Oggetto del Consiglio n. 3266 del 21 febbraio 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3266/XIV - Approvazione di mozione: "Impegno per la soluzione delle problematiche riguardanti gli Operatori Socio Sanitari in occasione del rinnovo contrattuale 2016-2018".
Farcoz (Président) - Point n° 33 à l'ordre du jour. La parole au collègue Gerandin.
Gerandin (CC-MOUV) - Nell'ultimo Consiglio avevamo presentato un'interpellanza, in cui chiedevamo a che punto era il nuovo modello di welfare e chiedevamo quali indicazioni e quali rassicurazioni potevano avere le OSS del comparto unico regionale sul riconoscimento della qualifica in questa fase di rinnovo del contratto del pubblico impiego. In quell'occasione, Assessore, anche a seguito della sua risposta nella quale lei ci dette ulteriori elementi, le dissi che avremmo presentato un'iniziativa, perché siamo ormai verso fine legislatura. Questo problema legato al mondo del sociale, al mondo delle OSS noi lo conosciamo bene, sia io che lei, Assessore. È una cosa che abbiamo trattato in quest'Aula parecchie volte e abbiamo condiviso che era necessario arrivare a una risoluzione, a un punto finale.
Di parole se ne erano dette tante e si era creato anche un po' di confusione, ma comunque c'era un'aspettativa e c'era la necessità di dare un riconoscimento al personale ADEST che aveva fatto questo percorso di riqualificazione. Ricordo con piacere che tutto questo personale assunto come ADEST ha fatto il percorso di riqualificazione per OSS, in un modo che non ha uguali in nessun'altra regione italiana, nel senso che per ottenere questa riqualifica è stato fatto un monte ore importante, mentre da altre parti il riconoscimento delle OSS è stato quasi automatico e legato all'anzianità in qualità di ADEST. È un riconoscimento dovuto che la politica valdostana deve a questo numero consistente di personale. Ricordo che si tratta di personale di comparto, perché sono persone che hanno fatto concorsi e sono a tutti gli effetti appartenenti al comparto unico.
Fatta questa premessa, dobbiamo, vogliamo e sono certo che oggi quest'Aula, approvando questa mozione, metterà un punto finale a questa vicenda. Abbiamo la grandissima occasione del rinnovo contrattuale, perché è in fase di definizione il rinnovo del comparto unico. Con questa mozione noi chiediamo che l'inquadramento e il riconoscimento economico del personale OSS debba trovare soluzione nell'ambito dell'attuale rinnovo del contratto 2016/2018. Anche perché è notizia di ieri che il contratto nazionale del settore del pubblico impiego legato alle realtà locali è stato rinnovato, per cui non può essere che la Valle d'Aosta su questa competenza primaria non trovi una soluzione per una parte consistente di questo personale. Dicevo l'altra volta che probabilmente, calcolando per difetto, equivalgono all'incirca al 15 percento del personale del comparto unico in questo momento.
Lei mi fece avere una nota del 25 luglio 2017, in cui al Comitato regionale per le relazioni sindacali, Dipartimento personale e organizzazioni, a firma del presidente del Consiglio permanente degli enti locali Manes e dell'assessore Bertschy, si chiedeva, per le problematiche relative all'inquadramento e al riconoscimento economico del personale OSS, di voler provvedere all'analisi e alla proposta di ipotesi di possibile soluzione. Per cui la volontà politica già c'era, l'input c'era, probabilmente si tratta in questa fase di dire che, come si prevede nella mozione, non è solo un'ipotesi di possibile soluzione. Noi chiediamo che debba essere un punto fondamentale a prescindere, per cui noi chiederemo che ci sia un'eventuale integrazione a questa comunicazione che è stata fatta, in cui si chieda al Comitato regionale per le relazioni sindacali che si proceda e che sia uno dei punti salienti per la firma del rinnovo contrattuale 2016/2018.
