Oggetto del Consiglio n. 388 del 6 febbraio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 388/XV - Interpellanza: "Accesso alla banca dati delle delibere della Giunta regionale oltre i 15 giorni successivi alla pubblicazione degli atti".
Rini (Presidente) - Passiamo al punto n. 38 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Gerandin.
Gerandin (MOUV') - Stavamo con i colleghi lavorando alla stesura delle iniziative per questo Consiglio e, andando all'accesso alla banca dati, ci si accorge che le delibere di Giunta regionale non sono accessibili oltre i quindici giorni successivi alla pubblicazione degli atti. Nella scorsa Legislatura i miei colleghi di Mouv' sono dovuti andare fino al Consiglio di Stato per avere accesso ai dati sulle società partecipate. Vorremmo evitare di fare la stessa fine per avere accesso all'attività normale, necessaria, per avere tutti gli elementi per la predisposizione delle iniziative, per avere, come Consiglieri, accesso a questa banca dati.
Sappiamo che ci sono delle nuove disposizioni, sappiamo che ci sono stati dei richiami, sappiamo che ci sono state delle sanzioni in merito, ma sappiamo anche che, a seguito di questa necessità di adeguarsi a questa nuova normativa, c'era un impegno molto preciso da parte di Inva di predisporre comunque un programma che permettesse l'accesso almeno ai Consiglieri regionali perché può essere anche una misura necessaria per l'accesso a quello che è di dominio pubblico ma per l'attività dei Consiglieri regionali ci pare davvero molto poco incline. Questo perché comunque, se noi andiamo alla Regione Piemonte, non sono andato oltre, qui di fianco, abbiamo ancora tutti gli accessi diretti dei comuni cittadini. Questo ha creato tanto disagio nelle strutture stesse, io ho chiamato la segreteria di Giunta e con disagio ci hanno detto: "Noi avevamo avuto comunque delle rassicurazioni in merito che tutto sarebbe stato predisposto e che, almeno per quello che riguarda l'attività dei Consiglieri, per quello che riguarda l'attività degli eletti, ci sarebbe stata la possibilità di avere comunque accesso"; non vi dico qual è stato il problema all'interno degli uffici, invece di scaricarsi la delibera necessaria per avere tutti gli elementi, si rincorreva il funzionario di turno negli uffici dei gruppi per chiedergli: "Mi scarichi il documento?". Poi, come sappiamo, delibera richiama altra delibera per cui si correva la giornata dietro ai funzionari.
Le domande sono molto chiare, mi pare che non si debba andare oltre per segnalare questo tipo di disagio.
Dalle ore 11:08 assume la presidenza il vicepresidente Distort.
Distort (Presidente) - Per la risposta, il presidente della Regione Fosson.
Fosson (GM) - Capisco le difficoltà nel fare un lavoro ispettivo e a queste bisogna porre rimedio, quello che mi stupisce è che a volte noi siamo più rigidi delle altre Regioni e che questa interpellanza non tenga conto che tutto derivi non da sanzioni, paure, eccetera, ma da una legge del Consiglio regionale della Valle d'Aosta del 24 dicembre 2018 che all'articolo 26 modificava la legge 25 del 2010 e che dice al comma 4.2 bis: "Decorsi i quindici giorni di pubblicazione o diverso termine stabilito dalla legge ai sensi di atti contenenti dati personali sono pubblicati mediante indicazione del numero, della data e dell'oggetto in un'apposita sezione del sito istituzionale della Regione, fermi restando gli obblighi di pubblicazione del decreto", eccetera, quindi, collega Gerandin, capisco la difficoltà, ma questa difficoltà deriva da questa legge che è stata approvata in questo Consiglio che mi dicono che riprendeva quell'omnibus dell'ottobre 2018, apportando questa modifica non per ledere i diritti dei Consiglieri, ma nel rispetto di ogni cittadino alla protezione dei dati personali contenuti negli atti amministrativi; deriva, infatti, dall'obbligo di conformare la normativa regionale alla disciplina sulla protezione dei dati personali, in particolare al regolamento europeo 2016, n. 679. Ricordo al riguardo che la violazione delle stringenti regole in materia comporta sanzioni il cui importo minimo è di un milione di euro. A seguito di questo, la Regione Valle d'Aosta ha scritto questo articolo di legge.
Pertanto, le deliberazioni della Giunta e i provvedimenti dirigenziali sono adesso pubblicati integralmente per quindici giorni, mentre dal sedicesimo giorno in poi la pubblicità degli atti è limitata ai solo dati essenziali. Il testo integrale degli atti può essere consultato da chi ne ha interesse, avvalendo dello strumento del diritto di accesso civico. Dopo questa norma, ci si è attivati e, per rispondere alle sue domande, Le dico che gli uffici competenti della Presidenza della Regione hanno interpellato, subito dopo la pubblicazione di questa legge, l'Inva per l'adeguamento della modalità di pubblicazione degli atti sul sito web della Regione alla nuova normativa. In data 29 gennaio, Inva ha fornito una prima soluzione per una spesa preventiva di 3.400 euro, creando nella Intranet dell'Amministrazione regionale un accesso alle banche dati delle deliberazioni e dei provvedimenti dirigenziali per i dipendenti dell'Amministrazione regionale, utilizzabile mediante le credenziali di accesso alla rete regionale perché ognuno si assuma la responsabilità a consultare dati personali di periodi antecedenti, cioè usare la propria password; procedura che risulta a ogni modo necessaria per garantire la protezione dei dati personali contenuti negli atti amministrativi. Credo che a questo punto sia possibile, dopo la comunicazione di Inva, per i rispettivi servizi tecnologici dell'Amministrazione e del Consiglio regionale, definire una modalità per cui anche i Consiglieri regionali possano abilitarsi. Questa esigenza è corretta ed è giusta, per l'accesso a questo banche. Questo servizio per i dipendenti regionali già funziona. Il Consiglio regionale si sta attivando per permettere questo, certo, non si può derogare a una legge che noi abbiamo approvato in questo Consiglio, si può mettere al più presto in moto una possibilità diversa per accedere a questi dati, dopo quindici giorni. Capisco che provochi disagi, bisogna risolverli nel tempo più breve, bisogna che tutti si accreditino ed è in atto una messa in funzione di questa nuova modalità, che per qualcuno già funziona. Come lei sa, collega Gerandin, è in corso una grande riorganizzazione di tutti i servizi informatici e anche di osservazione, di organizzazione della società Inva.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il proponente, collega Gerandin.
Gerandin (MOUV') - Grazie, presidente Fosson. Per cui in definitiva lei mi dice che, a seguito dell'entrata in vigore... io non metto in discussione l'entrata in vigore di questo provvedimento, che è un adeguamento. Io penso che ci sia stata quanto meno una mancanza legata al fatto che lei adesso mi conferma che da gennaio è stato fornito l'accesso su Intranet ai dipendenti regionali e non si è provveduto a garantire l'accesso Intranet ai Consiglieri.
Noi tutti Consiglieri abbiamo Intranet, abbiamo la password, per cui se il problema è di responsabilità personale, le chiedo ancora una volta... soprattutto non mi ha detto i tempi, ha detto: "Provvederemo, vedremo, amplieremo", ma non è una risposta questa, perché creiamo disagio in primis agli uffici, seconda cosa complichiamo la necessità di avere accesso alla banca dati che è propedeutica alle iniziative, per cui le chiedo ancora, se non avrò una risposta entro la fine di questo Consiglio, anche in termini privati, io la riproporrò già venerdì, io voglio una data entro cui i Consiglieri abbiano accesso via intranet a questa banca dati.