Oggetto del Consiglio n. 3298 del 15 marzo 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3298/XIV - Interpellanza: "Piano di interventi previsti nel comprensorio sciistico di Champorcher".
Farcoz (Président) - Point n° 12 de l'ordre du jour. La parole au collègue Restano pour l'illustration.
Restano (AC-SA-PNV) - Ritorniamo su un discorso che abbiamo già affrontato in alcuni Consigli passati, che era terminato con l'approvazione - credo all'unanimità - di una mozione e che riguardava il completamento dell'innevamento programmato relativamente alla stazione sciistica di Champorcher. In seguito a quest'approvazione, nei giorni successivi, per la precisione il 7 febbraio 2018, il Consiglio comunale di Champorcher ha affrontato una mozione presentata dalla minoranza locale e all'interno della discussione è intervenuto anche il Presidente della Monterosa. È proprio a questo verbale, redatto in tale occasione, che mi voglio riferire, vale a dire alle dichiarazioni del Presidente della società che ci preoccupano molto, perché in tale sede, richiamando innanzitutto il piano degli investimenti quinquennali da lui inoltrato all'Amministrazione regionale e del quale chiedo cortesemente all'Assessore se è possibile averne una copia, senza ricorrere ad un 116, ha preannunciato alcuni interventi: la sostituzione dell'impianto Baby con un tappeto già in uso alla società e la possibilità di fermare l'impianto, lo ski-lift de La Magdeleine. Ovviamente nel dibattito sono intervenuti i Consiglieri di minoranza che hanno anche delle competenze specifiche essendo dei maestri di sci e in parte, essendo aperto alla popolazione, sono intervenuti anche dei maestri esterni al Consiglio, che hanno spiegato al Presidente della società quali sarebbero stati gli inconvenienti portati da scelte di questo tipo: lo smantellamento del Baby porta la possibilità di trasportare un numero inferiore di persone, l'utilizzo dei tappeti, che peraltro, in caso di nevicate, hanno delle problematiche perché non sono coperti, scivolano, l'assenza di controlli perché devono intervenire i genitori a fermare per far ripartire il tappeto, provocano degli inconvenienti seri. Non ultimo, in caso di nevicate, quando si spala, non essendo provvisti di apposito mezzo meccanico, si crea un pericolo per gli sciatori, che, sbattendo gli sci contro i mucchi di neve laterali, potrebbero avere delle problematiche fisiche; quindi, oltre al resto, anche le notevoli ripercussioni economiche che queste scelte avrebbero sul territorio.
Alla luce di questo, le domande che le poniamo, Assessore, sono sempre le solite: se è a conoscenza di queste scelte, se avevate fornito degli indirizzi specifici a seguito della mozione che avevamo approvato all'unanimità in questa sede e se voi siete a conoscenza, se è stato fatto un conto economico del danno che porterebbero queste scelte e anche un danno alla comunità, un danno sociale. Sono scelte strategiche che porteranno sicuramente una perdita di introiti e quali sono eventualmente gli intendimenti in merito. La ringrazio.
Président - La parole à l'Assesseur Marguerettaz pour la réponse.
Marguerettaz (UV) - Rispetto alla mozione, noi ovviamente abbiamo trasmesso a Finaosta l'ordine del giorno approvato con preghiera di assicurare il seguito di competenza.
Rispetto alle prime due domande, le scelte strategiche per i comprensori di Champorcher sono contenute nel piano aziendale inviato all'inizio del 2018 dalla Monterosa S.p.A. che le trasmetterò per le vie brevi - chiederò ai dirigenti di trasmetterglielo - affinché lei possa avere questo documento elaborato in linea con la definizione degli indirizzi strategici prevista dall'articolo 2, comma 5, della legge n. 20/2016 da realizzarsi entro il 2018. Si rammenta che il comprensorio di Champorcher negli ultimi 15 anni non è stato oggetto da parte dell'esercente di alcuna riflessione sull'architettura della stazione e delle offerte correlate, proponendo negli anni la medesima offerta sciistica di trasporto.