È un segnale importante per persone che se lo sono guadagnato sul campo e se lo meritano. In questo momento io penso e mi auguro che anche da parte del Governo e della maggioranza ci sia la volontà di andare in questa direzione. È importante che chiudiamo questa fase delicatissima, a volte anche strumentalizzata, ma una fase da concludere, perché queste persone meritano di avere una soluzione e una prospettiva chiara. Anche perché questo ci permetterebbe di sbloccare tutta una serie di problematiche, perché io ho sentito che le organizzazioni sindacali hanno varie interpretazioni sul fatto di poter concedere o meno il discorso del siglare un accordo e concedere la mobilità verso l'azienda USL.
Detto questo, io penso che la mozione sia assolutamente condivisibile da tutti e penso che oggi sarà una bella pagina per questo Consiglio e per la politica in Valle d'Aosta. Chiediamo anche che, fatto questo rinnovo, si riconosca anche la piena applicazione per il personale operante presso l'azienda di servizi JB Festaz, trattandosi di ente pubblico e di un ente a cui già attualmente viene applicato il contratto di comparto. Essendo un ente pubblico, ai sensi della legge regionale n. 34 del 2004, noi chiediamo che vada applicato anche a loro, per un discorso di equità e per dare il messaggio importante che non ci sono OSS di serie A o di serie B, sia che siano del JB Festaz, sia che siano del comparto unico, sia che siano eventualmente dell'azienda USL.
Président - La parole au collègue Restano.
Restano (AC-SA-PNV) - Intervengo anch'io su questa mozione, che ho firmato convintamente, senza riprendere tutto quanto detto dal collega che mi ha preceduto e che condivido puntualmente. Però vorrei significare che le assistenti domiciliari dei servizi tutelari hanno svolto un ruolo significativo nella nostra comunità a partire dalla fine degli anni Ottanta fino a oggi: questo personale si è dedicato totalmente alla professione, sacrificando anche in parte la propria salute. Sappiamo bene che tanto di questo personale è oggi oggetto di prescrizioni, perché solleva e sposta gli anziani, ma negli anni Ottanta non c'erano tutti i presìdi di protezione individuale che abbiamo oggi, quindi soffrono di patologie particolari. Giustamente l'Amministrazione regionale, in collaborazione con il CELVA, ha svolto nel corso del tempo un percorso di riqualificazione di questo personale da assistente domiciliare a OSS. Oggi però, a fronte della riqualificazione del personale e delle mansioni attualmente svolte, non vi è il corrispondente inquadramento contrattuale che deve avvenire per forza attraverso anche un accordo sindacale.
Credo che questo sia il momento: i dipendenti ADEST interessati sono circa 500/600 e tanto di questo personale è prescritto, però l'opportunità, che a mio modo di vedere si profila, è di dare la possibilità a queste persone prescritte, una volta riqualificate e debitamente inquadrate, di essere impiegate in altre amministrazioni, quale l'Unità sanitaria locale, per dare loro modo di esprimere la propria professionalità anche presso gli ambulatori medici, avendo acquisito le competenze e la dovuta professionalità, per svolgere quindi delle mansioni meno onerose dal punto di vista fisico e impiegando magari personale più giovane a svolgere le funzioni presso le microcomunità o presso il territorio. Credo che sia un'iniziativa dovuta nei confronti di tali personale, che ha dedicato un'intera vita professionale a svolgere queste mansioni.
Président - La parole à l'assesseur Bertschy.
Bertschy (UVP) - Grazie, collega Gerandin e collega Restano. Intervengo in discussione generale per due motivi. Uno per avere la possibilità di articolare la nostra posizione e poi per proporre un emendamento alla mozione, anche per una questione di tipo tecnico.
Sul tema non solo ci ritroviamo d'accordo, ma ci ritroviamo d'accordo nel tempo. Rispetto a un progetto come questo spero veramente che la si smetta di cercare di fare delle fughe in avanti, ma piuttosto che si punti al traguardo e ad arrivare al traguardo tutti insieme. Oggi il tema è finalmente posto nella maniera giusta, ci sono le condizioni, c'è il momento di rinnovo contrattuale e ci sono anche le possibilità di ragionare in maniera serena. Soprattutto siamo tutti convinti che le OSS siano un bene, in termini di lavoratori e di professionalità, e diano una grande risposta con la loro mansione e con la professionalità acquisita attraverso i corsi che negli anni hanno saputo seguire, anche nel tempo libero e non solo con la formazione dedicata che si ha nelle aziende, per cui è bene che siano finalmente valutate nella giusta misura.
