Oggetto del Consiglio n. 337 del 24 gennaio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 337/XV - Interpellanza: "Interventi per un rigoroso rispetto del divieto di somministrazione e vendita di bevande alcoliche a minorenni".
Rini (Presidente) - Punto n. 10 dell'ordine del giorno... considerata l'assenza dell'Assessore, se siete d'accordo, passiamo al punto n. 13 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola alla collega Russo.
Russo (M5S) - In questa interpellanza trattiamo il tema del consumo di alcool tra i ragazzi tra i 14 e i 18 anni e della normativa del 2017 che ne regola in modo chiaro la somministrazione e la vendita nei locali, bar e supermercati. Parliamo dell'importanza del controllo e della prevenzione. L'adolescenza è un periodo della vita per i ragazzi e le ragazze in cui è fondamentale essere parte di un gruppo, dunque aderire alle scelte e alle mode che il gruppo impone, tra le mode diffuse tra i nostri ragazzi vi è sicuramente anche l'eccesivo consumo di alcool il cui potenziale pericolo viene valutato solo purtroppo nel corso di un evento drammatico o negli anni successivi quando ci si rende conto dei danni che ha creato al corpo. L'etanolo è una sostanza che induce dipendenza e, pur essendo un nutriente capace di fornire energia, il suo abuso può indurre malnutrizione perché interferisce con l'assunzione di altri nutrienti importanti. L'eccessivo consumo di alcool ha effetti dannosi sia su organi e tessuti tra cui fegato esofago e stomaco, ma la cronica assunzione di alcool può indurre ipertensione arteriosa e cardiomiopatia. Chi usa bevande alcoliche nel periodo che va tra i 2 e i 25 anni circa deve fare i conti con un periodo di elevata vulnerabilità dello sviluppo del cervello. È noto che il completo sviluppo del sistema limbico - quella parte del nostro cervello che gestisce emozioni, gratificazioni e piacere e della corteccia prefrontale, che è deputata alla pianificazione, alla razionalità e alla logica - avviene non prima dei 25 anni; l'alcool consumato tra i 12 e i 25 anni quindi, interferisce con il rimodellamento delle sinapsi cerebrali. Questi sono dati molto importanti nella valutazione dell'uso dell'alcool.
Tra i giovani e i giovanissimi c'è la moda di bere per sballarsi o ubriacarsi, adesso a questa associazione si associa al bere compulsivamente dai 6 o più bicchieri di alcool o superalcolici in meno di 2 ore, spesso senza mangiare nulla. È dunque indispensabile scoraggiare lo sballo dei nostri ragazzi e questo va fatto anche spiegando loro a quali conseguenze a breve e lungo termine vanno incontro. Aggiungiamo a queste valutazioni i dati del 2017, non certo rassicuranti, sul numero di soggetti alcol-dipendenti in carico al Ser.D. nella nostra regione: sono 321, cioè il 37,5 del totale dei soggetti presi in carico dal Servizio di dipendenze patologiche della nostra regione, quindi il 37,5% dei pazienti presi in carico da comunità terapeutiche hanno appunto questa patologia.
Arriviamo all'oggetto preciso di questa interpellanza, il consumo e l'abuso di alcool tra i giovani della nostra regione è una problematica importante, che riguarda sicuramente i ragazzi che vivono ad Aosta e nei paesi più abitati, ma anche in modo forte i piccoli paesini presenti nelle varie vallate. Abbiamo un decreto-legge n. 14 del 20 febbraio 2017 che, modificando la normativa precedente, sancisce definitivamente e non più in via interpretativa il divieto di somministrazione e vendita di bevande alcoliche, soprattutto rispetto ai minori che hanno meno di 18 anni. Chi non rispetta il divieto incorre in una sanzione amministrativa da 250,00 a 1000 euro. Chi lo fa per più di una volta può incorrere in una sanzione da 500,00 a 2 mila euro con sospensione dell'attività per 3 mesi. La somministrazione di alcolici ai minori di 16 anni è sanzionata penalmente. I pubblici esercizi dovrebbero esporre tutti un cartello in cui è enunciato tale divieto. È accaduto ad alcuni di noi, a me personalmente più di una volta, di vedere gestori o dipendenti di locali, bar o supermarket somministrare o vendere alcolici a minorenni e di non interrompere la somministrazione nonostante lo stato di ubriacatura. Certamente gli strumenti con cui si può controllare tale fenomeno sono: l'informazione e la prevenzione per giovani e famiglie e il controllo del consumo delle bevande alcoliche. La scuola e l'USL hanno il prezioso compito di contribuire tramite campagne di informazione e prevenzione al controllo e alla riduzione di tale fenomeno. Le autorità competenti hanno il compito di controllare che la legge venga rispettata.
