Oggetto del Consiglio n. 3146 del 24 gennaio 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3146/XIV - Interrogazione: "Situazione di nuovi insediamenti industriali negli immobili di proprietà regionale".
Farcoz (Presidente) - Punto n. 9 dell'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'Assessore Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Pur considerando la difficile crisi che il comparto industriale valdostano ha attraversato negli ultimi anni, l'insediamento di una qualsiasi realtà produttiva negli immobili di proprietà regionale non può prescindere da una serie di valutazioni, che devono misurarne, da un lato, la coerenza con il modello di sviluppo industriale che la Regione si è data e sta faticosamente cercando di perseguire; dall'altro, la sostenibilità economico-finanziaria a garanzia degli investimenti e dei contributi eventualmente concessi e la solvibilità dei canoni d'affitto richiesti e dei lavoratori assunti. Si evidenzia che, in applicazione alla strategia denominata RIS3 adottata dalla Valle d'Aosta per la definizione degli obiettivi regionali, quindi anche industriali, da raggiungere nel medio-lungo periodo, è stata approvata la DGR n. 1883/2015, che ha operato una revisione del processo insediativo all'interno degli immobili regionali a destinazione industriale, definendo le tipologie di attività insediabili riservate ad imprese industriali e artigianali che operano in alcuni settori produttivi del terziario. L'insediamento di qualsiasi impresa richiedente, senza la valutazione dei codici ATECO insediabili o la loro solvibilità dal punto di vista economico-finanziario, sarebbe per i vari enti coinvolti nel processo sicuramente più semplice e veloce e consentirebbe un maggior numero di insediamenti, ma questo non attuerebbe quanto disposto dalla strategia proprio approvata dalla Regione, né garantirebbe la solvibilità nel tempo dei lotti locati alle imprese. Il processo autorizzativo per l'insediamento di imprese in immobili regionali a destinazione industriale, coordinato dalla struttura Sviluppo economico e generi contingentati, risulta essere così amministrativamente suddivisa in tre sottoprocessi, dei quali i singoli attori (RAVA, Finaosta e VdA Structure) sono autonomamente responsabili, ognuno per la parte di competenza: coordinamento del processo amministrativo (RAVA cioè la Regione autonoma Valle d'Aosta), valutazione economico-finanziaria del progetto imprenditoriale (Finaosta) e, infine, la gestione immobiliare, al fine di formare un unico parere in tempi brevi. Si parla proprio di 60 giorni massimi dalla data dell'istanza.
Per quanto riguarda il 2017, le istanze di insediamento in immobili regionali ad uso produttivo sono state otto, delle quali cinque hanno ottenuto l'autorizzazione alla stipula del contratto insediativo mediante deliberazione della Giunta regionale. Come si vede, quindi, l'attività di insediamento continua regolarmente e i suoi atti autorizzativi sono pubblici. Se vuole, poi le lascio l'elenco delle attività.
Per quanto riguarda gli insediamenti di startup nelle pépinière, attività gestita direttamente da VdA Structure, nel corso dell'anno la gestione è stata affidata al raggruppamento d'imprese, Fondazione Brodolini-Lattanzio, anche lì, se vuole, poi le lascio l'elenco degli insediamenti fino a dicembre: sono sette dal 1° gennaio al 1° di dicembre.
Riguardo ai contenuti dell'interrogazione, si fa presente che, per quanto riguarda il processo autorizzativo regolato dalla delibera di Giunta regionale n. 1883/2015, i contatti con le imprese sono continui sia da parte delle nostre strutture, sia da parte della società partecipata Structure Vallée d'Aoste, sia del raggruppamento di imprese Brodolini-Lattanzio. Solo alcuni di essi, come credo sappiate, sono destinati a concretizzarsi e questo è fisiologicamente naturale trattandosi di aziende che devono poter garantire solidità tecnico-economica, coerenza con una vision industriale specializzata, oltre che caratterizzate spesso da un livello di startup. Esistono poi in alcuni casi seri e fondati motivi di riservatezza industriale e di concorrenza, per i quali i soggetti proponenti non gradiscono che trattative preliminari siano portate a conoscenza dei media.
Evidenzio infine come l'Amministrazione abbia messo in campo negli anni tutta una serie di misure a favore e a sostegno di nuovi insediamenti e della propria strategia di specializzazione intelligente ben prima della ricordata legge n. 8/2016 che, pur nella sua importanza, rappresenta comunque solo un tassello dedicato alla media e grande impresa in una regione caratterizzata comunque da un tessuto prevalente di industrie micro, piccole. Durante i ricordati incontri e contatti con le aziende tutti gli strumenti di aiuto vengono dettagliatamente illustrati evidenziando e ricercando tra di essi quelli che meglio si adattano ai futuri bisogni dell'impresa.
Président - Pour la réplique, la parole au collègue Roscio.
Roscio (ALPE) - Grazie Assessore. Probabilmente abbiamo scritto male l'interrogazione, oppure non ci siamo capiti, perché quello di cui volevamo parlare noi era un'altra cosa, non ci interessano gli spiccioli degli insediamenti quotidiani, qua la nostra idea era... ci sono insediamenti importanti, di cui avevamo notizia dell'esistenza di contatti, e di cui poi, tra l'altro, ho visto c'è anche un'interpellanza dei colleghi sulla Lavazza per fare un esempio... ma altre realtà tra Verrès, Arnad, Pont-Saint-Martin erano in gioco e di quelle avremmo voluto avere notizie, nel senso che ad oggi tutto tace e ci sarebbe piaciuto sapere di qualche sviluppo.
Lei ci dice che le trattative sono segrete (se ce ne sono) e che alcune aziende importanti non amano essere messe sui giornali giustamente, ma non vorremmo che dietro questo segreto industriale, queste trattative riservate ci fosse poi il nulla, perché a quel punto sarebbe preoccupante. Noi vorremmo essere aggiornati in maniera solida, non sulle quisquilie. Credo che presenteremo una risoluzione per chiedere che venga almeno in commissione a spiegare nel dettaglio visto che non ci si può limitare a pochi minuti in aula consiliare per gli approfondimenti. Vorremmo avere notizie di cose che erano già avviate di cui non abbiamo più avuto notizia. Credo che venire in commissione sia opportuno per sentire gli sviluppi, se ce ne sono.