Più di tutto pensiamo sia il punto di partenza, perché nella visione politica del futuro sappiamo che avremo bisogno di altre OSS e di investire, come stiamo cercando di fare anche all'interno dei percorsi scolastici, perché le persone si formino in questa direzione. Inutile raccontarci quello che ormai tutti sappiamo bene, ma attraverso le professioni sociosanitarie come queste daremo risposta alla nostra comunità nel futuro.
Quindi la volontà è quella di luglio, ma direi quella di quando si era negli enti locali, testimoniata da subito nel suo insediamento all'assessorato - il Presidente interverrà dopo di me e avrà modo di dirlo - dell'oggi presidente Viérin. È la volontà di dare un segnale chiaro rispetto a quella brutta pagina che aveva portato qui le OSS a protestare, in virtù del fatto che erano probabilmente in maniera sbagliata passati dei messaggi che volevano non solo non riconoscere la qualifica, ma neanche più riconoscere il contratto. Per fortuna siamo in una fase nuova, dove tutti cerchiamo di investire sul personale. Credo che, come amministratori e come politici, dobbiamo sapere anche considerare questa posizione nell'ambito di una contrattazione che riguarda tutto il comparto, però questa è una posizione specifica da sottolineare, perché da anni c'è bisogno di dare una risposta.
Su questa posizione anche in questi ultimi periodi abbiamo incontrato le organizzazioni sindacali, che nella loro piattaforma hanno presentato il riconoscimento della qualifica, e con loro c'è stato un ampio confronto. Per questo crediamo giusto inserire nell'impegno anche le organizzazioni sindacali - lo presenterà il Presidente e ci sarà a brevissimo una riunione con loro - che, nel comitato, insieme all'Amministrazione dovranno arrivare a questo percorso definitivo di riconoscimento.
La volontà è di accogliere la mozione, inserendo un punto in premessa ed emendandola nell'impegno, per far sì che oltre ad avere un impegno politico, sia anche coerente con quello che bisognerà realizzare in termini di lavoro per arrivare al riconoscimento della qualifica. Quindi io ritengo che oggi più che continuare a dirci che tutti vogliamo farlo, ci dobbiamo prendere l'impegno politico per farlo e portare avanti quella che crediamo tutti sia la cosa giusta, che dà serenità, ma anche un po' di rispetto all'impegno che i lavoratori e le lavoratrici si sono assunti in tutti questi anni.
Président - La parole au Président de la Région.
Viérin (UVP) - È importante che questo tema arrivi in Consiglio. Si è spesso discusso in quest'Aula di una tematica che ci sta particolarmente a cuore, che è quella del riconoscimento di professionalità che all'interno del nostro modello di welfare negli anni, per non dire nei decenni, hanno garantito i servizi e soprattutto gli standard di qualità del nostro welfare stesso. È giusto ripartire un po' dalla storia recente e ci fa piacere che oggi da più parti ci sia la sottolineatura dell'importanza di queste professionalità. Eravamo in quest'aula nel 2016 a discutere su un grande lodo, su una grande criticità che si era manifestata ed è stato proprio quello il momento in cui si è iniziato un percorso con il comitato che era nato e con le organizzazioni sindacali, per cercare di creare quel tavolo che oggi presenta una riforma del welfare. È stato in quel momento, nel 2016, che decidemmo di instaurare un dialogo per capire quale sarebbe stato il futuro sviluppo del welfare, perché si continuava a modificare o a parlare di previsioni da modificare, senza avere un'idea di quello che sarebbe stato il modello nel suo insieme, soprattutto in sinergia con gli enti locali.
