Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 190 del 18 ottobre 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 190/XV - Ritiro di mozione: "Impegno per la messa in sicurezza del tratto di strada statale compreso tra lo svincolo autostradale in comune di Quart e il confine est del capoluogo regionale".

Fosson (Presidente) - Punto n. 28 dell'ordine del giorno. La parola al Consigliere Mossa per l'illustrazione.

Mossa (M5S) - Vorrei fare una veloce carrellata sulla mia interpellanza durante la precedente Assemblea, giusto per rendere edotto chi ci segue da casa di cosa stiamo parlando, se ancora c'è qualcuno che ci segue da casa visto l'andazzo dei Consigli... mi riferisco esclusivamente a ieri mattina, non ai lavori che sono stati fatti oggi.

Parliamo del tratto di statale 26 lungo quasi tre chilometri, compreso tra lo svincolo autostradale in comune di Quart e il confine est del capoluogo regionale, che presenta una serie di criticità dettate dalla piattaforma stradale a quattro corsie che induce a velocità elevate, dalla totale mancanza di attraversamenti pedonali nonostante la forte urbanizzazione che si è creata e che presumibilmente si verrà a creare, dalla quasi totale mancanza di marciapiedi, dalla mancanza di spartitraffico centrale e dalla presenza di innumerevoli accessi ad attività commerciali insistenti direttamente sulla viabilità a grande scorrimento.

Nel tratto in questione si sono rilevati e continuano a rilevarsi molteplici incidenti stradali, perlopiù dovuti a manovre pericolose e illegali, consentite dall'assenza di spartitraffico e da attraversamenti da parte dei pedoni nei tratti non consentiti. Molti di questi incidenti, causati dalla mancanza di messa in sicurezza del tratto in questione, purtroppo hanno avuto epiloghi che sono costati vite umane: questo è quanto segnalato dal sottoscritto all'Assessore nella precedente interpellanza. L'Assessore Borrello nella sua risposta ha evidenziato che, non trattandosi di sue competenze, avrebbe segnalato le problematiche a chi di dovere, quando avrebbe avuto modo di incontrarlo il 25 ottobre: questo è il riassunto della sua risposta. Il suo intervento è stato sicuramente più condito, ma il succo era questo.

Assessore Borrello, sicuramente lei è stato molto esaustivo relativamente a competenze, progettualità e programmazione degli interventi sul tratto statale in questione da parte dell'ANAS, mentre relativamente a quanto farà questa Amministrazione in alternativa, o come lo vogliamo chiamare... piano B per tutelare i cittadini, a parte una promessa di sollecito nei confronti del Responsabile dell'area nord-ovest dell'ANAS, esaustivo non lo è stato per niente. Che il Responsabile ANAS debba decidere a suo piacimento sulla sicurezza dei cittadini valdostani o su chiunque si trovi a transitare per questo tratto, senza che la Regione possa avanzare le proprie ragioni mi lascia basito. Sollecitare e mettere in evidenza le problematiche e le criticità in maniera soft non è abbastanza, a mio avviso, per chi ricopre la funzione di amministratore come la sua. Vorremmo vedere nero su bianco un impegno quanto meno puntuale nel portare avanti le soluzioni a queste criticità e farsi ascoltare da chi di dovere. Interessi economici di chi possiede attività commerciali o le controversie nate per gli spazi di proprietà dell'ANAS rispetto a quelli di proprietà commerciale non possono scavalcare le criticità relative alla sicurezza dei cittadini.

