Oggetto del Consiglio n. 3211 del 6 febbraio 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3211/XIV - Interpellanza: "Predisposizione di una nuova legge quadro regionale per riorganizzare le norme sui servizi a favore delle persone con disabilità".
Grosjean (Président) - Point n° 26 de l'ordre du jour. La parole au collègue Morelli pour l'illustration.
Morelli (ALPE) - Con questa interpellanza affrontiamo un tema importante, un tema che coinvolge la società, che coinvolge tante famiglie e tanti cittadini. Sicuramente non è con un'interpellanza che si può affrontare in modo esaustivo il tema della disabilità, ma l'occasione ci viene data da una delibera recente approvata dalla Giunta regionale, la delibera n. 8 dell'8 gennaio: "Approvazione di atto di indirizzo concernente il piano di interventi e servizi a favore delle persone con disabilità da attuare nel triennio 2018-2020", quindi una delibera di programmazione, che detta degli indirizzi, ma che intende anche fare un piano di interventi. Questa delibera viene a seguito di una settimana di approfondimenti sul tema della disabilità che si è tenuta dal 27 novembre al 3 dicembre, una settimana ai cui appuntamenti personalmente ho cercato di partecipare, quando potevo, perché mi sembrava assolutamente importante sentire dal vivo quali fossero le riflessioni su questo tema.
Oggi interpelliamo l'Assessore Bertschy per cominciare ad avere alcune informazioni puntuali: intanto conoscere quali siano i dati della disabilità in Valle d'Aosta di cui si dispone oggi e poi se vi sia l'intenzione di provvedere alla stesura di una nuova legge quadro regionale sulla disabilità al fine di attualizzare e integrare la legge esistente, che è sicuramente una buona legge. Io penso che la nostra Regione, quando ha varato, ha approvato questa legge nel 2008, sia stata tra le Regioni più avanti. Il tempo però passa, le situazioni evolvono e siamo nel 2018, a 10 anni dall'approvazione di quella legge, forse è il momento per andare a rivederla, anche per semplificare e rendere più comprensibile il quadro normativo.
Infine, la terza domanda è una domanda puntuale: "in che modo e in quali tempi si intende riorganizzare il sistema dei CEA". I CEA sono i Centri Educativi Assistenziali in Valle d'Aosta, una realtà importante nel mondo della disabilità, ne abbiamo parlato ancora di recente riferendoci in particolare alla prossima apertura del CEA di Gressan. Nella delibera e durante la settimana dedicata alla disabilità si è parlato di riorganizzare questi CEA e quindi vorremmo capire un po' meglio in che senso si vuole andare.
Président - La parole à l'Assesseur Bertschy pour la réponse.
Bertschy (UVP) - Grazie collega Morelli. Come ha giustamente segnalato, il lavoro che ha portato a questa delibera ha trovato una sua forte spinta, anche emotiva, durante la settimana che abbiamo intitolato: "Ricomincio dal tre", perché c'è stata forse la possibilità, durante quella settimana di lavoro anche di ritrovare quella rete di collaborazioni e di relazioni tra le persone sempre utile per dare forza ai progetti ed energia anche con la passione che ci deve animare sia a fare politica che a sostenere le associazioni e i progetti delle persone. Le posso garantire che la presenza di chi ha potuto, come lei, partecipare ai lavori è stata notata e ha fatto piacere perché comunque è un'area di persone che ha la necessità, forse più di altre, di essere sostenuta, non di essere aiutata e basta, ma sostenuta in maniera seria con dei progetti, in maniera dignitosa. Quella settimana quindi ci ha portato in una situazione nuova, per tutti, che può aprire appunto a una progettazione che, per quello che ci riguarda, abbiamo pensato triennale ma che andrà continuamente aggiornata. Io le leggerò dei dati rispetto alla prima domanda perché evidentemente non riesco a ricordarmeli tutti e le consegnerò anche la risposta, perché poi sarà difficile anche per lei annotarseli. Il primo appuntamento della settimana però è proprio stato quello legato a una valutazione dei dati a nostra disposizione e l'impegno assunto è stato quello di completare quest'analisi perché il mondo delle persone con disabilità ha varie sfaccettature, tante differenze che vanno capite per costruire un aiuto dei servizi giusto, differenziato e utile.