E non solo, c'era anche la necessità di risolvere alcune criticità. Il collega Restano ne ha citata una che era la possibilità di creare una sorta, tra virgolette, di comparto unico. Proprio nella legge finanziaria 2016 fu inserita la previsione, salvo chiaramente l'assenso degli enti, della possibilità che prima non c'era, che è quella della mobilità, per esempio, con l'Azienda, cioè la possibilità di scambiare delle professionalità. Questo per dirne una.
Ma c'era anche tutta la questione delle riqualifiche ADEST, per chi non aveva avuto la possibilità di fare i percorsi di riqualificazione, che erano poi terminati. A queste persone era stato detto: non vi siete presentate? Finito! La questione era di dare un'ulteriore possibilità di avere quelle riqualifiche - assieme poi alla riqualifica OS, la questione delle OSS più specializzate - affrontando i temi in un tavolo condiviso, dove c'era l'Amministrazione regionale, il comitato, le organizzazioni sindacali e gli enti locali, per cercare delle soluzioni. E uno dei temi, una delle prime richieste arrivate proprio dalle lavoratrici e dai lavoratori era quella del contratto, del riconoscimento. È stata poi una conseguenza, quella di cui parlava il collega Bertschy - che era peraltro all'interno della V Commissione, quindi i passaggi erano stati in qualche modo condivisi tra tutti - di dire: apriamo un percorso e cerchiamo di mettere un pezzo dopo l'altro con tutti i crismi. Avevamo fatto anche degli incontri pubblici per cercare di condividere queste cose. Era uscita anche la questione dei trentasei mesi, cioè dell'impossibilità, vista la legge nazionale, di continuare a prorogare le nostre OSS. Abbiamo cercato di condividere con gli enti locali una certa criticità, abbiamo chiesto anche all'epoca alla società di servizi di venirci incontro.
Tutte queste criticità sono state in qualche modo superate, ma oggi manca il pezzo finale, che è da un lato la riforma del welfare, quindi questa riforma che è pronta e che va a ridisegnare, valorizzandole, le professionalità, e la questione del contratto, affinché ci sia finalmente il riconoscimento di qualcosa che prima non c'era.
In questo senso nei prossimi giorni avremo un incontro con le organizzazioni sindacali, perché la procedura prevede che il Comitato regionale per le politiche contrattuali trasmetta al Comitato regionale per le relazioni sindacali gli indirizzi mediante apposita direttiva. È questo il motivo per cui vi proponiamo questa nostra richiesta di modifica, di cui parlava l'Assessore, affinché ci siano semplicemente scritte le procedure come vengono poi codificate. Noi venerdì diremo alle organizzazioni sindacali che avviamo l'iter per richiedere, in termini di indirizzo, questo riconoscimento. Quindi c'è l'impegno da parte nostra di concludere questo iter, che era iniziato e di cui abbiamo parlato tante volte, affinché si possa chiudere la questione, andando in contrattazione come abbiamo fatto per il comparto pubblico. Abbiamo lavorato in questi mesi sulla contrattazione, abbiamo messo gli aumenti, gli scatti anche rispetto al livello nazionale; è una trattativa ancora aperta per certe professioni, penso ai vigili del fuoco e ai forestali. La stessa cosa la faremo e la facciamo con l'incontro di venerdì per aprire questa parte separata, affinché ci possa essere uno sviluppo positivo, per poter finalmente riconoscere, anche in termini contrattuali, queste possibilità.
Era importante riconoscere la genesi, perché ci si lavora da più di un anno e mezzo ed era giusto portarsi avanti. Ma si parla da tempo di rinnovo contrattuale e l'ex ARRS ha iniziato un anno e mezzo fa a richiedere ai singoli pezzi: avete delle indicazioni? In quel momento sia i comitati che le organizzazioni sindacali avevano richiesto, riconoscendo la necessità delle OSS. In questo senso, come si ricordava, accettiamo ben volentieri questa sollecitazione che viene codificata e venerdì nell'incontro si proseguirà nel percorso, affinché si possa in qualche modo concludere.