Le domande che quindi facciamo all'Assessore sono: "chi si è occupato, dalla data dell'emanazione della legge citata, di comunicare il contenuto di tale provvedimento ai pubblici esercizi nonché l'opportunità di affiggere i cartelli di divieto di vendita e somministrazione di alcolici; quanti e quali interventi sono stati svolti nel 2018 nelle scuole e dall'USL sul tema del consumo/abuso dell'alcol e quali sono in previsione nel 2019; quanti controlli sono stati effettuati dalle autorità preposte nei pubblici esercizi in merito a tale divieto; se l'Amministrazione regionale intende, tramite i suoi canali ufficiali, sollecitare i proprietari/gestori dei pubblici esercizi, a un coscienzioso rispetto di tale legge dato che coinvolge la salute di minori di 18 anni".
Presidente - La parola per la risposta al collega Baccega.
Baccega (UV) - Ringrazio la collega Russo che con questa interpellanza ci permette di affrontare un tema che è sicuramente molto diffuso e molto attenzionato devo dire da tutte le parti che sono concentrate su questa problematica, l'abuso di alcool è sicuramente una delle cause più diffuse di dipendenza ed è soprattutto, come lei ha avuto modo di dire, preoccupante nei giovani. Le statistiche ci dicono che i giovani non bevono vino, ma bevono bevande meno naturali, superalcolici soprattutto, sappiamo che in Valle d'Aosta c'è un uso significativo da parte dei giovani di bevande alcoliche. Tutti noi ricordiamo le tante iniziative che sono state fatte e che continuano a essere fatte in materia di prevenzione, è altrettanto noto che una buona prevenzione per favorire il cambiamento degli stili di vita non può riguardare soltanto l'area socio-sanitaria, occorre agire su diversi settori, ne cito alcuni: sui prezzi di vendita delle bevande alcoliche, quindi sul mercato, sulla loro facile accessibilità per il consumo e l'acquisto, la drammaticità di supermercati aperti 24 ore su 24 danno contezza e possibilità di accedere all'acquisto di bevande alcoliche molto spesso con la collaborazione di ragazzi che hanno già raggiunto la maggiore età, quindi si vedono uscire da certi supermercati sacche di bevande superalcoliche che poi vengono consumate magari alla Gran Place, piuttosto che l'area verde di Gressan, e questo è preoccupante.
Bisognerebbe intervenire sul fenomeno alcool e guida, andare a valutare con attenzione i contesti in cui si beve. Sensibilizziamo sempre gli organi di controllo, ne parleremo nella risposta della Giornata della prevenzione, una maggiore sensibilizzazione pubblica, le azioni di comunità, gli interventi nei luoghi di lavoro... quindi tutto in una logica che dovrà andare nella direzione di un monitoraggio e di una valutazione delle azioni.
Il decreto-legge del 20 febbraio risulta sicuramente di grande interesse, rispondendo al primo quesito, perché disciplina la possibilità per i sindaci di stabilire limitazioni agli orari per la vendita e la somministrazione di alcolici alzando definitivamente l'età minima per il loro consumo a 18 anni. Contiene inoltre disposizioni in materia di divieto di accesso ai locali pubblici di persone che risultano condannate per vendita di stupefacenti. Dalla ricognizione sugli atti emanati in tal senso dai Comuni, nel nostro territorio è emerso che in maniera specifica e diretta non sono scaturite delle ordinanze in tal senso, se si fa eccezione per alcune ordinanze emesse in occasioni di eventi particolarmente significativi e con considerevole afflusso di pubblico, quali, per esempio, la Fiera di Sant'Orso. Le associazioni di categoria: Confesercenti, Confcommercio, il Sindacato italiano locali da ballo hanno invece fatto campagne informative molto pregnanti, campagne di comunicazione presso tutti i rispettivi associati.
Per quanto riguarda il quesito n. 2, debbo dire che prosegue la realizzazione del progetto di prevenzione secondaria, quindi tutte le attività di screening, che è stato avviato nel 2014 dal Ser.D. dell'Azienda USL in collaborazione con le istituzioni scolastiche, che vede coinvolte le scuole secondarie di I° e II° livello rivolto ad insegnanti, educatori e famiglie con il proseguimento dello sportello di ascolto e la costituzione di gruppi di supervisione clinica. Inoltre sono numerosi gli interventi sulle dipendenze, anche se non specifici sull'alcool ma sulle dipendenze in generale. L'argomento viene sempre trattato come le sostanze, le dipendenze digitali, il tabacco e il gioco d'azzardo in un contesto abbastanza unico. In particolare si è appena conclusa la Settimana della legalità, si sono effettuati dei laboratori con gli studenti che hanno dato sicuramente la giusta e corretta informazione sugli eventi, si sono fatti interventi di sensibilizzazione rivolti alle popolazioni sulle dipendenze giovanili, ci sono stati incontri sul territorio, personalmente ho partecipato ad alcuni di questi, per le scuole secondarie di I° grado lo sportello dell'ascolto educativo settimanale, gestito dagli educatori professionali del Ser.D. accompagnato da interventi nelle classi e interventi di formazione agli insegnanti e interventi di sensibilizzazione ai genitori. Le farò avere l'elenco delle scuole che sono coinvolte, altrimenti il tempo a cui dedicare questa risposta... magari richiede ulteriori approfondimenti, ma ci possiamo lavorare tutti insieme.
