Oggetto del Consiglio n. 3219 del 6 febbraio 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3219/XIV - Reiezione della proposta di legge: "Disposizioni in materia di vitalizi dei Consiglieri regionali".
Farcoz (Président) - Point n° 32.01 de l'ordre du jour. La parole au collègue Cognetta pour l'illustration.
Cognetta (M5S) - La presente proposta di legge tenta di ristabilire un po' di equità sociale tra la situazione che esiste di chi da un lato è un ex Consigliere e ha il privilegio di avere una rendita direi anacronistica, frutto di un tempo che fu, o anche del Consigliere in carica che, se lavora ed è in aspettativa, può cumulare due o più pensioni e di chi invece magari, grazie ad una carriera politica, fatta negli anni in più consessi, ha potuto cumulare due, tre e quattro pensioni e, dall'altra, invece, il normale cittadino che, ahimè, quando riesce ad avere un lavoro, magari riesce ad avere anche una pensione sola ma che deve tutti i giorni barcamenarsi tra tagli di servizi, mancanza di lavoro e quant'altro, che sappiamo benissimo.
Questa proposta non elimina del tutto l'assegno vitalizio, in quanto a livello nazionale non c'è una norma che lo permette, quindi sarebbe stato del tutto inutile scrivere una norma, che poi, di fatto, sarebbe stata non solo inapplicabile ma addirittura rigettata dagli uffici, quindi non saremmo stati qui in aula a discutere di questo e sarebbe diventato un esercizio di puro - come dice qualcuno, additando a noi questa cosa - populismo. Abbiamo cercato invece di fare una norma che stesse in piedi e questa tecnicamente può stare in piedi. La situazione è molto semplice, sono pochi articoli: sei.
L'articolo 1 aumenta le percentuali di detrazione per dieci anni, è una modifica che c'era già ed era prevista nella legge n. 19/2015, però in questo caso l'aumento è in modo da trasformare i vitalizi, calcolati con il metodo retributivo, in vitalizi, calcolati con il metodo contributivo e quindi mette delle pesanti decurtazioni agli assegni attualmente corrisposti.
L'articolo 2, invece, dispone il divieto di cumulo tra l'assegno vitalizio e quelli che sono percepiti per avere ricoperto altre cariche elettive, quindi impedisce il cumulo di più pensioni per chi è stato Parlamentare nazionale, europeo o di altro tipo.
L'articolo 3 sopprime, dal momento in cui entrerà in vigore questa legge, la possibilità per gli ex Consiglieri di optare per l'erogazione dell'assegno vitalizio in forma di capitale, cioè di ritirare tutti quanti i soldi - cosa che è successa nei primi tre mesi dell'anno scorso, e stiamo ancora aspettando la pubblicazione dei nomi -, e non solo, non permette più la facoltà di versare contributi volontari per il periodo corrente e conseguire il diritto all'assegno vitalizio.
L'articolo 4 prevede che, a decorrere dalla prossima legislatura, l'assegno vitalizio sia soppresso, sia eliminato e quindi anche la trattenuta obbligatoria a carico del Consigliere e anche gli emolumenti messi in campo dal Consiglio regionale. Per coloro che hanno maturato l'assegno e che non hanno raggiunto il limite di età valgono le disposizioni che sono messe in questa legge.
L'articolo 5 è un articolo solamente tecnico e stabilisce che, con l'entrata in vigore della presente legge, cessano di avere efficacia tutte le disposizioni regionali pregresse a questa legge e l'ultimo, l'articolo 6, dichiara che la legge sarà operativa dal 1° gennaio, o comunque da quando sarà approvata.
Innanzitutto devo ringraziare il Presidente della I Commissione, il collega Follien, perché ha mantenuto la parola rispetto al portare in aula questo disegno di legge e quello proposto dalla maggioranza. In commissione c'è stata una votazione contraria al disegno di legge proposto da me e comunque dal Movimento Cinque Stelle e questo ha permesso di venire qui oggi a parlare di questo disegno di legge. Se la votazione fosse andata in maniera differente, non saremmo qui a discutere di questo disegno, ma solo di quello della maggioranza.