Per quanto riguarda i dati delle persone con disabilità in Valle d'Aosta, a livello nazionale l'ISTAT rileva la percentuale di persone disabili a partire dai 6 anni di età, l'ingresso a scuola, e pubblica i dati attraverso il sito, gli ultimi dati disponibili 2013 registrano una prevalenza del 5,6 percento a livello medio nazionale e del 4,6 percento nel nord-ovest e del 4 percento in Valle d'Aosta, che equivale a poco più di 5 mila persone. A livello regionale i dati possono essere più puntuali, oltre che più aggiornati. Gli alunni con disabilità dai 3 ai 19 anni, inseriti nelle scuole di ogni ordine e grado, incluse le paritarie, in Valle d'Aosta, nell'anno scolastico 2017-2018, sono stati 527, il 3,03 percento del totale; di questi 309 il 58 percento degli alunni con disabilità presenta un quadro clinico di particolare gravità. Dettagliando la disabilità in base alle leggi ad essa rivolte, in termini di riconoscimenti e diritti esigibili, per le persone che sono colpite, i dati aggiornati a dicembre 2016 sono:
- invalidità civile, legge n. 118/1971, 5269 persone beneficiarie, un numero che equivale al 4 percento sulla popolazione totale, di questi quasi il 94 percento sono invalidi civili con oltre il 74 percento di invalidità riconosciuta. Ogni anno il numero di nuovi invalidi cresce, erano 849 nel 2014, 941 nel 2015 e sono stati 975 nel 2016, ripartendo la popolazione con invalidità riconosciuta per macroclassi di età, la distribuzione percentuale è, come prevedibile evidentemente, la seguente: da 0 a 14, 6,3 percento; dai 15 ai 64, 27 percento e oltre i 65 il 66,7 percento;
- handicap e handicap grave, legge n. 104/1992, le persone riconosciute nella condizione prevista dalla legge sono state: 3918 nel 2014, di cui 1662 gravi; 4010 nel 2015, di cui 1667 gravi; 4185 nel 2016, di cui 1783 gravi. L'incremento tra il 2013 e il 2015 è stato del 5 percento, in media sul periodo considerato la percentuale dei gravi, come persone con handicap riconosciuto, è di poco superiore al 40 percento. Con attenzione al 2016, la percentuale di persone con handicap riconosciuto sulla popolazione totale è del 3,3 percento, di cui l'1,4 percento gravi. Bambini 0-14 anni che, com'è prevedibile, sono la componente più esigua di questi riconoscimenti: 6,4 percento, hanno però la percentuale più elevata di handicap gravi: 74 percento. Dopo i bambini, a pesare sulla componente degli handicap gravi, sono le persone con più di 64 anni;
- per quanto riguarda il collocamento mirato, che è un altro indice, quello della legge n. 68/1999, nel 2014 ne hanno beneficiato 1621 persone, nel 2015 1717 e nel 2016 1809. In tre anni l'incremento è stato dell'11,6 percento.
Questi dati, come ho detto, glieli consegnerò perché è impossibile annotarli. Cercherò di andare un po' veloce perché altrimenti non riesco ad essere completo nella mia risposta.
"Se vi è l'intenzione di provvedere alla stesura di nuova legge quadro regionale sulla disabilità al fine di analizzare, integrare e riorganizzare le norme esistenti", come ha anticipato anche lei, la legge esistente è una buonissima legge, anzi, pensando a quando è stata realizzata, è una legge che aveva comunque una prospettiva e si poneva dei grandi obiettivi. Forse quella legge va applicata meglio, una buona parte di quella legge in questi anni è stata un po' disattesa nel suo spirito e anche nei suoi obiettivi. In particolare, per esempio, quel provvedimento che abbiamo adottato in questi ultimi giorni è un provvedimento che sta in pieno nell'impianto dell'attuale legge: quella del caregiver e che ci permetterà di fare un primo periodo di sperimentazione su un gruppo di 15-20 persone con disabilità per costruire quel percorso di vita che ci siamo dati come obiettivo nel corso della settimana. Un periodo sperimentale che però ci siamo impegnati a chiudere nel triennio e che dedichiamo in questa prima sperimentazione alla fase più critica del percorso di vita delle persone con disabilità: quella dell'uscita della scuola per i ragazzi e dell'entrata nel mondo degli adulti, quindi individueremo e cercheremo di essere il più utili possibile nell'ambito della scuola, dei CEA e anche dei laboratori di occupazione delle persone, delle famiglie con le quali provare ad attuare questo nuovo lavoro che abbiamo messo in campo con la recente delibera. Dico questo perché appunto la legge, a nostro avviso, è una buona legge che dobbiamo tentare di applicare con questo piano triennale e soprattutto di analizzare in tutti i suoi aspetti in questa fase che sono di nuovo tutti attivi i soggetti portatori di interesse e anche di possibilità di migliorare le cose all'interno dei gruppi di lavoro. È per questo che abbiamo riattivato tutti i gruppi che hanno lavorato per la Settimana delle persone con disabilità, riuniremo entro la fine di febbraio una riunione plenaria di tutti i soggetti per assumerci tutti insieme in maniera responsabile una serie di obiettivi da portare al 3 dicembre 2018, di modo che quella linea di orientamento, quella linea guida sia concretizzata attraverso dei gruppi di lavoro. La mobilità, l'accessibilità, c'è tutta una serie di argomenti che vanno sicuramente trattati entrando più nel dettaglio e con un lavoro più trasversale tra Assessorati, che andrà organizzato.