Da quanto emerge dalla lettura del piano, sulla base delle indicazioni fornite dalla Monterosa, il comprensorio di Champorcher, oltre al noto rinnovamento dell'innevamento, dovrà affrontare nel 2023 tre revisioni generali relative alle due sciovie e alla telecabina Chardonney-Laris. Quest'ultima ovviamente è imprescindibile. Per l'area di Laris-Monte Rosa ha invece immaginato una diversa architettura del comprensorio per venire incontro alle nuove esigenze ludiche della clientela, che permettano di trasferire a Laris anche la clientela che non scia, ma che vorrebbe fare esperienza di scivolamento sulla neve, oggi non intercettata a Champorcher, prevedendo l'eliminazione della sciovia, o comunque duplicata dalla seggiovia Laris, e l'installazione di un tappeto al suo posto. La risistemazione dell'area di Laris permetterebbe dunque di evitare i costi della revisione della sciovia e di risparmiare sui costi del personale e garantire un'offerta nuova per l'intera vallata. I diversi livelli di sci sarebbero garantiti dai tappeti della seggiovia Laris e dalla seggiovia Cimetta in ordine di difficoltà crescente. Per la sciovia La Magdeleine la società ha in animo di ipotizzare una diversa tariffazione per coloro che intendono utilizzare anche la sciovia, sullo stile di quanto adottato positivamente per l'impianto Indren nel comprensorio di Gressoney nell'attuale stagione invernale.
Rispetto alle sue conclusioni, dove ha parlato di danno economico, per quanto evidenziato e quanto ho letto, piuttosto che un danno economico per la comunità le scelte economiche di Monterosa paiono invece indirizzate a migliorare l'offerta diversificandola, eliminando i costi di gestione e di innevamento.
Queste sono le risposte fornite da Monterosa, chiaramente, nell'ambito delle analisi che verranno fatte, anche in virtù della soluzione che abbiamo approvato, credo che potrà di nuovo fare il punto della situazione.
Président - La parole au collègue Restano pour la réplique.
Restano (AC-SA-PNV) - Grazie per la disponibilità, Assessore. Ho ascoltato con attenzione quanto da lei detto, il Presidente, intervenendo, ha affermato in Consiglio comunale che "è necessario avvalersi della tecnologia, realizzare i risparmi strutturali, intraprendere politiche commerciali più aggressive di quelle del passato, diminuire i costi e aumentare i ricavi". Le ha dette tutte, quindi mi diventa difficile capire non la sua, Assessore, quale sia la strategia alla base di queste scelte e glielo dico perché mi sono soffermato a fare quattro conti. Cinque settimane, cinque weekend di corsi pieni che si ripetono negli anni portano alla società, a chi lavora nel luogo - quindi ai 35 maestri di sci che lavorano in quel weekend, ai bar e all'albergo ristorante che ospita la gente - più di 70 mila euro. In quell'occasione il Presidente disse che la revisione della sciovia costava 150 mila euro, se lei va a vedere nello storico dell'Assessorato, la media è dai 30 agli 80 mila euro. Probabilmente avrà chiesto una revisione particolare, a me non è dato sapere, magari comprende dei costi che a me non sono conosciuti. Se allunghiamo questo periodo di cinque settimane a tutta la stagione, però capisce che il danno è notevole, anche perché lo spostamento costa 50 mila euro e abbiamo un tappeto vecchio. Sono queste le strategie che noi ci permettiamo di dire alla luce delle nostre scarse conoscenze, ma, sentendo gli operatori del luogo, sono inopportune, portate avanti da chi non sa neanche come sono fatti gli sci. È questo che ci preoccupa tanto da chi non vive quella realtà, poi va bene, non ci rimane che guardare se i risultati saranno forieri di nuovi introiti, le premesse non sono buone. Le chiederei solamente di non smantellare gli ski-lift, perché, oltre al danno che ci porterà, avremmo anche la beffa. Almeno chi verrà dopo di noi e dopo questo Presidente che ha rovinato tutto, spero abbia l'opportunità di ricostruire qualcosa dalle macerie per una comunità importante.