Vorrei ricordare che, se non si riescono a trovare accordi tra ANAS e commercianti su chi appartengono i tratti stradali, esiste sempre la procedura di espropriazione per pubblica utilità, che è un istituto giuridico italiano regolato dal decreto del Presidente della Repubblica dell'8 giugno 2001, n. 327, in virtù del quale la pubblica amministrazione può con provvedimento acquisire per sé o far acquisire ad un altro soggetto, come, ad esempio, l'ANAS, per esigenze di interesse pubblico, la proprietà o altro diritto reale su di un bene, indipendentemente dalla volontà del suo proprietario. Mi sembra che la sicurezza dei cittadini sia un interesse oltremodo pubblico. Lei stesso ha detto che la sicurezza dei nostri cittadini è la cosa prioritaria, ma poi mi dice che non si può mettere la strada in sicurezza perché ci sono in corso delle controversie su interessi commerciali. Probabilmente abbiamo due interpretazioni diverse, ma probabilmente anche l'ANAS, sulla parola "priorità". Per questi motivi riteniamo opportuno impegnare questo Governo affinché intervenga al più presto per la messa in sicurezza del tratto in questione, in maniera che questo venga adeguato di spartitraffico e di attraversamenti pedonali. A volte, anche se le competenze non sono regionali, ma mettono a serio rischio la sicurezza, e quindi la vita dei cittadini, bisogna puntare i piedi e far valere i propri diritti, questo deve fare un buon amministratore.

Chiudo facendo presente che la nostra insistenza sull'argomento, competenze a parte, è dovuta al fatto che non vogliamo essere complici o, meglio, partecipi in questa legislatura dei danni che la mancanza di presa di provvedimenti in tal senso potrà causare ai nostri cittadini e faremo tutto il possibile per contrastare questa e altre criticità a favore della sicurezza dei nostri cittadini, che per noi è davvero prioritaria.

Presidente - Apro la discussione generale. La parola al Consigliere Baccega.

Baccega (UV) - Intervengo su questa mozione perché a volte, quando ci si siede in quest'aula e si affrontano dei dossier, sarebbe opportuno andare a sviluppare la storia degli stessi: questa progettazione che è stata poi sospesa risale al 2011, una progettazione che aveva visto tutta una serie di percorsi ben definiti, che andavano nella direzione dell'approvazione della Conferenza dei servizi, l'approvazione dei progetti da parte dei due Comuni interessati. Si è arrivati alla gara d'appalto con quel tipo di progettazione ma, ahimè, qualcuno poi si è reso conto, pur avendo partecipato alla Conferenza dei servizi e all'approvazione di quel progetto, che quel progetto non stava in piedi. Non stava in piedi perché era troppo impattante, perché era oneroso, perché occupava degli spazi, perché occupava dei parcheggi per i vari centri commerciali, perché erano troppe le quattro passerelle progettate: c'era tutta una serie di criticità molto forti e soprattutto gli ingressi ai centri commerciali avevano delle problematiche. Non sto difendendo Borrello, sto dicendo le cose di cui sono a conoscenza e che ho seguito a lungo per arrivare poi a una conclusione.

Nel 2017 venne in visita in Valle d'Aosta il Presidente di ANAS Armani, indicammo le 17-18 criticità che furono segnalate dai Comuni e si decise di riprogettare il percorso. Siamo quindi in una fase di riprogettazione da parte dell'ANAS che va a tenere conto delle 17-18 criticità che si erano a suo tempo individuate, ma aggiungo che ulteriori problematiche al tavolo di progettazione sono venute fuori. Ora, mi sembra che la mozione inviti la Regione a investire ulteriori risorse per quel tratto di strada, la Regione ha già messo 4 milioni, che sono significativi, e il percorso è in itinere. Dico a voi, che avete un rappresentante al Governo, il Ministro Toninelli, che con l'ANAS avrà rapporti quotidiani, di sollecitarlo affinché questo progetto vada a buon fine. Voi che avete questo canale preferenziale, colleghi Cinque Stelle, adoperate tutte le vostre conoscenze affinché il Ministro Toninelli dia un'ulteriore sollecitazione all'ANAS affinché questo tratto di strada vada a buon fine. Non siete solo voi che avete le preoccupazioni rispetto a quel tratto di strada, sono tutti i rappresentanti all'interno di questo Consiglio regionale. Voi all'epoca non c'eravate, ma nella scorsa legislatura abbiamo con convinzione finanziato quei 4 milioni, con convinzione abbiamo partecipato almeno a 20 riunioni per poter definire un progetto che fosse equilibrato rispetto a quello che era stato presentato e forse non attentamente visionato da chi lo doveva visionare. Per fortuna, ci siamo fermati per tempo, perché gli impatti sarebbero stati drammatici. Ora, l'invito che io le faccio come rappresentante dell'Union Valdôtaine in questo Consiglio è di telefonare a Toninelli e di dirgli di dare una sveglia all'ANAS affinché ci dia la progettazione definitiva e che si riparta con la gara, perché i lavori erano già stati affidati, sono stati sospesi.