Président - La parole au collègue Ferrero.
Ferrero (M5S) - Pur non avendo firmato l'iniziativa dei colleghi, volevo rapidamente dare un apporto alla questione. Ho sentito da parte del Governo regionale parole come "fughe in avanti", "fase nuova", "il welfare" e tutte queste cose belle cose. A me pare che sulla questione fino adesso ci siano state delle fughe all'indietro. C'è stato anche un comportamento dei sindacati non sempre specchiato, per cui ci sono stati dei rimpalli tra il Governo regionale e i sindacati, che hanno contribuito semplicemente a creare quella specie di acqua torbida, per cui poi diventa difficile per chi guarda dall'esterno capire di chi sono le responsabilità.
Sicuramente non c'è stato quell'impegno e non c'è stata quell'attenzione che l'argomento meritava. Anche adesso, al di là dei proclami, io non vedo altro, salvo una richiesta che probabilmente sarà di annacquamento dell'iniziativa da parte del Governo regionale, perché più si resta sul vago e meno ci si prende le responsabilità, meno in futuro qualcuno ti potrà dire: però tu avevi detto questo, tu avevi detto che lo facevi entro un certo tempo. Io penso che, al di là di tante parole, sarebbe essenziale dire che entro tale data noi incontriamo le rappresentanze sindacali, entro tale data vogliamo definire questo, entro tale data vogliamo definire quest'altro. Questo è il sistema per prendersi degli impegni, questo è il sistema per cui ci sono degli Assessori e c'è un Governo regionale, se no potremmo metterci tranquillamente dei robot o qualcun altro. Noi abbiamo bisogno di persone che si assumono la responsabilità: se si prendono gli onori di certi posti e di certe cadreghe, poi si prendano anche le responsabilità.
Una considerazione che va all'atto della questione. Ci sono dei servizi che diventano essenziali, perché c'è uno sviluppo della società che avrà sempre maggiore bisogno di questi operatori e di queste operatrici. Fare finta di niente è veramente una questione antistorica. Basta guardarsi intorno, basta vedere il numero degli anziani che aumenta, basta vedere il numero di richieste che in questa direzione viene fatta.
La seconda considerazione è questa. Non si può, per periodi così lunghi, lasciare in sospeso così tante persone. In sospeso, perché ognuno ha una vita, ogni lavoratore, in questo caso sono le OSS, sono altri lavoratori in altri casi, devono sapere a che cosa vanno incontro. Non si può essere sempre sospesi a una specie di spago, per cui oggi è così, domani non lo so, oggi sono qui, domani sono da un'altra parte. Anche perché è un lavoro che, al di là di tutto, è molto gravoso: pensiamo al compito di movimentare delle persone non in grado di muoversi, pensiamo ai turni. Io sono convinto che le persone, per rendere bene sul lavoro e per poterlo fare anche in maniera tranquilla, senza poi andare a somatizzare, devono avere una serie di certezze. Dato che qui l'unica certezza è che di questa categoria di lavoratori e di lavoratrici non potremo assolutamente fare a meno, ma avremo ancora più bisogno, dobbiamo guardare avanti e quindi io chiedo che ci sia semplicemente una calendarizzazione degli impegni: entro tale data noi vogliamo fare questo, entro la data successiva vogliamo fare quest'altro.
Sennò altro che fughe in avanti! Le solite parole. Cambierà l'esecutivo regionale, ci saranno le elezioni e si dirà che abbiamo fatto quello che potevamo. Perché poi ci sono le elezioni, comunque la legislatura va alla fine e allora ecco che c'è la necessità di dare una volta per tutte un chiarimento. Date anche un la sulla differenza, in maniera tale che, rispetto a quanto è stato fatto in passato, possiate dire: ci siamo noi, vi diamo le date entro le quali faremo che cosa.
Président - La parole au Président de la Région.
