Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3158 del 24 gennaio 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 3158/XIV - Interpellanza: "Intendimenti in merito all'offerta di snowpark da parte di società di gestione di impianti di risalita".

Farcoz (Président) - Point n° 21 de l'ordre du jour. Pour l'illustration, la parole au collègue Restano.

Restano (AC-SA-PNV) - Questa interpellanza era già stata iscritta la scorsa settimana insieme ad un'altra interpellanza che riguardava la pratica dello scialpinismo all'interno della stessa società di gestione degli impianti, è stata portata questa settimana, probabilmente era più opportuno discuterle insieme, comunque tratta dell'utilizzo degli snowpark. Come premessa è corretto spiegare che cosa sia il freestyle: il freestyle è uno sport praticato in inverno con gli sci e con gli snowboard, perché di solito lo sci accomuna all'utilizzo dello snowboard. È una disciplina nata come un'elaborazione della tecnica dello sci alpino e dello snowboard attraverso l'introduzione di salti, utilizzando delle strutture artificiali per lo più ispirate all'ambiente urbano. Il freestyle è diventata una disciplina olimpica ad Albertville nel 1992, quindi è riconosciuto ufficialmente come uno sport olimpico dalla Federazione internazionale dello sci fin dal 1979 e ha assunto via via un ruolo fondamentale anche nei libri di testo e nella formazione delle figure professionali legate al mondo dello sci e pertanto è inserito all'interno delle progressioni didattiche per la formazione dei maestri delle discipline alpine e di snowboard. Si pratica in un'area ricreativa strutturata ad hoc all'aperto, che contiene un terreno che viene morfologicamente modificato per consentire quindi agli snowboarder, agli sciatori e anche agli snowbiker di eseguire delle acrobazie di vario tipo, anche aeree, questi parchi per il freestyle vengono comunemente chiamati snowpark.

Questa premessa è stata per me d'obbligo per far capire che non è solo di portata limitata a chi usa la tavola, ma è un'offerta che si dà a tutte le persone che praticano lo sci e genera un mercato molto fiorente sia nel campo dei materiali, sia nel campo dell'offerta turistico-alberghiera, ma soprattutto per l'utilizzo degli impianti di risalita. In effetti, se si va a ben vedere, i gestori di impianti a fune, soprattutto quelli privati, a livello internazionale investono moltissimo nei parchi per il freestyle. In Italia è stato fatto altrettanto soprattutto in località turistiche legate agli sport invernali di grido quali Prato Nevoso, Livigno e anche in Valle d'Aosta abbiamo avuto e sfruttato questo fenomeno. Attualmente vi sono dei parchi per il freestyle a Pila, a Cervinia, a Courmayeur; in passato avevano avviato queste attività anche le località legate alla Monterosa Ski: sto parlando di Gressoney e di Champorcher. Con il tempo vi sono stati dei problemi. Queste località hanno sviluppato la pratica del freestyle negli anni Duemila, a Champorcher si sono creati due parchi: uno a Laris e uno in zona Cimetta Rossa, sono nati degli sci club dedicati, sono cresciuti dei giovani che poi successivamente sono diventati, così come a Gressoney, dei maestri di sci di snowpark, la stessa cosa vale per Gressoney, abbiamo avuto parecchi sportivi che poi sono diventati dei professionisti della neve e trovano occupazione lavorando con la tavola e insegnando. Nel tempo la società ha fatto delle scelte e non ha più rinnovato questo tipo di offerta. Nel corso anche di una riunione già citata durante lo scorso Consiglio il presidente della società il 2 febbraio 2017 a Champorcher si era assunto l'impegno di riaprire lo snowpark, di avviare queste procedure. A tale proposito vi è stata della corrispondenza con dei giovani del luogo, che si erano assunti l'onere di gestire lo snowpark attraverso un'associazione sportiva dilettantistica, che è uno dei due modi di gestione degli snowpark. A Gressoney c'era stata un'attività di questo genere, ora lo snowpark è chiuso; da parte dei giovani vi è l'intenzione di farlo riaprire, ma di non assumersi questa responsabilità gestionale attraverso l'Associazione sportiva dilettantistica. La mancata prosecuzione di quest'attività sportiva, di questa offerta sportiva genera comunque un mancato guadagno agli operatori turistici, ma anche ai professionisti della neve. Vi sono dei maestri che sviluppavano un monte ore di lavoro di 500 ore, adesso sono scese sul centinaio di ore, quindi il danno è notevole, ma il danno è notevole a tutto il comparto turistico, a tutte le località. La bassa Valle d'Aosta è priva di questa offerta e chi vuole utilizzare lo snowpark deve risalire la Valle d'Aosta. Noi con questa interpellanza chiediamo al Governo regionale se è a conoscenza di tali scelte strategiche, degli impegni che si era assunta la società nel mese di febbraio verso la località di Champorcher; se, come già chiesto la volta scorsa, rientrano questi negli indirizzi forniti dall'azionista alla società e quali siano le intenzioni per il futuro rispetto a tale problematica.