Presidente - Non ci sono altri interventi, chiudo la discussione generale. La parola all'Assessore Borrello.

Borrello (AC-SA-PNV) - Io innanzitutto ringrazio i proponenti perché l'azione di pungolo nei confronti dell'Ente nazionale, quindi il rapporto tra Amministrazione regionale e ANAS avviene anche tramite le iniziative che vengono svolte all'interno del Consiglio regionale e negli ultimi due o tre mesi proprio questo Consiglio ha avuto la possibilità di fare due o tre interpellanze in tal senso sia per quanto riguarda la SS26 che per quanto riguarda la SS27, questo ha permesso, al di là dei canali ordinari, di avere dei rapporti con i rappresentanti di ANAS sia dal punto di vista locale che dal punto di vista del compartimento nord-ovest. Anche le iniziative che lei ha posto in essere con il suo gruppo quindi sono sicuramente utili ad aumentare il livello di analisi di dettaglio rispetto alle problematiche in essere.

Ci tengo però a fare un passaggio storico rispetto ai rapporti con l'ANAS in questi ultimi anni. Rapporti che non ho ovviamente tenuto io in quanto ho la titolarità in qualità di rappresentante pro tempore dell'Assessorato, ma coloro che mi hanno preceduto e l'Amministrazione regionale in sé hanno sempre mantenuto dei rapporti con ANAS, basti pensare che nell'aprile del 2018 l'Amministratore unico Armani è venuto in Regione per aprire un tavolo per capire quali erano le priorità per quanto riguarda i cantieri dell'ANAS all'interno del territorio regionale. Si è parlato di tante necessità e si è anche "analizzato" il problema della strada statale 26 e in quel momento l'Amministrazione regionale, per conto dei rappresentanti politici, ma soprattutto con la memoria storica dei nostri dirigenti competenti in materia, che hanno un rapporto continuativo con i rappresentanti di ANAS sia a livello regionale che a livello di compartimento nord-ovest, ma quello è stato un momento importante perché era arrivato l'Amministratore unico, invitato dall'allora Presidente della Giunta Laurent Viérin, per fare un tavolo di analisi rispetto alle problematiche in essere. Tutto è utile quindi nel momento in cui noi dobbiamo fare delle analisi rispetto alla sicurezza delle nostre strade, quindi ben vengano queste sollecitazioni. Non le prendo in maniera provocatoria, le prendo come pungolo, come elemento di stimolo per poter aumentare il livello di analisi.

Detto questo, però mi permetto di dire, partendo dal presupposto che c'è già un'attività di concerto tra l'Amministrazione regionale e l'ANAS, proprio per evitare ogni sorta di incomprensione, io l'altra volta le avevo citato il Codice della strada, ma fondamentalmente tale Codice dice qual è la competenza rispetto agli enti proprietari delle strade e definisce ANAS cosa fa, cosa deve fare; la Regione cosa fa e cosa deve fare per le proprie strade, il Comune cosa fa e cosa deve fare per le proprie strade, ma non entro nel merito perché lo sa benissimo anche lei. L'obiettivo della sua iniziativa è quello di cercare di far aumentare il livello di analisi del Governo rispetto a queste problematiche. Secondo me, un altro elemento importante che lei ha fatto con questa iniziativa è parlare di queste problematiche in modo tale che anche gli utenti che frequentano quella strada pongano maggiore attenzione, perché il problema, se lo si nasconde, lo si sottovaluta, invece in questo modo noi andiamo a valutare, a rendere pubblico il potenziale problema, quindi responsabilizziamo anche gli utenti automobilisti rispetto a tale questione.