Viérin (UVP) - Parlare è facile, ma forse qualcuno ha più difficoltà a fare. Forse non ci siamo spiegati. Forse ci si accorge solo oggi del problema delle OSS, collega, ma quello che noi abbiamo cercato di dire, d'intesa con i colleghi e con alcuni su certe sensibilità, è che non è da oggi che c'è un'attenzione. Al di là degli spot che si vengono a fare qui in Aula, al di là di quanto si dice sulle OSS, abbiamo tutti una certa sensibilità e ognuno ha la sua sfumata. Quello che oggi si sta in qualche modo concretizzando e che forse non è percepito, è che siamo alla conclusione di un percorso.
Tutto si può fare meglio in ogni settore, però se poi nulla va bene! Ognuno è libero di venire qui e dire tutto quello che vuole, ma la questione delle OSS è dal 2016 oggetto di discussione in quest'Aula - per certe sensibilità; magari altri non se ne sono o se ne sono raramente occupati - e non è che adesso si arriva alla fine per dire delle cose che vogliamo semplicemente annunciare. C'è una mozione, che è stata peraltro annunciata durante lo scorso Consiglio, c'è una fase sindacale iniziata. Se poi neanche questo va bene, ognuno è libero di smarcarsi e di avere delle idee ancora diverse; è legittimo.
Quello che noi stiamo codificando oggi - diventa anche difficile giudicare, prima ancora di aver visto la proposta di modifica che ci illustrerà l'Assessore, perché è stata concordata con il collega proponente - è una proposta di modifica che dice che l'iter si deve concludere, giustamente con dei passaggi: le questioni sindacali e le richieste che vedono codificate dalla legge le direttive. Quindi non è che qui si voglia prendere tempo o altro.
L'impressione - ma non è un'impressione, è la realtà - è che quando non si fa, non va bene, quando si fa si sfarfalla e non va bene neanche questo, poi quando si fa in campagna elettorale, addirittura c'è la lettura che siamo in campagna elettorale.
Qui non vogliamo giocare sulla pelle dei lavoratori, come abbiamo detto in più occasioni, poi ogni movimento fa il suo pezzo con la voglia di prendere la ribalta e la scena. Ma qui si sta lavorando su questo tema da due anni in modo serio, chi è nei comitati è qui per testimoniarlo e spero che lo possa fare, perché altrimenti non è quello che noi abbiamo vissuto in termini di rappresentazione della realtà. Poi ognuno di noi cerca di dare il massimo nel proprio settore. Chi non ha mai avuto ruoli di responsabilità lo dimostrerà il giorno che li avrà e noi saremo anche molto felici di vedere, come in altre occasioni e come in altre città in Italia l'amministrazione è stata portata avanti da certe sensibilità, perché poi i risultati si vedono anche da queste cose.
Quello che vorremmo esprimere - lo diciamo sinceramente - è che qui è in ballo un riconoscimento contrattuale per le OSS, non politica. Qui abbiamo un ruolo amministrativo. Poi si possono fare tutte le considerazioni politiche, ma la politica è un'altra cosa, qui si fa amministrazione. Noi siamo qui per cercare di dare una risposta alle OSS e lo facciamo non da oggi, perché è un percorso iniziato da parecchio tempo. e che siamo felici oggi sia percepito un po' da tutti. È stato un lavoro anche sotterraneo e nell'ombra, che ha portato a una concertazione con il mondo delle lavoratrici principalmente, per evitare certe questioni che erano sul tavolo e per poi accompagnare a queste soluzioni. Quindi noi siamo convinti di questa cosa e poi lasciamo a tutti la possibilità di pensarla in un altro modo.
Président - La parole au collègue Cognetta.
Cognetta (M5S) - Intervengo anch'io a sostegno di questa mozione, che peraltro è sostenuta anche dalla maggioranza, per cui sarà certamente approvata, mi è sembrato di capire.
Però c'è da fare un paio di considerazioni politiche rispetto a quello che è stato dibattuto fino a questo punto. La preoccupazione del mio collega, e anche la mia, al di là delle posizioni che si possono prendere in campagna elettorale, ma non è questo il nostro caso, è il constatare che ci sono voluti anni per arrivare a questo punto. Voi comprenderete, Presidente e Assessore, che è stato fatto un lavoro di convincimento lunghissimo e continuo, e questo ci pone nella posizione finalmente di vedere il traguardo, ma tante volte è capitato in quest'Aula di vedere il traguardo e poi di non raggiungerlo.
