Oggetto del Consiglio n. 237 del 19 dicembre 2018 - Verbale
Oggetto n. 237/XV del 19/12/2018
REIEZIONE DI MOZIONE: "PRESENTAZIONE DI UN NUOVO PIANO TRIENNALE REGIONALE DI POLITICA DEL LAVORO 2019/2021".
Il Vicepresidente ROLLANDIN dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri PULZ, BERTIN, MINELLI, NASSO, RUSSO e VESAN e iscritta al punto 6 dell'ordine del giorno dell'adunanza.
Illustra la Consigliera PULZ.
Intervengono l'Assessore agli affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti, BERTSCHY, le Consigliere RUSSO e PULZ e l'Assessore BERTSCHY.
IL CONSIGLIO
- con voti favorevoli diciassette (presenti: trentacinque; votanti: diciassette; astenuti: diciotto, i Consiglieri BACCEGA, BERTSCHY, BIANCHI, BORRELLO, CERTAN, CHATRIAN, DAUDRY, FARCOZ, FOSSON, MARQUIS, MORELLI, NOGARA, RESTANO, RINI, ROLLANDIN, SORBARA, TESTOLIN e VIÉRIN);
NON APPROVA
la sottoriportata
MOZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE
Il Piano di politica del lavoro rappresenta lo strumento programmatorio principale delle politiche del lavoro e della formazione in Valle d'Aosta. Gli strumenti in esso previsti intendono contrastare la grave crisi occupazionale e, contemporaneamente, creare sviluppo e innovazione sul territorio attraverso un’integrazione delle politiche dell’istruzione, della formazione professionale e del lavoro con l’utilizzo di diverse fonti di finanziamento.
Il Piano di Politica del lavoro attualmente in vigore è quello risalente al 2012/2014, (approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 2493/XIII del 21 giugno 2012) ed è stato prorogato fino all'approvazione del nuovo piano triennale degli interventi di politica del lavoro. A distanza di quattro anni, a fronte del periodo più difficile del mercato del lavoro regionale, ad ottobre 2018 non è stato ancora approvato (e neanche redatto) il nuovo piano.
Il Piano di Politica del Lavoro 2012-2014, le cui linee erano in parte condivisibili, proponeva "una strategia d’azione a sostegno della ripresa economica e che agisca su diversi versanti, coordinando le necessità emergenti dal territorio, i bisogni delle categorie più a rischio, le azioni tese a combattere l’emersione delle nuove povertà e lo sviluppo delle potenzialità del capitale umano maggiormente qualificato. Questa strategia si concretizza nella proposizione di diciassette obiettivi strategici che possono essere ricondotti in maniera semplice a politiche attive o di sistema". Queste politiche a loro volta sono tradotte in azioni il più possibile concrete e misurabili affinché possano essere assicurati diciassette obiettivi principali. Tra questi si evidenziano, a titolo puramente esemplificativo:
- rafforzare il ruolo di regia dei servizi pubblici nel sistema regionale dei servizi per l’occupazione attraverso l’individuazione e l'attuazione di forme innovative di collaborazione con i soggetti privati;
- rafforzare il sistema informativo per la definizione delle strategie di intervento in materia di occupazione;
- sostenere la ripresa delle imprese appartenenti ai settori maggiormente colpiti dalla crisi economico-finanziaria, la loro permanenza sul territorio regionale e favorire l’insediamento e lo sviluppo di nuove attività produttive;
- incrementare le azioni a sostegno delle persone più vulnerabili, soprattutto quelle rese ancora più deboli dalla crisi economica in atto;
- favorire l'occupabilità, l’accesso degli inoccupati e dei disoccupati al mercato del lavoro, con particolare attenzione alle fasce più giovani della popolazione.
La strategia del piano ne evidenzia il ruolo fondamentale di coordinamento, ma soprattutto di indirizzo dello sviluppo delle politiche del lavoro per la società valdostana. A sostegno dell'implementazione del Piano devono concorrere altri strumenti, come i fondi strutturali, i finanziamenti tematici previsti a livello nazionale e le risorse regionali, attraverso l’utilizzo sinergico di tutte le diverse fonti di finanziamento disponibili.
Esso inoltre deve rappresentare in maniera trasparente le politiche messe in campo dalla Regione.
Negli anni il finanziamento di questo piano si è progressivamente ridotto -parallelamente alla grave caduta di importanza attribuita dal livello politico a questo fondamentale strumento che offre indispensabili analisi scientifiche dei dati di contesto - dai 6.203.400 euro previsti dalla legge finanziaria nel 2012 ai 5.958.300 euro stanziati nella finanziaria 2014, per scendere nel 2018 prima a 3.757.000 previsti dalla legge finanziaria e poi agli effettivi 2.632.000 euro con la legge di variazione n. 4 art. 10 del 2018.
Appare ovvia quindi la necessità di ritornare ad appropriarsi di un piano di indirizzo programmatorio e a destinarvi le relative necessarie risorse perché questo significa ripartire ad individuare gli obiettivi e le modalità con cui contribuire allo sviluppo economico valdostano.
In questi ultimi anni la preoccupazione principale è stata quella di ottenere la possibilità di usufruire di fonti di finanziamento a valenza comunitaria o nazionale senza una strategia complessiva di fondo supportata da analisi serie. La visione risulta così per forza di cose miope e perdente: è difficile cercare di realizzare progetti efficaci ed efficienti se non si conoscono le reali necessità del territorio. Il rischio, in cui stiamo incorrendo adesso, è quello di perdere ingenti risorse perché manca una reale programmazione locale, l'individuazione di obiettivi condivisi e il necessario coordinamento di tutti gli attori interessati e degli strumenti messi in campo.
IMPEGNA
il Governo regionale:
1) a procedere con la presentazione alla Commissione competente e al Consiglio regionale stesso del nuovo Piano Triennale regionale di Politica del Lavoro 2019-2021 e a reperire tutte le relative risorse finanziarie, tenuto conto che quelle realisticamente necessarie si aggirerebbero sui dieci milioni di euro;
2) a varare il nuovo Piano Triennale regionale di Politica del Lavoro 2019-2021 entro e non oltre novanta giorni dall'approvazione di questa mozione.
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