà una responsabilità della maggioranza, mentre questa sarebbe stata una responsabilità del Consiglio. Credo che ci sia una certa differenza tra le due cose. Valutate pertanto esattamente se astenervi da questo atto.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bianchi; ne ha facoltà.

Bianchi (UV) - Mi rivolgo al collega Cognetta. Io voglio solamente chiarire la nostra posizione all'interno del Consiglio, anche per chi ci ascolta: le forze di maggioranza sono d'accordo di fare qualsiasi tipo di approfondimento. È un metodo di lavoro, al di là se lo si fa all'interno della Commissione competente, lo decidiamo poi. Lei ricordava che si trattava della II Commissione, ma allora si parlava di bilancio; potrebbe anche essere la IV Commissione, non è quello il problema. Partendo dal presupposto che all'interno delle Commissioni tutti i Consiglieri possono partecipare e nello stesso tempo c'è una rappresentatività sia della maggioranza che della minoranza, il fatto era: approfondiamo in Commissione. Abbiamo rincarato la dose, ma mi sembrava di avere capito che concordavate. Dal momento che approfondiamo, approfondiamo su tutto, in maniera che poi mettiamo una pietra tombale - spero non sia tombale per la Casa da gioco la prossima settimana, ma una pietra tombale sulla questione Casinò - affinché chi sarà poi al Casinò a gestire la cosa possa lavorare liberamente, tranquillamente, in maniera da riportare la Casa da gioco ai lustri di un tempo. Non siamo contrari a fare qualsiasi tipo di approfondimento. È un approccio diverso di lavoro: all'interno delle Commissioni competenti c'è la maggioranza e c'è la minoranza, quindi approfondiamo lì, è solamente un discorso di metodo di lavoro.

L'idea era poi di astenersi. Anzi, oltre a questo, come ho detto nel primo intervento, il tutto sarebbe da approfondire, perché dalla relazione dei tre professori che allora componevano il Consiglio di Amministrazione c'è una segnalazione. Ecco perché dico che sarebbe opportuno iniziare da lì e poi parlare dei lavori, ma se vogliamo parlare prima dei lavori prima li risolviamo e meglio è! Pertanto ben venga tutto il lavoro, ma facciamolo all'interno delle Commissioni competenti, senza farne una ulteriore con una votazione, con un Presidente e via dicendo! Però che sia ben chiaro: la maggioranza è d'accordo per fare tutti gli approfondimenti che si vogliono fare, su qualsiasi tema, in maniera che tutta la situazione sia trasparente.

Presidente - Sospendiamo e riprendiamo nel pomeriggio. La seduta è sospesa.

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La seduta termina alle ore 12:58.