Giustamente noi siamo molto tesi su questa cosa. Abbiamo fatto uno sforzo grandissimo, uno sforzo politico di convincimento, di cambiamento di una posizione radicale che era partita esattamente all'opposto di quello che si fa oggi, perché al di là delle questioni che poi ci stiamo raccontando, tutto questo è nato dal fatto che si voleva fare esattamente l'opposto della nostra politica, ma non solo della nostra: mantenere la sanità pubblica e i servizi di questo tipo assolutamente pubblici. Adesso finalmente parrebbe che stiamo arrivando al traguardo. Ma stiamo anche arrivando al traguardo della legislatura, quindi voi comprenderete che per noi è fondamentale arrivare alla definizione di regole certe, sicure e chiare entro la fine di questa legislatura che ormai è agli sgoccioli. Se oltre a votare una mozione, poi seguiranno gli atti che effettivamente ci permetteranno di risolvere questo problema di riconoscimento della qualifica, di inquadramento corretto, di gestione completa, senza avere figli e figliastri tra chi lavora in ospedale, tra chi lavora sul territorio, tra chi lavora al JB Festaz e così via, allora sarà un traguardo per tutti quanti. Però perlomeno arriviamoci: questa è la nostra preoccupazione.
Però deve essere un impegno serio, non come quelli che sono stati presi tante altre volte in quest'Aula e poi non sono stati portati avanti, perché la parola era scritta in maniera diversa, perché si intendeva un'altra cosa, perché c'era un impedimento che non si era tenuto in considerazione, perché non c'erano i soldi magari o qualcosa di questo tipo. Preso un impegno, a questo punto si porta avanti fino alla fine.
Président - La parole au collègue Rollandin.
Rollandin (UV) - Le considerazioni fatte credo che abbiano messo in luce due aspetti. Il primo che, anche nel campo sanitario, come in altri, è essenziale la formazione, perché per le OSS c'è stato un passaggio non indifferente per trovare le modalità e per riuscire a raggiungere un certo standard, che permette oggi di risolvere anche il problema contrattuale, perché non è che si poteva anticiparlo, se non c'era la situazione in cui oggi noi siamo. Questo percorso, con le ultime specificazioni che sono state fatte, va nella direzione che sicuramente è iniziata qualche tempo fa. Oggi il fatto che si arrivi al traguardo è perché sono stati fatti questi passi, se no il traguardo non poteva essere obiettivamente raggiungibile a questi livelli. Credo che la formazione fatta, oggi raggiunga lo scopo e, nel contempo, c'è il corrispettivo che giustamente viene riconosciuto, dopo i passaggi a livello sindacale che sono stati ricordati, per fare quell'accordo che renda merito a chi ha saputo lavorare in una certa direzione e oggi sicuramente è una figura importante nell'ambito del sistema sanitario pubblico. Qui il discorso del pubblico non è stato mai messo in discussione, mai da nessuno, quindi si dà per scontato che, sotto questo profilo, non c'è mai stata discussione.
Président - La parole à l'assesseur Bertschy.
Bertschy (UVP) - Non aggiungerei altro, se non leggere il testo della mozione. Ringrazio il collega Gerandin e tutti i colleghi che l'hanno sostenuta con l'emendamento, in modo che ci sia questa precisa volontà.
Intanto aggiungiamo nella premessa: "tenuto conto della richiesta di incontro delle OSS, inviata il 9 febbraio 2018 al Presidente della Regione e all'Assessore alla sanità, a seguito della quale stata fissata una riunione per venerdì 23 febbraio alle ore 15. - così c'è un impegno preciso - Il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale a demandare al Comitato regionale per le politiche contrattuali, di cui all'articolo 48 della legge regionale n. 22/2010, l'emanazione di una specifica direttiva che permetta al Comitato regionale per le relazioni sindacali di seguire, nell'ambito dell'attuale contrattazione per il rinnovo contrattuale 2016/2018, la soluzione definitiva di tutti gli aspetti giuridici ed economici del personale OSS operante presso l'Amministrazione regionale, gli altri enti del comparto e l'azienda di servizi alla persona JB Festaz".