Passo a rispondere al quesito n. 3: quali sono stati i controlli. È stata chiesta la collaborazione per questi dati alle Forze dell'ordine, al momento sono pervenute le risposte dal gruppo Carabinieri di Aosta: circa 50 controlli e nessuna sanzione elevata. Dal Corpo forestale della Valle d'Aosta c'è stato un riscontro negativo in quanto non rientra tra gli ordinari compiti dell'istituto. Per quanto riguarda la Polizia locale del Comune di Aosta, nessuna sanzione è stata elevata.
Ieri ci ha risposto la Guardia di finanza dicendo che sono stati effettuati una serie di interventi e che comunque verranno incrementate nel corso del 2019 le azioni di controllo e verifica. La Polizia di Stato ci dice che ci sono stati nel 2018 14 controlli e ci sono 4 indagati per somministrazione. Si evidenzia che nel corso della Settimana della legalità e prevenzione si sono svolti due incontri serali rivolti alla comunità valdostana con una buona partecipazione del pubblico, che hanno trattato tematiche quali: l'organizzazione di eventi, vi hanno partecipato molte associazioni che si occupano di organizzazione di eventi sul territorio, sagre, feste, eccetera, e l'importanza del rispetto delle regole nella vita sociale dei nostri giovani. Comune di Aosta, l'Azienda USL, il Ser.D. con le Associazioni gruppi familiari Al-Anon e Miripiglio in collaborazione con i Comuni di Nus e Jovençan hanno approfondito anche le questioni collegate al consumo e abuso di alcool e alle dipendenze, proprio le iniziative della Settimana della legalità sono state anche l'occasione per procedere a una pianificazione di ulteriori azioni, pertanto all'esperienza acquisita sulla scorta delle sollecitazioni si aggiungerà il frutto di nuove attività di rete, sempre configurate da un coinvolgimento progettuale attivo. È indubbio che avremo un report di questa settimana che ancora non è stato ben definito, che mi preoccuperò di distribuire ai Capigruppo affinché tutti i gruppi politici presenti in Consiglio possano avere contezza di un fenomeno che effettivamente è preoccupante. Io quindi dico che la nostra azione politica è quella di attenzionare, informare, essere sul pezzo e cercare di trovare quegli strumenti per evitare che possano verificarsi disastri come in realtà spesso sono successi in certi ambiti. Va anche detto che un plauso va fatto alle Forze dell'ordine da una parte, ma anche a tutti coloro che si occupano di intervenire: parlo del 118 che spesso si trovano in situazioni, anche i vigili del fuoco, quindi siamo attenti al fenomeno, cerchiamo di trovare tutti gli strumenti che possano andare nella direzione per attenuare questo fenomeno.
Présidente - Pour la réplique, la parole à la collègue Russo.
Russo (M5S) - Grazie Assessore per la risposta, sono sicuramente convinta del fatto che Confcommercio e Confesercenti abbiano fatto in parte il suo lavoro di formazione ai gestori di locali. Ho due dubbi: uno sul fatto che in pochissimi locali ho visto il cartello con scritto: "divieto di somministrazione di alcolici ai minori di 18 anni", almeno in quelli a cui ho fatto caso, è vero che non è obbligo, però sarebbe una cosa più che opportuna.
Il secondo aspetto invece è quello che, a mio avviso, in questo ambito è il più importante: il controllo. Ne abbiamo parlato in V Commissione che chi fa il controllo deve decidere come farlo e perché farlo. È chiaro che se si va in un palchetto, come ha suggerito la collega, piuttosto che in altri momenti, la fiera, ma ce ne sono tantissimi in estate prevalentemente, e si decide di fare un controllo specifico, sicuramente si trova qualcosa; è chiaro che se si va in orari pomeridiani, piuttosto che in orari dove l'afflusso dei minori è bassissimo, è probabile che i controlli non portino a niente. Non sono assolutamente in grado di fare una valutazione rispetto a quali siano stati i tipi di controlli fatti dalle forze dell'ordine, però assolutamente credo che questa sia una direzione in cui andare se si vuole veramente prendere in carico questo problema che è assolutamente sottovalutato nella nostra regione.
Dalle ore 9:22 assume la presidenza il Vicepresidente Rollandin.