Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 329 del 23 gennaio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 329/XV - Interrogazione a risposta immediata: "Notizie in merito alla richiesta avanzata dall'Azienda USL della Valle d'Aosta a propri dipendenti di restituzione di parte del salario di risultato relativo all'anno 2016".

Rini (Présidente) - Point n° 3.01 à l'ordre du jour. La parole au collègue Manfrin pour l'illustration.

Manfrin (LEGA VDA) - Con questa iniziativa vogliamo porre l'attenzione su una segnalazione che ci è giunta da numerosi lavoratori in servizio all'ospedale attraverso una lettera di qualche giorno fa, credo lunedì: sembra sia stata chiesta loro la restituzione di una parte del salario di risultato percepito nel 2016. Nella lettera in questione pare che questa restituzione dipenda da una delibera del Commissario, più specificamente quella inserita all'interno del question time, ovvero la n. 181/2018, anche se verificando tale deliberazione non ho letto nulla di quanto viene affermato in merito a questa attribuzione erronea, se non la rivalutazione al rialzo del raggiungimento di alcuni obiettivi per reparti non collegati direttamente con i dipendenti in questione. Non ho ben capito da dove si fondi questa richiesta.

Sono due le cose contestate dai dipendenti (ed è questo il punto su cui chiediamo informazioni): in primis il fatto che il salario di risultato sia stato erogato mensilmente durante il 2016 e non al raggiungimento degli obiettivi a seguito di valutazione (avevamo a disposizione solo le buste paga del 2016 e non quelle del 2017, anno in cui alcune persone sono state licenziate); in secondo luogo, il fatto che questa valutazione venga contestata e richiesta indietro nel 2019, a più di due anni dai fatti in questione. Vi è poi un terzo aspetto, vale a dire la richiesta di una parte di stipendio già erogato due anni prima a persone quali appunto i licenziati nel 2017 che da allora patiscono le difficoltà della vita. Per questo motivo abbiamo presentato questo question time: per chiedere se quanto riportato nelle segnalazioni, con particolare riferimento ai motivi dell'erogazione anticipata, siano corrispondenti al vero e quali siano i motivi dei controlli tardivi.

Présidente - La parole à l'Assesseur Baccega pour la réplique.

Baccega (UV) - Je vais reprendre ce que l'Agence USL nous a communiqué. Jusqu'à la fin de l'année 2017, sur la base d'accords syndicaux en vigueur et pour la plupart des agences relevant le Service sanitaire national, le salaire de résultat était versé au personnel à hauteur de 95 pour cent de la productivité locale collective. La réduction de ce pourcentage à 50 pour cent s'est concrétisée en 2018, à l'occasion des augmentations salariales liées au renouvellement des conventions collectives après sept années de blocage des salaires. Bien évidemment, dans le cas des salariés peu nombreux pour lesquels les acomptes avaient été supérieurs au solde dû - et certifié par l'organisme indépendant d'évaluation - on a décidé de faire coïncider le remboursement desdites sommes trop-perçues avec le versement des soldes prévus par le renouvellement des conventions collectives, et ce, afin d'éviter que ces salariés subissent une réduction de leur salaire. C'était une sorte de compensation. Pour ne pas causer de préjudice financier au trésor public, il s'est avéré également nécessaire de demander la restitution des sommes en question au personnel en service depuis 2016, mais même ceux qui ne travaillait plus au sein de l'USL au moment du remboursement. Cela ne concerne que quelques personnes qui ont perçu le solde prévu par le renouvellement des conventions collectives, mais se sont trouvées en situation débitrice suite au trop-perçu. Je crois qu'on peut donc affirmer qu'il n'y a aucune erreur en ce qui concerne le versement.

Présidente - La parole au collègue Manfrin pour la réplique.

Manfrin (LEGA VDA) - In questo question time erano state fatte numerose domande, ma è stata data risposta soltanto ad una: il punto relativo al versamento del salario di risultato spalmato durante l'anno. Nessuna risposta è stata data in merito ai controlli tardivi, del perché nel 2019 si arrivi a contestare un'erogazione del 2016, poiché si è avuto diverso tempo per poter fare le verifiche necessarie. Non si è nemmeno risposto relativamente alla delibera n. 181 che non prevede quanto descritto in giustificazione della richiesta di restituzione e, ancora, non viene fatta parola in merito ai lavoratori, i quali versano in situazione di difficoltà, di necessità a causa del licenziamento del 2017 e che, ad oggi, si vedono destinatari di una richiesta di restituzione di stipendio. Ovviamente su questo faremo un approfondimento.