Credo che l'impegno sia molto preciso, stringente e segua l'iter che deve seguire. Direi che forse completa l'impegno che nel tempo era stato assunto, come ricordano bene anche le organizzazioni sindacali: l'impegno era stato che, a conclusione del percorso di formazione, si sarebbe arrivati a questo riconoscimento. Oggi è il tempo giusto, c'è lo spazio per aprire questa contrattazione definitiva e soprattutto c'è la volontà di farlo. È bene ricordare che la figura è stata riconosciuta per il lavoro che ha fatto, ma in questi ultimi anni, in quest'ultima finanziaria e anche in quella precedente, l'importanza dell'infungibilità della figura delle OSS è stata riconosciuta proprio grazie al fatto che sono state tra le poche figure, per le quali non si è bloccata la sostituzione all'interno degli enti. Questo la dice lunga sull'importanza che viene riconosciuta e che riveste per la buona gestione dei servizi, soprattutto per la possibilità di continuare a erogarli oggi e domani.
Président - La parole au collègue Gerandin.
Gerandin (CC-MOUV) - Grazie, Assessore, ringrazio il Governo, ringrazio la maggioranza. Io non ho voluto ripercorrere il passato, perché comunque ci ha visti anche su posizioni diverse. Io ritengo che sia troppo importante che oggi passi questo impegno e che lo voti all'unanimità quest'Aula. Per cui non sono importanti le divisioni del passato, ma soprattutto il messaggio che ne esce per una categoria di personale che questo riconoscimento se l'è meritato tutto.
Detto questo, probabilmente qualche colpa ce l'abbiamo e avremmo dovuto probabilmente farlo prima, però siamo anche in fase di rinnovo contrattuale e questa è una norma e rimane materia contrattuale. È chiaro che probabilmente è più facile arrivare a determinati risultati quando si discute di rinnovo contrattuale del comparto, piuttosto che introdurre magari nella norma di comparto una norma ad hoc per questo personale.
Non voglio dilungarmi oltre. Io ringrazio per la disponibilità, ringrazio per aver trovato una sintesi tra la nostra proposta e quella fatta dal Governo, che tra l'altro nei contenuti non cambia molto, perché è solo un raggruppare i due impegni che chiedevamo. Chiaramente essendo oggetto di una direttiva, è molto più comprensibile il fatto che ci sia una direttiva unica che vada nel senso di riconoscere questo inquadramento per il personale OSS, sia per quello operante sul territorio, nel comparto Regione e negli enti locali, sia quello del JB Festaz. Per cui io penso che l'impegno ci sia.
Termino con una speranza: quando incontrerete le organizzazioni sindacali chiedete loro se è possibile accelerare il rinnovo contrattuale e chiuderlo in questa legislatura. Ricordo che il comparto enti locali del pubblico ieri ha siglato il rinnovo contrattuale, per cui i termini di riferimento per il rinnovo contrattuale ci sono. Chiudiamolo in questa legislatura, perché sarebbe veramente spiacevole iniziare una discussione nella prossima, perché magari non si è avuto il tempo di siglare il rinnovo contrattuale, quando certamente ci saranno persone nuove con cui dover ricominciare un iter che ci ha visti - come ha giustamente ricordato il presidente Viérin - discutere di questo dal 2016. Pertanto io penso sia un momento importante per noi, che finalmente come politica siamo riusciti a trovare una sintesi, ma è un momento molto importante per questo personale, che se l'è meritato tutto questo riconoscimento.
Presidente - È arrivato il testo della mozione emendata. Se non ci sono altri interventi, apriamo la votazione. Si vota il testo emendato. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 34
Il Consiglio approva all'unanimità.