Président - Pour la réponse, la parole à l'Assesseur Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Ovviamente tutte le suggestioni che vengono fatte, apparentemente di interesse specifico, vengono da noi trasmesse alle varie società e ricordo, rispondendo sostanzialmente alla seconda e alla terza domanda (se ci sono delle interferenze dal punto di vista politico), che, com'è sempre auspicato, l'indicazione dell'azionista non può entrare nel dettaglio di una singola iniziativa. Le società hanno un consiglio d'amministrazione, degli amministratori delegati che devono svolgere la loro attività, al termine del loro mandato si valuta il loro operato: se hanno fatto bene, se hanno fatto male, se hanno sfruttato tutte le opportunità, se hanno generato dei mancati guadagni. L'Amministrazione regionale e soprattutto Finaosta non arriva a questo punto di definizione.

Per quello che invece è del tema specifico, la società risponde in questi termini. Nel panorama valdostano aree dedicate alla pratica del freestyle, intendendo con questo termine salti e strutture - com'è stato molto ben spiegato da Restano - sono già presenti e sviluppati in altri comprensori (Pila, Cervinia, Courmayeur su tutti), Monterosa sta valutando invece di proporre un'offerta diversa di aree cosiddette "fun-slope": più semplici, meno tecniche, divertenti e quindi fruibili da un maggior numero di persone. Tali tipi di aree sono infatti già sviluppate in territori come l'Austria e l'Alto Adige, che notoriamente precorrono le tendenze e invece non hanno ancora avuto sviluppo nel resto del territorio italiano. In tale contesto di mercato internazionale, Monterosa ritiene che proporre questo tipo di attrattive differenziate possa premiare il proprio comprensorio e in generale l'offerta turistica della regione maggiormente che duplicare offerte già presenti sul territorio. Per la stagione 2017-2018 Monterosa inizierà la tracciatura di un percorso per valutarne nel dettaglio la tipologia in relazione all'orografia della zona prescelta, in questo caso l'area Gabiet del lago di Gressoney. Da questo punto di vista, la sollecitazione è stata trasmessa alla società che ha il compito di valorizzare al meglio le opportunità del territorio.

Président - Pour la réplique, la parole au collègue Restano.

Restano (AC-SA-PNV) - La ringrazio, Assessore, per la risposta. Indubbiamente non poteva farsi carico di fare altro di quanto ha detto. Indubbiamente, però, la Regione essendo azionista ed essendo rappresentata, può dare un indirizzo. Magari non deve scendere nel dettaglio, però può chiedere conto - e, secondo me, deve - di certe affermazioni fatte dinanzi alla popolazione, della corrispondenza che vi è stata tra i dirigenti della società e le associazioni sportive dilettantistiche locali, perché se si fanno delle promesse, queste vanno mantenute. Se si parla di realizzare uno snowpark in convenzione con le associazioni sportive, poi si deve mantenere questa promessa, c'è gente che investe, l'Associazione sportiva dilettantistica ha investito alcune migliaia di euro per acquistare delle strutture che poi sono state rimosse e non vengono più utilizzate: questo è il problema! Se poi si fanno delle scelte diverse, si dice che si faranno delle scelte diverse dopo aver ricevuto le sue suggestioni, oppure aver letto l'interpellanza... e so che sono stati contattati in questi giorni degli sponsor cercando di dare delle spiegazioni, perché, tra l'altro, non ho detto che nelle strutture degli snowpark trovano collocazione tantissimi sponsor. Allora va bene, la nostra suggestione ha avuto il riscontro dovuto, però chi noi paghiamo lautamente per svolgere un certo lavoro non deve riposare quando è seduto sulle poltrone, deve lavorare, deve essere fornitore di idee e soprattutto, quando fa delle promesse, deve mantenerle, non parlare a vanvera o sui giornali!

Presidente - Colleghi, vista l'ora, i lavori del Consiglio sono sospesi e riprenderanno alle ore 15:30. La seduta è tolta.

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La seduta termina alle ore 12:54.