L'impegno però che lei chiede, anche se lo dovessimo approvare, non è proprio un impegno che questo Governo può assolvere, quello che possiamo fare è assumere un impegno continuativo per monitorare questo tipo di situazione tenendo conto che, così come avevo già detto l'altra volta, probabilmente già oggi il collega Distort ha fatto partire le convocazioni per il 25 ottobre, quando faremo un sopralluogo, in applicazione della risoluzione votata da questo Consiglio alla fine di luglio per quanto riguarda la strada statale n. 26. In quell'occasione faremo anche una commissione consiliare, dove potremo fare le nostre domande ed esplicitare alcune richieste più puntuali su questo tipo di problematica.

Do solo un dato tecnico. In data 16 maggio 2017 il Consiglio di Stato con propria sentenza ha rigettato l'appello di ANAS contro la sentenza del TAR che aveva annullato, sul ricorso della società Black Oils, il provvedimento ANAS di approvazione del progetto esecutivo. L'ANAS, in relazione alla richiesta di modifiche progettuali, quindi con l'attività di concertazione con i Comuni di Quart e di Saint-Christophe che portavano le istanze non solo dei centri commerciali ma anche dei cittadini - ci sono tutti i verbali che io non ho problemi a fornire -, ha avviato, con l'ausilio dell'Avvocatura dello Stato, l'iter per la risoluzione consensuale del contratto in essere con il raggruppamento. Il procedimento si è concluso il 24 luglio 2018, quindi quest'estate si è concluso quel procedimento a livello giudiziario per quanto riguarda la revoca dell'appalto. Ho avuto la possibilità di parlare con l'ingegner Luongo, il quale sarà presente il 25, che mi ha confermato che l'ammodernamento e la riqualificazione del tratto di strada statale n. 26 è una priorità sia per quanto riguarda la Regione, ma questo lo dico io, per quanto riguarda l'ANAS e ha dato massima disponibilità per cercare di aumentare il più possibile i tempi per l'intervento.

Detto questo, non mi nascondo nel dire che l'approvazione di questa mozione risulterebbe difficile in virtù di quello che le ho esposto e, nel ringraziarla per l'opera di sensibilizzazione, le chiederei di ritirarla, anche in virtù del prossimo appuntamento in commissione, dove avremo modo di discutere della tematica.

Presidente - La parola al Consigliere Mossa.

Mossa (M5S) - Ringrazio l'Assessore per la sua risposta puntuale e dettagliata e ringrazio anche il Consigliere Baccega per le delucidazioni in merito ai precedenti.

Assessore, è ovvio che la nostra vuole essere una provocazione nei confronti di questo o dei prossimi Governi a venire. Non possiamo sempre chinare la testa e lasciar calpestare i nostri diritti come la nostra sicurezza o, visto che siamo una Regione autonoma, autonomo è il Consiglio, autonoma è la Regione, dover andare a piangere a Roma, ai Ministeri per far valere le nostre priorità. Su tutto quello che avviene direttamente o indirettamente all'interno di questa regione, in qualità di amministratori, siamo tutti equamente responsabili.

Noi vogliamo davvero un Governo del fare e a volte il fare è anche farsi sentire, puntare i piedi e difendere i diritti dei nostri cittadini. Visto l'impegno che lei si sta prendendo in quest'aula di portare avanti le soluzioni a queste criticità in maniera, ci auguriamo, consistente fino a quando l'obiettivo, non solo nostro ma di tutti i valdostani, ovvero la messa in sicurezza del tratto stradale in questione, non sarà finalmente raggiunto, noi ritiriamo la mozione. Aspettiamo questo incontro del 25 ottobre con il Responsabile dell'ANAS dell'Italia nord-occidentale e speriamo che lei da questo incontro torni con dati, ma soprattutto con date sicure che ci possano rassicurare. Ovviamente, come avrà intuito, la questione non finisce qui, ma è soltanto al momento rimandata.

Il Consiglio prende atto del ritiro della mozione.