Nell'immediato non c'è l'intenzione di arrivare a una nuova legge, ma c'è l'intenzione di applicare al meglio la legge esistente. Ho quasi concluso il tempo... per quanto riguarda i CEA, sono attivi da dopo la settimana due gruppi di lavoro, è stata fatta nella prima fase una raccolta di proposte e di progetti da parte degli educatori dei CEA, che si sono trasformati in un progetto che oggi è all'attenzione dei dirigenti dell'Assessorato, oltre che dell'Assessore, per evolvere i centri più visibili del nostro lavoro politico per le persone con disabilità, ma non solo gli unici centri di servizio. Vorremmo mettere questi centri più all'interno di una progettazione politica, di una programmazione politica e fare in modo che i nostri CEA permettano l'entrata nei loro servizi di molti più utenti, rendendo più dinamico il loro servizio e trasformando anche gli attuali operatori dei CEA in operatori territoriali in modo che questi CEA possano raccogliere di più l'interesse delle comunità e delle famiglie. Mi scuso per non avere completato tutta la risposta, ma evidentemente sarò a disposizione per qualsiasi audizione che si vorrà tenere in V Commissione.
Dalle ore 17:26 riassume la presidenza il Vicepresidente Farcoz.
Farcoz (Président) - La parole à la Vice-présidente Morelli.
Morelli (ALPE) - Io nella premessa, nella illustrazione, avevo anticipato che sarebbe stato difficile affrontare in modo esaustivo un tema così importante, ma speriamo che le occasioni non mancheranno. Non vi è dunque l'intenzione in questo momento di andare a fare una legge quadro. Mi rendo conto che sarebbe un compito arduo e impegnativo, ma credo sia l'unico modo per strutturare in modo chiaro e inequivocabile le azioni, o quanto meno parte delle azioni che vengono enumerate nella delibera perché se da un lato è vero che quella legge non è ancora stata completamente applicata - e mi viene da citare l'articolo 12 dove si parla dello sportello informativo integrativo - è altrettanto vero che è mancante, però, di tutta una serie di temi legati alla disabilità, che sono presenti in altre leggi e che sarebbe utile riordinare all'interno di un unico testo, all'interno di un'unica legge quadro. Lo sportello informativo integrato sarebbe qualcosa di assolutamente necessario. Lo constatiamo che mancano le informazioni chiare ai cittadini, i cittadini molto spesso non sanno a chi rivolgersi per avere informazioni esaustive. Io mi sono presa la curiosità anche di andare a vedere il nostro sito della Regione, laddove si parla di disabilità; ebbene, nella parte "benessere sociale in Valle d'Aosta" non si tratta della disabilità e nella sezione "disabilità" tante sottosezioni non sono per niente aggiornate, si fermano a qualche anno fa. Credo quindi che in questo senso vada fatto uno sforzo di informazione nei confronti dei cittadini, come peraltro previsto giustamente dalla legge.
Con questa delibera vengono istituiti una serie di gruppi di lavoro, viene ribadita la necessità di rivitalizzare il GLIR, il gruppo interistituzionale regionale, quello previsto dalla legge, ma si prevede anche la costituzione di un gruppo di lavoro stabile, composto da rappresentanti delle politiche sociali e delle politiche del lavoro, per andare a mettere a sistema le opportunità lavorative; un terzo gruppo di lavoro per rivedere la disciplina dei servizi diurni, domiciliari a partire dai CEA; un quarto gruppo di lavoro incaricato di avviare la coprogettazione di progetti pilota per la sperimentazione di formule abitative, quindi sulla casa; infine, un altro gruppo di lavoro composto dalla struttura Disabilità, dal Dipartimento trasporti, dal Celva per andare a definire le soluzioni e la praticabilità degli aspetti legati ai trasporti. Sono tutti gruppi che sicuramente sono necessari e dovrebbero rientrare in quella rete che la legge del 2008 prevede, ma se non diamo loro una strutturazione seria, definita, il rischio è che poi questi gruppi di lavoro, malgrado le buone intenzioni, vadano poi a perdersi. Lei giustamente ha detto che durante quella settimana c'è stata l'occasione per rimettere insieme una rete che evidentemente in quest'ultimo periodo, in questi ultimi anni non ha potuto operare in maniera sinergica ed è, invece, importante. Noi quindi riteniamo che sia importante scrivere, com'è stato scritto nella delibera, quali sono gli indirizzi, ma poi deve seguire un cronoprogramma che sia il più possibile definito e preciso, perché altrimenti poi il rischio è che ci si limiti a delle buone intenzioni. È evidente che in questa legislatura sarà stato difficile dare continuità a questo tipo di lavoro, cambiare in una legislatura tre Assessori, tre Coordinatori, tre Direttori generali dell'USL sicuramente non è il modo migliore per dare continuità al lavoro.