Altra cosa di cui sono abbastanza soddisfatto è che finalmente si arriva a parlare di una riforma dell'assegno vitalizio. Siamo dovuti andare sui giornali diverse volte come Consiglio regionale, in televisione tantissime volte, abbiamo fatto una pessima figura come Consiglio regionale, ma questo non è che ha smosso più di tanto le coscienze degli ex Consiglieri e tanto meno dei Consiglieri attuali, ma di questo parlerò quando si parlerà della vostra proposta di legge. La nostra proposta è molto semplice, ripeto: si fa un taglio netto agli assegni, purtroppo interviene quando i buoi sono già scappati perché sono stati già prelevati 20 e passa milioni nel 2017, più tutti quelli del passato, e quei pochi, perché ormai sono rimasti in pochi, che percepiscono ancora l'assegno vitalizio in un certo senso se ne sono fregati, potevano tranquillamente prendersi tutto, però vale anche per chi l'ha maturato e non ha ancora raggiunto i limiti di età, e qui ce ne sono diversi e che sicuramente dovrebbero definire una posizione migliore rispetto a quella che hanno e mettersi al pari di tutti quanti gli altri. Per noi, per me e il mio collega è molto facile parlare perché noi abbiamo già rinunciato all'assegno, quindi possiamo tranquillamente avanzare queste proposte e queste richieste all'aula affinché venga approvata questa legge. Non si tratta quindi di demagogia, noi praticamente l'abbiamo già fatto, non ci costa assolutamente nulla andare avanti. Io quindi vi chiedo sostanzialmente un voto di coscienza rispetto a questo in maniera tale da riavvicinarci a quello che raccontiamo sempre essere il nostro obiettivo principale: parlare per i valdostani e con i valdostani. Ci riavviciniamo un pochino alla maggior parte dei valdostani e diventiamo un pochino più normali e un po' meno casta.
Presidente - È chiusa la discussione generale. Ci sono dichiarazioni di voto? La parole au collègue Roscio.
Roscio (ALPE) - Aspettavamo di poter fare una dichiarazione di voto prima del voto, che, dato l'esito del voto in commissione, penso sia abbastanza scontato Noi oggi parliamo di un tema complicatissimo, difficile: il tema dei costi della politica ed è un tema che spesso viene utilizzato un po' da tutti gli schieramenti, a destra e a sinistra e, purtroppo, il clima che si genera quando si parla di questi argomenti e le condizioni non sono certamente favorevoli per poter fare un ragionamento oggettivo, laico in modo da poter presentare una proposta che sia sostenibile e anche condivisa, purtroppo queste condizioni non ci sono. Sia questa proposta di cui discutiamo adesso, sia quella che viene dopo non ci soddisfano appieno per diversi motivi.
Vorrei solo fare un piccolo inciso: ai tempi del Re Carlo Alberto i Senatori non venivano pagati, però sia la rappresentanza, sia anche la democrazia forse allora avevano dei punti ancora più deboli di oggi, questo è un qualcosa che bisognerebbe ricordare. Spesso però si cade nell'ipocrisia, cercando di cambiare tutto però alla fine senza cambiare nulla. Oggi noi sappiamo che dal 2012 il cosiddetto "assegno vitalizio" non esiste più se non nel nome ed è un sistema ormai di contribuzione previdenziale basato su un sistema contributivo, favorevole ma contributivo. Il punto critico di questo istituto è il passato più passato, come dice il collega Cognetta: ormai i buoi sono andat,i perché quel sistema lì era basato sul regime retributivo, per cui era assolutamente non in grado di sostenere i prelievi a fronte dei contributi che erano versati. Ci sono altri aspetti che sono estremamente delicati e sui quali ci si sarebbe dovuti soffermare un po' di più, come, per esempio, il ritiro del capitale com'è stato detto o la cumulabilità. È talmente un argomento complesso che oggi non c'è una proposta, ma addirittura due alla fine della legislatura e, dal punto di vista di ALPE, comunque quella che ci sembra più condivisibile, anche se con certi aspetti che, a nostro parere, avrebbero dovuto essere discussi diversamente, ma sicuramente quella meno ipocrita è quella che è stata presentata dal collega Cognetta. Per questo motivo noi voteremo la legge, però ad onor del vero dobbiamo dirci una cosa, nel senso che riteniamo con ogni probabilità non ci sarà la possibilità di andare a votare oltre all'articolo 1, ma noi comunque sosterremo questa proposta. È anche vero che, se vogliamo provare a cambiare qualcosa da qualche parte, anche se imperfetta, dobbiamo pur partire e per questo noi facciamo un plauso al collega Cognetta.
Presidente - Articolo 1. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 32
Votanti : 12
Favorevoli: 12
Astenuti: 20 (Baccega, Bertschy, Bianchi, Contoz, Cretier, Fabbri, Farcoz, Follien, Grosjean, Guichardaz, Isabellon, Lanièce, Marguerettaz, Nogara, Péaquin, Perrin, Rini, Rollandin, Rosset, Testolin)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Non essendo stato approvato l'articolo 1, di conseguenza viene respinta l'intera proposta di legge.
Il Presidente, constatato che il primo articolo è stato respinto, dichiara che, ai sensi dell'articolo 77, comma 2, del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio, l'intera proposta di legge si intende respinta.